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Quando leducazione fisica era

la ginnastica

Angela Teja, CESH past-President

150 anni di educazione fisica italiana: confronto con l'Europa


Mestre, 23 ottobre 2009
Alcuni elementi interessanti da analizzare
in questa storia di 150 anni di ginnastica

Le difficolt incontrate dalla nostra materia


sono sempre state le stesse: innanzitutto
culturali.
Poi anche economiche, dovute alla mancanza
di strutture e di corsi di formazione degli
insegnanti, non sempre adeguati.

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Mestre 23 ottobre 2009
De Sanctis, non Casati
La prima legge che cita
la ginnastica la De
Sanctis, non la Casati
che nei suoi 380 artt.
non la nomina affatto.

I Regolamenti della
Casati del 1860 sono
quelli che trattano della
ginnastica.
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La ginnastica pre-Obermann
Il sud dItalia
particolarmente attivo.
Lautore pi celebre
Niccol Abbondati (1806-
1870) che nel 1846 scrive
due volumi di una
Istituzione di arte
ginnastica per le truppe di
fanteria di S.M. Siciliana.

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Il De Sanctis opera anche a Napoli
Nel 1848 segretario
della Commissione di
Ferdinando II di
Borbone per la riforma
dellinsegnamento.
Ritroveremo alcuni
elementi dei suoi scritti
di questi anni nei
decreti del 1861 e oltre.

150 anni di educazione fisica italiana:


confronto con l'Europa Mestre 23 ottobre
2009
La riforma scolastica napoletana
del 1848
Nella Relazione al progetto di Riforma della Scuola primaria si
legge: n minore limportanza della ed.fisica troppo
trasandata nelle scuole moderne, e che era in tanto pregio ed
amore presso gli antichi [] nelle nostre scuole il difetto di
corporali esercizi, ed il sistema pessimo di costringere i
fanciulli inquieti e mobili per la loro natura ad una continua
attenzione ed immobilit senza intermissione di sorta, cresce
allo Stato uomini deboli, timidi, pigri, irresoluti nel
portamento, goffi e grossolani n modi: e i corpi, tardi e debol
soglione bene spesso rendere gli animi ancora vili e fiacchi.
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Nel nord pre-Obermann
Collegi, scuole private,
istituti militari guardano
alleducazione del fisico
in prospettiva
pedagogica e/o militare.
Il Risorgimento deve
molto alla ginnastica e
al tiro a segno di questi
anni, alla ricerca di
unidentit nazionale.
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Mestre 23 ottobre 2009
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confronto con l'Europa Mestre 23 ottobre
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La ginnastica stenta a crescere
A causa dellatteggiamento
distante e snobistico degli
intellettuali e della cultura
dominante, che vede nel
corpo e in tutto quello che
vi attiene, un ambito poco
consono alla vera
educazione.

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150 anni di educazione fisica italiana:
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Dal dibattito del Parlamento subalpino sulla riforma
dellistruzione - tornata del 30 marzo 1858
Lanza, ministro dellIstruzione Pubblica e delle finanze: Io dico che la
ginnastica veramente i maestri non dovrebbero impararla per insegnarla
agli allievi, ma sarebbe unicamente come ed.fisica loro propria; epperci
questa prescrizione potrebbe essere introdotta dove si tratter della
disciplina di questi istituti; e questo pu venire contemplato in un
regolamento. Se si volesse introdurre la ginnastica, perch questi maestri la
insegnassero poi ai loro allievi, allora comprenderei che dovrebbe far parte
del programma obbligatorio; ma io sono persuaso che questa non
lintenzione dellonorevole preopinante [Menabrea], poich i maestri
devono insegnare la ginnastica intellettuale e non la ginnastica fisica.
Omissis
Menabrea: Je crois donc que ltude de la gymnastique est une chose
extrmement importante. Je ne veux point que cet exercice soit obligatoire,
parce que probablement tous les matres ne seraient pas mme de le faire
mais je crois convenable dinscrire ce mot dans la loi, afin que le
Gouvernement puisse, lorsquil le croira convenable, introduire ce genre
dinstruction dans les coles
Omissis
Bottero: Io mi oppongo alla proposta dellon. Menabrea, ed anche aq uella dellon.
Leardi, per due principali motivi: anzitutto perch questo articolo si riferisce anche
alle scuole femminili, e non saprei se si vorrebbero pure alle medesime applicare le
disposizioni della ginnastica e degli esercizi militari. Il secondo motivo si che il
maestro elementare sar lo stesso per una lunga serie danni, e quando avr
raggiunto una certa et, vi chieggo io che valente maestro di ginnastica egli potr
essere! In tutti i ginnasi dove si pratica un tale insegnamento, io vedo che il
maestro di ginnastica un maestro speciale, e non gi lo stesso maestro che
insegna la ginnastica intellettuale. []
Alfieri: Io credo che bisogna intendersi sulla natura di questo insegnamento. Non si
tratta mica di insegnare propriamente ai maestri a fare dei salti o giuochi di forza,
come sul farsi nelle scuole di ginnastica proprie; conviene avere qui presente,
siccome in quasi tutte le scuole infantili ci sono alcune semplici macchine di
ginnastica a cui i bimbi si esercitano, bene che i maestri abbiano a tale riguardo
qualche nozione teorica per impedire che tali esercizi diventino pericolosi . []
Menabrea: Du reste, lon sait comment senseigne la gymnastique. Un matre de
gymnastique peut pafaitement enseigner cet (sic) art sans donner lui-meme
lexemple matriel de ce genre dexercice. [] Il ne sagit pas ici de faire des
saltimbanques, mais bien de donner aux matres des notions de physique et de
mcanique propres diriger les jeunes gens dans les exercices que ncessairement
ils doivent faire pour leur ducation physique.
Impianto della legge Casati
n3725 del 13 novembre 1859
Titolo I DellAmministrazione della Pubblica
Istruzione
Titolo II DellIstruzione Superiore
Titolo III DellIstruzione Secondaria Classica
Titolo IV DellIstruzione Tecnica
Titolo V DellIstruzione Elementare

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La ginnastica compare (ma non troppo)
solo nei Regolamenti della L.Casati (1860)
Regolamento per i
Convitti Nazionali
(n.4292 del 25 agosto
1860) il primo e via
via vengono ratificati
tutti gli altri per i vari
ordini di scuole.
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confronto con l'Europa Mestre 23 ottobre
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La componente militare
prevalente

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l'Europa Mestre 23 ottobre 2009
..ma anche quella educativa ben viva
Tant che listruttore militare
compare vicino al maestro di
ginnastica propriamente detto.
Numerosi i Congressi di Pedagogia
in questi anni cui partecipano molti
ginnasiarchi tra cui spicca il Valletti.

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confronto con l'Europa Mestre 23 ottobre
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Esercizi come premi e divieto di
esercizi come punizione
Circolare del Ministro PI Mamiani del marzo 1860:
Dove il Comune consenta la spesa o vi suppliscano
con zelo le private associazioni, saranno permessi agli
scolari gli esercizi militari nei giorni feriali e come
premio caro ed ambito e subito dopo : Ciascun
alunno che non frequenti con assiduit le sue scuole,
e si dimostri poco voglioso e zelante in ogni parte
dello studio e specialmente nella prova degli esami,
verr punito col doversi astenere dagli esercizi
militari, il qual castigo potr essere protratto pi o
meno a seconda dei casi.
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Che tipo di ginnastica?
Dalla circ. 116 del De Sanctis 5 febbraio 1862: E inutile
soggiungere che tali norme si fanno in un modo
generale, piuttosto come un esemplare che come un
precetto, lasciando che gli istruttori si regolino
secondo il loro giudizio ed i mezzi di cui possono
disporre. Le Teorie e norme per la istruzione
ginnastica che seguono in realt allart.1 riportano:
Listruzione ginnastica militare si divide in due parti,
elementare e superiore. Segue la descrizione delle
esercitazioni sulla falsariga del metodo Obermann.
Solo allart.4 detto che listruzione superiore
comprende quella militare e quella ginnastica.
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Relazione De Sanctis 13 marzo 1878
Ed nel vero il progetto di legge quando dice
ginnastica educativa; e meglio ancora sarebbe stato,
a nostro avviso, se si fosse nella relazione
ministeriale chiarito tutto il metodo che sta
racchiuso in quellepiteto educativa. Essa si dice tale
per opposizione allatletica od acrobatica, la quale si
propone immediatamente tutto ci che temerario,
pericoloso e violento. La ginnastica, come si intende
dagli educatori pi illuminati, si svolge in una serie di
moderati esercizi, diretti allo sviluppo generale delle
forze fisiche e particolare degli organi, e si coordina
ai precetti delligiene, alle nozioni fisiologiche sullo
sviluppo delle differenti et.
150 anni di educazione fisica italiana:
confronto con l'Europa Mestre 23 ottobre
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Atletica e acrobatica, forme di
ginnastica temute e sempre in agguato

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confronto con l'Europa Mestre 23 ottobre
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La palla al
cordino, un
pre-volley?

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Verso la legge De Sanctis
Concetto della legge questo: che
linsegnamento della ginnastica sia
considerata non come vano spasso, ma come
istituzione nazionale, fondamento dei nostri
metodi educativi fin dalla prima et, e reso
obbligatorio non solo nelle scuole secondarie,
ma anche nei Corsi Magistrali e
nellinsegnamento primario. Ibid.

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Mestre 23 ottobre 2009
Cos il De Amicis sulla ginnastica
(da una conferenza del 1891)
gli esercizi ginnastici come si fanno nelle scuole, sono insufficienti,
riducendosi a due ore per settimana. Oltre a ci non si saputo
rendere questo insegnamento abbastanza dilettevole. Esso pecca
ancora di soverchio metodismo; la teoria troppo minuta e
verbosa; ai ragazzi non lasciata sufficiente libert fisica; la lezione
di ginnastica, specialmente nei principii, somiglia ancora troppo
per loro a unaltra lezione qualunque; essi sannoiano. La prima
cosa da farsi, introducendo la ginnastica nelle scuole, era quella di
rompere lorario, di tramezzare gli esercizi alle lezioni troppo
lunghe. Questo non si fece e non si fa. Cinquantine di fanciulli
continuano a stare immobili nei banchi per tre ore filate
respirando aria corrotta e a costringere il corpo in atteggiamenti
viziosi. Dinverno, gli esercizi in cameroni chiusi dove sollevano un
polverio che li soffoca. [] La ginnastica, cos com ora, una
materia di studio di pi: ecco tutto.
150 anni di educazione fisica italiana:
confronto con l'Europa Mestre 23 ottobre
2009
Alla ginnastica, dal libro Cuore
Il tempo continuando bellissimo, ci hanno fatto passare dalla ginnastica del camerone
a quella degli attrezzi, in giardino. Garrone era ieri nell'ufficio del Direttore quando
venne la madre di Nelli, quella signora bionda e vestita di nero, per far dispensare il
figliuolo dai nuovi esercizi. Ogni parola le costava uno sforzo, e parlava tenendo una
mano sul capo del suo ragazzo. - Egli non pu... - disse al Direttore. Ma Nelli si
mostr cos addolorato di essere escluso dagli attrezzi, d'aver quella umiliazione di
pi... - Vedrai, mamma, - diceva, - che far come gli altri. - [] Il maestro, quello
della ferita al collo, che stato con Garibaldi, ci condusse subito alle sbarre verticali,
che sono alte molto, e bisognava arrampicarsi fino in cima, e mettersi ritti sull'asse
trasversale. Derossi e Coretti andaron su come due bertucce; anche il piccolo
Precossi sal svelto, bench impacciato da quel giacchettone che gli d alle
ginocchia, e per farlo ridere, mentre saliva tutti gli ripeteano il suo intercalare: -
Scusami, scusami! - Stardi sbuffava, diventava rosso come un tacchino, stringeva i
denti che pareva un cane arrabbiato; ma anche a costo di scoppiare sarebbe
arrivato in cima, e ci arriv infatti; e Nobis pure, e quando fu lass prese
un'impostatura da imperatore, ma Votini sdrucciol due volte, nonostante il suo bel
vestito nuovo a righette azzurre, fatto apposta per la ginnastica. Per salir pi facile
s'eran tutti impiastrati le mani di pece greca, colofonia, come la chiamano; e si sa
che quel trafficone di Garoffi che la provvede a tutti, in polvere, vendendola un
soldo al cartoccio e guadagnandoci un tanto.
Poi tocc a Garrone, che sal masticando pane, come se niente fosse, e credo che
sarebbe stato capace di portar su un di noi sulle spalle, da tanto ch' tarchiato e
forte, quel toretto. Dopo Garrone, ecco Nelli. Appena lo videro attaccarsi alla sbarra
con quelle mani lunghe e sottili molti cominciarono a ridere e a canzonare; ma
Garrone incroci le sue grosse braccia sul petto, e saett intorno un'occhiata cos
espressiva, fece intender cos chiaro che avrebbe allungato subito quattro briscole
anche in presenza del maestro, che tutti smisero di ridere sul momento. Nelli
cominci a arrampicarsi stentava, poverino, faceva il viso pavonazzo, respirava
forte, gli colava il sudore dalla fronte. Il maestro disse: - Vieni gi. - Ma egli no, si
sforzava, s'ostinava: io m'aspettavo da un momento all'altro di vederlo ruzzolar gi
mezzo morto. Povero Nelli! [] Intanto Garrone, Derossi, Coretti dicevano: - Su, su,
Nelli, forza, ancora un tratto, coraggio! - E Nelli fece ancora uno sforzo violento,
mettendo un gemito, e si trov a due palmi dall'asse. - Bravo! - gridarono gli altri. -
Coraggio! Ancora una spinta! - Ed ecco Nelli afferrato all'asse. Tutti batteron le
mani. - Bravo! - disse il maestro, - ma ora basta; scendi pure. - Ma Nelli volle salir
fino in cima come gli altri, e dopo un po' di stento riusc a mettere i gomiti sull'asse,
poi le ginocchia, poi i piedi: infine si lev ritto, e ansando e sorridendo, ci guard.
[]Poi, all'uscita, quando sua madre gli venne incontro e gli domand un po'
inquieta, abbracciandolo: - Ebbene, povero figliuolo, com' andata? com' andata?
- tutti i compagni risposero insieme: - Ha fatto bene! - salito come noi. - forte,
sa. - lesto. - Fa tale e quale come gli altri. - Bisogn vederla, allora, la gioia di
quella signora!....

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