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Il botulino
Botulino negli alimenti Terapia
In caso di dubbio, prima del consumo di una conserva quindi importante ripastorizzare
il vasetto chiuso (80C per almeno 20/30 minuti) o farne bollire il contenuto prima di
consumarlo.
Per essere efcace, il trattamento termico deve avvenire a 121C per almeno 3 minuti;
simili temperature sono raggiungibili soltanto attraverso l'utilizzo della pentola a pressione.
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Botulino negli alimenti http://www.my-personaltrainer.it/salute/botu...
(sale da cucina - NaCl) e/o contenente pi del 2% di acido acetico (mediante l'addizione di
aceto alimentare, facendo gli opportuni calcoli in base a quanto riportato in etichetta).
Nelle marmellate, invece, importante che la percentuale di zucchero raggiunga almeno il
50/60%.
Concentrazioni inferiori di aceto, sale o zucchero possono risultare ugualmente efcaci se
associate al trattamento termico di bollitura o pastorizzazione. Occorre invece raggiungere
i 121C per almeno 3 minuti in caso di conserve non acide, non salate, non zuccherate e
ricche d'acqua.
Nel caso si percepiscano segnali della possibile presenza di tossine (coperchio sollevato),
prima di buttarlo, buona regola procedere con la bollitura dell'alimento, in modo da non
disperdere le tossine nell'ambiente.
Dal momento che spore botuliniche sono state trovate in residui di miele utilizzati da bambini
affetti da botulismo infantile, il consumo di questo alimento andrebbe evitato nei primi dodici
mesi di vita.
In campo industriale vengono utilizzati conservanti alimentari specici, capaci di impedire il
moltiplicarsi del botulino. Grazie a questo pretesto, alcune di queste sostanze, in modo
particolare i nitriti e i nitrati, vengono impiegate in larga misura per esaltare la colorazione
dell'alimento. Purtroppo un sovradosaggio particolarmente nocivo non solo per il botulino
(che verrebbe comunque inattivato a concentrazioni minori), ma anche per l'uomo.
Terapia
Vedi anche: Farmaci per la cura dell'intossicazione da Botulino
Fino a pochi anni fa, le intossicazioni da botulino erano spesso mortali (60-70% dei casi).
Oggi, grazie all'impiego delle moderne tecniche di respirazione articiale assistita e alla
somministrazione del siero antibotulinico (antitossina), il tasso di mortalit sceso al
15-20%.
Le probabilit di sopravvivenza sono tanto maggiori quanto pi tempestiva la diagnosi; in
questo caso le strategie terapeutiche si basano, ancor prima che sui sopraccitati interventi,
sulla somministrazione di purganti o emetici, che favoriscono l'evacuazione delle tossine
presenti nel tubo digerente e non ancora assorbite. La terapia antibiotica di sostegno
prevede la somministrazione di penicillina a dosaggi di 10-20 milioni UI/die.
Nei casi pi gravi, la completa guarigione dal botulismo richiede diversi mesi di
convalescenza.
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