Prefazione
Dopo undici anni di lezioni, dopo tanto materiale a uso degli studenti
inserito nel mio ufficio virtuale, dopo due files pdf fatti circolare negli ultimi
darrivo, dopo una lunga gestazione. Ma sta a dire anche, spero, che possa
fatica che questo libro possa essere uno strumento utile per molti, e non solo
per gli studenti della Gregoriana, per essere introdotti allo studium, ossia allo
riparato a veri e propri errori o sono state colmate importanti lacune. Sono
Uno studente, per esempio, mi ha detto che in pi punti sarebbe utile inserire
1In gergo tipografico, per refuso si intende un errore di stampa consistente nello scambio di lettere
o di segni.
3
Prefazione
Roma 2013
ogni probabilit anche nella stesura di un manuale di latino vale quanto san
M.Z.
2 Scrive Benedetto allinizio del capitolo conclusivo della sua Regola, il settantatreesimo: Regulam
autem hanc descripsimus, ut hanc observantes in monasteriis aliquatenus vel honestatem morum aut
initium conversationis nos demonstremus habere, Ma abbiamo tracciato questa Regola affinch
mostrassimo che noi, osservandola nei monasteri, abbiamo almeno fino a un certo grado o onest
di costumi o inizio di conversione; e pi avanti definisce la propria Regola appena tracciata hanc
Introduzione
Q
uesto manuale nasce da una pluriennale esperienza di
parte di uno studioso: con ogni probabilit per non questo il caso n dei
miei studenti di Roma n tanto meno dei lettori di codesto libro. Il latino pu
essere studiato anche al fine di essere parlato: questa volta una simile
3 Con ci non si intende certo misconoscere che il latino possa ancora oggi essere parlato. Si
consulti ad esempio la pagina http://ephemeris.alcuinus.net/ : si tratta di un sito di news in latino!
Ephemeris (calco latino del termine greco con cui si indicava il libro nel quale si annotavano
faccende, avvenimenti, spese, ecc. di ogni giorno; ephemers, da hemra, giorno, si potrebbe
letteralmente tradurre appunto con giornale) un quotidiano on line, con aggiornamenti
settimanali delle notizie, creato a Varsavia su iniziativa di un gruppo di specialisti, con
collaboratori e esperti di tutto il mondo, la cui particolarit di essere scritto interamente in lingua
latina. Particolarmente noto anche il notiziario in lingua latina trasmesso dalla radio finlandese, e
pronunciato ovviamente con accento finlandese, a partire dal settembre del 1989 e scaricabile al
seguente indirizzo: http://yle.fi/radio1/tiede/nuntii_latini/ .
5
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
testo latino con lausilio del vocabolario, la cosiddetta versione. Ora, corsi di
aggiornati, per tutti i gusti: non occorre certo aggiungere un altro testo ai
tanti gi esistenti. Per quanto riguarda poi gli studenti delle universit
nel giro di un anno, con poco tempo a disposizione per lo studio a casa,
gioco non valga la candela. Non a caso, negli ultimi quindici anni, alcune voci
4Ricordo che il corso di studi in filosofia e teologia nelle universit pontificie prevede ancora oggi
comprensione e produzione di una lingua, orale prima che scritta. Ora, esiste
questo lo scopo del presente volume. Del resto, per quanto riguarda gli
sia di parlare latino come si parla linglese e, ancora prima, che questo sia lo
caso, infine, ancora una volta due ore settimanali per due semestri non
sempre triennale, al quale possono seguire diverse licenze, ovvero specializzazioni, di norma
biennali, e infine il dottorato.
5 Normativo in tal senso resta il cosiddetto metodo rberg (dal nome del professore danese
Hans H. rberg, che lo ide nel corso degli anni Cinquanta), ovvero il manuale Lingua latina per se
illustrata. Si tratta del cosiddetto metodo diretto, che non prevede l'uso di altra lingua se non il
latino: i testi delle lezioni sono immediatamente comprensibili per lallievo, in quanto sono
composti in maniera tale che il senso delle parole e la morfologia sono resi evidenti grazie alle
illustrazioni, al contesto e alle note marginali (esse pure in latino). Bisogna tuttavia specificare che
propriamente un metodo vivo per l'insegnamento del latino, e non un metodo d'insegnamento del
latino vivo, in quanto tutti i temi trattati sono assolutamente classici, senza alcun riferimento
allepoca moderna.
7
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
strumenti delle due opposte vie scartate, sia capace di costruire una via altra,
alloriginale. No, qui cominceremo fin dallinizio con il proporre niente meno
latina. Nel lettore a questo punto sorger ovviamente una perplessit: per chi
richiesta la fatica del tradurre; egli piuttosto sar guidato nella decifrazione
8
Introduzione
Roma
2013
graduale di un testo gi tradotto. Tuttavia la decifrazione alla quale il lettore
sar guidato risponder alle esigenze non pi dello studio di una lingua viva,
grammaticale dei testi studiati. Perch questo? Per rispondere a una simile
domanda occorre chiarire i frutti che si vorrebbe che chi usi questo manuale
raggiunga.
Per chi legga e studi questo libro, un primo frutto dovrebbe essere
allimpronta un testo latino; diciamo piuttosto una prima base per arrivare a
questo limportante, che anche chi non fosse interessato a utilizzare il latino
utilit: quella di poter leggere, per esempio, per il resto della propria vita la
Bibbia nella versione latina della Vulgata, potendo confrontare il testo latino,
Pontificie (e, perch no, degli studenti cristiani in genere), che con ogni
9
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
sacro. Del resto, una lettura quotidiana della Vulgata con versione a fronte o
lingua latina.
una buona competenza nelle tre analisi. Tale obiettivo evidentemente non
saper fare bene le analisi del periodo, logica e grammaticale nella propria
questo non esagerato dire che chi conosce bene il latino lo si riconosce anche
solo da come parla e scrive nella propria lingua. Lo studio del latino, come
pure del greco, forgia in questo senso una vera forma mentis, che va molto
discorso, orale o scritto che sia, in maniera rigorosa, chiara, sistematica, e farsi
capire quando si parla o si scrive non certo di piccola utilit; ma, cosa forse
10
Introduzione
Roma
2013
pure di un discorso orale: e qui la ricaduta esistenziale ancora pi
vivere bene. Con ci certo non si vuol dire che chi non conosca il latino non
sappia parlare bene o, ancora peggio, non sappia ascoltare; a tali scopi
testi. Soprattutto questo secondo frutto, nella convinzione di chi scrive, rende
lo studio del latino tanto importante ancora oggi, di contro a chi, per esempio,
Far studiare anche solo unannualit di latino a tutti gli studenti delle
di avvicinarsi al testo della Vulgata per il resto della propria vita, ma ancora
fossero interessati a ci, per poter accostarsi a testi in latino, quali la Vulgata e
meglio i testi che incontriamo, e che siamo innanzitutto noi stessi e gli altri. In
questo senso, il presente manuale, pur nella sua modestia, negli obiettivi
alta e fondamentale nella vita degli uomini. Nella convinzione di chi scrive,
11
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
infine, questa finalit si realizza attraverso una dialettica incessante tra logos e
filosofico, allinterno del quale pure questo manuale rientra nelle intenzioni
dato al libro: Studio critico della lingua latina. Critico allude senzaltro
titolo
allapproccio logico che si concretizza nellassoluta centralit data alle
6Da un punto di vista filosofico, qui la purezza, nel senso di universalit e astoricit, della critica in
senso kantiano, si trasmuta in impurit, in ermeneutica cio di testi e mondi sempre storicamente
12 determinati.
Introduzione
Roma
2013
Il corso si svolge attraverso la lettura progressiva dellarticolo decimo
della prima questione della prima parte della Summa Theologiae di san
forzatura della lettera che, rimanendo sulla lettera, permette di andare aldil
compilate di analisi del periodo, della proposizione e della parola del testo di
ogni lezione introdotta dalla recita dellAve Maria, del Salve Regina o del
7 senzaltro mia intenzione pubblicare prossimamente in due volumi a parte quelle analisi alle tre
preghiere pi recitate dai cristiani, come richiestomi con insistenza da molti studenti al termine di
ogni anno.
13
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
questa attenzione alla lettera quale veicolo per giungere al contatto tra i cuori.
14
Roma
2013
Prima Lezione
ovvero, nel nostro caso, nella lettura del testo di Tommaso che studieremo.
Videtur quod Sacra Scriptura sub una littera non habeat plures sensus, qui sunt historicus vel
litteralis, allegoricus, tropologicus sive moralis, et anagogicus.
chiarire che oggetto di discussione sono i cosiddetti quattro sensi della Sacra
Scrittura, ancora oggi riconosciuti dalla dottrina della Chiesa cattolica: quelli
8Useremo sempre il corsivo qualora faremo uso di vocaboli non italiani, oltre che per i nomi propri
di opere o istituzioni, o per evidenziare giochi di parole o termini-chiave.
15
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
modo che esse corrispondano alla sequenza propria della lingua italiana:
Videtur quod Sacra Scriptura non habeat sub una littera plures sensus,
Sembra che la Sacra Scrittura non abbia sotto un'unica lettera pi sensi,
non richiesto alcuno sforzo in tal senso. Il lavoro che faremo insieme
16
Prima Lezione
Roma
2013
comprese tra due punti fermi9: nellarticulus decimus, il primo periodo
appunto quello sopra riportato. Bisogna chiarire subito per che questa solo
una convenzione, utile a fini didattici; in unopera ben scritta, come quella di
fermi10.
non esistono gli articoli). Sono questi i cosiddetti elementi del discorso.
femminile, e in latino anche neutro), e cos via. quella che in Italia viene
analisi della parola ( vero che grmma in greco significa parola scritta11, ma
Ma nella lingua appunto le parole non vivono mai da sole, isolate, bens
enunciato: come un sole intorno al quale gravitano le altre parole. Esse sono
18
Prima Lezione
Roma
2013
con forza e pubblicamente dal sacerdote o dal predicatore), soggetto e
Lanalisi del periodo appunto lo studio della relazione che intercorre e lega
realt del parlare, perch quando parliamo, parliamo per periodi. Per questo
motivo il nostro studio proceder sempre nel seguente modo: prima lanalisi
del periodo, poi quella della proposizione, infine quella della parola, perch,
dovremo ripetere per lintero corso: analisi del periodo, della proposizione e
della parola dei testi che leggeremo. Al termine di questa prima Lezione,
lanalisi.
Ora per, per mettere in grado di leggere quel testo, occorre dire
qualcosa sulla pronuncia del latino. Oggi si distinguono due modi diversi di
romana: per questo viene chiamata ecclesiastica la pronuncia del latino cos
come essa stata tramandata allinterno della Chiesa. Poi per successo che
20
Prima Lezione
Roma
2013
padre della Chiesa di lingua greca del quarto secolo, Gregorio di Nissa, il
lingue, eppure significa sempre la stessa realt; per esempio in latino, scrive,
del latino classico, del grande Cicerone per intenderci (il verosimilmente qui
una limitazione dobbligo: resta il fatto che per ovvie ragioni non ci dato di
pronuncia, come avviene per ogni lingua, avr subito alcune variazioni anche
importanti non solo nel corso dei secoli, ma anche da regione a regione).
italiano14.
13 Trascriveremo i vocaboli greci come vanno proferiti, al fine di consentire a tutti di pronunciarli
correttamente: cos, ad esempio, la parola cielo in greco si scrive ourans, ma si legge urans (lo
stesso dicasi per la scrittura degli accenti nei dittonghi: laccento segnato sulla seconda vocale, ad
esempio ka, ma si legge sulla prima, ki). Pertanto adotteremo la trascrizione urans (e ki), non
corretta scientificamente, ma utile a chi quella lingua non conosce (del resto, se mi fossi rivolto a
lettori che conoscessero il greco, avrei utilizzato direttamente lalfabeto greco!).
14 Cos, ad esempio, in Germania adottata viceversa la pronuncia restituta anche solo perch in
verit sarebbe alquanto difficile per un tedesco emettere i suoni dolci ci o ce.
21
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
15Si chiama dieresi appunto (dal greco diiresis, divisione: il termine tecnico con il quale Platone
indica il procedimento per la ricerca della definizione di un concetto!) il segno diacritico che indica
la separazione di due suoni vocalici che normalmente invece sono assegnati a una sola sillaba.
Diacritico (dal greco diakritiks, che serve a separare, a distinguere) invece il segno grafico che,
22 posto sopra, sotto o accanto a una lettera dellalfabeto, ne indica una particolare pronuncia.
Prima Lezione
Roma
2013
6. le sillabe ci/ce/gi/ge si pronunciano sempre dolci: per esempio,
come in tedesco)
come la u).
Resta ancora da spiegare dove cade laccento nelle parole latine, cos da
pronuncia, che poteva essere lunga () o breve (). Il nostro orecchio in realt
sillaba che termini per vocale breve (nel caso di sillabe che terminino per
16 Si chiama accento tonico o principale laccento che determina la pronuncia di un vocabolo nella
lingua parlata. Accento in generale lintensificazione o elevazione della voce nel pronunciare una
vocale cos da darle risalto allinterno della parola; oltre a quello tonico, esistono altri tipi di
accenti: ad esempio, quello metrico o ritmico, tipico della poesia.
23
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
tos, fc lunga.
per questo motivo essa non solo segnata ogni volta nei dizionari, ma dora
in avanti sar indicata sempre nel nostro manuale17. Questa legge, nota come
era addce);
17Per la precisione, sempre, tranne quando per la parola sia formata solo da due sillabe, o quando
la penultima sillaba sia chiusa e quindi lunga, tranne cio nei due casi in cui sicuro che laccento
tonico cada sulla penultima (oltre quando ovviamente la parola sia monosillabica, composta cio
da una sola sillaba): cos, ad esempio, segnaleremo la quantit in vidtur, ma non in plures o in
insieme alla j sono ormai entrate a far parte anche della scrittura in italiano; in
non anche v. I dittonghi pi comuni in latino sono au, eu, ae, oe (pi rari ei, ui,
yi: questultimo si pronuncia i e non ii): essi sono sempre lunghi. La divisione
esempio, sub-le-g-re
esempio, sanc-tus.
iniziale maiuscola
Liniziale maiuscola infine in latino si usa non
18 Anzitutto per gli stranieri, tuttavia, vale la pena ricordare le norme che regolano la divisione in
sillabe in italiano e che sono valide anche in latino: 1) la sillaba pi comune formata dallunione
di una consonante e una vocale (ad esempio, la-ti-no); 2) oi, au, eu, ou sono dittonghi (per
esempio, poi); 3) le doppie si separano sempre (per esempio, bel-lo); 4) la s seguita da una
consonante, detta s impura, non si separa mai dalla consonante che la accompagna (per esempio,
stu-den-te): questa regola per in latino vale solo a inizio parola (pertanto avremo stu-di-um,
ma ma-gis-ter).
25
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
solo per i nomi propri, ma anche per sostantivi, aggettivi e avverbi da quelli
tanto pi per imparare una lingua. Non serve studiare tre ore, un giorno solo
unespressione latina, una condico sine qua non: una condizione senza la
26
Roma
2013
Seconda Lezione
In questa Lezione impareremo:
a distinguere tra predicato verbale e nominale
a riconoscere le tre diverse funzioni del verbo
essere: ausiliare, copulativa, predicativa
a discriminare gli elementi di una proposizione:
soggetto, predicato, complementi e attributi
a discernere le diverse proposizioni allinterno di
un periodo: reggenti, complementari e attributive
corretta pronuncia del latino, abbiamo cominciato a rendere ragione del fatto
che unadeguata riflessione sulla lingua richiede tre diverse analisi: della
parola, della proposizione e del periodo. Prendiamo le mosse dal livello che
Vidtur quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures sensus, qui sunt historcus vel
litterlis, allegorcus, tropologcus sive morlis, et anagogcus.
nostro periodo sono tre: vidtur, non habat e sunt. Tanti sono i
27
predicati, altrettante le proposizioni; come si ricorder, infatti, il predicato
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
filosofico: Dio );
28
Seconda Lezione
Roma
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3) copulativo: quando introduce un predicato nominale, in unione con un
probabile che sia un predicato nominale. Esso risponde alle domande chi
che nel loro insieme rispondono alla domanda: Quali sono i significati che
uno sterile esercizio scolastico; significa piuttosto comprendere che quello che
sostanza e predicati (in greco, usa e kategorai, da cui la nota tavola delle
nel linguaggio sono espressi esattamente dal soggetto e dai suoi possibili
non attraverso quel che si predica di lui (i suoi predicati); viceversa, predicati
sono gli attributi che possiamo venire a conoscere del soggetto (chi e
copula, ovvero il verbo essere (copla in latino significa infatti unione). Non
29
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
filosofico costruito su nessi logici chiari e forti, che rendono tali, chiaro e
et. Tuttavia evidente che le ultime tre congiungono tra di loro gli aggettivi
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Seconda Lezione
Roma
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relativi infatti sono piccole parole che si sostituiscono a un nome (in latino,
quae, quod. Nella traduzione italiana del nostro periodo, due volte compare la
parola che, in latino una volta quod e laltra qui. In latino qui
un fatto.
tre proposizioni:
1) vidtur,
2) quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures sensus,
et anagogcus.
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
secolo a.C., dai quali ereditiamo ancor oggi buona parte della terminologia
un periodo. Saper fare lanalisi del periodo significa cogliere subito questa
questo:
un testo filosofico!
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Seconda Lezione
Roma
2013
Per completare lanalisi del nostro periodo resta ancora solo da definire
del suo soggetto: questa quella che viene chiamata frase minima, ovvero
Tommaso scrive)19.
Tommaso scrive la Summa). Tutti gli altri complementi sono indiretti: essi
19 In verit, il linguaggio prevede anche proposizioni formate da soli sostantivi: per esempio,
Mattone!, gridato da un muratore al suo aiutante, secondo il gi ricordato esempio riportato da
Wittgenstein allinizio delle sue Ricerche Filosofiche. Ci nondimeno, ai fini della spiegazione che
stiamo portando avanti, ci si consenta di tralasciare simili precisazioni e di semplificare
affermando che la proposizione minima formata da un soggetto e un predicato.
20 Per la precisione, diretti sono anche i complementi predicativi delloggetto e del soggetto; ma di
domanda quando?, quello di luogo alla domanda dove?, e cos via (per
accompagnati da un aggettivo o da un
attributi e apposizioni
sostantivo che servano a qualificare
proposizione:
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Seconda Lezione
Roma
2013
complementi
indiretti (con
o senza
attributi e
apposizioni)
21In italiano essa pi comunemente chiamata proposizione principale o indipendente. Tuttavia non
sempre essa davvero principale quanto al significato n sempre sintatticamente indipendente: per
esempio, nel nostro periodo, come vedremo, la proposizione reggente vidtur; essa ovviamente
non contiene linformazione principale (da sola infatti non dice nulla) n sintatticamente
indipendente (ch non avrebbe senso dire semplicemente sembra); resta per il fatto che regge,
introduce tutte le altre proposizioni. Insomma, una cosiddetta proposizione principale o
indipendente sempre anche reggente, ma non sempre propriamente indipendente o principale;
per questo preferiamo parlare di proposizioni reggenti piuttosto che di principali o indipendenti,
ancora una volta consapevoli di andare, per amore di chiarezza e di rigore terminologico, contro
una tradizione linguistica consolidata in Italia.
35
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
esempio, Tommaso riteneva che sotto una sola lettera della Sacra Scrittura vi
struttura di un periodo:
22 Anche in questo caso dunque, sempre per amore di chiarezza e di rigore terminologico, andando
consapevolmente contro la tradizione scolastica italiana, che di solito preferisce chiamare le
complementari proposizioni subordinate o secondarie.
23 Esse, oltre che appositive, sono chiamate giustamente anche proposizioni relative. Tuttavia non
tutte le proposizioni relative sono attributive; soprattutto in latino, alcune proposizioni relative
svolgono la funzione di proposizioni complementari indirette, nel qual caso vengono chiamate
proposizioni relative improprie: per esempio, nel periodo Tommaso progett unopera che
rappresentasse una sintesi del pensiero cristiano, la proposizione relativa svolge pi
propriamente la funzione di proposizione complementare indiretta consecutiva, tant che pu
essere anche sostituita con Tommaso progett unopera tale che rappresentasse una sintesi del
la struttura di un
periodo
tra proposizione e periodo al fine di rendersi bene conto della struttura logica
di un periodo, e quanto a questo scopo sia altres importante saper fare una
questo il caso del nostro periodo. infatti evidente che vidtur sia la
24Lo stretto parallelismo tra proposizione e periodo conosce pertanto qui una piccola restrizione:
mentre in una proposizione il complemento diretto o il complemento oggetto o il complemento
predicativo, in un periodo la proposizione complementare diretta pu essere oggettiva
(equivalente a un complemento oggetto) o soggettiva (equivalente al soggetto di un verbo
impersonale).
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
2) quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures sensus:
la nostra analisi del periodo, per poi volgere quindi lattenzione allanalisi
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Seconda Lezione
Roma
2013
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Roma 2013
Terza Lezione
In questa Lezione impareremo:
a fare lanalisi di un periodo seguendo uno dopo
laltro i passi indicati in unapposita scheda
a fare lanalisi del periodo di Vidtur quod
a conoscere i componenti di una parola: radice,
suffissi, prefissi e desinenze
a distinguere i sei casi latini: nominativo, genitivo,
dativo, accusativo, vocativo e ablativo
sempre e che chiameremo scheda di analisi del periodo. Si tratta di una griglia
Essa composta di due pagine, allegate alla fine di questa Lezione. Come
usarle?
dunque:
ANALISI DEL PERIODO: Vidtur quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures
sensus, qui sunt historcus vel litterlis, allegorcus, tropologcus sive morlis, et
anagogcus
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Terza Lezione
Roma
2013
La prima colonna chiede quindi di elencare le congiunzioni, specificandone
collegare due proposizioni sul medesimo livello sintattico (per esempio, due
detto, infatti, nellanalisi del periodo non interessano quelle congiunzioni che
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Nel nostro periodo, quindi, avremo tre proposizioni. Per il resto, si tratta di
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Terza Lezione
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associare ciascuna congiunzione e pronome relativo al predicato che
proposizioni tra di loro. Questi soli elementi dunque sono sufficienti per
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Studio Critico della Lingua Latina
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questo punto di vista, tutte le altre parole sono irrilevanti. Saper fare lanalisi
del periodo significa fare immediatamente una sorta di radiografia del testo,
dipendenti dalle reggenti, e cos via. Nella prima colonna della seconda met
25Per la precisione, nella Legenda, insieme alle congiunzioni, sono enumerati anche i vari tipi di
avverbi, in quanto, come vedremo pi avanti, gli avverbi a volte svolgono una funzione analoga a
argomentativo.
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Studio Critico della Lingua Latina
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diversi diagrammi
di flusso possibili vidtur
quod non habat
rispetto alla proposizione dalla quale dipendono. Nel nostro caso pertanto
avremo:
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Terza Lezione
Roma
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quod non habat plures sensus26
qui sunt historcus
allora:
coordinata. Nella pagina seguente, ecco la nostra prima scheda di analisi del
26Riscrivendo le proposizioni nel diagramma di flusso, opportuno inserire parole che fino ad
adesso erano state tralasciate: per la precisione, i vocaboli ai quali i pronomi relativi si riferiscono
(nel nostro caso, plures sensus).
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Vidtur quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures
sensus, qui sunt historcus vel litterlis, allegorcus, tropologcus sive morlis, et
anagogcus
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Terza Lezione
Roma
2013
proposizione: predicato, soggetto, complemento diretto, complementi
oggetto, e cos via. Ora, in latino un nome, a seconda della funzione logica
Ogni parola formata da una radice: sono quelle poche lettere (in
esempio, da vid derivano, oltre a vidre, visio, visione, visus, vista, visre,
visitare27. Alla radice vengono quindi premessi dei prefissi o posposti dei
parola infine termina con poche lettere che servono a dare alcune desinenza
terminare) il nome che viene dato a questa parte finale di ogni parola.
Le vocali o lultima consonante di una radice, nella formazione di una parola, possono subire
27
invariabili, ovvero la loro desinenza non varia. Invece nelle altre parti del
varia anche in base alla funzione logica che la parola assume allinterno di
pronome sono chiamate casi (dal latino casus, il termine, la fine): essi sono
sei.
oggetto, ecc.); la denominazione viene dal latino genetvus, colui che genera,
in quanto dalla desinenza del caso genitivo si genera tutto il resto della
50
Terza Lezione
Roma
2013
declinazione, ovvero si riconosce a quale declinazione appartenga quella
parola28.
uno dei tre cosiddetti casi retti; in latino, come pure in italiano, accusre
proposizione. Ablativo: il termine deriva dal verbo latino auferre, che significa
prima declinazione).
52
Terza Lezione
Roma
2013
suffissi, vocali tematiche e desinenze per formare le diverse voci verbali), in
maniera del tutto simile a quel che avviene per i verbi in italiano.
torniamo ai casi. Dicevamo che essi specificano la funzione logica svolta dalla
parola nella proposizione. Nel primo periodo di san Tommaso abbiamo letto:
Sacra Scriptra non habat sub una littra plures sensus, qui sunt historcus vel
accusativo plurale, con desinenza es, propria della terza declinazione, e us,
lablativo (ma anche con molte altre preposizioni, alcune delle quali
relativo qui, quae, quod, che, come si accennato sopra, ha una declinazione
sua propria.
53
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
54
Terza Lezione
Roma
ANALISI DEL PERIODO: .. 2013
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
LEGENDA
Congiunzioni subordinative: dichiarative, consecutive, causali, finali, modali, temporali, locative, concessive,
comparative, eccettuative, privative, ipotetiche
Proposizioni complementari indirette: consecutive, causali, finali, modali, temporali, locative, concessive, comparative,
Quarta Lezione
In questa Lezione impareremo:
la prima declinazione
le desinenze attive dei verbi
a discernere il tema verbale, composto da suffissi e
vocale tematica
a distinguere in un verbo tra modo, tempo e
aspetto dellazione
a definire che cos un verbo atematico o irregolare
a classificare le quattro coniugazioni e la
coniugazione propria del verbo sum
la flessione dellindicativo presente attivo delle
quattro coniugazioni e del verbo sum
a utilizzare la scheda di analisi della proposizione
a fare lanalisi delle tre proposizioni del primo
periodo (Vidtur quod )
57
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
sillaba, per cui scriptra pu essere sia nominativo, sia vocativo sia ablativo
plurale; is per il dativo e ablativo plurale. Per il resto, non c molto altro da
avremo:
58
Quarta Lezione
Roma 2013
desinenza in a
desinenze omofone).
ausiliaria. Infine avevamo rilevato come anche le voci verbali avessero una
passivo, per il perfetto, per limperativo e per linfinito. Per ora, limitiamoci a
3a singolare t
1a plurale mus
2a plurale tis
3a plurale nt
59
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Come si vede, per la prima persona singolare, alcune volte si usa una
dal latino imperre, comandare appunto). Sono questi i tre modi espliciti o
finiti, quelli cio nei quali esplicitamente indicata la persona che compie
lazione (prima, seconda, terza singolare o plurale). Altri quattro modi invece
60
Quarta Lezione
Roma 2013
momentanea o come durativa; per ora, tuttavia, non occorre soffermarsi oltre su
simili distinzioni.
29 La suddivisione di una voce verbale qui proposta, in tema verbale e desinenza, non
unanimemente accettata. Per esempio, Tantucci distingue tra tema verbale (la parte invariabile del
verbo, che termina con la vocale tematica), eventuali suffissi temporali e desinenza (per esempio,
habe-ba-t), e definisce terminazione o uscita linsieme di vocale tematica, suffisso e desinenza (ad
esempio, hab-ebat).
61
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
seconda (habre, avere), -re per la terza (argure, argomentare) e -re per
1a 2a 3a 4a
in -re in -re in re in re
coniugazione non ha vocale tematica, mentre nella terza persona plurale della
30 Indichiamo la quantit solo dove utile per una corretta pronuncia della parola (si ricordi:
penultima sillaba lunga, accento tonico sulla penultima; penultima sillaba breve, accento tonico
sulla terzultima). In assigno non indicata la quantit della -i-, perch -sig- sillaba chiusa e quindi
comunque lunga (si ricordi che in latino i gruppi di due o pi consonanti appartengono sempre a
62 sillabe diverse).
Quarta Lezione
Roma 2013
1a singolare s-u-m
indicativo presente
2 singolare
a e-s del verbo sum
3a singolare es-t
1a plurale s-u-mus
2a plurale es-tis
3a plurale s-u-nt
dei tempi derivati dal tema del presente). Pochi altri verbi in latino sono
atematici; tra questi per alcuni molto frequenti: fero, porto, volo, voglio,
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures
sensus
nominale:
attributi:
eventuali attributi:
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
soggetto, il pronome relativo qui (in quanto pronome relativo, nella scheda
nominale, nel quale i sei aggettivi costituiscono il nome del predicato (le
congiunzioni in questo caso fanno parte del predicato nominale e non vanno
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: qui sunt historcus vel litterlis, allegorcus, tropologcus
sive morlis, et anagogcus
avendo cura magari di separare graficamente con una riga vuota le due
66
Quarta Lezione
Roma 2013
67
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: ......................................................................................................................................................
68
Quarta Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Vidtur quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures sensus, qui sunt historcus vel litterlis,
allegorcus, tropologcus sive morlis, et anagogcus
Vidtur = predicato
verbale (impersonale)
Non habat = predicato Sacra Scriptra (con un Plures sensus = Quod = subordinativo
verbale attributo) complemento oggetto (con dichiarativo
un attributo)
Quinta Lezione
In questa Lezione impareremo:
la seconda declinazione e gli aggettivi di prima classe
gli aggettivi pronominali
le desinenze passivo-deponenti e lindicativo presente
passivo-deponente delle quattro coniugazioni
a distinguere tra verbi transitivi e intransitivi
a discriminare tra diatesi attiva, passiva, deponente e
riflessiva
a riconoscere i verbi difettivi, suppletivi e semideponenti
a definire e utilizzare il paradigma verbale
a servirsi della scheda di analisi della parola
a ravvisare le esclamazioni
a identificare gli aggettivi qualificativi e quelli numerali
a diversificare tra congiunzioni, avverbi e preposizioni
a compilare la scheda di analisi della parola del primo
periodo: Vidtur quod
(articolo)
70
Quinta Lezione
Roma 2013
vocativo singolare hanno desinenza zero, ovvero non hanno alcuna desinenza.
Avremo pertanto:
desinenza zero
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
tutti neutri31, nei casi retti del singolare escono in um e nei casi retti del plurale
(mistero)
31In latino infatti, oltre al maschile e al femminile, esiste il genere neutro, da neuter, tra, trum, n
luno n laltro, un genere appunto in origine usato per indicare realt non identificabili in modo
della prima classe: essi infatti al femminile utilizzano le desinenze della prima
Avremo quindi:
aggettivi di prima
classe
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
desinenza zero; alcuni di essi inoltre conservano la vocale e solo in quei due
74
Quinta Lezione
Roma 2013
Oppure:
quattro nomi del predicato presenti nellunico periodo di san Tommaso che
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
alla prima classe, al genitivo e dativo singolare utilizza due desinenze che,
sono detti aggettivi pronominali. Tra questi, laggettivo unus, a um, che
76 gli altri.
Quinta Lezione
Roma 2013
3a singolare tur
1a plurale mur
2a plurale mni
3a plurale ntur
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
trova in una certa forma o diatesi. La diatesi (dal greco dithesis, disposizione,
anzitutto attivo o passivo. Nella diatesi attiva (dal latino actvus, che
I verbi transitivi attivi, e solo essi, possono assumere per anche una
interno rispetto allazione del predicato: per esempio, liber legtur a me, il
78
Quinta Lezione
Roma 2013
Infine esiste la forma riflessiva, la quale indica che lazione del predicato
invece, oltre che con lutilizzo dei pronomi personali come in italiano, a volte
In latino esiste anche una quarta diatesi, detta deponente (dal latino
significato attivo (per esempio, loquor, parlo). Vale la pena notare che a
33 Il complemento dagente appunto il complemento indiretto che specifica da chi o da che cosa
compiuta lazione di un verbo passivo; si parla di complemento dagente se lagente una persona,
di causa efficiente se una cosa.
34 Si tenga anche presente che non sempre c corrispondenza tra italiano e latino: cos per esempio
il verbo latino attivo accedre in italiano si traduce con il riflessivo avvicinarsi. A proposito dei
verbi riflessivi, inoltre, occorrerebbe distinguere tra riflessivi propri (quando la particella
pronominale funge da complemento oggetto: mi gratto) e impropri (quando la particella
pronominale funge da complemento indiretto: mi metto); e ancora, tra riflessivi reciproci (quando
le particelle pronominali indicano unazione scambievole: ci salutammo) e riflessivi intransitivi o
pronominali (quando i verbi riflessivi non possono reggere il complemento oggetto, sono cio
appunto intransitivi: mi meravigliai).
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
esempio, non un caso che proprio il verbo loquor sia deponente: il parlare
si inizia riscrivendo il periodo che si sta analizzando, in alto dopo i due punti:
ANALISI DELLA PAROLA: Vidtur quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures
sensus, qui sunt historcus vel litterlis, allegorcus, tropologcus sive morlis, et
anagogcus
Quindi, a ogni riga, nella prima colonna si copiano, uno dopo laltro,
tutti i singoli vocaboli36: a livello di analisi della parola, infatti, ogni termine
35 In questo senso, da un punto di vista filosofico, si pu affermare che, in quanto creatura, luomo
in generale abbia natura deponente: attivit e libert, resa possibile da unoriginaria passivit e
dipendenza.
36 Unica eccezione il verbo essere con funzione di ausiliare (per esempio, letto): in quel caso,
80 infatti, esso ununica voce verbale insieme al participio al quale legato e perci va trascritto
Quinta Lezione
Roma 2013
lontana dalla realt viva della comunicazione, perci anche, alla lunga, la pi
comincia con lo specificare in quale delle otto parti del discorso la parola
rientra ; tutte i vocaboli della lingua latina sono infatti raggruppabili entro le
otto categorie indicate nella scheda sotto la voce Parte del discorso (in
informazioni particolari (per esempio, a proposito del verbo sum, il fatto che
paradigma.
sono linsieme delle voci verbali dalle quali possibile ricavare lintera
Lezione abbiamo spiegato infatti che una voce verbale formata dal tema e
insieme a esso (si noti tuttavia che in latino vi sono meno forme verbali composte, perch esistono
le desinenze passive, mentre in italiano ogni diatesi passiva si forma sempre con lausiliare essere:
cos ad esempio letto in latino semplicemente legtur).
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
indicativo).
participio; dal tema del presente tutti gli altri tempi e modi, ovvero il presente,
desinenze sono le medesime per tutti i verbi (per esempio, ba per limperfetto
indicativo di qualunque verbo); i temi del presente, del perfetto e del supino
prima e seconda persona singolare del presente indicativo (si usa indicare anche la
seconda persona singolare per dissipare fin da subito lequivocit tra prima e
seconda persona singolare), dalla prima persona singolare del perfetto indicativo,
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Quinta Lezione
Roma 2013
desinenza um. Avremo pertanto vidor, ris, visus sum, ri38, habo, es, habi,
Nel caso del verbo sum, si gi detto la scorsa Lezione che un verbo
notare altres che manca del supino e per questo verbi difettivi
chiamato anche difettivo: difettivi (dal latino deficre, essere mancante di)
sono detti infatti quei verbi che non hanno coniugazione completa, ma
mancano di alcune voci39, quali ad esempio, nel nostro caso, del supino e del
participio.
infatti non ha nulla a che vedere con fui. Per questo verbi suppletivi
piuttosto il passivo di vido. Si noti che nel paradigma di un verbo deponente non si indica il supino,
perch il tema del supino ricavabile dal participio passato riportato nel perfetto indicativo
composto, togliendo la desinenza us.
39 Alcune grammatiche latine tuttavia considerano difettivi solo un gruppo ristretto di verbi che
mancano o di tutti i tempi derivati dal presente, o comunque di molti tempi e persone.
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
appunto supplisce, sostituisce quella mancante 40. A proposito del verbo sum,
il numero41.
stati differenziati in due categorie distinte. Sostantivi sono tutte le parole che
ultime tre colonne sar come al solito indicato invece caso, genere e numero.
40 Oltre a sum, sono suppletivi altri due verbi di uso frequente in latino: fero, fers, tuli, latum, ferre,
portare, e fio, fis, factus sum, fieri, diventare; in entrambi casi, si tratti di verbi anche
atematici; come si vede dal paradigma, inoltre, fio anche semideponente.
41 Si ricordi tuttavia che infinito, gerundio, participio e supino non hanno persona, in quanto modi
impliciti; linfinito e il supino non hanno nemmeno il numero; il gerundio e il supino nemmeno il
tempo.
42 In verit, si potrebbe specificare se si tratta di un sostantivo primitivo (carta) o derivato (cartone),
semplice (carta) o composto (portacarte) o alterato (cartaccia); in questa sede, tuttavia, eviteremo di
ordinali, che indicano invece lordine darrivo, primo, secondo, ecc.). Nella
avviene appunto nei dizionari: cos, ad esempio, sacer, cra, crum, 1a classe.
Nella quarta colonna, infine, accanto al caso, si indicher anche con quale
riferisce (la parola aggettivo deriva dal latino adiectvus: che si aggiunge, a
scriptra.
parti del discorso, tutte indeclinabili, ovvero con desinenza invariabile, che
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
(dal latino exclamre: ex, prefisso qui con valore intensivo, accrescitivo, ad
unemozione, positiva o negativa: per esempio, eia nel Salve Regina, ors.
dire che sono di, a, da, in, con, su, per, tra, fra; tuttavia molto pi numerose
due dizionari italiani la parola inoltre; uno mi dice che avverbio, laltro
si debba intendere per ciascuna di queste tre parti del discorso: qual , per
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Quinta Lezione
Roma 2013
effetti, avverbio viene dal latino ad verbum, presso una parola, in aggiunta
a una parola).
una congiunzione43. Anche quanto alla classificazione dei vari tipi di avverbi
negazione. Resta da dire qualcosa solo su altre tre parole: vel, sive, et.
Sono tutte e tre congiunzioni coordinative, che nel nostro caso coordinano tra
di loro i nomi del predicato e quindi non hanno rilevanza ai fini dellanalisi
del periodo.
43Si tenga presente che una medesima parola assume differenti valori a seconda delluso: ad
esempio, sotto in sotto il tavolo preposizione, ma in guarda sotto avverbio.
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
coordinazione che stabilisce infatti nel senso dellunione: dal latino copla,
historicus vel littralis tropologicus sive moralis sono appunto due coppie di
avverbi, baster inserirle nella terza colonna; trattandosi di parti del discorso
44 Il lettore pi attento avr notato che come lespressione congiunzione copulativa costituisce
una sorta di endiadi, ovvero laffiancamento di due vocaboli che significano entrambi qualcosa
che unisce, cos congiunzione disgiuntiva rappresenta un ossimoro, ovvero lunione di due
termini che si escludono reciprocamente, in questo caso qualcosa che unisce / qualcosa che
separa. Se insomma dire congiunzione copulativa ridondante, definire una congiunzione
come disgiuntiva un autentico controsenso. Il fatto che il termine congiunzione ha valore
sintattico: si tratta di parole che servono a congiungere elementi di una proposizione o proposizioni
allinterno di un periodo; invece le denominazioni copulativa e disgiuntiva hanno valenza semantica,
hanno a che fare cio con il significato e non con la funzione sintattica delle congiunzioni stesse:
quanto al significato esse possono esprimere lunione o la separazione dei termini che
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA:
90
Quinta Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Vidtur quod Sacra Scriptra sub una littra non habat plures sensus,
qui sunt historcus vel litterlis, allegorcus, tropologcus sive morlis, et anagogcus
Vidtur verbo predicativo vidor, ris, visus sum, vidri, indicativo presente III singolare
deponente, II coniugazione
Quod congiunzione subordinativa dichiarativa
Sacra aggettivo qualificativo sacer, cra, crum, I classe nominativo, concordato con femminile singolare
Scriptra
Scriptra sostantivo scriptra, ae, I declinazione nominativo femminile singolare
Non avverbio di negazione
Habat verbo predicativo habo, es, habi, habtum, congiuntivo presente III singolare
habre, transitivo attivo, II
coniugazione
Sub preposizione sub + ablativo = complemento di
stato in luogo
Una aggettivo numerale unus, a, um, pronominale, I ablativo, concordato con littra femminile singolare
cardinale classe
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Plures aggettivo indefinito plus, pluris, II classe a 1 uscita, accusativo, concordato con maschile plurale
comparativo di maggioranza di sensus
multus, a, um
Sensus sostantivo sensus, us, IV declinazione accusativo maschile plurale
Qui pronome relativo qui, quae, quod nominativo, riferito a sensus maschile plurale
Sunt verbo copulativo sum, es, fui, esse, difettivo, indicativo presente III plurale
atematico, suppletivo,
coniugazione propria
Historcus aggettivo qualificativo historcus, a, um, I classe nominativo, concordato a senso maschile singolare
con qui
Vel congiunzione coordinativa disgiuntiva inclusiva
Litterlis aggettivo qualificativo litterlis, e, II classe a 2 uscite nominativo, concordato a senso maschile singolare
con qui
Allegorcus aggettivo qualificativo allegorcus, a, um, I classe nominativo, concordato a senso maschile singolare
con qui
Tropologcus aggettivo qualificativo tropologcus, a, um, I classe nominativo, concordato a senso maschile singolare
con qui
Sive congiunzione coordinativa disgiuntiva inclusiva
Morlis aggettivo qualificativo morlis, e, II classe a 2 uscite nominativo, concordato a senso maschile singolare
con qui
Anagogcus aggettivo qualificativo anagogcus, a, um, I classe nominativo, concordato a senso maschile singolare
con qui
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Roma
2013
Sesta Lezione
In questa Lezione impareremo:
la terza declinazione e gli aggettivi di seconda classe
i tre gradi dellaggettivo: positivo, comparativo e
assoluto
la declinazione dei comparativi di maggioranza
il congiuntivo presente, attivo e passivo, delle quattro
coniugazioni e del verbo sum
luso del congiuntivo nelle proposizioni complementari
a riconoscere gli aggettivi indefiniti
a definire le congiunzioni coordinative esplicative,
copulative e avversative
a discernere somiglianze e differenze tra avverbi,
congiunzioni e pronomi relativi
a identificare gli avverbi locativi dorigine con valore
esplicativo
a compilare la scheda di analisi del periodo di
Multiplictas enim
(molteplicit)
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
quella dellablativo singolare in i invece che e (il gi citato sitis, is, allablativo
45Le grammatiche latine in genere cercano di classificare quali sostantivi prendono certe desinenze
e quali le altre, anzitutto distinguendo tra parisillabi (nomi che al nominativo e genitivo singolare
hanno il medesimo numero di sillabe: per esempio, panis, is) e imparisillabi (nomi che al genitivo
singolare hanno una sillaba in pi rispetto al nominativo: per esempio, multiplictas, tis); tuttavia
sono cos numerose le eccezioni, che in questa sede baster indicare che un nome di terza
declinazione pu avere luna o laltra uscita. Del resto, come si detto fin dallinizio, per non
appesantire ulteriormente una trattazione gi di per s ampia, si rinunciato anche a riportare
neutri
di terza declinazione
declinazione:
desinenze di terza
declinazione
46Il trattino indica il fatto che non possibile determinare un numero abbastanza ristretto di uscite
possibili per il nominativo singolare: come si dir poco pi avanti, questo rappresenta lunica vera
difficolt dei nomi di terza declinazione. Le desinenze tra parentesi invece sono varianti, in genere
meno frequenti.
95
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Gli aggettivi latini che non appartengono alla prima classe, fanno parte
della seconda classe, la quale utilizza le desinenze della terza declinazione. Loro
particolarit che possono essere a tre, a due o a una uscita, a seconda che al
nominativo singolare abbiano tre desinenze diverse (per esempio, acer, acris,
e), due (come il nostro litterlis, e), oppure la medesima (ad esempio,
genitivo singolare, essendo anche il genitivo singolare unico per tutti e tre i
Avremo perci:
96
Sesta Lezione
Roma 2013
aggettivi
di seconda classe
(letterale)
Femminile Femminile
47Gli aggettivi a tre uscite hanno la medesima flessione; al nominativo e vocativo singolare maschile
per hanno desinenza zero. Sono comunque un piccolo gruppo di nomi, tutti in er al nominativo
maschile singolare: per esempio, celer, ris, re, celere, rapido. Alcuni di questi, come abbiamo
visto accadere anche nella seconda declinazione, conservano la -e- solo al nominativo e vocativo
singolare maschile: ad esempio, terrester, stris, stre.
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Anche qui tuttavia sar luso, la frequentazione a far superare lostacolo: man
mano che incontreremo nomi di terza declinazione nel testo di san Tommaso,
ci diventer familiare.
plur; il genitivo singolare pertanto sar pluris. Vado a cercare sul dizionario
98 concordanza a senso.
Sesta Lezione
Roma 2013
neutro in re (plure, is). Sul vocabolario riscontro che plus, ris; per leggo che
(bellissimo).
possono usarsi degli avverbi: per esempio, meno bello di sar minus
99
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
declinazione del
comparativo di maggioranza
(letterale)
Femminile Femminile
100
Sesta Lezione
Roma 2013
(pi bello di ) piuttosto che come aggettivo (ho letto pi volte questo
libro, nel senso di ho letto molte volte, pi di una volta questo libro). Plus,
Nel nostro periodo c un altro vocabolo che finora non abbiamo potuto
49 Per la precisione, esistono altre eccezioni nella formazione del comparativo e del superlativo; ma
qui anche queste tralasciamo di specificare per non appesantire ulteriormente la trattazione.
50 Al neutro nei casi retti solitamente plura, ma pi di rado si trova anche plura.
101
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
congiuntivo adatti (in latino, accommdet) utilizzato proprio per dire che il
fatto che Dio adatti le parole per significare qualcosa solo unipotesi,
habat sta appunto a significare che quel che si sta dicendo unopinione,
dellaffermazione).
102
Sesta Lezione
Roma 2013
latino suonerebbe: Thomas dicit littram, quae in sacra Scriptra sit, plures
va al congiuntivo, sit51.
51 Come facile intuire, anche nellattrazione modale permane comunque una sfumatura eventuale
o obliqua; cos nel nostro esempio si potrebbe bene intendere: La lettera che venga eventualmente
a trovarsi nella Sacra Scrittura. Il fatto poi che, sempre nellesempio addotto, la proposizione
dipendente littram habre abbia il soggetto in accusativo e il predicato allinfinito, dovuto a
una costruzione tipica del latino, detta infinitiva, che studieremo pi avanti.
52 Pi precisamente, per morfologia si intende lo studio (in greco, lgos) delle forme (in greco, morfi)
104
Sesta Lezione
Roma 2013
vocale i:
2a singolare s-i-s
3a singolare s-i-t
1a plurale s-i-mus
2a plurale s-i-tis
3a plurale s-i-nt
capirlo senza bisogno di tradurlo nella propria lingua; certo, questo reso
della lettura del testo in originale: bello leggere e rileggere un buon testo,
53A tale scopo, al termine del volume trascriveremo su ununica facciata il testo di san Tommaso
106 studiato nel manuale nel corso di queste decine e decine di pagine.
Sesta Lezione
Roma 2013
passo a proprio piacimento, quanto piuttosto, come spiega san Tommaso, nel
significati.
fonti da cui attingere la verit e in et scolastica era altres naturale per quanto oggi ci possa
sembrare metodologicamente inaccettabile utilizzare la Bibbia come un testo contenente
argomentazioni logiche a sostegno della verit.
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
lanalisi del periodo. Iniziamo, come sempre, dal trascrivere in alto nella
scheda di analisi del periodo il testo per intero, questo volta nella costruzione
originale:
caso, per, come vedremo, dopo i due punti vi sono solo proposizioni
108
congiunzioni pu dipendere la qualit di un testo filosofico! La
Sesta Lezione
Roma 2013
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Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
110
Sesta Lezione
Roma 2013
sono quattro, tutti evidentemente verbali (non compare mai infatti il verbo
rapporto che lega luna alle altre. Per fare ci, baster utilizzare le
dunque enim parit e et tollit sono le due reggenti; entrambe per sono
essa una complementare indiretta dorigine con valore esplicativo, di primo grado,
primo grado. Nella scheda compilata riportata nella pagina seguente, si trova
detto, infatti, Tommaso collega cos bene i periodi tra di loro per mezzo di
112
Sesta Lezione
Roma 2013
113
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Multiplictas enim sensum in una scriptra parit confusinem et deceptinem, et tollit firmittem arguendi:
unde ex multiplicbus propositionbus non procdit argumentato, sed secundum hoc alquae fallacae assignantur
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi relativi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo (e avverbi) specificando il (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
termine al quale si introdotta e il predicato verbale o nominale che la
riferiscono caratterizza
1 Enim = congiunzione Unde = avverbio dorigine Parit = predicato verbale Enim ... parit
coordinativa esplicativa con valore esplicativo
2 Et = congiunzione coordinativa Tollit = predicato Et ... tollit
copulativa verbale
3 Sed = congiunzione Non procdit = predicato Unde ... non procdit
coordinativa avversativa verbale
4 Assignantur = predicato Sed ... assignantur
verbale
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti, complementari e attributive, indicando per
ciascuna il grado e il tipo
1 Enim ... parit = proposizione reggente enunciativa vidtur quod
coordinata al precedente periodo in forma esplicativa
2 Et ... tollit = proposizione reggente enunciativa
coordinata alla proposizione reggente precedente in
forma copulativa enim ... parit et ... tollit
3 Unde ... non procdit = proposizione complementare
indiretta dorigine con valore esplicativo di I grado
4 Sed ... assignantur = proposizione complementare
indiretta dorigine con valore esplicativo di I grado unde ... non procdit <> sed ... assignantur
coordinata alla precedente proposizione complementare
in forma avversativa
114
Roma
2013
Settima Lezione
In questa Lezione impareremo:
la quarta declinazione e la declinazione dei nomi
dorigine straniera
il perfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e
del verbo sum
la declinazione di alqui, alqua, alquod e di alquis,
alquid
la flessione dei verbi in o della terza coniugazione
la flessione e luso del gerundio
a definire cosa siano i nomi verbali
a distinguere tra perfetto storico e perfetto logico, e
tra perfetto debole e perfetto forte
a identificare i pronomi indefiniti
a ricavare il nominativo singolare dei nomi in dentale,
in nasale e in gutturale di terza declinazione
a riconoscere i complementi di modo, di limitazione e
dorigine
a compilare le schede di analisi della proposizione e
della parola di Multiplictas enim
a apprezzare alcuni rilievi etimologici
quarta
Ecco le desinenze della quarta declinazione: declinazione
115
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Come si vede, luscita us comune a ben sei casi su dodici. Per il resto,
per si trova anche la desinenza bus). Come si ricorder, nel primo periodo
retti del plurale, mentre al singolare hanno il genitivo in us e tutti gli altri casi
in u. Abbiamo pertanto:
neutri di
quarta declinazione
propria:
57I nomi stranieri non greci spesso sono indeclinabili: il caso dei biblici Abraham o Bethleem. Pi
raramente si declinano regolarmente: per esempio Maria, ae o Iohannes, is. I nomi di origine greca
infine, in alcuni casi, conservano le desinenze della lingua greca (ad esempio, Aenas allaccusativo
Dativo Isu
Accusativo Isum
Vocativo Isu
Ablativo Isu
verbale derivata dal tema del presente. Come forse si ricorder, dopo il
fatto che in origine era utilizzato per indicare unazione compiuta (in latino,
esprime un fatto accaduto, compiuto nel passato, i cui effetti perdurano nel
117
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
indicativo attivo
1a singolare -i
2a singolare -isti
3a singolare -it
1a plurale -mus
2a plurale -istis
coniugazioni:
58In latino vi sono alcuni verbi che sono coniugati al perfetto, ma vanno tradotti al presente
proprio in virt del loro essere perfetti logici: cos ad esempio novi si traduce con so in quanto
significa ho conosciuto; o ancora, memni significa ho richiamato alla memoria e quindi
118 ricordo.
Settima Lezione
Roma
2013
I quattro verbi proposti presentano le quattro possibili formazioni del tema
del perfetto:
diventa scripsi
2a singolare fu-isti
3a singolare fu-it
1a plurale fu-mus
2a plurale fu-istis
3a plurale fu-runt
proposizione semplice:
120
Settima Lezione
Roma
2013
Non procdit il predicato verbale. Argumentato il soggetto. Il
proposizione:
Il complemento di modo indica appunto il modo, la maniera in cui compiuta lazione espressa dal
60
predicato.
121
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
volta che ne incontriamo uno. Segue la flessione propria dei pronomi, ossia
Indefiniti sono detti tutti i pronomi che indicano una quantit o una qualit
non determinata: alcuni, altri, e cos via. In latino ne esistono vari; noi ci
Singolare Plurale
61 Quando la desinenza us del genitivo singolare dei pronomi preceduta dalla vocale u, si forma
il dittongo ui; laccento allora cade sul primo elemento, ovvero sulla u: alicius, hius, cius. Se
invece la desinenza preceduta da una consonante, laccento tonico cade sulla i lunga di us: illus,
Nella flessione di tutti i pronomi manca il vocativo, perch di fatto non mai
alquis, alquid
Singolare Plurale
123
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Come si vede, per rendere il genere neutro nei tre casi obliqui, si ricorre al
sostantivo res, rei, di quinta declinazione, che significa cosa (del resto,
al nominativo singolare.
della lingua sui denti. Ora, tutti i sostantivi di terza declinazione che
124
Settima Lezione
Roma
2013
con la sola desinenza s: ecco allora che multiplictats diventa multiplictas. Allo
temi in n, consonante che insieme alla m viene detta nasale, perch per
in quanto per produrle si utilizza la gola (in latino, guttur, ris): tutti i nomi di
verbale che dir si voglia, ovvero un verbo con valore di sostantivo. Alcune
125
62
Come si vede, in questo caso il cambiamento del tema comporta anche un fenomeno di apofonia, ovvero di
cambiamento della vocale. Un fenomeno analogo abbiamo gi visto accadere nella formazione di alcuni perfetti.
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
forme verbali infatti svolgono la funzione di nomi: tra queste quella del
gerundio.
nome (tant che potrebbe essere sostituito dal sostantivo studio: lo studio
Genitivo arguendi
Dativo arguendo
Accusativo arguendum
Ablativo arguendo
studiare): infatti argo manca del supino; per, come molti verbi difettivi del
genere, delle voci derivate dal supino conserva comunque il participio futuro;
per questo motivo, in via eccezionale, nei paradigmi viene inserita questa
voce.
molto usato suppletivo fero, portare, per il perfetto e il supino: fero, fers, tuli,
latum, ferre.
127
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
vocale tematica breve, cosicch nei tempi derivati dal presente essi hanno
parola: cos linfinito da parre diventa parre, come fosse un verbo di terza
tema leggermente diverso rispetto a quello del supino (parit anzich part).
allesigenza di forzare la parola nel tentativo, per cos dire, di andare aldil
63 Oltre a paro, degni di nota per la frequenza con cui sono usati o per il loro significato sono i
seguenti verbi in o: capo, prendere, cupo, desiderare, faco, fare, fugo, fuggire,
iaco, gettare, moror, morire, pato, soffrire, rapo, rapire.
64 Oltre allinfinito, di fatto i verbi in o seguono il modello di flessione dei verbi di terza
128 plurale). In tutti gli altri tempi seguono invece la quarta coniugazione.
Settima Lezione
Roma
2013
della lettera attraverso la lettera stessa65. Proprio per luso autorevole che ne
cancellare; come litaliano levare, che indica sia lalzare, il sollevare sia
65A questo proposito, mi permetto di rimandare al mio Incanto e incantesimo del dire. Logica e/o
mistica nella filosofia del linguaggio di Platone (Cratilo e Sofista) e Gregorio di Nissa (Contro Eunomio),
Studia Anselmiana 143, Philosophica 6, Roma 2007, pp.500-501.
129
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
designare.
130
Settima Lezione
Roma
2013
131
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Multiplictas enim sensum in una scriptra parit confusinem et deceptinem, et
tollit firmittem arguendi
132
(con attributo)
Settima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: unde ex multiplicbus propositionbus non procdit argumenttio, sed secundum hoc
alquae fallacae assignantur
133
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Multiplictas enim sensum in una scriptra parit confusinem et deceptinem, et tollit
firmittem arguendi: unde ex multiplicbus propositionbus non procdit argumenttio, sed secundum hoc alquae
fallacae assignantur
Parit verbo predicativo paro, is, pepri, partum parre, indicativo presente III singolare
III coniugazione in o, transitivo
attivo
Confusinem sostantivo confuso, nis, III declinazione, accusativo femminile singolare
in nasale
134
Settima Lezione
Roma 2013
Deceptinem sostantivo decepto, nis, III declinazione, accusativo femminile singolare
in nasale
Procdit verbo predicativo procdo, is, procssi, procssum , indicativo presente III singolare
procedre, III coniugazione,
intransitivo attivo
Argumentato sostantivo argumentato, nis, III nominativo femminile singolare
declinazione, in nasale
135
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Sed congiunzione coordinativa avversativa
Alquae aggettivo indefinito alqui, alqua, alquod nominativo, concordato con femminile plurale
fallacae
Fallacae sostantivo fallaca, ae, I declinazione nominativo femminile plurale
Assignantur verbo predicativo assgno, as, vi, tum, re, I indicativo presente III plurale
coniugazione, transitivo passivo
136
Roma
2013
Ottava Lezione
In questa Lezione impareremo:
la quinta declinazione
i pronomi dimostrativi
a riconoscere i verbi modali
a tradurre il gerundivo
a identificare il complemento di fine e quello di separazione
a definire le particelle enclitiche
a compilare le tre schede, di analisi del periodo, della
proposizione e della parola, di Sacra autem
a apprezzare alcuni rilievi etimologici
Genitivo ri rrum
Dativo ri rbus
Ablativo re rbus
Ormai note sono le uscite del genitivo plurale in rum, del dativo e
137
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ri).
66 Come si ricorder, abbiamo parlato di queste due uscite presentando un piccolo gruppo di
aggettivi di prima classe che le utilizza e che per questo sono detti pronominali; tra questi, il nostro
numerale cardinale unus, a, um. Ma anche gli altri aggettivi appartenenti a questo gruppo,
indefiniti e interrogativi, sono di uso relativamente frequente: totus, a, um, tutto, alus, a, um, un
altro (fra molti), alter, ra, rum, laltro (fra due), solus, a, um, solo, nullus, a, um, nessuno,
138 ullus, a, um, alcuno, uter, utra, utrum, quale (dei due)?.
Ottava Lezione
Roma
2013
pronomi dimostrativi
Pronomi Dimostrativi
Singolare Plurale
67Si ricordi la regola in base alla quale tutti i pronomi, nella misura in cui siano usati come
pronomi e non come aggettivi, nei casi obliqui del neutro vogliono essere accompagnati dal
sostantivo res, rei: avremo perci, ad esempio, huius rei, di questa cosa, di ci. Si ricordi inoltre
che il genitivo huius va pronunciato con laccento tonico sul primo elemento del dittongo ui: hius;
invece in illus e istus laccento cade sulla i lunga della desinaneza us: illus e istus.
139
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
congiunzione iniziale:
Sacra autem Scriptra debet esse effcax ad ostendendam verittem absque omni fallaca.
68In autem non indichiamo nessuna quantit perch bisillabo, in quanto au dittongo, vale cio
come ununica sillaba, cosicch laccento cade necessariamente sulla penultima (e nei dittonghi,
140 laccento cade sempre sul primo elemento: nel nostro caso, sulla a).
Ottava Lezione
Roma
2013
si vede, sono le congiunzioni il filo rosso lungo il quale si dipana
risponde alla domanda chi ?, che cosa ?, come ?). Qui esse
Ora, per, come mai c anche il verbo debet? Si pu subito notare che
appunto)70. Sono quindi verbi che non possono mai essere usati da soli71, ma
69 Per la precisione, nel nostro caso avrebbe senso anche dire la Sacra Scrittura deve mostrare; ma
ci dovuto al fatto che essere efficace espressione che significa potere: e potere un altro
verbo modale, come dovere!
70 Per questa attinenza con quel che effettivamente significano, preferiamo chiamare codesti verbi
modali, anzich, come pure si soliti leggere nelle grammatiche italiane, servili o fraseologici.
71 Quando sono usati da soli, solo perch il predicato allinfinito sottinteso. Un docente pu
certamente dire ai suoi allievi :Cominciate!, ma essi sanno che egli li sta invitando a cominciare,
per esempio, a rispondere alle domande di una prova scritta.
141
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
sapere, ecc.
nominale. Vi sono per due complementi indiretti. Il primo retto dal nome
72La medesima preposizione in latino traduce anche il complemento di moto a luogo: in effetti, il
complemento di fine indica lo scopo, il verso dove appunto, cio una sorta di complemento di
verit da essere mostrata significa anche infatti per la verit che deve essere
italiano abbiamo due predicati nominali, deve essere efficace e deve essere
maggiore rispetto alle lingue moderne, dimodoch per tradurne una occorre
magari, come nel nostro caso, aggiungere un aggettivo di cui in latino non c
bisogno.
della parola seguente, cosicch et ab diventa absque (la s si aggiunge solo per
nostro caso.
144
Ottava Lezione
Roma
2013
Passiamo infine alla terza e ultima analisi: lanalisi della parola. Sacra
terza persona singolare74. Esse verbo copulativo, sum, es, fui, esse,
concordato con Scriptra, in gutturale della seconda classe a una sola uscita,
considerato sia come verbo sia come aggettivo: da ostendo, is, tendi,
74 Poich essi si appoggiano a un altro verbo, predicativo o copulativo che sia, i modali di per s
non sono n transitivi n intransitivi, n attivi n passivi. Normalmente utilizzano lausiliare del
verbo con cui concordano: egli ha dovuto leggere un libro (diatesi attiva), un libro stato dovuto
leggere da lui (diatesi passiva); se tuttavia il verbo intransitivo, in italiano lausiliare del modale
pu essere sia essere che avere: dovuto andare alluniversit, ma anche ha dovuto andare
alluniversit.
75 Alcuni verbi, come ostendo, presentano due forme possibili di supino; in genere, questo
fenomeno dovuto al fatto che una delle due forme si attestata in secoli pi recenti (per esempio,
ostensum forma pi tarda rispetto a ostentum).
145
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Fallaca deriva dal verbo fallo, re, il cui supino falsum, come litaliano
ogni, che per invariabile e si usa solo al singolare; il plurale latino omnes,
propria delluomo.
concezione etica, fondamento ontologico e anteriorit mistica nel De veritate di Anselmo dAosta, in corso
146
di pubblicazione.
Ottava Lezione
Roma
2013
147
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Sacra autem Scriptra debet esse effcax ad ostendendam verittem absque omni fallaca
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il introdotta e il predicato verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Autem = congiunzione Debet esse effcax = Autem ... debet esse effcax
coordinativa avversativa predicato nominale
2
148
Ottava Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Sacra autem Scriptra debet esse effcax ad ostendendam verittem absque omni
fallaca
Ad ostendendam verittem = complemento di fine (con Absque omni fallaca = complemento di separazione (con
attributo) attributo)
149
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Sacra autem Scriptra debet esse effcax ad ostendendam verittem absque omni fallaca
Sacra aggettivo qualificativo sacer, sacra, sacrum, I classe nominativo, concordato con femminile singolare
Scriptra
Autem congiunzione coordinativa avversativa
Ostendendam aggettivo verbale ostendo, is, ostendi, ostentum gerundivo, accusativo concordato femminile singolare
(ostensum), re, III coniugazione, con verittem
transitivo passivo
Verittem sostantivo vertas, tis, III declinazione in accusativo femminile singolare
dentale
150
Ottava Lezione
Roma 2013
Absque preposizione absque + ablativo = complemento
di separazione
Omni aggettivo indefinito omnis, e, II classe a 2 uscite ablativo concordato con fallaca femminile singolare
151
Roma 2013
Nona Lezione
In questa Lezione impareremo:
linfinito presente attivo e passivo delle quattro coniugazioni
la flessione del pronome relativo
la flessione e luso dei pronomi determinativi, possessivi e
personali
a compilare le tre schede, di analisi del periodo, della
proposizione e della parola, di Ergo non debent
modo seguente:
pronome relativo
Pronome Relativo
Singolare Plurale
152 78 Si ricordi che in cuius laccento tonico cade sul primo elemento del dittongo ui: cius.
Nona Lezione
Roma
2013
L'infinito in latino pu essere usato sia con valore predicativo sia come
sostantivo nella sola funzione di soggetto (negli altri casi, come si ricorder, si
del presente le note desinenze delle quattro coniugazioni: re, re, re, re.
L'infinito presente passivo caratterizzato invece dalla vocale finale i: ri, ri, i,
153
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Infinito Presente
Attivo Passivo
san Tommaso:
L'analisi del periodo presto fatta: abbiamo infatti una sola proposizione,
154
Nona Lezione
Roma
2013
is, ea, id; idem, edem, idem; ipse, ipsa, ipsum. Nella pagina seguente riportata
la loro flessione.
155
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Pronomi Determinativi
Singolare Plurale
Maschile Femminile Neutro Maschile Femminile Neutro
Nominativo is ea id ii (i, ei)79 eae ea
Dativo ei ei ei iis (is, eis) iis (is, eis) iis (is, eis)
Ablativo eo ea eo iis (is, eis) iis (is, eis) iis (is, eis)
(idem,eidem)
79Le forme messe tra parentesi sono varianti usate meno frequentemente.
80Si ricordi che in eius laccento tonico cade sul primo elemento del dittongo ei: ius; in ipsius invece
156 sulla i lunga della desinenza us: ipus; in eiusdem infine sulla penultima sillaba lunga us: eisdem.
Nona Lezione
Roma
2013
Anche in questo caso, oltre alle desinenze pronominali del genitivo e
con il pronome relativo. Is, ea, id utilizzato spesso come pronome personale di
terza singolare: cos nel nostro periodo, in ea sta per in essa. Come
In italiano, l'aggettivo possessivo di terza persona suo, sua81, dal latino suus,
verit.
81Si faccia attenzione: in italiano si distingue tra aggettivo possessivo di terza persona singolare
157
suo, sua, e plurale, loro; in latino invece suus, a, um vale sia per il singolare che per il plurale.
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
stesse; il pronome ipse sta invece per il pronome personale proprio egli.
loro flessione:
82Si noti che in italiano stesso pu essere usato sia come rafforzativo, per tradurre ipse, sia, se
158 preceduto dallarticolo determinativo, come sinonimo de il medesimo, per tradurre quindi idem.
Nona Lezione
Roma
pronomi personali 2013
Pronomi83 Personali
Singolare Plurale
1a persona 2a persona 3a persona 1a persona 2a persona 3a persona
soggetto non ha mai valore riflessivo: si utilizza quindi is, ea, id al singolare
(o, con valore rafforzativo, ipse, a, um) e ii, eae, ea al plurale (o, sempre con
prefisso trans + dare85: alla lettera significa perci dare attraverso, ovvero
83 Si osservi che mentre i pronomi possessivi, determinativi e dimostrativi possono sempre essere
usati anche con valore di aggettivi, i personali invece possono essere solo pronomi e non anche
aggettivi.
84 Le forme nostri e vestri si usano se hanno valore oggettivo, ovvero di complemento oggetto: per
esempio, in miserre nostri, in quanto il significato abbi misericordia verso di noi, nei nostri
confronti. Nostrum e vostrum invece hanno valore partitivo, si utilizzano cio per indicare una
parte di un tutto: ad esempio, nellespressione complres vestrum, molti di voi.
85 Il verbo dare, nei composti con un prefisso monosillabo, abbrevia la vocale tematica e diventa
cos un verbo di terza coniugazione: abbiamo pertanto tradre, perch trans monosillabo, ma
circumdre, perch circum bisillabo.
159
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
complemento predicativo.
160
Nona Lezione
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Ergo non debent in ea sub una littra plures sensus tradi
Elencare le congiunzioni Elencare Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo pronomi relativi (verbali o nominali) il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
(e avverbi) verbale o nominale che la caratterizza
specificando il
termine al quale
si riferiscono
1 Ergo = congiunzione Non debent tradi Ergo ... non debent tradi
coordinativa conclusiva = predicato
verbale
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero capoverso
reggenti, complementari e attributive, indicando vidtur quod
per ciascuna il grado e il tipo
enim parit et tollit
<> autem debet esse efficax
unde non procedit <> sed assignantur
1 Ergo ... non debent tradi = proposizione
reggente enunciativa coordinata al periodo ergo non debent tradi
precedente in forma conclusiva
161
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Ergo non debent in ea sub una littra plures sensus tradi
Non debent tradi = predicato Plures sensus (con attributo) Ergo = coordinativo conclusivo
verbale (con verbo modale)
In ea = complemento di stato in luogo Sub una littra = complemento di stato in luogo (con attributo)
162
Nona Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Ergo non debent in ea sub una littra plures sensus tradi
86 In quanto i pronomi sostituiscono un nome, nellanalisi della parola sempre bene esplicitare il sostantivo al quale si riferiscono.
163
Roma 2013
Decima Lezione
In questa Lezione impareremo:
la flessione dei pronomi indefiniti negativi e
interrogativi
linfinito perfetto attivo e passivo delle quattro
coniugazioni e del verbo sum
a definire il complemento di argomento e il
complemento di eccedenza
a discernere un accusativo avverbiale alla greca
a identificare un aggettivo numerale moltiplicativo
a riconoscere la congiunzione coordinativa esplicativa
scilcet
a individuare una proposizione complementare
diretta oggettiva
a compilare le schede di analisi del periodo, della
proposizione e della parola di Praetera Augustnus
ancora solo gli interrogativi e gli indefiniti negativi. Questi ultimi sono
particolarmente importanti in
pronomi indefiniti negativi
filosofia, dal momento che
seguente:
164
Decima Lezione
Roma
2013
dativo singolare in us e i.
Femminile Femminile
165
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Come si vede, a parte le voci quis, quid, il resto della flessione identica
formati con lausilio di prefissi o suffissi, come quisnam, quidnam, chi mai?
che cosa mai?, e quinam, quaenam, quodnam, qual mai?, abbiamo infine uter,
utra, utrum, usato sia come pronome, chi dei due?, sia come aggettivo,
quale dei due?. Come lindefinito negativo nullus, a, um, anche uter si
presente. Vediamo ora linfinito passato o perfetto. Nella diatesi attiva, esso si
87 Si ricordi che il tema del perfetto si ricava facilmente privando della desinenza i la seconda voce
del paradigma verbale: voc-o, as, vocv-i, voct-um, re.
88 Il participio passato si forma aggiungendo le desinenze degli aggettivi di prima classe al tema
verbale del supino, ottenuto togliendo la desinenza um alla terza voce del paradigma: debo, es,
Attivo Passivo
Presente esse
Perfetto fu-isse
san Tommaso:
secondo capoverso
89 L'infinito perfetto passivo viene indicato con il participio declinato all'accusativo singolare, perch
questa forma verbale solitamente utilizzata appunto all'accusativo, in un costrutto sintattico che
studieremo in seguito, chiamato proposizione infinitiva.
90 Augustnus, De utilitte credendi, 3.
167
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
una determinata tesi. Nel nostro caso, dopo aver spiegato che non sarebbe
possibile che ununica lettera nella Sacra Scrittura sia interpretabile secondo
diversi rispetto a quelli di cui si sta disputando adesso: allora forse che i
assurdo. Detto altrimenti: gli stessi sostenitori della molteplicit di sensi della
168
cominciamo dall'individuare le congiunzioni. Troviamo subito praetera: si
Decima Lezione
Roma
2013
tratta di una congiunzione ottenuta dalla fusione91 di una preposizione
predicati sono tre, tutti verbali: dicit, voctur, tradtur. Abbiamo dunque
91 un fenomeno frequente anche nella lingua italiana: si pensi ad esempio alle congiunzioni cio,
perci, infine.
169
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
non di alcun interesse in sede di analisi del periodo. Si noti anche come
concordate.
92Vengono detti moltiplicativi gli aggettivi numerali che indicano o quante volte una cosa pi
grande di unaltra (per esempio, quadruplo) o che una cosa costituita da pi parti o serve a pi
sempre il complemento predicativo del soggetto; sono verbi che da soli non
93 Al pi, pu essere introdotto, come vedremo, dalle preposizioni come, da, per, a, in, o da
circonlocuzioni del tipo in qualit di, in conto di, o dal pronome quale; il complemento di modo
invece introdotto da altre preposizioni: solitamente con o in.
171
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
copulativo essere94; si trovano piuttosto a met strada tra gli uni e laltro. Sono
i verbi:
1) appellativi (dal verbo latino appello, as, vi, tum, re, chiamare):
4) effettivi (dal latino effco, is, fci, fectum, re, compiere, fare):
Testamentum95).
94 Per questo motivo preferiamo non chiamarli verbi copulativi, come pure invece fanno molte
grammatiche.
95 Nel nostro esempio, tra doppio accusativo e doppio nominativo non si ha nessuna variazione di
desinenza, perch si tratta di vocaboli neutri, la cui uscita al nominativo e allaccusativo pertanto
172 la medesima.
Decima Lezione
Roma
2013
Oltre alle categorie di verbi sopra elencate, il complemento predicativo
pu essere retto anche da molti altri verbi predicativi, che di per s hanno
senso compiuto anche da soli; per esempio, vivere e morire: cos possibile
come maestro96.
come facilmente riconoscibile dal tipico suffisso nd, dal verbo credo, is, ddi,
desinenza!).
96Si noti appunto che, come gi preannunciato, in italiano il complemento predicativo pu essere
introdotto anche da alcune preposizioni e locuzioni: si pu anche dire infatti Agostino mor in
qualit di vescovo, o Agostino ebbe Ambrogio per maestro, ecc.
173
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
breve98: dunque uno dei pochi casi in cui in italiano la parola va letta come
per esporre la propria dottrina dei quattro sensi di una sola lettera nella Sacra
Scrittura. Qui vale la pena ricordare soltanto che Testamentum traduce il greco
Bibbia il racconto delle due alleanze di Dio con Israele prima e con lumanit
intera poi, e non certo dei due testamenti!); lequivoco fu originato dal fatto
sintassi latina: un uso particolare del pronome relativo, detto nesso relativo, e
97 Pochi altri aggettivi di seconda classe escono allablativo singolare in e e al genitivo plurale in um:
pauper, paupris (povero), princeps, princpis (primo), partceps, particpis (partecipe), superstes,
supersttis (superstite), compos, comptis (padrone), sospes, sosptis (salvo), dives, divtis
(ricco).
98 Come si ricorder, se la penultima sillaba breve, laccento allora cade sulla terzultima. Bisogna
tener presente infatti che in latino, a differenza che in italiano, il gruppo vocalico ia non fa
dittongo, vale cio come due sillabe: proprio questa differenza giustifica il diverso accento nella
medesima parola in italiano e in latino.
175
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Praetera, Augustnus dicit in libro De utilitte credendi, quod Scriptra quae Testamentum
Vetus voctur, quadrifaram tradtur: scilcet, secundum historam, secundum aetiologam, secundum analogam,
secundum allegoram
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati (verbali o Elencare le proposizioni, indicando per
specificandone il tipo relativi (e avverbi) nominali) ciascuna la congiunzione, il pronome relativo o
specificando il termine lavverbio da cui introdotta e il predicato
al quale si riferiscono verbale o nominale che la caratterizza
1 Praetera = congiunzione Quae (riferito a Dicit = predicato verbale Praetera ...dicit
coordinativa copulativa Scriptra)
2 Quod= congiunzione Voctur = predicato verbale Quod ... tradtur
subordinativa dichiarativa
3 Tradtur = predicato verbale Quae ... voctur
3 Quae ... voctur = proposizione attributiva di II Quod Scriptra (quae ... voctur) tradtur
grado
176
Decima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Praetera, Augustnus dicit in libro De utilitte credendi, quod Scriptra quae
Testamentum Vetus voctur, quadrifaram tradtur: scilcet, secundum historam, secundum aetiologam,
secundum analogam, secundum allegoram
voctur = predicato verbale quae (riferito a Scriptra) Vetus Testamentum = scilcet = coordinativo
complemento predicativo del esplicativo
soggetto (con attributo)
177
limitazione
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Praetera, Augustnus dicit in libro De utilitte credendi, quod Scriptra quae
Testamentum Vetus voctur, quadrifaram tradtur: scilcet, secundum historam, secundum aetiologam,
secundum analogam, secundum allegoram
178 Testamentum)
Decima Lezione
Roma 2013
Voctur verbo predicativo voco, as, vi, tum, re, I indicativo presente III singolare
coniugazione, transitivo passivo
Quadrifaram accusativo avverbiale di modo
Tradtur verbo predicativo trado, is, traddi, tradtum, re, III indicativo presente III singolare
coniugazione, transitivo passivo
Scilcet congiunzione coordinativa esplicativa
Secundum preposizione secundum + accusativo =
complemento di modo o di
limitazione
Historam sostantivo histora, ae, I declinazione accusativo femminile singolare
Aetiologam sostantivo aetiologa, ae, I declinazione accusativo femminile singolare
Analogam sostantivo analoga, ae, I declinazione accusativo femminile singolare
Allegoram sostantivo allegora, ae, I declinazione accusativo femminile singolare
179
Roma 2013
Undicesima Lezione
In questa Lezione impareremo:
la costruzione del nesso relativo
il significato, la costruzione e la funzione del verbo
vidor
a riconoscere gli avverbi rafforzativi
a compilare le tre schede, di analisi del periodo, della
proposizione e della parola, di Quae quidem quator
a apprezzare alcuni rilievi etimologici
180
Undicesima Lezione
Roma
2013
accompagnato dal verbo modale videntur; c' infine un pronome relativo,
enunciativo.
sintassi italiana non sarebbe ammessa, tant che abbiamo tradotto il latino
quae non con un relativo italiano, bens con il dimostrativo questi. Qui ci
100Si definisce a senso una concordanza non grammaticale, ma semantica, relativa cio al solo
significato: per questo nel nostro caso il pronome relativo al genere neutro, sebbene i quattro
vocaboli ai quali si riferisca siano femminili.
181
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
s102.
non c' complemento oggetto; c' invece un solo complemento indiretto, retto
modale videntur: ora, per, proprio a proposito del verbo vidor occorre
101 la cosiddetta prolessi o anticipazione del relativo: per esempio, quem dedisti, librum legi, ho letto
il libro che mi hai dato; in italiano invece il pronome relativo deve seguire sempre
immediatamente il termine al quale si riferisce.
102 la cosiddetta attrazione del relativo: per esempio, quem dedisti librum, pulcherrmus est, il libro
parole che inizino per consonante e ab dinanzi a vocaboli che comincino per vocale (cos come
il modo in cui siamo visti dagli altri; sembrare davvero essere visti, il
183
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
sostituzione del verbo essere104; anche per Piazzi vidor un verbo copulativo,
sembrare come verbi modali, tali cio che aggiungono una semplice sfumatura
conveniente106.
104 Cfr. V. Tantucci, Analisi logica, Poseidonia, Bologna 1997, pp.14-15. A p.14 riportato il seguente
esempio: Il padre non sembrava (=era) contento (il grassetto nel testo).
105 Cfr. F. Piazzi, Breve iter. Grammatica e Lessico essenziale di latino, Cappelli editore, Bologna 2000,
p.74.
106 vero che nel latino classico spesso si trova il solo vidtur con valore impersonale, con il
significato di sembra bene; ma anche in questo caso non difficile sottintendere un esse
convenens. Ci nondimeno, per semplicit, quando ci trovassimo, come accaduto allinizio del
testo di san Tommaso, di fronte a un vidtur impersonale, nelle tre analisi lo considereremo un
dictum, re, composto del verbo dico + il prefisso prae, prima: interessante
latino alinus possa significare anche nemico, cos come del resto hostis, is
plurale: omnno dunque deriva da omnis proprio come in italiano del tutto
da tutto.
107 In latino, tutti gli aggettivi numerali cardinali sono invariabili, tranne unus, duo e tres, i numeri
delle centinaia e delle migliaia.
108 Si faccia attenzione a non confondere l'avverbio quidem con il pronome indefinito quidam,
del verbo dicre e non di dicre (dicre, dire solennemente, del resto un semplice intensivo di
dicre, dire).
185
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
186
Undicesima Lezione
Roma
2013
ANALISI DEL PERIODO: Quae quidem quator a quator praedictis videntur esse alina omnno
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi relativi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo (e avverbi) specificando il (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
termine al quale si introdotta e il predicato verbale o nominale che la
riferiscono caratterizza
1 Quae (riferito al videntur esse alina Quae ... videntur esse alina
periodo precedente; ma = predicato nominale
qui vale come nesso (con verbo modale)
relativo: introduce la
reggente)
187
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Quae quidem quator a quator praedictis videntur esse alina omnno
188
Undicesima Lezione
Roma
2013
ANALISI DELLA PAROLA: Quae quidem quator a quator praedictis videntur esse alina omnno
Quae pronome relativo qui, quae, quod nominativo, concordato a senso neutro plurale
con secundum historam,
Quidem avverbio rafforzativo
189
Roma
2013
Dodicesima Lezione
In questa Lezione impareremo:
luso del congiuntivo nelle proposizioni reggenti e in quelle
subordinate
a compilare le tre schede, di analisi del periodo, della
proposizione e della parola, di Non igtur convenens
e di Praetera preater
a apprezzare alcuni rilievi etimologici
Non igtur convenens vidtur quod edem littra Sacrae Scriptrae secundum
quator sensus praedictos expontur.
italiana:
Non vidtur igtur convenens quod edem littra
Non sembra dunque conveniente che la medesima lettera
reggente, vidtur, proprio come abbiamo visto accadere nel primo periodo
della realt, dei dati di fatto; per questo, indicativo e congiuntivo sono detti
191
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
cos)
(in italiano reso con il verbo modale dovere: per esempio, legam
leggere il libro)
accadimento
192
Dodicesima Lezione
Roma
2013
si intende il fatto che non si sta enunciando direttamente e rettamente
giustificazione sintattica: per esempio, ego dico quod liber qui legi
pulcher est, io dico che il libro che ho letto bello; ma ego dico
193
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
laccusativo.
Anche l'analisi della parola dovrebbe risultare scorrevole. Oltre alle due
femminile).
194
Dodicesima Lezione
Roma
2013
Poich si tratta di un periodo breve e facile, possiamo leggere e
una sola lettera della Scrittura, ovvero historcus vel littralis, allegorcus,
rilevare; come al solito, rimandiamo alla scheda a fine Lezione per un'analisi
eccetto che sia oltre che, formata dal prefisso prae, davanti a: curioso
che il valore locativo del prefisso, davanti a, possa far assumere appunto
esclusione, eccetto che, e quello di eccedenza, come nel nostro testo, oltre
196
Dodicesima Lezione
Roma
2013
che. Come gi rilevato, la congiunzione praetera era evidentemente un
dal prefisso in + venre, venire fino a, giungere, quindi per estensione anche
lettura a voce alta del testo in originale studiato, da ripetere fino a quando si
riesca a leggere capendo e, per cos dire, sentendo in latino quel che si sta
Tommaso della tesi opposta a quella finora presentata, ovvero il sed est
contra.
110 In italiano la congiunzione inoltre invece il risultato della fusione di due preposizioni, in e oltre;
anche in italiano tuttavia troviamo congiunzioni la cui formazione del tutto analoga al praetera
latino: per esempio, perci, congiunzione coordinativa esplicativa, deriva dal complemento di
causa per ci.
111 Una curiosit: litaliano parola deriva proprio dal latino tardo parabla. Pu costituire infine
uno spunto spiritualmente utile ricordare che da un punto di vista etimologico parabllo il
contrario di diabllo (il verbo greco da cui deriva il nome diavolo): l'uno infatti significa
confrontare, quindi anche mettere insieme, l'altro invece separare, dividere.
197
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
198
Dodicesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Non igtur convenens vidtur quod edem littra Sacrae Scriptrae secundum quator
sensus praedictos expontur
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il introdotta e il predicato verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Igtur = congiunzione Non (esse) convenens Non igtur (esse) convenens vidtur
coordinativa conclusiva vidtur = predicato nominale
(con verbo modale)
2 Quod = congiunzione Expontur = predicato Quod ... expontur
subordinativa dichiarativa verbale
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti, complementari e attributive,
indicando per ciascuna il grado e il tipo Praetera dicit
Quod Scriptra (quae voctur) tradtur quadrifaram
Quae videntur esse alina
1 Non igtur (esse) convenens vidtur = Non igtur (esse) convenens vidtur
proposizione reggente enunciativa coordinata al
periodo precedente in forma conclusiva
2 Quod ... expontur = proposizione Quod ... expontur
complementare diretta soggettiva I grado
199
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Non igtur convenens vidtur quod edem littra Sacrae Scriptrae secundum
quator sensus praedictos expontur
Sacrae Scriptrae = complemento di specificazione del Secundum quator sensus praedictos = complemento di modo (o
soggetto (con attributo) di limitazione, con due attributi)
200
Dodicesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Non igtur convenens vidtur quod edem littra Sacrae Scriptrae secundum quator
sensus praedictos expontur
201
cardinale
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Roma 2013
Sensus sostantivo sensus, us, IV declinazione accusativo maschile plurale
Praedictos verbo con funzione di praedco, is, dxi, dictum, re, participio, accusativo (concordato perfetto, maschile plurale
aggettivo transitivo passivo, III con sensus)
coniugazione, I classe
Expontur verbo predicativo expno, is, posi, postum, re, congiuntivo presente III singolare
transitivo passivo, III
coniugazione
202
Dodicesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Praetera, praeter praedictos sensus, inventur sensus parabolcus, qui inter illos sensus
quator non contintur
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il termine o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
al quale si riferiscono
1 Praetera = congiunzione Qui (riferito a sensus Inventur (predicato Praetera ... inventur
coordinativa copulativa parabolcus) verbale)
203
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Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Praetera, praeter praedictos sensus, inventur sensus parabolcus, qui inter illos
sensus quator non contintur
Praeter praedictos sensus = complemento di eccedenza Inter illos sensus quator = complemento di stato in luogo (con
(con un attributo) due attributi)
204
Dodicesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Praetera, praeter praedictos sensus, inventur sensus parabolcus, qui inter illos sensus
quator non contintur
Parabolcus aggettivo qualificativo parabolcus, a, um, I classe concordato con sensus, maschile singolare
nominativo
Qui pronome relativo qui, quae, quod riferito a sensus parabolcus, maschile singolare
nominativo
Inter preposizione inter + accusativo = complemento
di stato in luogo
Illos aggettivo dimostrativo ille, illa, illud concordato con sensus, maschile plurale
205
accusativo
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Sensus sostantivo sensus, us, IV declinazione accusativo maschile plurale
Quator aggettivo numerale indeclinabile concordato con sensus
cardinale
Non avverbio di negazione
Contintur verbo predicativo contno112, es, contini, indicativo presente III singolare
contentum, re, transitivo
passivo, II coniugazione
112Qui, come gi per invno e convno, viene trascritta la quantit anche della terzultima sillaba, per indicare quale sia la pronuncia corretta della
Tredicesima Lezione
In questa Lezione impareremo:
a discernere i tre valori che pu assumere lablativo
semplice: strumentale, causale e modale
a usare la congiunzione dum
a riconoscere il participio con funzione nominale
a compilare le tre schede, di analisi del periodo, della
proposizione e della parola, di Sed est contra e di
Sacra Scriptra omnes
a apprezzare alcuni rilievi etimologici
Sed est contra quod dicit Gregorus: Sacra Scriptra omnes scientas ipso
locutinis suae more transcendit: quia uno eodemque sermne, dum narrat
gestum, prodit mysterum113.
Gli articoli della Summa seguono sempre lo stesso schema, debitore del
tesi (sic), poi altre a favore dellasserzione opposta (non); solitamente, ma non
capoverso.
208
Tredicesima Lezione
Roma
2013
Dopo aver dunque raccolto tre argomenti a sostegno della tesi secondo
cui non sarebbe possibile attribuire a una medesima lettera della Sacra
invece possibile che una sola lettera nella Sacra Scrittura abbia pi sensi.
Magno. Ci si spiega con il fatto che la tesi quella abbracciata dallo stesso
209
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ritiene che il nome del predicato pu essere formato da qualsiasi parte del
aggiunge un esempio, La vita cos, del tutto analogo al nostro est contra.
Ora, per, a mio avviso, proprio il valore modale di contra fa s che est
sta in modo contrario. Del resto, lo stesso Tantucci riconosce che il verbo
per cos dire, assorbito dal pronome relativo stesso, cosicch quando si legge
A questo punto l'analisi del periodo dovrebbe risultare agevole: sed est
210 chi: quod sta per ci che cos come chi sta per colui che.
Tredicesima Lezione
Roma
2013
neutro, id o hoc, il soggetto sottinteso del predicato verbale est, che regge
grado.
quia prodit, alla quale dum narrat infatti subordinata, tant che
211
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
1) strumentale: traduce il
ablativo semplice: con
complemento di mezzo o valore strumentale
strumento (solo per se si tratta di
laccusativo)
117Si noti come in italiano la congiunzione finch esprima un rapporto di simultaneit, se invece
seguita da una negazione, finch non, uno di successione; il non tuttavia pleonastico, ossia pu
propter imbrem).
essere un ablativo sia strumentale, perch certo il modo non ipso more
dallattributo ipso, sia causale, dal momento che, come gi rilevato, la causa
testo biblico la causa per la quale, il modo con cui e, sebbene forse con
Scrittura supera tutte le altre scienze; ci nondimeno, tenendo conto che mos,
213
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
tutti e tre i valori sopra elencati: strumentale perch il discorso non una
mistero, non certo la causa per la quale o il modo con cui lo fa.
gestum, re, che significa tra l'altro anche condurre a termine, compiere; nel
214
Tredicesima Lezione
Roma
2013
passato del verbo fare, usato cos spesso nella nostra lingua con valore di
concordato con scientas. Il sostantivo scienta deriva dal verbo scio, is, vi,
118Il chiasmo una figura retorica nella quale i quattro termini di due coppie sono disposti in modo
da formare una x (simbolo che nellalfabeto greco corrisponde alla lettera chi, da cui il nome
chiasmo): A (ipso) B (locutinis)
B (suae) A (more).
215
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
della societ; da questo nome deriva il termine filosofico morale, cos come
dallequivalente greco thos viene etica119. Il sostantivo locuto, nis deriva dal
verbo deponente loquor, ris, loctus sum, loqui, parlare. Suae sarebbe
suo. Come abbiamo gi avuto modo di rilevare nella nona Lezione, per, a
plurale erum, erum, erum del pronome determinativo is, ea, id. In italiano
alla lettera, in italiano, del modo di parlare di lei, di essa, della Scrittura
appunto.
scando, is, scandi, scansum, re, che significa appunto salire e non
119 Si tratta di due termini spesso usati come sinonimi. In filosofia, Hegel per tutti distinse tra
morale, in riferimento al modo di comportarsi del singolo individuo, e etica, in relazione alle norme
di comportamento sociali storicamente determinate.
120 Inoltre suus, a, um aggettivo possessivo di terza persona sia singolare che plurale, mentre in
termine del primo capoverso: uno eodemque sta quindi per uno et eodem.
prodo, is, proddi, dtum, re, composto di pro + dare124: alla lettera dare davanti,
particolare degli occhi: il mistero allude infatti a quella divina realt per
vedere la quale occorre uno sforzo supplementare della vista, per mettere a
fuoco la quale cio necessario strizzare gli occhi, come sono soliti fare i
121 Come avviene spesso nei vocaboli composti, la vocale radicale del verbo subisce unapofonia,
(che unalternanza di vocale o di quantit vocalica in parole derivate dalla stessa radice), cosicch
trans-scando diventa trans-scendo.
122 Aferesi, dal greco aphiresis, sottrazione, indica la caduta di un suono o di un gruppo di suoni
parola atona, ovvero priva di accento tonico, che nella pronuncia e nella grafia si appoggia alla
parola precedente.
124 Si noti anche in questo caso il fenomeno dellapofonia, per cui prodre diventa prodre.
125 Bella anche letimologia probabile di mandre: dalla locuzione (insieme di due o pi parole che
esprime un determinato concetto e costituisce ununit lessicale autonoma) in manus dare, dare
nelle mani, affidare.
217
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
miopi (miopia viene appunto dal greco mo + ops, ops, strizzare la vista, gli
occhi).
218
Tredicesima Lezione
Roma
2013
219
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Sed est contra quod dicit Gregorus
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Sed = congiunzione Quod (riferito a un Est (predicato Sed est
coordinativa avversativa id sottinteso) verbale)
2 Dicit (predicato Quod dicit
verbale)
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti, complementari e attributive, indicando per
ciascuna il grado e il tipo
1 Sed est = proposizione reggente enunciativa
coordinata al periodo precedente in forma avversativa Sed (id) (quod dicit ) est
220
Tredicesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Sed est contra quod dicit Gregorus
221
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Sed est contra quod dicit Gregorus
Quod pronome relativo qui, quae, quod riferito a un id sottinteso, neutro singolare
accusativo
Dicit verbo predicativo dico, is, dixi, dictum, re, indicativo presente III singolare
transitivo attivo, III coniugazione
222
Tredicesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Sacra Scriptra omnes scientas ipso locutinis suae more transcendit: quia uno eodemque
sermne, dum narrat gestum, prodit mysterum
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati (verbali o Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il introdotta e il predicato verbale o nominale che la
termine al quale si caratterizza
riferiscono
1 Quia = congiunzione Transcendit (predicato verbale) Transcendit
subordinativa causale
Transcendit
2 Quia ... prodit = proposizione complementare indiretta
causale di I grado
quia ... prodit dum narrat
3 Dum narrat = proposizione complementare indiretta (il simbolo sta a indicare che tra le due proposizioni complementari
temporale di II grado sussiste un rapporto di contemporaneit temporale)
223
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Sacra Scriptra omnes scientas ipso locutinis suae more transcendit: quia uno
eodemque sermne, dum narrat gestum, prodit mysterum
Narrat (predicato verbale) Sacra Scriptra Gestum = complemento oggetto Dum = subordinativo temporale
(sottinteso)
Prodit (predicato verbale) Sacra Scriptra Mysterum = complemento Quia = subordinativo causale
(sottinteso) oggetto
Ipso more = complemento di modo (con attributo) Suae locutinis = complemento di specificazione del complemento
di modo (con un attributo)
224
Tredicesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Sacra Scriptra omnes scientas ipso locutinis suae more transcendit: quia uno eodemque
sermne, dum narrat gestum, prodit mysterum
Sacra aggettivo qualificativo sacer, sacra, sacrum, I classe concordato con Scriptra, femminile singolare
nominativo
Scriptra sostantivo scriptra, ae, I declinazione nominativo femminile singolare
Omnes aggettivo indefinito omnis, e, II classe a 2 uscite concordato con scientas, femminile plurale
accusativo
Scientas sostantivo scienta, ae, I declinazione accusativo femminile plurale
Ipso aggettivo ipse, ipsa, ipsum concordato con more, ablativo maschile singolare
determinativo
Locutinis sostantivo locuto, nis, III declinazione in genitivo femminile singolare
nasale
Suae aggettivo possessivo suus, a, um, I classe concordato con locutinis, femminile III singolare
riflessivo genitivo
225
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Quia congiunzione subordinativa causale
Uno aggettivo numerale unus, a, um, I classe, concordato con sermne, maschile singolare
cardinale pronominale ablativo
Edem aggettivo idem, edem, idem concordato con sermne, maschile singolare
determinativo ablativo
Sermne sostantivo sermo, nis, III declinazione in ablativo maschile singolare
nasale
Dum congiunzione subordinativa temporale; dum +
indicativo presente = rapporto di
contemporaneit (mentre, nello
stesso tempo in cui)
Narrat verbo predicativo narro, as, vi, tum, re, indicativo presente III singolare
transitivo attivo, I coniugazione
Gestum verbo con valore di gero, is, gessi, gestum, re, participio, accusativo passato, neutro singolare
sostantivo transitivo passivo, III
coniugazione, II declinazione
Prodit verbo predicativo prodo, is, proddi, prodtum, re, indicativo presente III singolare
transitivo attivo, III coniugazione
Mysterum sostantivo mysterum, i, II declinazione accusativo neutro singolare
226
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
Quattordicesima Lezione
differente:
Respondo dicendum quod auctor Sacrae Scriptrae est Deus,
Rispondo che bisogna dire che lautore della Sacra Scrittura Dio,
227
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
stesso propone, ovvero, nel nostro caso, quella secondo la quale il medesimo
testo della Sacra Scrittura possa avere fino a quattro sensi differenti. Ci
dall'Aquinate. Per il momento, cominciamo subito con l'analisi del periodo del
pronomi relativi: cuius con est e quod con facre potest. Quindi le
228
Altre due proposizioni, poste a inizio periodo, sono costituite solamente dai
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
predicati: respondo e dicendum. Resta unultima congiunzione, sed, non
dicendo che cosa san Tommaso risponde. A sua volta, anche quod est
in quanto il fatto che lautore della Sacra Scrittura sia Dio costituisce il
cose, ma anche di utilizzare le cose stesse per significare altre cose: sed etam
anche un altro ut: nel potere di Dio non solo che , ma anche che ).
229
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
subordinate le une alle altre fino al quinto grado! Alla fine del capitolo, nella
potestte, con il quale forma un tuttuno: per questo motivo in cuius potestte
est una proposizione relativa che in verit non unattributiva, bens una
230
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
propria, ma una complementare indiretta. Per la precisione, oltre che
complementare indiretta
siano inconfutabili
contrito
compie il male
rimarrebbe ammirato
126 Per la verit, anche questa classificazione che stiamo presentando non universalmente
condivisa. Ad esempio, Tantucci (Analisi logica, Poseidonia, Bologna 1997, p.203) non fa rientrare le
locative tra le relative improprie; non solo, ma trattando delle complementari indirette locative
(p.206), distingue tra queste (andremo dove ci sar bisogno di noi) e le attributive introdotte da
un avverbio locativo che in realt ha il valore di un pronome relativo che traduce un complemento
di luogo (Quarto lo scoglio donde partirono i Mille, con donde = dal quale). A mio avviso,
invece, quasi ogni avverbio locativo pu essere sostituito da un pronome relativo: cos, proprio
nell'esempio riportato da Tantucci, andremo dove ci sar bisogno di noi sta per andremo nel
luogo in cui ci sar bisogno di noi. Ci mi sembra confermare che le relative possano avere anche
il valore di locative.
231
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
dallaltra solo alla luce del contesto. Nel nostro periodo, entrambi i vocaboli
expontur. Anche nel nostro periodo abbiamo quod est Deus e ut non
232
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
congiunzione dichiarativa e con il predicato allinfinito (da qui la
Scrittura sia Dio diventer dictur auctrem Sacrae Scriptrae Deum esse (del
Perifrastica o perifrasi un insieme di due o pi parole che formano un unico costrutto, che
127
per, in via eccezionale, non va tradotto con a/ab + lablativo, bens con il
leggere questo libro, in latino diventa questo libro da essere letto da te,
la pi semplice128.
che pu assumere:
4) finale: affinch
128In filologia, un simile criterio viene chiamato lecto facilor, la lettura pi facile: quando la
tradizione manoscritta di un testo presenta diverse versioni di un medesimo passo, si adotta quella
234 pi semplice e lineare, pi facile appunto, da un punto di vista sia sintattico sia semantico.
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
5) consecutivo: cosicch
6) concessivo: sebbene
Nei primi tre significati richiede di norma lindicativo, negli ultimi tre
235
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
soggettive, coordinate fra loro in forma avversativa, sono stati sciolti: unico
236
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
terrestre. Signifco verbo composto da signum + facre, fare, fungere da
durata,
In effetti, autore
eccellenza umana.
237
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
238
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
ANALISI DEL PERIODO: Respondo dicendum quod auctor Sacrae Scriptrae est Deus, in cuius potestte est ut non solum voces ad
significandum accommdet (quod etam homo facre potest), sed etam res ipsas
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi relativi (e avverbi) Elencare i predicati (verbali Elencare le proposizioni, indicando
specificandone il tipo specificando il termine al quale si o nominali) per ciascuna la congiunzione, il
riferiscono pronome relativo o lavverbio da cui
introdotta e il predicato verbale o
nominale che la caratterizza
1 Quod = congiunzione Cuius (riferito a Deus) Respondo (predicato verbale) Respondo
subordinativa dichiarativa
2 Ut = congiunzione Quod (riferito a ut non solum ... Dicendum (esse) (predicato Dicendum (esse)
subordinativa dichiarativa ovvero a un id sottinteso) nominale)
3 Sed = congiunzione Est Deus (predicato nominale) Quod ... est Deus
coordinativa avversativa
4 Est (predicato verbale) In cuius potestte est
5 Accommdet (predicato Ut non solum ... accommdet
verbale)
6 Facre potest (predicato Quod ... facre potest
verbale)
7 (Accommdet) (predicato Sed (ut) etam ... (accommdet)
verbale)
239
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
240
Quattordicesima Lezione
Roma
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Respondo dicendum quod auctor Sacrae Scriptrae est Deus, in cuius potestte est 2013
241
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Ut non solum voces ad significandum accommdet (quod etam homo facre potest), sed etam res ipsas
Accommdet (predicato verbale) Deus (sottinteso) Voces = complemento oggetto Ut = congiunzione subordinativa
dichiarativa
Accommdet (predicato verbale Deus (sottinteso) Res ipsas = complemento oggetto Sed = congiunzione coordinativa
sottinteso) (con attributo) avversativa
242
Quattordicesima Lezione
Roma
2013
ANALISI DELLA PAROLA: Respondo dicendum quod auctor Sacrae Scriptrae est Deus, in cuius potestte est ut non solum voces ad
significandum accommdet (quod etam homo facre potest), sed etam res ipsas
243
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
In preposizione in + ablativo = complemento di
stato in luogo
Cuius pronome relativo qui, quae, quod riferito a Deus, genitivo maschile singolare
244
Quattordicesima Lezione
Roma
Potest verbo modaale possum, potes, poti, posse, indicativo presente III singolare2013
coniugazione propria, atematico,
difettivo, suppletivo
Sed congiunzione coordinativa avversativa
Etam congiunzione coordinativa copulativa
Res sostantivo res, rei, V declinazione accusativo femminile plurale
Ipsas aggettivo ipse, ipsa, ipsum concordato con res, accusativo femminile plurale
determinativo
245
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Quindicesima Lezione
In questa Lezione impareremo:
ad apprezzare la dottrina del doppio triangolo semantico
a definire cosa si intenda per natura prolettica e
epesegetica di un pronome o di una congiunzione
a conoscere i significati della congiunzione cum quando
regge l'indicativo e quando regge il congiuntivo
a riflettere sulla natura coordinativa o subordinativa delle
congiunzioni avversative
a riconoscere il participio nominale e quello attributivo
a discernere tra luso verbale del participio come participio
congiunto e come ablativo assoluto
a identificare il complemento di pertinenza e quello di
mezzo
a valutare
Ilnuovo insuona
periodo che misura
cos: la parola anche possa essere
considerata una congiunzione e in quale misura invece un
avverbio
proprum ista scienta, quod ipsae res significtae per voces, etam
signifcant alquid.
246
Quindicesima Lezione
Roma
2013
significtae per voces, signifcant etam alquid.
invece si serve della Sacra Scrittura, cosicch oltre a usare le parole per dire
qualche cosa, pu fare ricorso alle cose stesse per significare altre cose ancora.
le parole, per riferirsi ad altro, gli oggetti. Cos, se dico penna, questo
aporetiche:
247
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
alla natura invariabile delle cose. Ora, invece, i nomi sono capaci di riferirsi
248
Quindicesima Lezione
Roma
2013
condividiamo il medesimo significato che attribuiamo sia alle sillabe pen-
Tommaso sa bene tutto ci. Nella sua argomentazione egli fa uso dei
termini con un significato tecnico preciso. Per questo, come vedremo, ripete
1) nel primo, una vox significa una res: per esempio, l'espressione
249
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
compiuto in Ges.
assumere la forma di tre significati distinti, in tutto nella Bibbia una sola
allinizio.
significato significato
letterale spirituale
250
Quindicesima Lezione
Roma
2013
Le congiunzioni sono quattro: la coordinativa copulativa et; la
di id eo, alla lettera ci per ci (eo infatti lablativo singolare neutro, con
valore causale, di id); del resto, anche l'italiano perci in origine era il
hoc, il quale, proprio in quanto allude a qualcosa che deve essere ancora
detto (ha questo di proprio: che cosa?), viene definito prolettico (dal greco
congiuntivo), utilizzato invece per narrare eventi passati (per questo viene
251
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
avversativo, mentre129.
simile interpretazione
proprio nel periodo precedente ne abbiamo avuto una riprova: ut non solum
alla precedente reggente in forma avversativa: cos si ricorder forse che nel
129Agli studenti italiani in genere si consiglia di tradurre il cum e il congiuntivo con un gerundio
(nel nostro caso, significando le parole in tutte le scienze qualcosa), che poi si pu scegliere di
rendere in forma esplicita con una proposizione temporale, causale, concessiva o avversativa. In
effetti, a differenza del gerundio latino, che un nome verbale, il gerundio italiano un verbo
cosa accade spesso anche nelle lingue moderne (ad esempio, lo studente,
253
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
(affinch). Ablativo assoluto invece il nome che viene dato al participio con
valore predicativo che per non sia concordato con nessun altro termine del
periodo al quale appartiene (per questo viene detto assoluto, dal latino
l'altra particolarit sintattica che sia il soggetto sia il participio stesso vanno
congiunto130.
130Anche per il participio predicativo, congiunto o in ablativo assoluto che sia, vale quanto detto
per il cum e il congiuntivo: in italiano, in prima approssimazione, lo si pu tradurre con un
gerundio, semplice se il participio presente, composto se il participio passato, per poi valutare
aggettivo: le cose che sono state significate. In effetti, tutti i participi con
131Il complemento di pertinenza serve a definire a chi o a cosa attiene, inerisce, chi o cosa riguarda
ci cui il complemento si riferisce. In italiano spesso introdotto dall'aggettivo proprio: ad
esempio, proprio di Agostino scrivere bene; in latino di solito si usa il genitivo di pertinenza
senza bisogno che venga preceduto dall'aggettivo proprum: est Augustni bene scribre. curioso
che qui troviamo invece una situazione inversa: in latino si usa l'aggettivo proprum come
attributo del pronome dimostrativo hoc, mentre in italiano si ha il complemento di pertinenza,
di proprio.
255
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
complemento diretto: termine tecnico che indica il vertice opposto alla base
Qui spendiamo poche parole solo per valutare la natura di anche: una
lavverbio iam, alla lettera e gi. In effetti, si tratta di un caso limite; noi la
132Si noti che per, sempre con l'accusativo, introduce anche il complemento di moto per luogo: in
effetti, come si percorre un tragitto per giungere a una meta, cos in maniera del tutto analoga si
compresa tra le congiunzioni influenti per l'analisi del periodo, perch non
affermare che nella Sacra Scrittura sia le parole significano qualcosa sia questo
257
In che senso la parola anche pu essere
interpretata sia come congiunzione sia come
avverbio?
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Et ido, cum in omnbus scientis voces signifcent, hoc habet proprum ista scienta, quod ipsae res significtae per
voces, etam signifcant alquid
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il introdotta e il predicato verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Et = congiunzione coordinativa Signifcent (predicato Et ido ... habet
copulativa verbale)
2 Ido = congiunzione copulativa Habet (predicato Cum signifcent
esplicativa verbale)
3 Cum = congiunzione Significtae Quod signifcant
subordinativa avversativa (predicato verbale)
4 Quod = congiunzione Signifcant (predicato Significtae
subordinativa dichiarativa verbale)
epesegetica
Elencare in ordine degradante le proposizioni reggenti e Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
complementari, indicando per ciascuna il grado e il tipo
1 Et ido habet = proposizione reggente enunciativa coordinata al
periodo precedente in forma copulativa e esplicativa Et ido habet hoc proprum
2 Quod signifcant = proposizione complementare diretta
oggettiva epesegetica di I grado Quod ipsae res (significtae) signifcant cum signifcent
258
Quindicesima Lezione
Roma
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Et ido, cum in omnbus scientis voces signifcent, hoc habet proprum ista scienta 2013
Habet (predicato verbale) Ista scienta (con attributo) Hoc proprum = complemento Et = congiunzione coordinativa
oggetto (con attributo) copulativa
Ido = congiunzione
coordinativa esplicativa
259
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Quod ipsae res significtae per voces, etam signifcant alquid
Signifcant (predicato Ipsae res (con attributo) Alquid= complemento oggetto Quod = congiunzione
verbale) subordinativa dichiarativa
epesegetica
260
Quindicesima Lezione
Roma
2013
ANALISI DELLA PAROLA: Et ido, cum in omnbus scientis voces signifcent, hoc habet proprum ista scienta, quod ipsae res significtae per
voces, etam signifcant alquid
Habet verbo predicativo habo, es, habi, habtum, habre, indicativo presente III singolare
transitivo attivo, II coniugazione
261
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Proprum aggettivo qualificativo proprus, a, um, I classe concordato con hoc, neutro singolare
accusativo
Ista aggettivo dimostrativo iste, ista, istud concordato con femminile singolare
scienta, nominativo
scienta sostantivo scienta, ae, I declinazione nominativo femminile singolare
Signifcant verbo predicativo signifco, as, vi, tum, re, indicativo presente III plurale
transitivo attivo, I coniugazione
Alquid pronome indefinito alquis, alquid accusativo neutro singolare
262
Roma
2013
Sedicesima Lezione
263
Proprio come ci si aspetterebbe, i predicati sono tre: signifcant, pertnet e
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
il nominale est sensus. Siccome i relativi non sono collocati a inizio frase,
dal momento che non spiega chi o che cosa o quale sia il primo
qui di per s potrebbe avere valore strumentale (il significato infatti non
264
Sedicesima Lezione
Roma
2013
un complemento di moto a luogo, ad primum sensum. Come mai? Si
esatta, tuttavia ha alle sue spalle una motivazione storica che la legittima. Il
Illa vero significato qua res significtae per voces, itrum res alas
suppnit.
interlineare:
265
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
266
Sedicesima Lezione
Roma
2013
vada unita a suppnit e che la coordinazione in forma copulativa sia
vero dictur.
sia, come nel nostro testo, in senso avversativo, alcuni rilievi etimologici
ma (proprio come accade, del resto, anche in italiano con la congiunzione
ripetizione133, di nuovo, a volte, come nel nostro caso, con sfumatura anche
pronomi): significa altro (fra molti), di contro a alter, tra, trum (anch'esso
fino alla monotonia sempre gli stessi tre termini tecnici: vox, due volte negli
lettera pu avere due sensi: l'uno letterale o storico, nella misura in cui la
realt significata attraverso la lettera a sua volta diventi significante che rinvii
divino, al modo stesso di vedere di Dio (il secondo triangolo semantico). Nel
134Histora calco del greco histora, vocabolo che deriva dalla radice id, comune anche, tra gli
altri, al greco ida, so in quanto ho visto, al platonico ida, la forma in quanto ci che visibile
agli occhi dellintelletto, e al latino vido: historcus pertanto colui che racconta un fatto perch
269
Studio Critico della Lingua Latina
Roma
2013
ANALISI DEL PERIODO: Illa ergo prima significato, qua voces signifcant res, pertnet ad primum sensum, qui est sensus historcus vel
litterlis
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il introdotta e il predicato verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Ergo = congiunzione Qua (riferito a Signifcant (predicato Ergo ... pertnet
coordinativa conclusiva significato) verbale)
2 Qui (riferito a Pertnet (predicato Qua signifcant
primum sensum) verbale)
Est sensus Qui est sensus
(predicato nominale)
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il
grado e il tipo
1 Ergo pertnet = proposizione reggente enunciativa
coordinata al periodo precedente in forma conclusiva
Ergo illa prima significato pertnet ad primum sensum (qui est sensus )
2 Qua signifcant = proposizione relativa impropria,
complementare indiretta strumentale, di I grado Qua signifcant
3 Qui est sensus = proposizione attributiva di I grado
270
Sedicesima Lezione
Roma
2013
ANALISI DELLE PROPOSIZIONI: Illa ergo prima significato, qua voces signifcant res, pertnet ad primum sensum, qui est sensus
historcus vel litterlis
Qua (riferito a prima significato) = complemento di Ad primum sensum = complemento di moto a luogo figurato (con
mezzo un attributo)
271
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Illa ergo prima significato, qua voces signifcant res, pertnet ad primum sensum, qui est sensus historcus
vel litterlis
Illa aggettivo dimostrativo ille, illa, illud concordato con significato, femminile singolare
nominativo
Ergo congiunzione coordinativa conclusiva
Prima aggettivo numerale primus, a, um, I classe concordato con significato, femminile singolare
ordinale nominativo
Significato sostantivo significato, nis, III declinazione nominativo femminile singolare
in nasale
Qua pronome relativo qui, quae, quod riferito a significato, ablativo femminile singolare
Voces sostantivo vox, vocis, III declinazione in nominativo femminile plurale
gutturale
Signifcant verbo predicativo signifco, as, vi, tum, re, indicativo presente III plurale
transitivo attivo, I coniugazione
Res sostantivo res, rei, V declinazione accusativo femminile plurale
Pertnet verbo predicativo pertino, es, pertini, re, indicativo presente III singolare
intransitivo, II coniugazione,
difettivo
272
Sedicesima Lezione
Roma
Ad preposizione ad + accusativo = complemento 2013
di moto a luogo
Primum aggettivo numerale primus, a, um, I classe concordato con sensum, maschile singolare
ordinale accusativo
Sensum sostantivo sensus, us, IV declinazione accusativo maschile singolare
Qui pronome relativo qui, quae, quod riferito a sensum, nominativo maschile singolare
Est verbo copulativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III singolare
propria, atematico, difettivo,
suppletivo
Sensus sostantivo sensus, us, IV declinazione nominativo maschile singolare
Historcus aggettivo qualificativo historcus, a, um, I classe concordato con sensus, maschile singolare
nominativo
Vel congiunzione coordinativa disgiuntiva inclusiva
Litterlis aggettivo qualificativo litterlis, e, II classe a 2 uscite concordato con sensus, maschile singolare
nominativo
273
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Illa vero significato qua res significtae per voces, itrum res alas signifcant, dictur sensus spiritulis; qui
super litterlem fundtur, et eum suppnit
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il introdotta e il predicato verbale o nominale che la
termine al quale si caratterizza
riferiscono
1 Vero = congiunzione Qua (riferito a Significtae (predicato Vero ... dictur
coordinativa avversativa significato) verbale)
2 Et = congiunzione coordinativa Qui (riferito a Signifcant (predicato Qua ... signifcant
copulativa sensus spiritulis) verbale)
3 Dictur (predicato verbale) Significtae
4 Fundtur (predicato Qui ... fundtur
verbale)
5 Suppnit (predicato Et (qui) ... suppnit
verbale)
Elencare in ordine degradante le proposizioni
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
grado e il tipo
1 Vero ... dictur = proposizione reggente enunciativa
coordinata al periodo precedente in forma avversativa
Vero illa significato dictur sensus spiritulis (qui fundtur <et> suppnit)
2 Qua ... signifcant = proposizione relativa impropria,
complementare indiretta strumentale, di I grado
3 Qui ... fundtur = proposizione attributiva di I grado Qua res (significtae) signifcant
274
Sedicesima Lezione
Roma
2013
Respondo
Dicendum
Quod est Deus
In cuius potestte est
Ut non solum voces accommdet (quod facre potest) < > sed (ut) etam res ipsas (accommdet)
Et ido habet hoc proprum
Quod ipsae res (significtae) signifcant cum signifcent
Ergo prima significato pertnet ad primum sensum (qui est sensus)<>Vero illa significato dictur sensus spiritulis (qui fundtur <et> suppnit)
Qua signifcant Qua res (significtae) signifcant
275
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Illa vero significato qua res significtae per voces, itrum res alas signifcant, dictur sensus
spiritulis
Dictur (predicato verbale) Illa significato (con un Sensus spiritulis = complemento Vero = congiunzione
attributo) predicativo del soggetto (con un coordinativa avversativa
attributo)
276
Sedicesima Lezione
Roma
2013
Suppnit (predicato verbale) Qui (sottinteso e riferito a Eum = complemento oggetto Et = congiunzione coordinativa
sensus spiritulis) copulativa
277
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Illa vero significato qua res significtae per voces, itrum res alas signifcant, dictur sensus spiritulis; qui
super litterlem fundtur, et eum suppnit
Illa aggettivo dimostrativo ille, illa, illud concordato con significato, femminile singolare
nominativo
Vero congiunzione coordinativa avversativa
Significtae verbo con funzione signifco, as, vi, tum, re, participio, concordato con res, passato, femminile plurale
attributiva transitivo passivo, I nominativo
coniugazione, I classe
Per preposizione per + accusativo = complemento
di mezzo
Voces sostantivo vox, vocis, III declinazione in accusativo femminile plurale
gutturale
Itrum avverbio iterativo
Res sostantivo res, rei, V declinazione accusativo femminile plurale
Alas aggettivo indefinito alus,a, ud, I classe pronominale concordato con res, accusativo femminile plurale
278
Sedicesima Lezione
Roma
Signifcant verbo predicativo signifco, as vi, tum, re, indicativo presente III plurale 2013
transitivo attivo, I coniugazione
Dictur verbo predicativo dico, is, dixi, dictum, -re, indicativo presente III singolare
transitivo passivo, III
coniugazione
Sensus sostantivo sensus, us, IV declinazione nominativo maschile singolare
Spiritulis aggettivo qualificativo spiritulis, e, II classe a 2 uscite concordato con sensus, maschile singolare
nominativo
Qui pronome relativo qui, quae, quod riferito a sensus, nominativo maschile singolare
Super preposizione super + accusativo =
complemento di stato in luogo
Litterlem pronome qualificativo litterlis, e, II classe a 2 uscite concordato con sensum maschile singolare
sottinteso, accusativo
Fundtur verbo predicativo fundo, as, vi, tum, re, indicativo presente III singolare
transitivo passivo, I coniugazione
Et congiunzione coordinativa copulativa
Eum pronome is, ea, id riferito a (sensum) litterlem, maschile singolare
determinativo accusativo
Suppnit verbo predicativo suppno, is, posi, postum, re, indicativo presente III singolare
transitivo attivo, III coniugazione
279
Roma 2013
Diciassettesima Lezione
In questa Lezione impareremo:
la coniugazione del perfetto indicativo passivo
a riconoscere il participio futuro
a identificare e definire cosa sia una proposizione
incidentale
quali sono i tre sensi spirituali della Sacra Scrittura
che cosa sia l'interpretazione tipologica
significati distinti:
280
Trifaram, come il quadrifaram che incontrammo all'inizio del secondo
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
in caso accusativo non perch complemento oggetto (il quale non sarebbe
spirituali:
Sicut enim dicit Apostlus, lex vetus figra est novae legis.
Sicut enim dicit Apostlus, vetus lex est figra legis novae.
Come infatti dice l'Apostolo, l'antica legge figura della nuova legge.
riferisce piuttosto ai capitoli dal settimo al decimo della Lettera agli Ebrei,
281
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Adamo figura (tpos) di colui che doveva venire (Rm 5,14) interpreta il
tempo stesso trova compimento solo in Cristo: ecco che, come anticipato nella
diviene vox, significante di unaltra res, Cristo stesso. Questo primo senso,
282
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
Per quanto riguarda l'analisi delle proposizioni e della parola, c' poco
a una sola uscita (per questo motivo, sui dizionari, oltre al nominativo, viene
indicato, unica eccezione tra gli aggettivi, il genitivo singolare: vetus, vetris);
in um al genitivo plurale e in a nei casi retti del neutro plurale. Legis infine
fine:
283
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
figura che rinvia al Nuovo Testamento, cos lo stesso Nuovo Testamento diventa
segno che rimanda alla gloria futura, alla vita eterna. Tommaso, come
Vale solamente la pena osservare che futrus, a, um, qui utilizzato come
attributo di glorae.
In nova etam lege, ea quae in capte sunt gesta, sunt signa erum
135Stupir forse il ripetuto uso dei due punti per separare gli ultimi tre periodi che siamo venuti
esaminando. Si tenga tuttavia conto che in generale la punteggiatura nei testi antichi o assente o
Anche nella nuova legge, quelle cose che sono state compiute nel capo,
evidentemente del senso morale. Non a caso, Tommaso utilizza due verbi
4,15; Col 1,18; 2,19): la vita, le azioni, le gesta di Ges narrate nei Vangeli
Per il resto, vale solo la pena annotare che caput, tis sostantivo neutro
singolare ben diverso dal modello di multiplictas, tis) e che sunt gesta il
285
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
perfetto indicativo passivo del verbo gerre, verbo che incontrammo gi nel
una delle poche forme verbali latine composte, formata dal participio passato
per la formazione del presente indicativo passivo e non del passato). Per
passivo latino:
es es es es
286
sunt sunt sunt sunt
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
Dionigi per, che interpreta hierarcha nel senso di ordine sacro, indica
stesso e immutabili.
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Autem = congiunzione Dividtur Autem ... dividtur
coordinativa avversativa (predicato
verbale)
2
288
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
289
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Hic aggettivo dimostrativo hic, haec, hoc concordato con sensus, maschile singolare
nominativo
Spiritulis aggettivo qualificativo spiritualis, e, II classe a 2 uscite concordato con sensus, maschile singolare
nominativo
Trifaram avverbio di modo
Dividtur verbo predicativo divdo, is, divsi, divsum, re, indicativo presente III singolare
transitivo passivo, III
coniugazione
290
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Sicut enim dicit Apostlus, lex vetus figra est novae legis
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Sicut = congiunzione Dicit (predicato Sicut ... dicit
subordinativa incidentale verbale)
2 Enim = congiunzione Figura est Enim ... figra est
coordinativa esplicativa (predicato
nominale)
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il
grado e il tipo
1 Enim ... figura est = proposizione reggente enunciativa
coordinata al periodo precedente in forma esplicativa Enim ... figra est
Sicut ... dicit
2 Sicut ... dicit = proposizione complementare indiretta
incidentale di primo grado
291
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Sicut enim dicit Apostlus, lex vetus figra est novae legis
292
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Sicut enim dicit Apostlus, lex vetus figra est novae legis
293
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Et ipsa nova lex, ut dicit Dionysus in Ecclesiastca Hierarcha, est figra futrae glorae
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Et = congiunzione coordinativa Dicit (predicato Et ... est figra
copulativa verbale)
2 Ut = congiunzione Est figra Ut ... dicit
subordinativa incidentale (predicato
nominale)
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il
grado e il tipo
1 Et ... est figra = proposizione reggente enunciativa
coordinata al periodo precedente in forma copulativa Et ... est figra
Ut ... dicit
2 Ut dicit = proposizione complementare indiretta
incidentale di primo grado
294
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Et ipsa nova lex, ut dicit Dionysus in Ecclesiastca Hierarcha, est figra futrae glorae
Est figra (predicato Ipsa nova lex (con due Et = congiunzione coordinativa
nominale) attributi) copulativa
In Ecclesiastca Hierarcha = complemento di stato in Futrae glorae = complemento di specificazione del predicato
luogo (con un attributo) nominale (con un attributo)
295
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Et ipsa nova lex, ut dicit Dionysus in Ecclesiastca Hierarcha, est figra futrae glorae
Est verbo copulativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III singolare
propria, difettiva, atematica,
suppletiva
296
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
Figra sostantivo figra, ae, I declinazione nominativo femminile singolare
Futrae aggettivo qualificativo futrus, a, um, I classe concordato con glorae, femminile singolare
genitivo
Glorae sostantivo glora, ae, I declinazione genitivo femminile singolare
297
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: In nova etam lege, ea quae in capte sunt gesta, sunt signa erum quae nos agre debmus
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Etam= congiunzione Quae (riferito a ea) Sunt gesta Quae ... sunt gesta
coordinativa copulativa (predicato
verbale)
2 Quae (riferito a Sunt signa Etam sunt signa
erum) (predicato
nominale)
3 Agre debmus Quae ... agre debmus
(predicato
verbale)
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il
grado e il tipo
1 Etam sunt signa = proposizione reggente
enunciativa coordinata al periodo precedente in forma
copulativa Etam ea (quae ... sunt gesta) sunt signa erum (quae ... agre debmus)
Quae ... sunt gesta = proposizione attributiva di I grado
298
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: In nova etam lege, ea quae in capte sunt gesta, sunt signa erum quae nos agre debmus
Etam = congiunzione
Sunt signa (predicato Ea coordinativa copulativa
nominale)
In nova lege = complemento di stato in luogo (con un Erum = complemento di specificazione del predicato nominale
attributo)
299
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: In nova etam lege, ea quae in capte sunt gesta, sunt signa erum quae nos agre debmus
300
Diciassettesima Lezione
Roma 2013
Quae pronome relativo qui, quae, quod riferito a erum, accusativo neutro plurale
Nos pronome personale nos, nostrum/i, nobis, nos, nobis nominativo comune136 I plurale
Agre verbo predicativo ago, is, egi, actum, re, transitivo infinito presente
attivo, III coniugazione
Debmus verbo modale debo, es, debi, debtum, re, indicativo presente I plurale
transitivo attivo, II coniugazione
136 Con comune si intende che il pronome pu essere usato sia come femminile sia come maschile.
301
Roma 2013
Diciottesima Lezione
In questa Lezione impareremo:
a identificare il complemento di pertinenza
a utilizzare un criterio fornito da Aristotele per
distinguere tra soggetto e predicato nominale
a conoscere l'etimologia dei termini allegoria e
anagogia
dimostrativo:
Quello dunque secondo il quale quelle cose che sono dell'antica legge,
302
Diciottesima Lezione
Roma 2013
allegoria137 viene dal greco llos, altro + agoryein, parlare, quindi dire
non troviamo risposta nel testo. Il fatto che esso si riferisce a un pronome
Gli altri due sunt sono seguiti invece da un genitivo. Non possono
spirituale:
Secundum vero quod ea quae in Christo sunt facta, vel in his quae
Christum signifcant, sunt signa erum quae nos agre debmus, est sensus
morlis.
Quello invece secondo il quale quelle cose che sono state fatte in Cristo,
304
Diciottesima Lezione
Roma 2013
Tommaso, quegli stessi personaggi e episodi, proprio per questo loro essere
numero e caso con il soggetto quae, come avverrebbe anche per il nome di
un predicato nominale.
Si ricordi che una congiunzione disgiuntiva, che cio serve a separare, detta inclusiva quando i
138
due termini disgiunti, anzich escludersi, sono sinonimi o comunque facenti parte di un insieme
comune.
305
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
anagogcus.
In quanto invece significano quelle cose che sono nella gloria eterna,
il senso anagogico.
limitazione.
306
Diciottesima Lezione
Roma 2013
novissma. Infatti anagogia viene dal greco an, in alto + gein, condurre:
dellarticlus decmus, nel quale lAquinate aggiunge che nella Sacra Scrittura
307
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Secundum ergo quod ea quae sunt vetris legis, signifcant ea quae sunt novae legis, est sensus allegorcus
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il termine introdotta e il predicato verbale o nominale che la caratterizza
al quale si riferiscono
1 Ergo = congiunzione Secundum quod (riferito Sunt (predicato Quae ... sunt
coordinativa conclusiva a sottinteso id) verbale)
308
Diciottesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Secundum ergo quod ea quae sunt vetris legis, signifcant ea quae sunt novae legis, est sensus
allegorcus
Predicato Soggetto Complementi diretti Connettori
(verbale o nominale) (oggetto o predicativo)
Est (id) (predicato nominale) Sensus allegorcus (con un attributo) Ergo = congiunzione
coordinativa conclusiva
Complementi indiretti Complementi indiretti
Vetris legis = complemento di pertinenza (con un Novae legis = complemento di pertinenza (con un attributo)
attributo)
309
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Secundum ergo quod ea quae sunt vetris legis, signifcant ea quae sunt novae legis, est sensus allegorcus
310
determinativo
Diciottesima Lezione
Roma 2013
Quae pronome relativo qui, quae, quod riferito al precedente ea, neutro plurale
nominativo
Sunt verbo predicativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III plurale
propria, difettivo, atematico,
suppletivo
Novae aggettivo qualificativo novus, a, um, I classe concordato con legis, genitivo femminile singolare
311
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Roma 2013
ANALISI DEL PERIODO: Secundum vero quod ea quae in Christo sunt facta, vel in his quae Christum signifcant, sunt signa erum
quae nos agre debmus, est sensus morlis
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il termine introdotta e il predicato verbale o nominale che la
al quale si riferiscono caratterizza
1 Vero = congiunzione Secundum quod (riferito a Sunt facta (predicato verbale) Vero ... est (id)
coordinativa avversativa un sottinteso id)
2 Quae (riferito al Signifcant (predicato Secundum quod ... sunt signa
precedente ea) verbale)
3 Quae (riferito al Sunt signa (predicato Quae ... sunt facta
precedente his) nominale)
4 Quae (riferito al Agre debmus (predicato Quae ... signifcant
precedente erum) verbale)
5 Est (id) (predicato nominale) Quae ... agre debmus
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il
grado e il tipo Vero ... est (id)
1 Vero ... est (id) = proposizione reggente enunciativa
coordinata al periodo precedente in forma avversativa Secundum quod ea (quae ... sunt facta in his (quae ... signifcant)) sunt signa erum
2 Secundum quod ... sunt signa = proposizione relativa (quae ... agre debmus)
impropria complementare indiretta modale di I grado
3 Quae ... sunt facta = proposizione attributiva di II grado
312
Diciottesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Secundum vero quod ea quae in Christo sunt facta, vel in his quae Christum signifcant, sunt signa
Secundum quod (riferito a un sottinteso id) = Erum = complemento di specificazione del predicato nominale
complemento di modo
In Christo = complemento di stato in luogo In his = complemento di stato in luogo
313
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA: Secundum vero quod ea quae in Christo sunt facta, vel in his quae Christum signifcant, sunt signa erum
quae nos agre debmus, est sensus morlis
314
Diciottesima Lezione
Roma 2013
His pronome dimostrativo hic, haec, hoc ablativo neutro plurale
Quae pronome relativo qui, quae, quod riferito al precedente his, neutro plurale
nominativo
Christum sostantivo Christus, i, II declinazione accusativo maschile singolare
Signifcant verbo predicativo signifco, as, vi, tum, re, indicativo presente III plurale
transitivo attivo, I coniugazione
Sunt verbo copulativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III plurale
propria, difettivo, atematico,
suppletivo
Signa sostantivo signum, i, II declinazione nominativo neutro plurale
Morlis aggettivo qualificativo morlis, e, II classe a 2 uscite concordato con sensus, maschile singolare
nominativo
315
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ANALISI DEL PERIODO: Prout vero signifcant ea quae sunt in aeterna glora, est sensus anagogcus
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) congiunzione, il pronome relativo o lavverbio da cui
specificando il introdotta e il predicato verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Prout = congiunzione Quae (riferito a ea) Signifcant (predicato Prout ... significant
subordinativa modale verbale)
2 Vero = congiunzione Sunt (predicato Quae ... sunt
coordinativa avversativa verbale)
3 Est (id) (predicato Vero ... est (id)
nominale)
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il
grado e il tipo
1 Vero ... est (id) = proposizione reggente enunciativa
coordinata al periodo precedente in forma avversativa Vero ... est (id)
2 Prout ... signifcant = proposizione complementare
indiretta modale di I grado
Prout ... signifcant ea (quae ... sunt)
3 Quae ... sunt = proposizione attributiva di II grado
316
Diciottesima Lezione
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Diagramma di flusso del sesto capoverso:
Autem ... dividtur Enim ... figra est Et ... est figra Etam ea (quae ... sunt gesta) sunt signa erum (quae ... agre debmus)
Sicut ... dicit Ut ... dicit
Ergo ... est (id) Vero ... est (id) Vero ... est (id)
secundum quod ea Secundum quod ea Prout ... signifcant ea (quae ... sunt)
(quae ... sunt) signifcant ea (quae ... sunt facta in his
(quae ... sunt) (quae ... signifcant)) sunt signa erum
(quae ... agre debmus)
317
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ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Prout vero signifcant ea quae sunt in aeterna glora, est sensus anagogcus
Significant (predicato (ea quae in Christo sunt facta, Ea = complemento oggetto Prout = congiunzione
verbale) vel in his quae Christum subordinativa modale
signifcant) (sottinteso)
318
Diciottesima Lezione
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ANALISI DELLA PAROLA: Prout vero signifcant ea quae sunt in aeterna glora, est sensus anagogcus
Parte del discorso Paradigma e diatesi (verbi) Modo Tempo Persona
(sostantivo, verbo, aggettivo, Declinazione (sostantivi) (verbi) (verbi) (verbi)
Parola pronome, avverbio, Classe (aggettivi) Caso Genere Numero
congiunzione, preposizione, Tipo(avverbi, pronomi, congiunzioni) (sostantivi, aggettivi e pronomi) (sostantivi, aggettivi e (verbi , sostantivi,
esclamazione) Complemento (preposizioni) Concordanza pronomi) aggettivi e pronomi)
(aggettivi, pronomi)
Signifcant verbo predicativo signifco, as, vi, tum, re, indicativo presente III plurale
transitivo attivo, I coniugazione
Ea pronome determinativo is, ea, id accusativo neutro plurale
Quae pronome relativo qui, quae, quod riferito a ea, nominativo neutro plurale
Sunt verbo predicativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III plurale
propria, difettivo, atematico,
suppletivo
In preposizione in + ablativo = complemento di
stato in luogo
Aeterna aggettivo qualificativo aeternus, a, um, I classe concordato con glora, ablativo femminile singolare
Est verbo copulativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III singolare
propria, difettivo, atematico,
suppletivo
Sensus sostantivo sensus, us, IV declinazione nominativo maschile singolare
Anagogcus aggettivo qualificativo anagogcus, a, um, I classe concordato con sensus, maschile singolare
319
nominativo
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Diciannovesima lezione
In questa Lezione impareremo:
che cosa e come formato il periodo ipotetico
i tre significati che possono convivere nella congiunzione
subordinatva ut
come la congiunzione coordinativa autem possa
introdurre una proposizione subordinata
come etam possa equivocamente essere intesa sia
come congiunzione coordinativa copulativa sia come
avverbio rafforzativo
ad apprezzare alcune etimologie
Quia vero sensus litterlis est, quem auctor intendit: auctor autem
Sacrae Scriptrae Deus est, qui omna simul suo intellectu comprehendit:
variazioni:
320 ma lautore della Sacra Scrittura Dio, che comprende tutte le cose
Diciannovesima Lezione
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che Dio, come capace di veicolare tre differenti sensi spirituali per mezzo di
321
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meglio assorbito nel relativo stesso, reso in forma esplicita nella traduzione in
piano semantico.
all'altra, senza che alcuna sia inclusa in unaltra. Avremo pertanto quia est
(is), quem intendit, autem Deus est, qui comprehendit, non est
322
Diciannovesima Lezione
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nei confronti della precedente causale, tant che si potrebbe con maggior
uno dei caposaldi con cui il pensiero scientifico e razionale procede nel suo
323
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regolano l'uso dei modi verbali nel periodo ipotetico; in questa sede tuttavia
pare che lAquinate fosse molto convinto della verosimiglianza di una simile
324
Diciannovesima Lezione
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litterlem sensum (ci non toglie che sia pur sempre possibile rintracciare il
auctor intendit alla lettera significa ci verso cui l'autore tende, ci che ha di
qualche cosa, ossia tesa, rivolta a qualche cosa. Inconvenens in latino usato
insieme: etimologicamente pertanto sta per che non viene insieme, che non
L'articolo decimo in verit non termina qui; le tre difficolt sollevate nei
325
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per esercitarsi e capire meglio gli argomenti qui studiati. A Dio piacendo,
326
Diciannovesima Lezione
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327
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ANALISI DEL PERIODO: Quia vero sensus litterlis est, quem auctor intendit: auctor autem Sacrae Scriptrae Deus est, qui omna
simul suo intellectu comprehendit: non est inconvenens, ut dicit Augustnus, si etam secundum litterlem sensum in una littra Scriptrae
plures sint sensus
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i predicati Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) (verbali o nominali) il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1 Quia = congiunzione Quem (riferito a Est (is) (predicato Quia ... est (is)
subordinativa causale sottinteso is) nominale)
2 Vero = congiunzione Qui (riferito a Intendit (predicato Quem ... intendit
coordinativa avversativa Deus) verbale)
3 Autem = congiunzione Deus est (predicato Autem (quia) ... Deus est
coordinativa avversativa nominale)
4 Ut = congiunzione Comprehendit Qui ... comprehendit
subordinativa incidentale (predicato verbale)
5 Si = congiunzione subordinativa Non est inconvenens Vero ... non est inconvenens
condizionale (predicato nominale)
328
Diciannovesima Lezione
Roma 2013
Elencare in ordine degradante le proposizioni Disegnare il diagramma di flusso dellintero periodo
reggenti e complementari, indicando per ciascuna il
grado e il tipo
1 Vero ... non est inconvenens = proposizione reggente
enunciativa coordinata al periodo precedente in forma
avversativa Vero ... non est inconvenens
2 Ut ... dicit = proposizione complementare indiretta
incidentale di I (o II) grado
ut ... dicit si ... plures sint
3 Si ... plures sint = proposizione complementare indiretta
condizionale di I grado
4 Quia ... est (is) = proposizione complementare indiretta quia ... est (is) (quem ... intendit) autem (quia) ... Deus est (qui ... comprehendit)
causale di I (o di II) grado
329
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ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Quia vero sensus litterlis est, quem auctor intendit: auctor autem Sacrae Scriptrae
Deus est, qui omna simul suo intellectu comprehendit
Simul = complemento di tempo determinato Suo intellectu = complemento di mezzo (con un attributo)
330
Diciannovesima Lezione
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: Non est inconvenens, ut dicit Augustnus, si etam secundum litterlem sensum in una littra
Scriptrae plures sint sensus
Predicato Soggetto Complementi diretti Connettori
(verbale o nominale) (oggetto o predicativo)
In una littra = complemento di stato in luogo (con un Scriptrae = complemento di specificazione del complemento di
attributo) stato in luogo
331
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ANALISI DELLA PAROLA: Quia vero sensus litterlis est, quem auctor intendit: auctor autem Sacrae Scriptrae Deus est, qui omna
simul suo intellectu comprehendit: non est inconvenens, ut dicit Augustnus, si etam secundum litterlem sensum in una littra Scriptrae
plures sint sensus
332
Diciannovesima Lezione
Roma 2013
Sacrae aggettivo qualificativo sacer, sacra, sacrum, I classe concordato con Scripturae, femminile singolare
genitivo
Scriptrae sostantivo scriptra, ae, I declinazione genitivo femminile singolare
Deus sostantivo deus, i, II declinazione nominativo maschile singolare
Est verbo copulativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III singolare
propria, difettivo, atematico,
suppletivo
Qui pronome relativo qui, quae, quod riferito a Deus, nominativo maschile singolare
Omna pronome indefinito omnis, e, II classe a 2 uscite accusativo neutro plurale
Simul avverbio di tempo
Suo aggettivo possessivo suus, a, um, I classe concordato con intellectu, maschile singolare
riflessivo ablativo
Intellectu sostantivo intellectus, us, IV declinazione ablativo maschile singolare
Comprehendit verbo predicativo comprehendo, is, prehendi, indicativo presente III singolare
prehensum, re, transitivo attivo,
III coniugazione
Non avverbio di negazione
Est verbo copulativo sum, es, fui, esse, coniugazione indicativo presente III singolare
propria, difettivo, atematico,
suppletivo
Inconvenens aggettivo qualificativo inconvenens, entis, II classe a 1 non concordato, perch il verbo neutro singolare
uscita impersonale, nominativo
Ut congiunzione subordinativa incidentale
Dicit verbo predicativo dico, is, dixi, dictum, re, indicativo presente III singolare
transitivo attivo, III coniugazione
Augustnus sostantivo Augustnus, i, II declinazione nominativo maschile singolare
Si congiunzione subordinativa condizionale
333
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Etam avverbio rafforzativo
Secundum preposizione secundum + accusativo =
complemento di modo
Litterlem aggettivo qualificativo litterlis, e, II classe a 2 uscite concordato con sensum, maschile singolare
accusativo
Sensum sostantivo sensus, us, IV declinazione accusativo maschile singolare
In preposizione in + ablativo = complemento di
stato in luogo
Una aggettivo numerale unus, a, um, I classe, concordato con littra, ablativo femminile singolare
cardinale pronominale
Littra sostantivo littra, ae, I declinazione ablativo femminile singolare
Scriptrae sostantivo scriptra, ae, I declinazione genitivo femminile singolare
Plures aggettivo indefinito plus, pluris, II classe a 1 uscita, concordato con sensus, maschile plurale
comparativo di maggioranza di nominativo
multus, a, um
Sint verbo copulativo sum, es, fui, esse, coniugazione congiuntivo presente III plurale
propria, difettivo, atematico,
suppletivo
334
Roma
2013
APPENDICI
335
Roma 2013
APPENDICE 1
Abbiamo usato ledizione leonina riprodotta nel seguente volume: San Tommaso dAquino, La
139
Somma Teologica, traduzione e commento a cura dei domenicani italiani, vol. I, ed. Studio
SED EST CONTRA quod dicit Gregorus: Sacra Scriptra omnes scientas
ipso locutinis suae more transcendit: quia uno eodemque sermne, dum narrat
gestum, prodit mysterum141.
Hic autem sensus spiritulis trifaram dividtur. Sicut enim dicit Apostlus, lex
vetus figra est novae legis: et ipsa nova lex, ut dicit Dionysus in Ecclesiastca
Hierarcha, est figra futrae glorae: in nova etam lege, ea quae in capte sunt
gesta, sunt signa erum quae nos agre debmus. Secundum ergo quod ea quae
sunt vetris legis, signifcant ea quae sunt novae legis, est sensus allegorcus:
secundum vero quod ea quae in Christo sunt facta, vel in his quae Christum
signifcant, sunt signa erum quae nos agre debmus, est sensus morlis: prout
vero signifcant ea quae sunt in aeterna glora, est sensus anagogcus.
Quia vero sensus litterlis est, quem auctor intendit: auctor autem Sacrae
Scriptrae Deus est, qui omna simul suo intellectu comprehendit: non est
inconvenens, ut dicit Augustnus, si etam secundum litterlem sensum in una
littra Scriptrae plures sint sensus.
338
Roma 2013
APPENDICE 2
NEL DECIMO
339
COS SI PROCEDE
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Roma 2013
340
Appendice 2
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a quator praedictis.
dai quattro detti sopra.
341
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prodit mysterum.
trasmette un mistero.
342
Appendice 2
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343
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Roma 2013
Sicut dicit enim Apostlus, vetus lex est figra novae legis:
Come dice infatti l'Apostolo, l'antica legge figura della nuova legge:
sunt gesta in capte, sunt signa erum quae nos debmus agre.
sono state compiute nel capo, sono segni di quelle che noi dobbiamo fare.
344
Appendice 2
Roma 2013
vel in his quae signifcant Christum, sunt signa erum quae nos debmus
o in queste che significano Cristo, sono segni di quelle che noi dobbiamo
Quia vero sensus litterlis est, quem auctor intendit: autem auctor
Poich per il senso letterale quello che l'autore intende: ma l'autore
sint plures .
siano molteplici.
345
Roma 2013
APPENDICE 3
Congiunzioni e avverbi
incontrati
autem = congiunzione coordinativa avversativa
comparativa)
347
Roma 2013
APPENDICE 4
Preposizioni e complementi
incontrati
a/ab + ablativo = complemento di separazione
348
Roma
2013
APPENDICE 5
Paradigmi dei verbi
incontrati
accommdo, as, vi, tum, re, I coniugazione, transitivo
transitivo
propria
intransitivo
350
Roma
2013
APPENDICE 6
Sostantivi
e aggettivi di I e II classe
incontrati
aeternus, a, um, I classe
351
convenens entis, II classe a 1 uscita
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352
Appendice 6
Roma 2013
353
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354
Roma
2013
APPENDICE 7
Etimologie presentate
accommdo, re 12
adverbum, i 184
alinus, a, um 185
allegora, ae 79
anagoga, ae 83
apodittico 99
apodosi 99
assigno, re 130
assoluto 30
auctor, ris 13
comprehendo, re 101
contino, re 196
debo, re 146
ecclesa, ae 62
355
etam 32
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Roma 2013
expno, re 195
fallaca, ae 146
fundo, re 44
hierarcha, ae 62
histora, ae 44
homo, nis 12
intendo, re 101
inveno, re 196
itrum 43
mysterum, i 216
omnno 185
ogni 146
ostendo, re 146
parabolcus, a, um 196
pertino, re 41
praedco, re 184
praetera 195
procdo, re 130
prodo, re 216
356
Appendice 7
Roma 2013
protasi 99
scienta, ae 214
signifco, re 12
suppno, re 44
testamentum, i 174
tollo, re 129
transcendo, re 215
tpos 57
357
Roma 2013
APPENDICE 8
Le cinque declinazioni
dei sostantivi
PRIMA DECLINAZIONE
scriptra, ae Singolare Plurale
(o scrittura) (o scritture)
142Uno studente mi ha giustamente fatto osservare che, specialmente per gli studenti stranieri,
sarebbe stato utile aggiungere in queste tabelle la traduzione delle singole voci in italiano. Si tenga
tuttavia presente che la traduzione valida solo in prima approssimazione, in quanto suscettibile
di molte variazioni in base al contesto in cui il vocabolo inserito; ci non vale solo per lablativo,
che pu tradurre molteplici complementi, resi in italiano con lausilio di preposizioni differenti, ma
anche per tutti gli altri casi: cos, ad esempio, lo stesso nominativo pu svolgere la funzione di
complemento predicativo del soggetto e essere tradotto in italiano con le preposizioni come o
358 in qualit di. Probabilmente solo il vocativo non soggetto a variazioni di sorta nella traduzione.
Appendice 8
Roma 2013
SECONDA DECLINAZIONE
(o apostolo) (o apostoli)
359
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Roma 2013
SECONDA DECLINAZIONE
(flessione particolare del sostantivo deus)
(o dio) (o dei)
144Siccome un nome di persona, lablativo semplice deo non pu essere strumentale (il
complemento di mezzo sarebbe stato per deum); per questo abbiamo premesso la preposizione ab,
per formare un complemento dagente. Applicheremo lo stesso criterio anche in seguito, con il
360 sostantivo Isus e qualora un pronome maschile o femminile si supponga riferito a una persona.
Appendice 8
Roma 2013
SECONDA DECLINAZIONE
(a desinenza zero al nominativo e vocativo singolare)
(o fanciullo) (o fanciulli)
361
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SECONDA DECLINAZIONE
(a desinenza zero e con perdita della vocale -e-
(o libro) (o libri)
362
Appendice 8
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SECONDA DECLINAZIONE
(sostantivi di genere neutro)
(o mistero) (o misteri)
363
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Il trattino indica il fatto che non possibile determinare un numero abbastanza ristretto di uscite
145
possibili per il nominativo singolare: questo rappresenta lunica vera difficolt dei nomi di terza
364 declinazione. Le desinenze tra parentesi invece sono varianti, in genere meno frequenti.
Appendice 8
Roma 2013
TERZA DECLINAZIONE
(o verit) (o verit)
365
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TERZA DECLINAZIONE
(sostantivi di genere neutro)
(o capo) (o capi)
366
Appendice 8
Roma 2013
QUARTA DECLINAZIONE
(o senso) (o sensi)
367
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QUARTA DECLINAZIONE
(sostantivi di genere neutro)
(o ginocchio) (o ginocchia)
368
Appendice 8
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DECLINAZIONE DI ISUS146
Isus, u
Nominativo Isus
(Ges)
Genitivo Isu
(di Ges)
Dativo Isu
(a Ges)
Accusativo Isum
(Ges)
Vocativo Isu
(o Ges)
Ablativo ab Isu
(da Ges)
Isus non appartiene in verit a nessuna delle cinque declinazioni, ma segue una flessione sua
146
propria, in quanto un nome di origine straniera; tuttavia di fatto sembra essere un irregolare di
quarta declinazione.
369
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Roma 2013
QUINTA DECLINAZIONE
Genitivo ri rrum
Dativo ri rbus
(o cosa) (o cose)
Ablativo re rbus
370
Roma
2013
Appendice 9
Le due classi di flessione
degli aggettivi
PRIMA CLASSE
371
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Roma 2013
PRIMA CLASSE
(a desinenza zero al nominativo e vocativo singolare)
372
Appendice 9
Roma 2013
PRIMA CLASSE
(a desinenza zero e con perdita della vocale -e-
373
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Roma 2013
PRIMA CLASSE
(pronominali)
Per completezza riportiamo anche il vocativo, sebbene, in verit, esso sia attestato in genere solo
147
374 per gli aggettivi qualificativi e non anche per gli indefiniti come alus o i numerali come unus.
Appendice 9
Roma 2013
SECONDA CLASSE
Femminile Femminile
148Gli aggettivi a tre uscite hanno la medesima flessione; al nominativo e vocativo singolare maschile
per hanno desinenza zero. Sono comunque un piccolo gruppo di nomi, tutti in er al nominativo
maschile singolare: per esempio, celer, ris, re, celere, rapido. Alcuni di questi, come abbiamo
visto accadere anche nella seconda declinazione, conservano la -e- solo al nominativo e vocativo
singolare maschile: ad esempio, terrester, stris, stre.
375
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Roma 2013
Femminile Femminile
376
Roma
2013
Appendice 10
La flessione dei pronomi
IL PRONOME RELATIVO
377
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Roma 2013
Singolare Plurale
Al neutro, nei casi obliqui i pronomi sono sempre accompagnati dal sostantivo res, rei.
149
Lablativo semplice neutro, in verit, non riferendosi a persone, ma a cose, potrebbe anche avere
150
valore strumentale; tuttavia, qui e in seguito, lo facciamo precedere anchesso dalla preposizione ab
Singolare Plurale
151Quando la desinenza us del genitivo singolare dei pronomi preceduta dalla vocale u, si forma
il dittongo ui; laccento allora cade sul primo elemento, ovvero sulla u: alicius, hius, cius. Se
invece la desinenza preceduta da una consonante, laccento tonico cade sulla i lunga di us: illus,
istus, ipsus.
379
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Roma 2013
PRONOMI DIMOSTRATIVI
380
Appendice 10
Roma 2013
381
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Roma 2013
382
Appendice 10
Roma 2013
PRONOMI DETERMINATIVI
(di lui) (di lei) (di esso) (di loro) (di loro) (di essi)
Dativo ei ei ei iis (is, eis) iis (is, eis) iis (is, eis)
Ablativo ab eo ab ea ab eo ab iis (is, eis) ab iis (is, eis) ab iis (is, eis)
(da lui) (da lei) (da esso) (da loro) (da loro) (da essi)
152 Is, ea, id pu fungere sia da pronome personale di terza persona, cos come lo traduciamo nella
tabella, sia come pronome dimostrativo equivalente allitaliano quello, quella, ci.
153 Traduciamo ci anzich esso, perch in italiano il pronome esso non pu essere usato come
complemento oggetto.
383
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
medesima) cosa)
cosa)
384
Appendice 10
Roma 2013
stesso)154
stesso)
stesso)
stesso) stesso)
Ipse, con valore di pronome, si traduce con egli stesso, proprio egli; come aggettivo invece ha
154
PRONOMI PERSONALI
Singolare Plurale
1a persona 2a persona 3a persona 1a persona 2a persona 3a persona
(di me) (di te) (di s) (di noi) (di voi) (di s)
(da me) (da te) (da s) (da noi) (da voi) (da s)
155Le forme nostri e vestri si usano se hanno valore oggettivo, ovvero di complemento oggetto: per
esempio, in miserre nostri, in quanto il significato abbi misericordia verso di noi, nei nostri
confronti. Nostrum e vestrum invece hanno valore partitivo, si utilizzano cio per indicare una
(nessuno/a) (niente)
(a nessuno/a) (a niente)
(nessuno/a) (niente)
387
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Singolare Plurale
Femminile Femminile
388
Roma
2013
Appendice 11
Le quattro coniugazioni
verbali
1a 2a 3a 4a
389
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
1a 2a 3a 4a
390
Appendice 11
Roma 2013
391
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
392
Appendice 11
Roma 2013
156 Si soliti insegnare che il perfetto indicativo latino in italiano pu essere tradotto con
lindicativo passato prossimo, passato remoto o trapassato remoto.
393
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
significato, fui stato fui stato detto) trovato, fui stato trovato)
significato)
significato, fosti stato fosti stato detto) trovato, fosti stato trovato)
significato)
significato)
1a plurale significti, ae, a habti, ae, a sumus dicti, ae, a inventi, ae, a
(siamo stati avuti, fummo
sumus sumus sumus
avuti, fummo stati avuti)
(siamo stati significati, (siamo stati detti, fummo (siamo stati trovati,
fummo significati, fummo detti, fummo stati detti) fummo trovati, fummo
significati, foste stati foste stati avuti) foste stati detti) trovati, foste stati trovati)
significati)
significati, furono stati avuti, furono stati avuti) detti, furono stati detti) trovati, furono stati
significati) trovati)
394
Appendice 11
Roma 2013
Infinito Presente
Attivo Passivo-Deponente
Infinito Perfetto
Attivo Passivo-Deponente
L'infinito perfetto passivo viene indicato con il participio declinato all'accusativo singolare, perch
157
questa forma verbale solitamente utilizzata appunto all'accusativo, nelle proposizioni infinitive.
395
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Participio
396
Appendice 11
Roma 2013
Gerundio
1a Coniugazione 2a Coniugazione 3a Coniugazione 4a Coniugazione
Gerundivo
158 consuetudine mettere la preposizione ad tra parentesi, perch il gerundio non si usa semplice
al caso accusativo e solitamente utilizzato insieme a ad per formare il complemento di fine.
397
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Attivo Passivo-Deponente
Indicativo159 Congiuntivo Indicativo Congiuntivo
Non riportiamo i tempi derivati dal perfettto e dal supino, perch sono regolari, secondo il
159
di 3a Coniugazione
Genitivo fac-iendi
(del far)
Dativo fac-iendo
(al fare)
(per il fare)
Ablativo fac-iendo
(con il fare)
3a Coniugazione
fac-iendus, a, um
399
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
3a Coniugazione
fac-iens, ientis
(che fa)
3a Coniugazione
Attivo fac-re
(fare)
Passivo fac-i
(essere fatto)
400
Roma
2013
Appendice 12
La coniugazione del verbo
sum e possum
401
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
Congiuntivo presente
Congiuntivo presente
402
Appendice 12
Roma 2013
Infinito
Infinito
Participio
Participio
403
Roma 2013
APPENDICE 13
Schede vuote
ANALISI DEL PERIODO: ..
Elencare le congiunzioni Elencare pronomi Elencare i Elencare le proposizioni, indicando per ciascuna la congiunzione,
specificandone il tipo relativi (e avverbi) predicati (verbali il pronome relativo o lavverbio da cui introdotta e il predicato
specificando il o nominali) verbale o nominale che la caratterizza
termine al quale si
riferiscono
1
404
Appendice 13
Roma 2013
LEGENDA
Congiunzioni subordinative: dichiarative, consecutive, causali, finali, modali, temporali, locative, concessive,
comparative, eccettuative, privative, ipotetiche
Proposizioni complementari indirette: consecutive, causali, finali, modali, temporali, locative, concessive, comparative,
eccettuative, privative, condizionali, incidentali
405
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
ANALISI DELLA PROPOSIZIONE: ......................................................................................................................................................
406
Appendice 13
Roma 2013
ANALISI DELLA PAROLA:
407
Roma 2013
APPENDICE 14
Indice dei nomi
che cosa sono?; 18; 33
d'agente e di causa efficiente; 79
A di argomento; 170
ablativo; 51 di eccedenza; 169; 195
ablativo semplice; 211 di fine; 142
con valore causale; 212 di limitazione; 121
con valore modale; 211 di mezzo; 254
con valore strumentale; 211 di modo; 121
accento di moto a luogo; 142
che cosa ?; 23 di moto da luogo; 144
legge della penultima; 24 di moto per luogo; 254
tonico; 23 di pertinenza; 253; 302
di separazione; 144; 182
accusativo; 51
di specificazione; 50
accusativo alla greca; 171 di stato in luogo; 53
aggettivi di termine; 51
che cosa sono?; 85 di vocazione; 51
di grado positivo, comparativo e superlativo; 99 diretti; 33
di prima classe; 58; 73 d'origine; 121
di seconda classe; 96 indiretti; 33
di seconda classe con ablativo singolare in e; 174 oggetto; 33; 51
indefiniti; 101; 123 predicativo del soggetto; 171
numerali cardinali e ordinali; 85 predicativo dell'oggetto; 172
numerali cardinali invariabili; 184 concordanza; 85
numerali moltiplicativi; 170 a senso; 98; 181
possessivi; 157; 158
congiuntivo; 60; 190
pronominali; 76; 138
congiuntivo nelle reggenti
qualificativi; 85
concessivo; 191
alfabeto latino; 25
dubitativo; 191
alus e alter; 265 esortativo; 190
apocope; 24 ottativo; 190
apodosi; 321 potenziale; 191
apofonia; 125; 215 suppositivo; 191
apposizioni; 34 congiuntivo nelle subordinate
aspetto dellazione verbale; 61 attrazione modale; 102; 192; 233
attrazione del relativo; 182 eventuale; 102; 191; 233
attributi; 34 obliquo; 102; 191; 233
avverbi; 86; 184 congiuntivo presente attivo delle quattro coniugazioni;
che cosa sono?; 109 103
locativi d'origine; 110 congiuntivo presente del verbo sum; 105
rafforzativi; 184 congiuntivo presente passivo-deponente delle quattro
coniugazioni; 104
C congiunzioni
che cosa sono?; 30; 87
casi; 50 coordinative avversative; 110; 140
indiretti o obliqui; 52 coordinative conclusive; 140; 154; 189
retti; 51 coordinative copulative; 87; 109; 144; 169
chiasmo; 214 coordinative disgiuntive inclusive e esclusive; 88
408
complementi coordinative e subordinative; 41
coordinative esplicative; 108; 169
Appendice 14
Roma 2013
subordinative causali; 210 F
subordinative dichiarative; 31
coniugazioni flessione; 52
che cosa sono?; 53
le quattro coniugazioni; 61
G
costruzione diretta; 212
cum genitivo; 50
i suoi significati come congiunzione; 249 gerundio; 125
gerundivo; 142
D
dativo; 51
I
dativo d'agente; 232 idem, edem, idem; 157
declinazioni imperativo; 60
che cosa sono?; 52 imperfetto; 117
dei comparativi di maggioranza; 99 indicativo; 60; 190
dei nomi stranieri; 116 indicativo perfetto attivo delle quattro coniugazioni;
prima; 57
118
quarta; 115
indicativo perfetto del verbo sum; 119
quinta; 137
seconda; 70 indicativo perfetto passivo delle quattro coniugazioni;
terza; 93 283
terza declinazione in dentale; 124 indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni; 62
terza declinazione in gutturale; 125 indicativo presente del verbo sum; 63
terza declinazione in nasale; 125 indicativo presente passivo delle quattro coniugazioni;
desinenze 77
che cosa sono?; 49 infinito del verbo sum; 167
desinenza zero; 71; 74; 97; 173 infinito perfetto attivo e passivo delle quattro
desinenze verbali del perfetto; 118
coniugazioni; 166
pronominali; 52; 138
infinito presente attivo e passivo delle quattro
verbali; 59
verbali attive; 59 coniugazioni; 153
verbali passivo-deponenti; 77 interiezioni; 85
diacritico; 22 interpretazione tipologica; 279
diatesi ipse, a, um; 158
attiva; 78 is, ea, id; 157
che cosa ?; 78
deponente; 79 L
passiva; 78
riflessiva; 79 lecto facilor; 232
dieresi; 22
dittonghi latini; 25 M
dittongo; 22; 140
divisione in sillabe; 25 maiuscola a inizio parola; 25
doppio accusativo e doppio nominativo; 172 modi verbali; 60
doppio triangolo semantico; 247 espliciti o finiti; 60
dum; 210 impliciti o indefiniti; 60; 153
morfologia; 103
E
N
enclitica; 24; 144; 215
epesegesi; 249 nesso relativo; 181
esclamazioni; 86 neutro; 72
essere nominativo; 50
con valore ausiliare; 28
con valore copulativo; 29 P
con valore predicativo; 28; 208
etam paradigma; 81
congiunzione o avverbio?; 254; 322 parisillabi e imparisillabi; 94
etimologia; 128 parola
eufonia; 144; 182 analisi della parola; 17
409
gli otto elementi del discorso; 17; 81
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
indeclinabile o invariabile; 49 prout; 304
scheda di analisi della parola; 80
participio
ablativo assoluto; 252
Q
attivo o presente; 193 quantit; 23
attributivo; 253 quattro sensi della Sacra Scrittura; 248
congiunto; 251
futuro; 282
nominale; 213; 251 R
passivo o passato; 166
radice; 49
perfetto; 117
referente; 245
perfetto debole e perfetto forte; 119
perfetto logico; 117; 118
perfetto storico; 117 S
perifrastica passiva; 143; 231
sensi spirituali della Sacra Scrittura
periodo
allegorico; 280
analisi del periodo; 19
anagogico; 304
che cosa un diagramma di flusso?; 46
morale; 283
che cos'?; 16
significante; 245
elementi sintattici significativi; 43
scheda di analisi del periodo; 40 sillaba
struttura di un periodo; 36 lunga e breve, aperta e chiusa; 23
periodo ipotetico; 321 sillogismo; 107
pertino con ad + l'accusativo; 263 sintassi; 19; 32
prefissi; 49 soggetto; 18; 33
preposizioni; 34; 86 soggetto e predicato nominale secondo Aristotele; 301
presente; 117 sostantivo; 84
prolessi o anticipazione del relativo; 182; 249 suffissi; 49; 61
pronomi
casi obliqui neutri; 124; 139 T
che cosa sono?; 31
determinativi; 155 tema verbale; 61
dimostrativi; 138 del perfetto; 119
indefiniti; 122 del presente, del perfetto e del supino; 82
indefiniti negativi; 164 tempi verbali; 60
interrogativi; 165 triangolo semantico; 246
personali; 158
personali con valore partitivo e oggettivo; 159 U
relativi; 31; 152
relativo con dimostrativo o determinativo sottinteso; 209 ut
pronuncia equivocamente incidentale, modale e comparativa; 321
ecclesiastica; 20 i suoi significati; 232
regole della pronuncia ecclesiastica; 22
restituta; 21
V
proposizioni
analisi della proposizione; 19 verbi
attributive; 36 atematici o irregolari; 63
coordinate o subordinate?; 46 che cosa sono?; 18
avversative; 250 composti; 166
che cosa sono?; 19; 33 copulativi; 29
classificare le proposizioni; 44 difettivi; 83
complementari; 36 impersonali; 37
complementari dirette oggettive; 169 in o di terza coniugazione; 127
complementari dirette soggettive; 37 intransitivi; 78
incidentali; 280 modali; 141
infinitive; 230 nominali; 125
reggenti; 35 predicativi; 28
reggenti enunciative; 45 semideponenti; 80
relative improprie; 228 suppletivi; 83
scheda di analisi della proposizione; 63 transitivi; 78
specificare il grado di subordinazione; 45 vidor; 182
struttura di una proposizione; 34
410
vocale tematica; 61
protasi; 321 vocativo; 51
Roma
2013
SOMMARIO
Prefazione.................................................................................. Errore. Il segnalibro non definito.
Prefazione ........................................................................................................................................... 3
Introduzione ...................................................................................................................................... 5
Prima Lezione .................................................................................................................................. 15
Seconda Lezione .............................................................................................................................. 27
Terza Lezione ................................................................................................................................... 40
Quarta Lezione ................................................................................................................................ 57
Quinta Lezione ................................................................................................................................ 70
Parola ........................................................................................................................................ 90
Persona ...................................................................................................................................... 90
(verbi) ......................................................................................................................................... 90
Numero ...................................................................................................................................... 90
Parola ........................................................................................................................................ 91
Persona ...................................................................................................................................... 91
(verbi) ......................................................................................................................................... 91
Numero ...................................................................................................................................... 91
Sesta Lezione .................................................................................................................................... 93
Settima Lezione ............................................................................................................................. 115
Parola ...................................................................................................................................... 134
Persona .................................................................................................................................... 134
(verbi) ....................................................................................................................................... 134
Numero .................................................................................................................................... 134
Ottava Lezione ............................................................................................................................... 137
Parola ...................................................................................................................................... 150
Persona .................................................................................................................................... 150
(verbi) ....................................................................................................................................... 150
Numero .................................................................................................................................... 150
Nona Lezione ................................................................................................................................. 152
Parola ...................................................................................................................................... 163
Persona .................................................................................................................................... 163
411
(verbi) ....................................................................................................................................... 163
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
412
Sommario
Roma 2013
413
APPENDICE 14 .................................................................................................................................. 408
Studio Critico della Lingua Latina
Roma 2013
414