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Pericoli e misure di
protezione
Una lezione sperimentale
Questa pubblicazione dal titolo
Esplosioni. Pericoli e misure di
protezione descrive la lezione
sperimentale curata dalla Suva.
Iniziata con un paio di esperimenti
successivamente ampliati da Felix
Scheller del Settore chimica, questa
lezione conta oggi un elevato di
numero di esperienze pratiche.
E proprio per questo suo carattere
si rivelata unottima introduzione
al tema della protezione contro le
esplosioni.
Suva
Sicurezza sul lavoro
Casella postale, 6002 Lucerna
Telefono: 041 419 51 11
Fax: 041 419 59 17 (per ordinazioni)
Internet: www.suva.ch
Autori: Felix Scheller, Roland J. Ott, Jakob Utzinger, Suva, Settore chimica, Lucerna
Codice 44071.i
Sommario
1 Tipi di esplosione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
1.1 Esplosione fisica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
1.2 Esplosione chimica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
1.3 BLEVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
2 Pressione di vapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
3 Miscele combustibile-aria (spegnimento di un incendio) . . . 7
4 Atmosfera esplosiva di gas e vapori . . .. . . . . . . . . . . . . . . 10
4.1 Atmosfera esplosiva nelle condutture . . . . . . . . . . . . . . . 11
4.2 Sistemi aperti e chiusi . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . 12
4.3 Limiti di esplosione . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . 12
4.4 Punto di infiammabilit . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . 15
5 Liquidi infiammabili ad alto punto di infiammabilit . . . . . . . 17
5.1 Liquido riscaldato oltre il punto di infiammabilit . . . . . . . 17
5.2 Aumento della superficie e leffetto stoppino . . . . . . . . . 17
5.3 Liquidi infiammabili nebulizzati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
6 Polveri infiammabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
7 Un riassunto sulle sostanze infiammabili pericolose . . . . . . 21
8 Sostanze infiammabili a contatto con altre sostanze . . . . . 22
8.1 Sostanze incompatibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
8.2 Miscele di liquidi facilmente infiammabili . . . . . . . . . . . . . 23
9 Esplosione di recipienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
10 Fonti di innesco . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
10.1 Fiamme libere . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
10.2 Superfici calde . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
10.3 Elettricit statica . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
10.4 Apparecchiature elettriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
10.5 Reazioni chimiche . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
11 Densit relativa .................................. 29
12 Misure di protezione contro il pericolo di esplosioni . . . . . . 31
12.1 Misure di tipo preventivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
12.2 Misure di tipo costruttivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
12.3 Misure organizzative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
13 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
3
1 Tipi di esplosione
Dal punto di vista della sicurezza sul lavoro si soliti distinguere tra due diversi tipi di esplo-
sione:
l'esplosione fisica;
l'esplosione chimica.
combustibile, ossigeno,
ad es. metano ~ 21 vol.-% nellaria
+
fonte di innesco,
ad es. piccola scintilla
=
o
incendio esplosione
4
1.3 BLEVE
5
2 Pressione di vapore
Esperimento:
visualizzare la pressione di vapore
Se un gas liquefatto (propano, butano)
viene riscaldato in un sistema chiuso, la
pressione di vapore aumenta. Tale aumento
non lineare, ma esponenziale (figura 4).
5 7
3 9
1 11
bar
26
24
22
r]
20
ne [ba
18
16
14
pressio
12 propa
10 no
8
6
4
2 n-buta
0 no
-30 -20 -1
-10
0 0 10
10 20
20 30
30 40
tempe 50
ratura 60 70
[ oC]
6
3 Miscele combustibile-aria
(spegnimento di un incendio)
Per una combustione ideale, deve essere Per poter prevenire il rischio di
presente nel carburatore una determinata esplosioni bisogna sempre adottare
misure volte ad evitare o ridurre la formazione
miscela di vapori di benzina e aria (atmo-
di miscele esplosive. Nel contempo,
sfera esplosiva). Se la quantit di benzina occorre evitare le fonti di innesco
troppo bassa o troppo elevata o vice- efficaci.
versa se la quantit di ossigeno troppo
bassa, non pu avvenire alcuna esplosione.
In questi casi si dice che il motore ingol-
fato.
7
Esperimento: spegnere con acqua Esperimento: spegnere con acqua un
un incendio causato da sostanze incendio provocato da olio
alcoliche Se si tenta di spegnere con acqua un in-
In caso di incendio, i liquidi infiammabili cendio provocato da olio, si rischia di
solubili in acqua come lalcool (etanolo) peggiorare la situazione. In questo caso
possono essere diluiti con laggiunta di sarebbe opportuno coprire il focolaio di
acqua e quindi spenti. Infatti, la sostanza incendio.
infiammabile presente nella miscela acqua-
solvente non riesce pi ad evaporare in Esperimento: spegnere un incendio
misura sufficiente. interrompendo lafflusso della
sostanza combustibile
Esperimento: spegnere con acqua un Si pu evitare la formazione di una miscela
incendio di benzina esplosiva vapori di benzina-aria e quindi un
In caso di liquidi infiammabili non solubili probabile incendio, interrompendo lafflusso
in acqua (ad es. benzina, toluene, diluente della sostanza combustibile. In caso di
nitro) lacqua non pu essere utilizzata liquidi infiammabili questo possibile arre-
come agente estinguente in quanto a causa stando limpianto di erogazione.
della loro densit essi galleggiano sullac-
qua (figura 6). Aggiungendo acqua non si Questo tipo di intervento utile nelle ope-
fa altro che estendere la superficie dellin- razioni di travaso di solventi. Quanto pi
cendio, anzich spegnerlo. grande la portata della pompa, tanto
maggiore la quantit di vapori rilasciata
e quindi tanto pi estesa la zona esplo-
siva che si viene a creare.
Liquidi infiammabili
Esperimento: spegnere un incendio
solitamente sono difficilmente solubili in acqua
pi leggeri dellacqua
su una bombola di gas
Per i gas infiammabili esiste il pericolo
di riaccensione. Ci significa che dopo
D 0.8 liquido aver spento un incendio provocato da una
infiammabile bombola di gas, se persistono fuoriuscite
di gas, questo pu riaccendersi grazie
D1 acqua ad una fonte di innesco pi lontana e le
fiamme possono estendersi fino al punto
di fuoriuscita. Un incendio su una bom-
D: densit bola di gas viene spento soltanto se ci
Figura 6: liquido infiammabile difficilmente solubile
necessario per evitare lestensione dellin-
in acqua cendio e se possibile sigillare la per-
dita. Chiudendo la bombola si interrompe
lafflusso di gas e le fiamme si arrestano.
Se questo non possibile, per evitare che
Il personale che manipola o immagazzina lincendio provochi ulteriori danni bene
sostanze infiammabili deve disporre portare le bombole allesterno con molta
dei necessari mezzi estinguenti e cautela.
refrigeranti.
8
Esperimento: implosione di un Esperimento: aumentare il tenore di
recipiente ossigeno (combustione in atmosfera
Vi illustriamo un esempio pratico. In occa- arricchita con ossigeno puro)
sione di alcuni lavori di rinnovamento in una Se si aumenta il tenore di ossigeno con
cisterna di 10 000 m3 unoperazione errata laggiunta di ossigeno puro, aumenta
ha fatto s che del residuo oleoso (morchia) anche la velocit di combustione. Se
prendesse fuoco. I revisori hanno soffocato lossigeno presente con una percentuale
lincendio chiudendo le aperture di ingresso volumetrica del 24 %, la velocit di combu-
(= sottraendo laria comburente neces- stione raddoppia; se la percentuale del
saria). Tuttavia, non si sono accorti che 40 % la combustione circa 10 volte pi
laria nella cisterna si era gi dilatata per il rapida. I materiali ardenti si infiammano con
calore sviluppato dallincendio. Dopo aver una percentuale volumetrica di ossigeno
chiuso le aperture ed estinto le fiamme, nellaria pari al 28 %; i materiali tessili, gli oli
laria, raffreddandosi, ha subito una contra- e i grassi bruciano vivacemente con una
zione. Dato che non poteva pi affluire concentrazione di ossigeno che varia dal
aria dallesterno, si venuta a creare una 25 al 30 %. In atmosfera di ossigeno puro,
depressione che ha provocato la distru- lacciaio incandescente brucia come il
zione della cisterna alta 20 m. legno. Se latmosfera arricchita con ossi-
geno puro, basta una scintilla per appiccare
Il semplice fatto che per innescare un il fuoco agli indumenti.
incendio o unesplosione debba essere
presente una determinata miscela di vietato migliorare laria
arricchendola di ossigeno.
combustibile e aria pu essere sfruttato ai
fini della protezione contro le esplosioni.
Esperimento:
Esperimento: ridurre il tenore di accendere una miccia nellacqua
ossigeno (inertizzare) Gli esplosivi e tutte le sostanze a rischio
possibile intervenire su una miscela di esplosione come gli esplosivi per uso
esplosiva o su un incendio aggiungendo civile (tra cui il TNT o la nitroglicerina), le
un gas inerte come lazoto o l'anidride munizioni o i materiali pirotecnici possono
carbonica, oppure polveri inerti come il reagire mediante unaccensione iniziale
fosfato di ammonio. In questo modo, la (energia di attivazione) anche in assenza
percentuale di ossigeno nellaria si riduce di ossigeno nellaria. Non hanno bisogno
sino ad inertizzare lambiente. Se la per- di ossigeno nellaria in quanto lossigeno
centuale volumetrica di ossigeno scende di per s legato chimicamente nel pro-
dal 21% all8% nella miscela combustibile- dotto.
aria la reazione chimica di combustione Questo avviene, ad esempio, con una
di solito non pi possibile. miccia immersa nellacqua. La miccia si
accende e brucia anche in completa
assenza di ossigeno atmosferico.
9
4 Atmosfera esplosiva di gas e vapori
vapori
gas nebbia
atmosfera
esplosiva
aria
fonte di innesco
efficace
esplosione
10
4.1 Atmosfera esplosiva nelle con- Inoltre, se laccensione si verifica dalla
dutture parte del lato chiuso i gas di combustione
spingono in avanti grandi quantit di
miscela incombusta, la quale pu essere
Per atmosfera esplosiva si intende una
miscela di aria con sostanze infiammabili accesa dal fronte di fiamma allesterno
allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri del tubo sotto forma di jet fire (getto incen-
in cui, dopo lignizione, la combustione si diato di gas rilasciati in pressione) o di
propaga allinsieme della miscela fireball (figura 8).
incombusta.
11
Esperimento: conduttura con 4.2 Sistemi aperti e chiusi
restringimento della sezione
Esperimento: prove di accensione in
Se si accende unatmosfera esplosiva di fusti aperti
gas e aria in un tubo che presenta una
A temperatura ambiente possibile accen-
qualsiasi resistenza al flusso a causa della
dere i vapori di benzina o di alcool in un
sua lunghezza o di eventuali restringimenti,
sistema aperto. Laccensione d origine ad
si osserva un cambiamento a dir poco
un incendio. Pur trattandosi di sostanze
drammatico. I prodotti della combustione
combustibili, lessenza di trementina o il
non possono essere evacuati liberamente
gasolio, invece, non possono essere accesi
e quindi spingono la miscela incombusta
(cfr. paragrafo 4.4).
(cos come il fronte di fiamma) in avanti.
Questo provoca un aumento della velocit
Esperimento: prove di accensione in
di efflusso; allaumentare della velocit il
fusti chiusi
regime passa da laminare a turbolento.
Questo fa aumentare la velocit di com- In condizioni normali laccensione di alcool
bustione in modo esponenziale finch non in un sistema chiuso provoca unesplo-
viene raggiunta la cosiddetta velocit di sione.
detonazione. Se la prova viene effettuata con molta
benzina, nonostante la presenza di una
fonte di innesco efficace, non si verifica
alcuna esplosione.
A: bassa concentrazione di vapori = nessuna esplosione Questo dimostra il fatto che una miscela
B: atmosfera esplosiva = esplosione
C: elevata concentrazione di vapori = nessuna esplosione vapori-aria potenzialmente esplosiva solo
in determinate proporzioni: si parla del
cosiddetto intervallo di esplosivit (o campo
di infiammabilit).
12
trazione di vapori, per cui nella parte bassa Esperimento: limite superiore di
del contenitore allinizio elevata, mentre esplosione in un sistema chiuso
nella parte alta bassa. Tuttavia, tanto Supponiamo che venga attivato un innesco
maggiore la pressione di vapore, tanto di tipo elettrico in un pallone riempito di
pi rapida sar una distribuzione omogenea metano (= sistema chiuso o confinato).
nel sistema chiuso. Non avviene alcuna accensione. Aggiun-
gendo una quantit daria pari a quella del
Esperimento: determinazione metano, non accade nulla, in quanto la
dell'intervallo di esplosivit concentrazione gas-aria al di sopra del
In un recipiente aperto la concentrazione di limite superiore di esplosione. Soltanto
vapori molto elevata appena al di sopra aggiungendo altra aria si verifica lesplo-
del pelo libero del liquido. Nel caso della sione, in quanto la concentrazione rientra
benzina, la concentrazione talmente ele- nellintervallo di esplosivit. Per esemplifi-
vata che non pu avvenire alcuna esplosio- care questo esperimento ci serviremo del
ne in caso di innesco. Il motivo che la mi- cilindro di un motore a benzina (figura 11).
scela troppo ricca. Al contrario, nella
parte alta del recipiente sono presenti po-
chissime molecole di benzina (ossia la con-
centrazione di vapori bassa), e anche in
questo caso la reazione non avviene. In
questo caso si dice che la miscela trop-
po povera (figura 10). Tra queste due
condizioni esiste un campo di concentra-
zione che permette alla miscela vapori-aria
di incendiarsi. Questo intervallo contrad-
distinto da due valori limite, ossia da un
limite inferiore e da un limite superiore di
esplosione (o infiammabilit) e viene
definito intervallo di esplosivit (o campo miscela troppo miscela esplosiva miscela troppo ricca miscela troppo
povera (sistema chiuso) ricca (sistema
di infiammabilit). aperto)
Figura 11: limiti di esplosivit [1]
13
Esperimento: limite superiore di Esperimento: limportanza del
esplosione in un sistema aperto confinamento
Nella parte inferiore di un recipiente aperto Pi un sistema chiuso ben confinato,
presente gas metano, nella parte centrale pi devastanti saranno gli effetti dellesplo-
una miscela di gas-aria e nella parte infe- sione (figura 13), a meno che i recipienti o le
riore soltanto aria. Nella parte superiore del apparecchiature non siano cos resistenti
recipiente viene accesa una miccia. La da sopportare il picco di sovrappressione
miccia brucia in presenza del metano, ma generata dallesplosione (pressione mas-
non lo accende. Infatti, la miscela troppo sima desplosione).
ricca. Soltanto avvicinandosi allo strato di
aria, ossia raggiungendo il limite superiore
di esplosione, ha luogo una reazione, in
questo caso un incendio, in quanto il
sistema non confinato (figura 11).
1l
260 l
14
Sulla curva della pressione di vapore ad 4.4 Punto di infiammabilit
ogni temperatura corrisponde una deter-
Esperimento: riscaldare un liquido
minata pressione alla quale il liquido e il
infiammabile
vapore si trovano in equilibrio. A questa
pressione corrisponde una determinata Supponiamo di riscaldare un liquido infiam-
concentrazione dei vapori, denominata mabile, ad es. il gasolio. A una determinata
concentrazione di saturazione. (figura 14). temperatura e in presenza di una fonte di
innesco efficace i vapori al di sopra del li-
quido infiammabile prendono fuoco. Questa
curva della pres-
concentrazione di saturazione
sione di vapore temperatura viene definita punto di infiam-
pressione di vapore
limite superiore mabilit e nei piani di protezione contro le
di esplosione
esplosioni rappresenta un dato importante
ai fini della sicurezza. Al di sotto del punto
di infiammabilit non avviene alcuna igni-
zione (scarsa concentrazione di vapori,
quindi miscela troppo povera, cfr. figura 17).
limite inferiore
di esplosione
E detto punto di infiammabilit la tem-
peratura pi bassa alla quale un liquido
tempera-
tura infiammabile emette vapori in quantit tale
punto di infiammabilit [C]
punto inferiore di esplosione che, miscelati con laria, possono incendiarsi
in presenza di una fonte di innesco.
Figura 14: limiti di esplosivit e punto di infiamma-
bilit
15
Conoscere il punto di infiammabilit di un Il punto di infiammabilit dei liquidi puri, i
liquido infiammabile molto utile dal punto dati relativi ai limiti di esplosione o alla den-
di vista della sicurezza, in quanto permette sit relativa di una sostanza sono riportati
di valutare il rischio di incendio e di esplo- nella pubblicazione Sicherheitstechnische
sione associato a tale liquido. Kenngrssen von Flssigkeiten und Gasen
(codice Suva 1469, disponibile in tedesco e
francese).
In Svizzera, un liquido con un punto di
infiammabilit inferiore a 30 C classificato
come facilmente infiammabile
(vedere figura 16).
Negli ambienti in cui vengono manipolati
o stoccati liquidi facilmente infiammabili
A temperatura ambiente (intesa come tale necessario adottare sempre misure di
in base alle nostre condizioni climatiche) un protezione contro il pericolo di esplosioni.
liquido facilmente infiammabile pu liberare
una quantit di vapori tale da incendiarsi in
presenza di un innesco adeguato.
C
100
75 gasolio
meno pericoloso
35 essenza di trementina
30
12 alcool
7 toluene
0
pericoloso
-20 acetone
-40 benzina
16
5 Liquidi infiammabili ad alto punto di
infiammabilit
Il limite di 30 C non basta di per s a valutare la pericolosit dei liquidi infiammabili. Anche
se i liquidi presentano un punto di infiammabilit superiore a 30 C, a seconda delle
situazioni, necessario adottare misure di protezione adeguate per scongiurare il
pericolo di un'esplosione. Per poter valutare il pericolo di incendio e di esplosione
opportuno prendere in considerazione i seguenti aspetti.
A B
Figura 17: significato del punto di infiammabilit [1] A: olio in recipiente aperto: scarsa quantit di vapori
17
Esperimento: 5.3 Liquidi infiammabili nebulizzati
leganti come materiale di supporto
Se spruzzato finemente, un liquido infiam-
Se i liquidi infiammabili con un punto di in- mabile pu essere trasformato in nebbia. In
fiammabilit superiore a 30 C vengono as- virt delle dimensioni molto piccole delle
sorbiti, ad es. per ovviare a una fuoriuscita particelle pu formarsi un'atmosfera esplo-
o spargimento, con leganti per olio diffi- siva in presenza di un innesco di opportuna
cilmente infiammabili o anche non infiam- energia, e ci anche se il liquido viene
mabili, essi possono accendersi in presenza spruzzato ad una temperatura inferiore al
di una fonte di innesco efficace, provocando punto di infiammabilit (figura 19). Questo
un incendio di vaste proporzioni. significa che in queste condizioni anche i
liquidi con un alto punto di infiammabilit
Esperimento: indumenti come possono essere accesi in presenza di una
materiale di supporto fonte di innesco.
Se oli o grassi infiammabili entrano a con-
tatto con tessuti (ad es. di cotone), si pu
verificare un aumento della loro superficie
e quindi il cosiddetto effetto stoppino, con A C
tutti i rischi che esso comporta.
FP
Nellesperienza pratica, se gli stracci im-
pregnati di olio o gli indumenti sporchi di
grasso entrano in contatto con una fonte di
innesco efficace, le conseguenze possono
essere molto gravi. I lavoratori che indos-
sano indumenti sporchi di grasso o olio
(anche se il grasso sembra essersi seccato) Figura 19: significato del punto di infiammabilit in
possono prendere fuoco e bruciare come caso di nebulizzazione[1]
18
6 Polveri infiammabili
Esperimento:
esplosioni di polveri in un silo presenza di un forte innesco (figura 20). In
Le polveri infiammabili in sospensione questo modo hanno origine le temute
nellaria (ad es. polveri di legno, carbone, esplosioni di polveri. Uno dei fattori che
cereali, materie plastiche, ma anche polveri maggiormente incide sullesplosivit delle
metalliche di bassa granulometria) possono polveri il loro grado di finezza (granulome-
formare con laria una miscela esplosiva e tria), ossia pi le polveri sospese in aria
quindi provocare unesplosione, se sono in sono fini, maggiore la loro pericolosit.
polveri
< 0,5 mm
esplosione di polveri
Figura 20: fattori che determinano lesplosione di polveri [3]
19
Esperimento: granulometria delle Esperimento: sospensione nellaria di
sostanze solide infiammabili polveri depositate
La lana di acciaio pu incendiarsi. Lesplosi- Laccensione di polveri stratificate d luogo
vit di una sostanza ossidabile dipende es- ad un incendio. Le polveri disperse nell'aria
senzialmente dalla sua forma, o per essere sotto forma di una nube possono essere
pi precisi, dalla sua granulometria. Molte accese e causare un'esplosione (figura 21).
sostanze apparentemente non infiammabili
o difficilmente infiammabili possono provo- Esperimento: incendio provocato da
care un incendio o un'esplosione in virt gas di distillazione secca
della loro ripartizione granulometrica. Le polveri infiammabili riscaldate possono
rilasciare vapori o gas di distillazione secca
Esperimento: che, miscelati con laria, possono essere
accensione e combustione di polveri accesi.
Se proviamo ad accendere delle polveri
depositate, determinate sostanze solide
reagiscono con un piccolo incendio localiz-
zato oppure ardono senza fiamma, altre si
decompongono sprigionando un bagliore
luminescente o un rapido fuoco.
20
7 Un riassunto sulle sostanze infiammabili
pericolose
21
8 Sostanze infiammabili a contatto con altre
sostanze
pericolo!
Figura 22: sostanze incompatibili
22
8.2 Miscele di liquidi facilmente Esperimento: miscela di gasolio e
infiammabili benzina
Ogni anno, miscele di liquidi infiammabili Vi illustriamo un esempio reale. Lautista di
con liquidi facilmente infiammabili sono un'autocisterna deve trasportare prima
causa di gravi infortuni. Se il gasolio (con benzina e poi gasolio. Tra i due trasporti
punto di infiammabilit di 75 C ca.) svuota in modo incompleto la cisterna e le
contaminato con benzina, il punto di in- tubature del veicolo. Quando lautista forni-
fiammabilit si abbassa al di sotto della sce il gasolio al secondo cliente, il gasolio
temperatura ambiente con una percentuale si mescola con i residui di benzina. A
volumetrica di benzina di appena il 3% questo punto, nella cisterna del cliente si
(figura 23). Questo fenomeno si riscontra forma un'atmosfera esplosiva al di sopra
ad esempio in cisterne, serbatoi di olio del pelo libero del liquido.
usato e impianti di sgrassaggio metalli.
Di solito, la causa principale di questi Alcune settimane pi tardi, quando un
incidenti la negligenza. revisore si reca ad eseguire dei lavori di
adattamento nella cisterna di gasolio,
avviene una forte esplosione. Il revisore,
100
infatti, non avendo previsto la presenza di
punto di 90
infiammabilit vapori di benzina, non prende particolari
80 75C
precauzioni e le scintille generate dai lavori
70
temperatura (C)
10
Gli incidenti provocati dalla miscelazione
0 1 2 3 4
percentuale di benzina presente nel gasolio (Vol.-%)
di liquidi infiammabili con altri facilmente
infiammabili purtroppo non tendono a
Figura 23: relazione tra il punto di infiammabilit e diminuire; una maggiore consapevolezza
la percentuale di benzina presente nel
gasolio [6] dei rischi ambientali contribuisce a questo
fenomeno in quanto induce a smaltire i
residui di solventi versandoli in fusti o
cisterne per olio esausto.
23
9 Esplosione di recipienti
24
Esperimento: esplosione in un Esperimento: lavori di saldatura
recipiente apparentemente vuoto eseguiti su recipienti svuotati e
I recipienti che contengono liquidi facil- lavati
mente infiammabili vengono solitamente Vi illustriamo un esempio pratico. Un fabbro
svuotati in modo da non lasciare alcuna riceve lincarico di tagliare nel senso della
traccia di liquido al loro interno. Tuttavia, lunghezza un vecchio fusto di metallo
possono permanere nel recipiente vapori vuoto. Precedentemente il fusto serviva per
in quantit sufficiente ad innescare contenere benzina, ma era stato lasciato
unesplosione in presenza di una fonte per diversi mesi in un deposito. Per prima
dinnesco efficace (figura 24). cosa, il fabbro inserisce nel fusto il tubo
dellacqua, lo riempie lasciando scorrere
lacqua per alcuni minuti fino a farla traboc-
Bastano due cucchiai da cucina o un
care. Poi chiude il rubinetto e fa fuoriuscire
bicchierino di un liquido facilmente
lacqua dal bocchettone di riempimento.
infiammabile per formare unatmosfera
esplosiva in un fusto di 200 l. Quando inizia il lavoro di saldatura il fusto
esplode e ferisce il fabbro nonostante egli
I lavori di saldatura eseguiti sui recipienti, avesse adottato misure precauzionali.
il tentativo di scoperchiarli mediante ossita-
glio o troncatura oppure lintroduzione di Poich la benzina non solubile in acqua,
una fiamma libera allinterno del recipiente impossibile bonificare il fusto (liberarlo dai
per illuminarlo, tutte queste situazioni pos- vapori di benzina) usando dellacqua.
sono dar luogo ad esplosioni. Molti incidenti
gravi avvengono in questo modo eviden-
ziando quanto questi pericoli spesso non UN RECIPIENTE VUOTO NON E
siano sufficientemente riconosciuti. SEMPRE VUOTO PERICOLO DI
ESPLOSIONE!
Lesperienza mostra che non sempre Mai eseguire lavori di saldatura o di taglio
al cannello su fusti usati.
facile applicare misure di protezione
adeguate ed quindi raccomandabile
non eseguire affatto questo tipo di lavori
o eseguirli solo su recipienti nuovi di
fabbrica.
25
10 Fonti di innesco
Tra le numerose fonti di innesco alcune sono di importanza rilevante negli ambienti di
lavoro (figura 25). Una fonte di innesco si definisce efficace solo se in grado di trasmettere
allatmosfera potenzialmente esplosiva unenergia tale da provocare una propagazione
spontanea della combustione.
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10.3 Elettricit statica strofinio di suole isolanti su superfici
(figura 27), ad es. tappeti o pavimenti
Anche le scariche di origine elettrostatica
rivestiti in materiale sintetico.
possono essere causa di incendi ed esplo-
sioni. Lelettricit statica pu risultare da
numerosi processi di separazione. Tuttavia,
il pericolo di innesco esiste solo se la carica
talmente alta da provocare una scarica.
Nella pratica, le scintille di origine elettro-
statica sono fonti di innesco soprattutto in
due casi:
travaso, trasporto, mescolamento,
27
10.4 Apparecchiature elettriche 10.5 Reazioni chimiche
28
11 Densit relativa
Esperimento:
propagazione di gas e vapori
Quando si utilizzano o si manipolano liquidi
facilmente infiammabili o gas combustibili si
possono formare miscele di vapori/gas-aria
che poi si diffondono nell'ambiente. Latmo-
sfera esplosiva pu estendersi sino a rag-
giungere una possibile fonte di innesco,
anche lontana. Non essendo un sistema
confinato, non si verifica alcuna esplosione,
ma una conflagrazione, ossia un fronte di
fuoco ad avanzamento veloce.
Esperimento:
svuotare recipienti da gas e vapori
Il butano gassoso pu essere contenuto
in un bicchiere. Essendo il gas pi pesante
dellaria, pu essere travasato in un secon-
do bicchiere e acceso. Se una miscela
esplosiva si accumula a livello del suolo
oppure si disperde verso lalto, questo
dipende dalla sua densit relativa.
Esperimento:
vapori in una canalizzazione
Numerosi incidenti rivelano che bene
prestare la massima attenzione quando si
in presenza di vapori e gas pi pesanti
dellaria, soprattutto se essi possono pene-
trare in fosse, pozzi, cisterne, fognature,
locali interrati o simili (figura 28) o se i lavo-
ratori devono manipolarli in ambienti con
caratteristiche simili.
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Esperimento: concentrazione di Per saperne di pi sui rischi e sulle misure
vapori di solventi in un vano scala da adottare in queste situazioni potete
Vi illustriamo un esempio pratico. Due consultare la pubblicazione Suva Misure
tappezzieri sono impegnati ad incollare su di precauzione nella posa di rivestimenti
una scala un tappeto con una colla conte- per pareti e pavimenti (codice n. 11045).
nente solventi. La scala conduce alla can-
tina e al locale caldaie di una casa. Il vano Gli ambienti nei quali vengono
scala ventilato soltanto da due finestre manipolati liquidi facilmente infiammabili
aperte in cantina. Al termine dei lavori, si o gas combustibili devono essere ventilati
verifica una violenta esplosione. Il tetto della artificialmente.
casa viene scoperchiato e i soffitti danneg-
giati. Si sviluppa un incendio e i due tap-
pezzieri fuggono allesterno dellabitazione Esperimento: concentrazione di gas
correndo tra le fiamme. Entrambi riportano metano in un vano scala
gravi ustioni; uno dei due muore il giorno Vi illustriamo un esempio pratico. Nella
stesso, laltro alcuni giorni pi tardi. cantina di un condominio si trova lallaccia-
A causa della scarsa ventilazione i vapori mento alla conduttura del gas. A causa di
dei solventi sprigionatisi dalla colla si sono una perdita nella tubazione, il gas metano
concentrati nella cantina per poi pene- invade la cantina. Essendo pi leggero
trare nel locale caldaie, dove si sono accesi dellaria, il metano sale nel vano scala
in presenza della fiamma libera del brucia- delledificio. Non stato possibile identifi-
tore. care la fonte di accensione, dato che la
casa a pi piani crollata seppellendo 5
persone.
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12 Misure di protezione contro il pericolo di
esplosioni
Dopo aver illustrato con esempi molto semplici i rischi pi frequenti di incendio ed esplo-
sione, bene passare in rassegna le misure di protezione pi importanti valide per gli
impianti, le attrezzature e le situazioni di lavoro. Faremo una distinzione tra misure di tipo
preventivo e misure di tipo costruttivo.
31
Esperimento: inertizzazione 12.2 Misure di tipo costruttivo
Nonostante la presenza di un innesco di Soffocamento dellesplosione con un
opportuna energia in un silo contenente impianto di spegnimento per la rileva-
una nube di polveri infiammabili non si veri- zione e il soffocamento di esplosioni.
fica alcuna esplosione. Questo dovuto
al fatto che il tenore di ossigeno stato
ridotto con limmissione di azoto fino a
trovarsi fuori dal campo di esplosivit (al di
sotto della concentrazione massima di
ossigeno, figura 31). recipiente contenente un agente estinguente
Vol.-%02
rilevatore
Esperimento:
soffocamento dellesplosione/
impianto di spegnimento automatico
Limpianto di soffocamento dellesplosione
rileva tempestivamente lesplosione alla
sua origine mediante una serie di rilevatori
di fiamme o pressione. Limpianto soffoca
lesplosione che si sta sviluppando immet-
Figura 31: inertizzazione con laggiunta di azoto e
monitoraggio della concentrazione di tendo nellaria agenti estinguenti (figure 32
ossigeno [3] e 34 C).
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Disaccoppiamento di apparecchi in B
caso di esplosione allo scopo di evitare
ulteriori esplosioni in parti non protette
dellimpianto.
Esperimento:
dispositivo di arresto di fiamma
Se avviene laccensione di una miscela A
gas-aria in una tubazione dotata di un
dispositivo che impedisce la propagazione
delle fiamme, ad es. con un arresto di
fiamma (figura 33) o con una retina tipo C
filtro di Davy, le fiamme nella tubazione
vengono raffreddate fino alla loro completa
estinzione.
33
12.3 Misure organizzative
istruzioni duso
manutenzione
segnalazione, sbarramenti
pulizia
misurazione
istruzione
Figura 35: esempi di misure organizzative
34
13 Bibliografia
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statica, pericoli di innesco e misure Suva, Settore chimica, Lucerna,
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ciazione Internazionale della Sicurezza
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Staubexplosionsschutz an Maschinen ESCIS, c/o Suva, Settore chimica,
und Apparaten Grundlagen Casella postale, CH-6002 Lucerna
(N. 2033), AISS (Associazione Inter-
nazionale della Sicurezza Sociale),
Sezione protezione delle macchine,
Mannheim (1998, esiste solo in
tedesco e inglese).
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Codice 44071.i