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a.a. 2015-2016
Dr. Ing. Laura Ragni
Caratteristiche dei materiali (7.4.2)
Calcestruzzo
Non ammesso luso di conglomerati di classe inferiore a C20/25
Acciaio
B450C (11.3.2.1) per le zone dissipative
B450A (11.3.2.2) reti e tralicci con = 5 10 mm;
per armatura trasversale di:
- elementi in cui impedita la plasticizzazione grazie alla gerarchia delle resistenze;
- elementi secondari;
- strutture poco dissipative con q 1.5.
Strutture a pareti: la resistenza alle azioni sia verticali che orizzontali affidata principalmente
a pareti singole o accoppiate (resistenza a taglio alla base > 65% della resistenza a taglio totale).
Strutture a pareti estese debolmente armate: esistono almeno 2 pareti in ogni direzione
con dimensione superiore a 4 m ed a 2/3 dellaltezza che sostengono almeno i 20% del
carico gravitazionale in condizione sismica
Edifici in c.a.
Strutture a pareti
Nel caso di pareti accoppiate la capacit dissipativa aumenta in quanto si formano cerniere
plastiche anche nelle travi di accoppiamento. Laccoppiamento determina linsorgere di
meccanismi resistenti che sollecitano a trazione-compressione le parete ed tanto pi
efficace quanto pi rigide flessionalmente sono le travi di collegamento, che devono essere
attentamente progettate per evitare fenomeni di rottura fragile di taglio.
Edifici in c.a.
Strutture miste telaio -parete
Sotto azione sismica, pareti e telai traggono mutuamente vantaggio dal loro accoppiamento;
leffetto quello di unire le caratteristiche migliori dei due sistemi: la rigidezza della parete e le
capacit dissipative (duttilit) del telaio.
Dal punto di vista deformativo, nei piani inferiori il muro vincola il telaio limitandone la
deformazione, mentre nella parte superiore il telaio a limitare gli spostamenti della parete.
Bilanciando opportunamente le rigidezze di telaio e parete si pu ottenere una deformata
pressoch lineare, ovvero spostamenti di interpiano costanti (senza rastremazione del telaio)
Laccoppiamento modifica il diagramma del taglio sul telaio che tende a diventare pressoch
costante, mentre quello sul setto pu anche diventare negativo ai piani alti.
Anche in questo caso le travi di collegamento si oppongono grazie alla loro rigidezza flessionale.
Se le travi sono corte (tozze) possono essere soggette a tagli elevati (vanno adeguatamente
progettate a taglio).
Il momento ribaltante totale assorbito in gran parte dal momento totale alla base delle pareti,
in piccolissima parte dal momento di incastro dei pilastri e la restante parte dalle coppie dovute
alle forze assiali sui pilastri (in particolar modo quelli pi esterni e, fra questi, soprattutto quelli
appartenenti al telaio che include anche le pareti.
Per tutte le tipologia strutturali si distinguono due livelli di Capacit Dissipativa o Classi di
Duttilit (in accordo con EC8), in funzione delle quali sono definiti i fattori di struttura
Alta duttilit CDA (DCH): sotto lazione sismica di progetto la struttura si trasforma in
meccanismo dissipativo con elevate capacit di deformazione plastica.
Bassa duttilit CDB (DCM): sotto lazione sismica di progetto la struttura si trasforma
in meccanismo dissipativo con moderate capacit di deformazione plastica.
La differenza tra le due classi risiede nella entit delle plasticizzazioni. Per assicurare alla
struttura un comportamento dissipativo e duttile evitando rotture fragili e la formazione di
meccanismi instabili imprevisti in entrambi i casi richiesto il rispetto delle regole di gerarchia
delle resistenze (con prescrizioni differenziate per i due casi).
Le strutture con travi a spessore, anche solo in una direzione, sono da considerare di CD B
(escluso il caso in cui tali elementi possono considerarsi elementi strutturali secondari). Le
strutture con pareti estese debolmente armate sono da considerarsi di CD B.
Tipologie strutturali e fattori di struttura (7.4.3)
q = K R q0
q0 il valore massimo del fattore di struttura che dipende dal livello di duttilit atteso,
dalla tipologia strutturale e dal rapporto di sovraresistenza strutturale u/1.
KR un fattore riduttivo che dipende dalle caratteristiche di regolarit in altezza della
costruzione
edifici regolari in altezza KR = 1
edifici non regolari in altezza K R = 0.8
Valori di q0
5
esclusi i telai ad un piano
e con pilastri collegati in
sommit lungo entrambi le
direzioni principali
delledificio e per i quali la
forza assiale non eccede il
30% della resistenza a
compressione della sola
sezione di cls.,
Tipologie strutturali e fattori di struttura (7.4.3)
u valore dellazione sismica per il quale si verifica la formazione di un numero di
cerniere plastiche tali da rendere la struttura labile.
1 valore dellazione sismica per il quale per il quale il primo elemento strutturale
raggiunge la plasticizzazione a flessione.
I valori di u/1 (rapporto di sovraresistenza strutturale) cresce con laumentare del grado
di iperstaticit della struttura. Salvo pi precise valutazioni (analisi sismiche non
lineari), per strutture regolari in pianta, si possono assumere i seguenti valori di u/1
Valori di u/1
Strutture a telaio o miste equivalenti a telai u/1
Telaio ad un piano 1,1
Telaio a pi piani ed una campata 1,2
Telaio a pi piani e pi campate 1,3
Valori di u/1
Strutture a pareti o miste equivalenti a pareti u/1
Strutture con solo 2 pareti non accoppiate per direzione 1,0
Altre strutture a pareti non accoppiate 1,1
Strutture a pareti accoppiate o miste equivalenti a pareti 1,2
Per strutture non regolari in pianta i valori di u/1 si ottengono come media dei
precedenti col valore unitario.
Tipologie strutturali e fattori di struttura (7.4.3)
Per prevenire il collasso delle strutture a seguito della rottura fragile delle pareti, per strutture
a pareti, miste equivalenti a pareti (anche torsionalmente deformabili) i valor di q0 vanno
ridotti mediante il coefficiente
K w = 0.5 (1 + 0 ) / 3 1 q = K R K w q0
dove 0 il rapporto tra laltezze e la larghezza prevalente delle pareti. Nel caso
in cui gli 0 delle pareti non differiscano significativamente tra di loro, il valore di 0 per
linsieme delle pareti pu essere calcolato assumendo come altezza la somma delle altezze
delle singole pareti e come larghezza la somma delle larghezze.
0 =
h wi
dove
h wi = altezza della parete i-esima sono penalizzate
le pareti tozze
l wi l wi = larghezza della parete i-esima
Per tipologie strutturali diverse da quelle definite in precedenza, il valore adottato per il
coefficiente di struttura deve essere adeguatamente giustificato dal progettista, se
maggiore di 1.5
Tipologie strutturali e fattori di struttura (7.4.3)
Dettagli costruttivi
I dettagli costruttivi sono fondamentali per poter sviluppare i meccanismi a livello locale senza i
quali non si potrebbe avere il meccanismo globale. Oltre le regole di gerarchia delle resistenze
vanno rispettate tutte le prescrizione relative ai dettagli costruttivi in termini di:
Limitazioni geometriche Limitazioni di armatura
Travi Travi
Pilastri Pilastri
Nodi trave-pilastro Nodi trave-pilastro
Pareti e Travi di accoppiamento Pareti e Travi di accoppiamento
13
Dimensionamento e verifica elementi strutturali
14
Dimensionamento e verifica elementi strutturali
Verifiche di resistenza
si effettuano come indicato al punto 4.1.2.1, dove si assumono, per tener conto del degrado
ciclico dei materiali, gli stessi coefficienti parziali c e s delle condizioni non sismiche.
Verifiche di duttilit
Possono essere omesse
Le verifiche di duttilit si intendono implicitamente soddisfatte se oltre alle regole di gerarchia
delle resistenze si seguono anche tutte le regole per i materiali e i dettagli costruttivi indicate al
punto 7.4 del DM 2008. In questo caso vanno pertanto condotte solo le verifiche di resistenza.
= u La duttilit di curvatura , con riferimento a legami momento-curvatura, pu essere
y calcolata come rapporto tra:
- la curvatura cui corrisponde una riduzione del 15% della massima resistenza a flessione
ovvero il raggiungimento della deformazione ultima del calcestruzzo cu o dellacciaio uk
- e la curvatura al limite di snervamento.
Dimensionamento e verifica elementi strutturali
Legame Momento-Curvatura M-
Il tracciamento del legame M- richiede la conoscenza di:
- la geometria della sezione e le armature
- i legami costitutivi dei materiali costituenti (letteratura o EC8)
- lo sforzo normale sollecitante N
60
40
140 Mu
[MPa]
30
120 20
My Mander, Priestley
100 10 e Park (1988)
u
Mom (kNm)
80 = 0
60
y 0 0.005 0.01
800
0.015 0.02
600
40 400
rigidezza efficace 200
20
[MPa]
y u 0
0 -0.15 -0.1 -0.05 -200 0 0.05 0.1 0.15
0 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 0.06 0.07 King (1986) -400
-600
curv (1/m )
-800
Nella valutazione della duttilit di curvatura, il contributo in termini di resistenza e duttilit dovuto
al confinamento del calcestruzzo va considerato utilizzando modelli adeguati (la sola parte di
calcestruzzo contenuta allinterno delle armature pu essere considerata efficacemente
confinata). Nei pilastri si deve tener conto della forza assiale.
16
Strutture a telaio
Strutture a telaio
Gerarchia delle resistenze
18
Strutture a telaio - travi
7.4.4.6.1.1 TRAVI
7.4.4.6.1.2 PILASTRI
7.4.4.1 TRAVI
+ 7.4.4.6.1.3 NODI TRAVE PILASTRO
7.4.4.2 PILASTRI
7.4.6.2 LIMITAZIONII DI ARMATURA
7.4.4.3 NODI TRAVE PILASTRO
7.4.4.6.1.1 TRAVI
7.4.4.6.1.2 PILASTRI
bc
Sono da evitare per quanto possibile eccentricit tra
lasse della trave e lasse del pilastro concorrenti in un
nodo. Nel caso che tale eccentricit superi 1/4 della
larghezza del pilastro la trasmissione degli sforzi deve
essere assicurata da armature adeguatamente
dimensionate allo scopo.
e < bc
Non deve esserci eccentricit tra lasse delle travi che sostengono pilastri in falso e lasse dei
pilastri che le sostengono. Esse devono avere almeno due supporti, costituiti da pilastri o
pareti. Le pareti non possono poggiarsi in falso su travi o solette.
Limitazioni di armatura travi (7.4.6)
Travi armature longitudinali
Larmatura longitudinale deve essere costituita da almeno due barre
di diametro 14 mm disposte superiormente ed inferiormente su
As tutta la lunghezza della trave.
h
Nelle zone critiche larmatura compressa deve essere almeno pari al
Ai 50% di quella tesa. Nel resto della trave comunque deve risultare
almeno pari al 25% di quella tesa
b
comp > 0.50 (zone critiche)
comp > 0.25 (nel resto della trave)
Le zone critiche si estendono, per CDB e CDA, per una lunghezza pari rispettivamente a 1
e 1.5 volte laltezza della sezione della trave, misurata a partire dalla faccia del nodo trave-
pilastro o da entrambi i lati a partire dalla sezione di prima plasticizzazione. Per travi che
sostengono un pilastro in falso, si assume una lunghezza pari a 2 volte laltezza della sezione
misurata da entrambe le facce del pilastro.
1.4 3.5
< < comp +
f yk f yk
Strutture a telaio
Limiti da normativa
Travi armature longitudinali
Serve per evitare la rottura fragile in corrispondenza della
1.4 1.4 fessurazione del cls.; rispettando il limite minimo di armatura tesa, il
> = 0.31%
fyk 450 momento che innesca la fessurazione Mcr della sezione integra pu
essere portato dalla sezione fessurata (si considera anche un
coefficiente di sovraresistenza pari ad 1.4).
fctm=0.30(fck)2/3=2.56
bh2
M cr f ctm per C25/30
3 M y > 1.4 M cr
M y 0.8hAs f yk
h A 1.4 fctm f 1.4
0.8hAs f yk > 1.4 f ctm Ac s > 0.58 ctm
3 Ac 0.8 3 f yk f yk f yk
Serve per limitare la profondit dellasse neutro, cio ridurre la zona di cls.
3.5
< comp + compresso e favorire lo snervamento dellacciaio (comportamento duttile
fyk della sezione); si ottiene infatti una situazione prossima a quella della rottura
bilanciata (x 0.26h).
Nel caso di flessione semplice
x 0.8 x 1.15
0.8xbfcd ( As As ) f yd = 0 0.8 f cd (s s ) f yd = 0 (s s ) = f cd
h h f yk
3.5 3.5
se comp < x< h 0.27h x < 0.26d
f yk 0.8 1.15 fcd
fcd=14.11 per C25/30 22
Limitazioni di armatura travi (7.4.6)
Travi armature longitudinali
Ass
Nelle zone critiche le sollecitazioni si invertono quindi deve risultare: h
Ass > 0.5 Asi o Asi < 2 Ass 0.5 Asi < Ass < 2 Asi Asi
comp > 0.50
Asi > 0.5 Ass o Ass < 2 Asi 0.5 Ass < Asi < 2 Ass
b
1 .4 A A 3 .5
< ss < si +
1 .4 3 .5 f yk bh bh f yk
< < comp +
f yk f yk
1 .4 A A 3 .5
< si < ss +
f yk bh bh f yk
As = 2 Asi Ass = Asi
Ass
bh
Lcr Lcr
3.5
Ass = 0.5 Asi
f yk
1.4
f yk
In ogni sezione, il momento flettente di calcolo deve risultare minore o uguale al momento
resistente (verifica di resistenza flessione semplice), calcolato con gli stessi coefficienti
parziali di sicurezza m applicabili per le situazioni non sismiche:
+ M Rd [kNm]
M Rd 500 0.85 fck
c
400
300
c = 1.5
200
0 = 0.2% cu = 0.35%
100
N Rd [kN]
-0 fyk
-1000 1000 2000 3000 4000 fyd =
-100 s
M Rd -200 s = 1.15
tg() = Es
-300
su=1%
-400
Es = 2.1 x 105 N/mm2
-500
Gerarchia resistenza travi (7.4.4.1)
h
zCc zCs Acciaio teso snervato
2
Acciaio compresso snervato
Calcestruzzo a rottura
h zTs
2
Lipotesi di armatura compressa snervata deve essere comunque verificata: 2.1d ' x 0.65d
Strutture a telaio
Travi Verifica resistenza a flessione
CC
CS
27
Gerarchia resistenza travi (7.4.4.1)
I momenti resistenti devono essere calcolati sulla base delle armature flessionali
effettivamente presenti, compreso il contributo di quelle poste allinterno della larghezza
collaborante di eventuali solette piene, se ancorate al di fuori della campata in esame.
La larghezza collaborante si assume uguale alla larghezza del pilastro bc su cui la trave
confluisce pi:
- due volte laltezza della soletta hs da ciascun lato, per travi confluenti in pilastri interni;
- due o quattro volte laltezza della soletta hs da ciascun lato in cui presente una
trave trasversale di altezza simile, nel caso di travi confluenti in pilastri esterni o interni.
Limitazioni di armatura travi (7.4.6)
Per sezioni a T o L larmatura superiore, disposta per il momento negativo allestremit delle
travi deve essere contenuta
- per il 75% entro la larghezza dellanima (sez. rettangolare)
- per il 100% entro la larghezza del pilastro (in assenza di trave ortogonale)
- per il 100% entro larghezza pilastro + 2hs (in presenza di trave ortogonale)
inoltre almeno un 1/4 deve essere mantenuta per tutta la lunghezza della trave
0.75 As
hs
bt
Limitazioni di armatura travi (7.4.6)
Le armature longitudinali (sia superiori che inferiori) di regola dovrebbero essere continue
nei nodi senza ancorarsi o giuntarsi per sovrapposizione in essi.
La parte dellarmatura longitudinale
che si ancora oltre il nodo non pu
terminare allinterno di una zona critica,
ma deve ancorarsi oltre di essa.
- la parte dellarmatura longitudinale che si ancora nel nodo, deve essere collocata allinterno
delle staffe del pilastro e per prevenire lo sfilamento di queste armature il diametro delle
barre non inclinate deve essere bL volte laltezza della sezione del pilastro
Limitazioni di armatura travi (7.4.6)
7.5 fctm 1 + 0 .8 d
nodi interni
f 1 + 0.75 k
D comp /
d long Rd yd
bL =
hc 7.5 fctm
(1 + 0.8 d ) nodi esterni
Rd fyd
kD = 1 kD = 2 3
CDA CDB
Rd = 1.2 Rd = 1
Pertanto, le barre vanno ancorate oltre il nodo e oltre la zona critica; se ci non possibile
ed occorre ancorare le barre nel nodo, bisogna utilizzare barre di diametro limitato (con
lunghezza di ancoraggio incrementata per prevenire lo sfilamento allinterno del nodo).
Strutture a telaio
Travi Armature longitudinali
Se per nodi esterni non possibile soddisfare tale limitazione,
- si pu prolungare la trave oltre il pilastro,
- si possono usare piastre saldate alla fine delle barre,
- si possono piegare le barre per una lunghezza minima pari a 10 volte il loro diametro
disponendo unapposita armatura trasversale dietro la piegatura.
32
Gerarchia resistenza travi (7.4.4.1)
q = G1 + G2 + j 2 j Qkj
A B
max
VEd = Rd
(M +
RdA + M RdB )+ q
maxL
,A
L 2
Si devono determinare i valori massimi e minimi dello sforzo di taglio, assumendo la presenza
dei momenti resistenti di estremit con i due possibili segni e la presenza e lassenza dei
carichi variabili.
4 combinazioni
A B
q = G1 + G2 + j 2 j Qkj q = G1 + G2
A B A B
L L
max (M +
+ M RdB q L) max
VEd = Rd
(M
RdA
+
+ M RdB) q L
min
VEd ,A = Rd RdA
+ max ,B
L 2
L 2
V min
= Rd
(qM= G ++MG ) + q
+
RdA
RdB min L q = G1 + G2 + j 2 j Qkj
SdA 1 2
L B2 B
A
Vmax
A
= Rd
(M
RdA +M +
RdB )+q
max L
L SdA
LL 2
min (M +
+ M RdB q L ) min
VEd = Rd
(M +
RdA
+ M RdB )
q L
max
VEd ,A = Rd RdA
+ min ,B
L 2
L 2
Gerarchia resistenza travi (7.4.4.1)
Per le strutture in CDB le verifiche a taglio ed il calcolo delle armature si eseguono come per
le situazioni non sismiche (meccanismo del traliccio multiplo ad inclinazione variabile delle
bielle di calcestruzzo).
VRd VRd
z/ 2
(
VEd = VRcd = 0.9dbw f 'cd ctg / 1 + ctg 2 )
Aswmin/s=1.5b (mm2/m)
Per staffa di contenimento si intende una staffa rettangolare, circolare o a spirale, di diametro
minimo 6 mm, con ganci a 135 prolungati per almeno 10 diametri alle due estremit. I ganci
devono essere assicurati alle barre longitudinali.
La chiusura della staffe fondamentale in quanto la staffa tesa, se si apre non pi efficace
- per portare il taglio
- per confinare il cls
- per contenere le barre longitudini soggette a sforzi di compressione
Gerarchia resistenza travi (7.4.4.1)
Per le strutture in CDA si deve assumere nelle zone critiche che linclinazione delle bielle di
calcestruzzo di 45(mantenere il cls sovra resistente)
allora nel piano verticale di inflessione della trave devono essere disposti due ordini di
armature diagonali, luno inclinato di 45 e laltro di -45 rispetto allasse della trave. La
resistenza deve essere affidata per met alle staffe e per met ai due ordini di armature
inclinate, per le quali deve risultare
As
As fyd Asfyd
VEd, max < NTC VEd, max < 2 As fyd EC8
2
Asfyd
As
Strutture a telaio - pilastri
7.4.4.6.1.1 TRAVI
7.4.4.6.1.2 PILASTRI
7.4.4.1 TRAVI
+ 7.4.4.6.1.3 NODI TRAVE PILASTRO
7.4.4.2 PILASTRI
7.4.6.2 LIMITAZIONII DI ARMATURA
7.4.4.3 NODI TRAVE PILASTRO
7.4.4.6.1.1 TRAVI
7.4.4.6.1.2 PILASTRI
Rapporto tra i lati 0,25. In caso contrario lelemento sar assimilato a parete portante.
Lmin = 25 cm, Lmax = 25/0,25 = 100 cm
Nel caso in cui siano rilevanti gli effetti del secondo ordine
Pd r
= > 0.1
Vh
(ma non si esegua unanalisi non lineare in cui vengono presi in considerazione),
laltezza della sezione non deve essere inferiore ad un decimo della maggiore tra le
distanze tra il punto in cui si annulla il momento flettente e le estremit del pilastro
Zone critiche
In assenza di analisi pi accurate si pu assumere che la lunghezza della zona critica Lcr sia:
- H altezza della sezione,
- 1/6 hlib dellaltezza libera del pilastro,
Lcr = max - 45 cm,
- hlib se hlib < 3H (altezza libera del pilastro inferiore a 3 volte laltezza della sezione).
Limitazioni di armatura pilastri (7.4.6)
Pilastri armatura longitudinale
Per tutta la lunghezza del pilastro linterasse tra le barre non deve essere superiore a 25 cm.
Nella sezione corrente del pilastro, la percentuale geometrica di armatura longitudinale, con
rapporto tra larea dellarmatura longitudinale e larea della sezione del pilastro, deve essere
compresa entro i seguenti limiti:
As long
1% < = < 4%
Apil
Per scongiurare lattivazione di meccanismi locali caratterizzati da una limitata duttilit e quindi
da scarse capacit dissipative (e.g. piano debole) si devono proteggere i pilastri dalla
plasticizzazione prematura (antecedente alla plasticizzazione delle travi confluenti).
La protezione dei pilastri assicurata se per ogni nodo trave-pilastro ed ogni direzione e
verso dellazione sismica, risulta verificata lespressione
Rd = 1.3 in CDA
M C ,Rd Rd M b,Rd Rd = 1.1
(pilastro forte-trave debole)
in CDB M Csup,Rd
somma dei momenti resistenti nei pilastri M bdx,Rd
M C ,Rd
al di sopra e al di sotto del medesimo nodo
sx
M b , Rd
dx
M b , Rd
= Rd
M b,Rd Rd = 1.3 in CDA
M b,Rd somma dei momenti resistenti delle travi convergenti nel nodo, aventi verso concorde
M C ,Sd somma dei momenti di calcolo nei pilastri al di sopra e al di sotto del medesimo nodo
M bsx,Sd M bdx,Sd
MCinf,Ed = MCinf,Sd , NCinf,Sd
MCinf,Ed = MCinf,Sd
I coefficienti a servono per ottenere le sollecitazioni dei pilastri nella condizione limite di
plasticizzazione delle estremit delle travi che confluiscono nel pilastro
Gerarchia resistenza pilastri (7.4.4.2)
M Cinf,Rd M Cinf,Ed =
M b,Rd M
M C ,Rd M C ,Ed = Rd
C ,Ed
M
C , Ed M C,Rd Rd M b,Rd
Osservazione su : per lequilibrio al nodo si ha M C ,Sd = M b,Sd quindi
= Rd
M b , Rd
= Rd
M b , Rd
M C ,Ed M b,Ed
fattore di sovra resistenza (minimo) sovra resistenza delle travi
dei pilastri rispetto alle travi
Tale procedimento va ripetuto per entrambe le direzioni dellazioni sismica
da sottolineare che il metodo rappresenta solo uno dei possibili modi per arrivare al
rispetto della verifica precedente che, di fatto, lunica condizione di norma da rispettare per
proteggere i pilastri dalla plasticizzazione prematura.
Strutture a telaio
Esempio Pilastri Gerarchia resistenza
Mdxres(-) sx
M res ( + ) + M res ( )
dx
( ) + M res ( + )
sx dx
M res
Msinres(-) 1 = Rd 2 = Rd
Ms( + ) + Mi ( ) Ms ( ) + Mi ( + )
M s (+ ) M s ( )
sx
M res ( )
sx
M res (+ )
Msinres(+)
Mdxres(+)
dx
M res (+)
dx
M res ( )
M i ( ) M i (+ )
Ms(+) Ms(-)
Rd = 1.3 (CDA)
sin dx
Mres(-) Mres(-) Rd = 1.1 (CDB)
( ) = 1M i ( )
M iprog ( + ) = 2M i ( + )
M iprog
Mi(+) Mi(-)
48
Strutture a telaio
Pilastri Gerarchia resistenza
Esempio: EYU.V_TP
M s (+ )
Mres 418= 150 KNm
sx
M res ( )
132 87
81 111
1 = Rd
M b,Rd
= 1.1
(150 + 98) = 1.12
M C ,Sd
(132 + 111)
1 Ms(+) = 1321.12 = 148 kNm
2 si calcola in modo analogo con le sollecitazioni per sisma nel verso opposto.
49
Strutture a telaio
Pilastri Gerarchia resistenza
EYU.V_TP EYU.V_TN MOMENTI DA GERARCHIA
61 64 84 40 84 64
Mx x x
Mx
Nmin 1Mx_min My_min Nmin Mx_min 1My_min
Nmax 2Mx_max My_max Nmax Mx_max 2My_max
N N
NRd NRd
MxRd MxRd
MyRd MyRd
Mx My Mx My
51
Strutture a telaio
Pilastri Verifica pressoflessione deviata
Verifica semplificata
La verifica a pressoflessione deviata pu essere condotta in maniera semplificata
effettuando per ciascuna direzione di applicazione del sisma una verifica a pressoflessione
retta riducendo del 30% la resistenza della sezione.
M Rd , x M Rd , y
N Rd N Rd
Azione assiale
Lazione assiale non pu superare il 55% (CDA) o il 65% (CDB) della resistenza massima
a compressione della sezione di solo calcestruzzo.
Pilastri (7.4.4.2)
M Csup inf
, Rd + M C , Rd
N C ,Rd
max
VEd = Rd
lp
M C ,Rd
200
100 N Cmax,Rd
VEd 0
-100 N C ,Rd
Rd M C ,Rd
inf
-200
-300
-1000 0 1000 2000 3000 4000
N C ,Rd
max
Pilastri (7.4.4.2)
La resistenza delle sezioni dei pilastri a taglio calcolata come indicato al punto 4.1.2.1.3
( )
Lato calcestruzzo ( = 90)
VEd = VRd ,c = 0.9dbw c f 'cd ctg / 1 + ctg 2
z
z/ 2
C c = 1 + cp / f cd per 0 cp < 0.25 f cd
T
c = 1.25 per 0.25 f cd cp < 0.5 f cd
c = 2.5(1 cp / f cd ) per 0.5 f < f
cd cp cd
cp = N Ed / Ac
In presenza di significativo sforzo assiale, si deve
considerare la limitazione
z
Progetto staffe
C ctg ctg I = 1 + c f ct c = N Ed Aid
T
Asw Asw
VEd = VRsd = 0.9d f yd ctg
s s
Pilastri (4.1)
SLU TAGLIO
+
2
Pv2
c c
1
1 2
Pv1 Po1 I I
Pvi = Stato di tensione sulla giacitura verticale c
I I = f ct
+
Poi = Stato di tensione sulla giacitura orizzontale
Polo delle giaciture P Po2
ctg I = 1 + c f ct c = N Ed Aid
Limitazioni di armatura pilastri (7.4.6)
Pilastri armatura trasversale fuori zone critiche:
25 cm
Nelle zone critiche devono essere rispettate le s< min
12long
condizioni seguenti: le barre disposte sugli
angoli della sezione devono essere contenute
dalle staffe; almeno una barra ogni due, di
quelle disposte sui lati, deve essere trattenuta
da staffe interne o da legature; le barre non
fissate devono trovarsi a meno di 15 cm e 20 cm
da una barra fissata, rispettivamente per CDA
e CDB. Il diametro delle staffe di contenimento
e legature deve essere non inferiore a 6 mm ed
il loro passo deve essere non superiore alla pi
piccola delle quantit seguenti:
CDA
- 1/3 del lato minore della sezione
- 125 mm
- 6 volte il diametro delle barre longitudinali
CDB
- 1/2 del lato minore della sezione
- 175 mm,
- 8 volte il diametro delle barre longitudinali
Limitazioni di armatura pilastri (7.4.6)
Pilastri armatura trasversale
Si devono disporre staffe in un quantitativo minimo non inferiore a
in cui Ast larea complessiva dei bracci delle staffe, bst la distanza tra i bracci pi esterni
delle staffe ed s il passo delle staffe.
f cd
bst
Limitazioni di armatura pilastri (7.4.6)
VEd
Lp
Lp+ bp
VEd Hp
MiRp
VSd = Rd
(M s
Rp + M iRp ) Asw estesa per Lp+bp
Lp s
7.4.4.6.1.1 TRAVI
7.4.4.6.1.2 PILASTRI
7.4.4.1 TRAVI
+ 7.4.4.6.1.3 NODI TRAVE PILASTRO
7.4.4.2 PILASTRI
7.4.6.2 LIMITAZIONII DI ARMATURA
7.4.4.3 NODI TRAVE PILASTRO
7.4.4.6.1.1 TRAVI
7.4.4.6.1.2 PILASTRI
pianta
prospetto
a >3/4 a h >3/4 h
Gerarchia resistenze nodi trave-pilastro (7.4.4.3)
Meccanismo diffuso 2
+ +o o
Nd t = + +
2
= 2 2
Ac Pv P
V jbd
= +o o
2
bjhj c = + +
2
2 2
1 = c o 2 = t
+
o =
tensione di confinamento
Pv
Limitazioni di armatura nodi (7.4.6)
Armatura minima nodi non confinati
Per garantire il meccanismo di trasferimento degli
sforzi occorrono staffe minime di contenimento
Staffe di contenimento in quantit almeno pari
alla maggiore prevista nelle zone del pilastro
inferiore e superiore adiacenti al nodo.
(Indipendentemente dalla verifica di resistenza
i del nodo)
Le staffe orizzontali presenti lungo laltezza del
nodo devono verificare la condizione
nst Ast R
0.15 ck
ib j fy
Vc Vc
As 2 fyd
66
Gerarchia resistenze nodi trave-pilastro (7.4.4.3)
V jbd = la forza di taglio agente nel nucleo di calcestruzzo del nodo calcolata per ciascuna
direzione dellazione sismica
Gerarchia resistenze nodi trave-pilastro (7.4.4.3)
c f cd
2 2 2
+ + 2 f cd + f cd + 2f cd
2 2 2
2 2 2 2 2
d
f cd 1 V jbd b j h jcf cd 1
f cd
Pv P
2 1 = c 2 = t
c = + 2
2 2
+
Pv
68
Gerarchia resistenze nodi trave-pilastro (7.4.4.3)
Per evitare che la massima trazione diagonale del calcestruzzo ecceda la fctd deve essere
previsto un adeguato confinamento. Per i nodi non confinati, in assenza di modelli pi
accurati, si possono disporre nel nodo staffe orizzontali di diametro non inferiore a 6 mm, in
modo che
Ash f ywd
[V (
jbd / b j h jc )2 ] -f
ctd
Nd b j h jw f ctd + d f cd
sup
calcolato con N d = N C ,Sd
Pv P
1 = c o 2 = t
+
Pv
Armatura nodi
NODO DI BORDO
NODO DANGOLO
Armatura nodi
NODO DANGOLO
Pareti diaframmi ed elementi di fondazione
PARETI
Strutture a telaio
Zona critica
Le pareti resistenti il sisma sono caratterizzate dal
danneggiamento della zona critica posta alla base con
formazione di un meccanismo flessionale. h w
In assenza di analisi pi accurate si pu assumere che:
h
hcr = maxlw ; w 2lw
6 hcr
Sollecitazioni
Le sollecitazioni di calcolo nelle pareti possono essere determinate traslando verso lalto
linviluppo del diagramma dei momenti derivante dallanalisi.
Linviluppo pu essere assunto lineare, se la struttura non presenta significative discontinuit
in termini di massa, rigidezza e resistenza lungo laltezza. La traslazione deve essere in
accordo con linclinazione degli elementi compressi nel meccanismo resistente a taglio e pu
essere assunta pari ad hcr (altezza della zona inelastica di base).
hcr hcr
Sistemi a parete Sistemi telaio-parete
Pareti sollecitazioni di calcolo 7.4.4.5
Le pareti possono essere considerate nei modelli di calcolo come particolari pilastri
inserendo opportuni elementi rigidi alle estremit delle travi.
N M V
Elementi rigidi
Se il fattore di struttura q superiore a 2, si deve tener conto delle forza assiale dinamica
aggiuntiva che si genera nelle pareti per effetto dellapertura e chiusura di fessure
orizzontali e del sollevamento dal suolo. In assenza di pi accurate analisi essa pu essere
assunta pari al 50% della forza assiale dovuta ai carichi verticali in condizioni sismiche.
Pareti limitazioni di armatura 7.4.6.2.4
Limitazioni di armatura
Armature orizzontali e verticali Armatura minima orizzontale e verticale
- 1/10 dello spessore della parete (per controllare la fessurazione da taglio)
- disposte su entrambe le facce della parete
- passo non superiore a 30 cm v 0.2% dove v = A sv / A c
- collegate con almeno 9 legature ogni m2 o 0.2% dove o = A so / A c
Le armature longitudinali disposte alle estremit forniscono un contributo importante al
momento resistente perch il loro braccio elevato. Inoltre in queste zone deve essere
prevista una adeguata armatura trasversale per confinare il calcestruzzo e limitare la
lunghezza di libera inflessione delle armature longitudinali.
lw
l = 0 .20 l 1 .5 s
lc c w
armatura trasversale: barre di diametro non inferiore a 6 mm, disposte in modo da fermare una
barra verticale ogni due con un passo non superiore a 8 volte il diametro
della barra o a 10 cm. Le barre non fissate devono trovarsi a meno di 15
cm da una barra fissata.
Pareti verifiche di resistenza 7.4.4.5
Verifiche di resistenza
CDB NEd < 0.40 Ac fcd
La forza assiale di compressione non deve eccedere i limiti
CDA NEd < 0.35 Ac fcd
N
Le verifiche devono essere condotte come per i pilastri NRd
Beff,2 3
Beff,4
Pareti verifiche di resistenza 7.4.4.5
Un modo semplificato per tener conto di questo fenomeno quello di non considerare tutta
la larghezza dellala nelle verifiche di resistenza ma solamente una larghezza efficace,
opportunamente valutata, in cui si assume un andamento costante delle tensioni.
80
Pareti sollecitazioni di calcolo 7.4.4.5
Per strutture sia in CDB che in CDA si deve tener conto del possibile incremento delle
forze di taglio a seguito della formazione della cerniera plastica alla base della parete.
Questo requisito si ritiene soddisfatto se:
CDB si incrementa del 50% il taglio derivante dallanalisi
CDA il taglio deve essere incrementato del fattore
S (T )
2
M Rd M
rd q 1.5 q rd Rd + 0.1 e c q
M Ed q M Ed S e (T1 )
pareti tozze (altezza/larghezza 2) pareti snelle (altezza/larghezza > 2)
Rd=1.2
dove: MRd = momento resistente alla base della parete
T1 = periodo delledificio nella direzione dellazione
Se(Tc) = ordinata dello spettro di risposta elastico
VE
d
Sistemi a parete: Strutture miste telaio-pareti:
il taglio nelle pareti deve tener
conto delle sollecitazioni dovute ai
VEd modi di vibrare superiori. Il taglio
derivante dallanalisi pu essere
sostituito dal diagramma
dinviluppo
Pareti verifiche di resistenza 7.4.4.5
Strutture in CDB Verifiche condotte nel modo indicato per i pilastri (metodo variabile)
(
VRd ,c = 0.9dbw c f 'cd (ctg + ctg) / 1 + ctg 2 ) VEd 0.4lwbw c f 'cd
dove:
h f yd ,h bw z v f yd ,v bw z + min N Ed
h , v rapporti tra larea della sezione dellarmatura orizzontale o verticale e larea della
relativa sezione di calcestruzzo
s < 2
f yd ,h f yd ,v valori di progetto della resistenza delle armature orizzontali e verticali
bw spessore dellanima
VRd ,c resistenza a taglio degli elementi non armati, determinata in accordo con il
4.1.2.1.3.1, da assumersi nulla nelle zone critiche quando NEd di trazione.
Pareti verifiche di resistenza 7.4.4.5
Verifica a scorrimento nelle zone critiche (CDA/CDB)
Sui possibili piani di scorrimento posti allinterno delle zone critiche
(ripresa di getto alla base del setto) deve risultare:
VEd Vdd + V fd + Vid
Vdd = min sj cd yd
1.3 A f f
A area barre verticali effetto spinotto delle barre verticali
0.25 f yd Asj
sj
f
= 0.61 ck
M 250 resistenza per attrito
f (Asj f yd + N Ed) x + Ed f = 0.6
V fd = min lw z
0.5 f x b x profondit della zona compressa della parete
cd wo
Vid = f yd Asi cos i A si area barre inclinate resistenza delle armature inclinate
Limitazioni di armatura
Nel caso di armatura ad X, ciascuno
dei due fasci di armatura deve essere
racchiuso da armatura a spirale o da
staffe di contenimento con passo non
superiore a 100 mm.
Tipologia unica per un dato edificio (no uso contestuale di fondazioni su pali e superficiali) con
adeguata rigidezza estensionale e flessionale
FONDAZIONI SUPERFICIALI
PLINTI
Per le fondazioni su plinti, il grigliato dei cordoli di fondazione gioca un ruolo fondamentale per
garantire lincastro alla base delle colonne. bene che i cordoli siano dotati di notevole
rigidezza flessionale affinch sia garantito lincastro al piede, affinch siano limitati i cedimenti
differenziali e affinch le forze che verranno scaricate sul terreno siano centrate sulla base del
plinto. Pertanto il sistema dei cordoli di fondazione dovr essere progettato accuratamente
affinch la sovrastruttura possa sviluppare il meccanismo dissipativo atteso. La loro rigidezza
assiale inoltre impedisce lo spostamento relativo orizzontale dei pilastri
TRAVI ROVESCIE
Le fondazioni superficiali su trave rovescia sono un ottimo sistema di fondazione per terreni di
medie caratteristiche. Per la bi-direzionalit dellazione sismica sono da concepire come
grigliati di travi. Dovranno risultare piuttosto rigide per ripartire le azioni in modo uniforme sul
terreno, per evitare cedimenti differenziali e garantire lincastro al piede. La loro rigidezza
assiale inoltre impedisce lo spostamento relativo orizzontale dei pilastri
PLATEE DI FONDAZIONE
Le fondazioni superficiali su platea sono un ottimo sistema di fondazione per terreni di basse
caratteristiche. Devono essere progettate di spessore adeguato affinch siano rigide e quindi
in grado di ripartire le azioni in modo uniforme sul terreno, evitare cedimenti differenziali e
rotazioni alla base. La loro rigidezza assiale inoltre impedisce lo spostamento relativo
orizzontale dei pilastri
Requisiti strutturali degli elementi di fondazione 7.2.5
FONDAZIONI PROFONDE
PLINTI MONOPALO
I plinti monopalo devono essere collegati da un il grigliato dei cordoli o un grigliato di travi una
platea con notevole rigidezza flessionale affinch sia garantito lincastro al piede. Pertanto il
sistema dei cordoli di fondazione dovr essere progettato accuratamente affinch la
sovrastruttura possa sviluppare il meccanismo dissipativo atteso. La loro rigidezza assiale
inoltre impedisce lo spostamento relativo orizzontale dei pilastri
PLINTI SU PI PALI
Devono essere collegati da un grigliato di cordoli dotati solo di rigidezza estensionale in
modo da impedire gli spostamenti relativi orizzontali dei pilastri.
Requisiti strutturali degli elementi di fondazione 7.2.5
+ k dinamico terreno
- incremento del periodo
della struttura con
k conseguente riduzione
dellazione sismica
- trave infinitamente rigida
- trave su suolo elastico (k statico terreno)
Requisiti strutturali degli elementi di fondazione 7.2.5
+ k dinamico
terreno
k1
k2
Tagli e momenti alla base delle colonne sono i tagli e Taglio e momento alla base delle colonne sono
i momenti resistenti dei pilastri, assunti in i momenti ottenuti dallanalisi con q = 1
concomitanza delle forze verticali determinate nella
combinazione sismica (q) comunque non maggiori di
quelle dellanalisi amplificate di Rd
l progettista avr cura di controllare se il dimensionamento delle fondazioni fatto con lo Schema
2 risulta meno gravoso di quello ottenuto con lo Schema 1 (quantitativi di armatura). In caso
affermativo sar libero di scegliere questa seconda configurazione.
Requisiti strutturali degli elementi di fondazione 7.2.5
1m 1m
Requisiti strutturali degli elementi di fondazione 7.2.5
()
Requisiti strutturali degli elementi di fondazione 7.2.5
Interazione cinematica
Durante la propagazione del moto sismico nel terreno, i pali vengono trascinati e costretti a
deformarsi (anche in assenza della sovrastruttura).
Con interazione cinematica si intende linterazione che avviene tra terreno e fondazione (in
assenza della sovrastruttura)
Gli effetti dellinterazione cinematica sono importanti in corrispondenza delle discontinuit
stratigrafiche quando si hanno contrasti importanti tra le caratteristiche dinamiche dei terreni.
I massimi momenti si hanno in corrispondenza dellinterfaccia mentre i massimi tagli si hanno
nelle zone immediatamente vicine
-2000 Mx [kNm] 2000
Mmax
6D As>1%Ac spirale 8,
Bedrock