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Glossario dei termini, del 8ergo e dei soprannomi* ALTERAZIONE (alteration, altered note): per esempio ia +9, #9, #11, 65, #5, 613 di un accordo, ACCORDI DIATONICI (diatonic chords): accord che fanno parte di una scala diatonica apparte- nente a una particolare tonalita. Per esempio nel. Vambito della tonalita di C maggiore, gli accordi CA, D-7, Esus'*, Fat", G7, Gsus, ecc. sono dlatonici, in quanto derivati dal modo ionico diatonico di. ACCORDO DIMINUITO DOPPIO (double diminished chord): consiste in due accordi dimi- ‘uti eseguiti contemporaneamente. E un accordo che contiene tutte le otto note della scala diminuita, ACCORDO SEMIDIMINUITO (half-diminished chord): principalmente é: 1) un accordo minore settima con la Sa diminu- ita (65); 2) un accordo costruito sul sesto modo della scala minore melodica ascendente: 8) un accordo costruito sul settimo modo della scala maggiore. ACCORDO SLASH (slash chord): letteraimente accordo tagliato. E un accordo che utilizza nella siglatura un taglio obliquo. E un termine che nasce uindi anche per 'associazione con la percezione visiva. E costituito da due componenti: 1) una triade posta superiormente, e un basso (diverso dalla fondamentale della triade situata nella parte superiore) posto inferiormente: es. DIC. Oppure 2) un accordo di settima posto superiormente, © un basso (diverso dalla fondamentale dell'ac. cordo di settima, situato nella parte superiore) osto inferiormente: es. DAIC. ACCORDO SOSTITUTO (substitute chord): un accordo che sostituisce I'accordo originale. ACCORDO SOSTITUTO DI TRITONO (tritone ‘Substitute chord). E un V7 che sostituisce un al- {0 V7, distante un intervallo ditritono. Entrambi gli ccordi condividono lo stesso tritono. La Sa del pr- ‘mo accordo diventa la 7a del secondo e la 7a del Primo diviene la 3a del secondo. ACCORDO SOSPESO (suspended chord, ab- breviato in sus chord): un accordo di settima di dominante con la 4a giusta al posto della 3a. La 4a giusta in questo contesto non é una nota “vietata" ACCORDO SOSPESO CON LA 9 MINORE (sus"* chord): un accordo che deriva dal terzo modo (frigio) della scala maggiore o dal secondo modo della scala minore melodica ascendente. ACCORDO DI TONICA MINORE (tonic minor chord): accordo che ha la funzione di | minore (os- ssia di tonica) e non per esempio di I! minore, che ha la funzione di sostituto sottodominante. BAG/BAG OF TRICKS (letteralmente: una valigia piena di scherzi, numeri, magie). indica il reperto- Tio di pattern, idee, licks e cosi via, Per esempio Jackie's bag si rferisce al repertorio, ecc... di Jackie, BALLAD (brano lento). BEBOP: |o stile jazz rivoluzionario che si sviluppd Nel primi anni ‘40. BIRD (uccello): Charlie Parker, BLOWING CHORUSES (letteralmente: forme ‘musicali fatte per soffiare): | chorus dove si sot. fla dentro lo strumento a fiato per improwisare. Sono considerate comunque quelle strutture sulle quali tut gli strumenti possono improwisare. BREAK (rompere, interrompere): 8 un momento in cull solista suona da solo. Cid awiene normal. mente allinizio di un assolo. I solista suona da solo comunemente 2, 4.0 8 misure mentre la band tace. Uno dei break pit famosi 8 quello di Lee Morgan allinizio del suo assolo nel brano Locomotion di John Coltrane dall'album Blue Trane. BRANO ORIGINALE: un brano scritto da un mem- bro di una band. Negli annunci spesso si dice: «E ora suoneremo un brano originale scritto da...» BRANO STANDARD: un brano popolare creato normaimente, ma non sempre, da compositori non jazzisti (George Gershwin, Cole Porter, e cos) via) Molte forme canzone di Duke Ellington e Billy Strayhorn sono considerate standard. CADENZA: 4) formula melodico/ armonica che conclude un brano musicale; 2) un finale improvvisato in tempo rubato di lun- ghezza indeterminata suonato dal solista, men- tre la sezione ritmica tace CADENZA D'INGANNO (deceptive cadence): quando un V non risolve alla quinta giusta inferio- re oppure il sostituto del V non risolve al semitono inferiore, CHIAVE (key): 1) Congegno metallica in alcuni strumenti a fia- to che serve per modificare il flusso daria. 2) Una figura specifica (4,9, 8) con eventuali alterazioni (5,4) che si tr8va sul pentagramma, a cui corrisponde una specifica scala che sta. bilisce una determinata tonalita CHOPS (veloce manualita): tecnica personale, orale Sle taste Sucosomusiita ala rusic Jaze, uni termi on sno sll ado in ngua flan po peta la sonerita Sito ntreziona, nS AMeTERNE © or dare Topporuni conocer paroles Hat une, masie di someone tees ene ‘ambit internezionale x CHORUS: Ia forma (la struttura) completa di un brano. CICLO DELLE QUARTE /CIRCOLO DELLE QUARTE (cycle of fourths /circle of fourths): una, disposizione circolare delle 12 note della scala cromatica. Quando viene letta in senso antiorario, ogni nota € disposta una quarta gusta pill in alto rispetto alla precedente, Quando é letta in senso orario, ogni nota é collocata una quarta pil! in bas so della precedente. Vedi anche ciclo /circolo delle quinte. CICLO DELLE QUINTE/CIRCOLO DELLE QUIN- TE (cycle of fifths/circle of fifths): una disposi- zione circolare delle 12 note della scala cromatica. ‘Quando viene letta in senso antiorario, ogni nota & disposta una quinta giusta pid in basso rispetto alla precedente. Quando ¢ letta in senso orario ogni nota @ posizionata una quinta giusta sopra la pre- cedente. CLAVE: un pattern ritmico di due misure sul quale 8 basata la maggior parte della musica atro- cubana. DIZ (letteralmente tuorl di testa): Dizzy Gillespie, DALLINIZIO (from the top): indica linizio di un brano. DOUBLE TIME (tempo raddoppiato): situazione in cui l tempo metronomico cambia diventando ve- lace il doppio. DOUBLE TIME FEELING (sensazione di tempo raddoppiato): azzisti amano spesso suonare con la sensazione di un tempo metronomico raddop- piato. Per esempio in 4/4 I tempo metronomico dato dalla pulsazione dei quarti 1-2-3-4 nella mi- sura. Tali musicisti suddividono ogni quarto nei due ottavi potenziali, per cui la pulsazione diventa 1-2- 3 -8 nella battuta. In definitiva si tratta di contare 8 pulsazioni nello stesso tempo in cui ne passano 4, Larmonia quindi si muove sempre alla stessa velocita originale, perd lmpressione gene- rale @ di un reale double time. La ragione per cui spesso si sceglie il double time feeling, e non il double time, @ perché da un lato si ha il vantaggio di suonare su un tempo rav- vivato, e dall'altro non si ha la difficolta di suonare su armonie che cambiano motto velocemente. ERA SWING: il jazz degli anni '30. ESTENSIONVADDIZIONI (extensions): le varie one, undicesime e tredicesime (quest'ultime chia- mate talvolta anche seste) dell’accordo, FINALE (ending): rappresenta I'ultima parte di un brano, spesso adeguatamente arrangiata. FAKE BOOK (originalmete libro per coloro che non sapevano leggere bene la musica): ibro che raccoglie brani standard e jazz con le melodie, le progressioni armoniche e taivolta anche le puntualizzazioni ritmiche. Negli Stati Uniti durante gli anni '20 '30, gli editori_musicali, per la maggiorparte musicisti classici, attribuivano con un x certo disprezzo il termine fake ai jazzisti, perche rnon sapevano leggere bene o per rulla la musica, FORMA: vedi forma canzone. FORMA CANZONE (song form): un brano nor- maimente costruito con sezioni di otto misure, ognuna delle quali é indicata con una lettera alfabetica. A seconda de! numero delle ripetizioni sezioni avremo varie possibilita: "ABA", ec. FUNKY: viscerale, assolutamente non intellettuale. GIG (piccolo carro a due ruote trainato da un cavallo): impegno lavorativo; pud essere ad un club, a un party, a un festival, 0 @ una seduta di registrazione, (THE) GREAT AMERICAN SONG BOOK (raccol- ta del grandi brani american): la raocolta delle composizioni di George Gershwin, Cole Porter, Irving Berlin, Duke Ellington, Billy Strayhorn, Jimmy Van Heusen, Jimmy MacHugh, Hoagy Carmichael © cos! via, GROOVE (lungo solco sulla superficie de! le- gno): il forte legame che si instaura tra i compo- enti i un gruppo, in particolare tra quelli della sezione ritmica, quando, suonando bene, condivi- dono una sorta di godimento psicofisico. HEAD (testa): 1) la melodia e 'armonia di un brano; 2) un brano composto da un jazzista e basato sulla progressione armonica di uno standard; 3) E anche quel termine utilizzato nell'espres- sione «Let's play the head», ossia suoniamo il brano, quando si esegue la melodia per la pri- ma volta prima degli assoll. INTERLUDIO (interlude): una sezione di un bra- no, normaimente tra la heade l'assolo o tra i solist INTERVALLO (interval): lo spazio tra due note. INTHE POCKET (in tasca): espressione utilizza- ta quando la musica ha raggiunto il groove ritmico. INTRODUZIONE (introduction/intro): una sezio- ne, spesso improvvisata, che precede Il brano. JAM SESSION (riunione affollata): riunione in- formale tra jazzisti per suonare insieme. JAZZ LATINO (latin jazz): una fusione trail jazz @ la musica afro-cubana, KICKS (letteralmente calc): particolari accent rit mici suonati dalla sezione ritmica. LAY BACK (stare indietro): suonare rilassato leggermente in ritardo rispetto alla pulsazione rit- mica. LAY OUT (stare fuori): non suonare. LEAD SHEET (foglio guida): una parte musicale che normalmente contiene la melodia e gli accord LIBERO/SUONARE LIBERO (free/play free): im- prowisare senza una sequenza di accordi o sen- za una forma prestabllita. LICK (leccare): una frase musicale che spesso serve da ‘collante” per accordi adiacenti ‘penetran- doli”, passando tra essi e quindi faciitandone il le- game. Generaimente sono frasi improwisate, en- trate nel linguaggio comune, che contraddistin- ‘quono uno specifico musicista; per esempio si dice: Un lick di Joe Henderson MEMORIA DIGITALE (finger memory): quella particolare sensazione nella dita, nelle mani, in se- guito a una risposta neuromuscolare memorizza- ta, legata a uno specifico accordo, un lick, una fra- se, un pattern e oosi via. Questo termine @ usato principalmente dai pianisti, ma é applicabile an- che agli altri strumentisti MODO: un insieme di sette note diverse disposte scala, che si ottiene partendo da una delle sette note della scala capostipite o madre, per arrivare, senza interrompere Fordine scalare, alla stessa nota di partenza situata allottava superiore (dalla scala capostipite di C minore melodica ascenden- te si possono derivare quindi sete modi diversi; per esempio quello che parte dalla terza nota di C min. mel. ascen. & il modo di Eb lidio aumentato) Si possono derivare i modi anche da scale costitu- ite da pit o meno di 7 note. MODO DORICO (dorian mode): il secondo modo della scala maggiore. Anche l'accordo derivato assume lo stesso nome. MODO FRIGIO (phrygian mode): il terzo modo della scala maggiore. Laccordo proveniente ha il medesimo nome, MODO LIDIO (Iydian mode): il quarto modo della scala maggiore. Anche l'accordo ricavato porta questo stesso nome. MODO MISOLIDIO (mixolydian mode): il quinto modo della scala maggiore. Anche l'accordo deri- vato assume lo stesso nome. MODO EOLICO/EOLIO/MINORE NATURALE/ PURO (aeolian mode/natural minor/pure): il se- sto modo della scala maggiore. accordo origina- to si chiama allo stesso modo. MODO LOCRIO (locrian mode): il settimo modo della scala maggiore. Anche l'accordo derivato assume lo stesso nome. MODO MINORE-MAGGIORE (minor-major mode):'l primo modo della scala minore melodica ascendente. Anche l'accordo derivato assume lo stesso termine. MODO LIDIO AUMENTATO (lydian augmented mode): il terz0 modo della scala minore melodica ascendente. laccordo conseguente porta questo nome. MODO LIDIO DOMINANTE/LIDIO}7/MISOLIDIO 14/ ACUSTICO/MODO DEGLI ARMONICI (lydian dominant mode/lydian }7/mixolydian #4/ acoustic/overtones): il quarto modo della scala minore melodica ascendente. Anche l'accordo de- rivato ha la stessa nomenclatura. MODO ALTERATO/SUPER LOCRIO/DIMINUITO PER TONI INTERI/DI RAVEL/DI POMEROY {altered mode/superlocrian/ diminished - whole tone/Ravel/Pomeroy): il settino modo della scala minore melodica ascendente. Anche 'accordo de- rivato assume lo stesso nome. NOTA “VIETATA” (avoid note): una nota apparte- nente alla scala di un accordo che da un suono dissonante se suonata sincronicamente e soste- huta con l'accordo stesso. Normalmente questo termine viene usato per la 4a (giusta) in un accor- do maggiore e It 1a (giusta) in un accordo domi- nant. NOTE CONDIVISE /IN COMUNE (common tones): note uguali condivise tra accordi e/o scale. NOTE ENARMONICHE (enharmonic notes): ne! sistema temperato, note con la stessa altezza (suo- no) ma con una notazione diversa, per esempio Che B, Di e Eb, Fie Gh. OUT CHORUS /OUT HEAD: viene chiamato cosi il chorus nel quale si suona per ultima volta la melodia (head) del brano. PONTE, INCISO (bridge, channel): rappresenta la sezione 8 di un brano normalmente AABA o ABA. PEDALE (pedal/pedal point): una nota che viene sostenuta o ritmata, spesso nel basso, mentre ven- gono suonati uno 0 pi accordi nel registro supe- Tiore. POLIACCORDO (polychord): sonorita armonica costituita da subunit accordali. Due pid accord suonati sincronicamente. Nella siglatura si utilizza un taglio orizzontale tra le subunita. Es: 9, POLITONALITA (polytonality): situazione in cul due o pit tonalita diverse si manifestano sincronica- mente. PROGRESSIONE ARMONICA (harmo progressior/changes): a disposizione orizzon- tale degli accordi che appartengono a un brano. PROGRESSIONE II-V-I MAGGIORE (major II-V- | progression): una progressione II-V- in una to- nalita maggiore, per esempio D-7-G7-CA. PROGRESSIONE II-V-I MINORE (minor II-V-1 progression ): una progressione II-V-I in una to- nalité minore, per esempio D°-G7alt-C-A. PARALLELISMO (parallelism): situazione in cui gli accordi, i voicing si muovono per moto paral- leloossia sequendo la stessa direzione. RHYTHM CHANGES le progressioni armoniche ba- sate sul brano I've got rhythm di George Gershwin. RIFF: una figura ritmica ripetuta ed eseguita dai fiati, spesso suonata nel contesto di un solo. RIGHT ON IT (letteralmente proprio sopra): espressione utilizzata per comunicare di non suonare l'introduzione ma di eseguire subito la head, RUBATO: suonare svincolati dalla rigidita metronomica, SCALA DIATONICA (diatonic scale): scala co- stituita da sette note diverse (eptatonica), che tra loro formano 5 toni, 2 semitoni e 1 tritono. XI SCALA DIMINUITA (diminuished scale): scala costituita da otto note diverse (ottotonica), che al- terna un semitono e un tono 0 viceversa. SCALA MINORE NATURALE (natural minor sca- le): vedi modo eolico. SCALA CAPOSTIPITE/MADRE (parent scale): la scala dalla quale sono derivati gli specific! modi ‘SCALA MAGGIORE (major scale): scalaeptatonica, diatonica, i cul semitoni si trovano tra la terza e quar- tae tra la settima e prima nota della scala. SCALA MINORE MELODICA ASCENDENTE o BACHIANA (ascending melodic minor scale 0 semplicemente melodic minor o real jazz mi- nor scale): scala costituita da sette note diverse (eptatonica), che tra loro formano 5 toni, 2 semitoni @ 2 triton SCALA PER TONI INTERI (whole tone scale): una scala costruita interamente per toni, quindi di sei note diverse (esatonica). SEQUENZA MELODICA (melodic sequence): una frase 0 un motivo ripetuto, ma a una altezza diversa, La ripetizione non deve necessariamente mantene- re la struttura intervallare esatta, ma generalmente conserva lo stesso profilo della frase originale. ‘SHED: vedi woodshed. SHOUT CHORUS (letteralmente chorus grida- to): un chorus suonato tra lultimo assolo @ l'out choruse arrangiato in maniera speciale per eviden- ziare il climax. SOLOING: improwisare su un brano. SOLOS: sezione di un brano dedicata all mprovvi- sazione, STOP TIME (letteralmente interruzione del tem- po): situazione che si verifica normalmente duran- te un assolo quando la sezione ritmica suona so- lamente il primo beat ogni due o quattro misure. Occasionalmente una figura stop time pud avere qualche altro accento ritmico (kicks). Uno del pitt grandi assoli con lo stop time é stato fatto da Sonny Rollins in / Know That You Knowdi Vincent Youman nll'album Sonny Side Up di Dizzy Gillespie-Sonny StitSonny Rollins. STRAIGHT AHEAD (Ietteralmente dritto avan- sspressione utlizzata per specificare che il bra- no va suonato con swing. STRAIGHT EIGHTS/EVEN EIGHTS (letteralmen- {e: ottavi regolari): espressione usata dai jazzist per dire che gli ottavi di un brano vanno suonati re- {golarmente come scritte non interpretati con swing. Motta musica latina @ suonata con straight eights. SWINGING EIGHTS (letteralmente: ottavi con swing): espressione utllizzata dai jazzisti per dire che gli ottavi vanno “swingati", ossia vanno lett secondo la convenzione jazz: duina = terzina di ottavi con la pausa sul secondo ottavo. XI STROLL (letteraimente passegglata lenta): si- gnifica non suonare (lay out). TRADE FOURS/FOURS (scambiare quattro/ quattro): normalmente dopo assoli regolari, & lo scambio di quattro misure di improwvisazione per tno 0 piu choruses tra due o pit! musicist TRADE EIGHTS/EIGHTS (scambiare otto/otto): normalmente dopo assoli regolari, é lo scambio di otto battute improvvisate per uno o pili choruses tra due o pid musicist TAG: una sezione improvvisata alla fine delt'out chorus, spesso ripetuta ad libitum. TAKE IT OUT (portalo fuori/concludilo): espres- sione utlizzata per esempio dal bandleader (capo della band) che indica di suonare lout head. TONALITA (Tonality): la sudditanza di certi suoni, che possono essere organizzatiin una scala o modo, auna “Tonica cio® a un suono prescelto,attorno e verso il qua le questi suoni gravitano. La tonal pud essere “im- piantata’ con le note melodiche e acoordi derivati dalla ‘scala corrispondente alia chiave e le sue alterazioni (si parla spesso in questo caso ditonalitadiatonica) oppu- Te pud anche comprendere note e accordi non derivati solo dalla chiave (siperiain questo caso ditonalta este- sa). TONICIZZAZIONE (tonicization):creazione di una tonalita secondaria o transitoria. TRAIN WRECK (collisione ferroviaria): significa che tutto & andato allarla. Per esempio qualcuno 'si@ dimenticato di andare al segno di ripetizione ‘oppure non ha suonato il ponte, 0 ha rovesciato il tempo e cosi via. TRANE: John Coltrane TRITONO (tritone): un intervalio costituito da 3 toni. Tipicamente @ quello che esiste tra la Sa e la 7a di un accordo di settima di dominante. TURNAROUND (girare intorno): una progressio- ine armonica che si trove: 1) alla fine della prima sezione, per ritornare alla ripetizione della sezio~ ne stessa; 2) alla fine det brano, per andare all'ni- zio di esso. UP TEMPO: indica un tempo veloce. VAMP: +1) una figura ostinata suonata dalla sezione ritmicas 2) una breve sequenza armonica ripetuta. VERSO: una introduzione speciale, spesso suo- rata cantata in rubato, soritta per una ballad. Un esempio doveroso € rappresentato dal verso di Lush Life di Bily Strayhorn. VOICING (disposizione verticale delle voc): Ia disposizione verticale delle note di un accordo nor- malmente per pianoforte o chitarra. Spesso que~ ste disposizioni non sono in stato fondamentale. WOODSHED/SHED (capanna di legno/piccolo rifugio): usato nell'espressione: fo go into the woodshed, che indica il desiderio di isolarsi com- pletamente dal mondo per praticare duro @ a lun- go. Cid & possibile solamente in un piccolo rifugio.

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