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Mario Luzi

Natura

La terra e a lei concorde il mare


e sopra ovunque un mare pi giocondo
per la veloce fiamma dei passeri
e la via
della riposante luna e del sonno
dei dolci corpi socchiusi alla vita
e alla morte su un campo;
e per quelle voci che scendono
sfuggendo a misteriose porte e balzano
sopra noi come uccelli folli di tornare
sopra le isole originali cantando:
qui si prepara
un giaciglio di porpora e un canto che culla
per chi non ha potuto dormire
s dura era la pietra,
s acuminato l'amore.

Da "Avvento Notturno"
Avorio

Parla il cipresso equinoziale, oscuro


e montuoso esulta il capriolo,
dentro le fonti rosse le criniere
dai baci adagio lavan le cavalle.
Gi da foreste vaporose immensi
alle eccelse citt battono i fiumi
lungamente, si muovono in un sogno
affettuose vele verso Olimpia.
Correranno le intense vie d'Oriente
ventilate fanciulle e dai mercati
salmastri guarderanno ilari il mondo.
Ma dove attinger io la mia vita
ora che il tremebondo amore morto?
Violavano le rose l'orizzonte,
esitanti citt stavano in cielo
asperse di giardini tormentosi,
la sua voce nell'aria era una roccia
deserta e incolmabile di fiori.

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