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Flash settimanale Lavoro Febbraio 1/2013 Milano 07/02/2014

Contratto a tempo determinato successione contratti personale artistico e tecnico


della produzione di spettacoli

La Direzione Generale per l'Attivit Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con
interpello n. 6 del 30 gennaio 2014, ha risposto ad un quesito della Associazione Nazionale Consulenti del
Lavoro, in merito alla corretta applicazione dellart. 5, comma 4 ter, del D.Lgs. n. 368/2001 e delle
disposizioni di cui al D.P.R. n. 1525/1963, recante lelenco delle attivit per le quali, ai sensi dellart. 1
secondo comma, lettera a), della legge 18 aprile 1962, n. 230, consentita per il personale assunto
temporaneamente la apposizione di un termine nei contratti di lavoro.

In particolare, listante chiede se lattivit svolta dal personale artistico e tecnico della produzione di
spettacoli o da quello assunto per specifici spettacoli, ovvero programmi radiofonici o televisivi, possa
essere considerata attivit stagionale, ai fini dellesclusione dal rispetto della disciplina in materia di
intervalli temporali tra due contratti a termine.

La risposta in sintesi:

" [] In sostanza, il quadro regolatorio di riferimento ammetteva lapposizione del termine sia per il
personale artistico e tecnico della produzione di spettacoli, sia per personale diverso (ad esempio
il personale operaio e impiegatizio).

Sulla base di quanto sopra si ritiene che la deroga in materia di intervalli, dal momento che fa
riferimento al D.P.R. n. 1525/1963, debba tener conto della ratio che stata seguita nella elaborazione
dello stesso Decreto, finalizzato ad implementare, come detto, le ipotesi in cui era ammessa
lapposizione di un termine al contratto di lavoro.

Tale operazione interpretativa deve inoltre tener conto delle contestuali restrizioni operate dallo
stesso D.P.R. e che, in particolare, vogliono riferirsi al personale sia artistico che tecnico ma anche
personale diverso addetto ai singoli spettacoli o serie di spettacoli consecutivi di durata prestabilita.

Si ritiene pertanto che la deroga di cui allart. 5, comma 3, del D.Lgs. n. 368/2001 in materia di
intervalli, possa trovare oggi applicazione proprio nelle ipotesi gi citate e cio con riferimento alla
attivit prestata da tutto il personale addetto ai singoli spettacoli o serie di spettacoli
consecutivi di durata prestabilita, sia questo personale artistico, tecnico, impiegatizio o operaio.

Con specifico riferimento al settore dello spettacolo si ricorda tuttavia che, secondo una consolidata
giurisprudenza della Corte di Cassazione, ai fini della legittimit dellapposizione del termine,
necessario che ricorrano i requisiti:

a) temporaneit della occasione lavorativa rappresentata dalla trasmissione o dallo spettacolo, intesi
come eventi non necessariamente straordinari od occasionali, ma di durata limitata dellarco temporale
della programmazione complessiva;
b) specificit del programma, unico (anche articolato in pi puntate o ripetuto nel tempo) e con
connotazione particolare;

c) connessione reciproca tra specificit dellapporto del lavoratore e specificit del programma o
spettacolo, c.d. vincolo di necessit diretta (cfr.: Cass. sentt. nn. 24049/2008, 16690/2008,
8385/2006, 1291/2006, 23234/2010, 3308/2012).".

INPS: cir.20/2014 - determinazione del limite minimo di retribuzione giornaliera per


l'anno 2014

L'INPS, con circolare n. 20 del 6 febbraio 2014, comunica la determinazione - per l'anno 2014 - del
limite minimo di retribuzione giornaliera ed aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le
contribuzioni dovute in materia di previdenza ed assistenza sociale. In particolare, la circolare diretta
ai:

Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile Uniemens
Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia mensile analitica Uniemens Lista PosPA
(Gestione ex Inpdap)
Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile Uniemens Lista
PosSportSpet (Gestione ex Enpals)

Artigiani e commercianti - Contribuzione per il 2014

Dal 1 gennaio 2012, le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratori
artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell'Inps, ai sensi dell'art. 24, comma 22 del D.L. n.
201/2011, aumentano dell'1,3% dall'anno 2012 e successivamente dello 0,45% ogni anno fino a raggiungere il livello
del 24%.

Di conseguenza, l'Inps, con la circolare n. 19 del 4 febbraio 2014, rende noto che, per il 2014, le aliquote
contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti, sono pari alla
misura del 22,20%.

Continuano a trovare applicazione, anche per l'anno 2014, le disposizioni di cui all'art. 59, comma 15 della legge n.
449/1997, relative alla riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attivit commerciali
con pi di sessantacinque anni di et, gi pensionati presso le gestioni dell'Inps e le agevolazioni stabilite dall'art.
1, comma 2 della legge n. 233/1990 per i coadiuvanti e i coadiutori di et inferiore a ventuno anni.

Per i soli iscritti alla gestione degli esercenti attivit commerciali alla predetta aliquota del 22,20% deve essere
sommato lo 0,09%, a titolo di aliquota aggiuntiva istituita dall'art. 5 del D.Lgs. n. 207/1996, ai fini dell'indennizzo
per la cessazione definitiva dell'attivit commerciale. L'obbligo di versamento di tale contributo stato prorogato,
dall'art. 35, comma 1 della legge n. 183/2010, sino al 31 dicembre 2014 e dall'art. 1, comma 490, lett. b), L. n.
147/2013 sino al 31 dicembre 2018.

Premi Inail - Istruzioni operative sul differimento dei termini

Con la nota 3 febbraio 2014, n. 816, l'Inail, facendo seguito alla nota n. 495/2014 ed al D.L. n. 4/2014, con cui
stato disposto il differimento al 16 maggio 2014 dell'autoliquidazione dei premi ordinari e dei premi speciali unitari
artigiani nonch di tutti gli altri premi speciali, fornisce istruzioni operative per alcuni casi e adempimenti
particolari.
Somministrazione - Condizioni di liceit del contratto

Il Ministero del lavoro, con l'interpello 30 gennaio 2014, n. 5, fornisce chiarimenti circa la corretta
interpretazione dell'art. 20, comma 5, D.Lgs. n. 276/2003, concernente la disciplina del contratto di
somministrazione di lavoro.

In particolare, il Ministero risponde alla Confindustria in merito all'esistenza o meno di un obbligo di


comunicazione, nell'ambito del contratto di somministrazione, da parte dell'impresa utilizzatrice nei confronti
della Direzione territoriale del lavoro circa l'effettuata valutazione dei rischi, ai sensi della normativa vigente in
materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

STUDIO ANSELMI

www.studioanselmi.it

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