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GESUALDO
CUORE DELLIRPINIA
GESUALDO
Gesualdo sito a 676 m. sul livello del mare; lagro, invece, varia dai circa 300 metri della piana in
prossimit del torrente Fredane posto a sud del centro, ai circa 800 della zona dellOtica nella parte
settentrionale.
Abitato sin dalla preistoria, Gesualdo prese vita con la dominazione Longobarda in Italia.
La citt si sviluppa nella sua parte pi antica intorno al castello medioevale che domina la valle del
Fredane, mentre labitato moderno si estende verso est.
Lorigine del nome Gesualdo deriverebbe dal medioevale Gisivaldum, che secondo la ricostruzione
dello storico padre Cipriano de Meo, potrebbe derivare dal nome cavaliere longobardo Gis o Ghiz,
probabile primo reggente del feudo, e da Wald (bosco), quindi il bosco di Gis. Gisivaldum.
Lavvento di Carlo Gesualdo (Venosa, 8 marzo 1566 Gesualdo, 8 settembre 1613) segn la rinascita
del borgo Gesualdo e la sua consacrazione a citt della Cultura. Grazie al Principe Musicista, il
rinascimento e le sue arti illuminarono il periodo pi fulgido della storia gesualdina.
Il Castello, da austero maniero divenne elegante residenza nobiliare, mentre lantico borgo, da
fortezza chiusa e inattaccabile si trasform aprendosi agli spazi e alla modernit.
Alla ritrovata fede di Carlo Gesualdo e alla costanza dei suoi successori si deve la presenza di
monumenti e di molti luoghi di culto, adesso custodi della fede e testimoni della storia di Gesualdo .
MONUMENTI DA VISITARE
IL CASTELLO (XVI sec.)_________________________________________
Da segnalare inoltre, la chiesa degli Afflitti (XVII sec.), nel rione Canale dove sono custodite bellissime
tele del seicento di scuola napoletana come la Deposizione di Francesco Guarini da Solofra;
La chiesa di Santa Maria della Piet (XVII sec.), nella via Roma con allinterno la fonte battesimale
scolpita nel caratteristico marmo alabastro di colore giallo tipico delle cave di Gesualdo;
la chiesa dellAddolorata (XVII sec.), sita allinizio di via Roma con allinterno la cupola affrescata
dallartista contemporanea Katy Toma.
PER APPROFONDIMENTI E CURIOSITA SUI MONUMENTI CONSULTA LE PAGINE DEL SITO PROLOCO
ALLINDIRIZZO WWW.PROLOCOGESUALDO.JIMDO.COM
Un particolare ringraziamento a Pino Biancardo, Franco Caracciolo, Loredana Zarrella, Enzo Caloia, Olindo Giovanniello per
il prezioso contributo fotografico e Michele Zarrella, Alfonso Cuoppolo, Carmine Caracciolo e Goffredo Pesiri per i testi e per le
ricerche.
ITINERARI STORICO-ARTISTICI
I Itinerario Zona storica___________________________
Visita al CASTELLO e BORGO ANTICO - CENTRO STORICO
Con larrivo in Piazza Neviera parte la visita alla Citt del Principe dei Musici.
Sito al centro del paese, il Castello di Gesualdo (prossimo all'apertura definitiva) domina labitato
segnandone il panorama di scorci incantati dai riflessi quasi fiabeschi.
Eretto dai Longobardi nel VI secolo come fortezza difensiva divenne poi presidio e sede di comando
dell'ampio feudo della potente famiglia Gesualdo.
Con l'avvento del Principe Carlo Gesualdo, l'antico maniero venne trasformato in una sontuosa
residenza dallo stile rinascimentale.
Il castello caratterizzato da una pianta rettangolare rafforzata agli angoli da torrette semicircolari ed
ha pi la parvenza di un edificio signorile a uso residenziale che di un maniero-fortezza. (vedi
descrizione monumenti). Al cospetto del maniero, lattenzione poi spazia tra limponenza della Chiesa
del Rosario che domina la piazza e i bastioni del castello testimoni della potenza feudale di Gesualdo.
Seguendo un naturale percorso verso il sole, ecco la scalinata che conduce alla sottostante Piazza
Umberto I. Lungo il cammino i visitatori potranno ammirare: l'antica Fontana dei Putti sormontata
dallo stemma cittadino, gli imponenti portali in pietra lavorata, memoria di antiche nobilt, la graziosa
Piazzetta dedicata a Cillo Palermo, poeta gesualdino e i suggestivi vicoli del borgo Celso.
Giunti al termine della scalinata, nella piazza dedicata al Re Umberto I da subito l'attenzione verr
rapita dagli zampilli d'acqua della grande fontana seicentesca realizzata in marmo onice di
Gesualdo, mentre imperiosa si erge la sagoma del Cappellone, imponente costruzione che da simbolo
religioso divenne poi col tempo tribunale e testimone secolare della storia della comunit.
Con il panorama della sterminata valle del Fredane sullo sfondo, sulla destra, incastonata nel borgo
antico, ecco la Chiesa di San Nicola. Dopo la chiesa, il percorso volge verso la cittadella
seicentesca dominata dal Castello che si erge sulla rocca.
L'antico abitato di Gesualdo si sviluppa lungo stradine realizzate in pietra locale sulle quali si
affacciano i palazzi signorili, prima residenza delle famiglie nobili della Corte rinascimentale, ora di
pubblica propriet. Mirabili per originalit i Palazzi Pisapia e Mattioli.
Questi palazzi, tra ampi saloni, loggiate e giardini pensili, aprono le porte l'atmosfera del 600
gesualdino, l'epoca fulgida della storia di questo paese.
Riprendendo il cammino lungo i sentieri si accede nella parte popolare del centro storico, dove antichi
portali, strettoie ed anfratti, aprono scenari sempre nuovi ed appassionanti.
Il percorso, fatto di un virtuoso incedere di curiosit, conduce nel borgo del Canale, dove domina
l'imponenza della fontana con i portici risalente al 600.
Da l, risalendo la ripida scalinata della Neviera, si torna al punto di partenza.
Percorso 3 km circa
Il centro urbano di Gesualdo si estende a ridosso di una dorsale mentre il territorio comunale si
espande su due valli, tra loro divise dal Monte Otica (800 m.s.l.). La parte settentrionale del comune si
affaccia sullampia Valle dellUfita, dove predomina un paesaggio variegato fatto di ampi campi arati
e zone molto urbanizzate, con il profilo dei Comuni di Ariano Irpino e Grottaminarda che
predominano sul resto. Larea meridionale si affaccia sullampia Valle del Fredane. Il panorama
spazia dai Monti Picentini fino alle alture di Montevergine con una veduta privilegiata sullampia e
rigogliosa valle del Calore ricolma di colori e vivacit di paesaggio.
Dal panorama si distinguono nettamente i profili di molti paesi, tra questi SantAngelo dei Lombardi a
est, Nusco di fronte, Taurasi, Montemiletto e la Valle di Avellino e i monti del Sannio a ovest.
PERCORSI NATURALISTICI_____________________________________
FESTIVITA RELIGIOSE_____________________________
Prima Domenica di Maggio - Festivit in onore della Madonna delle Grazie Rione Cappuccini
Penultima domenica di agosto - Festivit in onore di San Rocco e Maria SS. Addolorata
Ultima domenica di agosto - Festivit in onore di San Vincenzo Ferreri e Maria SS. del Rosario
SAPERI & SAPORI (Mese di Agosto) Rassegna culturale e sagra prodotti tipici
La sua presenza, se pur breve, rimase impressa nella mente e nei cuori dei suoi compagni.
A testimonianza di quella straordinaria presenza, nel convento possibile visitare la Cella dove visse il
Santo e un piccolo Museo dove sono custodite reliquie e testimonianze del passaggio di San Pio da
Pietrelcina a Gesualdo.
Il luogo, ameno e sobrio, oggi meta di silenziosi e devoti pellegrini che raggiungono la quiete di
Gesualdo per ripercorrere lo straordinario cammino di fede e di speranza che ha reso la figura del
Santo con le stigmate unicona della moderna cristianit.
Gesualdo un paese ameno et vago alla vista quanto si possa desiderare co unaria
veramente soave e salubre cos scriveva nel 1594 Alfonso Fontanelli, diplomatico di Casa
dEste.
Ancora oggi il vasto e bellissimo panorama che si svolge dal belvedere di Via Biffa o da
quello del castello e laria pulita e profumata sono una caratteristica e una ricchezza da
custodire gelosamente insieme ai suoi onusti monumenti.
Passeggiando per le vie, i vicoli e le piazze possiamo ammirare i monumenti e gli angoli
caratteristici che sono custodi di unantica e solida tradizione e testimoni del patrimonio
artistico che possiede questo nobile paese.
Vedere la terra, il cielo e i paesaggi mentre cammini per queste strade, calpestare le pietre dei
vicoli e delle piazze pensando che lhanno fatto, prima di noi, i personaggi che qui sono
vissuti, sentire l'aria profumata, che sale dalla campagna, d limpressione di essere in
contatto con gli elementi della natura rendendo lieto il soggiorno e suscitando certe intime
innocenti sensazioni: un po' come essere in contatto con lumanit, col cuore della terra e
con la storia delluomo che s'intreccia con quella del paese e degli straordinari personaggi che
qui sono vissuti.