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Ravenna
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
[] qui dove un'antica vita
Ravenna
si screzia in una dolce
ansiet d'Oriente comune
(Eugenio Montale, Le occasioni/Dora Markus, vv. 11-13)
Geografia fisica
Territorio
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I lidi Sud sono inoltre quelli con la pi marcata impronta turistica con una notevole offerta di alberghi, ristoranti
e divertimenti, l'ultimo lido ravennate, Lido di Savio confina con Milano Marittima, celeberrima localit
balneare.
Clima
Il clima di Ravenna tipico della pianura padana sud-orientale, influenzato dal mare Adriatico, distante solo
8 km dal centro abitato, ed di tipo temperato sub-continentale[6], con inverni generalmente freddi ma non
rigidi (le temperature medie stagionali si aggirano attorno ai 4,5 C) ed estati piuttosto calde, con temperature
che si attestano su valori medi di poco inferiori ai 23 C. Sia d'estate che d'inverno l'aria presenta un consistente
grado di umidit, con tassi rispettivamente del 75,3% e dell'86%. Nei mesi invernali la citt spesso soggetta ai
venti freddi provenienti dall'Europa orientale che talvolta possono causare forti discese della temperatura (nel
1985 stata registrata una temperatura minima assoluta di 13,8 C) e abbondanti nevicate. I giorni di gelo
sono mediamente 35 all'anno[7]
Storia
Insediamento di epoca remota, il toponimo si ritiene derivi da un prelatino "*rava", probabilmente di origine
umbra, che in origine designava un "dirupo prodotto da acqua che scorre" e successivamente "canale, palude,
bassura, fanghiglia", unito ad un suffisso "-enna", di origine etrusca.
Fin dalla preistoria il tratto della Val Padana su cui sorse Ravenna fu caratterizzato dalle frequenti esondazioni
dei brevi fiumi ad andamento torrentizio che scendono dall'Appennino verso il mare Adriatico. Ci port alla
formazione di ampie zone lagunari, che da Ravenna si estendevano fino a lambire il Po (che sfociava pi a sud
rispetto al corso attuale), creando un vasto agglomerato lagunare chiamato Valle Padusa.
Storia antica
Mancano testimonianze archeologiche della fondazione di Ravenna. Le origini sono incerte. I primi
insediamenti della zona furono opera di Tessali, Etruschi ed Umbri, successivamente sul suo territorio si
insediarono anche i Galli Senoni, specialmente dal fiume Montone verso sud, comprendendo tutto l'Ager
Decimanus, ovvero la campagna verso Forl, il territorio cosiddetto delle Ville Unite, che non era un territorio
lagunare rispetto invece alle zone a nord. L'abitato consisteva di palafitte distribuite su una serie di piccole isole
situate all'interno della Valle Padusa, una situazione simile alla Venezia di secoli dopo.
La caratteristica fondamentale di Ravenna per tutta l'antichit fu proprio quella di essere circondata dalle acque
ed accessibile solo dal mare. Tale peculiarit non pass inosservata ai Romani, e l'imperatore Cesare Ottaviano
Augusto disloc qui la flotta militare dell'alto Adriatico. Per questo fine l'imperatore fece eseguire importanti
lavori di sistemazione idraulica: fece scavare la Fossa Augustea, un canale che collegava il Po con l'ampio
specchio di acqua a sud di Ravenna e qui fond il porto di Classe. Il porto fu realizzato con i criteri di una
poderosa macchina militare. Secondo Plinio il Vecchio, poteva contenere fino a 250 triremi e 10 000 marinai o
classari destinati al controllo di tutto il Mediterraneo orientale (la base destinata al controllo del Mediterraneo
occidentale era invece il porto di Miseno).
Ai tempi dell'Impero romano la citt crebbe di importanza: il porto militare divenne anche porto commerciale
con traffici mercantili verso tutto il Mediterraneo. Da qui probabilmente part l'imperatore Traiano per le due
spedizioni del 102 e del 105 d.C. che si sarebbero concluse con la conquista della Dacia. Nel 402 l'imperatore
dell'Impero romano d'Occidente Onorio trasfer a Ravenna la residenza imperiale da Milano, per sfuggire alle
minacce di Alarico. In questo periodo il vescovo della citt divenne metropolita, e la citt visse una fase di
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espansione con l'edificazione dei terreni presso la cattedrale Ursiana (attuale Duomo) e verso Nord. Tuttavia,
nello stesso periodo, l'interramento della laguna causato dagli apporti alluvionali dei fiumi rese
progressivamente inutilizzabile il porto di Classe.
A Ravenna si decisero le sorti dell'Impero d'Occidente allorch nel 476 venne deposto l'ultimo imperatore,
Romolo Augusto, per mano di Odoacre, re degli Eruli. Il regno di Odoacre ebbe vita brevissima e il re dei Goti
Teodorico, nel 493, rivendic il controllo della citt, dopo un lungo assedio. Il sovrano goto, che mor nel 526,
si distinse per una politica di distensione soprattutto dal punto di vista religioso. La presenza di una vasta
comunit di cristiani ariani port alla costruzione di numerosi edifici di culto, e la citt si arricch di opere e
cultura.
L'esarcato
Nel 751 l'Esarcato cadde sotto l'offensiva dei Longobardi. Per volont del re dei
Franchi Pipino il Breve, la citt nel 754 con il patto di Quierzy pass sotto il
controllo del papa. Il patto non fu mai operativo in quanto i Longobardi Giustiniano in un mosaico a
rimasero in citt fino al 756 e successivamente a tale data il potere fu esercitato San Vitale.
dagli arcivescovi locali con l'appoggio dell'aristocrazia locale e in forza di
antichi privilegi che riconoscevano alla chiesa ravennate l'indipendenza dal
papato di Roma (autocefalia). I privilegi di cui gli arcivescovi godevano portarono questi ultimi a posizioni di
aperto scontro con i papi romani: essi appoggiarono gli imperatori, dagli Ottoni agli Svevi.
In questo periodo la citt fu spogliata di molte opere (arredi, mosaici, marmi, statue), e Classe, saccheggiata e
ormai lontana dalla linea di costa, venne definitivamente abbandonata.
Il medioevo
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La signoria dei Da Polenta dur fino al 1441 anno in Via Cavour ricalca il tratto finale del percorso del
cui il controllo della citt pass sotto il dominio fiume Lamone, che in et antica era un affluente
veneziano. I veneziani governarono Ravenna fino al del Padenna. Chiamato anche flumisellum, il
1509, e in questo periodo nel centro cittadino vennero Lamone confluiva nel Padenna non lontano
edificati diversi palazzi in stile veneziano e fu dall'attuale piazza del mercato coperto;
costruita la Rocca Brancaleone. La Circonvallazione San Gaetanino stata
tracciata sull'alveo del fiume Montone, che un
tempo circondava le mura urbiche;
Dal Cinquecento ad oggi Porta Adriana era il terminale (ovvero la darsena)
del canale Naviglio, che collegava la citt al Po
La citt, passata sotto il controllo dello Stato di Primaro;
Pontificio nel 1509, fu nel 1512 saccheggiata La Circonvallazione al Molino ricalca per intero
dall'esercito Francese, in occasione della guerra della il percorso che fiancheggiava il canale del
Lega Santa. Ravenna rester sotto lo Stato Pontificio Molino Vecchio. Alimentato in et veneziana da
per i successivi 350 anni. una chiusa sul Montone installata vicino alla
Torre Zancana, dopo la costruzione della Chiusa
In questo periodo il progressivo innalzamento del letto di San Marco (1739) fu derivato da
dei fiumi Ronco e Montone, ormai pensili intorno alla quest'ultima[8];
citt, aveva causato diverse alluvioni; al problema si
mise fine solo nel XVIII secolo, con la deviazione dei
due fiumi che vennero fatti confluire nel canale dei Fiumi Uniti a sud della citt. Sul percorso del vecchio letto
del fiume Montone venne aperta la nuova darsena, il porto-canale Corsini (dal cognome di papa Clemente XII).
Nella citt, liberata dalla minaccia delle acque, venne costruito il nuovo Duomo in sostituzione della cattedrale
Ursiana, e numerose opere fra cui il tempietto per il sepolcro di Dante.
Dopo il momentaneo dominio napoleonico Ravenna torna nuovamente allo Stato Pontificio finch, nel 1859, in
seguito ad un plebiscito, viene annessa al Regno di Sardegna, che diventer dal 1861 Regno d'Italia.
Nel 1877 la citt fu visitata dall'irlandese Oscar Wilde, che l'anno successivo le dedic una poesia dal titolo
Ravenna. Cinquant'anni prima un altro illustre poeta di lingua inglese, George Byron, aveva abitato a Ravenna.
Nel 1903 il pittore austriaco Gustav Klimt, che malvolentieri si spostava dalla sua Vienna, si rec due volte a
Ravenna, dove ammir lo sfarzo dei mosaici bizantini. L'oro musivo ravennate lo ispir nella decorazione della
sala da pranzo di Palazzo Stoclet, residenza dell'industriale Adolphe Stoclet, collezionista e mecenate[9].
Ravenna fu insignita del titolo di Citt decorate al valor militare per la guerra di liberazione in quanto insignita
della Medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attivit nella lotta
partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Nel dopoguerra Ravenna ha vissuto di un forte sviluppo industriale grazie anche alla creazione di una raffineria
di petrolio, di uno stabilimento petrolchimico e allo sviluppo delle attivit di estrazione del gas naturale
scoperto nell'entroterra e nel vicino off-shore.
Onorificenze
Il 19 maggio 1951, la citt di Ravenna stata insignita della Medaglia d'oro al valor militare.[10]
il mausoleo di Galla Placidia (prima met del V secolo, post Monumenti paleocristiani di Ravenna
426) (EN) Early Christian Monuments of
il Battistero Neoniano (430 circa, decorato verso il 458) Ravenna
la Cappella Arcivescovile (500 circa)
la basilica di Sant'Apollinare Nuovo (inizio del VI secolo,
con ridecorazione parziale nella seconda met del VI secolo)
il mausoleo di Teodorico (520 circa)
il battistero degli Ariani (prima met del VI secolo)
la basilica di San Vitale (prima met del VI secolo)
la basilica di Sant'Apollinare in Classe (consacrata nel 549)
Architetture religiose
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Chiese scomparse
Basilica Ca'Bianca
Basilica di Sant'Eufemia ad Arietem
Basilica di Santa Maria in Foris
Basilica di San Lorenzo in Caesarea
Basilica petriana, la prima chiesa cristiana di Classe
Basilica del Beato Probo
Basilica di San Severo
Chiesa di Sant'Agata del Mercato, via IV Novembre.
Chiesa di Sant'Anna
Chiesa di Sant'Antonio dei Fossi
Chiesa di Sant'Apollinarino
Chiesa di San Barnaba, antica chiesa divenuta deposito temporaneo delle salme dei condannati a morte
per impiccagione (da qui il toponimo di "Chiesa degli appesi o impiccati"). Era ubicata nell'area
compresa fra la basilica di Santa Maria Maggiore e la basilica di Santa Croce. Le strutture esterne sono
ancora leggibili chiaramente.
Chiesa di Bartolomeo alla Turricola
Chiesa del Buon Ges, via A. Diaz.
Chiesa di Santa Caterina
Chiesa di San Crispino
Chiesa di Sant'Eleucadio
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, della quale rimangono tracce dell'arco trionfale dell'abside realizzato
con mattoni detti "Giulianei", inglobato nella muratura d'un edificio residenziale.
Chiesa di San Francesco di Paola, via Maggiore.
Chiesa di San Gerolamo
Chiesa di San Giacomo Maggiore al Ponte Marino
Chiesa di San Giorgio ai Portici
Chiesa di San Giovanni Decollato
Chiesa di San Giovannino
Chiesa di San Girolamo
Chiesa di Santa Giustina in Capite Porticus VIII secolo, i cui resti sono visibili dal Palazzo Ferruzzi.
Chiesa di San Mamete, via S. Mama.
Chiesa di San Mammolino
Chiesa di San Marcellino
Chiese di San Marco e San Sebastiano, nella Piazza del Popolo furono inglobate in un unico edificio, poi
adibito a Torre dell'Orologio.
Chiesa di Santa Maria ad Blachernas, ubicata fuori le mura di porta Anastasia.
Chiesa di Santa Maria in Coelos-Eo
Chiesa di Santa Maria ad Luminara
Chiesa di Santa Maria delle Mura, via Don Minzoni.
Chiesa di Santa Maria degli Orti, nelle Adiacenze della Rocca Brancaleone.
Chiesa di Santa Maria del Pozzo
Chiesa dei Santi Nicandro e Marciano
Chiesa di Sant'Omobono
Chiesa di San Pietro, via Ravegnana.
Chiesa di San Salvatore ai Calchi, della quale rimane visibile l'ardica cosiddetta del "palazzo di
Teodorico".
Chiesa di Santo Stefano Juniore
Chiesa di San Vincenzo, via Antica Zecca.
Architetture civili
Anche l'edilizia privata e di rappresentanza, soprattutto nei secoli VI e VII, fu di rilevante qualit, ma
difficilmente documentabile, visto che ne sopravvivono scarsissime tracce. Il pi antico palazzo di
Ravenna il cosiddetto "Palazzo di Teodorico", di fatto l'entrata della precedente chiesa di San Salvatore.
Al suo interno sono presenti mosaici dal vero palazzo del re ostrogoto. Ravenna fu una sede imperiale del
Sacro Romano Impero nel X secolo. Una residenza imperiale fu fatta costruire da Onorio;
successivamente fu rimaneggiata, sino a raggiungere l'entit di un quartiere interamente occupato da
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strutture legate alla presenza a Ravenna della corte imperiale. Di essa oggi
sappiamo ben poco.
Piazza del Popolo. L'origine della piazza va fatta risalire al tardo XIII
secolo, quando la famiglia Da Polenta divent padrona della citt e fu creata
la piazza del Comune, allargando la strada prospiciente alla residenza
signorile di Bernardino da Polenta. Sul lato sud della piazza fu costruito il
palazzo del Rettore di Romagna (1295), che nel 1544 divenne palazzo
Apostolico, sede del Legato di Romagna. Il palazzo di Bernardino da
Polenta fu sostituito nel 1681 dal Palazzo Comunale, conosciuto oggi dai Il cosiddetto "Palazzo di
ravennati come Palazzo Merlato. Sempre in Piazza del Popolo presente Teodorico", oggi ritenuto il
il palazzo ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, costruito dall'architetto nartece dell'antica chiesa
Camillo Morigia; collegato al palazzo della prefettura da un voltone (il di San Salvatore.
secondo della piazza) dal quale possibile scorgere la tomba di Dante, opera
dello stesso architetto. Sono degni di nota anche altri edifici civili quali il
Palazzo dei Rasponi del Sale, attuale sede della banca UniCredit, di recente ristrutturazione.
Architetture militari
Della cinta muraria rimangono quasi tutte le porte costruite in epoche diverse e i resti di qualche torre.
Ricordiamo di queste:
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Torrione Veneziano delle Mura di San Vitale, in stato di rovina presso il cortile d'una casa d'abitazione;
Torre Sallustra (o Sallusta), d'origine Romana, la si crede parte di un'antica Porta del nucleo pi antico
della citt. ora inglobata nel complesso del Palazzo Arcivescovile;
Resti della cinta muraria sono visibili partendo da Porta Gaza; proseguendo verso Port'Aurea si pu arrivare
fino alla chiesa di Santa Maria del Torrione, edificata nel 1730 sui resti dell'antica Torre Zancana. Proseguendo
lungo le mura possibile seguire l'antico percorso dietro la zona in cui sorgeva lo stabilimento Callegari (nel
2009 stata ultimata la riconversione della struttura in appartamenti e uffici nonch la demolizione di una parte
per fare posto a un parcheggio) che continua fino a via Oberdan.
La Rocca Brancaleone fu costruita dalla Repubblica di Venezia nel 1457. Originariamente faceva parte delle
mura della citt; oggi un parco pubblico. divisa in due parti: il castello vero e proprio e la cittadella, per
un'estensione totale di 14 000 m.
Siti archeologici
A Ravenna sono state scoperte di recente tracce di alcune ville romane e bizantine, la pi famosa delle
quali la Domus dei tappeti di pietra, risalente al V-VI secolo e rinvenuta nel 1993 durante alcuni lavori
di edilizia. Collocata all'interno della settecentesca Chiesa di Santa Eufemia, in un vasto ambiente
sotterraneo situato a circa tre metri sotto il livello stradale, costituita da 14 ambienti pavimentati con
mosaici policromi e marmi appartenenti ad un edificio privato bizantino.
Parco Archeologico di Classe: il sito archeologico corrisponde all'area portuale dell'antica citt di
Classe (Area Sud della citt di Ravenna tra i quartieri di Classe e Ponte Nuovo) e comprende una serie di
magazzini edificati lungo le banchine di un canale, prospicienti una strada lastricata in trachite euganea.
Il complesso, probabilmente costruito agli inizi del V secolo d.C., fu realizzato in seguito alla scelta di
Onorio di trasferire da Milano a Ravenna la capitale dell'Impero Romano d'Occidente (402). Fu pertanto
necessario realizzare un'infrastruttura in grado di ricevere, conservare e redistribuire il grande
quantitativo di merci e derrate alimentari che giungevano nella nuova citt capitale. L'area archeologica
di 15.000 m stata inaugurata nel 2015.
Aree naturali
Il territorio di Ravenna comprende un grande parco urbano in localit Fosso Ghiaia (parco 1 maggio) e il Parco
2 giugno, con l'oasi WWF di Punte Alberete, oltre alla Pineta di Classe, che si estende da Lido di Dante a Lido
di Classe.
I Giardini Pubblici di Ravenna (circa 37.500 m), sede in passato dell'ippodromo e del velodromo, sono
stati realizzati nei primi anni '30 su progetto dall'architetto Arata e costituiscono, il primo parco urbano di
Ravenna e ora il parco urbano del centro storico. I Giardini ospitano il Planetario.
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Parco Teodorico, la cui superficie di circa 14 ettari, rappresenta il nodo di collegamento tra il vicino
Percorso delle mura storiche e la Cintura verde esterna ed al suo interno contiene il Mausoleo di
Teodorico.
Parco Baronio, gi aperto ma in fase di ultimazione.
Societ
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[12]
Pur non avendo le alte percentuali di popolazione di origine straniera degli altri comuni dell'Italia
Settentrionale, negli anni tra 2005 e 2010 Ravenna ha vissuto un incremento dell'immigrazione. Oggi i cittadini
stranieri residenti in citt sono 19 211[13] (1 gennaio 2015) cos suddivisi per nazionalit (sono indicati solo i
dati superiori alle 500 unit):
1. Romania, 4 239
2. Albania, 3 141
3. Macedonia, 1 284
4. Senegal, 1 129
5. Nigeria, 1 105
6. Marocco, 877
7. Ucraina, 841
8. Polonia, 773
9. Moldavia, 705
Religione
Ravenna la sede di una delle pi antiche diocesi della Chiesa cattolica italiana. Il pi antico reperto che
testimonia la presenza del credo cristiano una stele funeraria ritrovata a Classe e risalente alla fine del II
secolo. Una datazione cos bassa pu essere spiegata se si considera che a Classe, l'antico porto di Ravenna, era
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di stanza una flotta dell'esercito romano che aveva il compito di sorvegliare la parte orientale del Mediterraneo.
Probabilmente i primi cristiani del ravennate erano militari della flotta, reclutati nei paesi di prima
cristianizzazione, cio nel Vicino Oriente.
Moschea la seconda per grandezza dopo quella di Roma ed tra le cinque in Italia che si possono
definire tali perch provvisti degli elementi architettonici che ora caratterizzano lo skyline della zona
artigianale ravennate: cupola e minareti.
Chiesa Ortodossa 'Protezione Madre di Dio' di Ravenna sita in Zona Candiano (vicino alla Stazione FS).
La cosa pi appariscente per chi arriva dalla darsena la cupola dorata fatta arrivare direttamente dal
monastero di Pochaev in Ucraina e la tettoia dorata all'ingresso (oltre ai vari oggetti iconografici al suo
interno).
Cultura
Ravenna fin dal 2007 ha annunciato l'intenzione di candidarsi al titolo di "Capitale europea della cultura 2019",
per il quale il bando ufficiale stato pubblicato il 20 novembre 2012[14], con scadenza il 20 settembre 2013.
Ravenna stata poi selezionata dalla Giuria internazionale per la fase finale, insieme con altre 5 citt, sulle 21
inizialmente iscritte.[15] La vincitrice risultata Matera.[16]
A Ravenna stato ufficialmente riconosciuto il titolo di Citt europea dello sport 2016 (ad assegnare questa
prestigiosa qualifica stata Aces Europe, Federation for the Associations of the European Capitals and Cities of
Sport, un organismo europeo che mira a promuovere i valori olimpici universali a livello municipale e che ogni
anno seleziona le citt pi meritevoli)
In citt sono inoltre attive alcune associazioni culturali locali, quali RavennaPoesia.
Biblioteche
Biblioteca Classense
Emeroteca classense Oriani
Biblioteca di conservazione dei beni culturali - Palazzo Corradini
Biblioteca di storia contemporanea Alfredo Oriani
Biblioteca del seminario arcivescovile
Biblioteca del Centro dantesco dei Frati minori conventuali
Universit
Accademia di belle arti: la sede di Ravenna l'unica in Italia che, nell'ambito dell'alta istruzione artistica,
offre un triennio di arti visive - mosaico (diploma accademico di primo livello) dedicato a numerose arti
visive insieme al mosaico, e un biennio specialistico di mosaico (diploma accademico di secondo
livello);
Istituto superiore di studi musicali "Giuseppe Verdi".
Musei
Museo arcivescovile di Ravenna (riaperto nel 2010 dopo otto anni di lavori)
Museo nazionale di Ravenna
Museo d'arte della citt di Ravenna (MAR)
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Arte
Teatro
Teatro Alighieri
Teatro Rasi
Numerose sono anche le compagnie teatrali, tra cui il Teatro delle Albe,
diretto da Marco Martinelli e Ermanna Montanari, che ha vinto
prestigiosi premi in Italia e all'estero, tra i quali una decina di premi
Ubu (l'Oscar del teatro italiano).
Le forme neoclassiche del Teatro
Cinema Alighieri.
A Ravenna stato girato il film vincitore del Leone d'oro nel 1964,
Deserto rosso. Inoltre, a Ravenna nel 1956 furono girati gli esterni del film Moglie e buoi in piazza del Popolo,
in via Diaz, e nella piazza del Mercato. Altre scene sono ambientate a Classe, una frazione della citt, e nella
Valle dei Piomboni, localit vicina a Ravenna.
Manifestazioni culturali
Maroboduo (35 a.C. circa 36-37), condottiero della popolazione dei Marcomanni
Batone I (35-30 a.C. circa ?), condottiero illiro
Sant'Apollinare (fl. II sec.), proto-vescovo di Ravenna
Sant'Ursicino (fl. III sec.), martire
San Severo ( 344), vescovo
Sant'Orso ( 396), vescovo
San Barbaziano, presbitero e confessore (V sec.)
Stilicone (circa 359 - 408), generale romano
Costanzo III (370 circa -421), imperatore romano
Onorio (384-423), imperatore romano
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Et bizantina
Medioevo
XIX secolo
XX secolo
Geografia antropica
Frazioni
Le frazioni pi popolose sono (dati del 2011): Lido Adriano (6 497 abitanti), Mezzano (3 951) e Marina di
Ravenna (3 715).
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Ammonite, Bastia, Borgo Montone, Borgo Faina, Borgo Masotti, Borgo Papale, Borgo Sisa, Ca'di Guardia,
Camerlona, Campiano, Carraie, Casal Borsetti, Casemurate, Caserma, Castellaccio, Castiglione di Ravenna,
Cilla di Savarna, Classe, Coccolia, Conventello, Ducenta, Durazzano-Borgo Sisa, Filetto, Fornace Zarattini,
Fosso Ghiaia, Gambellara, Ghibullo, Glorie, Godo, Grattacoppa, Lido Adriano, Lido di Classe, Lido di Dante,
Lido di Savio, Longana, Madonna dell'Albero, Mandriole, Marina di Ravenna, Marina Romea, Massa-Castello,
Mensa-Matellica, Mezzano, Osteria, Palazzone, Piangipane, Pilastro, Ponte Nuovo, Porto Corsini, Porto Fuori,
Punta Marina Terme, Punta Ravenna, Ragone, Roncalceci, San Bartolo, San Marco, San Michele, San Pietro in
Campiano, San Pietro in Trento, San Pietro in Vincoli, San Romualdo, San Zaccaria, Sant'Alberto,
Sant'Antonio, Santerno, Santo Stefano, Savarna, Savio, Torri, Villanova di
Ravenna[19][20][21][22][23][24][25][26][27][28].
Storicamente, l'area a sud di Ravenna delimitata in due zone, chiamate Ville Unite e Ville Disunite.
Economia
In epoca pre-unitaria Ravenna era nota per il porto, lo scalo dello Stato Pontificio pi frequentato tra quelli che
si affacciano sul mare Adriatico. Il resto dell'economia ravennate era costituito da agricoltura di sussistenza. La
prima banca della citt, la Cassa di risparmio di Ravenna, fu fondata il 21 dicembre 1839 (approvazione di papa
Gregorio XVI) e fu ufficialmente aperta il 1 marzo 1840. Prima di allora l'unico istituto che aveva elargito
crediti era stato il Monte di Piet, fondato nel 1492 da Bernardino da Feltre. La banca sovvenzionava solo i
piccoli proprietari; le eccedenze di cassa dovevano essere devolute ad opere di pubblica beneficenza. Nel 1898
fu avviato un programma di previdenza per operai disoccupati[29]. Nel 1905 fu fondato l'Istituto autonomo per
le case popolari.
L'industria inizi ad affacciarsi alla fine del XIX secolo. La prima attivit a prendere piede fu quella
saccarifera, con l'apertura degli zuccherifici di Classe (1900) e di Mezzano. Successivamente vennero avviate
nuove attivit in altri settori: l'industria alimentare dei Conti Rivalta (1906); la fabbrica di concimi e lo jutificio
romagnolo (1908) e la pileria Lovatelli (1911)[30].
Nello stesso periodo si diffuse nel ravennate il modello della cooperativa di produzione. Nel 1883 fu fondata la
prima Cooperativa braccianti, poi seguita da molte altre nei vari comuni della provincia. Le cooperative della
zona attinsero prestiti dalla Cassa di Risparmio. L'agricoltura, comunque, rimane la principale attivit
economica del Ravennate. La staticiti del contesto urbano contrasta con la vivacit delle attivit agricole: parte
dalla campagna la modernizzazione dell'economia ravennate tra le due guerre[30].
L'industria del turismo prese le mosse dopo la prima guerra mondiale. Ancora all'inizio del Novecento il
litorale appariva aspro e deserto[30], molto meno frequentato della campagna e della pineta. Porto Corsini, poco
pi di una borgata di pescatori, era una localit isolata[31].
Dopo la fine del conflitto, venne subito riedificato con il finanziamento dello Stato. Intorno all'importante nodo
di scambio nacque la prima azienda petrolchimica ravennate, la Sarom (Societ Anonima Raffinazione Olii
Minerali, 1950). Negli anni successivi l'attivit industriale registr ritmi di crescita annuali costanti. Il polo
petrolchimico inizi ad attirare manodopera. Contadini e braccianti trovarono un nuovo lavoro come operai
nella costruzione dei nuovi impianti. Su tutti, lo stabilimento dell'Anic (Azienda Nazionale Idrogenazione
Carburanti, l'azienda petrolchimica dell'ENI).
L'ENI, proprietaria dell'Anic, aveva deciso di fare di Ravenna il porto per le spedizioni dei suoi prodotti verso
l'Africa ed il Medio oriente. L'Ente di Enrico Mattei aveva trovato un'ottima convenienza ad investire a
Ravenna, dato che in loco esistevano ampi giacimenti di metano[32] e data l'ampia disponibilit di aree a basso
costo. Lo stabilimento Anic, costruito sulle sponde del Canale Candiano entr in attivit nel 1958. Produceva
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fertilizzanti, urea e nitrato d'ammonio. L'insieme di queste iniziative economiche fecero decollare Ravenna
come polo industriale. Lo scalo ravennate, nonostante le ancora ridotte dimensioni e la bassa profondit del
pescaggio, divent il porto principale dell'Adriatico per i prodotti petroliferi dell'ENI.
Negli anni settanta, la crisi energetica determinata dall'improvviso raddoppio del prezzo del petrolio caus
l'inizio della parabola discendente per il polo petrolchimico ravennate. Negli anni ottanta l'ENI cess
progressivamente l'attivit di tutti gli impianti a terra. Le attivit dell'Anic furono assorbite dalla nuova societ
EniChem, con sede a San Donato Milanese (1983). Rimasero in funzione gli impianti in mare per l'estrazione
metanifera.
Nel 1987 Raul Gardini, presidente del gruppo ravennate Ferruzzi, acquisiva il controllo della Montedison, il
principale polo chimico privato italiano. Ma la parabola dell'imprenditore ravennate era destinata a durare pochi
anni. Invischiato nello scandalo Tangentopoli, nel 1993 si suicid. Pochi giorni dopo il gruppo Ferruzzi,
pesantemente indebitato, si consegn alle banche. Dopo la chiusura della Ferruzzi, Ravenna non ha pi avuto
presenze imprenditoriali forti, se si eccettua la presenza del gruppo Marcegaglia con un grosso stabilimento.
Oggi l'azienda locale pi importante la Cooperativa Muratori e Cementisti (C.M.C.), societ cooperativa
attiva a livello mondiale nella costruzione di grandi opere[33].
Il porto continua ad essere il traino dell'economia ravennate. uno degli scali pi importanti dell'Adriatico. Le
statistiche parlano di 21,5 milioni di merci movimentate, un traffico container pari a 208 000 TEU e 5,7 milioni
di tonnellate di merci alla rinfusa[34]. Vi sono oltre 30 piattaforme per l'estrazione del metano. Due gasdotti
passano sotto il suolo di Casal Borsetti, cinque a Marina di Ravenna.
Il settore turistico stato rilanciato con l'apertura, nel 1992, del Parco di divertimenti Mirabilandia, costruito
lungo la SS 16 "Adriatica", circa 10 km a sud della citt. Per quanto riguarda l'artigianato, Ravenna rinomata
soprattutto per la produzione di ceramiche, di vimini, di mosaici, per la lavorazione del rame e del ferro battuto
e per i laboratori di intagliatori e restauratori di mobili.[35]
Infrastrutture e trasporti
Il centro storico di Ravenna si trova a 8 km dal mare a cui collegato
tramite il canale navigabile Candiano.
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Lungo la costa esistono diversi tratti di percorsi ciclabili facenti parte dell'esteso progetto denominato Ciclovia
Adriatica, che una volta completato collegher tutte le localit della costa adriatica con vantaggi sulla mobilit
sostenibile locale, sul turismo e sul cicloturismo indotto da una tale infrastruttura.
Amministrazione
Gemellaggi
Chartres
Chichester, dal 1996[37]
Ragusa[38]
Spira, dal 1989[39]
Sport
Ciclismo
Giro d'Italia
Per otto volte Ravenna (comprese le frazioni) stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel
1931, l'ultima nel 2011. Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Ravenna e nei Lidi ravennati:
Il 15 aprile 1956 fu organizzato a Ravenna il Gran Premio d'Europa, corsa a cronometro per squadre
nazionali. Organizzata dal Pedale ravennate (presidente Fernando Fuschini), lo sponsor era la compagnia
petrolifera Sarom. Luogo della gara era il lungo rettilineo che costeggia il Canale Candiano. Partenza e arrivo
erano in via Trieste. Il circuito misurava 7,2 km, da ripetere per 14 giri. Lunghezza della prova: 100 km, da
dividere fra tre corridori. La prima edizione fu vinta dalla sorprendente Svizzera in 2h24'43" (media di 41,795),
seguita dal Belgio (staccato di 2'25"). L'Italia (Fiorenzo Magni, Giuseppe Minardi e Lino Grassi era in testa, ma
una foratura di Grassi al decimo giro fece scivolare gli Azzurri in terza posizione. La Francia (Jacques
Anquetil, Louis Bobet, Andr Darrigade) era arrivata seconda, ma i transalpini commisero una violazione del
regolamento che li releg in ultima posizione.
L'evento ebbe un grande successo e fu ripetuto l'anno successivo, il 21 aprile. Partenza e arrivo sempre in via
Trieste, circuito di 5,6 km da ripetere per 18 giri. Vinse la Francia (Jacques Anquetil, Andr Darrigade e Jean
Forestier) in 2h22'39" (media di 42,394). Seconda l'Italia (Ercole Baldini, Nino Defilippis e Diego Ronchini),
terza la Spagna. Gli spettatori furono 20 000 nel primo anno e 30 000 l'anno seguente. Nonostante ci, la gara
non fu ripetuta nel 1958 e poi cadde nel dimenticatoio.
Il Memorial Elia Dal Re stata una corsa in linea maschile di ciclismo su strada riservata alla categoria Under
23 disputata in cinque edizioni tra il 2009 e il 2013 nella frazione di Villanova di Ravenna[40].
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Ravenna Calcio
Circolo Velico Ravennate
Tiro a Segno 1862 Ravenna
Atletica Ravenna
Ravenna Baseball
Marina Baseball
Basket Ravenna Piero Manetti
GS Robur Costa Ravenna (pallavolo maschile)
Porto Ravenna Volley (pallavolo maschile)
Olimpia Teodora (pallavolo femminile)
Ravenna Rugby Football Club
Chiefs Ravenna (football americano)
Impianti sportivi
Manifestazioni sportive
Alessio Ballardini, pluri-campione mondiale pattinaggio in linea (42 km) master over 30
Davide Ballardini, allenatore ed ex calciatore
Simone Bianchi, campione di atletica leggera (salto in lungo)
Alex Calderoni, calciatore
Andrea Collinelli, campione di ciclismo
Michael Fabbri, arbitro attualmente operante in CAN A.
Josefa Idem, campionessa olimpica di canoa K1
Andrea Mandorlini, allenatore ed ex calciatore
Marco Melandri, campione di motociclismo
Marcello Miani, campione mondiale di canottaggio pesi leggeri
Simona Rinieri, campionessa mondiale di pallavolo
Claudio Rivalta, calciatore
Luca Sartoretti, pallavolista
Davide Tardozzi, ex motociclista e dirigente sportivo
Giorgio Zattoni, campione mondiale di skateboard
Note
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5. ^ Porto Corsini stato il porto di Ravenna dal XVIII secolo fino alla prima guerra mondiale.
6. ^ Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA.AAVV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto
Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.
7. ^ Tutti i dati si riferiscono al periodo 1971-2000
8. ^ a b (PDF) Ravenna citt d'acque. Trekking urbano (PDF), ravennafestival.org. URL consultato il 20/11/2015.
9. ^ Silvia Arfelli, L'Albero della vita, La Voce di Romagna, 26 ottobre 2015, p. 48.
10. ^ Medaglia d'oro al valor militare, Quirinale.it. URL consultato il 19 dicembre 2010.
11. ^ Madonna greca (http://www.santamariainporto.it/static,historia_ikony.html)
12. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
13. ^ Dato Istat al 2015/06/24, demo.istat.it.
14. ^ Sito del Mibact, capitalicultura.beniculturali.it.
15. ^ Sito del Mibact, capitalicultura.beniculturali.it.
16. ^ Capitale della cultura 2019, designata Matera, repubblica.it, 17 ottobre 2014.
17. ^ Giovanni Malpaghini, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
18. ^ Giuseppe Ginanni, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
19. ^ Circoscrizione Prima, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
20. ^ Circoscrizione Seconda, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
21. ^ Circoscrizione Terza, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
22. ^ Circoscrizione Del Mare, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
23. ^ Circoscrizione di Piangipane, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
24. ^ Circoscrizione di San Pietro in Vincoli, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
25. ^ Circoscrizione di Castiglione di Ravenna, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
26. ^ Circoscrizione di Roncalceci, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
27. ^ Circoscrizione di Sant'Alberto, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
28. ^ Circoscrizione di Mezzano, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
29. ^ L'iniziativa da considerarsi di indubbia importanza storica, perch a quell'epoca non esisteva ancora lo stato
sociale.
30. ^ a b c Eraldo Baldini, Dante Bolognesi (a cura di), Il richiamo di Ravenna, Longo Editore, Ravenna 2015.
31. ^ A Porto Corsini mancava l'acqua potabile, che veniva portata da Ravenna in botti.
32. ^ Si conosceva da secoli l'esistenza di giacimenti di questo gas naturale, nell'entroterra e nel mare Adriatico. L'ENI
inizi ad estrarlo con moderne tecnologie.
33. ^ TOP aziende. Sintesi dei bilanci delle principali aziende 2012, topaziende.ilrestodelcarlino.it. URL consultato il
21/5/2013.
34. ^ a b Lorenzo Tazzari, La grande alleanza dei porti. Ravenna e Ancona sfidano Venezia, in il Resto del Carlino, 22
maggio 2013.
35. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.
36. ^ Rapporti internazionali: Citt gemellate, comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
37. ^ Associazione "Amici di Chichester", comune.ra.it. URL consultato il 23 febbraio 2010.
38. ^ Grad Dubrovnik - o Dubrovniku, www.dubrovnik.hr. URL consultato il 18 marzo 2012.
39. ^ (DE) Ravenna, speyer.de. URL consultato il 23 febbraio 2010.
40. ^ Memorial Elia Dal Re, Museociclismo.it. URL consultato il 1 ottobre 2014.
Voci correlate
Aeroporto di Ravenna
Arte ravennate
Istituto Friedrich Schrr
Pineta di Ravenna
Porto di Ravenna
Ravenna romana
Stazione di Ravenna
Tomba di Dante
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Il 12 e 13 giugno 1859 a Ravenna, storiaefuturo.eu. URL consultato il 24 dicembre 2015.
Le Cento Citt d'Italia: Ravenna (PDF), Il Secolo, 1888.
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