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La funzione alimentare fa naturalmente parte integrante della nostra vita quotidiana. Se essa indispen-
sabile per assicurare un equilibrio siologico, la sua partecipazione alla nostra qualit di vita innegabile.
Sfortunatamente, ad ogni et, numerose patologie possono alterare le capacit di assunzione orale, met-
tendo in pericolo anche il nostro benessere sociale. Da alcuni anni, la riabilitazione specica di questi
problemi ha conosciuto unevoluzione importante. Attualmente, il mondo medico non pone pi in dubbio
linteresse di questi approcci pertinenti. La tappa seguente, che gi in corso, mira a fornire un fonda-
mento scientico alle tecniche di terreno. La letteratura si arricchisce degli studi clinici cos come delle
scoperte della neurosiologia che forniscono regolarmente nuovi orientamenti di trattamento. Questo
articolo tenta di indicare lo stato attuale delle conoscenze in questo approccio pluridisciplinare riguardo
alla disfagia.
2012 Elsevier Masson SAS. Tutti i diritti riservati.
Struttura dellarticolo
Generalit 1
Anatomosiologia dellalimentazione 1
Comando neurologico della deglutizione 2
Patologia 3 8
Prevalenza 3
Eziologie 3
Sintomi e disturbi lamentati dal paziente 3
Conseguenze della disfagia 3 1 2
Interdisciplinariet e disfagia 3 a
5 b
Aiuto al paziente 4
Valutazione 4
3 4
Approccio rieducativo 5
Delle strade per lavvenire? 8 7
Tossine botuliniche 8
Stimolazioni elettriche della faringe 8
Riallenamento allo sforzo 8
Approccio farmacologico 8
Conclusioni 8 6
alimentari, mescolati alla saliva, sono riuniti dallazione con- la laringe risale, trazionata dallascesa dellosso ioide [2] e dalla
giunta della lingua e dei buccinatori (muscoli delle guance). contrazione dei muscoli sopraioidei che uniscono questosso
Il bolo alimentare , allora, costituito e situato al centro della alla mandibola. Larretramento della lingua garantisce una
lingua; protezione supplementare della laringe che viene a proteg-
la seconda tappa mira a condurre il bolo alimentare dalla gersi sotto la base della lingua;
porzione anteriore della cavit orale attraverso listmo delle il bolo alimentare prosegue la sua corsa nellipofaringe e giunge
fauci (piano virtuale delimitato da una parte e dallaltra dagli a livello dello sntere superiore dellesofago (SSE).
archi palatoglossi o pilastri posteriori del velo palatino) verso
lorofaringe. Per questo, lapice della lingua si solleva e com- Fase esofagea
prime il bolo contro il palato duro. In seguito si forma la cupola
Il passaggio del bolo alimentare attraverso lo SSE rappresenta
linguale e la lingua indietreggia spingendo il contenuto orale
la transizione dalla fase faringea alla fase esofagea. Tre elementi
verso la faringe.
partecipano allapertura dello sntere, cio: il peso dei cibi, lo spo-
Al passaggio dalla regione dei pilastri anteriori, il bolo alimen-
stamento dellosso ioide che esegue una trazione radiale sulle bre
tare innesca il riesso di deglutizione che condiziona la comparsa
dello SSE e lo stimolo neurologico che permette un rilasciamento
della seconda fase dellalimentazione.
della muscolatura a questo livello. Dopo lingresso nellesofago,
i cibi sono sottoposti a una peristalsi dei muscoli costrittori
Fase orale del bambino dellesofago che li porta verso lo sntere inferiore dellesofago
Nel bambino piccolo, questa prima fase differisce dalladulto, (SIE). Questo si apre a sua volta per lasciar passare il bolo alimen-
in quanto interamente riessa. tare nello stomaco, dove la digestione inizia la sua azione. Dopo
Il ritmo della suzione-deglutizione presente n dalle 32 setti- il passaggio del bolo alimentare, gli snteri esofagei vanno incon-
mane di gestazione (grazie al nucleo ambiguo, al nucleo del tratto tro a un brusco aumento temporaneo della pressione, che evita i
solitario e al nucleo ipoglosso), ma bisogna attendere le 34 setti- reussi.
mane per una coordinazione respirazione-deglutizione efcace [1] . Questa fase esofagea descritta come autonoma, in quanto
La muscolatura preponderante quella della porzione anteriore i nervi cranici sono interessati solo per il terzo prossimale
della bocca. Lorbicolare delle labbra indispensabile alla spremi- dellesofago.
tura della mammella o del biberon e partecipa allestrazione del
latte. Esso completato dalla depressione intraorale realizzata con
lausilio della lingua e della mandibola. Il pavimento orale, dal Comando neurologico della deglutizione
canto suo, condiziona la stabilit della base della lingua. Introduzione
Il latte condotto dalle onde peristaltiche verso la parte poste-
riore della cavit orale. Suzione e deglutizione si susseguono e si Levoluzione rapida della ricerca in neurosiologia ci apporta
alternano con delle pause respiratorie sincronizzate. La matura- regolarmente nuove conoscenze. La funzione alimentare non
zione del sistema denisce il ritmo della nutrizione. sfugge a questa regola. Le linee che seguono sono quindi da
Il lattante pu succhiare e respirare contemporaneamente, ma, confrontare con questi nuovi dati parallelamente alla loro pub-
al momento dello scatenamento del riesso di deglutizione, la blicazione.
pausa respiratoria inevitabile. Delle tecniche come la risonanza magnetica, la stimolazione
Nel bambino, le tre fasi dellalimentazione sono riesse. Solo transcranica magnetica, la tractograa o altre permettono queste
durante i primi mesi della vita questi riessi arcaici di suzione, scoperte. Questultima metodica, non invasiva, tende ad analiz-
morso, ricerca o altri, si attenuano progressivamente. Un periodo zare la sostanza bianca o a individuare le regioni del cervello in
di transizione segna il passaggio alla deglutizione adulta, ma si relazione con altre o anche, per esempio, a quanticare queste
stima generalmente che, prima dellet di 6 anni, questa deve connessioni [3] .
essere perfettamente acquisita. Si sa cos che la risposta normale del riesso di deglutizione di
meno di un secondo per un bolo di 1-20 ml e che la chiusura del
Fase faringea vestibolo laringeo inferiore a 160 ms [4] .
Quattro livelli di comando consentono questa nezza della fun-
Questa seconda fase presente solo se il riesso di deglutizione zione.
attivato. La si denisce, daltra parte, come riessa. Si tratta di
una sequenza complessa di fenomeni che assicurano la sicurezza Tronco cerebrale
delle vie aeree e il transito del bolo alimentare dalla bocca allo
stomaco: Prima struttura a comparire, esso gi funzionale dal terzo
il velo del palato che garantiva la continenza orale con mese di vita intrauterina. A questet, il bambino pu deglutire
larretramento della lingua (sntere orale posteriore) lascia la il liquido amniotico nel quale immerso in permanenza. Questa
sua posizione bassa e si innalza per chiudere le cavit nasali ed stimolazione partecipa alla costruzione della volta palatina e della
evitare i reussi a questo livello; funzione renale. Si stima che a termine il bambino sia in grado di
in seguito, la respirazione si interrompe e compare unapnea deglutire no a 3 l di liquido amniotico al giorno. Alla nascita, il
perfettamente coordinata con la deglutizione; neonato deve esercitare una forza di suzione per raccogliere il latte
il bolo alimentare sospinto nellorofaringe dal pistone lin- e deve imparare a coordinare deglutizione e respirazione. Que-
guale pu, allora, scendere nelle pliche glosso-epiglottiche sti due elementi possono complicare il quadro per i bambini pi
(o vallecole) formate dalla base della lingua e dal margine fragili.
dellepiglottide. Questi recessi faringei associati ai seni piri- Il tronco cerebrale accoglie i nuclei dei nervi cranici. Sei di essi
formi situati un po pi in basso servono da guida al bolo sono coinvolti nella funzione dellalimentazione (V, VII, IX, X, XI
alimentare. I muscoli costrittori (superiore, medio e inferiore) e XII) grazie alle loro innervazioni sensitive e motorie. Allinterno
della faringe garantiscono una peristalsi faringea che agisce di questo tronco cerebrale descritto un generatore centrale di
in senso prossimo-distale adattandosi alla struttura alimentare pattern (CPG). Esso riunisce i nuclei della maggior parte dei nervi
che deglutita. Il bolo progredisce cos dallorofaringe verso cranici interessati e si arricchisce delle esperienze del bambino e
lipofaringe; della sua evoluzione; permette una reazione rapida e riessa agli
la protezione delle vie aeree a livello della laringe assicurata stimoli provenienti dalla regione dellorofaringe.
da tre meccanismi complementari che permettono di evitare le
false strade: Controllo corticale
lepiglottide, vero e proprio coperchio della laringe, si abbassa Una zona denominata opercolo rolandico, situata nella cor-
per chiudere lentrata del vestibolo laringeo. Essa comple- teccia, ai piedi della scissura frontale ascendente, assicura laspetto
tata dalle cartilagini aritenoidi volontario della deglutizione. Questo comando doppio, con
le corde vocali si adducono per assicurare con le bande ven- una rappresentazione in ogni emisfero cerebrale (asimmetrico),
tricolari un secondo piano di protezione delle vie respiratorie che permette a volte alcuni compensi nelle lesioni monolaterali.
Se ritiene attualmente che lemisfero dominante per la funzione diversi centri di comando, ma si riscontrano anche delle lesioni
della deglutizione non sia sempre in rapporto con la dominanza isolate di nervi cranici. La sintomatologia indotta dalla sede;
dellindividuo. Intervengono anche la corteccia premotoria e i tumori di capo e collo e i trattamenti associati (radioterapia,
motoria, cos come altre strutture complesse. Dal cervello parte chirurgia) a volte pi deleteri della lesione primaria;
il fascio cortico-bulbare che attraversa la capsula interna per giun- i disturbi delle funzioni superiori (demenze degenerative o
gere al lato opposto del tronco cerebrale (anche se una parte vascolari, lesioni psichiatriche o trattamenti farmacologici);
delle bre non si incrocia). Lesistenza di queste bre dormienti delle difcolt legate allet che sono tanto pi marcate con
sembra svolgere un ruolo fondamentale nella plasticit cerebrale. laumentare dellaspettativa di vita: alterazione dello stato den-
Questo controllo corticale rappresenta laspetto volontario della tale, assenza o insufcienza salivare, disturbi della peristalsi,
deglutizione e caratterizza la fase orale nelladulto. osteotosi cervicale, cattiva posizione durante i pasti, diminu-
zione della vigilanza o trattamenti farmacologici ne sono alcuni
Nuclei grigi esempi scelti;
il reusso gastroesofageo;
I nuclei grigi completano le due strutture precedenti assicu- i disturbi della prematurit o i postumi dellanossia neonatale;
rando, in particolare, la sincronizzazione della deglutizione. Per le anomalie e le malformazioni delle strutture dedicate a questa
unefcacia ottimale, opportuno avere un buon reclutamento funzione;
muscolare, equilibrato tra i muscoli agonisti e antagonisti, al altro.
momento giusto e con il numero necessario di unit motorie. Ci
partecipa allarmonia della funzione.
Sintomi e disturbi lamentati dal paziente [9]
Cervelletto Linterrogatorio del paziente o delle persone vicine ma anche
Il cervelletto assicura, dal canto suo, la coordinazione perfetta la semplice osservazione rivelano numerosi segni preziosi come:
tra respirazione e deglutizione, ma anche le sinergie sottili come durata del pasto, evitamento di alcuni alimenti, sbavamento,
quella richiesta per recuperare i detriti alimentari nei solchi gen- blocco, stasi, tosse [9] , raschiamenti di gola, sudorazioni, pallore,
givogiugali senza rischiare di mordersi la guancia o la lingua. alterazione del ritmo cardiaco e/o respiratorio (tachipnea a pi di
24 respirazioni/min nelladulto e a pi di 60 nel neonato), rumore
alla deglutizione, disagio o dolore, sensazione anormale, ageusia,
modicazione della voce [10] e cos via.
In pratica Il bilancio clinico realizzato al letto del paziente diviene allora
indispensabile per una visione chiara e precisa dei decit funzio-
nali.
Delle informazioni sensitive e sensoriali provenienti dalle
regioni orofaringee transitano attraverso il tronco cere-
brale per dirigersi verso il talamo e altre strutture superiori.
Queste stimolazioni causano una risposta organizzata dei Punto importante
centri nervosi dedicati alla deglutizione che scatenano le
azioni motorie attraverso dei nervi cranici. La deglutizione e la respirazione sono due funzioni intima-
Alcuni autori rilevano delle alterazioni della funzione mente legate la cui coordinazione deve essere nemente
che appaiono associate allet delle persone osservate, in analizzata. , quindi, indispensabile la loro osservazione
particolare nella protezione laringea o nellapertura dello contemporanea.
sntere superiore dellesofago. Esse potrebbero essere
dovute alle trasformazioni neurologiche che intervengono
con linvecchiamento [5] .
Conseguenze della disfagia
Le conseguenze sono multiple tanto dal punto di vista sociale,
sico e psicologico che economico. Eccone alcuni esempi:
Patologia la disidratazione [11] o la denutrizione determinano un circolo
vizioso da cui difcile uscire e che giustica una valutazione
Prevalenza [5, 6] nutrizionale al momento di ogni ricovero per disfagie cos come
In una popolazione classica di pi di 50 anni, la prevalenza della una misurazione regolare del peso;
disfagia valutata pari al 22%; essa arriva al 13% dei pazienti una ripercussione sulla funzione respiratoria [12] con laringite,
ricoverati e raggiunge il 60% in casa di riposo. ingombro bronchiale o pneumopatia da inalazione (30% dei
Si stima anche pari al 50% la percentuale di pazienti che, nel pazienti in terapia intensiva) [13] , ma anche sinusite per reusso
post-accidente vascolare cerebrale (AVC), sviluppano disfagia, con nasale, che sono dei disturbi comuni;
un conseguente aumento di tre volte della mortalit [3] . la perdita dei contatti sociali e del piacere di alimentarsi,
Cichero stima pari al 43% la frequenza delle inalazioni in questo lavversione per lalimentazione;
caso esemplare e altri autori citano dei valori che raggiungono il linuenza sulla durata media di soggiorno (DMS) (la disfagia
70%, con delle complicanze respiratorie nel 50% dei casi non trat- associata a un 40% di incremento della DMS) e sul costo del
tati. Ci dimostra a sufcienza la necessit di individuare questi ricovero in ospedale per una data patologia.
disturbi e di anticipare le loro conseguenze, in quanto lincidenza
aumenta con let. Sfortunatamente, lo screening sistematico
nelle popolazioni a rischio ancora raro o troppo tardivo, mal- Interdisciplinariet e disfagia
grado la comparsa di strumenti sempre pi pertinenti [7] .
La valutazione e il follow-up dei pazienti disfagici richiedono
una relazione stretta e uno scambio frequente tra i vari interve-
Eziologie [8] nenti, ma anche con la famiglia. Ci evita o limita fortemente gli
incidenti:
impossibile ricordare tutte le patologie che danno luogo a sul piano medico, diverse specialit si incontrano allincrocio
disfagia. Fra le cause principali, possiamo distinguere: rappresentato dalla disfagia: otorinolaringoiatra (ORL),
delle lesioni neurologiche acute (AVC, trauma cranico) o croni- gastroenterologo, neurologo, radiologo, rianimatore, pneumo-
che (sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotroca, malattia di logo e molti altri agiscono secondo la loro specica modalit
Parkinson, corea di Huntington, ecc.). Possono essere colpiti i terapeutica [14] ;
sul piano paramedico: sioterapista, ergoterapista, logopedista La fase orale termina con il riesso di deglutizione ed per
(ortofonista), dietista, infermiere o assistente sanitario e psico- questo che vericata lintegrit dei pilastri anteriori del velo. La
logo valutano e rieducano secondo le possibilit residue e la deglutizione spontanea di saliva informa sullefcacia del sistema
plasticit cerebrale. Generalmente, uno di questi attori svolge prima di qualsiasi studio alimentare. Un dito posto lateralmente
il ruolo di referente della deglutizione e costituisce il punto sulla cartilagine tiroide individua lascesa laringea e la protezione
di riferimento per membri dellequipe di rieducazione meno del vestibolo che ne deriva al momento di tentativi volontari (o
agguerriti. Egli coordina le attivit dellequipe nel loro insieme. spontanei) di deglutizione.
Sempre pi terapisti si formano per curare questi decit, che
Fase faringea
mettono in pericolo la qualit della vita e la salute dei pazienti
che ne soffrono. Seconda fase dellalimentazione, essa interamente condizio-
In numerose case di riposo (e di cura) od ospedali, tra il per- nata dal riesso di deglutizione e dalla sua efcacia:
sonale si incontra solo una parte di questi professionisti. Per tale lintegrit del velo del palato e la posizione dellugola a riposo
ragione, lapproccio al paziente disfagico non appartiene esclusi- e al momento dellemissione di suoni valutano la qualit del
vamente a una professione, ma deve essere, al contrario, il frutto velo e, indirettamente, lefcacia dello sntere orale posteriore
di una collaborazione efcace tra i possibili intervenenti [15, 16] . (costituito dalla base della lingua e dal velo), nonch il rischio
di reusso nasale;
le prove di scatenamento del riesso del vomito da parte
Aiuto al paziente del terapista e la presenza di deglutizione spontanea o di un
riesso di tosse conferiscono una prima impressione quanto
allintegrit e alla qualit del tronco cerebrale;
Valutazione la tosse volontaria o riessa, il raschiamento di gola, un rumore
Bilancio clinico (gorgoglii) permanente o le lamentele del paziente segnalano
talvolta delle stasi nellorofaringe;
Prima tappa indispensabile per la qualit delle cure, la risalita della laringe gi stata ricordata nella fase orale; essa
questa osservazione si focalizza su ciascuna delle tre fasi varia a seconda dellet e del vissuto del paziente (cicatrici,
dellalimentazione. Essa si realizza al letto del paziente con il brosi, ipotonia, ecc.);
materiale idoneo (guanti, abbassalingua, specchio laringeo od la mobilit delle corde vocali vericata con lutilizzo di suoni;
ogni materiale adeguato). la presenza di false strade salivari o una lesione delle corde
Questo approccio inizia con la raccolta di informazioni presso vocali modicano la voce (umida, sorda, ecc.);
il medico referente o lequipe infermieristica che segue il paziente i fastidi o le lamentele di tipo diverso sono accuratamente
quotidianamente. Esso prosegue con losservazione del paziente annotati, cos come la loro localizzazione. In alcuni casi, essi
nel suo letto o nella sua poltrona. Laddestramento dei terapi- indicano una stasi nei recessi faringei (vallecole e/o seni piri-
sti e la loro esperienza condizionano la qualit di questo esame formi).
clinico [17] .
Alcuni esempi di elementi pertinenti da rilevare: Fase esofagea
lo stato cognitivo e di veglia, che condizionano le capacit e il Ultima fase del percorso del bolo alimentare durante la deglu-
desiderio o il riuto di alimentarsi; tizione, essa inizia con il passaggio dello SSE. Questa fase
il tono della testa e del tronco: la posizione della testa in inaccessibile allosservazione diretta e richiede un materiale ido-
rotazione o in inclinazione modica il passaggio del bolo ali- neo (endoscopio, ecc.). La sua valutazione da parte del terapista al
mentare a livello della faringe. Il raddrizzamento del tronco letto del paziente molto soggettiva, anche se lesperienza afna
(oltre i 60 ) limita il rischio di reusso gastroesofageo; le competenze diagnostiche. Si individuano cos:
la mobilit degli arti superiori, che permette di portare gli ali- la sensazione di dolore o di blocco situato in corrispondenza
menti alla bocca, punto di partenza dellalimentazione; della tiroide, i rigurgiti o altre lamentele che caratterizzano a
la qualit della respirazione: lingombro, la tachipnea o volte i problemi di apertura dello SSE;
lincoordinazione perturbano la funzione; gli stessi sintomi evocati a livello dello sterno orientano mag-
la presenza di una sonda alimentare condiziona limportanza e giormente verso un problema di peristalsi esofagea o di reusso;
lurgenza delle somministrazioni orali. Il tipo di sonda dipende le laringiti o la voce rauca sono, a volte, la conseguenza di questi
dalla durata stimata dei disturbi; reussi sulle vie respiratorie.
la tracheotomia pu alterare la dinamica laringea. Sono prese in considerazione altre osservazioni del paziente o
della sua famiglia (cfr. supra: Sintomi e disturbi lamentati dal
Analisi della fase orale paziente).
Questo livello il pi accessibile al momento del bilancio cli- Dei tentativi alimentari con solidi e liquidi terminano il bilancio
nico. Lesame sistematico passa in rassegna le diverse strutture clinico. In caso di dubbio sulle competenze del paziente, possono
quali si presentano al bolo alimentare durante la sua progressione: essere proposti degli esami complementari.
lapertura/chiusura orale pu essere limitata a causa di un tono Alcuni terapisti posizionano un rilevatore digitale per valutare
eccessivo dei masticatori, a una brosi legata a una radiote- la saturazione in ossigeno al momento dei tentativi di deglu-
rapia o a un problema articolare a livello dellarticolazione tizione a vuoto o con degli alimenti. Diversi studi hanno, in
temporo-mandibolare (ATM) e cos via. Tutto ci ci indica che effetti, mostrato la presenza di una desaturazione di pi del 3% al
il paziente non potr mangiare dei bocconi troppo grandi per la momento di false strade.
sua ampiezza di apertura orale. La dentizione va naturalmente Altri hanno fatto ricorso a dei test di valutazione come il volume
vericata in parallelo; viscosity test [18] o il 3-ounce water swallow test [19] .
la salivazione, fattore importante di coesione del bolo ali- I limiti dellesame clinico dipendono in parte dalle competenze
mentare, talvolta insufciente o, al contrario, eccessiva. del terapista, ma esso resta per principio relativamente soggettivo.
Liperscialorrea non deve, tuttavia, essere confusa con lassenza
o il ritardo del riesso di deglutizione o con un disturbo delle
Esami complementari
prassie linguali che induce un accumulo di saliva nel serbatoio
sottolinguale e uno sbavamento a onde; Esame dinamico in sala di radiologia (videouoroscopia,
la mandibola testata in tutti i suoi assi di libert: apertura- modied baryum study) (Fig. 2)
chiusura-diduzione (movimento laterale)-antepulsione ed Questa tecnica resta il gold standard descritto dallinsieme degli
eventualmente retropulsione; intervenenti e dalla letteratura specialistica nel settore. La video-
le labbra e il tono delle guance; uoroscopia ha conosciuto delle evoluzioni interessanti in questi
la lingua: devono essere ispezionate ampiezza, sensibilit, forza ultimi anni. Il suo obiettivo quello di valutare lefcacia e la sicu-
e coordinazione pi prassie linguali, ed interessante una rezza della deglutizione. Lesame si realizza con il paziente seduto
discussione sul gusto, in quanto esso condiziona il desiderio sul tavolo radiograco o nel letto (semiseduto), ma pu essere
e il piacere di alimentarsi. effettuato nella posizione abituale del soggetto al momento del
Approccio farmacologico
Alcune sostanze sembrano svolgere un ruolo sul riesso di
deglutizione. Cos, la supplementazione in capsaicina migliora la
deglutizione nel paziente neurologico anziano riducendo il tempo
di latenza del riesso e abbreviando il tempo di sollevamento della
laringe [40] .
Figura 4. Diversi rilevatori consentono di valutare, grazie al biofeed- in corso la ricerca delleffetto di alcune sostanze sulla funzione
back, il lavoro svolto dal paziente. della deglutizione.
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D. Bleeckx, Kinsithrapeute-ergothrapeute, Swallowing therapist, Professeur, collaborateur dALISTER, charg de formation, directeur adjoint
(didier.bleeckx@ghdc.be).
Secteur paramdical, Grand Hpital de Charleroi, Grand-rue, 3 6000 Charleroi, Belgique.
Ogni riferimento a questo articolo deve portare la menzione: Bleeckx D. Deglutizione. Valutazione. Rieducazione. EMC - Medicina Riabilitativa 2012;19(3):1-9
[Articolo I 26-067-A-10].
Disponibile su www.em-consulte.com/it
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