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La parcella dellavvocato: in quanto tempo si

prescrive?
La prescrizione presuntiva per i crediti del professionista di tre anni, mentre ha 10 anni
il cliente per far valere la responsabilit dellavvocato.

Gli avvocati (e qualsiasi altro professionista) hanno un tempo piuttosto ristretto per poter
richiedere il pagamento della parcella al cliente moroso. Tale termine (che viene detto
termine di prescrizione) di tre anni. In altre parole, scaduto tale periodo, il cliente
potr opporre un secco rifiuto al professionista che gli chieda il pagamento dellonorario.
E, anche ammettendo che questultimo ottenga un decreto ingiuntivo dal tribunale
(infatti, il giudice potrebbe ugualmente concederlo), il cliente potr opporsi, eccependo
la prescrizione e quindi non dovendo pagare alcunch.

Da quando decorrono i tre anni?

I tre anni decorrono dallesecuzione della prestazione.

Cosa si intende con esecuzione?

In caso di giudizio pu coincidere con la sentenza passata in giudicato, con laccordo


conciliativo o la revoca del mandato. Al contrario, per i procedimenti non terminati si fa
riferimento allultima attivit svolta nellinteresse del cliente, da valutare caso per caso.

In questo arco temporale dei tre anni non deve essere intervenuto alcun atto
interruttivo da parte del presunto creditore. Sono atti interruttivi, per esempio, una
raccomandata con cui si sollecita il pagamento, la notifica di un decreto ingiuntivo o di
una citazione.

Dopo latto interruttivo, il decorso del termine triennale si interrompe e ricomincia a


decorrere da capo.

Queste regole non valgono solo per avvocati, ma per qualsiasi altro
professionista: geometri, ingegneri, commercialisti, notai, consulenti del lavoro, medici,
ecc.

La natura presuntiva della prescrizione


In verit, la prescrizione triennale del professionista si dice che ha una natura
presuntiva: ossia si presume che il debitore abbia pagato il credito offrendo
semplicemente la prova dellavvenuto decorso del termine. Ci perch si tratta di
prestazioni quelle dei professionisti il cui pagamento avviene, nella normale pratica
commerciale, in maniera immediata o comunque in tempi brevi.

Quindi la legge presume che, dopo tre anni, certamente il creditore avr chiesto
ladempimento e il debitore abbia pagato.

Il fatto per che si presuma il pagamento non implica che esso sia realmente avvenuto.

Ed infatti il creditore pu dimostrare in causa che il cliente non lo ha davvero pagato.


Insomma, per il creditore non detta lultima parola. davvero

Il professionista, quindi, deve dimostrare davanti al giudice la mancata soddisfazione del


proprio credito. Non si tratta, per, una cosa facile. Tale prova, infatti, pu essere fornita
solo in un modo, peraltro particolarmente difficile: ossia, con un giuramento (cosiddetto
giuramento decisorio) del cliente. Il debitore, cio, deve ammettere (o meglio, giurare)
davanti al giudice che non ha pagato il professionista. Se il debitore giura di aver pagato,
il creditore perde la causa e non potr pretendere alcunch. Al contrario, se il debitore
giura di non aver pagato, il professionista potr richiedere il pagamento.

Se il debitore giura il falso, il giudice dovr comunque ritenere avvenuto il pagamento e


il creditore vedr prescritto il proprio diritto. In altre parole, anche se mente, il cliente
vince la causa.

A questo punto il creditore potrebbe iniziare una causa per falsa testimonianza in sede
penale. Ma essa non avrebbe alcun effetto sullesito dellazione civile per il recupero
del credito, che ormai non potrebbe essere pi messa in discussione.

Al massimo, il creditore potr chiedere il risarcimento del danno nei confronti del
cliente spergiuro.

Conseguenza, dunque, della prestazione di falso giuramento da parte del debitore che il
creditore perde definitivamente il suo diritto, potendo invece far valere il diritto al
risarcimento del danno in sede penale o, qualora il reato sia gi estinto, in sede civile,
sotto forma di danno morale, ma deve comunque provare il falso del suo ormai ex
cliente.

Lalternativa
Se il cliente non vuole sottoporsi al rischio di essere chiamato davanti al giudice e dover
giurare, dovr attendere i termini della prescrizione ordinaria, che si compie dopo 10
anni.

Si detto, infatti, che quella dei tre anni la cosiddetta prescrizione presuntiva.

Decorso il decennio, il credito del professionista definitivamente prescritto e non pu


essere pi riesumato.

E lazione nei confronti dellavvocato?

Al contrario, per quanto riguarda lazione per il risarcimento del danno che pu far
valere il cliente nei confronti dellavvocato, in caso di responsabilit di questultimo
per condotta inadempiente e non diligente, il termine di prescrizione di 10 anni. In
altre parole, il cliente ha 10 anni per chiedere il risarcimento del danno.

La Cassazione, a riguardo, ha precisato [1] che tale termine inizia a decorrere non dal
momento in cui la condotta del professionista ha determinato il danno, ma da quando il
danno si manifestato allesterno ed stato percepibile dal cliente.

note
[1] Cass. sent. n. 16658 del 27.07.2007.

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