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Universit Politecnica delle Marche

Facolt di Ingegneria

Corso di riabilitazione
strutturale
Docente: Alessandro Balducci
Ancona, 11 dicembre 2013
Edifici esistenti in muratura ARCHI

L'arco, un elemento strutturale a forma curva che si appoggia su due piedritti.

costituito normalmente da conci, cio pietre tagliate, o da laterizio, i cui giunti sono
disposti in maniera radiale verso un ipotetico centro: per questo hanno forma trapezoidale
e sono pi propriamente detti cunei; nel caso di una forma rettangolare (tipica dei mattoni)
hanno bisogno di essere uniti da malta che riempia gli interstizi; essenzialmente l'arco con
cunei non ha bisogno di essere sostenuto da malta, stando perfettamente in piedi anche
a secco, grazie alle spinte di contrasto che si annullano tra concio e concio.
Il cuneo fondamentale che chiude l'arco e mette in atto le spinte di contrasto quello
centrale: la chiave d'arco, o, pi comunemente detta, chiave di volta.
L'arco una struttura bidimensionale e viene spesso utilizzato per sovrastare aperture.
Per costruire un arco si ricorre tradizionalmente a una particolare impalcatura lignea,
chiamata centina.
L'arco anche alla base di strutture tridimensionali come la volta, che ottenuta
geometricamente dalla traslazione o dalla rotazione di archi. Nel caso di volte complesse
come le volte a crociera, gli archi costitutivi vengono distinti in base alla loro posizione
(archi trasversali, longitudinali, ecc).
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Nomenclatura dell'arco:

Chiave d'arco (o di volta) (1): il cuneo


centrale alla sommit dell'arco
Cuneo (2): ciascuna pietra dell'arco, tagliata
a forma trapezoidale
Estradosso (3): la superficie esteriore
dell'arco (di solito nascosta)
Linea di estradosso: la linea che
delimita l'archivolto superiormente (a
differenza della linea d'intradosso pu
anche non essere curva, per es.
poligonale, a gradoni, sfaccettata, ecc..)

Piedritto o spalla (4): il sostegno generico sul quale si appoggia un arco (pu essere anche
una colonna, un pilastro, etc..)
Intradosso (5): la superficie inferiore dell'arco. Linea di intradosso: la linea curva che delimita
l'archivolto inferiormente
Freccia (o saetta, o monta) (6): la distanza massima verticale tra la sommit dell'intradosso
e la linea d'imposta dell'arco.
Luce (o corda) (7): la distanza tra i due piedritti; tranne che nel caso di arco asimmetrico, si
misura sulla linea d'imposta.
Rinfianco (8): struttura muraria che circonda l'arco e ne sostiene le spinte laterali.
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Propriet statiche
La capacit statica di un arco, quella di sopportare un peso semplicemente per effetto della
compressione e dell'attrito; le forze spingenti in questo caso sono bilanciate dalla trazione della
base alla quale sono legati i sostegni
Da un punto di vista costruttivo l'arco svolge la stessa funzione dell'architrave, ma con un
diverso funzionamento statico. Mentre infatti l'architrave una struttura non spingente (che
scarica cio il peso solo in verticale), l'arco una delle pi tipiche strutture spingenti, perch
genera spinte laterali, quindi anche orizzontali. Questo ha come vantaggio un pi efficiente
scarico della compressione dovuta al peso, permettendo l'apertura di luci molto pi ampie,
mentre ha come svantaggio una costruzione pi complessa e la necessit di predisporre
metodi per controbilanciare le spinte laterali.
Per reindirizzare le spinte laterali verso il basso si devono predisporre strutture che generino
forze di controspinta o di trazione. Tra le strutture di controspinta esistono due tipologie
principali:
1.Strutture di sostegno laterale, che possono essere a loro volta strutture spingenti: frazionano
gradualmente le spinte orizzontali fino ad annullarle (come contrafforti, archi rampanti o anche
una solida cortina muraria - detta rinfianco - che assorba le spinte);
2.Strutture di sostegno verticale, che apportano pesi mirati sui sostegni, rafforzando i sostegni
laterali e impedendogli di piegarsi verso l'esterno; in effetti forzano le spinte laterali a
indirizzarsi subito verso il basso (esempio tipico il pinnacolo)
Le strutture di trazione sono essenzialmente dei tiranti ancorati saldamente ai punti di
appoggio che bilanciano le spinte verso l'esterno con una trazione verso l'interno: sono tipici
dei loggiati rinascimentali, soprattutto in area umbra e toscana.
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Propriet statiche
Larco pu essere sollecitato solo da sforzi di compressione. Tale caratteristica si realizza
in fase di progettazione assegnando alla linea dasse dellarco una opportuna curvatura.

H = qL2/(8f)
(H) - componente orizzontale
della spinta sui piedritti

La spinta di un arco proporzionale al carico ed al quadrato della luce, ed inversamente


proporzionale alla monta dellarco.
Lo spessore di un arco varia a seconda della luce che deve ricoprire, il carico che esso deve
portare ed il materiale di cui costituito. Anche la sagoma della curva di intradosso ha una
sensibile influenza sulla stabilit dellarco. Ognuno dei conci che costituiscono larco tende ad
abbassarsi sotto lazione dei carichi sovrastanti, e quindi preme contro gli adiacenti, che ne
impediscono labbassamento: si origina cos il mutuo contrasto fra i vari elementi che la
ragione della statica degli archi.
Il contrasto dei singoli elementi si trasmette sino ai piani di appoggio (le imposte) che gli archi
spingono tenendo a rovesciarle allinfuori. La stabilit degli archi aumenta con laumentare
del rapporto tra monta (freccia) e la corda e varia anche con questo rapporto la direzione
della spinta di piedritti. Essa pi prossima alla verticale negli archi a tutto sesto e si
avvicina di pi allorizzontale negli archi a monta assai depressa e nelle piattabande.
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Propriet statiche

Tutti i conci dellarco sono soggetti


unicamente a sforzi di compressione,
se per disegnato opportunamente. Curva delle pressioni
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Propriet statiche Il poligono funicolare consente di determinare la risultante


di un assegnato sistema di vettori complanari.

Lequilibrio assicurato solo se il poligono funicolare contenuto nella sagoma dellarco,


dato che la muratura non sopporta trazioni. La rottura si verifica dove la trazioni sono
massime, ovvero dove maggiore la distanza tra lasse dellarco ed il poligono funicolare.
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Propriet statiche La curva delle pressioni descrive le azioni
reciproche che 2 conci adiacenti si scambiano.
Se si fa riferimento alla n-esima sezione
trasversale (Sn), il lato Sn+1del poligono
funicolare la risultante Fn delle (n+1) forze che
precedono la sezione considerata.
Questa risultante non passa, in generale, per il
baricentro della sezione considerata, che
individuato dalla linea dasse. D pertanto
origine a una sollecitazione composta da:
- Azione assiale, Nn;
- Azione tagliante, Tn;
- Momento flettente, Mn.
In altri termini si pu pensare di riportare la forza
Fn al baricentro, Cn della sezione trasversale Sn
pur di aggiungere la coppia di trasporto
Mn = Fn dn
La verifica di stabilit dellarco soddisfatta
se sono verificate entrambe le condizioni: Se la prima non soddisfatta, si avrebbe
Tnf Nn scorrimento fra i conci,mentre se violata la
Mn/Nn = enHn/2 seconda non sarebbe pi possibile lequilibrio
dove f = tan il coefficiente dattrito statico, poich la risultante
che dipende dallangolo dattrito interno, , cadrebbe fuori
ed en leccentricit dellazione assiale dalla sezione.
rispetto al baricentro della sezione dellarco,
la cui altezza pari a Hn.
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Propriet statiche

Curva delle pressioni contenuta


nel nocciolo centrale di inerzia
di ogni sezione;
le tensioni non devono superare
il carico di sicurezza del
materiale;
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Meccanismo di collasso
proposto da de La Hire: la volta
si spacca lungo due sezioni
inclinate di 45 con la verticale.

Meccanismi cinematici di
rottura dellarco
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Movimenti fra blocchi

Il punto di rotazione relativa effettivo e in realt


arretrato interno allarco che si comporta come
se avesse uno spessore inferiore

Esempio: Arco con


forza concentrata
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Analisi statica

Effetto di un
cedimento
vincolare
Edifici esistenti in muratura ARCHI
Il meccanismo di rottura di Mascheroni

Mediante il parallelogramma delle forze si ottiene che per equilibrio la forza che si trasmette
al tratto di arco-piedritto AC attraverso la cerniera A ha una componente verticale pari a Q/2
e una componente orizzontale di valore:
H= (Q/2) tan= (Q/2) (l /f).
Per lequilibrio dei momenti rispetto alla cerniera C delle forze applicate al tratto arco-
piedritto si trova:
HyA(Q/2) xA PxG= 0,
da cui si ricava
PxG= (Q/2)(yAtanxA),
e questo fornisce per il carico P il valore:
P =(Q/2) (yAtan-xA)/xG.
Edifici esistenti in muratura ARCHI
Tipologie
Gli archi possono essere di vari tipi, a seconda della forma geometrica e della funzione

L'arco a tutto sesto un tipo di arco contraddistinto da una volta a


semicerchio. detto anche arco a pieno centro. la tipologia pi
semplice di arco e prevede che il centro verso il quale convergono i
giunti si trovi sulla linea d'imposta, cio su quella linea che unisce i
punti dove finiscono i sostegni e inizia l'arco.

Un arco si dice ribassato o scemo quando il rapporto fra la freccia


ed il raggio inferiore ad 1, ovvero quando il centro verso il quale
tendono i giunti dei cunei si trova pi in basso della linea d'imposta.
un tipo di arco pi economico e meno impegnativo; a parit di
larghezza della luce l'arco ribassato genera un'apertura pi bassa.
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Tipologie

L'arco rampante un elemento architettonico asimmetrico


utilizzato per contenere e scaricare al suolo spinte laterali e
verso l'esterno delle parti superiori dell'edificio; a tal fine i
piani di imposta su ciascun piedritto sono posti a livelli
differenti, frequentemente con un notevole dislivello, tanto
da assomigliare talvolta a un semiarco.
L'arco rampante controbilancia le spinte laterali di altre
struttura spingenti (archi, volte), frazionando gradualmente
le spinte orizzontali fino ad annullarle. Si favorisce cos
l'elevazione dell'edificio contenendo l'energia di spinta, e
permette in tal modo alla costruzione di innalzarsi in uno
slancio verticale altrimenti impossibile da realizzare in un
edificio semplice in muratura.
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Tipologie
L'arco a sesto acuto un arco bicentrico che contempli arcate
appartenenti a circonferenze con raggio maggiore o uguale alla base
dell'arco stesso.
L'uso di archi a sesto acuto tipico dell'architettura gotica e permette
rispetto all'arco a tutto sesto, a parit di lunghezza della corda, di avere
un'apertura pi alta e slanciata. Grazie all'uso dell'arco a sesto acuto e
delle volte a crociera le fisionomie degli edifici divennero proiettate tutte
verso l'alto, in particolare nelle famose cattedrali di quel periodo. La
maggiore verticalit generava un maggiore peso e maggiori spinte sia
verticali che laterali, per questo vennero ampiamente usati in quel
periodo elementi di controspinta quali archi rampanti e pinnacoli.

Un arco si dice rialzato quando il centro verso il quale tendono i


giunti si trova al di sopra della linea d'imposta.
un tipo di arco che d un effetto ancora pi scenografico degli
altri tipi, ma anche il pi debole staticamente, perch i reni o
fianchi (la parte pi debole) si trovano pi o meno all'altezza del
diametro del cerchio, il quale sporge oltre i piedritti e non da
questi sostenuto.
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Tipologie
L'arco catenario o arco di catenaria o arco
parabolico un arco la cui curva ricorda quella
di una lunga catena tenuta dalle due estremit e
lasciata pendere, la catenaria appunto, che
somiglia ad una parabola.
detto anche arco equilibrato perch la sua
forma consente una omogenea redistribuzione
del carico; a differenza di altri tipi di archi, quali
l'arco romano (a tutto sesto) o l'arco gotico (a
sesto acuto), non necessita n di contrafforti n
di altri elementi di supporto.

L'Arco Tudor, un arco basso e ampio, era un elemento architettonico


comune nello stile Tudor in Inghilterra. Esso un arco a punta
schiacciato, solitamente disegnato con quattro centri, che ne
definiscono la caratteristica. L'arco ha una forma leggermente ellittica.
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Tipologie

Arco triangolare (travi oblique


accostate)
Arco ellittico Arco trilobato

Arco inflesso
Arco ogivale convesso
Arco ogivale concavo
Edifici esistenti in muratura ARCHI

Tipologie La piattabanda un elemento architettonico analogo


visivamente all'architrave, ma legato da un punto di vista
statico-edilizio all'arco, del quale in pratica una sezione ad
intradosso retto.
Usato come elemento orizzontale al culmine di aperture come
portali o altri tipi di passaggi, si differenzia dall'architrave per il
fatto di non essere monolitica, cio formata da un unico blocco
di pietra, ma costituita da pi conci o, pi raramente, da laterizi.
I blocchi di una piattabanda devono essere disposti in maniera
di scaricare il peso sulle estremit e non rovinare verso il
centro. Per questo i giunti tra i blocchi devono essere
convergenti verso un punto al di sotto dell'apertura, formando,
nella disposizione pi semplice, dei cunei rivolti verso il basso
analoghi a quelli delle pietre che costituiscono gli archi.
Di fatto poi la piattabanda pu anche essere considerata come
una sezione quadrangolare di un arco particolarmente
ribassato. Nelle versioni pi elaborate la piattabanda presenta
un taglio con incastri a "elle" o a "esse".
Da un punto di vista costruttivo la differenza con l'architrave
sostanziale, non solo per la differenza dei conci impiegati, ma
perch la piattabanda una struttura spingente, cio non pu
stare in piedi se non frenata con rinforzi sui lati, poich la sua
messa in opera comporta delle spinte sia verticali che laterali,
mentre l'architrave crea solo una spinta verso il basso.
Edifici esistenti in muratura VOLTE
Le volte derivano dalluso ripetitivo dellarco.
Per rendere piana la superficie di calpestio venivano realizzati dei riempimenti con materiali di
risulta (rinfianchi). Il riempimento cos eseguito, pur costituendo un peso morto cui la struttura
portante veniva assoggettata, migliorava la stabilit delle volte riducendo le sollecitazioni su
di essi esclusivamente a sforzi di compressione
Edifici esistenti in muratura
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI su ARCHI e VOLTE

Gli interventi sulle strutture ad arco o a volta sono principalmente finalizzati a ridurre le
spinte di tali strutture, e si possono realizzare mediante la tradizionale tecnica delle catene.
Si potranno collocare le catene a livelli diversi rispetto alle reni purch ne sia dimostrata
l'efficacia. Tali elementi dovranno essere dotati di adeguata rigidezza, e posti in opera con
unadeguata presollecitazione, previa riparazione delle porzioni di muratura. Non deve
essere esclusa a priori la possibilit di realizzare contrafforti o ringrossi murari: presentano
un certo impatto visivo ma risultano reversibili. La loro efficacia subordinata alla creazione
di un buon ammorsamento con la parete esistente, ed alla possibilit di realizzare una
fondazione adeguata.

TIRANTI ED ELEMENTI METALLICI


ESTRADOSSALI
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI su ARCHI e VOLTE
E possibile il ricorso a tecniche di placcaggio all'estradosso con fasce di materiale composito.
Il placcaggio allintradosso con materiali compositi efficace se associato alla realizzazione di
un sottarco, in grado di evitare le spinte a vuoto.
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI su ARCHI e VOLTE
La realizzazione di controvolte in calcestruzzo o simili, armate o no, da evitarsi per
quanto possibile e, se ne viene dimostrata la necessit, va eseguita con conglomerato
alleggerito e di limitato spessore.
I rinfianchi cellulari sostituiscono i pesantissimi riempimenti con un notevole alleggerimento
ed una maggiore stabilit delle strutture, dovuta alla cospicua riduzione delle componenti
orizzontali della spinta e dellimpegno statico delle masse murarie di spalla. Sono costituiti
da un sistema di muretti (frenelli) normali alle superfici delle falde, sormontati da una
copertura piana o a volta di sostegno del pavimento. Una volta venivano realizzati
prevalentemente in muratura, ma possono essere anche in cemento armato (salvo vincoli)

Rinfianco con frenelli volta a botte con lunette Rinfianco con frenelli volta a crociera
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI su ARCHI e VOLTE

Rinfianco con frenelli volta a


padiglione
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI su ARCHI e VOLTE
mq)
IONE VOLTA (S=6
RICOSTRUZ
mq)
VOLTA (S=6

AMMORSATURA
SOLETTA

Rinforzo con cappa


In cls alleggerito

IONE
RICOSTRUZ
mq)
VOLTA (S=8.5
IONE
RICOSTRUZ
mq)
VOLTA (S=8.5
IONE
RICOSTRUZ
mq)
VOLTA (S=8.5
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Rinforzo con cappa in cls alleggerito ricostruzione volta (mattoni in foglio)
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Rinforzo con cappa in cls alleggerito ricostruzione volta (mattoni in foglio)
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI su ARCHI e VOLTE
Rinforzo con cappa in cls alleggerito armatura cappa
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Intervento su volte in laterizio
60
QUOTA FASCE PERIMETRALI (barre 16)
ANCOROGGIO TIRANTATURE INTERNE A

ANCORAGGIO SOLETTA
BARRA ZINCATA 14/60"
60

COSTOLATURA
COSTOLATURA
TRASVERSALE

LONGITUDINALE
RETE 6/15x15"
VOLTA IN
FOGLIO

COSTOLATURA
TRASVERSALE
LONGITUDINALE
COSTOLATURA

VOLTA IN
FOGLIO
FASCIATURA PERIMETRALE MULTISTRATO IN

RETE 6/15x15"
NASTRI DI ACCIAIO INOX PRETENSIONATI

COSTOLATURA
LONGITUDINALE

TRASVERSALE
COSTOLATURA

SOLETTA IN CLS STRUTTURALE


ALLEGGERITO - S=6 cm, LIVELLATA,
VOLTA IN TIRATA A STAGGIA E FRATAZZATA
FOGLIO
RETE ZINCATA 6/15x15"
RETE 6/15x15" QUOTA PAVIMENTO SOPRAELEVATO

RIEMPIMENTO FIANCHI 15-18


CON CLS ALLEGGERITO 6
densit 600-800 Kg/mc

ANCORAGGIO SOLETTA SOLETTA IN CLS STRUTTURALE


BARRA ZINCATA 14/60" ALLEGGERITO - S=6 cm, LIVELLATA,
COSTOLA DI IRRIGIDIMENTO RIEMPIMENTO FIANCHI
ANCORAGGIO SOLETTA VOLTA IN FOGLIO TIRATA A STAGGIA E FRATAZZATA
CENTRALE TRASVERSALE CON CLS ALLEGGERITO
BARRA ZINCATA 14/60" densit 600-800 Kg/mc

ANCORAGGIO SOLETTA RETE ZINCATA 6/15x15"


BARRA ZINCATA 14/60"
60 60

barre 16

VOLTA IN FOGLIO CON


ANCOROGGIO TIRANTATURE INTERNE A
COSTOLATURE DI IRRIGIDIMENTO
QUOTA FASCE PERIMETRALI (N.2 barre 16)
VOLTA IN FOGLIO CON
RIEMPIMENTO FIANCHI COSTOLATURE DI IRRIGIDIMENTO
STRALCIO PIANTA (scala 1:50) CON CLS ALLEGGERITO
densit 600-800 Kg/mc

PARTICOLARE INTERVENTI SULLE VOLTE STRALCIO SEZIONE LONGITUDINALE (scala 1:50)


Edifici esistenti in muratura INTERVENTI su ARCHI e VOLTE
Esempio di calcolo rinforzo volta a botte con frp
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