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ALLERGIE DA PROCESSIONARIA

(v. Disegni\agenti fisici_D)

Il bel verde del bosco e del sottobosco pu nascondere alcune insidie per luomo, alcune ben note altre meno e rappresentate da
insetti, ragni, ragnetti che per contatto diretto o per puntura possono provocare reazioni di varia entit al soggetto vittima spesso
inconsapevole di un cosiddetto incontro ravvicinato con essi. E il caso di chi si trova a percorrere un bel bosco di conifere, di pini, e che
venga a contatto volontario o accidentale con la Processionaria, un bruco del pino (molto suggestivo il termine anglosassone di
carterpillar), o con i suoi peli chitinosi ed urticanti, o con i suoi nidi cotonosi distribuiti sui rami di questi alberi. E se la pericolosit di
queste larve (bruchi), si manifesta quando vengono toccate, molestate, schiacciate, per i nidi arborei il rischio la rimozione spesso
incauta o per motivi professionali nel caso dei silvicoltori. Non va trascurata linsidia presente anche nelle abitazioni con larve che
possono strisciare negli abiti o negli effetti letterecci, ma ulteriore rischio proviene anche da bruchi morti o da frammenti di piante
infestate.
Responsabili delle lesioni sono i peli del corpo e i numerossimi microscopici peli uncinati e urticanti, lanciati e dispersi in aria da quelle
particolari aree del copro del bruco dette specchi urticanti quando lanimale molestato, e che possono essere rilevati nellatmosfera
circostante utilizzando le apparecchiature e le tecniche designate per il censimento dei microrganismi, dei pollini e delle spore fungine
aerodiffusi. Le lesioni possono essere provocate a livello cutaneo sia dalla penetrazione dei peli nella pelle, determinando una vera
reazione da corpo estraneo, sia dallazione del veleno urticante; ma possono interessare, pi raramente, altri distretti con patologie
diverse, se inalati o ingeriti.
Ma la dermatite (nota con il nome di erucismo) la forma pi frequente che sar a tipo orticaria papulosa, di solito per pochi peli
trasportati dal vento; a tipo orticaria con chiazze vescicolo-bollose per azione dei peli portati dalle mani a contatto con varie zone
cutanee; come una chiazza pomfoide con vescicole e bolle, di solito quando il nido staccatosi da un ramo a colpire la cute. Quindi un
insieme di fenomeni sia per la penetrazione dei peli nella cute sia per leffetto tossico-urticante del veleno; responsabile di questa azione
tossica recentemente stata identificata in una sostanza proteica, la taumetopoeina, che agisce liberando alcuni mediatori chimici
analoghi a quelli che intervengono nelle reazioni allergiche, a cui vanno imputati larrossamento, ledema, il prurito ed il bruciore
cutanei, che possono essere ad insorgenza rapida oppure tardiva, dopo alcune ore o qualche giorno, e che complessivamente si
risolvono nel giro di alcuni giorni.
Possono, in casi pi rari, verificarsi ancora manifestazioni tipo congiuntivite, rinite, asma, malessere, febbricola o, eccezionali, reazioni
anafilattiche severe. Merita ricordare che oltre luomo possono essere colpiti da lesioni diverse anche gli animali, particolarmente severe
nel acne ove a fianco delle lesioni cutanee, gravi reazioni si manifestano per ingestione od inalazione delle larve o dei peli alla lingua o
alle mucose delle vie aeree digestive.
In questi ultimi anni sono stati riscontrati e segnalati in letteratura alcuni casi di reazioni strettamente allergiche per una intervenuta
sensibilizzazione ad alcune componenti del veleno della processionaria in soggetti, solitamente lavoratori delle foreste, con precedenti
reazioni sospette per un presunto contatto con il veleno. In questi casi le lesioni dermatologiche sono a comparsa pi rapida, nel giro di
poche decine di minuti, di tipo ortocarioide e che, diffuse oltre che nel punto di contatto anche nelle zone di cute coperta, si
accompagnano pi frequentemente a manifestazioni extra cutanee come rinite, asma, anafilassi. La durata dellorticaria in questi casi
abbreviata di circa un terzo rispetto a quella tossica. Ovviamente la conferma della partecipazione allergica sovrapposta a quella
tossica verr dallesito positivo dei test cutanei eseguiti con estratto del corpo intero del bruco preso nella fase del suo sviluppo (la
quinta) in cui maggiormente urticante.
La terapia vede lapplicazione di un cubetto di ghiaccio, di impacchi freddi con soluzione diluita di ipoclorito di sodio ma in particolare
con lapplicazione locale di creme a base di sostanze antistamniche e/o cortisoniche. Tali farmaci per uso orale saranno utilmente
impiegati per le forme pi impegnative (ed ovviamente di elezione per le forme ad eziologia allergica) e se del caso saranno utilizzati
anche per via generale, in fiale.

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