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Questa volta in copertine + 1 NOSTRI REGAL! Redozione Amministeatones va Tracchinl, -Bologna- tel, 392937 | Direttore tecnico: ST te | G. BRAZIOLI pag. Direttore responsebile: | | —. CAMPIOLI Lettere al direttore Be Redazione | Allarme termico a transistori Tecnico grafico: Redasione | Motore transistorizzato . 5 2. Cc. BRUNELLI Ketty Jenkins 1 coni “ ~» ee _ M4 Disegnatore capo: Redazione | Semplice ricevitore a tre transistori . 16 R S PERI B. Nascimben | tin originale ricevitore ad onde corte . 21 EIEN Sr N. Daino | Tl tempio dei Dioseuri , 4 Deh 109: Redarions| | Sirenx: per 0a) Mevaiety Ps 6 FRANCO MALVEZZI Redazione | (luminazione del contagiri . . . . 30 Redazione | 12 amplificatore simbiosi . . . » 32 | te fotografie sono di: Radasiane Tecan 1 : ;, Po MARIANI Redasione | Misuriamo 1a qualita dei diodi al Ger- manio Epemsa | Redasione Interruttore ad illuminazione interna . 40 Redazione Un goniografo per voi. . . + + 42 roponice per la casa 44 Stabilimenio Tpogratico+ | Raffaello Speri | Ossigenatore VETRINA DI « COSTRUIRE DIVERTE ,,: coo. 1h, ED, “P. GALEAT. Fava Walter ccendi gas elettrico woe =) Vio Prov, Selie ~ IMOLA (Bo) ava Walter ita wee “a . ‘A. Lucifredi | Gimeana Automobilisticea . . » + 47 ee Sen ae P. Clenvendi | (ice raters 48 eres Marco Bruni | Tavolo da disegno .. - a 4 indalo 29 Agosto 1959-N. 2858 E gradite le colleborazione dei lettori; tutta le corrispon- | denze deve essere indirizzala a: “Costruire Diverte , N. 3 | Via Triacchini, 1 - Bologna; per la posta del diret- tore, stesso indirizzo citando “a G. Brezioli direttore.,. 10 Novembre 1959 | bbonamento ‘Abvonamentt; Pert anno. 1.500 - Per 2 anni. 2.200 Per 3 aml L.3 OOO tisorrati o termine di le Tutt 1 diritti di riprodutione © treduzione 5 L’ORGANIZZAZIONE MORETTI dispone di N. 28 oscilloscopi inglesi, tipé INDICATING UNIT, TYPE 73A REF N. 108/128 Detti oscilloscopi (come da vengono ceduti al prezzo ECCEZIONALE di sole L. 8.500 senza valvole e tubo in buono stato generale Poiché polremo servire solo i primi ordini, non si prenderanno in considerezione richieste che non sino accompagnale da elmeno meta dell importo spese postali e imbsllo 9 cerico del cliente (L. 750) 68 ©8880000000 OO 5 6 te 8 3 10 eee 14 15 funzione marker incluso-e- scluso luminosita fuoco fine controllo aesse y schermo interruttore controllo aesse y interruttore AT ingresso segnale us ingresso alimenta- zione sincronismi esterni sincronismi esterni Organizzazione MORETTI - Via M. Capitani, 13 - MODENA MILANO- VIA BOCCACCIO, 9 Tl LACTO-SIVAM B va somministrato aseiutto, mettendolo a disposizione del vitello in apposita cassettina ap: pesa ad altezza conveniente. La som- ministrazione- del LACTO-SIVAM va iniziata verso il 15° giorno di vita. La razione di latte intero va ridotta circa litri 5 giornalieri verso il 20° giorno di vita, In seguito, e a partire dal 26" giorno cirea, si attua una ul- teriore ridugione del Iatte in ragione di circa un litro ogni tre giorni, cost da eliminare totalmente la sommint- strazione di latte verso il 40° giorno di vita. Questi dati sono indicativi in quanto esistono differenze individuali_ nella precooe assuefazione ad un regime to: talmente seco. In ogni caso Yalleva- tore deve tener presente che: 4 Una inigiale rapida riduzione del- ta razione di latte intero @ essenziale per costringere il vitello a consumare dosi rapidamente crescenti di LACTO- SIVAM B. 2 Giunti a somministrare litri 3 al giorno di latte intero, un'ulteriore rapida riduzione & ossibile solo se il vitello dimostra evidentemente di essersi abituato a consumare sutficienti quantitativi di LACTO-SIVAM B. B I vite devono avere a disposizione fin dall'inizio della somministrazione del LACTO- SIVAM B dell’acqua da bere e del buon fleno foglioso. Il recipiente contenente I'acqua va si Stemato sulla parete opposta a quella ove @ appesa la mangiatoia contenente la farina lattea vendita pre-natalizia di propaganda del macinacaffé elettrico ZESsSs al prezzo di L. 2400 pli spese postali Pronto invio in ogni localita d'Italia Elettrodomestici ZESS Via Centotrecento, 22 - BOLOGNA (nella richiesta speciticare Ia tonsione di rete) © macinino funzionante sulla rete industriale a @ ceduto a richiesta senza alcun sovraprezzo ta Dita GENOVES! di VILLA BASILICA (Lucca) costruisce TUTTE le apparecchiature radio elettriche pubblicate da QUESTA E SIMILI RIVISTE TECNICHE : per ogni informazione scrivere GENOVESI - VILLA BASILICA (LUCCA) Sviluppate e stampate le vostre fotografie chiedendo i! pacco col materiale occorrente (telaietto, 50 ff. carta 6x9 - sali sviluppo e fissaggio ed istruzioni complete) al prezzo di L. 1.600 (contro assegno L. 1.800) ARPE EMANUELE RECCO (Genova) Ecco il numero prevalentemente elettronico della nostra Rivista: esso & un esperimento; se questa forma si dimostrera gradita ai lettori, ci uniformeremo e continueremo cosi: di- versamente, rinunceremo a dedicare pits spasio all’slettronica riprendendo ed estondendo altra materie « minori.» Attendiamo i commenti, E ora, parliamo come di solito delle nostre questioni elettroniche, ma prima desidererei Jare un discorsetto: ho notato che tra le altre lettere che mi giungono in redazione, ve ne sono parecchie anonime o parzialmente firmate: per esempio: il « SIG. P.» di CAGLIARI, critica varie co: in alewni punti ha ragione e non sard certo io a volerlo negare. Ebbene: sig. P., percht ha avuto paura a porre il suo riverito cognome in calce alla inferocissi per le sue critiche e, nel pits bello stile del proibizionismo statunitense, imbarcassi un « Killer» con il preciso mandato di spararLe? lettera? Temeva forse che io mi Dio me ne guardi!! Oppure temeva che le critiche fossero inesatte e non voleva compro- mettersi firmando? In questo caso, perch? ha spedito lo stesso la lettera? Via, sig. P., un po’ di coraggio: noi siamo tutti uomini urbani ¢ tranquilli, ¢ le lettere di critica azzeceata e costruttiva ci piacciono forse di pit di quelle « lattemiele » perche ei insegnano qualeosa. Comunque, anonimi, sappiate che dora innanzi, prima di leggere una lettera, guarderd in caso negativo, la cestinerd senza nemmeno vedere di che si tratta. La prima risposta alle lettere di questo mese ¢ cumulativa: ciot rispondo « in uno» alle Iettere di molti lettori che mi chiedevano uno schema, dalla provata efficienza, di un ricevitore a transistore che funzionasse a rearione, ma che fosse estremamente facile da controllare. Eeco il circuito a fig. 1: potrebbe sembrare un po” strano al lettore meno provveduto; infatti la particolare alimentazione della base, il prelievo dell’au- dio ece., sono quanto meno inconsueti. Il motivo di cid & che il cireuito non & pitt un rifacimento di uno schema piii 0 meno classico a valvole: & un progetto 10uF cy ul in cui il bilanciamento delle impedenze, le polarizzazioni, eccetera, sono studiate a priori per la nuova tecnica dei semiconduttori. I risultati sono molto buon abbia sviluppato in diversi anni di lavoro con i tra zione della reazione & graduale, Ja sensibilita & ottima, & uno dei migliori circuiti a reazione che io stabile, 1a regola- istori Le note pratiche relative al cireuito sono poche: per la gamma delle onde medie, il transistore dovecbbe avere una frequenza ALPHA di almeno 10 Me.; per esempio, OCA ed il 2N140 possono essere usati- due bobine debbono essere avvolte su Ferrite: per L1 si totalizzeranno 60 spire, con presa centrale (a 30 spire), di filo da 0,3 mm,; doppia copertura seta © singola eopertura di cotone. Per L2 si avvolgeranno 9 spire, di identico filo. Questi dati sono per una Ferrite Standard da mm, 120x8. Se volete un rivevitore a reazione oltimo, questo fa per voi. Ed ora passiamo alla lettera del sig. Pesce Gaetano di MACERATA che chiede Ja formula per determinare Ia massima frequenza su cui pud operare un transic store. Secondo la R.C.A. essa pud essere determinata con Ia seguento formula: Ch’e 1a capacita collettore-base, Ch’e la eapacita collettore-emittore. Ed ora che abbiamo sc: 6. Pesce, basta con le formule: a me non sono eccessivamente simpatiche: preferiseo le bionde-miele. A. proposito (non di bionde-micle) @ proposito di cireni Jo spazio per presentare sotto forma di articolo Voscillatore per la taratura Prome:so; tanti lettori lo avevano chiesto, francamente non avrei « potuto » non pub- Blicarlo: eccolo a fig. 2: verri usato un transistore OC 172; il cireuito & talmente classico da non abbisognare di spiegarioni; uniche note, Ia tabella di avvolgi- mento per le varie bobine, che pubblico di seguito: la commutazione di gamma & bene che avvenga sostitnendo le bobine; in questo modo si evitano le plessiti costruttive che sarebbero state inevitabili facendo uso di un commutatore, La radio frequenza verri prelevata al punto A. Ecco i dati delle bobine: GAMMA 1/2.8 MEGACICLI: L1: 25 spire di filo 0.30 mm. L2; 100 spire iden- lico filo, supporto cartone hachelizzato; sezione 2,5 em. non avrei avuto GAMMA 25/7 MEGACICLI: L1: 9 spire di filo da 0,25 mm. 12: 35 spire dellidentico filo supporto come per la precedente. GAMMA 6/18 MEGACICL: Li: 7 spire filo da 0,25 mm, 12: 28 spire di filo identico; sempre lo stesso supporto. Veléado realizzare un tutto dall’apparenza professionale, giovera racchiudere Voucillatore in una caseettina di alluminio, nel cui coperchio possono trovar posto 1e bobine: sul pannellino sark presente Vinterruttore ¢ la sealetta del va- Mabile che yerra tarata per confronto, ‘punto per punto. Prima di continuare con V'elettronica, ora, vorrei raccontarvi ua fatterello strano: passavo iri per la periferia ¢ ho notato un piccolo Lana Parks £ soliti cr pack decentrati, quelli dall'aria povera © scovtecciata, due baracchette di tire a segno, una giostras perd ho frenato di eolpo provocando un putiferio di colpi di clackson iratiasimi alle spalle: in una baracchetta si « sparaya alle vale © 125v CA aK CARICO Memente un radioriparatore le aveva donate ai_giro- vole »! Proprio vosi! Evi vaghi ed ora le EL6 ¢ le 47, tutte bene in fila, aspettavano i piombini. Strano! Forse anche un pochino triste dire: — Venghino signori! Si spara ai transistori! Cinque colpi cento lire, anche ai transistori drift! Venghino signori! chissi se un domani sentiremo un'imbonitore Frattanto torniamo alle applicazioni elettroniche dei transistori, rispondendo criticato perché alla ettera del si n abbiamo citato mai (dice lui) i prezzi dei component scarsita di schemi pratici, e di non dare suffieiente spazio Ielettronica, ci invia tun abbonamento per tre ani di alimentatore a transistori che possa servire per ottenere una tensions varia- ile all'ascita, in modo da poter collaudare i montaggi sperimentali, che dia Gino Balestrazzi di Torino che dopo avere nostri prozetti, Ia © bravo!) © mi chiede di pubblicare uno schema una cérta potenza in modo da poter caricare piccole batterie per accendisigari (1) ¢ tentare la rigenerazione delle pile. I desideri degli abbonati sono legge! Ecco « tout de suit» lo schema! Scherzi a parte, come vede cerchiamo di accontentare anche Lei, sig. Balestrarzi questo numero ci sono i ‘preazi: Velettronica ha il massimo risalto, zbbiamo esplicativi », e persino il «suo cir curato particolarmente Ta parte « di cuito»: a fig, 3. Lialimentatore usa un trasformatore da campanclli da 10 watts, un tra store 2N256 che raddrizza la tensione ed il controllo sulla base di TRI di la possibilita di regolare da 0 a 6 volts la tensione di uscita In alto, a destra, si riporta il grafico della eaduta di tensione con carichi oltre 0,5 Ampere, che & Ia corrente normale di La tensions d'uscita @ ottimamente filtrata ¢ adatta per i suoi usi. E siamo a novembre: qualche sera fa sono stato ad ascoltare un « recital » di Ornella Vanoni che mi ha entusiasmato. Dopo Io spettacolo sono stato a congra- tularmi ¢ mi ha incaricato di salutare i lettori: ecco fatto: contenti? Vi informo inoltre che ho comprato il suo ultimo disco, il « Ricordi ERL 10.001 » ed @ inciso ottimamente ¢ Jo consislio personalmente a tutti i nostri audiofili: penso che «Come la vosa la sirena> sia un vero gioiello di espres fa fremere, Di tutti buoni. Ma oggi come oggi che-posso ancora sentirmi cattivo, mi ascalto per la centesima volta «come Ia vosa Ia sirena» ¢ « Saint-Lazare » meditando sull’in- terprete: 8 di che. Vi saluto ghignando. mo a novembre ¢ presto verra la neve, che porter’ Natale e saremo ya Baokf UNA APPLICAZIONE DEL « DANNOSO » EFFETTO TERMICO DLLORME nfiniti sono i casi in cui) un allarme I termieo puo servire: a parte quelli evi denti come Ja «sorveglianza » nottarna di depositi di materiale infiammabile, negozi, garages, ece., altri interessanti_usi si pro- spettano: per esempio, usato a contatto dian mo: tore elettrico soltoposto a periodi di sforzo, il ter gimenti: che pnd fun; relais pud prevenire Ta bruciatura degli avvol- oppure, nel corso di lavorazioni ehimi- da controllo termostatieo,. stac- cando il riscaldamento se la temperatura tende) a voluta: 0 pil nite, il congegno pud coatrollare il casalingo salire superando que semplices condizionatore aria dell’ appartamento.. e chi pitt ne ha pitt ne meta, T congegni sensihili alle variazioni della tem. sitora sono innumeri ed hanno sempre affusei- fondato sulla di yerst dilatazione dei metalli, gV'interruttori a mer. M ato gli ori: il bimetallo, curio ed altri ancora, ne sono tipici esempi. Un nuovo sistema termosensibile sta ora affac- ciandusi alla ribalta e pare che riuscira a sealzare i sistema a semiconduttore, che vlabile i semplice rie tutti i precedent: presenta il grande vantaggiv di essere ro} tocea della taratura. Consideriamo il circuit a fi punto tale prineipi 1 che appliea ap- vediamo un transistore che ha Ja base polarierata in modo variabile, il col- Jottore carieato dal relais che fungera da servo. comando, per azionare Vallarme 9 per connettere © seonnettere il cirenito se to, ed una pila @ali- jone (15 volts), @ abbastanza mentazione la cui ten alta da compensare la caduta div tensione eau: dalVayyolgimento del relais. Tl lettore sara molto incerto nelle stabilize co- termico irafitiabor: renito essere influenzato dalla me poss siffatto temperatura: lo spiegheremo. IL Germanio che é il principale materiale at: walmente in uso per Ta produzione dei transistori, & un semiconduttore. Esso occupa il 32.0 posto nella tavola di Men- deleieff ed & definito «tetrayalente » data la sua composizione atomies Un altro tetravalente @ il Silicio, anch'esso usa- to per la costruzione di transistor! onduttori sono influenzabili sia dai cam: pi elettrici applieati che dall’azione della luce (fotoni) e dalla temperatura, A te Ja conduzione del Germanio fetto termico si manifesta, un elettrone libero 0 « valenza supplementare » sfagge all’attrazione del suo ato- 1 sem perature assai_ basse ® semi-inesistente, ma appena I’ mo ed inizia il movimento interno al semicondut- tore che tende a diventare cond Tormiamo al nostro circuito, Con una tempera- Fig. 1 tura molto bassa Ia corrente alV'interno del tran- sistore seorre con molta difficolti: essa dipende dalla regola ne di P, comunque a 10° Ia corrente di collettore & inferiore al milliampére: sicch® il Kelais RY resta aperto. Crescendo la temperatura este Vagitazione termica alVinterno del semiconduttore causa 'in- remento rapido della conduzione, ferma restando sieché score la polarizzazione: la corrente che attraverso il transistore © attraverso il relé aumenta, Per eset a 4° mA. ¢ sulficiente a chiudere il relai pio: essa & superiore ai 2.6 Beco quindi spiegato come ill transistore possa fungere da elemento termosensibile. Funzionalmente, la corrente che seorres verso a TRI pud essere regolata a priori freddo che a aldo variando Ia polarizzazione tra- ire questo principio faremo due mite P: per ammettiame che il potenziometra Psi trovi interamiente sso in cireuito: troveranno 1.027.000 ohm: sta forte resistenza in serie alla base ne cau- in questo easo in serie alla hase si una polarizeazione minima ed un passaggio di corrente Timitatissime nel collettore, a tempes ratura bassa: aumentando Ja temperatura, la cor rente di collettore aumentera, ma sempre in mi- sura insufficiente a far seattare RY. Se a questo punto Ia temperatura venisse ancora aumentata, in modo da essere non inferiore a 60° cirea, 1a cor. rente di collettore riuscircbbe a raggiungere il va lore da chiudere il relais a fatica. eseludendo dal cireuito il poten- forte Per contro ziometro, cortocireuitandolo, una corrente Ila base « cireola mn priori», pertanto al collet: tore si avra una correnté prossima a far seattare jento della tempe- il relais: bastera un piccolo aw ratura per causare lo seatto del. relais E? ora evidente che regolande P si pud sensi lizzare Vappareechio 0 desensibilizzarlo in modo che seattiad una determinata temperatura: il che & Ia chiaye del complesso. In campo di pratien realizzazione, non e' alew na difficolta nel montare il complesso ed eccettuato RY e dell’ interruttore ». Nessuno dei compone: merita note particolari, Ltinterrattor iso: cid in riferimento alluso del complesso: @ costituito da due lami, omtatto da_uns nette che ver esse in allorché si voglia mettere in funzione sino (fig. 2). RY & un genere grado di seattare, (come si @ dette), con correnti relais. del ultracenstbile in delordine di due milliamperes: questi relais, s0- no assai costosi nere, ed assai delicati In questo citeuito potrebbe essere usato un re- lais per radiocomandi da aeromodel oppure un zelais meno piccolo ma dalle consimili:prestazio per esempio i tipi Sigma 4 pens TRLS 151y, Ducati da 8000 ohm con zoceola « OCTAL » cee il cirewito funzionera Appena montate, nz re il funzi constal a messa a punto: pi na sufficiente portare il potenziometro a me: ta dolla corsa e stringere tra le dita il tran mento, & per qualche minuto: il calore umano in breve {ari crescere la corrente intrinseca © produrri lo seatto del relay. I lettori che trovassero difficile V approv amento dei pezzi per questo circuito possono rivolgersi a nostro nome presso la ditta LICA RADIO che fornira loro la scatola di montaggio a L. 7.800, Per accordi intervenuti tra la N/s redazione e la direzione della Ditta LICA agli abbonati verra praticato uno sconto e la scatola di montaggio costera L. 6.900. Per fruire dello sconto deve essere notificato alla Ditta il numero dell’ abbonamento, uesto cirenito un pd Q strano, @ dedieato a colore che desiderano di completare i progetti_ usan- do la propria intelligenza per er utilizzazione re forme di nen previste dal progettista ¢ MOTORE frutto della. propria ingegno- sitaccapnlieanee TRA N T R LAT Si trata di un controllo elettronico per motorini elettri cia piccola potenza: ma di controllo indiretto, seppur in- del motori- parati tegrale, in quanto Ia velo no pud essere variata con mezzi, da una fotocellula a un contatto mo- bile, dal calore alla pioggia 1 fun trollo & ormai semplice e si basa sulla dote peculiare dei transistori, ovvero che essi so- no AMPLIFICATORI DI CORRENTE. In questo cirenito i vari controlli « ester- co del servo to teori ni» limitano la polarizzazione della base di un transistore (TRI fig. 1): in ragione direttamente proporzionale alla tensione di base scorre lintensita relatitva: quindi au- mentando la tensione alla base aumenta la corrente della medesima. Per effetto dell’amplifieatore, 0 meglio, suadagno, offerto dal transistore, sul col- Jettore di TRI si hanno apprezzabili va- riazioni di corrente, che vengono trasferite alla base di TR2 ove il fatto si ripete. A questo punto il lettore avra gia ca- ito dove vogliamo giungere: con una pi cola variazione di corrente alla base di TRI si ha una forte variazione’al collettore del TR2: siccome poi il TR2 & potenza che permette correnti di collettore delVordine dei 500 mA/ZA, & possibile far girare un motorino elettrico da 5 watts in un tipo di ie al suo collettore. A seconda della regolazione della ten- TR2 | TRI sione di base del TRi il motorino stara assolutamente fermo, oppure girera molto lentamente, ovvero velocemente, 0 addirit- tura al massimo: in sostanza, il nostro cir- cuito & una specie di « reostato elettronico ». Ed ora vediamo un po’ praticamente, com’é costitnito. Tl motore & connesso in serie ad un transistore di potenza (TR2), costituen- done il carico, en | [ rep TRI | town =| __-§ 7] | te 6 | f 1oKn om SY = o a ° a m FIG. Il TR2 @ connesso direttamente ad un transistore pilota che sensibi izza Vassie- me; la base del transistore pilota (TRI) @ libera e pud essere connessa ai pit di- sparati cireuiti di regolazione. Per esempio: ammettiamo che (fig. 2) all'ingresso sia connesso un potenziometro da 100.000 ohm, in serie con una pila ed TR2 fic. 2 una resistenza di protezione: ruotando il potenziometro, la base di TRI verra po- larizzata ineremento della corrente di base del TRI nonché del col- lettore di TR2. Aumentando la corrente di collettore di TR2 il motorino aumenta il numero di giri: PERTANTO VARIANDO TT, PO- TENZIOMETRO VARIA IL NUMERO DEI GIRI DEL MOTORE. Altro caso (fig. 3) all’ingresso & con- eausando un | tra o nessa una fotocellula al Selenio che, se colpita dalla luce, polarizza TR1 e con lo stesso «meceanismoy dell'es dente aumenta i giri del motorino: IN QUESTO CASO IL MOTORE GIRA PIU’ VELOCEMENTE SE AUMENTA LA LU- CE DELL’AMBIENTE. Pig. 4: stavolta alla base non ¢’ altra connessione che una resistenza di polarize zazione: ENTRA IN GIOCO L’EFFETTO TERMICO E IL MOTORE AUMENTA I GIRI CON L’AUMENTARE DELLA TEM- PERATURA AMBIENTE. E cosi via sempio; Fig. 5: all'ingresso abbiamo con- nesso due contatti che potrebbero essere e erienza_prece- ma facciamo ancora un e- dell’abita- le gocce si stabilizzano tra i contatti creando una con- nessione a bassa resistenza. IN QUESTO CASO IL NOSTRO MOTORE COMINCIA A GIRARE SE VIENE A PIOVERE. E cosi via... come dicevo all'inizio la- sposti ravvieinati all’esterno zione: se viene a piovere, scio il campo al lettore che trovera centi- naia di applicazioni a questo strano servo- comando: esso pud essere il cuore di in- apparecchiature di numerevoli controllo Lato inferiore del complessino: no- tare la semplicita dei collegamenti. i 4 destinate ai pit disparati usi: per esem- pio: se si applicasse il controllo a un yen- tilatore e si disponesse il cirenito in mo- do che fosse sensibile all’effetto termico... crescendo 1a temperatura il ventilatore sof- fierebbe maggiormente compensando V'au- mento. Anche per questo complesso analizze- remo ora i componenti: TR1 é un NPN: pud essere utilizzato il tipo 2N35 oppure 2N229 della Sylvania. TR2 & un PNP di potenza: pud essere usato il 2N256 della Columbia, oppure il 2N307 della Sylvania: se la potenza del amotorino eecedesse i 5 watts, fino a cir- TR4 conTATa -—~ ee Ska 12 Fic. 4 ca 8 watts pud essere usato I’ OC16G della Philips. C & un condensatore di smorzamento a carta, da 2MF. fa pila P che energizza il motore sa- ‘a in conseguenza del consumo di rh quest’ultimo: dovra comunque essere as- sai « robusta », Come carico applicabile: la tensione potra essere di 6 oppure 12 volt, in dipen- denza della tensione richiesta dal motore per il funzionamento, Per Ia scelta della pila si tenga presente che un motorino da 5 watts, ovvero uno dei pit diffusi, alimentato a 6 volts con- IMOTORE FG. 5 suma quasi 1 ampere, quindi per poter condurre vari esperimenti, la pila dovrebbe come minimo essere un tipo con corrente di scarica di 10 ampére-ora o simili. Nota della direzione: le varie applicazioni pratiche di questo \. \ cireuito, che abbiamo volutamente lascia- te al lettore, possono ispirare complessini dalla interessante deserizione: se il lettore realizzera qualeosa di simile, saremo ben lieti di pubblieare quanto ci perverra sulla «Vetrina di Costruire Diverte ». LICA radio offre aj radioamatori ta seguente serie di pezzi: 1 transistore 2N229. z 1 transistore 2N256 oppure a scelta 1 transistore 2N307. 1 condensatore a carta-olio da 2MF. 1 motore tedesco da 6 Volt, a piccolo consumo ed ottima potenza, con inversione del moto: a leva: oppure a scelta, 1 motore Giapponese: Il tutto per L. 5950 pid spese di porto. FOTOCELLULA ALLA PILA——————— Posizione dei componenti : a titolo d’ esempio, riferita allo schema fig. 3 Ci seusiamo con i lettori per non poter pubblicare Particolo di ANGELA ALBERGHINI «Un'idea cosiv: ragioni indipendenti dalla nostra volonta ce lo impe- discono: in sostituzione, presentiamo la deserizione dei pupazzi realizzati dalla nostra corrispondente inglese Ketty Jenkins di Bedford (Bedfordshire) 22 Prebend Street. ur essendo semplici pupazzetti di cartone, | P | auetti che vi invio dalla Gran Bretagna, non si pud negare che essi siano concepiti con un buon gusto ed un senso della misura par- ticolare: modesta! (direte Voi, se conosco gli Italiani). Ebbene, dico questo proprio perch® la idea non & mia, ma nata in una giornata di neb, bia ottobrina in un gruppo di persone che alle cinque si erano riunite per il té e poi si erano accorte d’annoiarsi. «1 Coni» sono costruiti usando del carton- eino leggero ed incollandolo su un lembo. Due sono le versioni che si possono realiz- zare: 0 pupazzi normali: dedicati al divertimen- to dei bambini o pupazzetti « utilitari » che ab- biano uno scopo: ad esempio il portacandela ot- tenuto ponendo sulla sommita di un «cono» una corona di sottile lamierino che trattiene le sgocciolature. Natiralmente il «Cono» porta candele @ solo un piccolo esempio: un'altra ap- 14 plicazione & il segnaposti a tavola per pranzi cui deb- banno partecipare pi per- sone: in questo caso oltre a mettere «in mano» al pu pazzetto un cartellino con il nome dell’ospite designato, se i convitati sono amici e persone di spirito si potreb- be addirittura rendere sim- paticamente scherzosa la tro- vata facendo dei « Coni» che somiglino vagamente a- gli ospiti: naturalmente con un certo senso della misura nel ricercare il lato da cari- caturare. Se poi avete un negozio, © per qualche ragione vi in- teressate dell’ allestimento artistico delle vetrine, i «co- ni» vi daranno infiniti spun- ti per presentare i prodotti pitt diversi: e facile imma- ginare un «cono fata » per libri di favole, 0 un « cono jatore con Lancia » per cae presentare borsette di coc- codrillo @ cosi via. Le dimensioni dei nostri pupazzetti sono assai facili da determinare: meno di 20 25 centimetri; perch® diver- samente non risultano aggra- ziati e se alti solo 30 centi- metri appaiono «ingombran- ti» e sproporzionati all’or chio. UL punto pits importante nella realizzazione @ la de- corazione dei pupazzetti: poich® essi sono tutti della stessa forma, é solo la colori- tura a dare un carattere ai nostri simpatici omini: noi abbiamo usato dei colori a tempera tratieggiando volti proporzioni in modo un pochino «surreale »: cre- diame siano riusciti bene. Aleuni particolari sog- getti. possono giovarsi del- Paggiunta di « accessor » per ottenere l'effetto: per & sempio. il « Guerriero Ban- tit» ha una molla di ottone Iucido attorno al « coll » che gli dé Veffetto caricatu- rale che trovavamo difficile da ottenere in qualsiasi altro modo: a Voi ed al vostro spirito dinventiva e buon gusto il resto. Pare che stia venendo di moda qua tra i giovani, salu- tare in « Americano ». per- Vi diri: « That's it for now, fellows, see you ». K. J. ci Jad ieticat: a Semplice ricevitore a tre transistori personal che pud quella categoria dei lettori, che non pos siede sufficien E cevitori a transistori, pur desiderando una « perfor: esperienza, 0 pazienza, per secingersi al montaggio di complessi rx mance » pit che soddisfavente dai oro elaborati. E? difficile immaginare un ricevitore pitt sempli- ce: sebbene i transistori usati siano tre, con re- Jativo alto guadagno, le parti «marginali » sono poche: resistenze, um auricolare con trasfor ‘eecezionalmente niente condensatori ed appena du Wuseita (eli ad alta in matore inabile sponendo di un pedenza): la doppia, con il nan meno solito variabile. auricolare solita bobina 16 Il cireuito (Figl) spiega a prima vista il per- ché di questa semplicita spinta: i tre transistori con il sistema compli mentare che sfrutta il principio che PNP ed NPN possono e dal punto di vista dell’alimentazione, senza sof- transistori connessi «in serie » frirne. In questo modo, anche il trasferimento del segnale viene effettuato tegralmente e non solo eeeorrona condensatori 0 trasformatori di avcoppiamento, ma neppure resistenze di earico polarizzazione. Ul sistema complementare. pi troppo. presenta lo svantaggio di essere terribilmente sensibile alle va termiche ato con profitto: in questo caso la deriva ta un grande handicap data in gioco e 1a nono termi non rappr Ja pockezza delle cor dell’insieme. Basilarme fe, ogni trans si comporta co- me un partitoze resistive per il transistore seguente, eal prime stadio 1a tensione emittore-collettore @ molto bassa : perd in questo cireuito Te re- sistenze RILR2 « aiutano» il caricamento degli stadi con risultato assai_ buono, I funzionamento del complesso 6 semplice: il ale sintonizzato da LI-CV passa per via in- iva a L2 la cui bassa impendenza pud cari- TRI ha polarizzazione che lo possa por quale amplificatore, per: tanto rivela il segnale RF. care la base di TRE no ratteristica » Una parte di radiofrequenza sfugge comunque, in questo genere di sivelazione ed a i presenta al collettore di TRI ampli potrebbe generare fenomeni reattivi ed instabilita Liritt cata poiché del ricevitore. essa @ bloceata da JAF © dispersa a massa da C1. La hassa frequenza, risultante dalla rivelazione, supera invece JAF che non presenta reattanza apprezzabile alle frequenze andio: ¢ non pud essere inviata alla massa da Cl, perché a frequenze dellordine dei 5.000 Hz esso presenta oltre 100.000 ohm. Quindi, il nostro segnale rivelato passa a TR2 una reattanza © viene amplificato per poi essere nuovamente amplificato da TR3. Al collettore di TR3 troviamo il trasformatore Wuscita: esso @ un normale trasformatore d'uscita transistori in cui il centro del- 0 in modo da izzare per intero V'avvolgimento primario la per push-pull Vavvolgimento & Tas ni impedenza si aggirert sui 1000 ohm. Questo trasformatore NON @ critico ¢ quasi tutti_gli esemplari di trasformatori per classe B di transistori possono essere utilizzati con pro- fitlo: per esempio: il PHOTOVOX, il SONY o: FARGONNE. ARI38, il TRIAD $31X ev. ginale, cetera, Disponendo di un auricolare la cui impedenza non sia inferiore ai 1000 ohm, il trasformatore non verri usato ¢ Vauricolare sara connesso in po- sto del primatio. Ve a realizzazione del ricevitore. 10 ora Te altre parti ehe occorrono per LI-L2: sono avvolte su Ferrite piatta: noi ab- biamo usato un nucleo con bobine gia avvolt ricambio della bobina d’entrata del famoso ricevitore giapponese SONY; se il lettore potesse trovarsi_ in difficolta per reperire il partieolare, patra rivolgersi all’inserzionista che offre i ma- toriali alla fine del presente articolo. 18 Il numero di catalogo (SONY) della bobina é il «LA 003-H », CV: anch’esso @ un pezzo sub-miniatura ad alto rendimento: In capacita @ 280 pF. ed @ um pro- dotto Convar, Naturalmente, disponendo anche del variabile della SONY che @ progettato per fun. zionare con la bobina, tanto meglio. TRI: @ un NPI mente usati i tipi 2N 2N233. Sylvania, JAF: @ la J. Geloso n. 557. Cl: condensatore da 250 pF. ceramico o a possono essere indifferente- General Electric, oppure TR2: @ un PNP; oppure un GT22 0 un GT34 con To stesso risultato. Ri: é da 2.2 Kohm, 1/4 di Watt. 'TR3: @ un altro NPN: possono essere in: differentemente usati il 2N35, ¢ il 2N229, am- bedue della Sylvania. Tl: di questo trasformatore abbiamo gia par- to un 2N107, indifferentemente lato. A: aurivolare a basa impedenza SONY, B: pila da 9 volt di qualsiasi_ marca. provato ad ci siamo accorti che certo tale da com- originale Speri- mehtalmente abbiamo alimentare il complessino con 15 Volt, ma Vineremento di potenza non pensare Tinstabiliti che ne deriv S: interruttore: data Ja versione miniatura in cui & logico realizzare Vappareechio, consigliamo di usare un micro-interruttore auto costruito come spiegato nella ALLARME TERMICO che uppare sempre su questo. numero; icolo un interrut- tore normale infatti, occuperebbe lo spazio di un terzo di appareechio!! Come abbiamo detto © come appare alle foto- grafie, noi abbiamo realizzato il ricevitore nella versione sub-miniatura: in effetti questo comples- sino a causa della sua semplicita circuitale si_pre- sta particolarmente ad essere jaturizeato componenti deseritti non risultera pit ingombrante di due seatole di fiammiferi da cucina. Volendo seguire questa realizzazione, (nulla vieta di montarlo pit’ «in grande», specie se il costrattore @ un principiante), si usera un rettan- golino di tela bachelizzata 0 cartone bachelizzato su cui verranno praticati in posizioni strategiche dei forellini. In questi fori, forzeremo dei ribatti- ni di ottone, del tipo usato dai calzolai, ma molte p da fissarli definitivamente, Per il montaggio dei pezzi, sfrutteremo questi rivetti eapicorda, facendovi pervenire i vari fili © saldandoveli, ATTENZIONE, i ribattini non sono in grado did coli, € li schiacceremo con le pinze in modo. sipare ill calore dai fili dei transistori du- rante Ia saldatura; pertanto se non si mete in epere aleun accorgimento, il transistore e lo mette fuori uso. Ad evitare questo lore risale verso il luttuoso evento, & necescario stringere con i heechi diuna pinza i fili dei transistori durante la saldatura, Se ill Iettore fosse incerto cizea la disposizione i delle parti, pubblichiamo un disegno dettagliato del montaggio con tutti i componenti nelle loro posizioni. Arionato Vinterruttore, se i collegamenti sono csatti, ed i vari componenti efficienti, anche senza connettere aleuna antenna dev'essere possibile captare in auricolare qualche segnale; per mi- gliorare le prestazioni del complesso, comunque conviene compiere una semplice operazione: poi- ché Ie bobine SONY hanno Vavvolgimento eseguito su di un eartoncino entro cui il nucleo scorrere, per determinare il punto di maggior ren- di L. 12.800 di La DITTA LICA offre ai lettori di COSTRUIRE DIVERTE la scatola di montaggio di questo ricevitore, comprese le parti originali SONY importate dal GIAPPONE: bobina variabile, trasformatore di uscite auri- colare, all’eccezionale prezzo piu spese di porto. Agli abbonati, verra praticato il prezzo tutto compreso. Per fruire dello sconto il cliente deve ni il numero d’abbonamento assieme all’ ordine. | dimento della bobina, captata una stazione, si tirer’ eggermente avanti ¢ indietro il nucleo fino a tro- vare il punto in cui pit forte & Ia riceziones trovata questa posizione si blocchera il nucleo con una goccia di collante. Usato in tasca con auricolare ¢ senza antenna, questo _ricevitore capta i due programmi prin- Con un’antenna di fortuna (termosifone) ® pos sibile Ia nazionali e fievolmente di sera, di aleune staziont jone in altoparlante dei programmi estere. LICA - Via Centotrecento, 22 - BOLOGNA 20 fe da tempo desiderate costruirvi un riee- S vitore semplice, di costo modesto © dal- Je ottime prestazioni, certamente quello che descrivo fa per voi. Questo circuito 2 stato da me realizzato com vero sucesso, Ora @ mio desiderio deseriverlo af- finché possiate rendervi conto che anche con meni modesti possibile ottenere risultati_paragonabili Un originale ricevitore ad onde corte a que plessit di apparecchi di maggior costo © com: Il rivevitore @ previsto per il funzionamento sulle onde corte: Infatti penso che le stazioni di radiodiffusio- ne che sono ricevibili con un normale diodo al Germanio, non diano al principiante quella sod- disfazione che pud dare Vascolto di musiche di Jontani paesi, dei segnali dei radioamatori: di tut- te quelle stazioni mobili o fisse che hanno quel particolare fascino che certo non pué avere la pubblicita dei formaggini. Con questo ricevitore potrete fare ottimi ascol- ti: io ho ricevato stazioni amerieane con una po- tenza tale da dover abbandonare Ja cuffia sul avolo, in quanto fungeva da altoparlante e si sen- iva benissimo Esaminiamo lo schema elettrico La yalvola usata in questo complesso @ il dop- pio triodo 6SN7, il primo di questi lavora in un ircuito a reazione, il seeondo come amplificatore. Anche se tutto questo pud sembrare tanto nor- male da essere scontato bastera um esame piit ap- profondito, perch? le particolarita salienti del cir. cuito balzino all’occhi Innanzi tutto C3 @ un condensatore fisso da $ KpF anziché un variabile da 300 pf. Poi C che @ di soli 100 pf. Ed infine antenna veramente originale, che & costituita da uno sperzone di piat tina da 300 Ohm lungo solo 2 metri e 70 em. Costruzione pratica Il controllo della reazione inoltre & dato dal condensatore variabile C1, Givnti a questo punto si potrebbe volendo discutere il perché & vantag- gioso far questo, ma non voglio inoltrarmi in con- basta soltanto sottolineare che tato finale un capace di se Jeziona su frequenze molto vicine e ad alta Sensibiliti (capaci cio’ di ricevere stazioni molto deboli). Per far funzionare questo ricevitore ¢ neces- sario fornirgli uma tensione di 6,3 V, per l'accen- sione dei filamenti nonché una AT di circa 180 V. ‘A cid serve il trasformatore TI, il raddrizzatore al selenio, i condensatori elettrolitici ¢ 1a resistenza da 10 Kohm 2W. Questo ricevitore potra essere costruito sia in un telaio metallico che di plastica. Le dimensioni siderazioni teoriche, tutte queste varianti danno per ricevitore ad elevata Selettivita cio’ stazioni che trasmettono Progetto del Prof. BRUNO NASCIMBEN di questo telaio dovranno essere tali da permet- tere una funzionale disposizione dei componenti ed. una facile filatura. Si potra prendere come e sempio la fig, 3 che rappresenta un telaietto in plexiglass ed alluminio, di dimensioni molto adatte a questo scopo, Nel caso si usi un telaio metallico si dovra collegare questo a massa ¢ far bene at- 21 tenzione che il condensatore variabile C1 sia ben isolato da questo. I collegamenti dovranno essere i pi brevi possibile, fatti con filo da 0.8 mm. Le saldature ben fatte in stagno autosaldante. La bobina di sintonia & costituita da 15,5 spire (dalla boceola A alla B) e da 3,5 spire (dalla boccola B alla C) in filo smaltato da 0,8 mm. avvolte ser- rate su un pezzo di tubetto bachelizzato del dia- metro di 2 em. I terminali di questa bobina sono saldati a spine a banana da inserirsi nelle relative boccole isolate (A-B-C) fissate al telaio stesso. Pure I'an- tenna é collegata al resto del circuito mediante 1 nostri articoli hanno tanto successo tra i radio amatori, dilettanti e profes sionisti, per una semplice ragione: NOI mo progetti «fatti sulla nostro laboratorio sperimen- tale, ogni progetto viene montato, col- laudato e poi modificato per provare I’a- dattamento di altri materiali e fatto fun- zionare NELLE PEGGIORI CONDIZION! solo se queste prove vengono superate progetto viene pubblicato: si pud essere sicu- ri, dei progetti di COSTRUIDE DIVERTE! due spine a banana da inserirsi nelle boccole iso- late 1-2. Altre due boccole isolate serviranno per inserire le cuffie ad il primario del trasformatore delI'altoparlante. Infatti la ricezione con questo ri cevitore avviene normalmente in cuffie (che devo- no essere del tipo magnetico da 2 Kohm) e quando Ja ricczione @ molto forte si pud usare Paltopar- Petes tt ite phe ae | 4 PLEXIGLASS ALLUMIO. Jante. Questo per dare i migliori risultati deve avere un cono di medic dimensioni, non essere cio’ né cecessivamente piccolo, né troppo grande. E? bene inoltre che sia rinchiuso in apposita cu- stodia, Per spremere al massimo questo ricevitore il trasformatore d’uscita dovrebbe essere espressa- mente adatto per 6SN7. Peri un trasformatore nor- male per 6V6 pud andare bene, e cosi un trasfor matore da campanelli 125 Volt alternata 6,3 Volt tat I condensatori variabili C1 e C2 @ bene siano del tipo ad aria, e forniti di manopole piuttosto grandi in modo da poterli regolare lentamente con facilita. L'impedenza a radio frequenza pud essere da 0,1 a 10 mi, facilmente reperibile in commer- cio, Se ne potranno trovare che vanno bene anche « Surplus ». Il condensatore C4 pud essere (in caso di rice- pud dare soddisfacenti ris zione non troppo forte), aumentato sino a 1000 pF. Una volta terminata la costruzione sia mecca- che elettriea del vostro ricevitore, controllato che non ci siano errori e dimenticanze, ¢ regolato il cambia-tensione di T1 per 1s tensione di disponete in rete, potrete senz’altro collegarlo alla reteluce, Se tutto va bene, i filamenti della 6SN7 si illumineranno © awertirete un certo brusio nelle euffi turalmente, I’ antenna deve essere inserita e ben distesa sul bam Ora si ruotera Tentae mente Cl sin che nom sia scomparso qualsiasi | sibilo della reazione € sara captabile qualche stazione. Variate la sin- toni mediante C2 ¢ | provate ad ascoltare | t le varie tras Vi meraviglierete!! Te ei pressi di Agrigento, tra i N frammenti di un'epoca di cui Fimangono meravigliosi capi telli ed il retaggio di un’an- tica civilta, sorge una costru- zione: 0 meglio un rudere di quel- Io che era un tempio Periptero Esastilo con 34 colonne: il tempio dei Dioscuri. Non si conosce molto di questo me- raviglioso documento di splendore pas- sato: pare che sia stato eretto negli ul- timi decenni del secolo V ; fu comunque ricomposto nel'anno 1836 ed adottato come simbolo di Agrigento. T'elegantissima forma del tempio si presta a figurare come soprammobi- le con qualsiasi arredamento e il lettore potra fare sfoggio con i propri ospiti della sua erudizione classica, quando interrogato sull’elegante soprammobile, citer la strana storia dei Dioscuri: Ca- store e Polluce, che secondo la esitan- te Mitologia a loro riferita, erano figli di Leda e del proprio marito... ma anche di Zeus (Giove), sicch uno era mortale ed uno immortale: pare che lo sfortunato fosse Castore. Lasciamo la Mitolog esula dai racconti adatti ad essere rac- contati ai nipotini presso il caminetto € passiamo al modellino del tempio. To Uho realizzato in sughero: sia perchi piie facile da lavorare, sia per- che il sughero non costa quasi nulla, ed anche perché il sughero ha una cer- 1a rassomiglianza indefinibile, con le rocce corrose dal tempo. Gli attrezsi indispensabili sono: un coltello affilato; una raspa, un foglio di carta vetrata molto sottile (numero 0 oppure 00). T materiali: due pezzi di sughero che a tratti MPI0 DE! DIOSCURI in foglio: uno spesso em. 1, un'altro mm, 3 allincirea: questi rottami di fo- slio di sughero vi costeranno una cin- quantina di lire al massimo. Dal pezzo di spessore maggiore, ri- caveremo il fondo, Ie travature e le 4 colonne (che poi rifiniremo a parte con la raspa), nonche i tronconi «ea duti» di colonna. La copertura vera ricavata dal pes 20 sottile, Le varie parti si sagomeranno usan- do la raspa ed il coltello e verranno rifinite @ carta vetrata. Per il montaggio si incolleranno i pezzi usando dellattaccatutto, curando di usarne il minimo, al fine di non imbrattare il modelo. Se poi volete strafare potreste an- che verniciare in grigio il modellino, ma se volete il mio parere non fatelo: assumerebbe Uaspetto di « presepio », invece che di soprammobile. N. DAINO nche se il Lunik ha fatto il pe- riplo della Luna e un ricevitore supereterodina pud stare nel ta- schino, in questo secolo, secolo dei contrasti, continua ad essere sata con en- tusiasmo la bicicletta da un gran numero utenti. Ebbene: paragonando _possibilita e spese d'esercizio del velocipede, questo en- tusiasmo pud anche essere spiegato: ed é nostro parere che ben difficilmente U'effi- cienza meceanica del mezzo possa essere in- crementata. Percid lo scopo di questo articolo non verte sulla possibilita di trasformare il «eavallo d'acciaio » ma vogliamo solo il. lustrare un utile accessorio che con il traf- fico cittadino odierno @ quasi necessario: si tratta di una sirena, 0, se vogliamo, di un avvisatore acustico dal suono assai «des ciso » che pud sostituire il campanello del- la « bici », quasi altrettanto antiquato di quello dei Monatti di Manzoniana memo: ria. Con questa sirena (che eravamo tentati 26 SIRENA ELETTRONICA PER LA BICICLETTA di battezzare « ululatore »), saré facile ot- tenere strada nel traffico: basta un colpo di clackson ¢ i pedoni sono avvisati e si séansano in gran fretta, il che aumenta la sicurezza sia del guidatore che della folla. Il cireuito della sirena elettronica & presto spiegato: si tratta solo di un oscil- latore audio accordato su una gamma va- riabile tra i 500 ed 10.000 Hz. con i va- lori citati. IL transistore usato 2 il tipo OCT4 della Philips: questo finale a media potenza & ottimo per questo circuito: infatti accop- pia il consumo basso con un’elevata resa acustica, nonch® un ingombro limitatissi- mo e Lassenza di calore irradiato. Inizialmente si usd un OCT2 quale OC 74 e ae aj Bi2>15V | | TR1 | oscillatore: per poi scartarlo, avendo ri- levato che la potenza del complesso non era sufficiente su strada. Gli altri componenti del circuito sono: Tl: un per push-pull di transistori: questo pezzo NON trasformatore d? uscita 8 critico e qualsiasi trasformatore di qual- siasi marca pud essere adottato: per esem- pio: il Philips per OC72 oppure per OCT4, oppure il Photovox per OCT2, oppure VArgonne per 2N109, 0 il SONY giappo- nese. eccetera eccetera, Valtoparlante: pud essere un qualsia- si altoparlante a media sensibilita con co- no da 10-12 centimetri: Vimpedenza del- fa bobina dipendera dal trasformatore che si ruole usare. La pila: da 12 oppure da 15 Volts piccolo ingombro: non @ il caso di met- tere in opera pile enormi; il complesso consuma poco, ed il funzionamento tipi- camente intermittente conserva la pila per lungo tempo. Linterruttore S, che @ un pulsante da collocare sul manubrio 0 in un punto co- modo per la guida. Il potenziometro R1 da 25.000 ohm, che regola la frequenza di oscillazione, ov- vero il « tono» dei segnali. Il condensatore C da 0.5 MF. a carta, che determina la costante di tempo per le oscillazion La resistenza R da 6.8 Kohm ' Watt, di protezione. La reali: le pitt facili: azione del complesso @ tra tutti i componenti posso~ 27

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