L'immagine di David che propone Bernini un'interpretazione nuova e pi profana che religiosa. Rispetto
all'eroe meditativo, che domina gli eventi e guida le sue stesse forze con l'uso della ragione, come avveniva
negli esempi rinascimentali offerti da Donatello, Michelangelo, Verrocchio, qui invece rappresentato un
atleta nel pieno dello sforzo fisico, tutto avvitato su s stesso in un classico "contrapposto". Anche la
smorfia del viso, la testa girata e lo sguardo laterale, accompagnano il suo gesto. L'atteggiamento ripreso
dall'energico Polifemo che Annibale Carracci aveva dipinto nella Galleria Farnese a Roma, e molti tratti
della figura rinviano ad esempi ellenistici.
L'intonazione classicheggiante chiaramente aderente alla passione che il suo committente, cardinale
Scipione Borghese, nutriva per l'antichit, e si pone come un'allegoria delle virt eroiche, anzich che come
un soggetto biblico offerto alla meditazione religiosa.
La composizione spiraliforme, l'articolarsi delle membra e soprattutto il grande senso di energia espresso
da quest'opera sono esaltate dalla luce proveniente dalle finestre, poich Bernini ha studiato a fondo la
collocazione della statua e le condizioni ambientali della galleria in modo da ottenere il massimo risalto del
movimento della figura nello spazio.
La ricerca sulla relazione ambientale che Bernini segue in questa scultura non nuova per lui, si tratta delo
svuluppo e approfondimento della stessa tematica affrontata nel Nettuno e Tritone, realizzato pochi anni
prima per il cardinale Alessandro Peretti. Anche in quel caso si trattave si inserire la scultura in un contesto
complesso e molto caratterizzato come la monumentale fontana di Villa Montalto-Peretti.