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2011 1363 Sai wn 12209.11 gue : Nie ata 9 REPUBBLICA ITALIANA Sagetto IN NOME DEL POPOLO ITALIANO C7) LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE R.G.N. 2026/21 SEZIONE LAVORO exon AZLOB Composta dagli Tll.mi Sigg.ri Magistrati: Rep. Dott. RAFFAELE FOGLIA - Presidente - va. 20/04/2012 Dott. ALESSANDRO DE RENZIS - Consigliere - 7 Dott. GIANFRANCO BANDINI - Rel. Consigliere - Dott. ROSA ARIENZO - consigliere - Dott. ROSSANA MANCINO ~ Consigliere - ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 20226-2009 proposte da: CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA FORENSE, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, presso lo studio dell‘avvocate ' che la rappresenta e difende, giusta delega in atti; - ricorrente - contro , elettivamente domiciliato in ROMA, » presso lo studio dell'avvocato , Che lo rappresenta e difende, giusta delega in atti; - controricorrente - avverso la sentenza n. 464/2009 della CORTE D'APPELLO di SALERNO, depositata il 27/05/2009 R.G.N. 1087/08; udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 20/04/2011 dal Consigliere Dott. GIANFRANCO BANDIN. udito l'Avvocato PROSPERBTTI GIULIO; udito 1'Avvocato LONGO TOMMASO; udito il P.M, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ENNIO ATTILIO SEPE che ha concluso per Liaccoglimento del ricorso. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO , awocato iscritios! all'‘Albo ed alla rispettiva Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (qui di seguito, per brevita, indicata anche come Cassa) nel 1992, all'eta di anni 72, si cancelld con decorrenza dai 23.12.2004, nel suo 86° anno, chiedendo alla Cassa la restituzione dei contributi versati ai sensi del'art. 21 legge n. 576/80; ristanza venne respinta sul presupposto che fa Cassa, nel frattempo privatizzata, aveva modificato art. 4 del suo Regolamento, disponendo [a non restituibilita dei contributi versatile. Promosso il giudizio da parte del per la restituzione dei contributi, anche, eventualmente, per ingiustificato arricchimento, il Tribunale di Salerno condannd la Cassa alla restituzione dei contributi versati sino al 31.12.1995. La Corte d’Appello di Salerno, con sentenza del 27.5 - 24.6.2009, accogliendo per quanto di ragione fimpugnazione proposta dat _ condanné la Cassa alla restituzione dei contributi versati dal professionista fino al 30.11.2004, data dell'entrata in vigore della norma regolamentare modificativa, sul rilievo che la modifica in questione, se ritenuta efficace anche per il pericde pregresso, avrebbe inciso su diritti quesiti, avendo giustificatamente il professionista confidato nella restituzione dei contributi in parola, atteso che il versamento contributivo obbligatorio era awenuto nella consapevolezza di poteme solo ottenere Ia restituzione con gli interessi e non gid, per il tempo occorrente e la tarda eta, il conseguimento di un trattamento pensionistico. Avverso l'anzidetta sentenza della Corte territoriale fa Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense ha proposto ricorso per cassazione fondato su un motivo e illustrate con memoria. Lintimato ha resistito con controricorso, illustrato con memoria. MOTIVI DELLA DECISIONE 4. Con unico motivo la ricorrente denuncia violazione di legge (art. 3 legge n. 335/95 e art. 21 legge n. 876/80), nonché vizio di motivazione, deducendo che i! mutamento dei regimi previdenziali non pud essere retroattivo solo ailorché siano maturate le situazioni che danno diritto al trattamento pensionistico e che, nella specie, a favore del professionista non sussisteva un diritto quesito, ma solo una mera aspettativa, in considerazione del fatto che la restituzione dei contributi era stata richiesta allorché era gia in vigore la nuova disciplina, contemptante la non restituzione dei contributi e it diritto alla neoistituita pensione contributiva. 2. La questione all'esame é gia stata oggetto di disamina da parte della giurisprudenza di questa Corte, che ha enunciato al riguardo il principio secondo cui, in materia di trattamento previdenziale, gli enti previdenziali privatizzati, nelleSercizio della propria autonomia, che {i abilita a derogare od abrogare disposizioni di legge in funzione dell'obbiettivo di assicurare equilibria di bilancio e stabilita delle rispettive gestioni, possono adottare misure prevedenti, fermo restando il sistema retributivo di calcolo della pensione, la facolta di optare per il sistema contributivo a condiziani di maggior favore per li iscritti, stabilendo, af contempo, fa non restituibilité dei contributi legittimamente versat, con abrogazione della _ precedente disposizione di cui all'art. 21 della legge n. §70/80, nel rispetto dei limiti detautonomia degli enti (quali la previsione tassativa dei tipi di provvedimento che gli enti sono abilitati ad adottare ed il principio det pro rata), senza che ne consegua la lesione ai diritti quesiti o di legittime aspettative o dell'affidamento nella certezza del diritto e nella sicurezza giuridica (cfr, Cass., n. 24202/2008).. Af riguardo & stato infatti osservato che @ coerente con a facoita di optare per il sistema contributivo (in quanto comportante un palese ampliamento deti'area di utilizzabilita a fini pensionistici dei contributi versati legittimamente alla Cassa) la contestuale previsione (art. 4, comma 4, del regolamento della Cassa) della non restituibilita dei contributi_medesimi; pertanto, al pari della opzione per it contributivo, ia previsione della non restituibilita dei contributi risulta rispettosa dei limiti dell'autonomia degli enti previdenziali privatizzati , come fale, idonea ad abrogare tacitamente la contraria previsione (di cui allfart, 21 legge n. 570/80) del diritto alla restituzione dei contributi non utilizzabili a fini pensionistici. Né pud derivame ta fesione di diritti quesiti (presupponente Ia foro maturazione prima del prowedimento ablative), ovvero di legittime aspettative o dell'affidamento nella certezza de! diritto e nella sicurezza giuridica, posto che la previsione della non restituibilita dei contributi legittimamente versati risulta coerente, da un lato, con la regola generale 2, dal'altro, con la previsione contestuale della facolta di coptare, a condizioni di maggior favore, per il sistema contributivo di calcolo della pensions. Il Collegio condivide il testé ricordato orientamento, dal quale non rawisa tagioni per discostarsi 1 motivo di ricorso risulta dunque fondato. 3. In definitiva il ricorso deve essere accolto ¢ la sentenza impugnata deve essere cassata. Non essendosi la Corte territoriale pronunciata sulla domanda subordinata di ingiustificato arricchimento, rimasta assorbita, va disposto i! rinvio al Giudice indicato in dispositive, che giudichera conformandosi al suindicato principio di diritto e prowedera altresi suile spese del presente giudizio di cassazione. P.O.M. La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese, alla Corte d’Appello di Potenza. Cosi deciso in Roma il 20 aprile 2011. IL CONSIGLIERE est. Il PRESIDENTE a Rafiasle * Fou REGISTRO, EDA OGNISPESA, TASSA O DIRT BELLA i SENSI DELL'ART, 16 CGR W813 N. $33

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