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31/8/2017 Ravenna - Wikipedia

Ravenna
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
[] qui dove un'antica vita
Ravenna
si screzia in una dolce
ansiet d'Oriente comune
(Eugenio Montale, Le occasioni/Dora Markus, vv. 11-13)

Ravenna (/ravenna/, localmente e in Romagna anche /ra


vnna/[3]; , Ravna in romagnolo) un comune italiano di
171 482 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-
Romagna.

la citt pi grande e storicamente pi importante della Romagna;


il suo territorio comunale il secondo in Italia per superficie,
superato solo da quello di Roma, e comprende nove lidi della
riviera romagnola.

Ravenna, nella sua storia, stata capitale tre volte: dell'Impero


romano d'Occidente (402-476),[4] del Regno degli Ostrogoti (493-
553) e dell'Esarcato bizantino (568-751).

Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi


monumenti cristiani di Ravenna inserito, dal 1996, nella lista dei Piazza del Popolo
siti italiani patrimonio dell'umanit dall'UNESCO, come sito Localizzazione
seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".
Stato Italia
Nella seconda met del XX secolo la citt ha conosciuto un Regione Emilia-Romagna
periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si
Provincia Ravenna
affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in
particolare attorno al canale Candiano, che collega la citt al mare Amministrazione
Adriatico. La darsena di citt e le antiche zone portuali sono al
centro della rivoluzione urbanistica che la citt conoscer nei Sindaco Michele De Pascale (PD)
primi decenni del XXI secolo con la creazione di zone verdi, viali, dal 20-6-2016
zone a carattere commerciale, del polo nautico e del Tecnopolo per Territorio
l'energia.
Coordinate 442504N 121158E
Altitudine 4 m s.l.m.
Indice Superficie 653,82 km
Abitanti 171 482[1] (30-11-2016)
1 Geografia fisica
1.1 Territorio Densit 262,28 ab./km
1.2 Clima Frazioni vedi sezione
2 Storia
2.1 Storia antica Comuni Alfonsine, Argenta (FE),
2.2 L'esarcato confinanti Bagnacavallo, Bertinoro
2.3 Il medioevo (FC), Cervia, Cesena (FC),
2.4 Dal Cinquecento ad oggi Comacchio (FE), Forl
2.5 Onorificenze
(FC), Russi
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Patrimoni dell'umanit Altre informazioni
3.2 Architetture religiose Cod. postale per zone (da 48121 a
3.2.1 Basiliche e chiese
48125)
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3.2.2 Chiese scomparse Prefisso (+39) 0544


3.3 Architetture civili
3.4 Architetture militari Fuso orario UTC+1
3.5 Siti archeologici Codice 039014
3.6 Aree naturali ISTAT
4 Societ
4.1 Evoluzione demografica Cod. H199
4.2 Etnie e minoranze straniere catastale
4.3 Religione Targa RA
5 Cultura
5.1 Biblioteche Cl. sismica zona 3 (sismicit bassa)
5.2 Universit Cl. zona E, 2 227 GG[2]
5.3 Musei climatica
5.4 Arte
5.5 Teatro Nome ravennati (antico:
5.6 Cinema abitanti ravegnani)
5.7 Manifestazioni culturali Patrono sant'Apollinare
6 Persone legate a Ravenna
7 Geografia antropica Giorno 23 luglio
7.1 Frazioni festivo
8 Economia Cartografia
9 Infrastrutture e trasporti
10 Amministrazione
10.1 Gemellaggi
11 Sport
11.1 Ciclismo Ravenna
11.2 Principali societ sportive
11.3 Impianti sportivi
11.4 Manifestazioni sportive
11.5 Personalit sportive legate a Ravenna
12 Note
13 Voci correlate
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni

Geografia fisica
Territorio

Il centro della citt si trova a 8 km dal mare Adriatico, al quale


collegato per mezzo del canale Candiano. Propaggini urbane si
estendono fino al mare attraverso il Porto di Ravenna.

Le spiagge ravennati vengono chiamate "lidi",


amministrativamente sono classificate come frazioni. I nove lidi
ravennati sono definiti, in base alla posizione rispetto al canale
portuale, in "Lidi Nord" o "Lidi Sud".

Lidi Nord: Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini[5].


Lidi Sud: Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano,
Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio. Posizione del comune di Ravenna
nell'omonima provincia
Il paesaggio nelle frazioni poste sul litorale presenta elementi
Sito istituzionale (http://www.comune.ra.
caratteristici. Nei lidi nord si incontrano ampi specchi d'acqua
come l'oasi WWF di Punte Alberete inserita nella spettacolare it)

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Pineta di San Vitale. A sud l'elemento predominante la Pineta di


Classe citata da Boccaccio nel Decamerone e da Dante nella Divina Commedia.

I lidi Sud sono inoltre quelli con la pi marcata impronta turistica con una notevole offerta di alberghi, ristoranti
e divertimenti, l'ultimo lido ravennate, Lido di Savio confina con Milano Marittima, celeberrima localit
balneare.

Clima

Il clima di Ravenna tipico della pianura padana sud-orientale, influenzato dal mare Adriatico, distante solo
8 km dal centro abitato, ed di tipo temperato sub-continentale[6], con inverni generalmente freddi ma non
rigidi (le temperature medie stagionali si aggirano attorno ai 4,5 C) ed estati piuttosto calde, con temperature
che si attestano su valori medi di poco inferiori ai 23 C. Sia d'estate che d'inverno l'aria presenta un consistente
grado di umidit, con tassi rispettivamente del 75,3% e dell'86%. Nei mesi invernali la citt spesso soggetta ai
venti freddi provenienti dall'Europa orientale che talvolta possono causare forti discese della temperatura (nel
1985 stata registrata una temperatura minima assoluta di 13,8 C) e abbondanti nevicate. I giorni di gelo
sono mediamente 35 all'anno[7]

Storia
Insediamento di epoca remota, il toponimo si ritiene derivi da un prelatino "*rava", probabilmente di origine
umbra, che in origine designava un "dirupo prodotto da acqua che scorre" e successivamente "canale, palude,
bassura, fanghiglia", unito ad un suffisso "-enna", di origine etrusca.

Fin dalla preistoria il tratto della Val Padana su cui sorse Ravenna fu caratterizzato dalle frequenti esondazioni
dei brevi fiumi ad andamento torrentizio che scendono dall'Appennino verso il mare Adriatico. Ci port alla
formazione di ampie zone lagunari, che da Ravenna si estendevano fino a lambire il Po (che sfociava pi a sud
rispetto al corso attuale), creando un vasto agglomerato lagunare chiamato Valle Padusa.

Storia antica

Mancano testimonianze archeologiche della fondazione di Ravenna. Le origini sono incerte. I primi
insediamenti della zona furono opera di Tessali, Etruschi ed Umbri, successivamente sul suo territorio si
insediarono anche i Galli Senoni, specialmente dal fiume Montone verso sud, comprendendo tutto l'Ager
Decimanus, ovvero la campagna verso Forl, il territorio cosiddetto delle Ville Unite, che non era un territorio
lagunare rispetto invece alle zone a nord. L'abitato consisteva di palafitte distribuite su una serie di piccole isole
situate all'interno della Valle Padusa, una situazione simile alla Venezia di secoli dopo.

La caratteristica fondamentale di Ravenna per tutta l'antichit fu proprio quella di essere circondata dalle acque
ed accessibile solo dal mare. Tale peculiarit non pass inosservata ai Romani, e l'imperatore Cesare Ottaviano
Augusto disloc qui la flotta militare dell'alto Adriatico. Per questo fine l'imperatore fece eseguire importanti
lavori di sistemazione idraulica: fece scavare la Fossa Augustea, un canale che collegava il Po con l'ampio
specchio di acqua a sud di Ravenna e qui fond il porto di Classe. Il porto fu realizzato con i criteri di una
poderosa macchina militare. Secondo Plinio il Vecchio, poteva contenere fino a 250 triremi e 10 000 marinai o
classari destinati al controllo di tutto il Mediterraneo orientale (la base destinata al controllo del Mediterraneo
occidentale era invece il porto di Miseno).

Ai tempi dell'Impero romano la citt crebbe di importanza: il porto militare divenne anche porto commerciale
con traffici mercantili verso tutto il Mediterraneo. Da qui probabilmente part l'imperatore Traiano per le due
spedizioni del 102 e del 105 d.C. che si sarebbero concluse con la conquista della Dacia. Nel 402 l'imperatore
dell'Impero romano d'Occidente Onorio trasfer a Ravenna la residenza imperiale da Milano, per sfuggire alle
minacce di Alarico. In questo periodo il vescovo della citt divenne metropolita, e la citt visse una fase di

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espansione con l'edificazione dei terreni presso la cattedrale Ursiana (attuale Duomo) e verso Nord. Tuttavia,
nello stesso periodo, l'interramento della laguna causato dagli apporti alluvionali dei fiumi rese
progressivamente inutilizzabile il porto di Classe.

A Ravenna si decisero le sorti dell'Impero d'Occidente allorch nel 476 venne deposto l'ultimo imperatore,
Romolo Augusto, per mano di Odoacre, re degli Eruli. Il regno di Odoacre ebbe vita brevissima e il re dei Goti
Teodorico, nel 493, rivendic il controllo della citt, dopo un lungo assedio. Il sovrano goto, che mor nel 526,
si distinse per una politica di distensione soprattutto dal punto di vista religioso. La presenza di una vasta
comunit di cristiani ariani port alla costruzione di numerosi edifici di culto, e la citt si arricch di opere e
cultura.

L'esarcato

Divenuto imperatore d'Oriente Giustiniano I, avvi un programma politico


mirato alla riconquista di quei territori dell'Impero romano d'Occidente
occupati da regni barbarici (Ostrogoti in Italia, Vandali in Africa e Visigoti in
Spagna). Per fare ci diede l'avvio ad un'offensiva militare nota come guerra
gotica. Anche l'Italia rientr ben presto sotto il controllo dell'impero d'Oriente.
Giustiniano stabil nella penisola un protettorato che ebbe sede a Ravenna,
successivamente controllato da esarchi. Giustiniano, inoltre, si preoccup di
fare occupare il soglio vescovile ravennate da Massimiano, suo uomo di
fiducia, che assunse, per volont dell'imperatore e per la prima volta nella storia
antica della chiesa, il ruolo di arcivescovo.

Nel 751 l'Esarcato cadde sotto l'offensiva dei Longobardi. Per volont del re dei
Franchi Pipino il Breve, la citt nel 754 con il patto di Quierzy pass sotto il
controllo del papa. Il patto non fu mai operativo in quanto i Longobardi Giustiniano in un mosaico a
rimasero in citt fino al 756 e successivamente a tale data il potere fu esercitato San Vitale.
dagli arcivescovi locali con l'appoggio dell'aristocrazia locale e in forza di
antichi privilegi che riconoscevano alla chiesa ravennate l'indipendenza dal
papato di Roma (autocefalia). I privilegi di cui gli arcivescovi godevano portarono questi ultimi a posizioni di
aperto scontro con i papi romani: essi appoggiarono gli imperatori, dagli Ottoni agli Svevi.

In questo periodo la citt fu spogliata di molte opere (arredi, mosaici, marmi, statue), e Classe, saccheggiata e
ormai lontana dalla linea di costa, venne definitivamente abbandonata.

Il medioevo

Ravenna ebbe un ordinamento comunale, prima sotto Ravenna citt d'acque


il controllo degli arcivescovi e successivamente fra le
famiglie nobiliari che ambivano alla signoria. La Luoghi della Ravenna contemporanea che fungono da
prima cronologicamente fu la famiglia dei Traversari testimonianza della fitta rete idrografica del passato:
che resse Ravenna fino al 1275 a cui subentr la
famiglia dei Da Polenta. Fu in questi anni che Dante Il tratto di mura urbiche che va dal Torrione dei
Alighieri trov ospitalit a Ravenna e qui mor per la Preti a Porta Gaza coincide con il percorso
malaria contratta durante un'ambasceria a Venezia per dell'Acquedotto di Traiano[8].
conto proprio della famiglia Da Polenta. Via di Roma stata costruita sopra il tratto
cittadino del canale artificiale romano
Fra il XIII e il XIV secolo, il letto dei fiumi Montone denominato Fossa Augusta;
e Ronco venne modificato, portando i due fiumi ad Gli assi delle vie: a) IV Novembre-Cairoli-
abbracciare le mura della citt prima dello sbocco a Corrado Ricci-Mazzini; b) Matteotti-Mentana-
mare; la regolazione delle acque miglior la resa Guidone-Baccarini, che scorrono parallelamente
agricola dei terreni circostanti e la sicurezza della in direzione nord-sud, sono stati costruiti sugli
citt. argini rispettivamente destro e sinistro del fiume
Padenna (ramo del Po di Primaro);

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La signoria dei Da Polenta dur fino al 1441 anno in Via Cavour ricalca il tratto finale del percorso del
cui il controllo della citt pass sotto il dominio fiume Lamone, che in et antica era un affluente
veneziano. I veneziani governarono Ravenna fino al del Padenna. Chiamato anche flumisellum, il
1509, e in questo periodo nel centro cittadino vennero Lamone confluiva nel Padenna non lontano
edificati diversi palazzi in stile veneziano e fu dall'attuale piazza del mercato coperto;
costruita la Rocca Brancaleone. La Circonvallazione San Gaetanino stata
tracciata sull'alveo del fiume Montone, che un
tempo circondava le mura urbiche;
Dal Cinquecento ad oggi Porta Adriana era il terminale (ovvero la darsena)
del canale Naviglio, che collegava la citt al Po
La citt, passata sotto il controllo dello Stato di Primaro;
Pontificio nel 1509, fu nel 1512 saccheggiata La Circonvallazione al Molino ricalca per intero
dall'esercito Francese, in occasione della guerra della il percorso che fiancheggiava il canale del
Lega Santa. Ravenna rester sotto lo Stato Pontificio Molino Vecchio. Alimentato in et veneziana da
per i successivi 350 anni. una chiusa sul Montone installata vicino alla
Torre Zancana, dopo la costruzione della Chiusa
In questo periodo il progressivo innalzamento del letto di San Marco (1739) fu derivato da
dei fiumi Ronco e Montone, ormai pensili intorno alla quest'ultima[8];
citt, aveva causato diverse alluvioni; al problema si
mise fine solo nel XVIII secolo, con la deviazione dei
due fiumi che vennero fatti confluire nel canale dei Fiumi Uniti a sud della citt. Sul percorso del vecchio letto
del fiume Montone venne aperta la nuova darsena, il porto-canale Corsini (dal cognome di papa Clemente XII).
Nella citt, liberata dalla minaccia delle acque, venne costruito il nuovo Duomo in sostituzione della cattedrale
Ursiana, e numerose opere fra cui il tempietto per il sepolcro di Dante.

Dopo il momentaneo dominio napoleonico Ravenna torna nuovamente allo Stato Pontificio finch, nel 1859, in
seguito ad un plebiscito, viene annessa al Regno di Sardegna, che diventer dal 1861 Regno d'Italia.

Nel 1877 la citt fu visitata dall'irlandese Oscar Wilde, che l'anno successivo le dedic una poesia dal titolo
Ravenna. Cinquant'anni prima un altro illustre poeta di lingua inglese, George Byron, aveva abitato a Ravenna.
Nel 1903 il pittore austriaco Gustav Klimt, che malvolentieri si spostava dalla sua Vienna, si rec due volte a
Ravenna, dove ammir lo sfarzo dei mosaici bizantini. L'oro musivo ravennate lo ispir nella decorazione della
sala da pranzo di Palazzo Stoclet, residenza dell'industriale Adolphe Stoclet, collezionista e mecenate[9].

Ravenna fu insignita del titolo di Citt decorate al valor militare per la guerra di liberazione in quanto insignita
della Medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attivit nella lotta
partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Nel dopoguerra Ravenna ha vissuto di un forte sviluppo industriale grazie anche alla creazione di una raffineria
di petrolio, di uno stabilimento petrolchimico e allo sviluppo delle attivit di estrazione del gas naturale
scoperto nell'entroterra e nel vicino off-shore.

Onorificenze

Il 19 maggio 1951, la citt di Ravenna stata insignita della Medaglia d'oro al valor militare.[10]

Medaglia d'oro al valor militare


Antica e fiera citt onusta di storia gloriosa, alla liberazione d'Italia dall'invasione tedesca, diede
entusiastico, sanguinoso e valoroso contributo. Bombardamenti e rappresaglie sconvolsero la
vecchia Capitale e la sua provincia; ricordate per efferatezza le stragi di Piangipane, di San
Pancrazio-Ragone e di Madonna dell'Albero. Centinaia di partigiani di molte formazioni caddero
nella lotta e, particolarmente per la liberazione di Porto Corsini, di Sant'Alberto e delle zone
vallive al nord della Citt. Sei mesi permase il fronte di guerra nel territorio del Comune ed i
cittadini diedero mirabile esempio nel sostenere i combattenti delle forze regolari. La Brigata
partigiana ravennate "Mario Gordini", decorata della medaglia d'argento al valor militare,
s'impose per il suo contegno all'ammirato apprezzamento dei Comandi alleati e continu a
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combattere valorosamente al fianco ed alle dipendenze del Gruppo di Combattimento Cremona


sino al termine vittorioso della guerra. Memore delle lotte per l'unit e per l'indipendenza e delle
glorie garibaldine, la Citt di Ravenna scrisse nella storia del Risorgimento italiano pagine
mirabili e da ricordare ad esempio per le venture generazioni.
Ravenna, settembre 1943 - aprile 1945

Monumenti e luoghi d'interesse


Patrimoni dell'umanit

Il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna


Bene protetto dall'UNESCO
considerato patrimonio dell'umanit dall'UNESCO; ne fanno
parte: Patrimonio dell'umanit

il mausoleo di Galla Placidia (prima met del V secolo, post Monumenti paleocristiani di Ravenna
426) (EN) Early Christian Monuments of
il Battistero Neoniano (430 circa, decorato verso il 458) Ravenna
la Cappella Arcivescovile (500 circa)
la basilica di Sant'Apollinare Nuovo (inizio del VI secolo,
con ridecorazione parziale nella seconda met del VI secolo)
il mausoleo di Teodorico (520 circa)
il battistero degli Ariani (prima met del VI secolo)
la basilica di San Vitale (prima met del VI secolo)
la basilica di Sant'Apollinare in Classe (consacrata nel 549)

Architetture religiose

Dai documenti d'epoca, sappiamo che Ravenna fu dotata nei secoli


VI e VII e nell'Alto e Basso Medioevo di molti edifici di culto.
Quanto resta a noi solo una minima parte di quello che fu
costruito. Molti edifici sono andati distrutti, altri sono stati
ristrutturati e hanno perso la loro originaria struttura.
Tipo Culturali
Basiliche e chiese Criterio (i) (ii) (iii) (iv)
Pericolo Non in pericolo
Basilica cattedrale metropolitana della Santa Resurrezione,
costruita nel XVIII secolo su progetto dell'architetto Giovan Riconosciuto 1996
Francesco Buonamici demolendo l'antica cattedrale a cinque dal
navate con abside decorata a mosaico, detta basilica Ursiana Scheda (EN) Scheda (http://whc.u
(dal nome del vescovo fondatore Ursus) e dedicata alla
UNESCO nesco.org/en/list/788)
Haga Anastasis, ovvero alla Resurrezione. Dell'antica
cattedrale rimangono visibili fra gli altri (oltre al campanile (FR) Scheda (http://whc.u
ed al battistero dedicato a san Giovanni in Fonte): una nesco.org/fr/list/788)
porzione di muratura con arco d'ingresso murato; alcune
delle 56 colonne che sostenevano le cinque navate
dell'antico edificio; alcuni capitelli detti "a testa d'Ariete"; frammenti della decorazione musiva del XII
secolo; marmi d'incerta ubicazione originaria (in parte proveniente dalle spoliazioni della Schola
Cantorum ubicata nella navata centrale) tagliati ed incastonati a formare il pavimento del nuovo edificio;
e l'ambone decorato con fasce di formelle recanti animali simbolici. sede dell'arcidiocesi di Ravenna-
Cervia.
Basilica di Sant'Agata Maggiore, del V secolo.
Basilica di Santa Croce, in parte rimaneggiata nei secoli, nell'area retrostante l'attuale chiesa sono visibili
copiosi avanzi delle murature dell'edificio di culto originario, annesse a quelle di strutture precedenti di
epoca romana.

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Basilica di San Francesco, ricostruita nel X-XI secolo sopra un


precedente edificio dedicato agli apostoli e poi a san Pietro.
Dietro l'umile facciata di mattoni, sono presenti una navata
centrale e due navate laterali. Sono visibili frammenti di mosaico
della chiesa primitiva sul pavimento. In questa chiesa si svolse la
cerimonia funebre di Dante Alighieri nel 1321. Nella cappella di
San Liberio era conservata la celebre statua giacente del giovane
condottiero Guidarello Guidarelli, opera di Pietro Lombardo
traslata nella Galleria dell'Accademia (ora Museo d'Arte della
citt di Ravenna): "Giace la statua del defunto, chiusa
nell'involucro rigido dell'armatura, le mani congiunte sulla spada, Il duomo di Ravenna o basilica Ursiana.
volta di tre quarti allo spettatore la testa, come tronco d'albero
abbattuto", cos la descrive A. Venturi nella Storia dell'arte
italiana.
Basilica di Santa Maria in Porto (met del XVI secolo), con una ricca facciata del XVIII secolo. Ha una
navata centrale, due navate laterali e un'alta cupola. Dal 1570 vi conservata l'immagine della famosa
Madonna greca[11], che fu portata a Porto Fuori da Costantinopoli attorno all'anno 1100.
Chiesa di Sant'Apollinare in Veclo
Chiesa di Santa Barbara
Chiesa di San Biagio
Chiesa di San Carlino
Chiesa di Santa Chiara, ora Teatro Rasi.
Chiesa di San Domenico
Chiesa di Sant'Eufemia, del XVIII secolo, l'accesso alla cosiddetta Domus dei tappeti di pietra (VI-VII
secolo), che possiede all'interno splendidi mosaici provenienti da un palazzo bizantino.
Chiesa di San Giovanni Battista
Chiesa di San Giovanni Evangelista, costruita nel V secolo da Galla Placidia come ex voto dopo un
naufragio. Parzialmente distrutta da un bombardamento alleato durante la seconda guerra mondiale
stata ricostruita negli anni cinquantasessanta nella sua foggia originale.
Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo
Chiesa di Santa Giustina
Chiesa di San Lorenzo in Cesarea, di recente costruzione, sorge non molto lontano da dove si trovava la
basilica omonima.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Chiesa di Santa Maria delle Croci
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Chiesa di Santa Maria in Porto Fuori
Chiesa di Santa Maria del Torrione
Chiesa di Santa Maria del Suffragio
Chiesa di San Michele in Africisco
Chiesa di San Nicol
Chiesa di San Rocco
Chiesa di San Romualdo, oggi Sacrario dei Caduti.
Chiesa di San Simone e Giuda Antica
Chiesa dello Spirito Santo, originariamente la cattedrale del culto ariano, affiancata dal suo battistero.
Chiesa di Santo Stefano degli Ulivi
Chiesa di San Vittore
Chiesa del Santissimo Crocifisso al Camposanto.
Pieve di San Pietro in Trento

Chiese scomparse

Basilica di Sant'Andrea dei Goti


Basilica di Sant'Andrea Maggiore, parzialmente demolita e rimaneggiata, ora adibita ad abitazione
privata. Alcuni resti dell'abside e della torre campanaria sono visibili presso gli orti dei cappuccini.
Basilica di Sant'Agnese
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Basilica Ca'Bianca
Basilica di Sant'Eufemia ad Arietem
Basilica di Santa Maria in Foris
Basilica di San Lorenzo in Caesarea
Basilica petriana, la prima chiesa cristiana di Classe
Basilica del Beato Probo
Basilica di San Severo
Chiesa di Sant'Agata del Mercato, via IV Novembre.
Chiesa di Sant'Anna
Chiesa di Sant'Antonio dei Fossi
Chiesa di Sant'Apollinarino
Chiesa di San Barnaba, antica chiesa divenuta deposito temporaneo delle salme dei condannati a morte
per impiccagione (da qui il toponimo di "Chiesa degli appesi o impiccati"). Era ubicata nell'area
compresa fra la basilica di Santa Maria Maggiore e la basilica di Santa Croce. Le strutture esterne sono
ancora leggibili chiaramente.
Chiesa di Bartolomeo alla Turricola
Chiesa del Buon Ges, via A. Diaz.
Chiesa di Santa Caterina
Chiesa di San Crispino
Chiesa di Sant'Eleucadio
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, della quale rimangono tracce dell'arco trionfale dell'abside realizzato
con mattoni detti "Giulianei", inglobato nella muratura d'un edificio residenziale.
Chiesa di San Francesco di Paola, via Maggiore.
Chiesa di San Gerolamo
Chiesa di San Giacomo Maggiore al Ponte Marino
Chiesa di San Giorgio ai Portici
Chiesa di San Giovanni Decollato
Chiesa di San Giovannino
Chiesa di San Girolamo
Chiesa di Santa Giustina in Capite Porticus VIII secolo, i cui resti sono visibili dal Palazzo Ferruzzi.
Chiesa di San Mamete, via S. Mama.
Chiesa di San Mammolino
Chiesa di San Marcellino
Chiese di San Marco e San Sebastiano, nella Piazza del Popolo furono inglobate in un unico edificio, poi
adibito a Torre dell'Orologio.
Chiesa di Santa Maria ad Blachernas, ubicata fuori le mura di porta Anastasia.
Chiesa di Santa Maria in Coelos-Eo
Chiesa di Santa Maria ad Luminara
Chiesa di Santa Maria delle Mura, via Don Minzoni.
Chiesa di Santa Maria degli Orti, nelle Adiacenze della Rocca Brancaleone.
Chiesa di Santa Maria del Pozzo
Chiesa dei Santi Nicandro e Marciano
Chiesa di Sant'Omobono
Chiesa di San Pietro, via Ravegnana.
Chiesa di San Salvatore ai Calchi, della quale rimane visibile l'ardica cosiddetta del "palazzo di
Teodorico".
Chiesa di Santo Stefano Juniore
Chiesa di San Vincenzo, via Antica Zecca.

Architetture civili
Anche l'edilizia privata e di rappresentanza, soprattutto nei secoli VI e VII, fu di rilevante qualit, ma
difficilmente documentabile, visto che ne sopravvivono scarsissime tracce. Il pi antico palazzo di
Ravenna il cosiddetto "Palazzo di Teodorico", di fatto l'entrata della precedente chiesa di San Salvatore.
Al suo interno sono presenti mosaici dal vero palazzo del re ostrogoto. Ravenna fu una sede imperiale del
Sacro Romano Impero nel X secolo. Una residenza imperiale fu fatta costruire da Onorio;
successivamente fu rimaneggiata, sino a raggiungere l'entit di un quartiere interamente occupato da

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strutture legate alla presenza a Ravenna della corte imperiale. Di essa oggi
sappiamo ben poco.
Piazza del Popolo. L'origine della piazza va fatta risalire al tardo XIII
secolo, quando la famiglia Da Polenta divent padrona della citt e fu creata
la piazza del Comune, allargando la strada prospiciente alla residenza
signorile di Bernardino da Polenta. Sul lato sud della piazza fu costruito il
palazzo del Rettore di Romagna (1295), che nel 1544 divenne palazzo
Apostolico, sede del Legato di Romagna. Il palazzo di Bernardino da
Polenta fu sostituito nel 1681 dal Palazzo Comunale, conosciuto oggi dai Il cosiddetto "Palazzo di
ravennati come Palazzo Merlato. Sempre in Piazza del Popolo presente Teodorico", oggi ritenuto il
il palazzo ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, costruito dall'architetto nartece dell'antica chiesa
Camillo Morigia; collegato al palazzo della prefettura da un voltone (il di San Salvatore.
secondo della piazza) dal quale possibile scorgere la tomba di Dante, opera
dello stesso architetto. Sono degni di nota anche altri edifici civili quali il
Palazzo dei Rasponi del Sale, attuale sede della banca UniCredit, di recente ristrutturazione.

La Tomba di Dante, attigua al convento di San Francesco, costruita nel 1781


da Camillo Morigia a forma di tempietto, ospita le spoglie del Divin Poeta
racchiuse in un sarcofago di epoca romana, arricchito dal 1483 da un bel
bassorilievo di Pietro Lombardo con la figura del poeta visto di profilo,
illuminato da una lampada che arde perennemente. Intorno al tempietto
stata istituita una Zona Dantesca di rispetto e di silenzio.
Sono da segnalare anche due edifici appartenuti alla famiglia nobiliare
Rasponi: il Palazzo dei Rasponi dalle Teste, attuale sede dell'universit in
piazza J.F. Kennedy e il palazzo sede della Provincia di Ravenna, attiguo
alla Basilica di San Francesco, dotata di bellissimi giardini. Degna di
interesse anche la casa di Francesca da Polenta (meglio nota come
Francesca da Rimini), sita in piazza Andrea Costa nell'attuale sede La Tomba di Dante presso
dell'albergo "Cappello". Infine va segnalato l'edificio del Teatro Dante la Basilica di San
Alighieri, completato nel 1852 con forme neoclassiche che lo avvicinano al Francesco.
Gran Teatro La Fenice di Venezia.

Architetture militari

Della cinta muraria rimangono quasi tutte le porte costruite in epoche diverse e i resti di qualche torre.
Ricordiamo di queste:

Porta Adriana, chiamata anche Port'Aurea nuova;


Port'Aurea, come attestato da fonti documentarie, eretta nell'anno 43 d.C.; fu demolita sul finire del XVI
sec.;
Porta Gaza, o dei Gazzi, prende il nome da una rocca merlata di origine medievale che quivi aveva
fondazione;
Porta Nuova, nota anche come porta Gregoriana o porta Pamphilia;
Porta San Lorenzo, inglobata in area residenziale presso i Giardini Pubblici;
Porta San Mama, o San Mamante, di origine medievale (X sec.), fu pesantemente rimaneggiata nel XVII
sec.;
Porta Serrata, o Anastasia o Cibo;
Porta Sisi, o Sisina, o Ursicina;
Porta Vandalaria, della quale se ne scorge l'arcone d'ingresso interrato presso i Giardini Pubblici;
Porta Nuova dei Veneziani, o anche semplicemente Porta Nuova, risalente alla costruzione della Rocca
Brancaleone. Un tempo collegata alla Cittadella, ora cinta dalla cancellata di un'abitazione privata.
"Il portonaccio", l'ultima costruita, di fronte a Porta Sisi, eretta dall'architetto Morigia nel 1785 a seguito
dell'annessione del Borgo S. Rocco alla citt;
Torrione dei Preti, edificato nel XV sec. presso le Mura di Port'Aurea all'incrocio col tratto di mura de la
Rocca dei Gazzi;
Torrione Zancano, edificato nel XV sec. presso le mura di Port'Aurea, ora basamento della chiesa di
Santa Maria del Torrione;

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Torrione Veneziano delle Mura di San Vitale, in stato di rovina presso il cortile d'una casa d'abitazione;
Torre Sallustra (o Sallusta), d'origine Romana, la si crede parte di un'antica Porta del nucleo pi antico
della citt. ora inglobata nel complesso del Palazzo Arcivescovile;

Resti della cinta muraria sono visibili partendo da Porta Gaza; proseguendo verso Port'Aurea si pu arrivare
fino alla chiesa di Santa Maria del Torrione, edificata nel 1730 sui resti dell'antica Torre Zancana. Proseguendo
lungo le mura possibile seguire l'antico percorso dietro la zona in cui sorgeva lo stabilimento Callegari (nel
2009 stata ultimata la riconversione della struttura in appartamenti e uffici nonch la demolizione di una parte
per fare posto a un parcheggio) che continua fino a via Oberdan.

La cinta muraria riprende a Porta Adriana e prosegue dietro alla basilica


di San Vitale per qualche decina di metri per poi interrompersi. Altri
resti sono ancora visibili pi avanti percorrendo via Sabbionara fino al
piazzale di Torre Umbratica, dove le mura si ricongiungono a Porta
Serrata. Del tratto tra Porta Serrata e la Rocca Brancaleone rimane solo
qualche pietra, visibile lungo via Rocca Brancaleone. Saltando la
stazione FS, i resti visibili rimangono sul tratto lungo la linea
ferroviaria che conduce a Rimini seguendo il viale dei giardini che
giunge fino a Porta Nuova.
La Rocca Brancaleone.
Infine, partendo da Porta Sisi, rimane qualche resto verso Porta Nuova,
mentre tra Porta Sisi, Porta San Mamante e Porta Gaza non si trovano
pi resti visibili.

La Rocca Brancaleone fu costruita dalla Repubblica di Venezia nel 1457. Originariamente faceva parte delle
mura della citt; oggi un parco pubblico. divisa in due parti: il castello vero e proprio e la cittadella, per
un'estensione totale di 14 000 m.

Siti archeologici
A Ravenna sono state scoperte di recente tracce di alcune ville romane e bizantine, la pi famosa delle
quali la Domus dei tappeti di pietra, risalente al V-VI secolo e rinvenuta nel 1993 durante alcuni lavori
di edilizia. Collocata all'interno della settecentesca Chiesa di Santa Eufemia, in un vasto ambiente
sotterraneo situato a circa tre metri sotto il livello stradale, costituita da 14 ambienti pavimentati con
mosaici policromi e marmi appartenenti ad un edificio privato bizantino.
Parco Archeologico di Classe: il sito archeologico corrisponde all'area portuale dell'antica citt di
Classe (Area Sud della citt di Ravenna tra i quartieri di Classe e Ponte Nuovo) e comprende una serie di
magazzini edificati lungo le banchine di un canale, prospicienti una strada lastricata in trachite euganea.
Il complesso, probabilmente costruito agli inizi del V secolo d.C., fu realizzato in seguito alla scelta di
Onorio di trasferire da Milano a Ravenna la capitale dell'Impero Romano d'Occidente (402). Fu pertanto
necessario realizzare un'infrastruttura in grado di ricevere, conservare e redistribuire il grande
quantitativo di merci e derrate alimentari che giungevano nella nuova citt capitale. L'area archeologica
di 15.000 m stata inaugurata nel 2015.

Aree naturali

Il territorio di Ravenna comprende un grande parco urbano in localit Fosso Ghiaia (parco 1 maggio) e il Parco
2 giugno, con l'oasi WWF di Punte Alberete, oltre alla Pineta di Classe, che si estende da Lido di Dante a Lido
di Classe.

Inoltre in citt possiamo trovare diversi parchi pubblici, i pi importanti:

I Giardini Pubblici di Ravenna (circa 37.500 m), sede in passato dell'ippodromo e del velodromo, sono
stati realizzati nei primi anni '30 su progetto dall'architetto Arata e costituiscono, il primo parco urbano di
Ravenna e ora il parco urbano del centro storico. I Giardini ospitano il Planetario.

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Parco Teodorico, la cui superficie di circa 14 ettari, rappresenta il nodo di collegamento tra il vicino
Percorso delle mura storiche e la Cintura verde esterna ed al suo interno contiene il Mausoleo di
Teodorico.
Parco Baronio, gi aperto ma in fase di ultimazione.

Societ
Evoluzione demografica

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere

Pur non avendo le alte percentuali di popolazione di origine straniera degli altri comuni dell'Italia
Settentrionale, negli anni tra 2005 e 2010 Ravenna ha vissuto un incremento dell'immigrazione. Oggi i cittadini
stranieri residenti in citt sono 19 211[13] (1 gennaio 2015) cos suddivisi per nazionalit (sono indicati solo i
dati superiori alle 500 unit):

1. Romania, 4 239
2. Albania, 3 141
3. Macedonia, 1 284
4. Senegal, 1 129
5. Nigeria, 1 105
6. Marocco, 877
7. Ucraina, 841
8. Polonia, 773
9. Moldavia, 705

Religione

Ravenna la sede di una delle pi antiche diocesi della Chiesa cattolica italiana. Il pi antico reperto che
testimonia la presenza del credo cristiano una stele funeraria ritrovata a Classe e risalente alla fine del II
secolo. Una datazione cos bassa pu essere spiegata se si considera che a Classe, l'antico porto di Ravenna, era

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di stanza una flotta dell'esercito romano che aveva il compito di sorvegliare la parte orientale del Mediterraneo.
Probabilmente i primi cristiani del ravennate erano militari della flotta, reclutati nei paesi di prima
cristianizzazione, cio nel Vicino Oriente.

Altri edifici di culto presenti nella citt di Ravenna:

Moschea la seconda per grandezza dopo quella di Roma ed tra le cinque in Italia che si possono
definire tali perch provvisti degli elementi architettonici che ora caratterizzano lo skyline della zona
artigianale ravennate: cupola e minareti.
Chiesa Ortodossa 'Protezione Madre di Dio' di Ravenna sita in Zona Candiano (vicino alla Stazione FS).
La cosa pi appariscente per chi arriva dalla darsena la cupola dorata fatta arrivare direttamente dal
monastero di Pochaev in Ucraina e la tettoia dorata all'ingresso (oltre ai vari oggetti iconografici al suo
interno).

Cultura
Ravenna fin dal 2007 ha annunciato l'intenzione di candidarsi al titolo di "Capitale europea della cultura 2019",
per il quale il bando ufficiale stato pubblicato il 20 novembre 2012[14], con scadenza il 20 settembre 2013.
Ravenna stata poi selezionata dalla Giuria internazionale per la fase finale, insieme con altre 5 citt, sulle 21
inizialmente iscritte.[15] La vincitrice risultata Matera.[16]

A Ravenna stato ufficialmente riconosciuto il titolo di Citt europea dello sport 2016 (ad assegnare questa
prestigiosa qualifica stata Aces Europe, Federation for the Associations of the European Capitals and Cities of
Sport, un organismo europeo che mira a promuovere i valori olimpici universali a livello municipale e che ogni
anno seleziona le citt pi meritevoli)

In citt sono inoltre attive alcune associazioni culturali locali, quali RavennaPoesia.

Biblioteche

Le principali biblioteche cittadine sono:

Biblioteca Classense
Emeroteca classense Oriani
Biblioteca di conservazione dei beni culturali - Palazzo Corradini
Biblioteca di storia contemporanea Alfredo Oriani
Biblioteca del seminario arcivescovile
Biblioteca del Centro dantesco dei Frati minori conventuali

Universit

A Ravenna presente uno dei poli romagnoli dell'Universit di Bologna.

Istituti superiori di alta formazione:

Accademia di belle arti: la sede di Ravenna l'unica in Italia che, nell'ambito dell'alta istruzione artistica,
offre un triennio di arti visive - mosaico (diploma accademico di primo livello) dedicato a numerose arti
visive insieme al mosaico, e un biennio specialistico di mosaico (diploma accademico di secondo
livello);
Istituto superiore di studi musicali "Giuseppe Verdi".

Musei

Museo arcivescovile di Ravenna (riaperto nel 2010 dopo otto anni di lavori)
Museo nazionale di Ravenna
Museo d'arte della citt di Ravenna (MAR)
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Pinacoteca civica comunale di Ravenna


Collezione Mosaici Moderni
Museo del Risorgimento di Ravenna
Museo dantesco del Comune di Ravenna
Centro dantesco dei Frati minori conventuali
Museo degli strumenti musicali meccanici Marini
Tutta l'avventura del mosaico (TAMO)

Arte

Teatro

A Ravenna sono presenti diversi teatri. I principali sono:

Teatro Alighieri
Teatro Rasi

Numerose sono anche le compagnie teatrali, tra cui il Teatro delle Albe,
diretto da Marco Martinelli e Ermanna Montanari, che ha vinto
prestigiosi premi in Italia e all'estero, tra i quali una decina di premi
Ubu (l'Oscar del teatro italiano).
Le forme neoclassiche del Teatro
Cinema Alighieri.

A Ravenna stato girato il film vincitore del Leone d'oro nel 1964,
Deserto rosso. Inoltre, a Ravenna nel 1956 furono girati gli esterni del film Moglie e buoi in piazza del Popolo,
in via Diaz, e nella piazza del Mercato. Altre scene sono ambientate a Classe, una frazione della citt, e nella
Valle dei Piomboni, localit vicina a Ravenna.

Manifestazioni culturali

Ravenna Festival, festival culturale incentrato su danza, musica e opera lirica.


Ravenna Jazz, festival jazz che si tiene ininterrottamente dal 1973;
Nightmare Film Fest, rassegna cinematografica dedicata al cinema horror;
Ottobre Giapponese, festival culturale e rassegna cinematografica dedicata al cinema giapponese;
Komikazen (dal 2005), Festival internazionale del fumetto di realt
Mosaico d'Europa Film Fest, rassegna cinematografica dedicata al cinema europeo
Ravenna viso in aria, rassegna di teatro contemporaneo a cura di Ravenna Teatro-Teatro delle Albe,
Cooperativa E, Cisim.
Spiagge Soul, il Festival diffuso di musica soul che dal 2009 anima le estati dei Lidi ravennati
ospitando grandi artisti di fama internazionale.

Persone legate a Ravenna


Et romana

Maroboduo (35 a.C. circa 36-37), condottiero della popolazione dei Marcomanni
Batone I (35-30 a.C. circa ?), condottiero illiro
Sant'Apollinare (fl. II sec.), proto-vescovo di Ravenna
Sant'Ursicino (fl. III sec.), martire
San Severo ( 344), vescovo
Sant'Orso ( 396), vescovo
San Barbaziano, presbitero e confessore (V sec.)
Stilicone (circa 359 - 408), generale romano
Costanzo III (370 circa -421), imperatore romano
Onorio (384-423), imperatore romano
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Galla Placidia (ante 392 - 450), augusta dell'Impero romano


Pietro Crisologo ( 450), vescovo di Ravenna e santo
Giusta Grata Onoria (418 - ante 455), augusta dell'Impero romano
Valentiniano III (419-455), imperatore romano
Remisto ( 456), magister militum dell'Impero romano
Maggioriano (420 circa - 461), imperatore romano
Sant' Esuperanzio ( 456) vescovo di Ravenna e santo
Glicerio (430 circa - post 480), imperatore romano
Odoacre (433 circa - 493), re d'Italia
Romolo Augusto (459 circa - post 511), imperatore romano
Rufio Magno (fl. VI sec.), Prefetto del pretorio d'Italia
Papa Giovanni I ( 456), romano pontefice
Teodorico (454-526), re d'Italia
Amalasunta (ante 500 - 535), figlia di Teodorico
Ursicino vescovo ( 536), vescovo di Ravenna
Vitige ( 540), re d'Italia
Matasunta (518 - post 551), moglie di Vitige

Et bizantina

Massimiano, primo arcivescovo di Ravenna (546-556)


Alessandro Forficula, funzionario bizantino
Belisario (500-565), generale bizantino
Felice, arcivescovo (709-724)
Longino, Prefetto del pretorio d'Italia
Giovanni I Lemigio, Esarca d'Italia
Rosmunda, regina dei Longobardi
Droctulfo, generale bizantino
Smaragdo, Esarca d'Italia
Paolo, Esarca d'Italia

Medioevo

Andrea Agnello, sacerdote e storico


Gerberto di Aurillac, arcivescovo di Ravenna (998-999), in
seguito papa con il nome Silvestro II
Enrico Alfieri O.Min. (1315-1405), religioso
Dante Alighieri, poeta
San Pier Damiani, santo e dottore della Chiesa
famiglia Da Polenta, nobile casato
Guiberto di Ravenna, arcivescovo, poi antipapa col nome
Clemente III
Rinaldo da Concorezzo, arcivescovo
San Romualdo, monaco, fondatore dell'eremo di Camaldoli
famiglia Traversari, nobile casato
Giovanni Malpaghini (ca. 1346 - 1417), copista e letterato[17]
Bessarione (1403 - 1472), cardinale e umanista bizantino
Pietro Tomai (1450 circa - 1508), giurista
Gurlino Tombesi ( 1501), condottiero

Et moderna Bassorilievo di Dante nella tomba del


poeta
Ivo d'Allegri (1452 - Ravenna, 1512), condottiero
Gaston de Foix (1489 - 1512), condottiero
Nicol Rondinelli (1450 circa - 1510), pittore
Baldassarre Carrari (1460 circa - 1516), pittore
Severo Calzetta, scultore
Enrico Enriquez, cardinale legato di Romagna
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Guidarello Guidarelli (1450/60-1501), condottiero al servizio di Cesare Borgia

Luca Longhi (1507-1580), pittore


Barbara Longhi (1552-1638), pittrice (figlia del precedente)
Vincenzo Carrari (1539 - 1596), letterato e storico
Giuseppe Ginanni (1692-1753), naturalista[18]
Cesare Rasponi (1615-1675), cardinale
Vincenzo Maria Coronelli O.F.M.Conv. (1650-1718), cartografo
ed enciclopedista
Serafino Pasolini (1649-1715), abate
Camillo Morigia (1743-1795), architetto

XIX secolo

Luigi Amat di San Filippo e Sorso, cardinale e uomo politico


(1796-1878)
George Gordon Noel Byron, poeta e politico inglese (1788-1824)
Paolo Costa, letterato e filosofo
Vincenzo Gallina, patriota carbonaro
Anita Garibaldi, patriota
Romolo Gessi (1831-1881), geografo ed esploratore
Ignazio Guiccioli - patrota e politico Guidarello Guidarelli
Jacopo Landoni, scrittore (1772-1855)
Luigi Legnani (1790-1877), chitarrista e compositore
Angelo Mariani (1821 1873), compositore, direttore d'orchestra e musicista
Pellegrino Matteucci (1850-1881), geografo ed esploratore
Gaetano Monti (1776-1847), scultore
Giuseppe Pasolini (1815-1876), politico
Pier Desiderio Pasolini, senatore del Regno d'Italia
Enrico Pazzi (1818-1899), scultore
Ludovico Piavi (1833-1905), patriarca latino di Gerusalemme
Cristino Rasponi (Ravenna, 1776 Ravenna, 1845), mecenate
Giulio Rasponi (1787-1876), politico
Cesare Rasponi Bonanzi (1822-1886), politico
Gioacchino Rasponi Murat (1829-1877), politico
Achille Rasponi Murat (1835-1896), politico
Vincenzo Riccardi di Lantosca (1829-1887), poeta
Luigi Ricci (1823-1896), fotografo, padre di Corrado

XX secolo

Nullo Baldini, cooperatore e deputato


Giovanni Balella, imprenditore, presidente di Confindustria
Alberto Bardi, pittore e partigiano
Anacleto Bendazzi, presbitero
Arrigo Boldrini, partigiano, MOVM, uomo politico
Silvio Buzzi (1930-2009), scienziato
Bruno Corra, pseudonimo di Bruno Ginanni Corradini (1892-1976), scrittore e sceneggiatore
Angelo Costa, allenatore della Robur e della nazionale di pallavolo
Giuseppe D'Alema, politico, padre di Massimo D'Alema
Serafino Ferruzzi, imprenditore
Giovanni Frignani, tenente colonnello dei Carabinieri, martire delle Fosse Ardeatine e medaglia d'oro al
valor militare
Giuseppe Fuschini, uomo politico
Gino Gatta, sindaco di Ravenna (1946-50)
Raul Gardini, industriale
Arnaldo Ginna, pseudonimo di Arnaldo Ginanni Corradini (18901982), pittore e scultore
Mario Gordini, partigiano
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Luigi Guardigli (1923-2008), mosaicista


Sergio Guerra (1944-2015), allenatore di pallavolo e imprenditore
Gionata Mingozzi (1984-2008), calciatore
Giovanni Minzoni (1885-1923), presbitero
Attilio Monti (1906-1994), imprenditore
Ettore Muti (1902-1943), gerarca e militare fascista
Angelo Oliviero Olivetti (1874-1931), politico, politologo e avvocato
Marino Pascoli (1923-1948), giornalista e partigiano
Augusta Rasponi del Sale (18641942), artista
Carlo Rasponi Bonanzi (1858-1920), politico
Gabriella Rasponi Spalletti (1853-1931), attivista e aristocratica
Luigi Rava, ministro del Regno d'Italia e sindaco di Roma
Corrado Ricci, archeologo e storico dell'arte italiano
Alfredo Scarponi, noto come Alfredo di Romagna (1913-1979), pittore
Celso Strocchi, partigiano
Natalina Vacchi, partigiana
Francesco Tarducci, scrittore e storico italiano (1842-1935)
Ersilio Tonini (1914-2013), cardinale
Giuseppe Vitali (1875-1932), matematico
Manara Valgimigli, (1876-1965), grecista, filologo, scrittore italiano, direttore della Biblioteca Classense
dal 1948 al 1955.
Benigno Zaccagnini, politico.

Ravennati noti viventi

Paola Amadesi, scrittrice


Giordano Angelini, dirigente d'azienda e politico
Eraldo Baldini, scrittore
Poldo Bendandi, attore
Flavio Caroli, docente, scrittore, critico d'arte
Luce Caponegro, in arte Selen, attrice
Andrea Collinelli, ciclista olimpionico
Antonio Casanova, illusionista e personaggio televisivo
Elisabetta De Palo, attrice
Davide Franceschetti, pianista
Stefano Ianne, compositore
Josefa Idem, canoista olimpionica
Giovanni Lugaresi, giornalista e saggista
Alex Majoli, fotografo pluripremiato
Marco Martinelli, regista
Marco Melandri, motociclista
Ermanna Montanari, attrice
Dora Moroni, presentatrice e cantante
Antonio Patuelli, imprenditore e politico
Davide Reviati, fumettista e illustratore
Claudio Rivalta, calciatore
Paolo Roversi, fotografo
Nevio Spadoni, poeta, autore teatrale e filosofo
Sergio Zavoli, giornalista

Geografia antropica
Frazioni

Le frazioni pi popolose sono (dati del 2011): Lido Adriano (6 497 abitanti), Mezzano (3 951) e Marina di
Ravenna (3 715).

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Ecco l'elenco completo:

Ammonite, Bastia, Borgo Montone, Borgo Faina, Borgo Masotti, Borgo Papale, Borgo Sisa, Ca'di Guardia,
Camerlona, Campiano, Carraie, Casal Borsetti, Casemurate, Caserma, Castellaccio, Castiglione di Ravenna,
Cilla di Savarna, Classe, Coccolia, Conventello, Ducenta, Durazzano-Borgo Sisa, Filetto, Fornace Zarattini,
Fosso Ghiaia, Gambellara, Ghibullo, Glorie, Godo, Grattacoppa, Lido Adriano, Lido di Classe, Lido di Dante,
Lido di Savio, Longana, Madonna dell'Albero, Mandriole, Marina di Ravenna, Marina Romea, Massa-Castello,
Mensa-Matellica, Mezzano, Osteria, Palazzone, Piangipane, Pilastro, Ponte Nuovo, Porto Corsini, Porto Fuori,
Punta Marina Terme, Punta Ravenna, Ragone, Roncalceci, San Bartolo, San Marco, San Michele, San Pietro in
Campiano, San Pietro in Trento, San Pietro in Vincoli, San Romualdo, San Zaccaria, Sant'Alberto,
Sant'Antonio, Santerno, Santo Stefano, Savarna, Savio, Torri, Villanova di
Ravenna[19][20][21][22][23][24][25][26][27][28].

Storicamente, l'area a sud di Ravenna delimitata in due zone, chiamate Ville Unite e Ville Disunite.

Economia
In epoca pre-unitaria Ravenna era nota per il porto, lo scalo dello Stato Pontificio pi frequentato tra quelli che
si affacciano sul mare Adriatico. Il resto dell'economia ravennate era costituito da agricoltura di sussistenza. La
prima banca della citt, la Cassa di risparmio di Ravenna, fu fondata il 21 dicembre 1839 (approvazione di papa
Gregorio XVI) e fu ufficialmente aperta il 1 marzo 1840. Prima di allora l'unico istituto che aveva elargito
crediti era stato il Monte di Piet, fondato nel 1492 da Bernardino da Feltre. La banca sovvenzionava solo i
piccoli proprietari; le eccedenze di cassa dovevano essere devolute ad opere di pubblica beneficenza. Nel 1898
fu avviato un programma di previdenza per operai disoccupati[29]. Nel 1905 fu fondato l'Istituto autonomo per
le case popolari.

L'industria inizi ad affacciarsi alla fine del XIX secolo. La prima attivit a prendere piede fu quella
saccarifera, con l'apertura degli zuccherifici di Classe (1900) e di Mezzano. Successivamente vennero avviate
nuove attivit in altri settori: l'industria alimentare dei Conti Rivalta (1906); la fabbrica di concimi e lo jutificio
romagnolo (1908) e la pileria Lovatelli (1911)[30].

Nello stesso periodo si diffuse nel ravennate il modello della cooperativa di produzione. Nel 1883 fu fondata la
prima Cooperativa braccianti, poi seguita da molte altre nei vari comuni della provincia. Le cooperative della
zona attinsero prestiti dalla Cassa di Risparmio. L'agricoltura, comunque, rimane la principale attivit
economica del Ravennate. La staticiti del contesto urbano contrasta con la vivacit delle attivit agricole: parte
dalla campagna la modernizzazione dell'economia ravennate tra le due guerre[30].

L'industria del turismo prese le mosse dopo la prima guerra mondiale. Ancora all'inizio del Novecento il
litorale appariva aspro e deserto[30], molto meno frequentato della campagna e della pineta. Porto Corsini, poco
pi di una borgata di pescatori, era una localit isolata[31].

Il porto fu distrutto dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale.

Dopo la fine del conflitto, venne subito riedificato con il finanziamento dello Stato. Intorno all'importante nodo
di scambio nacque la prima azienda petrolchimica ravennate, la Sarom (Societ Anonima Raffinazione Olii
Minerali, 1950). Negli anni successivi l'attivit industriale registr ritmi di crescita annuali costanti. Il polo
petrolchimico inizi ad attirare manodopera. Contadini e braccianti trovarono un nuovo lavoro come operai
nella costruzione dei nuovi impianti. Su tutti, lo stabilimento dell'Anic (Azienda Nazionale Idrogenazione
Carburanti, l'azienda petrolchimica dell'ENI).

L'ENI, proprietaria dell'Anic, aveva deciso di fare di Ravenna il porto per le spedizioni dei suoi prodotti verso
l'Africa ed il Medio oriente. L'Ente di Enrico Mattei aveva trovato un'ottima convenienza ad investire a
Ravenna, dato che in loco esistevano ampi giacimenti di metano[32] e data l'ampia disponibilit di aree a basso
costo. Lo stabilimento Anic, costruito sulle sponde del Canale Candiano entr in attivit nel 1958. Produceva

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fertilizzanti, urea e nitrato d'ammonio. L'insieme di queste iniziative economiche fecero decollare Ravenna
come polo industriale. Lo scalo ravennate, nonostante le ancora ridotte dimensioni e la bassa profondit del
pescaggio, divent il porto principale dell'Adriatico per i prodotti petroliferi dell'ENI.

Negli anni settanta, la crisi energetica determinata dall'improvviso raddoppio del prezzo del petrolio caus
l'inizio della parabola discendente per il polo petrolchimico ravennate. Negli anni ottanta l'ENI cess
progressivamente l'attivit di tutti gli impianti a terra. Le attivit dell'Anic furono assorbite dalla nuova societ
EniChem, con sede a San Donato Milanese (1983). Rimasero in funzione gli impianti in mare per l'estrazione
metanifera.

Nel 1987 Raul Gardini, presidente del gruppo ravennate Ferruzzi, acquisiva il controllo della Montedison, il
principale polo chimico privato italiano. Ma la parabola dell'imprenditore ravennate era destinata a durare pochi
anni. Invischiato nello scandalo Tangentopoli, nel 1993 si suicid. Pochi giorni dopo il gruppo Ferruzzi,
pesantemente indebitato, si consegn alle banche. Dopo la chiusura della Ferruzzi, Ravenna non ha pi avuto
presenze imprenditoriali forti, se si eccettua la presenza del gruppo Marcegaglia con un grosso stabilimento.
Oggi l'azienda locale pi importante la Cooperativa Muratori e Cementisti (C.M.C.), societ cooperativa
attiva a livello mondiale nella costruzione di grandi opere[33].

Il porto continua ad essere il traino dell'economia ravennate. uno degli scali pi importanti dell'Adriatico. Le
statistiche parlano di 21,5 milioni di merci movimentate, un traffico container pari a 208 000 TEU e 5,7 milioni
di tonnellate di merci alla rinfusa[34]. Vi sono oltre 30 piattaforme per l'estrazione del metano. Due gasdotti
passano sotto il suolo di Casal Borsetti, cinque a Marina di Ravenna.

Il settore turistico stato rilanciato con l'apertura, nel 1992, del Parco di divertimenti Mirabilandia, costruito
lungo la SS 16 "Adriatica", circa 10 km a sud della citt. Per quanto riguarda l'artigianato, Ravenna rinomata
soprattutto per la produzione di ceramiche, di vimini, di mosaici, per la lavorazione del rame e del ferro battuto
e per i laboratori di intagliatori e restauratori di mobili.[35]

Infrastrutture e trasporti
Il centro storico di Ravenna si trova a 8 km dal mare a cui collegato
tramite il canale navigabile Candiano.

I collegamenti sono garantiti dal porto, che uno dei pi importanti


dell'Adriatico[34], dalla ferrovia e dall'autostrada. In localit Punta
Marina Terme, ubicata la stazione meteorologica di Ravenna Punta
Marina, ufficialmente riconosciuta dall'organizzazione meteorologica
mondiale e punto di riferimento per lo studio del clima che caratterizza
la citt e la sua fascia costiera. La stazione ferroviaria di Ravenna

La stazione di Ravenna, posta nei pressi del Porto, si trova lungo la


ferrovia statale Ferrara Rimini ed termine della linea proveniente da
Castel Bolognese. Tra il 1883 e il 1929 la citt fu servita da una linea
tranviaria a vapore diretta a Forl, una cui diramazione giungeva a
Classe.

Lo scalo aereo commerciale pi vicino alla citt si trova a 27 km ed


l'aeroporto di Forl mentre a 3 km dalla periferia sud della citt si trova
il piccolo aeroporto di Ravenna, sede di un club di paracadutisti e Il Porto di Ravenna
dedicato quasi esclusivamente a voli turistici. Ogni anno sono in
funzione degli appositi bus navetta che collegano Ravenna con
l'Aeroporto di Bologna.

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Lungo la costa esistono diversi tratti di percorsi ciclabili facenti parte dell'esteso progetto denominato Ciclovia
Adriatica, che una volta completato collegher tutte le localit della costa adriatica con vantaggi sulla mobilit
sostenibile locale, sul turismo e sul cicloturismo indotto da una tale infrastruttura.

Amministrazione
Gemellaggi

Ravenna gemellata con:[36]

Chartres
Chichester, dal 1996[37]
Ragusa[38]
Spira, dal 1989[39]

Sport
Ciclismo

Giro d'Italia

Per otto volte Ravenna (comprese le frazioni) stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel
1931, l'ultima nel 2011. Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Ravenna e nei Lidi ravennati:

1931 4 tappa Mantova-Ravenna, vinta da Learco Guerra


1938 11 tappa Ascoli Piceno-Ravenna, vinta da Cino Cinelli
1955 15 tappa Pineta di Cervia (cron. indiv.), vinta da Pasquale Fornara
1964 9 tappa Feltre-Ravenna, vinta da Pietro Zoppas
1968 14 tappa Vittorio Veneto-Ravenna, vinta da Luigi Sgarbozza
1972 1 tappa Venezia-Ravenna, vinta da Marino Basso
2005 9 tappa Firenze-Ravenna, vinta da Alessandro Petacchi
2011 12 tappa Castelfidardo-Ravenna, vinta da Mark Cavendish

Gran Premio d'Europa

Il 15 aprile 1956 fu organizzato a Ravenna il Gran Premio d'Europa, corsa a cronometro per squadre
nazionali. Organizzata dal Pedale ravennate (presidente Fernando Fuschini), lo sponsor era la compagnia
petrolifera Sarom. Luogo della gara era il lungo rettilineo che costeggia il Canale Candiano. Partenza e arrivo
erano in via Trieste. Il circuito misurava 7,2 km, da ripetere per 14 giri. Lunghezza della prova: 100 km, da
dividere fra tre corridori. La prima edizione fu vinta dalla sorprendente Svizzera in 2h24'43" (media di 41,795),
seguita dal Belgio (staccato di 2'25"). L'Italia (Fiorenzo Magni, Giuseppe Minardi e Lino Grassi era in testa, ma
una foratura di Grassi al decimo giro fece scivolare gli Azzurri in terza posizione. La Francia (Jacques
Anquetil, Louis Bobet, Andr Darrigade) era arrivata seconda, ma i transalpini commisero una violazione del
regolamento che li releg in ultima posizione.

L'evento ebbe un grande successo e fu ripetuto l'anno successivo, il 21 aprile. Partenza e arrivo sempre in via
Trieste, circuito di 5,6 km da ripetere per 18 giri. Vinse la Francia (Jacques Anquetil, Andr Darrigade e Jean
Forestier) in 2h22'39" (media di 42,394). Seconda l'Italia (Ercole Baldini, Nino Defilippis e Diego Ronchini),
terza la Spagna. Gli spettatori furono 20 000 nel primo anno e 30 000 l'anno seguente. Nonostante ci, la gara
non fu ripetuta nel 1958 e poi cadde nel dimenticatoio.

Memorial Elia Dal Re

Il Memorial Elia Dal Re stata una corsa in linea maschile di ciclismo su strada riservata alla categoria Under
23 disputata in cinque edizioni tra il 2009 e il 2013 nella frazione di Villanova di Ravenna[40].
https://it.wikipedia.org/wiki/Ravenna 19/22
31/8/2017 Ravenna - Wikipedia

Principali societ sportive

Ravenna Calcio
Circolo Velico Ravennate
Tiro a Segno 1862 Ravenna
Atletica Ravenna
Ravenna Baseball
Marina Baseball
Basket Ravenna Piero Manetti
GS Robur Costa Ravenna (pallavolo maschile)
Porto Ravenna Volley (pallavolo maschile)
Olimpia Teodora (pallavolo femminile)
Ravenna Rugby Football Club
Chiefs Ravenna (football americano)

Impianti sportivi

Stadio Bruno Benelli


Pala De Andr
Pala Costa
Campo scuola di atletica leggera "Marfoglia"
Piscina comunale "G. Gambi"
Tiro a Segno Nazionale

Manifestazioni sportive

Maratona Ravenna citt d'arte, competizione internazionale nata nel 1999.

Personalit sportive legate a Ravenna

Alessio Ballardini, pluri-campione mondiale pattinaggio in linea (42 km) master over 30
Davide Ballardini, allenatore ed ex calciatore
Simone Bianchi, campione di atletica leggera (salto in lungo)
Alex Calderoni, calciatore
Andrea Collinelli, campione di ciclismo
Michael Fabbri, arbitro attualmente operante in CAN A.
Josefa Idem, campionessa olimpica di canoa K1
Andrea Mandorlini, allenatore ed ex calciatore
Marco Melandri, campione di motociclismo
Marcello Miani, campione mondiale di canottaggio pesi leggeri
Simona Rinieri, campionessa mondiale di pallavolo
Claudio Rivalta, calciatore
Luca Sartoretti, pallavolista
Davide Tardozzi, ex motociclista e dirigente sportivo
Giorgio Zattoni, campione mondiale di skateboard

Note

1. ^ Dato Istat (http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html) - Popolazione residente al 30 novembre 2016.


2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993,
n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25
aprile 2012.
3. ^ Dizionario d'Ortografia e di Pronunzia (http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=19384&r=3756)
4. ^ Il prestigio di Roma rimase comunque intatto anche quando quest'ultima, qualche secolo pi avanti, nella realt
non fu pi che un piccolo villaggio dell'Italia centrale.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ravenna 20/22
31/8/2017 Ravenna - Wikipedia

5. ^ Porto Corsini stato il porto di Ravenna dal XVIII secolo fino alla prima guerra mondiale.
6. ^ Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA.AAVV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto
Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.
7. ^ Tutti i dati si riferiscono al periodo 1971-2000
8. ^ a b (PDF) Ravenna citt d'acque. Trekking urbano (PDF), ravennafestival.org. URL consultato il 20/11/2015.
9. ^ Silvia Arfelli, L'Albero della vita, La Voce di Romagna, 26 ottobre 2015, p. 48.
10. ^ Medaglia d'oro al valor militare, Quirinale.it. URL consultato il 19 dicembre 2010.
11. ^ Madonna greca (http://www.santamariainporto.it/static,historia_ikony.html)
12. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
13. ^ Dato Istat al 2015/06/24, demo.istat.it.
14. ^ Sito del Mibact, capitalicultura.beniculturali.it.
15. ^ Sito del Mibact, capitalicultura.beniculturali.it.
16. ^ Capitale della cultura 2019, designata Matera, repubblica.it, 17 ottobre 2014.
17. ^ Giovanni Malpaghini, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
18. ^ Giuseppe Ginanni, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
19. ^ Circoscrizione Prima, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
20. ^ Circoscrizione Seconda, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
21. ^ Circoscrizione Terza, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
22. ^ Circoscrizione Del Mare, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
23. ^ Circoscrizione di Piangipane, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
24. ^ Circoscrizione di San Pietro in Vincoli, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
25. ^ Circoscrizione di Castiglione di Ravenna, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
26. ^ Circoscrizione di Roncalceci, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
27. ^ Circoscrizione di Sant'Alberto, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
28. ^ Circoscrizione di Mezzano, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
29. ^ L'iniziativa da considerarsi di indubbia importanza storica, perch a quell'epoca non esisteva ancora lo stato
sociale.
30. ^ a b c Eraldo Baldini, Dante Bolognesi (a cura di), Il richiamo di Ravenna, Longo Editore, Ravenna 2015.
31. ^ A Porto Corsini mancava l'acqua potabile, che veniva portata da Ravenna in botti.
32. ^ Si conosceva da secoli l'esistenza di giacimenti di questo gas naturale, nell'entroterra e nel mare Adriatico. L'ENI
inizi ad estrarlo con moderne tecnologie.
33. ^ TOP aziende. Sintesi dei bilanci delle principali aziende 2012, topaziende.ilrestodelcarlino.it. URL consultato il
21/5/2013.
34. ^ a b Lorenzo Tazzari, La grande alleanza dei porti. Ravenna e Ancona sfidano Venezia, in il Resto del Carlino, 22
maggio 2013.
35. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.
36. ^ Rapporti internazionali: Citt gemellate, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
37. ^ Associazione "Amici di Chichester", comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
38. ^ Grad Dubrovnik - o Dubrovniku, www.dubrovnik.hr. URL consultato il 18 marzo 2012.
39. ^ (DE) Ravenna, speyer.de. URL consultato il 23 febbraio 2010.
40. ^ Memorial Elia Dal Re, Museociclismo.it. URL consultato il 1 ottobre 2014.

Voci correlate
Aeroporto di Ravenna
Arte ravennate
Istituto Friedrich Schrr
Pineta di Ravenna
Porto di Ravenna
Ravenna romana
Stazione di Ravenna
Tomba di Dante

Altri progetti
Wikizionario contiene il lemma di dizionario Ravenna

https://it.wikipedia.org/wiki/Ravenna 21/22
31/8/2017 Ravenna - Wikipedia

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Collegamenti esterni
Il 12 e 13 giugno 1859 a Ravenna, storiaefuturo.eu. URL consultato il 24 dicembre 2015.
Le Cento Citt d'Italia: Ravenna (PDF), Il Secolo, 1888.

VIAF: (EN) 279348621 (http://viaf.org/viaf/279348621) LCCN: (EN) n79042080 (http://id.loc.g


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