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Vaticano II
Questi elementi della fraternit presenti nella Regola che sono anche
alla base della vita ecclesiale sottolineano il criterio della
comunione. Il Vaticano II ha giustamente assunto la comunione come
caratteristica principale dellecclesiologia conciliare: la Chiesa come
comunione con Dio e con i fratelli e le sorelle (LG 1-5); come
unico Popolo di Dio (LG II), che si fonda nella radicale uguaglianza
dei battezzati (LG 9-17) prima ancora di qualche diversit di funzione
o servizio; nel sacerdozio comune dei fedeli (LG 10) che porta alla
partecipazione e corresponsabilit di tutti; nella comune vocazione
alla santit universale (LG 39-42); per la comunione nella pluralit e
complementariet dei carismi (LG 4.7). Questi valori appaiono nella
Regola nel modo in cui tutti si chiamano fratres, partecipano al
capitolo settimanale o alle decisioni che il priore prende coinvolgendo
tutta la comunit. Cos, le principali caratteristiche dellecclesiologia
di comunione aiutano a comprendere e attualizzare la fraternit
carmelitana nella Chiesa di oggi. Permettono anche di rileggere la
Regola alla luce del Vaticano II e scoprire l un cammino di vita
ecclesiale nello specifico di un carisma religioso presente nella
Chiesa.