raduna; che sboccia sul bianco, e serena su l'ampia tovaglia sta, luna su prato di neve; e arride al giocondo convito; poi cenna, d'un tratto, ad un piccolo dito, l, nero tuttor della penna che corre e che beve: ma lascia nell'ombra, alla mensa, la madre, nel tempo ch'esplora la figlia pi grande che pensa guardando il mio raggio d'aurora: rapita nell'aurea mia fiamma non sente lo sguardo tuo vano; gi fugge, gi, povera mamma, lontano!