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3 marzo 2002
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straordinario in quanto a vitalita', grinta; non e' molto colto, anzi direi che e'
piuttosto rozzo in certi atteggiamenti, pero' possiede una verve nel dialogare
fatta d'iperbole e luoghi comuni piuttosto avvincenti. Gesticola, si atteggia a
uomo sicuro di se' e fa dichiarazioni smaccatamente fasulle con una sicumera
sconvolgente. Tutto avviene in un ambiente da clown. Infatti lui, Ubu bas, e'
un po' clown, pero' sempre abbigliato con una certa eleganza... un po' caricata,
sempre tirato. Purtroppo essendo "bas", soffre di un evidente complesso di
statura. Cosi' per ovviare alla "vis comique" del "tappo", cerca di rimediare
adottando tacchi alti e sottosuole nascoste per elevarsi. Cura molto il
portamento: camminata ritta, sorriso splendente, si esercita in ogni momento
ad atteggiare bocca e ganasce a un'espressione di gioconda cordialita'. Ogni
tanto... ahime', forza un po' troppo i muscoli facciali e gli capita di ingripparsi
le mascelle, bloccate in un ghigno orrendo ed e' costretto a sferrarsi manate
pesanti sulla faccia per liberarsi dall'ingrippata. Oltretutto, ogni tanto, per
troppa sicurezza di se', inciampa in gaffes tremende, da seppellire di vergogna
anche un elefante, ma lui non se ne accorge: (mimando stupore) "E perche',
che c'e'?!".
In fondo, come tutti i clown, e' un candido sprovveduto, ma con una
grande dote... quella del venditore, un bateleur, come dice in gergo Cajou,
l'autore. Un piazzista di grande fascino attraverso il quale riesce a catturare
attenzione e interesse della gente e riesce a vendere l'invendibile. A convincere
il pubblico dello straordinario valore e qualita' di tutto cio' che va offrendo, usa
trucchi, gioca basso e giura, giura perfino sui figli! Sulla testa dei figli! "Che un
fulmine di fuoco cada su questi miei innocenti se quel che dico non e' la
verita'!", un fatto che impressiona...specie i figli... che hanno sempre la
dissenteria. Siamo sempre nel clima surreale del circo.
Ma andando avanti ecco che un giorno si imbatte in un evento che
cambia completamente il corso della sua vita. Qui l'autore rimane sul poco
chiaro... anzi, quasi reticente. Ubu si incontra con personaggi non ben
delineati, a meta' fra un boss e la figura del genio della favola di Aladino. Ecco
che appare ... VROM! "Oh mio dio, chi e'?"
"Non chiedere ne' chi sono ne' da che minchia vegnu! Acchiappa 'sti
dinari, falli fruttare ...e se nun ce riesci, tu si n'omm futtuto! (Fa il gesto di
sgozzare) GNAC! Prendere o lasciare."
Ubu con grande coraggio accetta. Ritira il gran malloppo e si butta
nell'avventura. Impegna i denari in ogni affare anche rischioso. Si butta
nell'edilizia: fabbrica case e poi palazzi. Mette in piedi addirittura una mezza
citta'. Si compera aree immense. A 'sto punto non gli resta che fondare una
banca e appresso, una impresa d'assicurazione, un'agenzia di pubblicita' e poi
tre radio... che allora non c'era ancora la televisione. Tre radio intere! Con
tutto che c'era il monopolio di Stato...per la legge, solo lo Stato poteva gestire
le radio. Ma Ubu ha un amico politico che per lui e' come un fratello che gli
sforna una legge speciale, tutta a suo vantaggio. Questo amico si chiama Ubu
Crax. In questo paese tutti si chiamano Ubu, e' come un prefisso. Anche lo
Stato si chiama Ubu, perfino le citta': Ubu-ta, Ubu-bo, Ubu-ca...
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Fatto sta che a 'sto punto Ubu bas si ritrova all'apice del successo: "Ma
come hai fatto? Ma che forza! Sei un genio!"
Soltanto che questa spregiudicatezza sostenuta da una fortuna sfacciata
lo spinge ad azzardi sconsiderati al limite della legalita'. Alla fine si fa
incastrare dentro un'inchiesta per corruzione. Lo portano sotto processo
perche' i giudici hanno le prove che due alti dirigenti di sue imprese, di Ubu,
hanno corrotto due "Gendarm juane" - si dice in francese - cioe' due gendarmi
gialli... guardie di finanza. Hanno versato un sacco di quattrini a questi due
finanzieri e anche ad un generale perche' chiudessero un occhio su una
imponente evasione fiscale. Durante il dibattimento i giudici presentano a Ubu
le prove dell'inghippo. I primi a cedere e a parlare sono le Gendarm jaune,
generale in testa: "Si', e' vero, ci siamo fatti corrompere. Abbiamo accettato
100 milioni a testa per metterci una pietra sopra, cosi' da salvarli dal pagare le
tasse per l'ammontare, allora, pari a 150 miliardi."
Attenti, siamo a prima della Seconda Guerra Mondiale. Pensate che cifra,
proprio da capogiro!
Per finire, i due ufficiali e il generale vengono condannati a delle pene
pesanti e anche i due alti dirigenti di Ubu vengono condannati. Lui no! E' una
storia paradossale... aha, aha... l'avete gia' capito... completamente assurda.
E come mai? Perche' lui, Ubu, riesce a convincere i giudici che non ne
sapeva niente.
"Ma come e' possibile, i suoi manager gestiscono i suoi soldi, i suoi 300
milioni per corrompere a suo vantaggio e non glielo dicono?!"
"No! Non me lo hanno detto, 'sti furfanti!"
"Ma almeno tutti i soldi che questi suoi dirigenti hanno risparmiato dalle
tasse, i miliardi, se li e' trovati li' in cassa, belli impacchettati..."
"Si', infatti mi sono meravigliato e ho esclamato sorpreso 'Ma da dove
vengono tutti questi quattrini?' e loro 'E' un dono della fata Morgana!' Io amo
le favole e ci ho creduto!"
E ci ha creduto anche il giudice! Aha, aha! E anche la gente! (Rivolto al
pubblico) E scommetto che anche voi un po' ci credete!
Fatto sta che questa sentenza ha procurato al nostro Ubu bas una grande
carica di fiducia in se stesso, tanto da lanciarsi in operazioni sempre piu'
azzardate: imprese acquistate e vendute, sempre al limite della legalita' e
quindi sempre piu' s'e' ritrovato tampinato da inchieste di Polizia, Guardia di
Finanza e giudici... tanto da sentirsi braccato, incastrato e allora, a 'sto punto
ha deciso: "Qui se non risolvo con una trovata geniale, sono fottuto!"
All'istante ha una folgorazione: "Mi butto in politica!"
Una trovata geniale, ma sconvolgente... tanto che il Presidente di questo
Stato, uomo giusto e democratico ha sussultato: "Ma come!, questo Ubu bas,
con tutto il potere economico di cui e' in possesso, entra in politica?! E' contro
le regole civili... oltretutto fonda un partito: un partito che si definisce social-
democratico-liberal-conservatore-cattolico-estremista... e anche un po'
razzista... bel partito! Scende in campo - diceva il presidente - con 'sto partito,
forte di mezzi, potere economico , tre radio per la propaganda... " C'era gia'
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allora il conflitto di interessi , non se ne parlava molto, specie davanti ai
bambini, ma c'era! Era una terribile anomalia, tanto che il Presidente della
repubblica non ha potuto trattenersi e alla fine ha esclamato: "Oeu! Oeu!"...
omo di poche parole, ma incisive!
C'era molta gente che faceva commenti altrettanto indignati, ma Ubu va
diritto per la sua strada e organizza quel suo partito spostando quei suoi
impiegati ai posti di comando: un "Partito-azienda", come ama chiamarlo lui.
Ha messo in azione le sue tre radio con una propaganda tappeto e ha fatto
impiastrare tutte le citta' con foto giganti della sua faccia...la sua faccia era
dappertutto... come ti voltavi, Ubu di qua, Ubu di la'. Te lo trovavi suoi tram,
alla stazione, perfino nel cesso, molto ringiovanito, che ti guardava mentre
facevi pipi'. Insomma era in piedi una campagna elettorale in grande stile. I
dirigenti della sinistra osservavano indignati: "Ma che ostentazione triviale quei
manifesti pacchiani dappertutto! Che mancanza di stile..." e dopo un attimo si
fanno fare fotografie giganti anche loro. Ma i posti per l'affissione ormai sono
gia' tutti occupati da Ubu. Per farla breve, arriva il giorno del confronto
elettorale... e Ubu vince! Vince le elezioni.
(Dopo una breve pausa, si rivolge al pubblico) Siete rimasti sorpresi?
Anche il Presidente della Repubblica dello stato di Ubu e' rimasto
sorpreso, tanto che fa: "Oeu, oeu, oeu!!!" Tre volte e in tonalita' molto alta.
Molta gente contesta indignata: "Non si puo' assolutamente accettare una
situazione del genere, siamo l'unico paese d'Europa ad approvare una simile
illegalita'.
E' una vergogna!"
Ma invece un'altra gran quantita' di cittadini diceva (quasi gridando):
"Lasciatelo fare...", gente anche di sinistra moderata... c'era la sinistra
moderata gia' allora. "Lasciatelo fare, se e' riuscito cosi' bene a farsi gli affari
suoi, fara' anche i nostri!"
Aha!, Aha! Cosi' dice il testo di Cajou! Aha!, Aha!, che assurdo! Proprio
cose dell'altro mondo!
Aha!, Aha!, A noi in Italia non sarebbe mai scappata una frase del genere
perche' noi siamo un popolo di scafati, abbiamo un'altra cultura... abbiamo gia'
avuto personaggi che hanno fatto gli affari propri, promettendo di fare i nostri.
Le fregature le abbiamo gia' prese! Aha!, Aha!, e uno se le ricorda! Noi
sappiamo che se "uno e' bravo a farsi gli affari propri", continuera' a farseli... o
no?!
(Rivolto al pubblico) Da questa posizione, in proscenio, vi diro' che godo
del privilegio di vedere chiaramente molta parte del pubblico seduto in platea...
cosi' un attimo fa, mentre recitavo "se uno e' bravo a farsi gli affari propri,
continuera' a farseli", una signora in terza fila ha sollevato le braccia per
applaudire... poi si e' bloccata con le mani tese nell'aria...il marito vicino a lei si
e' ritrovato nella stessa souspence e ha esclamato: "Oh, cazzo! Abbiamo
sbagliato tutto!"
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D'altra parte noi abbiamo un proverbio, un'espressione napoletana, ma
che e' diventata nazionale che dice: "Acca' nisciuno e' fesso!"Aha!, Aha!, e'
nazionale! Aha!, Aha!, come siamo strani. Va be'!
Ma torniamo a Ubu bas, il nostro campione che ha vinto le elezioni e
prende il potere. Viene eletto Presidente del Consiglio, e' il suo posto... HOP!
(mima il salto agile con il quale Ubu salta sulla poltrona piu' alta) "Son qua!" e
si tira appresso nel Governo tutti i manager delle sue imprese...il Governo-
azienda! E nel Governo piazza anche quattro avvocati del suo staff di difesa.
Tutto casa, Camere e Senato! Tra questi avvocati ce ne sono due che hanno
problemi con la giustizia... rischiano la galera. E lui li fa eleggere Senatori, che
e' assurdo! Dov'e' quel Paese dove uno che ha problemi con la giustizia dice:
"Mi faccio eleggere senatore cosi' non mi toccano piu'!" Aha!, Aha!, (preso da
fout rire) che assurdo! Una legge che dice: un senatore puo' essere messo
sotto processo, ma non arrestato... "Alle udienze ci vado solo se mi garba... a
farmi interrogare non ci vengo, come imputato neanche... ho altro da fare!"
Aha!, Aha!, e' la commedia di Cajou che lo racconta! E' qui tutto scritto
(mostra un mazzetto di fogli) non sto inventando niente.
Caligola in fondo e' stato piu' accorto: ha fatto eleggere un cavallo
senatore... ma poi quel cavallo non ha mai minacciato gli avversari politici
gridando: "Come vinciamo, non faremo prigionieri!" ne' ha mai ricusato i
giudici che lo processavano.
Questo non e' nel testo...ma nel testo c'e' a 'sto punto un "coup de
teatre", come dicono i francesi...e la trovata e' che Ubu decide di imporre
nuove leggi tutte a proprio vantaggio.
(Al pubblico) Lo sapevate di gia', vero?!
Dario Fo
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