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REPUBBLICA ITALIANA Sagetto
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO C7)
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE R.G.N. 2026/21
SEZIONE LAVORO exon AZLOB
Composta dagli Tll.mi Sigg.ri Magistrati: Rep.
Dott. RAFFAELE FOGLIA - Presidente - va. 20/04/2012
Dott. ALESSANDRO DE RENZIS - Consigliere - 7
Dott. GIANFRANCO BANDINI - Rel. Consigliere -
Dott. ROSA ARIENZO - consigliere -
Dott. ROSSANA MANCINO ~ Consigliere -
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso 20226-2009 proposte da:
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA FORENSE, in
persona del legale rappresentante pro tempore,
elettivamente domiciliata in ROMA,
presso lo studio dell‘avvocate '
che la rappresenta e difende, giusta delega in atti;
- ricorrente -
contro
, elettivamente domiciliato in ROMA,
» presso lo studio dell'avvocato, Che lo rappresenta e difende, giusta delega in
atti;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 464/2009 della CORTE D'APPELLO di
SALERNO, depositata il 27/05/2009 R.G.N. 1087/08;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica
udienza del 20/04/2011 dal Consigliere Dott. GIANFRANCO
BANDIN.
udito l'Avvocato PROSPERBTTI GIULIO;
udito 1'Avvocato LONGO TOMMASO;
udito il P.M, in persona del Sostituto Procuratore
Generale Dott. ENNIO ATTILIO SEPE che ha concluso per
Liaccoglimento del ricorso.SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
, awocato iscritios! all'‘Albo ed alla rispettiva Cassa
Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (qui di seguito, per
brevita, indicata anche come Cassa) nel 1992, all'eta di anni 72, si
cancelld con decorrenza dai 23.12.2004, nel suo 86° anno,
chiedendo alla Cassa la restituzione dei contributi versati ai sensi
del'art. 21 legge n. 576/80; ristanza venne respinta sul presupposto
che fa Cassa, nel frattempo privatizzata, aveva modificato art. 4 del
suo Regolamento, disponendo [a non restituibilita dei contributi
versatile.
Promosso il giudizio da parte del per la restituzione dei
contributi, anche, eventualmente, per ingiustificato arricchimento, il
Tribunale di Salerno condannd la Cassa alla restituzione dei
contributi versati sino al 31.12.1995.
La Corte d’Appello di Salerno, con sentenza del 27.5 - 24.6.2009,
accogliendo per quanto di ragione fimpugnazione proposta dat
_ condanné la Cassa alla restituzione dei contributi versati
dal professionista fino al 30.11.2004, data dell'entrata in vigore della
norma regolamentare modificativa, sul rilievo che la modifica in
questione, se ritenuta efficace anche per il pericde pregresso,
avrebbe inciso su diritti quesiti, avendo giustificatamente il
professionista confidato nella restituzione dei contributi in parola,
atteso che il versamento contributivo obbligatorio era awenuto nella
consapevolezza di poteme solo ottenere Ia restituzione con gliinteressi e non gid, per il tempo occorrente e la tarda eta, il
conseguimento di un trattamento pensionistico.
Avverso l'anzidetta sentenza della Corte territoriale fa Cassa
Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense ha proposto ricorso
per cassazione fondato su un motivo e illustrate con memoria.
Lintimato ha resistito con controricorso, illustrato
con memoria.
MOTIVI DELLA DECISIONE
4. Con unico motivo la ricorrente denuncia violazione di legge (art.
3 legge n. 335/95 e art. 21 legge n. 876/80), nonché vizio di
motivazione, deducendo che i! mutamento dei regimi previdenziali
non pud essere retroattivo solo ailorché siano maturate le situazioni
che danno diritto al trattamento pensionistico e che, nella specie, a
favore del professionista non sussisteva un diritto quesito, ma solo
una mera aspettativa, in considerazione del fatto che la restituzione
dei contributi era stata richiesta allorché era gia in vigore la nuova
disciplina, contemptante la non restituzione dei contributi e it diritto
alla neoistituita pensione contributiva.
2. La questione all'esame é gia stata oggetto di disamina da parte
della giurisprudenza di questa Corte, che ha enunciato al riguardo il
principio secondo cui, in materia di trattamento previdenziale, gli enti
previdenziali privatizzati, nelleSercizio della propria autonomia, che
{i abilita a derogare od abrogare disposizioni di legge in funzione
dell'obbiettivo di assicurare equilibria di bilancio e stabilita delle
rispettive gestioni, possono adottare misure prevedenti, fermorestando il sistema retributivo di calcolo della pensione, la facolta di
optare per il sistema contributivo a condiziani di maggior favore per
li iscritti, stabilendo, af contempo, fa non restituibilité dei contributi
legittimamente versat, con abrogazione della _ precedente
disposizione di cui all'art. 21 della legge n. §70/80, nel rispetto dei
limiti detautonomia degli enti (quali la previsione tassativa dei tipi di
provvedimento che gli enti sono abilitati ad adottare ed il principio
det pro rata), senza che ne consegua la lesione ai diritti quesiti o di
legittime aspettative o dell'affidamento nella certezza del diritto e
nella sicurezza giuridica (cfr, Cass., n. 24202/2008)..
Af riguardo & stato infatti osservato che @ coerente con a facoita di
optare per il sistema contributivo (in quanto comportante un palese
ampliamento deti'area di utilizzabilita a fini pensionistici dei contributi
versati legittimamente alla Cassa) la contestuale previsione (art. 4,
comma 4, del regolamento della Cassa) della non restituibilita dei
contributi_medesimi; pertanto, al pari della opzione per it
contributivo, ia previsione della non restituibilita dei contributi risulta
rispettosa dei limiti dell'autonomia degli enti previdenziali privatizzati
, come fale, idonea ad abrogare tacitamente la contraria previsione
(di cui allfart, 21 legge n. 570/80) del diritto alla restituzione dei
contributi non utilizzabili a fini pensionistici. Né pud derivame ta
fesione di diritti quesiti (presupponente Ia foro maturazione prima del
prowedimento ablative), ovvero di legittime aspettative o
dell'affidamento nella certezza de! diritto e nella sicurezza giuridica,
posto che la previsione della non restituibilita dei contributilegittimamente versati risulta coerente, da un lato, con la regola
generale 2, dal'altro, con la previsione contestuale della facolta di
coptare, a condizioni di maggior favore, per il sistema contributivo di
calcolo della pensions.
Il Collegio condivide il testé ricordato orientamento, dal quale non
rawisa tagioni per discostarsi
1 motivo di ricorso risulta dunque fondato.
3. In definitiva il ricorso deve essere accolto ¢ la sentenza
impugnata deve essere cassata.
Non essendosi la Corte territoriale pronunciata sulla domanda
subordinata di ingiustificato arricchimento, rimasta assorbita, va
disposto i! rinvio al Giudice indicato in dispositive, che giudichera
conformandosi al suindicato principio di diritto e prowedera altresi
suile spese del presente giudizio di cassazione.
P.O.M.
La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia,
anche per le spese, alla Corte d’Appello di Potenza.
Cosi deciso in Roma il 20 aprile 2011.
IL CONSIGLIERE est. Il PRESIDENTE
a Rafiasle * Fou
REGISTRO, EDA OGNISPESA, TASSA
O DIRT
BELLA
i SENSI DELL'ART, 16
CGR W813 N. $33