Sei sulla pagina 1di 9

TAPPETO ERBOSO po Floranid.

Ricordate che questa è


solo la prima concimazione del-
Lavori l’anno. Per mantenere un tappeto
erboso ben nutrito, e dunque in sa-
In gennaio, il mese più freddo lute, e di piacevole aspetto sarà ne-
dell’anno, il tappeto erboso si trova cessario ripetere l’operazione ogni
in uno stato di quasi completo riposo. tre mesi circa. Naturalmente non è indi-
Nelle regioni del nord e in quelle in- spensabile l’impiego di concimi a lenta
terne del centro-sud normalmente si no- cessione, ma in caso di impiego di con-
ta una perdita di colore che non deve cimi a pronto effetto è bene suddividere
preoccupare, in quanto si tratta di un fe- il dosaggio in cinque o sei somministra-
nomeno temporaneo. Di solito in que- zioni all’anno (ciascuna con circa 1,5 kg
sto mese non sono necessari tagli del- ogni 100 metri quadrati), evitando i pe-
l’erba, a meno che non si tratti di tappeti riodi più caldi. Una buona e costante nu-
di particolare pregio per i quali si effet- trizione è importante anche per limitare
tuano operazioni di manutenzione mol- lo sviluppo delle erbe infestanti. Le spe-
to intense. cie da tappeto erboso sono infatti Gra-
Evitate per quanto possibile un ec- minacee, famiglia di piante che risponde
cessivo calpestamento del tappeto in modo vistoso alla concimazione, in
erboso in occasione di piogge, gelo o al particolare a base di azoto. Le specie
momento dello scioglimento della neve. migliori del tappeto, dunque, diventano
In tali situazioni infatti l’erba è più facil- Durante il mese di febbraio è bene ese- molto competitive e tendono a sovrasta-
mente soggetta a danni che possono es- guire il primo taglio dell’anno del tap- re le infestanti.
sere anche di una certa entità e lenta- peto erboso, con il quale si uniforma
mente recuperabili. l’altezza dell’erba
Approfittate della pausa invernale per PIANTE ANNUALI,
verificare lo stato del rasaerba e provve- dell’erba. Asportando la punta delle fo- BIENNALI E PERENNI
dete alla necessaria manutenzione perio- glie, che a causa del freddo è diventata
dica. Controllate lo stato della candela, gialla, già dopo il primo taglio noterete Lavori
pulite il filtro dell’aria o sostituitelo, che il colore del tappeto appare di un
cambiate l’olio motore portando quello verde più brillante e che viene stimolata In questo bimestre, soprattutto in
esausto ai centri di raccolta comunale o l’emissione di nuove foglioline. gennaio, il giardino è ridotto all’essen-
presso un meccanico. Sollevate la scoc- Concimazione. Nella seconda metà zialità dei sempreverdi, anche se è pur
ca e pulitela da eventuali residui di erba, sempre del mese di febbraio è importan- vero che ci stiamo avvicinando alla tan-
togliete la lama e affilatela, o sostituite- te provvedere a una concimazione, che è to attesa primavera. Sfruttate questa
la se non è in buono stato. di grande importanza per il pronto recu- pausa per pianificare migliorie nel vo-
In febbraio, anche se la cosa può pas- pero dai danni invernali e per accelerare stro giardino, ad esempio per effettuare
sare inosservata, l’erba comincia la ri- il ritorno a condizioni estetiche di buon nuovi impianti; è comunque opportuno
presa. Le radici si rinnovano e si accre- livello. Impiegate un concime per tappe- alternare la teoria alla pratica sfruttando
scono, la crescita lentamente riprende e ti erbosi, preferibilmente con la presen- le poche ore di sole per alcuni lavori im-
nuove foglie si sviluppano. Nel corso za di azoto a lenta cessione, alla dose di portanti.
del mese è bene procedere al primo ta- circa tre chili ogni cento metri quadrati; Pacciamatura e protezione dal ge-
glio, con il quale si uniforma l’altezza un ottimo prodotto è ad esempio il Com- lo. Le gelate di gennaio e gli ultimi col-
pi di coda dell’inverno nei due mesi suc-
cessivi possono danneggiare le perenni
più delicate come ad esempio le salvie
ornamentali e il gelsomino: control-
late e rinnovate la pacciamatura e non
togliete l’eventuale manto nevoso che è
utilissimo come isolante e mantiene
umido il terreno.
Durante le ore più tiepide del giorno
scoprite le piante che avete riparato con
teli plastici: il calore del sole forma una
condensa che diventa gelido stillicidio
durante la notte.
Pulizia. Gli spazi lasciati vuoti dalle
piante annuali nelle aiole e nelle bordu-
re miste hanno messo a nudo il terreno.
Approfittatene per controllare che piog-
A gennaio nelle regioni del nord Italia e in Già da febbraio è possibile eseguire la gia e/o neve non abbiano formato avval-
quelle interne del centro-sud si può verifi- prima concimazione organica delle pian- lamenti che causerebbero più tardi dan-
care una perdita di colore dell’erba, un fe- te annuali, biennali e perenni; allo scopo nosi ristagni d’acqua. Rastrellate ed eli-
nomeno però che non deve preoccupare. utilizzate letame ben maturo minate foglie e rami secchi e infine livel-

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005 5


semine di annuali quali aster, petunie,
zinnie, tagete, garofanini, calendu-
le. È anche tempo di arricchire le aiole
del giardino con alcune piante aroma-
tiche ornamentali, come ad esempio il
Rosmarinus prostratus o il Rosmarinus
albus, oltre a timo, santoreggia, menta,
melissa, salvia, ecc.
Suddivisione. Nelle zone dove l’an-
damento climatico lo permette procedete
alla suddivisione delle piante perenni
troppo accestite (garofanini, marghe-
rite, ecc.) ottenendo nuove piantine da
trapiantare negli spazi vuoti del giardino
(vedi riquadro della suddivisione delle
1 2
piante erbacee perenni riportata ne «i La-
A febbraio, tenendo naturalmente conto dell’andamento stagionale, potete già ese- vori» di settembre-ottobre 2004, pag. 7).
guire in giardino i primi trapianti di margheritine o di primule, che in questo perio-
do i garden center propongono in numerose specie e/o varietà Interventi fitosanitari

late accuratamente il terreno. creare effetti completamente nuovi. Es- Durante i mesi invernali procedete
Concimazione. Già da febbraio è senziali a questo scopo sono le piante da alla pulizia e alla disinfezione delle cas-
possibile eseguire la prima concimazio- fiore che offrono pennellate di vari colo- sette se intendete preparare i semenzai
ne organica delle piante annuali, bienna- ri. Trapiantatele a gruppi cercando di ri- per l’ottenimento di piantine da mette-
li e perenni. Impiegate letame maturo di produrre l’aspetto naturale delle fioritu- re a dimora. Lavatele accuratamente con
cavallo mescolato a paglia alla dose di re spontanee. Immaginate ad esempio un getto d’acqua, sterilizzatele con una
circa 6-7 kg per metro quadrato: gli ulti- una macchia primaverile di margheri- soluzione di ipoclorito di sodio all’1%
mi geli dell’inverno, e le piogge di pri- tine (Bellis perennis), di qualche varie- ed eliminate le tracce del prodotto sciac-
mavera poi, scioglieranno lentamente tà selezionata, ai piedi di una magnolia quandole ripetutamente. Per la realizza-
tutti i suoi componenti arricchendo e o di un gruppo di betulle, oppure una fit- zione dei semenzai usate sempre torba
rendendo soffice il terreno, e inibendo ta colonia di primule ai margini di un nuova in quanto i vecchi substrati pos-
inoltre la crescita delle infestanti duran- prato. Tra le tantissime specie di primu- sono essere contaminati da microrgani-
te la primavera. In mancanza di letame le, oltre 400, potrete scegliere i colori e smi fungini (Rhizoctonia solani, agen-
utilizzate i diversi concimi organici re- le forme che più vi piacciono. Da segna- te di marciumi basali, e Fusarium oxy-
peribili nei garden center; osservate lare ad esempio le molte varietà della sporum) che riescono poi ad infettare le
sempre scrupolosamente le dosi riporta- Primula obconica che offrono fino a tar- nuove piante.
te in etichetta. da primavera abbondanti e coloratissimi
Se avete un caminetto non dimentica- fiori a rosetta. Una pianta questa molto
te che la cenere è un utilissimo concime particolare che può arricchire di splendi- PIANTE ACIDOFILE
naturale essendo ricca di calcio, potas- di colori ogni giardino ma che in passa-
sio, fosforo, magnesio, ferro, rame e si- to era talvolta causa di fastidiose aller- Lavori
lice: è ottima se sparsa ai piedi delle gie. Recentemente è stata oggetto di par-
piante biennali e perenni da fiore nella ticolari studi da parte di un istituto dane- I mesi di gennaio e febbraio sono no-
dose di circa 1 kg per pianta. se che, in collaborazione con un vivaio toriamente i più freddi dell’anno. In
Innaffiatura. D’inverno la mancan- olandese, ha creato nuove varietà total- giardino, tra i vari lavori da effettuare, vi
za d’acqua causa a volte più vittime del mente innocue, denominate «Twilly» e è quello di impedire che si possano veri-
gelo. Durante prolungati periodi di sic- immesse sul mercato con l’etichetta ficare danni alle piante acidofile, in mo-
cità, non inusuali negli ultimi anni, ri- «Touch me» (Toccami). do da non compromettere le loro fioritu-
cordate che il vostro giardino ha sete e All’aperto, in zone riparate delle aio- re primaverili.
che le radici di tutte le piante hanno bi- le e delle fasce miste, potete iniziare le In generale possiamo definire i fabbi-
sogno di acqua. Innaffiate non appena il sogni termici tra –10° C e 15° C e una
terreno appare secco, nelle ore centrali esposizione ombreggiata o semiombreg-
della giornata purché la temperatura sia giata. Certamente questa regola genera-
intorno ai 10° C. le non può prescindere dalla specie: le
Semine e trapianti di fine febbraio. acidofile decidue (Azalea mollis e or-
A seconda dell’andamento della stagio- tensia) non sono particolarmente sensi-
ne è tuttavia possibile quasi ovunque bili al freddo in quanto prive di foglie e
iniziare semine, trapianti, suddivisioni. gemme vitali, ed anche rododendri a
Approfittate delle ultime giornate di fiore grande e kalmie sopportano tem-
ozio forzato e cercate di immaginare il perature molto rigide; le camelie e le
1 2
vostro giardino ideale. Ricordate che un azalee hanno invece una resistenza al
giardino può essere paragonato ad un 1-Marciume dovuto a Rhizoctonia sola- freddo media (più suscettibile risulta la
quadro in continua evoluzione, nel qua- ni. 2-Fusarium oxysporum su giovane Camellia reticulata) e le gardenie sono
le in ogni stagione potete sperimentare e talea di garofano più sensibili.

6 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005


Grande differenza esiste anche tra
piante coltivate in vaso all’aperto e pian-
te coltivate in piena terra.
Il primo caso (quello della coltivazio-
ne in vaso all’aperto) è il più problema-
tico. Le piante, infatti, non giovando
della piena terra del giardino che, qual-
che centimetro sotto la superficie, si
mantiene su valori termici superiori allo
zero, devono essere protette dal gelo che
potrebbe danneggiare anche irrimedia-
bilmente l’apparato radicale. Le radici
più giovani, solitamente disposte al-
l’esterno del pane di radici, sono quelle
più facilmente attaccate dal gelo. Inter-
1 2
rate quindi i vasi sino al bordo affinché
si simuli la coltivazione in piena terra, 1-Le nevicate di questo periodo possono causare seri danni alle vostre piante aci-
altrimenti proteggete il vaso con fogli di dofile; provvedete dunque a liberare quanto prima dalla neve la chioma delle pian-
polistirolo, paglia o altro materiale coi- te, per evitare eventuali spaccature dei rami. 2-A fine febbraio, a seconda della zo-
bentante. na climatica, iniziano le prime fioriture della Camellia japonica che rallegreranno
Protezione. Assicurate ai vasi posi- il vostro giardino di caldi colori
zioni ombreggiate e riparate, ponendoli
ad esempio sotto tettoie o sotto piante strato superficiale del terreno possa ge- pubblicati su «i Lavori» di novembre-di-
sempreverdi più grandi, in modo che ta- lare. Quando le temperature si abbassa- cembre 2004, pag. 6).
le posizione li protegga da brinate tardi- no ulteriormente potete costruire dei ri- Innaffiature, concimazioni e pota-
ve (più pericolose di gelate invernali) e pari come tettoie, capannine o coperture ture. In questo periodo non esagerate
da sbalzi termici dovuti al riscaldamen- con doppio strato di tessuto non tessuto. con le innaffiature, senza però far man-
to da parte del sole in giornate limpide. In nessun caso utilizzate coperture care l’acqua, e non concimate prima che
Nel caso vogliate ricoverare le piante costituite da polietilene trasparente inizi la ripresa vegetativa. Aspetta-
coltivate in vaso in ambienti chiusi, ri- che «soffoca» le piante, non permetten- te anche a praticare le potature, in-
cordatevi la regola dei –10° C e 15° C e do il ricambio dell’aria, e provoca la for- fatti, eccetto le ortensie e le gardenie, i
della posizione ombreggiata e riparata mazione di un microclima interno caldo fiori sono portati dalla vegetazione del-
ma comunque luminosa perché le pian- e umido che in breve tempo fa compari- l’anno e potature eseguite adesso elimi-
te non sopportano repentini sbalzi termi- re marcescenze e scottature fogliari. nerebbero completamente i boccioli.
ci. Se le temperature di questi locali per- Le nevicate in questo periodo posso- Fioriture. A fine febbraio comince-
mangono al di sotto dei 5-10° C, potete no essere un problema soprattutto per le ranno, a seconda della zona climatica, le
anche tenere le piante in ombra o quasi piante sempreverdi che non riescono na- fioriture primaverili della Camellia ja-
al buio, in quanto la pianta si troverà in turalmente a scrollarsi di dosso il manto ponica. Ricordatevi di segnare sul ca-
uno stato di piena dormienza. Se le tem- nevoso, con rischio di rotture di rami, lendario 2005 ricevuto con il numero di
perature invece salgono al di sopra dei branche e addirittura dell’intera pianta. dicembre di Vita in Campagna i periodi
10° C spostate le piante in piena luce in Se avete fatto in precedenza delle buone e la qualità delle fioriture, in modo tale
quanto esse continueranno l’attività fi- potature di formazione e allevamento da poter valutare le cure colturali che
siologica di preparazione dei boccioli non dovrebbero esserci problemi. Ricor- avete prestato alle vostre piante nel cor-
fiorali per la fioritura. date comunque di liberare la chioma so dell’anno.
Fate in modo che il terriccio riman- dalla neve con una scopa di saggina o al-
ga sempre umido, ma non troppo tro attrezzo in modo che la chioma non Interventi fitosanitari
bagnato per evitare ristagni e marciumi venga troppo appesantita e rischi di
alle radici. rompersi. Fate attenzione durante questa Se in febbraio dovete trapiantare e
Nel caso della coltivazione in piena operazione a non procurare lacerazioni rinvasare le piante acidofile, utilizzate
terra la questione cambia radicalmente alla corteccia dei rami (vedi foto e testo sempre terricci nuovi. Prima del trapian-
in quanto le piante non possono essere to, o del rinvaso, immergete la pianta
«spostate» e bisogna adattarsi alle con- con il suo pane di terriccio in una solu-
dizioni ambientali, cercando eventual- zione di fosetil Al-80 (non classificato,
mente di mitigarne gli effetti. I due più dose grammi 2,5 per litro d’acqua) al fi-
grossi problemi in questo caso possono ne di prevenire eventuali infezioni alle
essere gelo e disgelo repentini e giorna- radici e alla vegetazione di Phytophtho-
te soleggiate ma con gelo. In entrambi i ra cinnamomi. Alla suddetta soluzione
casi le piante possono andare incontro a aggiungete thiametoxam-25 (non classi-
uno stress idrico, come quello che può ficato, 2,5 grammi per 10 litri d’acqua).
verificarsi in estati molto calde e sec- L’aggiunta di questo preparato è consi-
1 2
che. Ricordatevi quindi di controllare la gliabile per le piante acquistate in quan-
pacciamatura (che deve essere di alme- 1-Phytophthora cinnamomi su to nel terriccio che le ospita possono es-
no di 5-10 cm di spessore); la sua pre- vegetazione di azalea. 1-Larva di sere presenti larve di oziorrinco, le qua-
senza è sufficiente ad impedire che lo oziorrinco (cm 1) li, oltre a danneggiare la pianta medesi-

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005 7


ma, originano poi adulti che diffondono che potete trovare già in commercio, fi-
le infestazioni sulle altre piante presenti no a quando il terreno si presenta gelato
in giardino. o inzuppato d’acqua. Appena la tempe-
Lasciate poi sgrondare la soluzione ratura si fa più mite scavate le buche
in eccesso e procedete al trapianto o al d’impianto (larghe almeno 60 cm e pro-
rinvaso della pianta. fonde 40-50 cm) e lasciatele scoperte,
affinché il freddo, ancora pungente du-
rante le ore notturne, uccida insetti o
BULBOSE E TUBEROSE spore di malattie fungine.
Iniziate invece la messa a dimora
Lavori dalla fine di febbraio (nelle zone del
sud Italia i lavori di messa a dimora
Di tanto in tanto smuovete i bulbi e i possono essere effettuati durante tutto
tuberi che avete sistemato nel locale di l’inverno).
svernamento, per arieggiarli e per evita- Potatura. Finché vi sono pericoli di
re che le parti a contatto con il conteni- gelate non iniziate le potature; su
tore si ammacchino. L’operazione con- alcuni rosai vi sono ancora i bel-
sente nel contempo di controllare se si In febbraio, dove il clima lo permette, lissimi e colorati cinorrodi che potrete
sono formati marciumi, annerimenti e/o potete procedere alla messa a dimora così godere ancora per qualche setti-
muffe; in questo caso provvedete ad eli- delle bulbose e tuberose a fioritura esti- mana.
minare quelli colpiti. va, come ad esmpio la Canna indica Dalla fine di febbraio mettetevi al la-
Dopo tale controllo è sempre bene voro, iniziando a eliminare i rami rotti e
cospargerli leggermente di ossicloruro Interventi fitosanitari secchi da tutti i rosai: avrete così un’idea
di rame-50 in polvere (bio, irritante). più chiara dei punti in cui intervenire
In giardino stabilite in quali zone in- Controllate e smuovete i bulbi con- con le potature (i tagli, obliqui, vanno
tendete mettere a dimora nei prossimi servati per arieggiarli ed eliminare quel- sempre fatti al di sopra di una gemma
mesi le varie bulbose e tuberose a fiori- li che presentano muffe o marciumi. Per orientata verso l’esterno del cespuglio);
tura estivo-autunnale. Non appena il cli- preservare le bulbose e le tuberose da in generale comunque potete seguire
ma ve lo permette provvedete, se lo rite- possibili marciumi durante la fase di queste semplici regole:
nete opportuno, ad interrare un poco di germogliamento, conciate i bulbi e i tu- – sulle rose che fioriscono una sola
terriccio leggermente letamato nelle aio- beri tramite immersione per un minuto volta, alle quali avete già accorciato i
le e/o bordure che le ospiteranno. in una soluzione preparata con thiram- rami di un terzo, al termine della fioritu-
Già in questo periodo consultate i 49 (non classificato), alla dose di gram- ra, dovete solo eliminare i rami più de-
nuovi cataloghi in modo da provvedere mi 8 per litro d’acqua. Lasciateli poi boli;
per tempo agli acquisti; il mercato offre asciugare al sole prima di interrarli. – le rose cinesi (Rosa mutabilis, Rosa
ogni anno nuove specie e/o varietà. sanguinea, ecc.) non gradiscono i tagli e
In febbraio, almeno negli ambienti ROSAI quindi limitatevi ad accorciare i rami
più favorevoli e con temperatura del ter- scomposti: è sufficiente fare una potatu-
reno che è già attestata intorno ai 12° C, Lavori ra più seria ogni tre o quattro anni;
potete iniziare la messa a dimora delle – i vecchi rosai vanno ogni tanto ringio-
bulbose e tuberose a fioritura estiva (da- Messa a dimora. Non mettete a di- vaniti, ma la cura non deve essere radica-
lie, begonie, lilium, gladioli, calle e mora i rosai a radice nuda che ave- le e quindi non va effettuata una potatu-
Canna indica). te conservato in tagliola, o quelli ra troppo severa: limitatevi ad eliminate
alla base i rami deboli o troppo vecchi e
non accorciate i rami troppo lunghi, ma
Come preparare le buche per i nuovi rosai arcuateli; questo procedimento permette
di riempire gli eventuali vuoti dell’arbu-
1 2 3 sto, sollecitandolo a ramificarsi;
– sugli ibridi di tea effettuate una pota-
tura rigorosa, lasciando 3-5 gemme su
ogni ramo principale;
– alle rose floribunda moderne ac-
corciate di 1/3 i rami che hanno portato
i fiori per ridare una forma rotondeg-
1-Se desiderate mettere a dimora nuovi rosai preparate giante all’arbusto. Ogni tre anni potate
con almeno 15 giorni di anticipo le buche che devono ave- più corto per rinnovare il cespuglio, eli-
re una larghezza di almeno 60 cm e una profondità di 40- minando i rami più vecchi dalla base;
50 cm. 2-Spargete della calce in polvere sul terreno smos- – alle rose rampicanti accorciate di un
4 so e sulle pareti delle buche e lasciate il tutto in attesa. 3- terzo i tralci troppo lunghi, eliminate
Preparate la terra che userete per l’impianto dei rosai mi- quelli troppo vecchi o malandati e lega-
gliorandola, se necessario, con ammendanti. 4-Nelle zo- te i rami mantenendoli il più possibile
ne particolarmente piovose coprite terra e buche con un paralleli al terreno, accorciando i ramet-
foglio di plastica in attesa di mettere a dimora i rosai ti laterali alla seconda o terza gemma.
Protezioni e altri lavori. Effettuate

8 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005


1 2 3
1-«Berenice» è una rosa tappezzante, senza spine e con rami morbidi; i fiori, grandi e doppi, sono rosa chiaro con il centro color
salmone, leggermente profumati. 2-Il rosso fiammeggiante dei petali di «Flaming Star», la ricca fioritura, i rami morbidi e rica-
denti ed il denso fogliame verde scuro rendono questa rosa molto interessante. 3-La rosa «Occhi di Fata» è un’insolita e curio-
sa varietà con corolle a tinte cangianti; infatti i petali, di un bianco purissimo, mutano colore in tonalità porpora sempre più
intense, via via che vengono colpiti dai raggi solari
sempre un controllo delle legature del- in fiore, un ricco fogliame nella buona SIEPI, ARBUSTI E ALBERI
le rose rampicanti e dei tutori delle ro- stagione e spesso anche i cinorrodi au-
se ad alberello: una nevicata abbondan- tunnali. Lavori
te o un forte vento potrebbero arrecare Anche fra le rose rampicanti ve ne
gravi danni. sono con fioriture ricorrenti e generose Nonostante nei mesi di gennaio e feb-
Non eliminate le protezioni inver- come «Goldener Olimp» a fiori doppi braio siepi, alberi ed arbusti, soprattutto
nali (la terra accostata a coprire il giallo oro e ramati, «Rosarium Ueter- le specie a foglia caduca, siano nel pieno
punto d’innesto dei rosai piantati in au- sen» rosa carico argentato, «Shogun» del riposo vegetativo, ci si avvicina al ri-
tunno, le coperture messe a riparo dei rosa intenso e profumata, ecc. sveglio primaverile. Già con le prime tie-
fusti dei rosai ad alberello, le paccia- pide temperature di febbraio, in partico-
mature, ecc.), fintanto che la temperatu- Interventi fitosanitari lar modo nel centro-sud, le radici delle
ra non si fa mite e si temono ancora del- piante iniziano ad entrare in attività.
le gelate. Effettuate le operazioni di potatura Messa a dimora. Se intendete mette-
Solo verso la fine di febbraio, sar- solo dopo che non sono più previste for- re a dimora nel vostro giardino nuove
chiate leggermente il terreno alla base ti gelate. Asportate e bruciate i rami che piante a radice nuda, gennaio è il mese
dei rosai, incorporando del compost (an- presentano cancri corticali causati da migliore per preparare il terreno dove
che non completamente decomposto), diversi agenti fungini (come Cryptospo- verranno realizzate le buche dei nuovi
nella dose di 2-3 palate per arbusto, e del rella umbrina) e incrostazioni di cocci- impianti. Soprattutto nelle zone dove il
concime chimico come ad esempio il niglia (Aulacaspis rosae). terreno si rassoda a causa delle forti ge-
Nitrophoska (tre manciate per arbusto) o Terminata l’operazione, per disinfet- late vi consigliamo di effettuare lavora-
un concime specifico per rosai come il tare le ferite da taglio, procedete a un zioni («scassi») profonde anche sino a
Baycote della Bayer, attenendovi alle trattamento con ossicloruro di rame-50 100 cm, volte a favorire l’arieggiamen-
dosi riportate sulla confezione. (bio, irritante), alla dose di grammi 50 to della terra. Il contatto della terra con
È anche il momento della scelta di per 10 litri d’acqua. l’aria favorirà lo sviluppo della flora bat-
nuovi rosai, non per creare un orto bota- terica così importante per la fertilità del
nico, ma per avere dei bei fiori e belle terreno e la crescita delle piante.
piante decorative. Preparate invece le buche per le nuo-
Perciò accanto alle classiche rose ve piantagioni solo al momento della
(ibridi di tea, antiche, inglesi, ecc.), in- messa a dimora delle piante per evitare
serite dei rosai più nuovi o rari: i rosai che le pareti della buca stessa, in caso di
tappezzanti («Berenice» rosa pallido, abbondanti piogge, si compattino a tal
«Sea Foam» bianco, «Flaming Star» punto da impedire alle radici di espan-
rosso fiammeggiante, «Regina della Ne- dersi; la loro dimensione dovrà avere
ve» bianco con stami gialli, «Son- un’ampiezza doppia rispetto a quella
nenkind» giallo oro, «Bassino» rosso della zolla della pianta.
sangue, ecc.), con rami morbidi che pos- Per la messa a dimora evitate giorna-
sono anche ricadere a cascata e i rosai te di forte gelo.
1 2
arbustivi moderni («Leonardo da Vin- Potature. Il mese di febbraio, una
ci» rosa scuro, «Mirato» rosa brillante, 1-Cancro corticale (Cryptosporella volta passate le forti gelate, è il più indi-
«Friesia» giallo vivo, «Aspirin Rose» umbrina) su rosa. 2-Incrostazioni di cato per procedere alle potature.
bianco, ecc.), per avere arbusti sempre cocciniglia (Aulacaspis rosae cm 2,5) A tal proposito vi ricordiamo che se

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005 9


socyparis leylandii con ossicloruro di
rame-50 (bio, irritante o nocivo, grammi
50 per 10 litri d’acqua) o poltiglia bor-
dolese-20 (bio, non classificato, grammi
150 per 10 litri d’acqua) per preservarli
da possibili sviluppi del cancro cortica-
le causato dal microrganismo fungino
Seiridium cardinale. Nelle piante che
presentano cancri vecchi ma ancora atti-
vi, in corrispondenza dei suddetti, sono
visibili scoli resinosi che fuoriescono
dalle lesioni, mentre settori della chio-
ma irrorati dai vasi linfatici compromes-
si dai cancri mostrano arrossamenti de-
gli aghi e disseccamenti. Le infezioni
sono favorite dalla presenza di micro-
scopiche fessurazioni della corteccia
1 2
causate dalle gelate che si sono verifica-
In febbraio concimate con sostanza organica gli alberi da fiore come l’osmanto-1 te durante l’inverno e da temperature di
o la lentaggine-2 per stimolarne la crescita e la fioritura fine inverno miti, accompagnate da ele-
vata umidità.
si escludono esigenze come quella di ef- Le piante di olivo sono esposte agli
fettuare operazioni di pulizia o di ridare attacchi batterici di Pseudomonas
forma alla chioma, gli alberi in genere syringae subspecie savastanoi (agente
non hanno bisogno di drastici interventi della rogna). Anche questo agente dan-
di potatura. Per quanto riguarda gli ar- noso si insedia in corrispondenza delle
busti la potatura può essere invece im- lesioni della corteccia causate dal gelo o
portante per favorire le fioriture, come in corrispondenza di ferite conseguenti
ad esempio nelle lagerstroemie; questi 1 2 alla potatura o alla rottura di rami sotto
e molti altri arbusti, come ad esempio l’azione del forte vento o della neve. Es-
forsizia, weigelia, spirea fioriscono 1-Cancro corticale so porta alla formazione di masse tumo-
solo sul legno dell’anno, perciò la pota- (Seiridium cardi- rali dapprima sparse e successivamente
tura, pur accelerando l’invecchiamento nale) su cipresso sempre più numerose. In occasione del-
della pianta, favorisce l’emissione dei la potatura asportate, con un coltello ben
fiori. 2-Rogna (Pseudo- affilato, le masse tumorali, fino a rag-
Concimazione. In febbraio è impor- monas syringae su- giungere i tessuti sani, e al termine di
tante ricordarsi di concimare bene con bspecie savastanoi) questa operazione e della potatura ricor-
sostanza organica gli alberi e gli arbusti su olivo rete ad un trattamento con sali rameici,
da fiore come l’osmanto, la lentaggi- alle dosi sopra indicate.
ne, ecc. con concimi specifici a lenta 3-Bolla (Taphrina Allo stesso intervento sottoponete
cessione (tipo Osmocote Top Dress alla deformans) su pesco anche le piante di oleandro, anche que-
dose di 30 grammi per ogni arbusto di da fiore ste soggette agli attacchi di rogna.
3
medie dimensioni), che ne stimoleranno Le piante di pesco da fiore, in feb-
la crescita e la fioritura. braio, sono esposte alle infezioni prima-
Altri lavori. Da febbraio in poi è rie della bolla (Taphrina deformans). In
molto importante verificare il funziona- coincidenza di innalzamenti termici e in
mento degli impianti di irrigazione a previsione di piogge (condizioni favore-
goccia che dovranno, a breve, riprende- voli allo sviluppo delle infezioni prima-
re il loro regolare funzionamento. rie) eseguite un intervento con ossiclo-
Nel mese di febbraio provvedete an- ruro di rame-50 (bio, irritante) o polti-
che alla zappettatura delle aree sotto gli glia bordolese-20 (bio, non classificato),
arbusti da fiore e alla successiva colloca- alle rispettive dosi di grammi 60 e 120
zione di pacciamatura naturale (tipo cor- per 10 litri d’acqua.
teccia o cippature) al fine di prevenire lo
sviluppo di erbe infestanti, causa di ma-
nutenzioni impegnative durante il perio- PIANTE ACQUATICHE
do primaverile-estivo. E LAGHETTO
Interventi fitosanitari Lavori
Quando sono terminati i rischi di ge- Nel mese di febbraio provvedete a collo- Ossigenazione dell’acqua. La sola
late potete procedere ad un trattamento care sotto gli arbusti una pacciamatura operazione da effettuare in questo bime-
sui cipressi (Cupressus sempervirens e naturale (nella foto, corteccia) per pre- stre consiste nel mantenere un angolo
Cupressus macrocarpa) e su Cupres- venire lo sviluppo delle erbe infestanti del laghetto libero dal ghiaccio per assi-

10 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005


Come moltiplicare le piante acquatiche
1 2
3

Al sud, già a fine febbraio, potete moltiplicare le


piante acquatiche come 1-Caltha palustris, 2-Aco-
rus calamus e 3-ninfea tagliando con un coltello affilato le ramificazioni (vedi disegni) e piantando le nuove piante in nuo-
vi vasi; non dimenticate di cospargere il taglio con polvere di carbone per evitare lo sviluppo di funghi

curare una minima ossigenazione del- un accumulo eccessivo di sostanza orga- crassipes), la lattuga d’acqua (Pistia
l’acqua. Se lo stagno gela completamen- nica produce infatti, per opera dell’azio- stratiotes), ecc.
te sono impediti tutti gli scambi gassosi ne decompositrice dei batteri presenti sul Moltiplicazione e concimazione
tra l’acqua e l’atmosfera. I gas prodotti fondo, un’elevata quantità di sali minera- delle piante acquatiche. Al sud, già a
dalle sostanze organiche in decomposi- li, causa principale della «fioritura pri- fine febbraio, potete moltiplicare le nin-
zione si concentrano sotto il ghiaccio e maverile» dell’acqua. Lo sviluppo delle fee, la Caltha palustris e l’Acorus ca-
l’ossigeno consumato dai microrgani- alghe verdi unicellulari (fioritura) avvie- lamus tagliando con un coltello affilato
smi e dai pesci cala pericolosamente ne proprio in questo periodo perché le le ramificazioni e piantando le nuove
provocando la morte dei vostri ospiti. piante acquatiche, all’inizio del loro svi- piante in nuovi vasi. È importante non
Non provate mai a rompere il luppo vegetativo, non sono in grado di dimenticare di cospargere il taglio con
ghiaccio con un martello: ciò cau- contrastare la crescita delle stesse, sti- polvere di carbone per evitare lo svilup-
serebbe delle violente vibrazioni con ef- molate dal surriscaldamento dell’acqua po di funghi.
fetti disastrosi su tutti gli animali del la- provocato dal sole. Rimpicciolite tutte le piante da riva
ghetto. Nelle regioni meridionali, a fine feb- (come ad esempio Pontederia cordata,
Un semplice accorgimento per non braio, il rischio delle gelate è ormai pas- Iris laevigata, Acorus calamus, Hibi-
dover rompere il ghiaccio è quello di sato ed è possibile spostare all’esterno scus palustris) che sono diventate gran-
mettere una palla di gomma nel laghetto tutte quelle piante che avete fatto sver- di e invadenti dividendo il ceppo in por-
prima che la temperatura si abbassi al di nare in ambienti protetti come i papiri zioni più piccole.
sotto degli 0o C: nel punto occupato dal- (Cyperus alternifolius e Cyperus papi- Potete dividere anche le piante ossi-
la palla non si formerà il ghiaccio. Un rus), i giacinti d’acqua (Eichornia genanti (come ad esempio Elodea ca-
altro sistema per ottenere un’apertura nadensis, Ceratophyllum demersum) se
perfetta è quello di appoggiare una pen- la loro presenza è diventata troppo con-
tola piena di acqua bollente sulla super- sistente. Va tenuto presente però che la
ficie ghiacciata. Nei laghetti con una riduzione non deve superare il 50% se
profondità di cinquanta centimetri, e non si vuole provocare un brusco calo di
più, è possibile lasciare in funzione la ossigeno.
pompa centrifuga: il movimento costan- Riempite i nuovi vasi con una misce-
te dell’acqua impedisce a quest’ultima la formata per un 50% di terra argillosa,
di gelare. un 25% di sabbia e un 25% di terra di
Pulizia. Il giardino acquatico, come compost, il tutto arricchito con 25 gram-
quello terrestre, segue i ritmi delle sta- mi di un concime ternario granulare a
gioni. A causa dell’inerzia termica del- lenta cessione di sei mesi (tipo Osmo-
l’acqua la ripresa dell’attività delle pian- cote), per vasi inferiori a 25 cm di dia-
te acquatiche inizia uno o due mesi dopo metro, e 50 grammi, per vasi superiori
il risveglio delle altre piante del giardino. a 25 cm. Concimate tutte le piante che
Questo risveglio al sud avviene già a fine non sono state divise inserendo nei va-
gennaio mentre al nord inizia più tardi. si 5 compresse da 7 grammi dello stesso
Con l’arrivo delle prime belle giornate la concime a lenta cessione.
vita attorno al laghetto si risveglia velo- Eliminate dal vostro laghetto, aiutando-
cemente: non fatevi trovare impreparati. vi con l’apposito retino (nella foto), le Interventi fitosanitari
Eliminate le foglie morte delle piante e foglie morte delle piante e quelle degli
quelle degli alberi che il vento ha even- alberi che il vento ha eventualmente Nessun intervento fitosanitario è ne-
tualmente portato nel corso dell’inverno; portato nel corso dell’inverno cessario in questo bimestre.

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005 11


PIANTE IN VASO DA FIORE AGRUMI IN VASO
PER TERRAZZO E BALCONE
Lavori
Lavori
I mesi di gennaio e febbraio sono i
Le piante in questo momento sono in più freddi dell’anno ed anche gli agru-
completo riposo e dovrebbero svilup- mi, come molte delle piante coltivate in
parsi il meno possibile. Per questo oc- vaso sensibili al gelo, devono già trovar-
corre mantenere a una temperatura di 3- si al riparo dal freddo.
1 2
4° C tutte le piante da fiore per terrezzo In inverno gli agrumi non necessita-
e balcone come fucsie, gerani, lanta- no di particolari cure, si trovano infatti
ne e verbene. Il sottoscala, una cantina in uno stato di riposo vegetativo e di
arieggiata, un solaio luminoso o il loca- conseguenza anche gli interventi relativi
le caldaia sono ideali per questo scopo. alla coltivazione sono assai limitati.
Questi locali devono essere ben arieg- Innaffiature. Uno degli interventi da
giati, senza però correnti d’aria. Le non sottovalutare sono le innaffiature.
piante non devono crescere, ma solo Anche in inverno, infatti, le piante di
mantenersi vive, per tutta la stagione in- agrumi in vaso devono essere innaffiate
vernale. regolarmente; la frequenza delle innaf-
3 4
Nelle zone più miti potete semplice- fiature in questo periodo è comunque in-
mente posizionare le piante contro un 1-Cocciniglia farinosa (Planococcus ci- feriore rispetto a quella estiva ma la
muro esposto a sud, a patto che siano ri- tri, mm 3). 2-Afide (Aphis gossypii, mm quantità di acqua per singolo intervento
parate anche sui lati e che non vengano 2). 3-Aleurodide (Trialeurodes vapora- deve essere sempre molto abbondante.
bagnate dalla pioggia. Le potete in que- riorum, mm 1,2). 4-Ragnetto rosso (Te- La quantità d’acqua da somministra-
sta eventualità proteggere con una strut- tranychus urticae, mm 0,6) re varia con il variare delle condizioni
tura in legno aperta sui lati e ricoperta da atmosferiche e quindi diventa difficile
un telo plastico. qua) le cocciniglie insieme alle loro dare delle indicazioni molto dettagliate
In questo bimestre è normale vedere masse cerose inglobanti le uova. in merito. Un suggerimento piuttosto
una leggera crescita dei germogli che Eventuali infestazioni di afidi (Aphis semplice è quello di tastare la terra in
però a causa delle cattive condizioni (lu- gossypii in particolare) possono essere superficie: nel momento in cui vi accor-
minose soprattutto) saranno esili. Se ciò eliminate con imidacloprid-17,8 (non gete che lo strato più superficiali della
avvenisse lasciateli crescere liberamen- classificato) o con thiametoxam-25 (non zolla è asciutto innaffiate abbondante-
te, evitando però abbondanti innaf- classificato), alle rispettive dosi di ml 5 mente anche a più riprese; intervenite di
fiature; troppa acqua intenerisce i e grammi 20 per 10 litri d’acqua. Questi nuovo solo quando il terreno si sarà
fusti e li rende estremamente sensibili a preparati sono efficaci anche nei con- asciugato. A differenza dell’estate però,
freddi improvvisi o repentini abbassa- fronti delle infestazioni di aleurodidi durante l’inverno è importante irrigare
menti di temperatura. (Trialeurodes vaporariorum), ma in nelle ore più calde della giornata per
Controllate le piante tutte le settima- questo caso le dosi vanno aumentate, ri- evitare che le piante subiscano degli
ne per verificare se hanno bisogno di es- spettivamente, a ml 7 e grammi 4 per 10 shock termici a livello delle radici.
sere innaffiate e per assicurarvi del loro litri d’acqua. Evitate di bagnare le foglie perché
buono stato di salute. Usate acqua a tem- l’alto tasso di umidità relativa del-
peratura ambiente: se troppo fredda può l’aria è una delle condizioni ambientali
provocare marciumi, se troppo calda più favorevoli allo sviluppo di malattie
può stimolare una crescita inopportuna fungine. A questo proposito nelle ore
in questo periodo. Siate parsimoniosi più calde della giornata è importante ae-
con le quantità di acqua poiché le piante rare il locale in modo che la condensa
sono ancora in uno stato di letargo. presente sulle foglie si asciughi rapida-
Concimazione. Anche la concima- mente: in presenza di un alto tasso di
zione in questo bimestre deve essere li- umidità infatti i rametti in cima alla
mitata; è sufficiente nutrire le piante una chioma cominciano a diventare marroni
volta ogni 20 giorni circa, impiegando e ammuffiscono.
metà dose rispetto a quella consigliata in Altri lavori. Non vi allarmate se ve-
etichetta di un prodotto specifico per dete ingiallire e cadere alcune foglie: è
piante da fiore. un fenomeno tipico degli agrumi che,
come molte piante sempreverdi, in que-
Interventi fitosanitari sti periodi cambiano parte delle foglie
più vecchie. Se però le piante si stanno
Controllate le piante in vaso, soprat- defogliando eccessivamente allora ci
tutto quelle poste in ambiente riscaldato, possono essere delle condizioni ambien-
in quanto potrebbero essersi infestate di tali da correggere. Se nel locale adibito
cocciniglia farinosa (Planococcus ci- a ricovero vi è poca luce, oppure troppo
tri). Asportate con un batuffolo di coto- Collocate gli agrumi in un locale molto lu- caldo e quindi l’aria è secca, dovete cor-
ne imbevuto con olio bianco-80 (bio, minoso, poco riscaldato e dove la tempe- rere ai ripari creando condizioni più ido-
non classificato, ml 1 per 100 ml di ac- ratura non scenda al di sotto degli 0° C nee. Collocate quindi gli agrumi in un

12 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005


locale molto luminoso, poco riscaldato e effettuare questa operazione al mattino
dove la temperatura non scenda al di o nelle ore più calde della giornata,
sotto degli 0° C; queste condizioni sono mentre è da evitare la sera.
sufficienti per far sì che le piante possa- Un altro fattore limitante dei mesi in-
no trascorrere un inverno al riparo dalle vernali è la scarsa luminosità; questa si-
intemperie e arrivare alla primavera in tuazione può provocare danni come l’in-
buone condizioni. giallimento precoce delle foglie o la loro
caduta (tipico fenomeno che colpisce il
Interventi fitosanitari ficus beniamino) oppure l’allungamen-
to dei fusti che si sviluppano debolmente.
Se durante il periodo di svernamento Le piante che soffrono di più in questo pe-
le piante al chiuso si sono infestate di riodo sono quindi quelle che hanno mag-
ragnetti rossi (Tetranychus urticae, vedi giori esigenze in fatto di luce: croton, pa-
immagine a pag. 12) o di cocciniglie fa- piro, stella di Natale, Ficus elastica,
rinose (Planococcus citri, vedi immagi- Yucca elephantipes, begonia, ecc.
ne a pag. 12), aspettate che siano poste Se possibile durante l’inverno avvi-
all’aperto prima di realizzare i necessari cinate le piante alle finestre: questo aiu-
interventi, seguendo le indicazioni che terà ad incrementare sia la durata del-
verranno fornite nel prossimo supple- l’illuminazione che l’intensità della lu-
mento «i Lavori». Nel mese di febbraio potete moltiplicare ce che raggiunge le foglie. Pareti e sof-
le piante di ficus beniamino impiegando fitti colorati di bianco, o comunque con
talee «di punta» colori chiari, riflettendo la luce, miglio-
PIANTE D’APPARTAMENTO rano la crescita delle piante in ambien-
terriccio a base di torba (aggiungendo ti poco illuminati, limitandone anche la
Lavori anche qualche manciata di polistirolo tendenza a curvarsi verso la luce; questo
sbriciolato per alleggerire il tutto) la va- fenomeno si può evitare anche ruotando
Per le piante d’appartamento la sta- schetta, o il portauova, e in ogni alveolo di tanto in tanto il vaso, di pochi centi-
gione invernale è la più critica, a causa ponete una talea «di punta» lunga circa metri alla volta.
della scarsità di luce dei nostri apparta- 10 cm, provvista di due-tre foglie; prele- Ricordate infine che le piante con fo-
menti; di conseguenza queste vanno a ri- vate preferibilmente le talee dall’estre- glie variegate richiedono più luce rispet-
poso riducendo molto la loro attività ve- mità di un ramo laterale e non dalla ci- to a quelle con foglie completamente
getativa. ma della pianta per non rovinarla. Quin- verdi; se la luce non è sufficiente, infat-
Dobbiamo evitare, perciò, tutti i pos- di nebulizzate con uno spruzzino, chiu- ti, le variegature sulle foglie tendono a
sibili stress iniziando col regolare con dete in un sacchetto di plastica traspa- sbiadire.
attenzione le innaffiature. rente e infine mettete il tutto possibil-
Innaffiature. L’acqua assorbita dalle mente su una mensola sopra un calorife- Interventi fitosanitari
piante viene traspirata sotto forma di va- ro, in modo che riceva calore dal basso.
pore acqueo, cioè fatta uscire dagli sto- Tutti i giorni nebulizzate abbondante- Vedi interventi fitosanitari «Piante in
mi (microscopiche aperture), che si tro- mente le talee; nel giro di circa un mese vaso da fiore per terrazzo e balcone».
vano nella pagina inferiore delle foglie; avranno emesso le radici e saranno quin-
nello stesso momento avviene l’ingresso di pronte per essere invasate. A cura di: Giovanni Lombardi (La-
dell’anidride carbonica che servirà per Altri lavori. La maggior parte delle vori: Tappeto erboso); Elena Taber-
la fotosintesi. In inverno con la scarsa piante da appartamento è di origine tro- na - Le erbe dei Griggi Montù (La-
luce diminuisce l’attività fotosintetica e, picale, abituata quindi a un ambiente vori: Piante annuali, biennali e peren-
di conseguenza, anche l’apertura degli caldo umido. Nelle nostre case, soprat- ni); Andrea Corneo - Società italiana
stomi: l’assorbimento di acqua così si ri- tutto in inverno, l’umidità atmosferica è della Camelia (Lavori: Piante acidofi-
duce notevolmente; è perciò importante a bassi livelli rispetto alle esigenze delle le); Centro internazionale dei bulbi da
evitare di innaffiare eccessivamente le piante; dovete quindi umidificare l’am- fiore (Lavori: Bulbose e tuberose); An-
piante per non causare asfissia a livello biente, ad esclusione del bagno, locale na Furlani Pedoja (Lavori: Rosai); An-
delle radici, con il conseguente deperi- ideale per piante particolarmente delica- drea Mati (Lavori: Siepi, arbusti e albe-
mento della pianta. te come le felci. ri); Gianni Ricci - Vivaio Eta Beta (La-
Concimazione. Anche le concima- La mancanza di umidità ambientale vori: Piante acquatiche e laghetto); Lui-
zioni devono essere sospese e riprese, si manifesta con la comparsa di seccu- gi Vasarri - Azienda Lazzeri (Lavori:
nelle regioni meridionali, verso fine feb- mi, tipica durante la stagione invernale, Piante in vaso da fiore per terrazzo e bal-
braio, quando la temperatura e la lumi- sulla punta delle foglie dello spatifillo, cone); Alberto Tintori - Azienda Oscar
nosità aumentano e con esse anche l’at- del tronchetto della felicità, della ca- Tintori (Lavori: Agrumi in vaso); Luigi
tività vegetativa. latea, della maranta, ecc. Se le vostre Oggioni - Fondazione Minoprio (Lavo-
Moltiplicazione. Nel mese di feb- piante presentano questi seccumi dovete ri: Piante d’appartamento); Aldo Polli-
braio potete moltiplicare per talea le adottare soluzioni per aumentare l’umi- ni (Interventi fitosanitari: Piante annua-
piante di ficus beniamino. Come con- dità dell’aria: posizionate su tutti i ter- li, biennali e perenni - Piante acidofile -
tenitore utilizzate l’apposita vaschetta mosifoni gli appositi contenitori con Bulbose e tuberose - Rosai - Siepi, arbu-
per talee, oppure un portauova sul cui l’acqua, nebulizzate le foglie e predispo- sti e alberi - Piante acquatiche e laghetto
fondo avrete praticato dei fori per favo- nete almeno un umidificatore. Nel caso - Piante in vaso da fiore - Agrumi in va-
rire il drenaggio dell’acqua. Riempite di nebulizziate le piante vi consigliamo di so - Piante d’appartamento).

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2005 13

Potrebbero piacerti anche