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1. denaturazione
2. precipitazione
3. sensibilit alle proteasi
**** alcuni RNA catalitici o ribozimi possono essere classificati come enzimi
Gli enzimi sono caratterizzati da tre propriet distintive:
1. CAPACITA CATALITICA
2. SPECIFICITA DI SUBSTRATO
3. REGOLAZIONE
-d[A]
v= = K[A]
dt
dellanalisi cinetica
Curva di saturazione del substrato per una reazione enzimatica
(A)
La reazione enzimatica obbedisce ora ad una cinetica di ordine zero, cio la velocit
indipendente dalla [reagente] e dipende direttamente dallenzima.
Quando v non aumenta anche se [S] aumenta, il sistema saturato dal substrato
Teoria generale di azione degli enzimi proposta da
Michaelis e Menten:
K1 K2
E + S ES E+P
K-1 K-2
Lequazione di Michaelis-Menten
v
max S
v =
0
K m
+ [S ]
Km = costante di Michaelis-Menten
Vo = velocit iniziale
Vmax = velocit allo stato stazionario
Il numero di turnover di un enzima, Kcat, una misura della sua massima attivit
catalitica.
v
max S
v =
0
K m
+ [S ]
y=
x=
Il riconoscimento enzima-substrato e gli eventi catalitici che seguono sono
fortemente dipendenti dal pH
competitiva
inibizione reversibile
non competitiva
linibitore interagisce con lenzima attraverso reazioni non covalenti
di associazione/dissociazione
inibizione irreversibile
inibizione competitiva
Il substrato e linibitore competono
per lo stesso sito di legame sullenzima
(sito attivo)
Laumento della [S] aumenta la probabilit che sia S a legarsi allenzima invece
dellinibitore. Alti valori di [S] possono annullare leffetto di I.
processo di riconoscimento
dinamico fra E e S
Controllo dellattivit enzimatica
irreversibile
5. isozimi
6. proteine modulatrici
7. enzimi allosterici
4.
Modificazioni covalenti reversibili:
Fosforilazione
Adenilazione
Uridililazione
ADP-Ribosilazione
Metilazione
Fosforilazione
insulina
enzimi proteolitici del tratto digestivo
irreversibile
5. isozimi
6. proteine modulatrici
7. enzimi allosterici
Gli isozimi della
5. Isozimi lattato deidrogenasi
(M4)
Enzima
Lattico deidrogenasi (infarto del miocardio, epatite virale)
Isocitrico deidrogenasi (epatiti virali)
Glucosio-6-fosfato deidrogenasi (anemia)
Glutammico deidrogenasi (affezioni epatiche)
Aspartico transaminasi (infarto del miocardio)
Creatina chinasi (indice di infarto e distrofia muscolare)
Acetilcolinesterasi (anestesia)
Colinesterasi (indice di funzionalit epatica)
Fosfatasi alcalina (affezioni epatiche e dellapp. scheletrico)
Fattori che influenzano le attivit enzimatiche nel
plasma negli stati patologici:
lorgano o il tessuto interessato dalla malattia
la natura della lesione
la distribuzione degli enzimi nel tessuto interessato
effetti secondari su altri organi
la velocit del rilascio dellenzima da parte delle cellule
danneggiate
la scomparsa dellenzima dal circolo sanguigno
Controllo dellattivit enzimatica
irreversibile
5. isozimi
6. proteine modulatrici
7. enzimi allosterici
6. Proteine modulatrici
irreversibile
5. isozimi
6. proteine modulatrici
7. enzimi allosterici
7. Enzimi allosterici
la loro cinetica non obbedisce
allequazione di Michaelis-Menten
c) LAMP effettore eterotropico positivo; si lega allo stesso sito dellATP (in
competizione) ed influenza laffinit dellenzima per il substrato
Livelli significativi di AMP indicano che lo stato di energia della cellula basso e che dovrebbe
essere prodotta pi energia (ATP).
I cambiamenti nelle concentrazioni cellulari di ATP e AMP e la loro competizione per il legame
allo stesso sito con effetti opposti assicura che la produzione di energia sia proporzionata
alle esigenze cellulari
1.
Meccanismo della modifica covalente
e della regolazione allosterica della
glicogeno fosforilasi
2.
La fosforilazione causa nella fosforilasi
un drastico cambiamento conformazionale
La glicogeno fosforilasi regolata da
cascate enzimatiche
Lattivazione ormonale delladenilato ciclasi
La reazione delladenilato ciclasi
MECCANISMI DI AZIONE DEGLI ENZIMI
I tipi di meccanismi catalitici utilizzati dagli enzimi sono stati
classificati come:
catalisi acido-basica
catalisi covalente
Gli enzimi non solo mantengono i substrati e i gruppi catalitici vicini gli uni agli
altri, ma li orientano in modo tale da favorire la catalisi
MECCANISMI ENZIMATICI
Serina proteasi
Aspartato proteasi
Serina proteasi
Chimotripsina: agisce su aa
aromatici
complesso covalente
enzima-inibitore
A differenza delle serina proteasi, le aspartato proteasi non formano legami covalenti
con i loro substrati peptidici.
La proteasi del virus HIV-1 dellAIDS una aspartato proteasi
Struttura dellAZT
inibitore della
trascrittasi inversa
CARATTERISTICHE DI UN FARMACO
Biodisponibilit: capacit di raggiungere nellorganismo il luogo di azione desiderato
Specificit: per la proteasi dellHIV nei linfociti e non per le altre proteasi
Novit: per contrastare i ceppi mutanti dellHIV resistenti agli inibitori delle
proteasi (ricerche ancora in corso)