In natura le molecole e gli elementi che costituiscono un organismo non vivente e uno vivente sono pressoch simili, eppure la modalit con cui questi elementi interagiscono tra loro crea delle differenze significative (es. differenza tra iguana e roccia). Un organismo vivente sar quindi influenzato da fattori fisici (ambientali) allo stesso modo dei non viventi ma avr anche una importante componente interna di controllo definita genoma. Il DNA genomico (acido desossiribonucleico) diventa cos la netta separazione tra linanimato e il vivente. Il DNA si compone di nucleotidi formati da un gruppo fosfato, un deossiribosio e quatto diverse basi azotate: adenina, guanina, citosina e timina. Sequenze di diverse basi azotate danno luogo ai geni. Dei geni che compongono tutto il DNA si distinguono due importanti sottogruppi: - Esoni, parte del gene che viene trascritta e codificata; - Introni, parte del gene che viene trascritta ma non codificata. In passato la totalit del DNA non codificante veniva definito come junk DNA, oggi sembra che questa definizione non sia pi corretta poich molte ricerche hanno associato a questo DNA svariate funzioni come quella di protezione del codificante o regolazione della metamorfosi/crescita dellorganismo. Linsieme di tutti i geni presenti nellorganismo viene definito genotipo, linsieme delle caratteristiche genetiche manifestate dallorganismo (forma, dimensioni, fasi di sviluppo) vengono definite fenotipo. La trascrizione del DNA e la traduzione di questo in proteine diventa un elemento fondamentale nella regolazione di tutti quei processi tipici degli esseri viventi volti a regolare limmagazzinamento, il consumo e rilascio dellenergia, conosciuti anche come processi metabolici . Un esempio pu essere il processo biochimico della fotosintesi clorofilliana volta a trasformare lenergia elettromagnetica del sole in zuccheri con lelaborazione di acqua e anidride carbonica e il rilascio di ossigeno nellaria. Gli esseri viventi possono essere classificati, in base al modo in cui reperiscono dal sole lenergia necessaria ai processi metabolici, in: - Produttori, piante e funghi; - Consumatori primari, erbivori; - Consumatori secondari, carnivori. Unaltra pi accurata classificazione quella delle specie introdotta da Linneo nel XVIII secolo, in questa classificazione scientifica (tassonomica), propria della biologia, i viventi vengono raggruppati secondo caratteristiche morfologiche comuni in specie. Con la teoria evoluzionistica le specie che attualmente vivono sulla terra (uomo compreso) sono state raggruppate in un albero filogenetico che si dipana da un progenitore comune a tutti gli organismi fino alle specie attualmente conosciute.
AL disopra dei regni si trovano i Domini che sono 3:
- Procarioti, organismi unicellulari anucleati; - Archeobatteri, organismi primordiali unicellulari anucleati; - Eucarioti, organismi uni o pluricellulari provvisti di nucleo, che a loro volta si suddividono in protisti, funghi, piante e animali.
2) Genetica e Metodo scientifico
La genetica (dal greco antico ghenetiks, relativo alla nascita o ghnesis, genesi, origine) la scienza che studia i geni e la variabilit genetica negli organismi con la ricerca dei loro meccanismi di funzionamento e trasmissione. Pioniere nel campo della genetica fu Gregor Mendel che individu la relazione tra i caratteri ereditari e la loro espressione nel fenotipo dellindividuo. La ricerca nella genetica si svolge applicando quello che il metodo scientifico introdotto storicamente da Galileo Galilei nel XVI secolo. Dallosservazione del fenomeno si formulano delle ipotesi con delle previsioni da verificare, e si effettua lesperimento. Al controllo dei risultati, se lesito positivo (conferma dellipotesi) si formuler una teoria, se invece il controllo risulta negativo si proceder con la formulazione di nuove ipotesi e previsioni. Questo metodo scientifico si basa quindi su due tipi di ragionamento, quello induttivo e quello deduttivo. Caratteristica fondamentale del metodo scientifico la riproducibilit dellesperimento , in quanto la teoria risulter valida solo se sempre verificata. Diventa quindi fondamentale per la comunit scientifica la condivisione dei dati degli esperimenti per rendere verificabile la nuova teoria tramite riviste settoriali altamente specializzate. Negli esperimenti riguardanti la biologia di norma vengono usati degli organismi-modello perch pi piccoli delluomo e con tempi di sviluppo pi rapidi. La scelta di questi organismi comporta spesso dei risultati non applicabili alluomo che presenta una struttura genetica pi complessa. La genetica medica si occupa in particolare dello studio delle malattie genetiche che possono manifestarsi alla nascita dellindividuo o durante la vita (es. neoplasie, problemi cardiovascolari ecc)
3) Riproduzione e variabilit genetica
Un organismo vivente, che si riproduce per via sessuata, ha nel proprio corredo genetico coppie di cromosomi provenienti dalla madre e dal padre. La totalit delle cellule dellorganismo sono dette somatiche o diploidi. Nelluomo sono presenti 23 coppie di cromosomi, 22 somatiche e una sessuale. I cromosomi sessuali si dividono in XX nella donna ed XY nelluomo. Oltre ad essere i cromosomi determinanti il sesso dellindividuo, la coppia XY delluomo rappresenta un appaiamento di cromosomi solo parzialmente omologhi, nella donna tutte le cellule aploidi avranno cromosoma sessuale X, nelluomo saranno in parte X e in parte Y. Gli organismi si originano dallincontro di 2 cellule sessuali (una maschile e una femminile) della stessa specie che possiedono un corredo genetico dimezzato rispetto allindividuo da cui si originano. La divisione e la specializzazione di queste particolari cellule, dette aploidi, prende il nome di meiosi o gametogenesi. La meiosi si divide in due fasi dette meiosi 1 e meiosi 2, separate da una interfase detta intercinesi in cui non avviene la duplicazione del DNA. Nella profase della meiosi 1 avviene laccoppiamento dei cromosomi omologhi, questi presentano dei geni identici situati nello stesso sito o tratto del cromosoma e prendono il nome di alleli, legati da proteine che costituiscono il complesso sinaptinemale (complesso che si discioglier alla fine del crossing- over). In questa fase tra i cromosomi avviene, in punti ben determinati detti chiasmi, uno scambio di segmenti detto crossing-over, un fenomeno di ricombinazione genetica. Nellanafase 1 i cromosomi omologhi vengono separati (assortimento indipendente) nelle due cellule generate dalla meiosi 1. Se la separazione degli omologhi nella meiosi 1 non avviene nella maniera prevista possono insorgere delle problematiche nello zigote appena formatosi (aberrazione genetica) che normalmente muore alla sua formazione, uneccezione costituita dagli zigoti che presentano tre copie del cromosoma 21 invece di due (trisomia 21). Questi zigoti sviluppano in individui con la sindrome di down. Il processo di crossing-over, lassortimento indipendente e lunione casuale dei gameti femminili e maschili alla fecondazione sono strumenti atti a produrre una variabilit genetica sempre maggiore. La variabilit un elemento chiave nellevoluzione di una specie e nelladattamento di questa a nuovi ambienti e condizioni climatiche.
Alessandra Brando Angelica Severin Antonella Porzio Cornelia Tecu Davide Iovino Emanuele Degli Esposti Francesca Tiana Gaia Mirabella Giulia Bizzarri Giulia Marianelli Ilaria Prosperi Martina Toti Valentina Bartoloni Victoria Giovannucci