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Schemario
impianti elettrici
R
civili tradizionali
Prefazione
Con questo schemario degli impianti elettrici
in bassa tensione BTicino vuole fornire un utile strumento
per la formazione degli allievi, dei primi anni,
degli Istituti tecnici e Professionali.
Questa pubblicazione copre essenzialmente gli impianti
elettrici tradizionali (ovvero, realizzati prevalentemente
con apparecchi elettromeccanici) installati in ambienti di
tipo civile e similare che fanno parte del programma di
impianti.
Limpostazione offre le informazioni generali necessarie
affinch gli allievi possano addentrarsi nel campo
della tecnica degli impianti elettrici partendo dagli schemi
pi semplici.
La rappresentazione delle varie tipologie di schemi,
redatti secondo la normativa CEI, avviene con riferimenti
agli apparecchi necessari per ottenere le specifiche
funzioni.
Nellappendice dello schemario sono riportati i segni
grafici pi utilizzati negli impianti in bassa tensione.
Ci auguriamo che questa edizione possa essere
un utile strumento, nelle mani dei Docenti,
per affrontare la materia specifica e ci attendiamo
da chi opera sul campo utili suggerimenti, indicazioni,
consigli in modo che le edizioni successive
possano meglio soddisfare le specifiche esigenze
didattiche.
scatola da incasso
rettangolare supporto
a tre moduli a tre moduli
1
R
2
Lampade ad incandescenza
1
I primi schemi che seguiranno sono relativi La lampada ad incandescenza necessita
al comando di accensione di lampade ad uso di un portalampada e viene alimentata
abitativo, uffici o ambienti interni in genere. direttamente dalla tensione per la quale
Le lampade usate per lilluminazione interna si stata costruita; nelle case la tensione 230V.
suddividono in due categorie: Laltro dato che caratterizza la lampada la
- lampade ad incandescenza potenza elettrica assorbita, espressa in Watt,
- tubi fluorescenti che indirettamente esprime il flusso luminoso
A queste vanno aggiunte le lampade spia (sostanzialmente la quantit di luce) che la
di piccolissime dimensioni (a scarica nei gas) lampada emetter.
Inizieremo a trattare circuiti comprendenti
lampade ad incandescenza che sono le pi
semplici costruttivamente ed anche le pi
note perch presenti in tutte le abitazioni.
La lampada ad incandescenza costituita ampolla di vetro
da un filamento in tungsteno che filamento
elettricamente si comporta da resistenza di tungsteno
ed attraversato dalla corrente si scalda fino a
diventare rovente; quindi, oltre al calore,
emette luce.
La temperatura di fusione del tungsteno
molto alta (3400C) ma nonostante questo
se venisse lasciato a contatto con laria,
che contiene ossigeno, brucerebbe
immediatamente; per permettere al filamento 2 contatto attacco a vite
(costituito dalla noto come
di raggiungere temperature molto elevate ghiera stessa) attacco edison
(circa 2500C) senza fondere necessario
racchiuderlo in unampolla di vetro dalla
quale togliere lossigeno e riempirla di gas 1 contatto
(disco metallico
inerti tipo lazoto e largon. isolato dalla ghiera)
Completano la struttura della lampada
i supporti interni del filamento e, alla base,
la ghiera esterna metallica del tipo a vite che Esistono lampade di diverse forme e dimensioni; le pi diffuse sono quelle con
lattacco Edison denominato E27 (note come lampade normali) e quelle pi
svolge la doppia funzione di supporto piccole con attacco E14 (lampade per abat-jour, lampadari da camera e simili)
meccanico dellampolla e di collegamento
elettrico.
3
R
Schema topografico
4
Schema di collegamento
2
N
1 L
Interruttore serie
Living International
Schema funzionale
Schema topografico
5
R
* In un primo tempo questa parte pu essere tralasciata e ripresa pi tardi, quando lallievo abbia
acquisito la funzionalit dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.
6
Schema unifilare Segno grafico
2
Schemi di collegamento
a lampada inserita
B nellinterruttore 1 L
A1 vengono connessi
i contatti A1 e B
R
mentre A2
rimane inutilizzato R
A2
R = resistenza
incorporata
Lampada N
a collegamento libero
L
conduttori
di collegamento
della lampada
1 L
Interruttore a tirante
Esiste una particolare versione di interruttore Segno grafico
per serie civili, dotato di un comando a Interruttore a tirante
tirante; in pratica lutente lo manovra tirando serie
una fune in materiale isolante alla cui estremit Living International
posto un pomello.
Pu essere utilizzato in particolari situazioni,
ad esempio per motivi di sicurezza,
installandolo in alto, fuori dalla portata
di mano delloperatore.
Ad ogni strattone della fune lapparecchio
modifica lo stato dei contatti
alternativamente (ON/OFF).
7
R
Schema per accensione indipendente di due lampade o due coppia di interruttori apparecchio
gruppi di lampade (lampadario ad accensioni indipendenti). affiancati monoblocco
(non normalizzato)
Schema unifilare
Schema di collegamento
1 L 1 L
Gli apparecchi di comando BTicino sono dotati di morsetti doppi per facilitare i collegamenti,
come nel caso della costituzione di una commutazione.
Questi collegamenti nel gergo degli installatori spesso vengono definiti ponti.
8
Comando di prese ed utilizzatori da 1 punto
Interruttore bipolare
2
Linterruttore bipolare in grado un errore di collegamento, provocherebbe
di interrompere contemporaneamente un cortocircuito.
entrambi i conduttori di alimentazione di un Linterruttore bipolare non viene solitamente
utilizzatore. usato per il comando di lampade,
E immaginabile come costituito da ma lo si installa a monte di utilizzatori che si
2 interruttori unipolari indipendenti affiancati desidera separare completamente dalla rete
e vincolati da una unica leva di comando. quando non sono alimentati, ad esempio
Lapparecchio pertanto dotato di quattro uno scaldacqua, oppure una presa.
morsetti chiaramente identificati a coppie, In questultimo caso labbinamento
i due di entrata ed i due di uscita: presa/interruttore solitamente definito
presa comandata.
16
presa
da 16A
16
Segno grafico
dellinterruttore bipolare con chiave Schema di topografico
9
R
1 2
N
L
10
Schema topografico
3
Schema di collegamento
1 L 1 L
Deviatore serie
Living International 2 2
11
R
1 1 2
L
2
L
Schema di collegamento
1 L
2
Deviatore serie
Living International
luce luce
spenta accesa
Deviatori
serie Light
Utilizzando i morsetti 1 ed L si avr la lampada spenta quando il copritasto
dellapparecchio si trova nella posizione indicata nella foto a sinistra
che convenzionalmente ritenuta di riposo.
Gli utenti sono abituati ad avere le luci spente quando lapparecchio di comando
in tale posizione.
Non sempre per questa condizione ottenibile, nel caso della deviata,
vista nella pagina precedente e del comando di lampade da 3 o pi punti, la posizione
dei tasti, a lampada spenta risulta necessariamente diversificata.
12
Deviatore con lampada di localizzazione *
3
Anche con il deviatore possibile realizzare circuitale che si presenta leggermente
la localizzazione dellapparecchio pi complessa; ovviamente valgono anche
impiegando le stesse lampadine gi viste in questo caso le note relative alla possibilit
nel caso dellinterruttore (lampada precablata di accensione delle lampade a scarica
e lampada a collegamento libero). se inserite in serie alla lampada del punto
Occorre prestare attenzione alla parte luce.
1 2
L
Lampada spia connessa in serie al punto luce (localizzazione)
La lampada precablata BTicino impiegabile anche con il deviatore
per avere la funzione di localizzazione; inserendola nellapposita
sede si ottiene la connessione automatica di tipo serie.
Possono essere equipaggiati entrambi i deviatori od anche uno
solo; con il punto luce acceso le spie risulteranno spente purch
non pi alimentate.
La localizzazione di tipo serie ovviamente ottenibile con la
lampada a collegamento libero, rispettando i collegamenti elettrici
riportati in questo schema.
Deviatori serie
Living International
* In un primo tempo questa parte pu essere tralasciata e ripresa pi tardi, quando lallievo abbia
acquisito la funzionalit dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.
13
R
Schemi di collegamento
B
A1
R
A2
contatti
che entrano in connessione
con i morsetti del deviatore
1 L L
in questo
R punto
il morsetto L 1 L 1 L
isolato rispetto
alla lampada
2 precablata
2 2
Il morsetto L del deviatore
isolato in modo da non
determinare connessione
con il contatto A1 della
lampada precablata.
R = resistenza incorporata
* In un primo tempo questa parte pu essere tralasciata e ripresa pi tardi, quando lallievo abbia
acquisito la funzionalit dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.
14
Deviatore con lampada di localizzazione a collegamento libero *
3
Con la lampada a collegamento libero (connesione equivalente a quella della
possibile realizzare la funzione lampada precablata) anche collegando le
di localizzazione, oltre che del tipo in serie lampade spia direttamente alla rete.
1 2
1 2
Alimentazione 12V o
24V in funzione della
lampadina scelta
1 2
* In un primo tempo questa parte pu essere tralasciata e ripresa pi tardi, quando lallievo abbia
acquisito la funzionalit dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.
15
R
1 2
1 1
L
*
L 1 2
2 2
* Simbolo equivalente per schema funzionale (questo simbolo non normalizzato ed stato ricostruito mediante abbinamento di due deviatori).
Negli impianti con utilizzo dellinvertitore si deve prestare particolare attenzione ai collegamenti
pena il malfunzionamento del circuito; lindividuazione dellerrore pu essere problematica
al punto da rendere consigliabile lo scollegamento dei vari apparecchi ed il rifacimento del
cablaggio ex novo. Un valido aiuto al fine di non confondere la provenienza dei conduttori pu
essere quello di adottare colori diversificati.
16
Schema di collegamento
4
N
1 L 2 2 1 L
2 1 1 2
Invertitore serie
Living International deviatore invertitore deviatore
Nellinvertitore indispensabile lindividuazione delle due coppie di morsetti
alle quali far capo con i conduttori provenienti dai due deviatori di testa.
Schema topografico
17
R
Comando a pulsante
Pulsante
Il pulsante svolge la stessa funzione Il pulsante utilizzato negli schemi pu essere
dellinterruttore con la differenza che ha una identificato con la sigla 1NO che significa:
sola posizione stabile; al termine della pulsante con un contatto normalmente aperto.
pressione del dito delloperatore un sistema Laltra versione versione la NC
a molle richiama alla posizione di partenza (normaly closed) cio un pulsante con
i contatti ed il tasto di comando. contatto normalmente chiuso. Il suo impiego
Nellimpiantistica utilizzabile ogni qualvolta nellimpiantistica civile limitato.
si debba comandare un apparecchio con
funzionamento ad impulsi; il caso pi noto Segno grafico Segno grafico
il comando di una suoneria, ma si realizzano del pulsante del pulsante
unipolare di tipo NO unipolare di tipo NC
con pulsanti anche lazionamento di una
elettroserratura od applicazioni con attuatori
come i rel, di cui si parler nelle pagine
successive.
Il pulsante ha poi innumerevoli impieghi
sulle apparecchiature elettroniche;
sono pulsanti i tasti telefonici, quelli dei Segno grafico Segno grafico
telecomandi, della tastiera di un computer, della suoneria dellelettroserratura
ecc.
Elettricamente esistono due versioni
fondamentali del pulsante, la pi utilizzata
definita di tipo NO (normaly open), significa
cio che il contatto normalmente aperto.
18
Schema topografico
5
Schema di collegamento
1 L
Pulsante Suoneria
serie Living serie Living
International International pulsante suoneria
Nel caso di un pulsante con un solo contatto, valgono le stesse note viste per linterruttore
riguardo lindividuazione dei due morsetti, in pratica il collegamento dei conduttori indifferente
19
R
Comando a pulsante
Pulsante con lampada spia
Anche i pulsanti possono essere in grado di garantire la continuit circuitale.
equipaggiati con lampada di localizzazione, Il collegamento della spia direttamente
mentre, nella maggior parte dei casi, in parallelo alla rete possibile solo con la
perde di significato una eventuale spia lampada libera.
di funzionamento dellutilizzatore.
Per realizzare la localizzazione si pu inserire Segno grafico
la spia in serie al carico impiegando la
lampada precablata o quella a collegamento
libero.
In questo caso occorre sempre verificare
che lutilizzatore funzioni a 230V e sia
Pulsante a tirante
Il pulsante a tirante costruttivamente simile di allarme posta allesterno del locale.
allinterruttore a tirante; il suo utilizzo La normativa considera questi ambienti
particolarmente consigliato pericolosi per la presenza di grandi
nei bagni per azionare una suoneria quantit di acqua e impone zone di rispetto
allinterno delle quali vietata linstallazione
di apparecchi di comando elettrici.
Il rispetto di questa prescrizione si ottiene
Pulsante a tirante installando il pulsante ad unaltezza
serie superiore ai 2,5 m e quindi irraggiungibile
Living International
da persone che si trovano sul piatto doccia
o nella vasca, zona di massima pericolosit.
Il comando dellapparecchio lo si effettua
indirettamente
mediante un pomello
posto al termine Segno grafico
della fune
in materiale isolante.
La fune, solitamente
in nylon, pu essere
accorciata a piacere.
20
Pulsante doppio
5
Con pulsante doppio si intende un unico due, rispettivamente per la salita e la discesa,
apparecchio che comprende 2 pulsanti da connettere alternativamente per ottenere
separati sia elettricamente sia il movimento desiderato.
meccanicamente e che, di conseguenza, sul Il motore e quindi la serranda, si muove
frontale ha due tasti di comando. fintanto che viene mantenuta la pressione
Trova applicazione in circuiti di segnalazione sul pulsante, tuttavia appare subito evidente
od applicazioni similari, non dimenticando la necessit di un dispositivo che fermi
che in un solo modulo sono racchiuse le automaticamente il motore a tapparella
funzioni di due pulsanti distinti. completamente abbassata o alzata.
E disponibile anche la versione con Di questo dispositivo che altro non che
interblocco meccanico, cio possibile un pulsante particolare, si parla nella pagina
premere un solo tasto alla volta. successiva.
Sui tasti sono serigrafate due frecce (una
verso lalto, laltra verso il basso) perch il Segno grafico
suo impiego tipico il comando di tapparelle
motorizzate.
I motori delle tapparelle hanno tre morsetti
di collegamento: uno, cosiddetto comune,
da lasciare sempre connesso alla rete e altri
(salita)
(discesa)
pulsante doppio
con interblocco
motore tapparella
Schema di collegamento
salita
comune
discesa
Pulsante doppio
interbloccato L2 2
Living international L1 1
(pulsante tipo 1NO+1NO
N
cio con 2contatti
normalmente aperti L
indipendenti)
Gli schemi di principio e di montaggio a fianco mostrano il collegamento da effettuare per comandare
una tapparella motorizzata. Il motore va inteso come un utlizzatore doppio costituito da due avvolgimenti
uno che serve per farlo ruotare in senso orario (come le lancette dellorologio) e laltro in senso antiorario.
Il motore, connesso meccanicamente mediante degli ingranaggi al rullo della tapparella, ne provoca la salita
o la discesa
21
R
Segni grafici
pulsante di arresto
22
Finecorsa
6
I pulsanti normalmente chiusi (NC) unapplicazione non strettamente
subiscono trasformazioni costruttive per impiantistica laccensione della luce interna
estenderne le funzioni; il caso pi ricorrente del frigorifero o dellautomobile.
riguarda il normale tasto di comando Il pulsante di tipo 1NC mantenuto
manuale che pu essere sostituito premuto dalla porta con lo scopo di avere
da un perno o da una leva. la lampada accesa solo a porta aperta;
In questo caso lazionamento avviene in questo pulsante modificato prende il nome
maniera indiretta od automatica; ad esempio di finecorsa
Finecorsa con comando
a pistoncino
Nellimmagine sopra a sinistra
si vede la posizione che assume
il pistoncino quando premuto
da un oggetto mobile
(esempio: porta),
mentre in quella sopra a destra
il pistoncino libero.
23
R
Il finecorsa va posizionato
nella parte superiore dello stipite
per intercettare il movimento
della porta appena viene
aperta.
contatto aperto
contatto chiuso
24
Impiego del finecorsa nella motorizzazione di tapparelle
6
Il finecorsa di tipo NC riveste notevole precedenti. Lo scopo quello di fermare
importanza impiantistica, specie in campo automaticamente la serranda nelle posizioni
industriale; nello schema sotto estreme di tutto sollevata o completamente
rappresentato sono inseriti due finecorsa abbassata anche se loperatore
a completamento del circuito per il comando continua a mantenere premuto il pulsante
motorizzato di tapparella visto alle pagine di movimento.
S2
(salita)
(discesa) S1
contatto
S1 chiuso
25
R
26
Rel ciclico (rel interruttore)
7
Il rel ciclico, altrimenti conosciuto anche Principio elettromeccanico di funzionamento di un rel ciclico
come rel/interruttore, dispone di una ruota ad un contatto
sagomata chiamata camme che ruotando
a scatti provoca con il suo particolare
profilo isolante, lapertura o la chiusura di un
contatto. 1
La camme viene fatta ruotare di uno scatto
dallncora ogni volta che la bobina la attira 2
molla
verso di se. Il comando di un rel ciclico
deve quindi essere ad impulsi, cio realizzato
tramite pulsanti di tipo NO. camme
Generalmente i rel ciclici posseggono due A1
contatti azionati da due camme sfalsate bobina
ma solidali meccanicamente tra loro in modo A2
da dar luogo ad una sequenza ciclica tipica
delle applicazioni civili che si ripete ogni
I morsetti della bobina vengono indentificati con una lettera
quattro scatti. (A) seguita dai numeri 1 e 2, mentre i morsetti del contatto
hanno come identificativo solo i numeri.
Sequenza 1 2 3 4
scatto scatto scatto scatto
1 contatto chiuso aperto chiuso aperto
2 contatto chiuso chiuso aperto aperto
Schema interno dei componenti il rel ciclico (rel interruttore)
In presenza di sequenze complesse,
la norma CEI EN61082-2 prevede
la possibilit di rappresentazione della funzione
con un grafico.
La sequenza sopra descritta risulterebbe gra-
ficamente espressa cos:
230V~
ON
1 2 OFF
Rel ciclico BTicino
1 3 A1 A2 4 2
per applicazioni civili
ON da installare in scatole
3 4 OFF di derivazione o centralini
Segno grafico
27
R
Schema funzionale
Schema unifilare
28
Schema di collegamento
7
12V~
1 3 A1 A2 4 2
N
L
Rel
interruttore
1 3 A1 A2 4 2
1 L 1 L 1 L
Schema topografico
29
R
1 2 3 4
L1
A1 1 3
L2
A2 2 4
L1 L2
Schema di collegamento
L
N rel
interruttore
1 3 A1 A2 4 2
1 L
L1
pulsante L2
30
Rel interruttore con comando Schema funzionale
7
in bassissima tensione di sicurezza
Come si visto, il rel costituito da due
parti meccanicamente ed elettricamente
distinte: la bobina (circuito di comando)
ed i contatti che pilotano il carico (circuito di
potenza). Ci consente di realizzare rel con
tensione di alimentazione della bobina diversa 230/12V
da quella di rete, ad esempio pi bassa, al fine
di ottenere un circuito di comando sicuro.
Le tensioni pi utilizzate sono 24V o 12V,
trasformatore
valori definiti dalla norme CEI bassissima di sicurezza
tensione di sicurezza purch ottenute
mediante un trasformatore di sicurezza A1 1
(costruzione speciale).
Come noto dallelettrotecnica, il trasformatore 2
un apparecchio che funziona sfruttando A2
le leggi dellelettromagnetismo e separa
galvanicamente la rete dal circuito secondario.
Il circuito in bassissima tensione di sicurezza
prende la sigla SELV e tutti i componenti
inseriti nel circuito devono garantire
lindispensabile livello di isolamento delle Circuito per comando di lampada da due punti mediante rel
parti in bassissima tensione dalla rete. interruttore
Il circuito di comando in bassissima tensione di sicurezza
Il rel un dispositivo critico perch al suo (circuito SELV).
interno interno coesistono le due tensioni;
il costruttore deve garantire il livello
di sicurezza previsto dalla normativa.
Schema di collegamento
N
L
rel
1 2 interruttore
trasformatore
di sicurezza 1 3 A1 A2 4 2
3 4 5
1 2
230V
3 4 5
12
24
Trasformatore di sicurezza
della serie Btdin da installare
in un centralino od a parete utilizzando
le apposite calotte in dotazione
Il trasformatore utilizzato, dotato di 2
morsetti per lalimentazione a 230V 1 L 1 L
(primario) e unuscita (secondario) doppia: 12V~
possibile scegliere 12V o 24V.
In questo caso stata scelta la tensione 1 3 A1 A2 4 2
di 12V utilizzando i morsetti 3 e 4 pulsante pulsante
come indicato dalla serigrafia riportata Schema dellinterno
sul frontale dellapparecchio del rel ciclico
ed opportunamente ingrandita. (rel interruttore)
31
R
Lampade fluorescenti
Lampade fluorescenti a catodo caldo
Le lampade fluorescenti ad uso abitativo/ visibile dallocchio umano dando luogo
terziario si distinguono in due categorie: al flusso luminoso.
- lampade fluorescenti a catodo caldo: Per consentire linnesco dellarco ed il suo
destinate allilluminazione interna hanno mantenimento, necessario inserire
dimensioni standardizzate nel circuito elettrico degli apparecchi ausiliari.
- lampade fluorescenti a catodo freddo: Il circuito di alimentazione standard di una
destinate alla realizzazione di insegne lampada fluorescente comprende il reattore
luminose vengono realizzate su misura e lo starter; il pi diffuso tipo di starter,
e con le scritte ed i colori desiderati a luminescenza, costituito da una
Le lampade fluorescenti a catodo caldo sono ampollina di vetro contenente neon e due
costituite da un tubo di vetro riempito lamine bimetalliche affacciate tra loro
con vapori di mercurio a bassa pressione; ed aperte.
la superficie interna del tubo rivestita Alimentando il circuito, alle lamine risulta
di fosfori. applicata la tensione di 230V che provoca
Questi tubi vengono attraversati per tutta un arco luminescente, il riscaldamento
la lunghezza da un arco che sollecita gli atomi delle lamine con conseguente deformazione,
di mercurio i quali emettono radiazioni fino a toccarsi.
ultraviolette non visibili; il rivestimento in fosforo, La corrente pu cos defluire a pieno valore
colpito da queste radiazioni, emette nei filamenti del tubo preriscaldandoli,
a sua volta radiazioni nella gamma donda contemporaneamente larco nello starter si
estinto e le lamine, raffreddandosi si riaprono.
Linterruzione di corrente che ne deriva
determina nel reattore, che una induttanza,
un impulso di tensione che innesca larco
elettrodo gas argon
nel tubo, favorito anche dalla temperatura
e vapori di mercurio dei due filamenti.
La lampada attraversata dalla normale
corrente di funzionamento, limitata
dal reattore ai cui capi si verifica una caduta
di tensione.
La tensione residua di funzionamento della
lampada (circa 130V) insufficiente
ad innescare un nuovo arco nello starter che
rimane inattivo con le lamine bimetalliche
separate.
La completa comprensione delle fasi
sali di funzionamento del circuito di alimentazione
luce fluorescenti delle lampade fluorescenti presuppone
la conoscenza dei fenomeni elettrici
connessi allimpiego della corrente alternata.
Schema funzionale
Schema di principio
di funzionamento di una lampada
fluorescente a catodo caldo
con starter a luminescenza
Nel circuito inserito, in parallelo
alla rete, anche un condensatore
denominato di rifasamento che
non ha influenza sul funzionamento
della lampada ma serve per riportare
di rifasamento
condensatore
32
Esistono altri sistemi di accensione
8
delle lampade fluorescenti a catodo caldo Componenti per laccensione di una lampada fluorescente
che fanno ricorso ad alimentatori complessi a catodo caldo mediante starter normalmente utilizzati
o ad alimentatori elettronici che assumono nelle scatole portalampade del sistema di distribuzione
denominazioni diversificate (ad esempio: a soffitto BTicino denominato Interlink office
tachi-start, rapid-start, istant-start ecc).
In questi casi laccensione pi rapida Condensatore
e senza i lampeggi iniziali tipici del sistema di rifasamento Starter
tradizionale a starter, ma il rendimento
complessivo inferiore a causa Reattore (in inglese Ballast)
delle maggiori perdite termiche nei reattori.
Lampada fluorescente
La finitura cromata
del diffusore Dark-Light
Potenza e le lamelle di cui dotato
permettono la diffusione
della lampada
collegabile 18W di elevati flussi luminosi con forte
limitazione dellabbagliamento longitudinale.
33
R
Lampade fluorescenti
Comando di lampade fluorescenti a Segni grafici per tubi fluorescenti
catodo caldo
Da quanto detto nelle pagine precedenti segno grafico generale
si pu concludere che tutti gli schemi fino
ad ora visti per le lampade ad incandescenza 3x36W segni grafici alternativi tra loro
conservano la validit anche nel caso per indicare un apparecchio
di alimentazione dei tubi fluorescenti di illuminazione con pi tubi
a catodo caldo; naturalmente la parte 3x36W fluorescenti. (nellesempio:
terminale lampada deve comprendere 3 tubi da 36W)
anche gli accessori di funzionamento. Il simbolo sottintende la presenza
A titolo di esempio riportiamo gli schemi anche degli accessori di funzionamento
relativi al comando, mediante deviazione, (reattore,starter).
di due tubi fluorescenti a catodo caldo
Schema unifilare
2x18W
Schema topografico
Esempio di comando
da due punti
di un apparecchio
di illuminazione
costituito
2x18W da 2 lampade
fluorescenti a catodo
caldo da 18W
Schema di collegamento
1 L 1 L S S
2 2
Deviatore serie
Living International
34
Lampade fluorescenti a catodo freddo
8
Le lampade fluorescenti a catodo freddo disponibili in poche versioni con dimensioni
possono essere realizzate di qualsiasi standardizzate il cui impiego molto pi
diametro, forma e lunghezza limitato rispetto alle lampade a catodo caldo;
e si differenziano da quelle a catodo caldo inoltre per il loro collegamento bisogna
per laccensione che avviene far riferimento agli specifici schemi di ogni
indipendentemente dal preriscaldamento reattore.
degli elettrodi ricorrendo ad alimentatori con Si riportano a titolo di esempio due
tensione molto elevata (alcune migliaia di volt). tra i circuiti pi utilizzati per laccensione
Come lampade da illuminazione sono di lampade a catodo freddo.
Schema funzionale
reattore reattore
Insegne luminose
Le catodo freddo trovano larga diffusione al fine di evitare limpiego di tensioni
come insegne al neon; in questi impianti troppo elevate.
i corpi illuminanti (ad esempio lettere) sono Le tensioni in gioco fornite dallalimentatore
connessi in serie tra loro e quindi occorre (autotrasformatore elevatore)
un alimentatore capace di fornire la tensione sono comunque sempre dellordine delle
totale necessaria allinnesco dellarco. migliaia di volt, per cui linstallazione
Per insegne lunghe, si spezza la scritta in pi di queste insegne richiede conseguenti
tratti, ciascuno con il proprio alimentatore, precauzioni.
Schema di collegamento
35
R
Commutatori
Commutatore 1-0-2 a due tasti
Il commutatore a due tasti interbloccati di un aspiratore con possibilit di inversione
dimensionalmente ed esteticamente di rotazione al fine di aspirare laria
simile al doppio pulsante visto nelle pagine dallambiente oppure di soffiarla; in questa
precedenti per il comando motorizzato condizione il commutatore a due tasti trova
di tapparelle. ideale utilizzo.
Anche questo dispositivo pu essere Lindicazione 1-0-2 sta a significare
impiegato allo stesso scopo con la differenza le tre posizioni stabili che il commutatore pu
che, se si preme un tasto rimane assumere.
in posizione ON fino a quando manualmente Segno grafico
non lo si riporta in OFF.
Ci significa che se loperatore abbandona I due tasti hanno i morsetti liberi
il commutatore, lapparecchio comandato per consentire la realizzazione
continua a funzionare; nel caso si trattasse di collegamenti anche speciali.
di una tapparella motorizzata sarebbero Nella maggioranza dei casi
per verr utilizzato realizzando
naturalmente indispensabili i fine corsa. un comune come si vede nello
Oltre alla funzionalit, nello scegliere schema di comando
il commutatore 1-0-2, va evidentemente dellaspiratore/soffiatore
tenuto presente leventuale pericolo e pertanto lo schema equivalente
derivante da dispositivi in movimento senza diventa quello rappresentato
il diretto controllo umano. sotto nello schema unifilare.
Diverso, il caso del comando
Comando
di un aspiratore/soffiatore
di ventilazione ambientale
Specie nel settore
elettronico,
questo tipo
di commutatore
a volte definito
deviatore
con zero centrale
Schema di collegamento
aspirazione
comune M
soffiatura
N
Commutatore
a due tasti L 1 Laspirazione o la soffiatura
interbloccati 2 L determinata dalla rotazione
della serie in senso orario od antiorario
Living International della ventola.
36
Commutatore rotativo
9
Il commutatore rotativo dotato Ad esempio, lo si pu trovare in camere
di una manopola che ruotata manualmente di albergo, in camere di cliniche o in uffici per
si arresta in posizioni prefissate alle quali il controllo della ventola dei condizionatori.
corrispondono altrettante commutazioni.
E costruttivamente realizzato con un Segno grafico
morsetto comune e con tanti altri morsetti
quante sono le posizioni che pu assumere,
eventualmente senza quello corrispondente
allo zero.
E spesso usato nel settore impiantistico
industriale ed in quello elettronico
in configurazioni complesse denominate
Il simbolo qui sopra rappresentato
a pacco in quanto trattasi il pi usato per commutatori
di pi commutatori unipolari assemblati con molte posizioni mentre laltro
sul medesimo perno. di uso pi limitato rappresentato
A volte anzich la dizione unipolare, bipolare qui sotto nello schema unifilare.
ecc, viene usata quella di commutatore Il segno grafico stato integrato
ad una via, due vie, ecc. con il simbolo
Nel settore impiantistico civile limpiego per informare che trattasi di un
solitamente limitato alla versione unipolare commutatore a comando rotativo
per la variazione di velocit di motori.
Schema di collegamento
N
L
0
1
2
3
37
R
38
Schema funzionale
10
5 1 2 3 4A
1A 2A 3A
Equipaggiamento
della pulsantiera
230V~ 12 (24) V~
15VA Equipaggiamento
del centralino
fuori porta
5A 1B 2C 2B 3B 4
Schema di collegamento
V~ 12 (24) V~ 5
15VA
3B
1B
4A
1 3 2B
2
5A 2C
1A 2A 3A
4
39
R
40
Schema di collegamento
10
Alimentatore - +
4930/1
Schema di collegamento per un sistema di richiesta di
udienza elettronico che comprende: alimentatore,
+ - master, modulo fuori porta, modulo segretaria, e modulo
fattorino. Occorre prestare la massima attenzione nella
MASTER C+ + - S F realizzazione del cablaggio perch eventuali errori non
solo provocherebbero il mancato funzionamento del
sistema, ma potrebbero anche determinare il danneggia-
mento di qualche apparecchio. In questi casi
SEGRETARIA C+ + - S F
linstallatore non in grado di riparare il dispositivo e
deve necessariamente rivolgersi al produttore.
FATTORINO C+ + - S F
display
C+ + - S F
41
R
Rel monostabili
Rel monostabili per impieghi civili
I rel monostabili hanno una parte mobile correnti nominali in gioco, le dimensioni del rel
mantenuta stabile in una posizione mediante aumentano sensibilmente ed il nome diventa
una molla. Quando la bobina viene contattore (prestare attenzione alle due
alimentata, la parte mobile t in quanto termine derivato da contatto.
si sposta ed i contatti modificano il loro stato. Il contatore con una sola t invece
Il tutto rimane in questa situazione lo strumento di misura dellenergia elettrica
fino al cessare della alimentazione; la bobina consumata installato in casa).
quindi costruttivamente realizzata Anche nel settore elettronico limpiego
per poter essere alimentata in continuazione. dei rel monostabili molto diffuso
Limpiego di questi rel alla base di molti con la funzione di stadio finale del circuito
automatismi sia nel settore civile e cio comando dellutilizzatore; spesso
che in quello industriale dove, per le elevate questa caratteristica definita uscita a rel.
A = ncora mobile
A A B = bobina
C = molla di richiamo
C C Nota
B B In questa rappresentazione,
i simboli dei contatti
Bobina non alimentata: Bobina alimentata: posizione mantenuta principali non corrispondono
posizione stabile di riposo fino al cessare della alimentazione alle norme.
42
I rel monostabili sono disponibili in varie
11
esecuzioni; nellimmagine a lato si vede una
versione intercambiabile con inserimento rel
a spina su apposito zoccolo. estraibile
I numerosi spinotti di connessione visibili
fanno capo a pi contatti, alcuni dei quali predisposizione
detti di potenza perch adatti ad alimentare
il carico ed altri ausiliari, da impiegare
per segnalazioni, in quanto caratterizzati
da una limitata corrente nominale. Negli
per installazione
in centralini
equipaggiati
con guida DIN 35
schemi sotto riportati si ripropone il comando
di un motore gi visto nella pagina precedente, spinotti
con linterruzione di entrambi i conduttori di connessione
di alimentazione e con laggiunta di due
lampade spia (rossa = apparecchio
in funzione e verde = apparecchio fermo)
connesse ai contatti ausiliari. Si noti zoccolo
che con un interruttore unipolare, mediante
il rel monostabile, si ottiene linterruzione
bipolare dellalimentazione del motore.
Rappresentazione
riunita;
si noti che
il movimento
dei contatti S Q Q
convenzionalmente
da intendersi
da sinistra
verso destra.
L1 L2 Q Q
L1 L2
Rappresentazione
distribuita
L1 = lampada rossa M della situazione M
precedente
L2 = lampada verde
43
R
Schema di collegamento
N Schema elettrico
circuito della tasca portabadge
camera con rel monostabile
esterno di potenza
L per alimentare
il circuito della camera
Questo un altro
esempio di impiego del rel
N L monostabile come
interfaccia tra un
dispositivo di comando non
in grado di agire direttamente Tasca portabadge serie Living International
e il circuito di potenza. con placca in legno
NIS
RO
NIS
RO
Prese di corrente
Nello schema che segue vengono inserite
10 16 10/16
anche le prese di corrente.
La simbologia relativa alle prese pi utilizzate
Presa Presa Presa
di corrente di corrente di corrente
in ambito civile, quella qui a fianco riportata.
2P+T 2P+T 2P+T
10A 16A 10/16A
(bipasso)
44
Schema funzionale
12
commutatore
Q rotativo
tasca
portabadge
10
10
10
10
10
Q M
motore
condizionatore
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Schema elettrico di una piccola camera ad un posto letto in un albergo in grado di offrire un confort minimo
In alberghi di prestigio al cliente vengono offerte prestazioni elevate dal punto di vista elettrico con automatismi, circuiti elettronici,
ecc; ovviamente il circuito finale risulta molto pi complesso. Lo schema sezionato in colonne ciascuna della quali ha un
numero di riferimento. Nella legenda chiarita la funzione attribuita a ciascun dispositivo
1) tasca portabadge 7) lampada su specchiera in bagno
2) lampada principale in camera con accensione 8) presa in prossimit di specchiera in bagno
alla porta ed al letto 9) presa 10A in camera allingresso per servizi (aspirapolvere ecc.)
3) lampada testaletto (funzione di abat-jour) 10) presa da 10A in camera per frigobar (sempre alimentata)
4) presa 2P+T 10A in camera prossima al letto 11) commutatore rotativo per comando ventilatore del condizionatore
5) presa 2P+T 10A in camera per televisore (sempre alimentato)
6) lampada principale in bagno 12) pulsante a tirante per comando ronzatore allarme in bagno
(sempre alimentato)
Schema topografico
In questo schema
4 non si sono rappresentati
10
i collegamenti
3 2 3 in quanto ritenuti superflui
e in numero tale da creare
confusione grafica.
Ci si limitati a dare
la posizione fisica
7 dei vari elementi facendo
sempre riferimento
6 ai numeri riportati
7 12 nella didascalia.
2
10
1
2 6
10 5 11 9
10 10 10
45
R
Chiavi codificate
Dispositivi elettronici a combinazione numerica
Le chiavi codificate possono essere usate
per consentire luso di determinate
apparecchiature solo a personale autorizza-
to, infatti sono dispositivi che rendono
operativo un comando solo se preceduto
dallinserimento di un codice di accesso da
digitare su apposita tastiera. Sostituiscono
validamente il tradizionale interruttore a
chiave meccanica evitando i problemi di
smarrimento o duplicazione della chiave
stessa. Sono dispositivi elettronici che
necessitano di una alimentazione continuati-
va per il funzionamento del circuito del
codice di accesso e per lalimentazione della chiave codificata serie
bobina del rel incorporato; questo un Living International
caso tipico di apparecchiatura elettronica
con uscita a rel.
Sono disponibili due versioni della chiave codificata, rispettivamente con funzione di interrut-
tore e di pulsante; entrambe hanno luscita a rel con un contatto in scambio.
Schema funzionale
X/Y
In questo circuito impiegata una chiave In questo circuito, con la chiave codificata
codificata interruttore per comandare, viene comandata una serratura elettrica
tramite una presa dedicata, una fotocopiatri- funzionante a 12V e quindi alimentata
ce. I contatti del rel interno delle chiavi tramite un trasformatore.
codificate hanno una corrente nominale di
6A, insufficienti ad alimentare la presa da
16A ed il relativo carico, per cui si inserito,
con funzione di interfaccia, un rel
monostabile.
46
Schema di collegamento
13
N
L N
Schema di collegamento
N
1 2
230V~
L 3 4 5
12
24
1 2
L N
trasformatore
di sicurezza
3 4 5 12V
Segno grafico
47
R
Variatori di tensione
Dimmer
E noto dallelettrotecnica che gli utilizzatori il riscaldamento della resistenza stessa che,
vengono costruiti per funzionare ad una per disperdere il calore, deve avere dimen-
determinata tensione, che viene definita sioni opportune. Un altro metodo consiste
tensione nominale. Alcuni utilizzatori posso- nellutilizzo di un trasformatore con pi uscite
no per funzionare anche a tensione inferio- commutabili; in questo caso lo spreco di
re senza subire danneggiamenti, ovviamente energia minimo rispetto alla situazione
fornendo prestazioni inferiori alle nominali. precedente, ma si ottiene una regolazione a
Questa opportunit a volte viene sfruttata scatti e un apparecchio, il trasformatore, di
per ottenere effetti particolari come ad costo elevato e con sensibili dimensioni,
esempio la riduzione di luminosit in un tanto da non essere collocabile nelle normali
ambiente domestico, mentre si guarda il scatole da incasso. Per risolvere il problema,
televisore. Le lampade ad incandescenza sia economicamente allatto della installazio-
possono infatti essere alimentate ad una ne, sia durante la gestione, sono disponibili
tensione ridotta senza particolari problemi. Il dei dispositivi elettronici, comunemente noti
metodo pi semplice per ottenere questo con il nome di dimmer. Questi dispositivi
risultato linserzione in serie di una resi- parzializzano elettronicamente la tensione
stenza, meglio se variabile, per modificare a con un sensibile risparmio energetico e sono
piacere il livello di luminosit. Purtroppo realizzati nei moduli delle serie civili, quindi
questo metodo comporta la dissipazione sul possono essere integrati con il resto dellim-
reostato di una discreta parte di potenza ed pianto installandoli con i normali supporti e
placche.
L
morsetti posteriori
di collegamento
48
Forme donda
14
Segno grafico
dimmer
49
R
Variatori di tensione
Impianti con dimmer
Il dimmer pu essere inserito in un impianto incorporato, in posizione raggiungibile per
in sostituzione dellinterruttore; nel caso leventuale sostituzione. Nei due schemi che
rappresentato si usato un dimmer a seguono si usato un dimmer senza fusibile
manopola rotativa. I dimmer necessitano di e quindi si provveduto ad inserirne uno
un piccolo fusibile da porre in serie con utilizzando lapposito portafusibile living
portata 2,5A al fine di proteggere il circuito international art. L4321.
interno; alcuni dimmer hanno il fusibile
fusibile
incorporato
50
Schemi per il comando di una lampada da due punti
14
Schema funzionale
schema funzionale
per il comando da
due punti di una
lampada (deviata)
con regolazione di
luminosit mediante
dimmer (Il dimmer
utilizzato incorpora
un deviatore ed il
deviatore esterno dimmer con deviatore e lampada fusibile).
fusibile incorporato L4402 comandata
Schema di collegamento
1 L
51
R
Variatori di tensione
Dimmer a pulsante
E disponibile un dimmer con comando a la luminosit della lampada. Sostituisce e
pulsante che permette di aggiungere in semplifica quindi validamente impianti con
parallelo dei normali pulsanti da ciascuno dei numerosi punti di comando ed estende
quali, possibile sia comandare sia regolare considerevolmente il comfort di impiego.
Schema funzionale
L P
Schema funzionale
52
Dimmer per trasformatori elettronici
14
Come noto, le piccole lampade alogene in mento interno consente loro di emettere un
bassissima tensione (12V) vengono utilizzate flusso luminoso superiore di circa il 20% e
sempre pi spesso anche nelle abitazioni per conferisce una durata mediamente doppia.
ottenere effetti luminosi particolari; a secon- Per alimentarle, oltre ai tradizionali trasforma-
da del diffusore nel quale sono collocate si tori, sono stati studiati trasformatori elettroni-
possono ottenere illuminazioni diffuse o ci ad alto rendimento. Per regolare lintensit
localizzate. Nel settore terziario, in particola- luminosa di lampade ad alogene a 12V si
re nei negozi, sono sovente impiegate per deve per utilizzare uno specifico dimmer,
evidenziare oggetti darte, preziosi, alimenta- compatibile con le caratteristiche del trasfor-
ri, ecc. Queste lampade sono pressoch matore sul quale si va ad agire dal lato
identiche alle lampade ad incandescenza, primario.
ma laggiunta di alogeni nel gas di riempi-
Dimmer art. L4405 con manopola Trasformatore elettronico di alimenta- Lampada alogena alimentata in
rotativa di regolazione e comando di zione per lampade ad alogeni a 12V. bassissima tensione (12V) con un
accensione push-push (premi-premi). Ne esistono due versioni: particolare tipo di diffusore detto
Esso dedicato esclusivamente alla - L4405/60 = per lampade da 20W a dicroico in grado di ridurre
alimentazione di trasformatori tipo 60W (esempio 3 lampade da 20W sensibilmente il calore indirizzato
L4405/60 o L4405/105. - L4405/105 = per lampade da 35 a sulloggetto illuminato.
105W ( esempio 3 lampade da 35W)
53
R
Interruttori orari
Interruttori orari elettromeccanici
Nei primi automatismi realizzati dalluomo, Linterruttore orario tradizionale quello
emersa lopportunit e la comodit di avere elettromeccanico. E costituito da un piccolo
dei meccanismi vincolati al trascorrere del motore elettrico detto sincrono perch il
tempo. Nel campo elettrico sono stati numero di giri vincolato alla frequenza della
realizzati gli interruttori orari noti anche rete (in Europa 50Hz). Si ottiene in tal modo
come orologi programmatori dapprima un dispositivo di buona precisione e con un
esclusivamente di tipo elettromeccanico e ottimo rapporto qualit/prezzo che, tramite
successivamente, parallelamente alla tecno- opportuni ingranaggi, apre o chiude un
logia delloreficeria, di tipo elettronico. contatto. Costruttivamente, la soluzione pi
Linterruttore orario serve per far funzionare e ricorrente costituita da un disco/quadrante
spegnere un utilizzatore in determinate ore che ruota con indicate le ore e dotato di
del giorno; le applicazioni sono innumerevoli: minislitte (chiamate cavalieri) da spostare per
illuminazione di vetrine od insegne, avvia- impostare il programma. Durante la rotazio-
mento impianti di riscaldamento, campanella ne del disco i cavalieri spostati provocano
scolastica, rintocco di campane allo scadere la chiusura o lapertura di un contatto interno
delle varie ore, apertura di ingressi, ecc. ad una determinata ora e per un tempo
prestabilito da una delle caratteristiche
fondamentali di un interruttore orario: linter-
vallo minimo di programmazione.
12 1
11
10
2
3
9
4
8
12 14
7 5
6
10
16
68
18 2
24
0
22 24
0 I
54
Schemi per linserzione di un interruttore orario con funzione di accensione e spegni-
15
mento di un radiatore elettrico fisso a muro.
N 0 I
12 14
10
16
68
1 4 2
18 2
24
0
22 24
0 I
0 I
R
M
U1 U2 1 4 2
0 I
1 4 2
Segno grafico
commutatore a 2 posizioni:
- presa sempre alimentata
disco - presa temporizzata
programmatore
presa comandata
55
R
Interruttori orari
Interruttori orari settimanali
Gli interruttori orari elettromeccanici esistono intervallo minimo di
anche con programmazione settimanale, in programmazione 2 ore
questo caso il disco riporta sette settori
corrispondenti ai giorni della settimana, giorno della
settimana
allinterno dei quali c la suddivisione in ore
con i corrispondenti cavalieri da spostare
Essendo il disco della medesima dimensione I
riferimento
di quello giornaliero, logicamente lintervallo
minimo di programmazione pi grossola-
no. La fase di sincronizzazione, allatto della
prima alimentazione, deve essere effettuata
sul giorno effettivo e il pi correttamente
possibile sullora.
Nella foto si vedono due interruttori orari una batteria bens ad una particolare memo-
digitali per centralini DIN. In un solo modulo ria interna simile a quella dei computer
possono essere incorporate numerose chiamata eeprom.
funzioni in genere sufficienti a soddisfare la Il collegamento elettrico identico a quello
maggior parte delle esigenze installative; delle versioni elettromeccaniche: sono,
i modelli a 2 o pi moduli offrono pi canali infatti, apparecchi che vanno alimentati
di uscita e prestazioni sofisticate quali costantemente con la tensione di rete a
ladeguamento automatico allora legale, il 230V e dispongono di un rel di uscita con
comando manuale provvisorio, ecc... Tutti gli un contatto, solitamente in commutazione.
apparecchi digitali sono dotati di riserva di Se il dispositivo ha pi canali equivale ad un
carica che pu andare da un minimo di 100 interruttore orario multiplo e quindi dispone
ore ad un limite di alcuni anni; in questi ultimi di pi rel di uscita ciascuno pilotato da un
casi la memoria dei dati non affidata ad programma differente.
56
Interruttori orari speciali
15
Alcuni interruttori orari digitali vengono eseguire alle campane mediante
costruiti per usi specifici, come ad esempio i servomeccanismi motorizzati. Per avere la
modelli usati per le campane scolastiche o massima precisione, gli interruttori orari pi
aziendali (dette badenie); ancor pi comples- recenti di questo tipo hanno la parte orologio
si sono quelli adoperati per i rintocchi delle sincronizzata con appositi segnali radio
campane nelle chiese. Questi apparecchi provenienti da emittenti dedicate a questo
sono dei veri e propri computer in grado di scopo.
memorizzare anche brani musicali da far
Schema per lalimentazione a 24V di badenie in del contatto. Nel circuito sono inoltre stati inseriti
un edificio scolastico pilotate da orologio digitale un interruttore (A) per escludere il funzionamento
a programmazione settimanale. E stato interpo- delle campane (durante le vacanze) ed un
sto tra luscita dellorologio e le badenie un rel pulsante (B) per il suono manuale che deve poter
monostabile a modulo Din con adeguata portata essere attivato anche ad interruttore (A) aperto.
Schema funzionale
A B
24V~ 230V~
NC C NO L N
al carico 230V~
Esempio di programmatore della serie Living International (art.L4470) visto frontalmente e sul
retro. Si noti il significato delle lettere che identificano i morsetti di collegamento:
L/N = alimentazione di rete (linea e neutro)
C = morsetto comune del contatto di uscita in scambio
NO = contatto normalmente aperto
NC = contato normalmente chiuso
57
R
4) riposo
Trascorso il tempo di temporizzazione si ripristina automaticamente la situazione di riposo.
58
Nella pratica impiantistica era usuale utilizza- invece i due circuiti restavano separati. Nei
16
re con i temporizzatori di tipo temporizzatori elettronici tipo lart. F25/230
elettromeccanico il collegamento detto a tre un apposito selettore li predispone per
fili rispetto al pi razionale quattro fili. Nel inserirli in circuiti a 3 o 4 fili permettendo la
primo caso, per risparmiare un conduttore, sostituzione di apparecchi obsoleti negli
si miscelavano tra loro il circuito di comando impianti esistenti senza intervento sul
e quello delle lampade; nel secondo caso cablaggio originale.
A2 P
A2 P
A1 4 1 L 1 L 1 L
A1 4
N
temporizzatore luce scale F25230 pulsanti Living international
A2 P
A2 P
A1 4 1 L 1 L 1 L
A1 4
L
N
temporizzatore luce scale F25230 pulsanti Living international
59
R
ON posizione
OFF interruttore luce
ON contatto di uscita
OFF del temporizzatore
T
contatto di
chiusura ritardato
allapertura
60
Schema di collegamento
16
A2 A1
1 L
16 15
18 Y1
L
N
temporizzatore interruttore Living luce aspiratore
F16D/230N International L4001 bagno
Segno grafico
P NO C L N P NO C L N
temporizzatore L4461
impiego del temporizzatore impiego del temporizzatore
L4461 per luce scale L4461 per bagno
Il temporizzatore della serie Living international esterno (vedere schema) si apre, indipendente-
L4461 offre il vantaggio della modularit nelle mente dal tempo in cui rimasto chiuso. Ci
serie civili e la possibilit di essere usato come significa che possibile utilizzare un pulsante per
temporizzatore per luce scale o per comando di ottenere limpiego come temporizzatore luce
elettroventilatore del bagno. scale, oppure un interruttore per pilotare un
La temporizzazione parte quando un contatto ventilatore bagno.
61
R
Interruttori crepuscolari
Dispositivi sensibili alla luce
In elettronica vengono spesso usati possibile far chiudere il contatto di un rel
dispositivi sensibili alla luce, in grado cio, di quando la soglia luminosa scende sotto un
modificare alcune loro caratteristiche in certo livello ed aprirlo nel caso opposto; in
funzione della luminosit che li colpisce. questo modo si realizza un comando auto-
E il caso ad esempio delle fotoresistenze matico per lilluminazione stradale, del
che cambiano il valore in ohm in forma giardino, di unarea industriale, di una
inversamente proporzione alla luce che le vetrina, ecc.
raggiunge. Mediante un circuito amplificatore
fotoresistenza
L L
N N
Nella fotoresistenza circola una corrente debolissima che varia a seguito del variare del valore in
ohm (maggiore o minore luminosit che colpisce la fotoresistenza). Questa corrente pilota un
amplificatore elettronico in grado di alimentare la bobina di un rel monostabile. La soglia
luminosa di intervento dellinterruttore crepuscolare solitamente regolabile mediante un
cacciavite che agisce su un reostato (potenziometro) facente parte del circuito dellamplificatore.
Gli interruttori crepuscolari sono normalmente caratterizzati da un ritardo di alcuni secondi per
impedire che lampi, od il passaggio di auto con luci accese facciano intervenire intempestiva-
mente il dispositivo.
fotoresistore
2 4
Lo schema relativo al comando automatico di due lampade. Nel circuito stato inserito un commuta-
tore ad un contatto (1NO) a 3 posizioni con zero centrale. Lo scopo di questo dispositivo quello di
poter comandare le lampade con le seguenti modalit:
lampade sempre spente
lampade comandate dallinterruttore crepuscolare
lampade sempre accese
62
Schema di collegamento
17
N
2 1 3
4 3 2 4
Questo schema di collegamento relativo allo schema funzionale Commutatore a zero centrale della serie
visto nella pagina precedente. Nel circuito inserito il commutato- Btdin art. F61/20C. E predisposto per
re a zero centrale. linstallazione in centralini con guida DIN35
63
R
Interruttori crepuscolari
Abbinamento interruttore crepuscolare/interruttore orario
Labbinamento di un interruttore crepuscola- scolare adatta progressivamente il tutto alle
re con un interruttore orario permette di modifiche di luce stagionali. Nello schema
comandare una vetrina, una insegna lumino- seguente si voluto pilotare una insegna
sa in funzione della luce ambiente e di luminosa che si desidera accendere nelle
specifici orari desiderati. Infatti il sistema fa si seguenti fasce orarie, da impostare sullinter-
che la vetrina o linsegna siano accesi solo ruttore orario:
nelle fasce orarie stabilite e se la stagione - dalle 06 alle 10.00
determina una situazione di buio. Il crepu- - dalle 16 alle 23.00
Schema funzionale
18 2
0
non confondere con il contatore (singola T) 22 24
64
Schema di collegamento
17
Questo schema evidenzia i collegamenti da effettuare per ottenere limpianto rappresentato nella pagina precedente.
L
N
1 3
12 14
10
16
68
18 2
24
0
22 24
0 I A1 A2
M 2 4
U1 U2 1 4 2
N L
Schema di collegamento
Analogo risultato a quanto precedentemente descritto si sarebbe ottenuto impiegando linterruttore crepuscolare art. F11/8P,
anchesso del tipo con sonda separata, che nel modulo di controllo incorpora un interruttore orario digitale a programmazio-
ne giornaliero/settimanale. Con questo apparecchio ogni giorno della settimana pu essere oggetto di una programmazione
differente, questa funzione solitamente apprezzata per diversificare soprattutto il fine settimana. Inoltre il dispositivo aggior-
na automaticamente lora legale.
L
N
A1 A2
1 3
M
~
A1 A2
230V~ A1 A2
7 8 2 4
4 5
3 4 5
Lo schema risulta semplificato rispetto al precedente ed anche i moduli DIN occupati sono inferiori; si mantenuta
linterfaccia contattore per le medesime ragioni enunciate prima. Tra queste considerazioni non pu mancare una valutazio-
ne economica, questa soluzione pi costosa della precedente ma offre una funzionalit ed una flessibilit di impiego
maggiori. Nello schema, accanto al crepuscolare F11/8P disegnata la funzione dei morsetti. Anche nella figura del
contattore, sono evidenziati gli schemi di collegamento interni.
65
R
Segnalatori luminosi
Fotorel
I componenti sensibili alla luce come le lampadina a 24V collegata in serie ad una
fotoresistenze, di cui si parlato nelle pagine fotoresistenza che fisicamente posta
precedenti a proposito di interruttori crepu- davanti alla lampadina stessa. Il valore in
scolari, possono essere utilizzate per vari ohm della fotoresistenza molto elevato e
impieghi come, ad esempio, la realizzazione non consente il passaggio di una corrente
di fotorel. Il fotorel un dispositivo di sufficiente a provocare laccensione della
segnalazione luminosa che occupa un lampadina.
modulo Magic; allinterno contenuta una
fotoresistenza
lampada
Premendo il pulsante 1 la
fotoresistenza viene shuntata
(cortocircuitata) e la lampadina si
accende illuminando fortemente la
fotoresistenza che diminuisce
drasticamente il proprio valore e
premette la circolazione di una
corrente in grado di mantenere accesa
la lampada. I due fenomeni si
230V~ 24V~ concatenano creando una sorta di
autoalimentazione della lampada; lo
spegnimento possibile con un
pulsante (A = annullamento) di tipo NC
inserito in serie nel circuito. Il frontale
del dispositivo trasparente/opaco e
pu essere completato con linseri-
mento di una pellicola incisa che
costituisce il messaggio che si deside-
ra illuminare.
66
Schema funzionale
18
230V~ 24V~
Premendo i pulsanti 1, 2, ecc.., si illumina la corrispondente lampada che rimane accesa perch
autoalimentata dalla relativa fotoresistenza; il tempo di funzionamento della suoneria dipende invece dalla
durata dellazionamento sul pulsante. Allarrivo di una successiva chiamata si accende anche la nuova lampada
interessata e si ha un nuovo squillo. Il pulsante di annullamento (A) azzera completamente la situazione.
Volendo si potrebbe inserire un pulsante di annullamento per ogni lampada (in serie a ciascuna di esse) e fare
annullamenti singoli identificandoli con 1,2,.., ma questa situazione non ha una utilit pratica e non si realizza
mai. Il tratteggio dei conduttori significa che lo schema pu continuare con altri fotorel con collegamento
analogo a quello rappresentato.
Schema di collegamento
5325 5325 5325 5005/1N 5024N
Nello schema lart. 5325 il fotorel, lart. 5053 il pulsante con due contatti normal-
mente aperti (2NO), lart. 5005/1N il pulsante di annullamento delle chiamate (un
contatto normalmente chiuso 1NC) e lart. 5042N la suoneria.
67
R
Segnalatori luminosi
Quadretti luminosi numerici
I quadretti luminosi per segnalazione hanno zione elettronica che consente funzioni
subto nel corso degli anni numerose innova- complesse e indicazioni alfanumeriche,
zioni. Oltre che realizzabili mediante fotorel, cio costituite non solo da numeri ma anche
come visto nelle pagine precedenti, sono da lettere per dar luogo a vere e proprie
disponibili gi assemblati in versione parole. In questa fase ci occupiamo dei
elettromeccanica od elettronica. Si rinvia ad quadretti elettromeccanici che basano il loro
un altro fascicolo la trattazione della segnala- funzionamento su rel, diodi e lampadine.
Cuore del quadretto luminoso un particola- dalla polarit della corrente che lo attraversa.
re rel detto polarizzato per il tipo di Sfruttando opportunamente questa caratte-
costruzione che prevede al suo interno ristica, a seconda del senso di circolazione
lncora vincolata ad una calamita. Come della corrente, si ottiene una attrazione o
noto dallelettrotecnica, se si invia in una una repulsione dellncora alla quale
bobina una corrente continua, si ottiene un ovviamente agganciato un contatto che si
campo magnetico con polarit che dipende apre o si chiude.
Schema funzionale
230V~ 24V~
Circuito di comando di un numero del quadretto luminoso con rel polarizzato bistabile; lalimen-
tazione in corrente alternata a 24V che viene raddrizzata e quindi resa unidirezionale da un
diodo. I diodi sono due, uno in serie al pulsante che determina laccensione della lampada e
laltro, con polarit rovesciata, in serie al pulsante di spegnimento (annullamento). Si noti che
basta un impulso per cambiare lo stato del contatto che rimane in tale posizione fino al giungere
di un altro impulso che per deve avere polarit opposta.
68
Nel circuito viene inserito anche un ronzatore di comando doppi, si impiega un rel
18
che ha la funzione di attirare lattenzione monostabile in corrente continua che viene
verso il quadretto allarrivo di una chiamata. connesso mediante un diodo in modo da
Per rendere compatibile il funzionamento ottenere il suono solo in caso di azione sui
della suoneria con il resto del circuito, pulsanti di chiamata per una durata pari al
evitando la dispendiosa soluzione di pulsanti tempo di pressione sul tasto.
Schema funzionale
230V~ 24V~
Circuito con due lampade e la suoneria. I pulsanti annullano le singole chiamate e si azionano premendo lo schermo
opalino illuminato (vedere immagine sottostante). Nel quadretto ci sono altri due stadi identici alla chiamata 1 per
arrivare alle 4 chiamate del centralino in esame. Nella realt il circuito comprende anche altri diodi e morsetti di
connessione per permettere limpiego di un pulsante di annullamento generale e la ripetizione delle chiamate su
un altro visore, esteticamente identico al centralino e quindi con quattro numeri luminosi, ma che elettricamente
contiene solo delle lampade in parallelo a quelle del centralino stesso.
ronzatore
pulsante interno
per annullamento
69
R
sensore soglia
crepuscolare
ritardo regolazione
spegnimento crepuscolare
regolazione
crepuscolare regolazione ritardo
spegnimento
70
Schema funzionale
19
L NO Schema funzionale e di collegamento
dellinterruttore a raggi infrarossi
passivi L4432 della serie Living
circuito international. Il dispositivo consente
P elettronico leventuale connessione di pulsanti per
il comando manuale; premendo uno di
questi pulsanti la lampada si accende
N C per il tempo impostato. A volte gli
interruttori ad infrarossi vengono
definiti IR, dallinglese Infrared Ray.
Schema di collegamento
1 L 1 L P NO C L N
L
N
eventuali pulsanti per interruttore lampada
comando manuale IR passivi comandata
71
R
led di comando
funzionamento manuale locale
Il sistema di comando a raggi infrarossi BTicino costituito da: telecomando, ricevitore ad 1
canale, ricevitore a 2 canali e ricevitore dimmer. Nellimmagine: telecomando e ricevitore ad 1
canale della serie Living International idoneo a pilotare una lampada (funzione interruttore ON/OFF).
Schema funzionale
72
Schema di collegamento
19
1 L 1 L PL
L
N
eventuali pulsanti per ricevitore IR lampada ricevitore IR
comando manuale ad un canale comandata con funzione
L4412 dimmer L4412
Schema funzionale
C1=
Lo schema funzionale a lato impiega
L C2= il ricevitore a due canali art. L4426
adatto alla alimentazione di un
P1 C1 motore di tapparelle. Le due uscite
circuito C1 e C2 corrispondono ai due sensi
elettronico di rotazione del motore per far salire
P2 C2 o scendere la tapparella.
73
R
La temperatura nellimpiantistica
Lamine bimetalliche
Come noto i materiali metallici si dilatano pi un bimetallo. Questo componente, se
o meno sensibilmente se sottoposti ad riscaldato, si deformer in funzione della
incremento della temperatura. Lentit della temperatura raggiunta perch la lamina a
dilatazione dipende dal tipo di materiale, basso coefficiente tender ad avere una
ogni materiale infatti caratterizzato da un dilatazione limitata, mentre laltra si allunghe-
proprio coefficiente di dilatazione. Se si r di pi con il risultato rappresentato nel
prendono due lamine con diverso disegno. Al calare della temperatura il
coefficiente e le si vincolano tra loro median- bimetallo ritorner nella condizione iniziale.
te saldatura, o processo analogo, si ottiene
A
A B
A B
B
bobina magnetica
(protezione dai
Segno grafico cortocircuiti)
contatto
fisso
contatto
mobile
interruttore automatico
magnetotermico bimetallo
modulare 1P serie Btdin (protezione dai sovraccarichi)
Tra i dispositivi dipendenti dal valore di corrente per proteggere le linee o i motori dai sovraccari-
transitante in un circuito, molto importante il rel chi. La corrente transitante riscalda il bimetallo
termico degli interruttori automatici che si piega in un tempo tanto pi breve quanto
magnetotermici o dei salvamotori. La sua pi alta la corrente e raggiunge un meccanismo
funzione quella di intervenire al di sopra di un che fa aprire automaticamente linterruttore.
determinato valore di corrente (corrente nominale)
74
A titolo di esempio si riporta unaltra applica- piega a sufficienza, cortocircuita la resi-
20
zione con un bimetallo riscaldato da una stenza (R) e provoca lilluminazione nominale
corrente. Si tratta di una semplice delle lampade. Per la resistenza, non pi
intermittenza natalizia; in questo caso il percorsa da corrente, cessa di riscaldare il
riscaldamento indiretto tramite una resi- bimetallo che, raffreddandosi, apre il contat-
stenza (R) posta in serie alle lampadine. La to e il ciclo riprende dallinizio. Anche le
ridotta corrente che percorre il circuito non frecce tradizionali delle automobili funzio-
in grado di provocare la piena accensione nano in maniera analoga alla intermittenza
delle lampadine ma, quando il bimetallo si natalizia.
intermittenza elettromeccanica
a bimetallo
Segno grafico
Questo tipo di intermittenza, molto economi-
ca, normalmente posta in un contenitore
portatile spina/presa. Durante il funziona-
mento spesso causa di disturbi radio-
televisivi; per ovviare a questo inconveniente
ed avere cicli di funzionamento rigorosi si
ricorre ad intermittenze di tipo elettronico.
1 2 3 4 5 6 7 1 2
Intermittenza elettronica per tre catenarie e grafico con relativo ciclo di funzionamento. In questo caso il circuito
realizzato con dispositivi semiconduttori che provvedono mediante interruttori elettronici alla accensione delle
lampade. Mancando la resistenza di riscaldamento R non c dispersione di energia allinterno del dispositivo salvo le
ridottissime perdite che anche i componenti elettronici hanno.
75
R
Termostati e cronotermostati
Termostati a bimetallo
I bimetalli, visti nelle pagine precedenti, recchi similari; in questi dispositivi di basso
vengono spesso impiegati come protezione costo il bimetallo pu essere direttamente
di apparecchiature quando la temperatura di attraversato dalla corrente del circuito e
funzionamento raggiunge valori troppo svolgere la funzione di interruttore di sicurez-
elevati. Si ritrovano bimetalli nelle stufette za con ripristino automatico (al calare della
elettriche, negli asciugacapelli ed altri appa- temperatura).
Segno grafico
76
Le caldaie sono normalmente dotate di due Il collegamento del termostato ambiente alla
21
termostati che controllano la temperatura caldaia deve essere effettuato nel rispetto
dellacqua: uno di servizio ed ha la mano- delle indicazioni fornite dal costruttore della
pola di regolazione, laltro, inaccessibile, di caldaia stessa, ma nella maggioranza dei
emergenza ed tarato su un valore prossi- casi va posto in serie ai due termostati di
mo allebollizione. Lutente pu far funzionare caldaia. Per fare ci sono disponibili due
la caldaia agendo sul termostato incorporato morsetti cortocircuitati da un ponticello che
(che arrester il bruciatore in funzione della va tolto. Per evitare interferenze funzionali il
temperatura dellacqua in circolazione), termostato regolabile di caldaia va posto su
oppure, se desidera un controllo pi accura- valori di temperatura alta; in pratica anche la
to della temperatura dei locali, deve poter sua funzione si trasforma in emergenza.
disporre di un termostato ambiente.
Segno grafico
A D
C V
P
A = candelette di accensione
B = bobina modulante gas
C = termocoppia fiamma
T D = display
E = eventuale sonda NTC esterna
scheda F = flussostato pompa
scheda elettronica M = pressostato fumi
di principale P = pompa acqua
M R = eventuale controllo remoto
accensione
S = sonda NTC sicurezza
T = sonda NTC acqua calda
S TA = eventuale termostato ambiente
V = aspiratore fumi
TA F
B
R E
Esempio di scheda elettronica di caldaia a metano. Internamente nelle caldaie moderne i termostati a bimetallo sono
sostituiti da sonde elettroniche, denominate NTC, in grado di rilevare con notevole precisione i valori di temperatura.
77
R
Termostati e cronotermostati
Termostati a elettronici
I termostati elettronici controllano la tempe- sono dotati di alimentazione di emergenza in
ratura ambiente per mezzo di un sensore quanto se manca la tensione di rete, la
elettronico incorporato che pilota un rel di caldaia e tutti i suoi accessori non possono
uscita. Per il loro funzionamento necessitano funzionare.
di alimentazione a 230V e, ovviamente, non
Segno grafico
manopola per
impostazione alla caldaia
temperatura L N
termostato NC NO C
con contatto
in scambio
(simbolo non
codificato)
230V~
spie di funzionamento
termostato elettronico con uscita a rel attraversare il radiatore da aria che si riscal-
mediante un contatto di tipo NO/NC (art. da o si raffredda, a seconda della stagione,
L4441). Questo contatto, libero da tensione, e poi viene diffusa nellambiente. Questa la
usato nella parte NO (morsetti NO/NC) tipica situazione delle camere di albergo
svolge le stesse funzioni di quello dei termo- dove si desidera consentire allospite la
stati a bimetallo: si chiude quando la tempe- personalizzazione della temperatura. Per far
ratura va al di sotto del valore impostato ci si equipaggia ogni camera di un termo-
sulla manopola frontale dellapparecchio. stato che comanda lelettroventilatore del
fan-coil tenendo presente che in estate il
Il contatto NC serve per poter usare il ventilatore deve intervenire quando la
termostato nel controllo della temperatura di temperatura sale oltre il valore impostato sul
ambienti climatizzati con apparecchiature termostato, mentre la situazione si rovescia
idrauliche a doppia funzione caldo/freddo, in inverno. Occorre quindi utilizzare entrambi
come ad esempio i gruppi fan-coil. In i contatti del termostato e portarli ad un
maniera semplificata si pu dire che questi deviatore esterno estate/inverno (che pu
dispositivi dispongono di un radiatore essere posizionato in un punto non accessi-
idraulico nel quale viene fatto circolare bile allospite in quanto va manovrato solo al
liquido caldo in inverno e liquido freddo in cambio di stagione).
estate. Un elettroventilatore provvede a far
230V~
L N
NC NO C
inverno
estate
230V~
deviatore L5003
gruppo fan-coil
78
Alcuni termostati hanno il deviatore (spesso a seconda della posizione del commutatore.
21
definito commutatore) estate/inverno incor- Questi termostati possono essere usati nelle
porato ed accessibile dal fronte. Il rel ha stesse funzioni del precedente.
una sola uscita che modifica la sua funzione
commutatore
estate/inverno
gruppi fan-coil L N
NO
230V~
termostato con commutatore
estate/inverno incorporato ed unico
contatto in uscita. (art. L4442)
Cronotermostati a elettronici
Il cronotermostato elettronico un apparec- cio inserendo delle cifre e quindi manca la
chio che incorpora due funzioni: quella di manopola meccanica di regolazione. La
termostato e quella di interruttore orario parte interruttore orario consente di avere
settimanale. Elettricamente il risultato di cicli di funzionamento diversificati a seconda
queste due funzioni pu essere immaginato del giorno della settimana con intervalli
come derivante da due contatti posti in serie minimi di un minuto. E solitamente possibile
e collegati alla caldaia dopo aver asportato il scegliere dei programmi standard gi
ponticello visto nelle pagine precedenti. preimpostati, oppure crearne di nuovi; un
Affinch la caldaia possa funzionare devono ampio display permette di visualizzare le
verificarsi due condizioni: 1) la temperatura varie funzioni. I cronotermostati necessitano
bassa (al di sotto di quella impostata) 2) ci si di alimentazione che pu provenire dalla rete
trova allinterno delle fasce orarie fissate. La oppure da pile, in ogni caso dispongono di
programmazione specifica per ogni una alimentazione di emergenza che serve
apparecchio in quanto anche i valori di per mantenere in funzione la parte orologio.
temperatura si impostano in forma digitale,
sensore di
temperatura
display
NC C NO L N
230V~
pulsanti di
programmazione
Cronotermostato elettronico con funzioni tradizionali multiple art, L4448. Luscita con contatto in
scambio consente di usarlo in impianti di riscaldamento e di condizionamento. Sono disponibili
anche cronotermostati pi complessi con possibilit di teleattivazione mediante telefono. Questi
impianti rientrano nella automazione della casa domotica e richiedono una serie di
apparecchiature in grado di dialogare tra loro. Apposite interfacce permettono di controllare lo
stato dellimpianto dallesterno mediante telefono o internet.
79
R
Rivelatori di gas
Termostati a elettronici
I moderni apparecchi domestici funzionanti a caratteristica ha tre conseguenze: 1) dallini-
gas (caldaie, stufe, ecc) sono dotati di zio della alimentazione il dispositivo necessi-
dispositivi atti a rendere minima la probabilit ta di un minuto circa di preriscaldamento
di una fuga di gas; inoltre linstallazione deve prima di essere attivo, 2) il degrado delle
essere effettuata secondo rigide prescrizioni prestazioni della sonda costringe a sostituire
normative che riguardano soprattutto il il rivelatore ogni cinque anni, 3) non possi-
ricambio di aria dellambiente. A questi fini, i bile inserire una batteria di emergenza e
principali provvedimenti per le piccole quindi, in mancanza della tensione di rete, il
caldaie da riscaldamento per appartamento, dispositivo non funziona pi.
sono due:
A) la camera di combustione stagna, Rivelatore di gas metano
B) due tubazioni distinte, una per laspirazio-
ne dallesterno dellaria, laltra per lo scarico
dei fumi.
Nonostante ci, importante poter disporre
di un sistema di allarme che si attivi automa-
ticamente in caso di fuga di gas. I rivelatori
elettronici di gas, comunemente usati nelle
abitazioni, svolgono questa funzione basan-
dosi su un semiconduttore che modifica la led
propria conducibilit in presenza di gas. alimentazione corretta
Affinch la sonda possa funzionare corretta- led led + suono
mente deve essere mantenuta calda da un apparecchio guasto = allarme gas
apposito riscaldatore incorporato; questa
Si deve tener presente che, in un ambiente, bombola) del 2,1%; i rivelatori devono
il pericolo di esplosione si concretizza intervenire prima del raggiungimento di
quando la concentrazione di un gas nellaria questi valori. Affinch i rivelatori siano
supera una determinata soglia; per essere selettivi e correttamente tarati per il tipo di
sicuri di non avere pericoli, sono stati fissati gas che devono rilevare, BTicino ha realizza-
dei limiti al di sotto di tale soglia che vengo- to due apparecchi destinati rispettivamente
no definiti Limiti Inferiori di Esplosivit. Il LIE allimpiego con gas metano oppure con
per il metano del 5% e per il GPL (gas in GPL.
max 8m
20 - 40 cm
min 1m
Bticino METANO
max 8m
min 1m
Bticino GPL
20 - 40 cm
Per installare correttamente un rivelatore suolo. Nelle figure indicata anche una
occorre tenere presente la natura del gas distanza minima/massima dal centro di
interessato. Il metano pi leggero dellaria pericolo che va rispettata per evitare inter-
e quindi lapparecchio va posizionato in alto, venti intempestivi (vicinanza a vapori di cibi)
mentre al contrario, il GPL pi pesante e o eccessiva insensibilit (apparecchio troppo
quindi il rivelatore va posto in prossimit del lontano dalla fuga di gas).
80
La sola installazione del rivelatore di gas da E per possibile realizzare un sistema che,
22
incasso semplice in quanto sufficiente oltre a generare lallarme, blocchi automati-
alimentarlo a 12V; per ottenere la tensione camente il gas. Richiede limpiego di
ridotta si deve utilizzare un trasformatore ( uninterfaccia, denominata ripetitore di
disponibile uno specifico trasformatore da segnale che, tramite i contatti del proprio
incasso). In caso di fuga di gas si avrebbe un rel di uscita, piloti una elettrovalvola.
allarme ottico/acustico.
Elettrovalvola ON-OFF per gas
Lelettrovalvola un rubinetto elettrico che
pu essere equipaggiata con un motore
elettrico per ottenere gradualit nellapertura e
nella chiusura, oppure pu essere governata coperchio
da una bobina se trattasi di elettrovalvola del
tipo tutto o niente, cio totalmente aperta o
chiusa. Nei sistemi di arresto per fuga di gas si pistoncino per
utilizzano elettrovalvole con bobina, quella ripristino manuale
impiegata nel sistema BTicino per usi domesti-
ci una elettrovalvola normalmente aperta bobina
(lascia passare il gas senza bisogno di essere
alimentata elettricamente). Al ricevimento di un raccordo di
impulso elettrico, la bobina provoca la chiusura ingresso gas
del passaggio del gas; il ripristino raccordo di
volutamente manuale mediante azionamento di uscita gas
un pistoncino meccanico incorporato
nellelettrovalvola stessa.
L 4511/12 L 4520
rivelatore U
N L 4512/12
di gas I-
E
C
M
IG
R
O
D
N
IS
E
IC
M
R
U
FO
R
EZ NC C NO
N
ZA
O
LE
C
G
G
E
83
6
10
D
IC
O
EM
ER
M
B
R
A - + A - +
U
E
N
71
19
L 4541 L4525/12NO
ripetitore
di segnale
230Va.c. 12V a.c.
81
R
Prese dantenna TV
Distribuzione dei segnali televisivi
Un impianto di antenna TV costituito rio lutilizzo di un particolare tipo di cavo
dallinsieme delle antenne riceventi, dal chiamato coassiale. Il nome deriva dal fatto
centralino di amplificazione, dalla rete di che costituito da un conduttore centrale
distribuzione e dalle prese dutente. La rivestito da una spessa guaina isolante sulla
distribuzione pu essere monoutente con un quale depositata una rete (calza) di rame
numero limitato di prese (da 2 a 5) o centra- avente lo scopo di offrire immunit dai campi
lizzata per servire pi appartamenti. Come magnetici esterni. Tutti i morsetti di connes-
lenergia elettrica, anche i segnali televisivi sione delle antenne, dei centralini e delle
devono essere distribuiti con due conduttori, prese TV sono predisposti per questo tipo di
ma la loro debolissima intensit e lalta cavo.
frequenza che li caratterizza rende necessa-
Segno grafico
sede per
cavo coassiale
calza in rame
guaina isolante
conduttore
centrale
La progettazione e la realizzazione degli estetica delle loro linee civili. Per ragioni di
impianti di antenna richiede conoscenze sicurezza la norme prevedono che la distri-
specialistiche, ma anche gli installatori di buzione TV rimanga separata dalla distribu-
impianti elettrici ne sono coinvolti in quanto zione elettrica; nella maggior parte dei casi
limpianto TV integrato esteticamente questa prescrizione soddisfatta predispo-
nellinstallazione elettrica. Per tale motivo le nendo apposite tubazioni e scatole da
aziende produttrici di materiale elettrico incasso indipendenti equipaggiate con le
offrono anche le prese TV con modularit ed sole prese TV.
Negli ultimi anni le tecniche installative TV hanno subito notevoli trasformazioni per lavvento delle trasmissioni satellitari.
Nellimmagine di sinistra lo schema di principio di un impianto in una abitazione singola, mentre in quella di destra riportato
lo schema di distribuzione in un condominio.
82
La distribuzione dei segnali TV pu essere monoutente sar realizzato in derivazione,
23
realizzata in due configurazioni tipiche: mentre in un complesso con molti apparta-
distribuzione in derivazione o distribuzione in menti risulta conveniente anche economica-
cascata. La prima assimilabile mente adottare una distribuzione in cascata.
concettualmente ad un collegamento delle Analogamente al tipo di distribuzione,
prese in parallelo, mentre nel secondo caso esistono due tipi di prese TV dutente,
lassimilazione con un collegamento tipo costruttivamente diverse:
serie. La scelta di uno o dellaltro sistema - prese di derivazione (derivate)
dipende dalla struttura delledificio (possibili- - prese passanti
t o meno di realizzare pi linee) lunghezza Le prime vengono usate nelle reti derivate,
dei cavi e tipo di componenti specifici mentre le seconde negli impianti in cascata.
utilizzati. Ad esempio: un impianto
centralino
partitore partitore
partitore
derivatore TV
TV
TV
TV
TV
TV 1
max
TV TV 5 prese
TV TV TV
TV
TV
TV
TV
TV
prese 5
dutente
TV
TV
TV
TV
derivate TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV
TV 6
prese
max dutente
TV
TV
TV
TV TV TV
5 prese TV passanti
TV TV TV
10
resistenza di resistenza di resistenza di
chiusura 75 chiusura 75 chiusura 75
TV TV
TV TV
TV
TV
*)( '&
Negli impianti di distribuzione televisivi vengono introdotte grandezze che non si riscontrano nella
distribuzione elettrica come limpedenza caratteristica del cavo (75ohm) e la resistenza di chiusu-
ra terminale di bilanciamento da inserire in fondo alla linea. La comprensione di questi elementi
richiede lapprofondimento della tecnologia alla base dei segnali TV.
83
R
Diffusione sonora
Sistema di sonorizzazione della casa
Fino a pochi anni fa agli impianti elettrici civili questi sistemi, la fondamentale costituita
veniva richiesta la normale funzionalit di da un alimentatore, un dispositivo di ingres-
illuminazione ed alimentazione degli elettro- so del segnale audio e, per ogni ambiente
domestici. Oggi sempre pi frequente sonorizzato, un amplificatore locale
lintegrazione delle funzioni base con installa- regolabile ed il diffusore (altoparlante). In
zioni ausiliarie aventi lo scopo di aumentare il ambiente domestico limpianto pu essere
grado di comfort della abitazione. E il caso, costituito dalla configurazione base integrata
ad esempio, dei sistemi di diffusione sonora da un sintonizzatore radio in modo da poter
che, diffondendo il programma nelle varie scegliere lascolto di un programma radio,
stanze, consentono allutente di seguire il oppure di una fonte esterna come limpianto
sottofondo musicale preferito, senza interru- HI-FI.
zioni. Esistono vari tipi di configurazioni di
amplificatore locale diffusore sonoro preamplificatore per ingresso HI-FI diffusore sonoro
amplificatore locale
84
In ambiente terziario, gli impianti di diffusione Amplificatore locale
24
sonora possono essere utilizzati in uffici,
negozi, ambulatori medici e simili. In questi tasto
casi lascolto di musica viene integrato con attivazione
altre funzioni inserendo, ad esempio nellim-
pianto un modulo microfonico. Con esso la
segretaria pu inviare messaggi di servizio o
di ricerca di persone. Negli alberghi si pu
realizzare un sistema indipendente per ogni
camera predisponendo uno specifico
sintonizzatore radio dotato di funzione
sveglia che, allora impostata, diffonde
nellambiente il programma radiofonico
memorizzato.In qualsiasi momento della
giornata comunque possibile attivare il tasto regolazione
volume
sintonizzatore.
Schema di collegamento
DIFFUSORE
AGLI ALTRI DIFFUSORI art. N4958
art. 4958
C
230V~ CH
S1
L N S2
L+
- A -
FONTE SONORA
AMPLIFICATORE
LOCALE PULSANTE DEVIATORE
art. L4485 art. L4005 art. L4003
L4753
SINTONIZZATORE
art.L4492 C - L+
AS
RELE' PREAMPLIFICATORE
art. L4499 art.L4481 + + - C S CH
+ -
L+ R S - +
NO C CH
S1
C*
S2
L+
-
++
ALIMENTATORE
art. E45/24DC
Lo schema di collegamento rappresentato relativo allimpianto ipotizzato nellappartamento della pagina a lato; sono
previste due sorgenti sonore commutabili, il sintonizzatore radio e lHi-Fi. I collegamenti sono specifici per gli apparecchi
BTicino; in questi sistemi ogni costruttore adotta un suo protocollo di connessione che va seguito secondo le specifiche
istruzioni.
85
R
Lampade di emergenza
Lampade autonome ricaricabili
Sono disponibili torce in grado di accendersi 230V a quella della batteria dopo averla
autonomamente in caso di black-out, cio di convertita da alternata in continua. E
interruzione improvvisa della alimentazione di sempre lelettronica che provoca laccensio-
rete. Sono molto utili in ambito residenziale ne della lampada al mancare della tensione
per evitare gli evidenti disagi derivanti dal ed a spegnerla al ripristino della alimentazio-
buio improvviso e sono obbligatorie in ne. Per le unit abitative esistono piccole
ambienti di tipo terziario con presenza di torce autonome da incasso, integrate con le
lavoratori o pubblico. Queste torce incorpo- serie civili, che hanno la possibilit di estra-
rano un circuito elettronico ed una batteria zione per un uso portatile, oppure ci sono
ricaricabile normalmente collegata in tam- torce esterne da tavolo o parete; entrambe
pone, cio sempre mantenuta in carica; le versioni devono essere connesse alla rete
lelettronica provvede a ridurre la tensione da continuativamente per la ricarica.
torcia autonoma da incasso estraibile torcia autonoma esterna con base di ricarica
Living international ed alimentatore dotato di spina da 10A
86
Negli ambienti del terziario dove si svolgono periferiche, oppure punti autonomi di illumi-
25
attivit di lavoro dipendente oppure c la nazione con singole lampade. Si suddivido-
presenza di pubblico, obbligatoria linstal- no in due categorie:
lazione di apparecchi per lilluminazione di - apparecchi ad illuminazione non perma-
emergenza. Le loro caratteristiche sono nente (si accendono solo in caso di mancan-
definite da normative specifiche e linstalla- za di rete)
zione deve essere idonea a garantire una - apparecchi ad illuminazione permanente
efficace segnalazione delle vie di fuga ed (sono sempre accesi in quanto posti in
evitare situazioni di panico conseguenti al corridoi ciechi o situazioni similari. In man-
buio imprevisto. Possono essere realizzati canza di rete interviene la batteria interna)
impianti con batteria centralizzata e lampade
Modulo di
controllo
Lampade di emergenza
220 - 230V~ + BATT. -
ON
ART.3416
OFF
P P
Modulo di controllo
Comando
remoto
Modulo elettronico di controllo a distanza delle lampade di emergenza e circuito di inserzione. Il tipo di collegamento
imposto dalla circuitistica elettronica.
87
R
Tabella riepilogativa delle dotazioni minime previste per lunit abitativa con la planimetria
rappresentata nelle pagine successive:
88
terrazzo cucina: 1 lampada (luce 12) in custodia protetta
26
1 interruttore bipolare e collegamento per caldaia a metano
1 elettrovalvola gas comandata da ripetitore
Nella realizzazione degli impianti elettrici si deve naturalmente tenere ben presente la necessi-
t delle protezioni previste dalla normativa come gli interruttori automatici magnetotermici, i
Salvavita (interruttori differenziali) e la messa a terra che non sono stati oggetto di trattazione
in questo schemario. Allo stesso modo si devono rispettare le disposizioni inerenti linstalla-
zione, come ad esempio le distanze minime di sicurezza nei bagni o la necessit di tenere in
tubazioni separate la distribuzione dellenergia da quella televisiva e da quella telefonica. Per
queste disposizioni specifiche si deve naturalmente far riferimento alle norme CEI, mentre per
i criteri generali vale la legislazione vigente a partire dalla Legge 46/90.
89
R
Camera
matrimoniale
Camera 2
Bagno
Ingresso
Camera 1
Terrazzo
Cucina
Cucina
Soggiorno
Terrazzo
Soggiorno
90
Disposizione dei componenti limpianto
26
91
R
92
3 - 1 4 5
E I
C CEI 3 - 1
1 6
segni
E I 3
C CEI 38
- - 1 7
grafici
E I 3 -
C EI 3 20
1
- 1 9
C I 3-
E
C 3-23 7
E I
C EI 3 - 2
C
Nota: in questa sezione sono riportati i simboli tratti dalle norme CEI.
In alcuni casi, accanto al simbolo, si posta la dicitura simbolo non codificato in
quanto non si riscontrato un valido riferimento normativo. Lindicazione simbolo
composito significa che stato ottenuto abbinando due o pi simboli elementari.
93
R
Pu essere utilizzato un
contorno con unaltra forma,
se lo schermo lo richiede Regolazione prefissata
Le indicazioni concernenti
le condizioni nelle quali
la regolazione della grandezza
messa possono essere
riportate vicino al segno
Natura della corrente
Forza unidirezionale
e della tensione Movimento rettilineo
unidirezionale con direzione
Segno grafico Descrizione nel verso della freccia
~ 50 Hz Esempio:
Corrente alternata a 50Hz
Effetto
o dipendenza
Corrente raddrizzata con
componente alternata (se Segno grafico Descrizione
necessario distinguere da una
corrente raddrizzata e filtrata)
Effetto termico
N Neutro. Questo simbolo
per conduttore neutro tratto
dalla Norma CEI 16-2
Effetto elettromagnetico
Messa a terra
e massa Altri segni
grafici
Segno grafico Descrizione
Terra, segno generale
Segno grafico Descrizione
Per definire la natura
e lo scopo della terra Guasto
si possono aggiungere (indicazione del luogo
informazioni supplementari supposto del guasto)
94
Comandi Tipi
meccanici di attuatori
CEI 3-14
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Collegamento, ad esempio: Attuatore manuale,
- meccanico segno generale
- pneumatico
- idraulico Attuatore con tirante
- ottico
- funzionale Attuatore a rotazione
La lunghezza del segno
di collegamento pu essere
regolata secondo Attuatore a pulsante
la disposizione nello schema
Attuatore
con maniglia asportabile
Movimento ritardato nel senso
dello spostamento dellarco
verso il proprio centro Attuatore a chiave
Ritorno automatico
Il triangolo diretto Attuatore a manovella
nel senso del ritorno
Attuatore azionato da
Interblocco meccanico dispositivo termico,
tra due apparecchi per esempio per protezione
contro sovracorrenti
Dispositivo di aggancio,
disinnestato Attuatore azionato
da un motore elettrico
Dispositivo di bloccaggio
Attuatore azionato
da un orologio elettrico
95
R
Esempio: Morsetto
3 conduttori
oppure
Connessione a T
Doppia connessione
Esempio: di conduttori
Circuito trifase 50Hz 400V
tre conduttori da 120 mm2
con neutro da 50 mm2, 3N pu
essere sostituto da 3+N Alternatore trifase
sincrono
Conduttore schermato
Conduttori in cavo,
esempio di tre conduttori
Alternatore trifase
sincrono
in rappresentazione
multifilare
Dispositivi
di connessione
Segno grafico Descrizione
Spina
Presa
Presa a spina
96
Resistenze, condensatori
e induttori
CEI 3-16
CEI 3-17
Segno grafico Descrizione
Resistore, segno generale
Resistore regolabile
Resistore
con contatto mobile
Elemento riscaldante
Condensatore,
segno generale
Condensatore polarizzato,
ad esempio elettrolitico
Semiconduttori,
componenti fotosensibili
Segno grafico Descrizione
Diodo a semiconduttore,
segno generale
Diodo sensibile
alla temperatura
Fotoresistore
Cellula fotoconduttrice
Dispositivo fotoconduttore
a conducibilit simmetrica
Diodo fotosensibile
Cellula fotoconduttrice
con conducibilit asimmetrica
97
R
Elementi
delle macchine
Segno grafico Descrizione
Macchina rotante,
segno grafico generale.
Lasterisco * deve essere
sostituito da una designazione
letterale come segue:
C convertitore rotante
G generatore
GS generatore sincrono
M motore
MG macchina che pu servire
come motore o generatore Trasformatore
MS motore sincrono a tre avvolgimenti
Motore a corrente continua
con eccitazione serie
98
Trasformatori Trasformatori
e reattori di misura
CEI 3-18
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Trasformatore monofase Trasformatore
con presa centrale di tensione
su un avvolgimento
Trasformatore di corrente
con cinque passaggi
N=5
Pile
e accumulatori
Segno grafico Descrizione
Elemento di pila
Elemento di accumulatore
Elemento di pila o accumulatore
Il segmento pi lungo
rappresenta il polo positivo,
il pi corto il polo negativo
Convertitori
di potenza
Segno grafico Descrizione
Raddrizzatore
Invertitore
99
R
Contatto di chiusura
ritardato
(rispetto agli altri contatti
Sezionatore dello stesso gruppo)
Contatto di apertura
Interruttore ritardato
di manovra - sezionatore (rispetto agli altri contatti
dello stesso gruppo)
Apertura automatica
provocata da un rel o da Contatto di apertura
uno sganciatore incorporato anticipato
(rispetto agli altri contatti
dello stesso gruppo)
Ritorno automatico
(ad esempio provocato
da una molla)
100
Contatti a ritorno automatico Contatti ausiliari
e a posizione mantenuta di posizione
CEI 3-19
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Contatto di chiusura Contatto di posizione
a ritorno automatico di chiusura (fine corsa)
Contatti funzionanti
Contatti ausiliari per effetto della temperatura
di comando unipolari
Segno grafico Descrizione
Segno grafico Descrizione Contatto di chiusura,
sensibile alla temperatura
Contatto di chiusura (il simbolo pu essere
con comando manuale sostituito dal valore della
temperatuta di funzionamento).
Il simbolo utilizzato
per termostati
101
R
Contattore ad apertura
automatica, determinata
da un rel o sganciatore
di misura incorporato
Interruttore unipolare
di potenza automatico,
Contattore magnetotermico
Contatto di apertura con differenziale
principale (contatto chiuso
in condizione di riposo)
Interruttore unipolare
di potenza automatico,
con differenziale
Sezionatore
Fusibile
Interruttore
di manovra-sezionatore
Interruttore di manovra
Meccanismo ad apertura con fusibile incorporato
libera.
102
Commutatori Avviatori
unipolari per motori
CEI 3-19
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Commutatore unipolare Avviatore per motore
a n posizioni
(in figura n = 6)
Avviatore diretto
Commutatore unipolare mediante contattore
a n posizioni. (a piena tensione)
Variante per n piccolo per due sensi di marcia
(in figura n = 4)
Avviatore stella-triangolo
Interruttori
statici Bobina di di comando
di un rel polarizzato
Segno grafico Descrizione
Interruttore statico,
segno generale.
1) Il cerchio piccolo che
rappresenta il cardine
non deve essere aggiunto
a questo segno
2) Possono essere aggiunti
segni grafici distintivi
per precisare la funzione
dellinterruttore statico
Contattore statico
(semiconduttore)
Interruttore statico,
passaggio della corrente
in una sola direzione
103
R
Rel
di massima corrente
ad azione ritardata
Scaricatori
e spinterometri
Segno grafico Descrizione
Spinterometro
Scaricatore
Dispositivi
vari
Segno grafico Descrizione
Rel Buchholz
(a sviluppo di gas)
Dispositivo
di richiusura
automatica
104
Strumenti di misura Esempi
e dispositivi di segnalazione di strumenti registratori
CEI 3-20
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Strumento indicatore Wattmetro registratore
Strumento integratore
Ad esempio contatore Lampade
denergia elettrica
e dispositivi di segnalazione
Segno grafico Descrizione
Nota: Lasterisco * rappresentato allinterno del simbo-
lo grafico deve essere sostituito da: Lampada
- Simbolo letterale dellunit della grandezza misurata o lampada di segnalazione
per esempio: V = volt, mA = milli ampere
- o dal simbolo grafico della grandezza misurata per
esempio: cos Doppia spia
Suoneria
Indicatore
di massima potenza attiva
comandato
da un contatore denergia
Suoneria elettronica
Cosfimetro (simbolo composito)
Indicatore del fattore
di potenza
Sirena
Frequenzimetro
Ronzatore a cicala
Oscilloscopio
Spia + ronzatore
(simbolo composito)
Galvanometro
Lampada segnapasso
orientabile
Termometro (simbolo composito)
o pirometro
105
R
Orologio principale
106
Esempi
di linee
CEI 3-23
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Linea Cassetta di allacciamento
sotterranea dutente
(il segno rappresentato
con la conduttura)
Linea
aerea
Quadro di distribuzione
(il segno rappresentato
Linea con cinque condutture)
in canalizzazione
Tubo protettivo
incassato
(simbolo non unificato)
Presa multipla
INTERLINK 3 il segno rappresentato
con tre uscite
oppure
Pozzetto per impianti
Conduttore di neutro
avente anche funzione 10 16 Presa
di conduttore di protezione 2 poli + Terra 10-16A Schuko
e Bipasso
SCHUKO
Conduttore trifase (simbolo composito)
con conduttore di neutro Presa
e conduttore di protezione con schermo interno
Scatola, cassetta
segno grafico generale
Presa
con interruttore unipolare
Scatola o cassetta
di connessione
o di derivazione Presa
con interruttore unipolare
interbloccato
107
R
CEI 3-23
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Presa con trasformatore Interruttore bipolare
disolamento
Presa rasoio
8 POLI
Connettore punto-linea
(simbolo non codificato) Selettore 1 via
3 posizioni + zero
2 POLI (simbolo composito)
2 POLI
Interruttore
con lampadina
Invertitore
Interruttore unipolare
a tempo di chiusura
limitato
108
CEI 3-23
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Pulsante Rel
(simbolo composito)
Pulsante 2P
(simbolo non codificato) Rel ciclico
(simbolo composito)
Pulsante NC
A (simbolo composito)
Variatore dintensit
luminosa (Dimmer)
Pulsante luminoso
Dimmer a manopola rotativa
(simbolo composito)
Pulsante + spia
(simbolo composito)
Dimmer a pulsante
(simbolo composito)
Pulsante a tirante
(simbolo non unificato)
Pulsante emergenza
sottovetro protetto
Dimmer slave per aumentare la
(simbolo composito)
potenza
(simbolo composito)
Temporizzatore elettronico
Pulsante arresto di emergenza (simbolo composito)
a fungo
(simbolo composito)
Interruttore orario
Predispositore a Jack (programmatore)
J (simbolo composito)
Temporizzatore (Timer)
Orologio sveglia elettronico
(simbolo composito)
109
R
CEI 3-23
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Termostato ambiente Interruttore crepuscolare
(simbolo composito) (simbolo composito)
Rivelatore IR di presenza
Punto luce (simbolo composito)
Il segno rappresentato
con la conduttura
Lampada
Telecomando
a raggi infrarossi
(simbolo non codificato)
Apparecchio dilluminazione
ad un tubo fluorescente
Apparecchio dilluminazione
a tre tubi fluorescenti Trasmettitore IR da incasso
(simbolo non codificato)
Esempio di apparecchio
dilluminazione
a cinque tubi fluorescenti
Proiettore
Rivelatore di GAS
(simbolo non codificato)
Proiettore
a fascia stretta
Rivelatore di FUMO
(simbolo non codificato)
Proiettore
a fascia larga
Rivelatore di CO
(simbolo non codificato)
Apparecchio dilluminazione
di sicurezza
su circuito speciale
Ripetitore di segnale per
Apparecchio autonomo rivelatore di GAS
dilluminazione di sicurezza (simbolo composito)
lampada di emergenza
(simbolo composito) Elettrovalvola GAS
(simbolo non codificato)
Scaldaacqua
Il simbolo rappresentato
con una conduttura Serratura elettrica
elettrica
110
CEI 3-23
Segno grafico Descrizione Segno grafico Descrizione
Posto esterno citofonico Modulo Sorveglianza Acustica
(simbolo non codificato) dambiente
(simbolo composito)
Apparecchio videocitofonico
(simbolo composito) Sintonizzatore
con radiosveglia
(simbolo composito)
Centralino videocitofonico
(simbolo non codificato)
Apparecchio telefonico
(simbolo non codificato)
Amplificatore locale
(simbolo composito)
111
R
Esempio:
due elementi dritti
di canale assemblati
Chiusura destremit
Gomito
Connessione a T
Elemento flessibile
Elemento di riduzione
Elemento dritto
con derivazione fissa
(verso il basso)
112
Simboli
su apparecchiature
CEI 3-27
Segno grafico Descrizione
Per contrassegnare un dispositivo relativo allalimentazione di unapparecchiatura
per mezzo di una pila (primaria o secondaria), per esempio un bottone di prova
di una pila, la posizione dei morsetti del connettore ecc.
Note:
1 Per contrassegnare la funzione controllo delle pile, si raccomanda luso del segno
grafico 417-IEC-5546.
2 Questo segno non deve essere utilizzato come indicatore di polarit.
Note:
Il significato di questo segno grafico dipende dalla sua posizione.
Questo segno non deve essere riprodotto su organi di comando rotativi.
Su qualsiasi apparecchiatura.
Per messa in tensione, da usare almeno per gli interruttori primari e le loro posizioni
e in tutti i casi dove la sicurezza in gioco.
Su qualsiasi apparecchiatura.
Per messa fuori tensione, da usare almeno per gli interruttori primari e le loro
posizioni e in tutti i casi dove la sicurezza in gioco.
Su un trasformatore.
Per indicare che esso applicato come trasformatore di isolamento.
Note:
Questo segno grafico pu essere anche applicato con lorientamento qui sotto indicato:
113
R
Su un trasformatore.
Per indicare che tale trasformatore non pu sopportare i cortocircuiti.
Note:
Questo segno grafico pu essere anche applicato con lorientamento qui sotto indicato:
114
115
R
Note:
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