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JULIO. S. SAGRERAS LE. PRIME LEZIONI di CHITARRA JULIO S. SAGRERAS LE PRIME LEZIONI DI CHITARRA BERBEN PREFAZIONE ALLA IV EDIZIONE Ampiamente soddistatio dell'accoglienza di cui quest opera & state ogpetto, indicata dal fatto che 4a terea edizione & stata escurita in un tempo relativamente breve, bo deciso di ampliare gli studi nelle IV editione ¢ di spostare alcunt dé quelli esistent, che evidentemente erano disposti male, cosa che daré come risultato una migliore progrestione di studio, elivainando aleani bruschi sbalei di diffcolta Le tredici leriont nuove che aggiungo sono precedute quasi tutte da consigli per la loro esecucione, cosa che, non dubito, saré molto utile sia al maestro, che cviteré it lavoro di ripetere avvertimenti, sia allaltievo, che Ui ricorderd pite facitmente. Llopportunita di questi commenti o consigii si 2 manijestate nell edixione delle « Seconde lezioni », « Terze texioni », « Quarte lezioni s, « Quinte lezioni » ¢ «Se ste letioni » che bo gid pubblicato. A volte potri sembrare che io insista troppo su certe avvertenze, ma questo © il frutto dell'espe rienza acquistata in quarantaquettro anni di insegnamento ¢ sono convinto del fatto che i consiglé al'c: lievo non sono mai troppi, specialmente quando si cominciano elt studi Spero quindi, e per ottenere cib bo messo la mia pite grande dedixione, che questa nuova edixione sod. ddisferd sia i projessori ebe gli alumni, che ringrazio per Uaccoplienea fatta al min metodo JULIO S. SagRERAs Buenos Aires, maggio 1936. BERBEN Edizioni musicali ANCONA, Italia Prop any tt pat dle kort YERBEN ona, ant aves 9 clan maton eterna voce To sw 1p ‘ wprnaomies sit ties fanny stn pcs, ast ie eine lio ‘pe coe reponse We ie ela a an 2 Al MAESTRI Dopo una pratica di trent’anni nellinsegnamento della chitarra, durante i quali pit di una volta mi sono imbatwuto nelle difficoled che incontrano gli allievi usando i metodi esistenti (i cui principi sono in completi ¢ diffcili per moli, poiché i primi studi non sono ben disposti in ordine di diffcolta ed esigono uno sfor2o per arrivare alla conoscenza della posizione delle note), mi sono deciso a pubblicare questo lavoro pronto git da qualche tempo € che ho messo in pratica con pieno successo, con gli allievi che co- minciarono a studiare con me senza saper niente. Pertanto non dubito che Puso di quest’opera faciliterd il compito ai macstti. Forse sembrer’ che io mi perda nei particolari, o che ripeta troppo i prineipi, ma in alcuni casi non si ripete mai abbastanza, e, d'altra parte, si pud facil mente rimediare dando pitt lezioni per volta (saltan- done alcune se non si ritengono necessarie) sempre tenendo conte delle cond lievo. Reccomando in modo speciale che si insegni all'allievo ad accentare Je note (sistema Térregs), cio, jai, facciano scivolare il polpa- che le dita indice, medio ¢ anulare della mano destra, ne] fare i primi eserc strello sopra la corda, suonando con Punghia che deve essere corta, ¢ che il dito cada sulla corda imme- distamente inferiore, modo che io chiamo «accentare » € che indico col segno \. Nella mia opera «Tecnica superiore della chitarra », che sara pubblicara con la presente, dd maggiori dettagli al riguardo. E? pure necessario che i maestri facciano studiare agli allievi che non sanno ancora niente, le spiega zioni che scrivo pid oltre, & che sono dedicate a loro Junio S. Sacneras Buenos Aires, giugno 1922, AGLI ALUNNI CHE COMINCIANO. Cid che devono studiare praticamente a memoria Mano Sinistra indice on. 1 medio on. 2 anulare on. 3 mignolo on. 4 IL pollice non si adopera. Le dita di questa mano devono premere Ie corde con Ia parte cstrema © punta, piegando la prima fa- lange in forma di martello e i] pit vicino possibile alla sbarretta metallica. Mano Destra Le dita della mano destra si indieano con la lettera iniziale del nome di ogni dito, © cioé: pollice p. indice 0. i medio |. | m amulare a U1 mignolo non si usa se non in casi assolutamente neeessari (I'autore di quest’opera non lo usa mai). Lo zer0 indica la corda vuota o libera. Ul segno A significa « eccentare », ciot il dito della mano destza che he colpito le corda, deve cadere sulla corda immediatamente inferiore, pet ottenere Ia qual cosa si tocchera Ia corda Facendo scivolate il pol postrello del dito all’indietro ¢ colpendo con lunghia, che deve essere cortissima. I mumeri fra parentesi o in un cerchio indicano le corda; cos) che un tre tre parentesi (3) yuol dire terza corda, un quattro (4) quarta corda, ece. I numeri romani indicano i tasti, cosi « V > (ad esempio) indica il quinto tasto. Risssumendo si dovea ricordare: 1. numeri indicano le dita della mano sinistra. IL numeri tra parentesi o in un cerchio indicano le corde IM. [numeri romani indicano il tasto su cui si esegue il barré IV. UW segno A 2 nota accentata, V. Lo zero indica corda a vuoto o libera, Dopo le prime lezioni di questo metodo, ho usato Ia parola « appoggiate » invece di « accentate », poiché, esequendo il movimento indicato dal segno, il dito si appoggia sulla cords inferiore; ma le regole rmusicali hanno casi di accentuazione impossibili a compiersi in questa forma sulla chitarra, sc la cord di appoggio & occupata; in questi casi di aceentuazione senza appoggio, uso lo stesso scgno, ma in questa po ne: > Buenos Aires, novembre 1958. JULIO S. SAGRERAS LE PRIME LEZIONI DI CHITARRA di JULIO S. SAGRERAS caret, nate ne nsceaca nN wsnmmpmenacenrataa Cs ca wear sie gS ae re Ee wee cs ee eae em a fees ce cs anes PES CET coon Wo le BESS Sp we ime ee ts il “Seconda a vuote | ys sr ssh of Tera a vaste” Sol Sel Sol Pee Te tee de | Quinta "a Vueto Len Le be be aoe ® ‘Prima a vuoto aa Ma f @ foo arta a vuole Pere LBSIONE 5 Be LEZIONE, 3 Sol Bol Sol Sol foe ft 4 Si faecia presente allalievo che i tattii posti a lato del numero che indice la cords, indicano che le eltre note che seqvone corrispondong alla stess cords Mi Fe Fe Sol Sol Fe Fe LEZIONE, he LEZIONE n Do Re Mii Fa Sal Sel Sol Sol Gol f t tos LEZIONE, of Sot Mi Re Sol Sol Sol & 7 a LEci0Ne ” 3 LBzI0Ne 5 a 0} URZIONE, oF ° 2 Sol Bol Sol Sol Le Le ta De Si t URZIONE 10% fata LBZIONE at TBZIONE 12 LRZIONE 43° LeZtONR, aa Le Do St Le Si Do SI Le Sol Si La Do ‘ sa lar? ee Lpatone 15° 1 due priml esercist rivnitt Do Re yt Fe Sol Sel Sol So) Ka Le Si Do Re Re Re Ro Ro Do Si ba Pata tata tata fo i LBZIOXE. = 165 oF Pete fata al sol della | Exercizio III, dal do della gee Ben 0 Do Mi ne fe MM Sol Fa Mi Re Fe Mi Rs Mi Be Mi Re Do Mi Re Fe imim img im tein fate tats 1 1) LeZIONE = zat = 7 ore ooo eX Mi Sol Fa Mi Re Fe Mi Re Do Re Sol Sol Sol Mi Sol Sol Sol Fo Sol Sol Sot Som dom Tom Pom t toim i mte fo mtn a 7 ee rr ar rr ry Re Sol Sol Sol Mi Sol Sol Sol Fe FH Re Gel fe primi eserciai riuniti ee t LEZIONE 2a" SI Do Re No Si Si si Si Si Si SI Si Si Do Si Lo Sol Fa Mi Re Do aiow at fom f fim tata i Esercizio IV, dal sol della VI al re della 1V Sol Le si Do Re Do st Le Sol o i a i a t a i ERZOKR 25% LRZIONE 26" gee ge LEZIoNE er ace LEZtONE, 28 ae a a8 ase dee ger se gel ie & as é a+ gee ae z a8 Esercizio V, dal mi della VI al si della V Pe Set Bee so Mi MiMi Mi Mi Fe Fa Fe Fa Sol Sol Sol Sol Le Le in Si si Si Si La La Le La Sol Sol Sol Sol Fu Pa Fe Pa a i f f fi A a mim im MiMi Fa Fe Sol Sol Le Le LBZIONE 7 gat Wi Fa Sol Le Si ty Sol Pe Mi Fe Sol Us Si Lp Sot Fe wt im LEZIONE 3a LEZIONE, 358 Do Mi FaSol Le Si No Re 3 Sol a Si Mo Re Mi Fu Spl Do Re Mi Fe fata LB2ONE gg 36! B SCALA CROMATICA (2 OTTAVE) Nocss nel modo di crvere Is sala cromatca che seg, Fautote non ha yoo etsere troppo sede nelTonerare le regile teorche pet non conplicae 10 studio lfllnosdaio che Pntcatione € el far comeeer sla Peles dt dite LEZIONE. B78 Tn questa lezione incerviene per la prima volte il police della mano destrsy esto deve suonare, con il fianco, Ie note basse, prerkendo al principio poca corda, in ditezione cella prima corde © leggermente verso Talto. Questo studio serve anche per apprendere le note in ottave diverse. De questo studio in avanti si omette il nome della nota e la sua ubseazione Be LEZIONE a8" = ° > Questo studio & quasi ugusle al precedente ed & interessante perché cop esso Hllievo imparerh a suonare simul eamente il basso € Ia note acuta, accentando questultima; percid st deve fare molte attensione, aello studiatlo, prope tando le dia dala emano dea prima ol fae ogi movimento e prenderdo pace coda cons to police, ose che poss Seattare pid facilmente © accentare bene Jn nota acct, LEZIONE a Natio studio che sceve intervengono per Ta prima volta ue dita della mano destta in un ordine fsso di police, indice € medio. La mano sinistra preparerk interamente la posiione di ogni misore e non si muaverd fino alle misura se fuente. In questo studio non ei sedenta nessuna nota LBZIONE 4 Questo studio & uguale «) precedente con la picvola diferenza che le dita indice € medio suonano sitnultencamente, facendo un movimento verso il palmo della mare. LEZIONE. aa? Benché git nelle levione 37, studlando te scala ctomatics, Callievo abbia appreso Tefletco del diesis, paiché in questo studio #i presenta pet Ia prima volta, sark bene che il maestro ripera la spiegezione LEZIONE, rn a , In guiso sudio intervene per la prime volts dito alae dlls mo deste, con il police, indie ¢ medio, Deve case onervste txeramae Ie ieggaure cpa, In quent ale da ela ano sins, premranno le pote quando SiH ecesmio. Questo sao scive anche per aptendes le ote in tre otave dives. LRZIONE, an ARPEGG! Jn questa lesione st presenta pet In prima volt iI caso i portzione fn della mano sins © anche i aso in cu eon ta mano testa accentano solo note che xaona Tarulare, che sono tutte quelle che s exeguono aulla prima cords, Da Gucsa lerione, il macstsoexigetd che sia ben marcas la difercoza nel! applicazione della fren, in manicta che at dias: ROR TT 4 4 a 8 : 4 Rd po F POURS ps i} sid bar wy aor oe “sy 27 f y » 2 , F F Ip a> vo x ~oy eo > <= poy 1 macsezo spiegher’ allllievo il caso delYunisono della undicesima battuta, in cui-si devono eseguite simultancamente da, it ei dlls prima della ee LEZIONE ‘a3t > Ml & _maestzo osserverd che Vsllievo appogsi con il police tutte le note col A. cioé quelle che devono risultare pit fori date tre, dels Ietone 73, LRZIONE mat Tl maesero spiegherd il mado di eseguire Tulima nota della Iezione 76 ossia larmonico semplice del re della quarta cords, Consiglio che, sempre che sia posile, gli armonicl Fatt, 0 meglio, suonad dal pole, sisno appeanial. dovendo in gus cnn cate il dio ull coda immediatement superiors ed eacrendo i movimento con mare deste en po pu icin ab ponte. 28 LEGATI DISCENDENTI Questo studio 2 per le praticn dei Jegati discendenti. Bisogneri insegnare a preparate le note del legato nella seconde, terea e quinta misurs, appoggiendo le due dita simultaneamente, tat tats a E> a> LRZIONE LEGATI ASCENDENTI Per imparere i legeti ascendenti, I dito della mano sinistra che produce il legato, deve percuotere con forma vicino alls ebarrets. ‘LBZIONE a8 & t_8 3 ttt PCP f Po OT Legati escendenti ¢ discendenti. Il dito che preme la nota inferiore deve rimanere ben fermo. an bby tla LeZ10NE ‘792 oR OF E> Nota: In realta, nel legati discendentiil dito che deve fare forza non & quello che produce i! legato, ma quello che sen fem [a Sod eich non von, Fhso questa eherveaion perch in que eas ef generale cpp for su quel divo. Lepaci con possione Ges, un po’ pid ifiii. Si facia prepare prim la posnione di bute in ogni mura. SBS ps SES * “ LBZIONE LBZIONE. ‘sae m1. ain mie Sg * . 30 Insisto nuovamente qui nel ricordare che in tutti i legati discendenti si deve tener presente che non si deve inieiare il movimento del legato senza tenere Je due dita della mano sinistra perfettsmente collocate. LSZIORE, get -_—- Dye MI Studio molto utile per la mano destra. Le dita anulare, medio, © pollice devono suonare simultancamente 11. LBZIONE ‘83t LEZIONE Sat ltee> oa] =a wl ~o= =I e @ R aS PORT Fa 32 Si abitui Yllievo a interpretare questo studio secondo le indicesioni segnate. Lo zero indica le corda a vuoto, ossia wae pretare @ Cf rd 8 vucto, Oe LEZIONE ‘ast aang tempo > 5 = 5 > LEZIONE see Bre. fet Rees zee? OfeZG1O OB Bree gos Q 3B SCALE MAGGIORI DI DUE OTTAVE (le pid facili) Do maggiore —T a iota B i of fete a Wimageiore sp avetavieee. TEE See Fa maggiore Erne Sol maggiore sep taPhl bears na, aT oe - = = "RPER eel e PTRET REPRE La maggiore ee patecaliletascs SSS = St + FER Ter Si:magglore em aParsedtarans Enh PRE ots fe TE SCALE MINORI MELODICHE (le pid facili) Mi minore POPE TET Sol minore Peta? A ms we e rie ae Tits La minore ea 8 mie mo T yl gm oy SPame,o soe et ee eos 1s eae v Pre ricer Se tte Si minore 22 gph oh? ao ages e Da T bepeeterl 3 ob ps me Bi = iE Sa wv erteee® TET RETRE Do minore ea tuh DOL? SCALA CROMATICA (tre ottave) so, me peapep a Ph tA TS i= == + de eh te tr PRE ’ ats rea a we Ss 3 Nota: Llautore cooosce perfettmente Te regle per Ja seitura della sala comatice, © s© non te ha osservate, & stato solo perche crede conl di facta la letters ag allie iad a a" JULIO S. SAGRERAS LE SECONDE LEZIONI by ala di CHITARRA PREFAZIONE Come frutto delt’esperienza della mia lunga carriera professionale (bo insegnato per 41 anni), pubblico oggi «Le seconde lexioni di chitarra », alle quali seguiranno immediatamente «Le terze lezioni », «Le quarte lezioni », «Le quinte lexioni » gia finite, e «Le seste lezioni » in. preparazione Credo con cid di fare una buona cosa, perché facilito la missione dei maestri, e mi considererd molto soddi- sfatto se questi nuovi metodi arriveranno ad ottenere il successo delle « Prime lezioni ». E indubbio che la chitarra, da trent'anni a questa parte, ba avanzato enormemente, sia nella sua ese- cuzione che nel numero dei suoi seguaci. Io stesso ho dovuto evolvermi e aggiornarmi, e lo feci quando venne per la prima volta in questo paese U'insigne Miguel Llobet, circa 23 anni fa. Qualche volta la mia mente ritorna ai ricordi del passato chitarristico, e ripenso con affetto ai miei allievi di 30 0 35 anni fa, alcuni di essi professionisti di molto valore; a questo proposito devo citare in primo Iuogo Antonio Sinbpoli, Carlos Pellerano, Rodolfo Amadeo Videla, Victoria Testuri e altri ancora, il primo dei quali © ogei un professionista di molta e meritata fama Ma nonostante il crescente successo della chitarra, i metodi di insegnamento in genere non si sono adeguati, poické, sebbene esistano grandi opere, come Coste, Sor, Aguado e altri, nessuna di esse 2 fatta in modo che Vallievo possa studiare in forma progressiva, inoltre esistono in questi metodi, € in molti altri, studi di forma antiquata rispetto alla moderna scuola di Térrega, che, anche se fossero messi in ordine di difficolta, dovrebbero essere previamente modernizzati perché possano adempiere alla loro finalita Gia tempo addietro parlai a questo riguardo col mio illustre collega Domingo Prat, per svolgere insieme un lavoro in questo senso, ma le occupazioni di entrambi impedirono che questo progetto si rea- lizzasse. Come si potrd vedere da una semplice lettura delle « Seconde lezioni », tutti gli studi sono diteggiati con una minuziosita talvolta esagerata, ma, ricordando il proverbio « meglio abbondare che scarseggiare », credo che non si criticherd questa esagerazione, soprattutto quando risparmiera parole al maestro, dato che Uallievo leggerd gli studi molto pit facilmente Ho cercato anche di rendere gradevole lo studio agli allievi, rendendo gli esercizi pitt divertemti possibile e di carattere estremamente vario, cosa che aumenteri Vinteresse degli alunni nello studio, ‘mentre apprenderanno a trattare i pitt diversi temi musical Infine, mi si perdoni la mia scarsa modestia, credo che la pubblicazione dei mici nuovi metodi con: tribuird a una maggior diffusione dello studio della chitarra, facilitandolo allo stesso tempo. Jouio S. Saceunas Buenos Aires, Marzo 1933 Dropret per fal | pues! RICORDI AMERICANA S.AWEC. ~ Buenos Aires ~ Aryenian © RICORD! AMERICANA S.A.BC = Buenos Aires = Argentine, © Copyright 1967 by EDIZIONI BERBEN ~ Ancona ~ LE SECONDE LEZIONI DI CHITARRA di JULIO S. SAGRERAS T portamenti (0 glissati) che sono segnati in questo studio, sono indicati per rendete effettivo lo scorrere delle dita ella mano sinistra sulle corde, © pet abituare Tallievo movimenti pit corretti della mano.’ Infatti i movimenti della mano sinistta saranno cost pid! regolari, perché la mano & obbl ‘muoversi parallelamente al manico: inolere bisopna ricordare questa questione di logica: se il dito si alza, pet tomare a premere Ia corda in un altro posto, bisogna preoccuparsi di due cose: il posto e la corda; se invece il dito scorre, ci si preoccupa solo del posto. C2 tunfalira ragione: per le opere di carattere melodico e dolce, le frasi tisultano pit legate soavi Avia di Barcarola Cae | m mn om ™ m mm LBZIONE r SS te Db BG In que seo dove sf pd anche adoperie i pllce « Tindce della mano. der, pend 2 migow I diene inden LBZIONE, rs Si tenga presente in questo studio di rendere bene effettive le accentezioni segnate, ¢ di fate risaltare bene il ‘canto, formato da tutte le note che hanno il gambo verso Talto, mentre si deve dare meno forza all'accompagna- ‘mento, che non ba note del canto, come per esempio il do-mi, ultimo accordo della quarte misurs, i due accordi do-mi dellottava misura, ccc Tempo di Samba pimt oo ‘LRZIONE 3° Questo studio di terze & solo per pollice e indice della mano destra, ¢ si deve sentire un po! pit forte la nota suonata dal dito pollice. piopi pipe LEZIONE (ei facciane scorrere le dite ogni guatvolta si presentine Portamenti) ei ek Rt ie sy gies In questo studio il basso (che fa il canto) deve risaltare nettamente, per ottenere la qual cosa non solo gli si deve dare pit: forza, ma anche bisogna dare meno forza all'accompagnamento. LBZIONE 3 Bisogna far risaltare il canto. in forma netta, non solo dando pid forza sl canto, le cui note sono accentate col segno A, ma anche dando meno forza a cute le altre note. Nella prima misura della seconda parte si presenta quello che nella chitarra si chiama « campanela », che si ha quando una cords ingetiore produce un suano pid acuto di quella superiore, mentre questa produce il suono a vuoto, Andantino . 5 . west Pig] ster argh pcp sepHgreeete ecoteces ve ee In questo studio bisogna distaccare nettamente le note accentate, che pottano il segno A sopra o sotto; affinché Yelfetio risulti migliore, bisogna dare meno forza alle altre note che non sono accentate. Si devono accentare in modo partcolare le note che portano il segno A. Larghitto Lezi0NE be Tl macsteo deve gid cominciare da questo studio melodico, che & molto facile, a insegnate all'llievo Vinterpreta ione delicata della melodia, Nella seconda parte il maestro dovra dare una spiegazione allsllievo riguardo alla sincope, che comincia nella terza misura, e anche ricordargli, o meglio fargii vedere che in questa parte, eccetto il finale, il canto lo fa il basso e per cid bisogna dargli pid forza, togliendone alle note alte che formano Una delle preoccupazioni dell'llievo & di trovare sulla chitarra Pubicazione delle note che si devono suonare fuori dal loro Iuogo naturale, Ma non c niente di pitt facile. Si ricordi questo : dalla prima alla seconda corda c® la differenza di cinque semitoni o tasti; dalla seconda alle terza corda, quattro semitoni o tasti; cingue semitoni o testi tra tutte le altre, Ora, per trovare V'ubicazione di una note che deve essere suonata fuori dal suo Ivogo naturale, se & dalla prima alla seconda, si aggiunge cingue alla quantita di semitoni che ha la nota della prima corda, ¢ la somma di entrambi i semitoni dari Tobicazione della nota della seconda corda. Esempio pratico: il la della prima corda & rel quinto tasto; allora: cingue cinque dieci; cid yuol dire che quella nota si trova nel decimo tasto della seconda corda. Quando si vuole trovare Vubicazione di una nota della seconda, nella tera corda, si fa la stesta operazione, rma, invece di aggiungere cingue, Te si aggiunge solo quattro, perché questa & la differenca di semitoni fra le due corde, ‘come ho detto prima. Come conseguenza logica, quando si vuole prendere una nota delle prima nella terza, al numero i semitoni della nota della prima corde, si aggiunge nove, che & la somma dei semitoni dalla prima alla seconda ¢ dalla seconda alla terza. Invece, quando si vuole trovate unt nota della terza nella quinta, le si aggiunge diec, perché & Ia somma dei semitoni che esistono fra queste due corde. Per facilitate ancora di pitt questo passaggio, si tenga presente che nell‘ottava alte delle note libere, ossia quando termina il manico della chitarta il semitono & i ‘numero dodici, cos che, se io per esempio voglio trovare il fa della prima, secondo tasto, nella terza, sommo duc pit nove = undici; vado direttamente allottava alta della terza libera e retrocedo un semitono, ossia al tasto n, 1] ‘accompagnament, Andente tranquillo ben marcato it canto (ere oe LEZIONE, =e Pos Pitt animato rr Tes wo Se Bama ow. 410 Bisogna fare attenzione alle note accentate ¢ all'uso esatto delle dita della mano destra che sono segnete A potgey Hee Tw po sg ‘ a aa a Questo studio @ una specie di canzone barcarola di caratiere dolee e delicato, ¢ Tallieyo dovra suonarlo in con formiti a questo stile. Nella prima misura V'accordo lado dovri essere suonato un po’ pitt forte affinché il suono continsi bene fino all'accordo seguente, che 2 il mi della sesta libera, che dovra essere suonato molto dolcemente per on molestre Ia continuasione del suono delPacordo precedente; lo stesso si fark per tutti i cast simil Nell ahintac sete misuen si deve far semtie chiaamente i doppio canto. Andante capressivo Iv. ott os nt ms 3 re ey ees a 7 Be LBZIONE 18 ritardando diminuendo joni et TS ‘Tempo di Mazurka lenta . 8 ay LBZIONE, 43° f oF 5. j id P Pa el nr th nen rit ot Pemb . Baap. 12 Nall'esecuzione dei legati discendenti, il dito che deve fare maggior forza non & quello che fa il legato, ma il che produce la nota inferiore, e che deve resistere fermamente, in modo che non si muova la corda nel tirare fuori il dito della nota inizale per produrre il legato. In generale ct la tendénza, in tuti gli allievi, a fare il contrario, dovri mectere in guardia allievo contro questo difett. Ben accentata la prima nota del legato. dix ‘quando cominciano a fate legati, Il maestro g, 1212 8, 43 Anche questo studio 2 di carattere melodico ¢ si deve suonare lentamente, in accordo con I’ «Adagio» indicato all'inixio, Specialmente Ia seconda parte dovra essere eseguita bene, ¢ cantata delicatamente, eseguendo i portamentiesistent. Adagio v. crescendo LEZIONE. 15" fee) fF Ue franquilio ote i, i le se FR! q me fl eee et r © Andante cantabile tan 3 © 5 LRZIONS, 16" ‘yILcon eepressione Ak vu, con fuoeo, yf * rr 4 fy yam a 4 am ro} @ © ? P F, 4212 B. 4 Bisogna fare mata attenzione a far risaltare le note acentate€ ad usareexattamente le dita della mano desta segaate Tempo di Valzer lento 4 at a LEZIONE 3 170 E. 1212 B, 15, Andante "acon espressione LBZIONE 18° t i os crescendo . diminuendo rao, Pp —— =I SS Soave Arw g, 4212 Tempo di Marcia con brio Lass LEZIONE f _ 49" B. 1212 a. 17 NNon ripeter® mai abbastanza I'importanza che ha, nella musica per chitara, il distaccare nettamente le note del can per ottenere la qual cosa, ¢ Io ripeto una volta di pid, non solo bisogna accentare con pitt forza le sue note, ma anche date meno forza alle sltze note. Cosi per esempio, nella prima misusa, il la e il si alti devono avere forza doppia rispetto 11 resto delle note della misura, & pure sempre molto importante far cotrere le dita della mano sinistr sulla corda, quando ‘non @ assolutamente necessario sollevarle; per questo seguendo 'esempio di Coste, ho segnata con portamenti questi cai Questi portamenti sono segnati perché il cambio di posizione in queste condizioni risulta pid) uniforme, e inoltte, se si alzasse il dito, invece di farlo scorrere, bisognerebbe accertarsi della corda e tasto, mentre, pon alzandolo, ci si deve preoecupare solo di quest'ultimo, Andante Ww, é LEZIONE 20" B, 1292 B. 18 In questo studio il canto sta nelle note intermedie, che portano tutte il segno A. Percid dette note devono essere premute © accentate con maggior forza, Nella settima battuta della seconda parte ci sono due note del canto che non hanno il segno A, © sono mi della quinta ¢ re della stessa corda, quelle che sono segnate con una « p »; queste note, benché ‘non abbiano nessun segno di accentazione, devono essere premute con un po’ pilt di forza perché sono, come ho detto prima, note del canto Andante cantabile pms t “Se Ss TS ZS eee ee LBZIONE, eae pie animate MIL crescendo met ms Poms pms a F, 1212 B 19 F Tn questo studio esistono due tipi di portamento, quelli che nascono dai mordenti ¢ quelli che nascono da note ordi: tie; nel primo caso, ossia quello dei mordenti, il portamento & rapido ¢ la note verso cui va non si suona con It mano desire, ma Ia si considera gid eseguita. Per esempio, la prima misura di questo studio, in cui, euonando il do mordente, ¢ facendo scvolare il dito secondo fino al mi della seconda corde rapidamente, questa seconda nota si considera gid ese tuita, Nel secondo caso, oss il portamento fra note ordinarie, come nella seconds misura, che & un portamento di note opp, dal mi della seconda e do della terea fino al re della seconds e al si della terza, queste due ultime note sono suonate dalla mano destra. In generale bisogna osservare questa regola: quando il portamento 2 rapido per sua natura, on si pteme la nota alla quale esso va, invece, quando il portamento & lento e quando Ta nota alla quale va il port mento 2 accompagnata da una o da pitt note, la nota alla quale va il portamento deve essere suonate dalla mano desta Devo fare una riserve di ordine musicale al ctare Ia parola « mordente ». Secondo Ia Teoris musicale di Danhauser (la pit rispettabile a mio modo di vedere), le notine di questo studio si devono chiamate « appoggiatura breve »; infsti i mordente, secondo la teoria suddetta, 2 la doppia nota, ma poiché di solito si chiama mordente o mordente doppio, quello Ai una o di due note rispettvamente, io ho usato questa denominszione. ® ? A Fe “oe *oetg 1 é ® @ ® @@ ® 3 J? on a) LEZIONE, eee 1212 B, 20 Nelle prime quattro misure di questo studio gli accordi devono essere suonati bene intieri, ciot, non si devono ar peagiare, © dopo che sono eseguiti, le dita della mano sinistra non si devono muovere, e quelle della mano deste non si devono appoggiare sopra le corde, affinché la durata delle loro note sia effettiva in tutto il suo valore. Nelle quattro ‘misure seguenti, dalla quinta all‘ottave incluse, si deve dare maggior forza alle note accentate © darne meno a quelle non accentate, Cid che & stato detto sopra si deve applicare a tutto il resto dello studio, Questa paginetta ha un earattere me lodico ¢ tranguillo, © con caratteristche musicali nettamente «criolle » argentine. Largo LEZIONE, 230 ane 1 Te A gURU REEF @ EEE ®@ perdendoss. © 2 7 2 7 6] oo * ae oe po oP OP ‘Tempo di Valzer lento au, LEZIONE, Bae 1212 8, In questo esercizio bisogna osservare una regolariti assoluta del movimento dell apeggio, Nei casi che si presentano alfinisio, ossia quando Varpeggio va dalla prima verso le corde ingeriori, la tegolatiti © pit facile da osservare, benché Vanpeggio sia pitt difficile, ma quando Varpeggio va dalla terza verso la prima, come nella quinta misuga e segucnti, le regoarita dell'arpeggio pitt difficile, perché, siccome il movimento della mano destra ® pit: facile, si fa la tendenza ad sfirettarlo e, quindi, a rompere V'uguaglianza che deve esistere fra i due movimenti. LEZIONE. 258 e 1212 B 22 ime Pemipami p ims, jms Piami pam : Tl maestro potth far eseguite questo studio suonando Ii stesso, insieme allallevo, lo studio 35, perché, sebbene en- trambi sembrino indipendenti, sono fatti per essere suona in duo; tempo debito, il maestro eseguird questo studio © Yellievo il numero 26, per cominciare cosl a suonare pezzi insieme, ¢, poiché questo studio ha un carattere molto pitt lungo ¢ lento, questa pratica risulterd pit facile Andante Sr LEZIONE 26" B, 1212 B. 23 Questo studio pud essere eseguito con due chitarre, suonando il maestro lo studio n. 17 delle « Quinte Lezioni » IL movimento, come 2 indicato, & quello del valzer lento. Tempo di Valzer lento Tae ® Si facciano scorrere le dita quando si incontrino portamenti Allegretto comodo Yah} fe 2 tad ge 2 LEZIONE 288 F. 4212 B, ah Si accentino bene le note del canto e si facciano scorrere le dita quando ci sono portament @ GO 07220 Foo oe e0%e® @G @G{ Oe FF ed virit B, 1242 B, T t Su ® ® TS ® Questo studio & un oto esrcisio per le dita della mio dsr Andantino grazioso P iam eiem Pi p piam pian LEZIONE 308 ) F122 B, 26 Come ho gid fatto notare nello studio n, 22, nei portamenti di questi mordenti semplici (0 appoggiature brevi come Ii chiama la Teoria di Danhauser), la nota a cui va il portamento non si deve suonare con la mano destra, il mordente suonato insieme al basso che accompagna quelle note. Nei casi dei mordenti legati delle misure numero 5, 6, 13, 14, 17, 18 ¢ 21, bisogna preparare prima Ia posizione della mano sinistra in ogni caso, poiché cost esecuzione sari perftta. ia 12 i ra #1212 8, en LEZIONE 328 Tn questo studio, come ho git detto nella parte pertnente dello studio n, 31, i mordenti o appogpiature brevi devono ‘essere cseguiti tenendo previamente preparate le posizioni della mano sinistra,.« i mordenti devono essere suonati insieme coi bassi delle note principal sequent. Andante cantabile «11... : LBZIONE 33" a Piaoluto %; 7 o * pe Banta B. 28 In questo studio bisogna osservare strettamente Ia diteggiatura della mano destraindicata, ¢ Vaccentazione delle note Segnate col sepno /\. Bisogna anche diminuire la fores a tutti li acordi di sccompagnamento che non contengono note del canto, cost che il canto possa rsseare meglio. ‘Tempo di Valzer IV. LRZIONE 3a 29 Come & indicato nello studio n. 26, questo esercizio pud essere suonato insieme con il suddetto, formando un duo molto gradevole; il maestzo pud invertize lordine dell'secuzione a suo piacere, suonando indistintamente uno o V'altro col suo allevo, Andante ® 5 LBZIONE as* =a = é fp kaT ey essere suonate molto piano, per far rsaltare nettamente il canto, ‘Tempo di Valzer lento LRZTONR 36" a — a4. ©1 Yow Te. Ph em eo pee, 30 In questo studio di mordente, chiamato volgarmente mordente doppio, bisogna suonare insieme la prima nota del mordente e il basso che accompagna la nota principale, quella che risulta gid eseguita dalla mano sinistra. Si deve anche ricordate di far scorrere le dita della mano sinistra senza alzarle dalle corde, in tutti i casi di portamento segnat Andantino LEZIONE In questo studio bisogna distaccare il canto, dando maggior forza all'anulare della mano destra, che ® il dito che to esegue. . LeZIONE 38" eh ge beet Maries ta B, ame op, az Ft e TT In questo studio si presenta un effetto che in chitarra si chiama « campanella », che risulta suonando i si e sib della quarta corda con il sol della terza nella prima battuta; il la della quarta con il sol della terza e il la della seconds con i mi della prima ¢ il sol della terza nella seconda misure; ¢ il la della quarta con il sol della terza ¢ il la della quinta nella querta misura; da cui si pud facilmente dedurre che la « campanella » & un effetto che si produce suonando, in- sieme © separatamente, una nota pit alta in una corda inferiore, e in unaltra corda superiore, una o pitt note libere, come ho gia detto nello studio n, 6 delle « Seconde lesioni », Bisogna ostervare strettamente la diteggiatura della mano destra segnata nei casi di « campanella » suddetti, specialmente nella prima misura, in cui i sie sib della quarta sono suonati col dito pollice della mano destre, Allegretto tranquillo ® SoG Gr1® @ Oa ep Ee LRZIONE, 40° E1212 B 33 tas Arm, Arm, | % =o) @” por sol della quarta, dal do della terea e dal fa della seconds, seguita immediatamente dal mi della prima libera della misura seguent. Tempo di Marcia marsiale oe LBZIONE ae a4 In questo studio di tetze con legati bisogna fare attenzione, pit che in ogni altro, allo scortete delle dita dela mano » quando non sia assolutamente necessario alzale, Per questo ho segnato minuziosamente con portamenti tutti que si casi, € non credo sia necessario insistere oltre sul vantaggio che Lesecutore trae dallosservare questa regola Legioxe = at In questo studio di terve © seste, faccio la stessa raccomandazione fatta per lo studio precedente, « proposito dello scorrere delle dita della mano sinistea LBZIONE = 43° 35 Sp oat ee Questo studio ha un tempo di danza orientale, molto facile. In ess0 si presentang i suoni armonici nei bass, dalla misura n, 24 fino alla 32 ¢ nelle otto misure finali. Benché creda inutile spicgarne Mesecuzione, dal momento che questa & la missione del maestro, Ia spiego subito, Per eseguire i suoni armoniei nei bassi, si pone superficalmente la punta del dito pollice della mano destra un po’ in costa sopra ls corda dove si trova la sbarretta, in modo che la parte carnosa del dito occupi un millimetro prima e uno dopo la sbarretea; fatto questo, si preme con vigore ma senza violenza con il dito indice della mano destra, e immediatamente si toglie il dito pollice, perch Yarmonico continui a vibrate, dovendo tener presente che nelle note che non sono libere, dopo aver fatto cid che ho spiegato, non si deve muovere il dito della mano sinistra che prepard la nota, petché, se non si fa cost, il suono si spegne, Allegretto @ in RE (Tempo di danza araba) LBZIONE 448 1212 B. 36 Hs Sai) B. 4242 2B, BERBEN ~~ JULIO S. SAGRERAS LE TERZE LEZIONI a di CHITARRA PREFAZIONE Come gid dissi nella prefazione de «Le seconde lezioni di chitarra », il presente lavoro @ il frutto dell'esperienza raccolta durante 41 anni di insegnamento; ¢ come gid dissi, saranno pubblicate al piu pre sto, dal momento che sono gid finite, « Le quarte lezioni » e « Le quinte lezioni », opere che sono la con: tinuazione progressiva della presente, come lo stesso titolo indica. Sto preparando anche « Le seste lezioni », che saranno le ultime ¢ che completeranno cost un metodo veramente moderno in sei parti, dato che bo pensato di includere in quest'ultima opera alcuni det pitt im portanti studi di Sor, Aguado, Coste, Damas ¢ Térrega, perfettamente modernizzati e ditegeiati minuzio samente. Credo send'altro che la diffcoltd progressiva degli studi dei miei metodi risparmicra lavoro ai maestr1 nel'insegnamento della citarra, poiché non sara necessario saltare studi come bisogna fare coi metodi at tuali, ¢ inoltre la diteggiatura minuziosa di entrambe le mani, @ sempre un alleviare le fatiche del maestro. Juuto S. SAGRERAS Aprile 1933 Une etor! autores per Maa LE TERZE LEZIONI DI CHITARRA di JULIO S. SAGRERAS ella mano si reparate com: Raccomando molto in questo studio-esercizio di preparare in precedenza in ogni batcuta la posiz nistra nel modo pit completo possibile: in aleune misure, come nei numeri 3, 4, 5, 6 ¢ altri ancora, si pletamente Bisogna osservare anche un'assoluta repolarith nel tempo, © le note risultanti dai legati devono avere la stesss forza delle alte note esto studio-esercizio & molto buono per enteambe Te mani, Si accentino bene le note inizialt del legato. LBZIONE, ” D.C. al FINE 1246 B Benché esistano. pochissime opere per chitarra con Tintonazione di quints in sol e sesta in re, ho messo qui uno studio come pratica; gli allievi devono ricordare che tutte le note delle corde citate si trovano in questo caso due tat piil su; tenendo presente questo, non sara difficile Ia lettura. del esercicio. Nelfottava misura c'8 un portamento del fa al mi della seconda corda, in cui si nota facilmente che si premono en trambe Je note, poiché sono segnate le dita indice e medio della mano destea rispettivamente in entrambe le not i faccia attenzione alla diteggiature della mano desera segnata nella misura n- 20 52 corda in Sol 62 corda in Re Vig 4 a 4 i aa Andante LEZIONE. ae E1246 B, Si osservi con molta attenzione la diteygiatura della mano destra segnata e si esegua questo studio dolcemente © Aelictamente, con jolts expressione. Andante melodico 4 ——, Ts LEZIONE 30 cantando perdendost B, 1246 B, Ia regolarita pity perf Larghetto im} ims imi toi iil fvin vis LEZIONE, as a = ea, St —S B. 1246 B eis 755 Si i == PVT in it : : tb see ss = Os memes “ip = — Sr ae oe =] = ae @ > ° = . Fl ; Fh (SS RIE . Si osservi strettamente in questo studio la ditexgiatura della mano destra segnata, € si facciano scorrere le dita della mano sinisera quando sono segnati i portamenti, Si osservino le note che hanno il segno A, che devono essere accentate con forza ma non in modo brusco, lascian do scivolare il polpastrello del dito e colpendo con T'unghia alla fine di questo scivolamento, in modo che il dito che ha premuto Ia corda timanga appoggiato sulla corda immediatamente inferiore, cio’, se he premuto la prima, timatt) ap poggiato sulla seconda, se ha premuto quest'ultima rimarri appogsiato sulla terza, ecc,; si intende che dire « timarta ap poptato» significa indcare il movimento dl dito, © non che vimanga effttivamente sulla corda poiché dovrd essere slto subito da essa, LEZIONE 3 Questo studio fato in tempo di « ranchers» (acuni ann fa lo si chismava mazutka, dato che in rel non a siete di diveran di guest) hu cpt dtr moves Tn guts tga sarcomand che Ta mata nile dl esos amen ben ferma, poiché & quella che deve continuare il legato nella sua parte discendente, : Reccomando di ayowo che nella seconda part, fata di tre sete, si lacclano acortese Je dita della mano si stain tat quel pant dove sono segnatportament Si osersing stetamente Te neentatontsgoate Allegretto comodo LEZIONE 5 6 D.C. al FINE 10 Questo studio-eserczio 2 molto utile specialmente per la mano destra L a 4 lA pie Bim mim LBZIONE ™ Si dia pity forza alle note iniiali dei legati e meno forza ai suoni dell'accompagnamento che non hanno note del Tempo di valzer lento D.C, al Fine He E, 1246 B. Questo studio & molto utile speciamente per la mano desta Bisogna tener presente che Le dita anolae, indie © police devono premere le corde in modo perfettamente sh rmulanco, ct senza arpengiae Th questo studio, come si vedsi, non esistono note ascentate. Si faccano scorcre le dita delln’mano snistta-quilora non sia asolvtamente necesaro arate K. 1246 B. Git nello studio n. 4 ho dato le spicgazioni necestarie per eseguire + suyni armonici nei basi: ora dird soltan ta che questo. modo di cseguite qui suoni fu ideato, credo, dal grande maestro Térrega, perch citea 35 anni fa invece Ai excguicli come ho indicato nella studio 44, si eseguivano cosi: si appoggiava nel punto seelto, per il suon0 atmonico il polpastiello del dito indice della. mano destea’¢ si premeva la corda ispettiva col dito pollice, che doveya farlo al di so te del dito indice come & naturale. Questo movimento risulta molto scomodo, perché si rompeva la posizione della mano desta ogni volta che si faceva un armonico, In questo studio bisogna preparate le posizioni della mano sinistta per quan toe possibile, in modo che Fallievo, senza pi. preoccuparsene, possa concentrate Vattenzione nel trovare i puntt col dito pollce della mano destra Raccomando ancora che, una volta prodotte Patmonica, non si disturbi la corda con la mano destra, né si muova il dito della mano sinistea che Io prepard, perché, se non si fa cos), il sono armonico si speyne immediatamente, Torti i Bassi in armonici ortavat LEZIONE, 108 nenny Ralurale a= a 2 A ritenuto r ; atempo fo f. F, 4246 B Poiché tho dato le spixasione per gli urmonii ottaati dei bus, la dard anche per cseguirlt nelle note acute Depo aver prepatawo le note © poszioni con la mano sins, che ai devono preparare il pio possibile, sf pone i polpasilio dl ity ince nel hnogo & cowda che sepne Tarmonico si preme la tesa col dito anslare dell mano de Sinn se questo aimonico va acompagnato de un basso, si premono simultaneamente col dito anulare e i police dela dss le corde indicate, come nel prime accordo. di questo studio a gysimandar dn Wt aca che aon turbine cond che hanno prod gl amon fw man vano le dite della mano sinistr che i hanno prepeati,per-non spegnere fl sono arionico Si facia attensone in modo particalare nei cist come nella misira numero doc, ci suonare Paceompagnamento sconce pam on he it nn che he pono aron po Grae © daa nett ‘Tutto i canto in armonichottavath LEZIONE ae In questo sdio fatto speciamente per ly pratca delfaccentiione di due conde cal dito plc, si deve tener presente pela sue exccurione elo che segbe™ ne Suonare il mi della sexta col mi dell quits, che i secondo sono co's, lito police della mano desta si deve mettre sll sata corda con la pate stems insta ¢ prendendo pce cord, affinche {dito poss solar con pit comodit, staccando Te conde sexta e guint con un movimento pi fapido possibile, vada ad appoggiare sulla quart cone, Ne cast in cu bison crore il movimento sie corde guarta © guint, i plliceands8 ad appoggiare sulla tc. 2 corda. Net cit alle mire on uidiesme, sono tre Te corde so cit score A dito police, ¢ come natura, in guest cas dito ands ad appopgare sulla teran cord, Tisogns ricordare, nelfesepure. questo studio, che il canto (fatto dal basso), deve ditacarsinettamente, per cul ton solo sidard pit forsa'a quer basse non ls disturberdallinché perdutt il Toro suono, ma si dovih suonare molto Pit piano Te note di acompagnamento che non anno canto Andante LEZIONE az Questo 2 uno studio di decime; intervallo poco usato ella chitaera, ma ho voluto includerlo come esercizia Nella nona, decima e tredicesima misura si presenta il caso di un mordente o appoggiatura breve seguito da un accordo. Si esegue. nel modo seguente: si premono insieme il fa mordente col do della terza ¢ il la della quarts © si) iepa rapidamente dal fa al mi della second, perché in realth quest'ultima nota & prodotta dalla mano sinistra, LBZIONE, 138 B, 1246 B, 8 16 D.C.al Fine Andantino B. 1206 B, Tempo di mazurka LEZIONE 158 Ripeterd wna volta di pitt che vantaggio sia per Pesecutore far scorrere le dita della mano sinistea ogni volta che ® possibile, invece di saltare, Ci sono alcunt casi in cui non si fanno scorrere le dita fra note vicine, © poiché sarebbe et rote far rientture 4 portamenti in questi ctsi, dd le indicazioni pertinenti a questo studio: eseguendo la seconda terzina del la seconda misura, si conservi il secondo dito del fa, da cui si scorreri al la, prima nota della misura seguente, Nello stesso modo, eseguendo il la della seconda terzina della terza misur, si faccia scorrere il secondo dito impiegato al do prima nota della misura seguente; exeguendo il do della seconda terzina della quarta misura, si farh scorrere il secondo tito al mi, prima nota della quinta misura; Io stesso accade, benché in note diverse, nelle misure numero 10, 11 e 12, Si osservi strettamente la. diteggiatura segnata. Attenzione ai portamenti che indicano lo scorrere delle dita ee ee ee ARhoke LEA eke Leb ede Leb de sides LBZIONE. E. 1246 8, 7 18 Bey Be ae| E. 1246 5. 19 Andantino grazioso wy ® Bans aig a @ g ‘Tempo di valzer lento a 3 o

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