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LEZIONE 1
LA FIGURA
DELL'ERBORISTA
Sommario
ERBORISTERIA pag. 3
PIANTA MEDICINALE PAG. 3
LA DROGA PAG. 3
SALUTE PAG. 7
MALATTIA PAG. 7
LA PRODUZIONE DI PRINCIPI ATTIVI DA PARTE DELLE PIANTE PAG. 8
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALIT DELLE DROGHE E DEI PRINCIPI
ATTIVI PAG. 14
CLASSIFICAZIONE DELLE DROGHE PAG. 15
PROCESSO DI ESSICCAZIONE PAG. 15
SISTEMI PAG. 16
CONSERVAZIONE PAG. 16
COME SI TROVA LA DROGA ALLO STATO SECCO? PAG. 16
POLVERI NELL'USO ERBORISTICO PAG. 19
LEZIONE 1
LA FIGURA DELL'ERBORISTA
ERBORISTERIA
PIANTA MEDICINALE
LA DROGA
Papavero
SALUTE
MALATTIA
Barbabietola da zucchero
La Digitale
Il Noce
Liquirizia
Fattori naturali:
Et e stadio di sviluppo: la qualit dei principi attivi pu
variare in relazione allo stadio di sviluppo della pianta, che
pu essere: giovanile, maturo o senescente. La raccolta della
pianta ai fini di ottenere una droga di buona qualit deve esse-
re effettuata nel tempo balsamico.
Tempo balsamico: il periodo entro il quale opportuno effet-
tuare la raccolta della droga. Spesso, soprattutto per la raccol-
ta delle parti aeree della pianta questo periodo coincide con
quello della fioritura. In generale le piante annuali devono
essere raccolte a sviluppo completo, le bienni nel secondo
anno. Le piante rizomatose o con organi sotterranei, che
andranno a costituire la droga, bene raccoglierle in autunno
o in inverno.
Selezione: nella pratica agraria la selezione delle sementi ha
permesso di ottenere piante che avessero buone quantit di
p.a. al loro interno.
Clima: la nutrizione della pianta si basa attraverso la fotosin-
tesi ed quindi ovvio, che la qualit, l'intensit e la disponibi-
lit di luce sono fondamentali per la produzione dei p.a.. la
fotosintesi clorofilliana il pi importante processo di nutri-
zione operato dalle piante. Per mezzo di questo processo, l'a-
nidride carbonica e l'acqua vengono trasformati in composti
organici costituenti il materiale vivente della pianta. Questa
sintesi avviene per intervento dell'energia luminosa che viene
trasformata dalla clorofilla in energia chimica.
Latitudine e altitudine: la qualit e la quantit dei principi
attivi varia enormemente a seconda della latitudine e dell'alti-
tudine a cui le piante vengono coltivate. Ad esempio la vale-
riana ha un p.a. di maggior qualit se coltivata in montagna.
Fattori artificiali
Stabilizzazione: un'operazione consistente nel fissare a caldo,
con vapori di alcool etilico, la composizione chimica dei vegeta-
li freschi, prima dell'intervento dei fenomeni fermentativi.
Questo trattamento viene effettuato da alcune ditte erboristiche,
subito dopo la raccolta delle piante, di modo che il materiale
vegetale, giunga chimicamente inalterato alle fasi di lavorazio-
ne e di estrazione.
PROCESSO DI ESSICCAZIONE
SISTEMI:
CONSERVAZIONE
PEZZATURA
A seconda di quale parte
della pianta costituisce la
droga di nostro interesse,
potremo trovare diversi
tipi di "taglio" della
droga. I principali sono i
seguenti:
* intera
* tagliata
* contusa
* taglio tisana
* polverizzata
TAGLIATA: le
sommit fiorite,
le foglie, le cor-
tecce, vengono
tagliate con una
taglierina a ghi-
gliottina, in
pezzi circa lun-
ghi (1-2 cm). E'
un taglio richie-
sto per erbe che
verranno distil-
late.
CONTUSA: la
contusione si
ottiene facendo
passare le piante
medicinali in
mulini a martel-
lo, la droga
viene cos rotta
in cubetti circa
regolari. Questo
metodo molto
utilizzato per le
radici (Rabarba-
ro, Liquirizia, Genziana), scorze d'agrumi, (Arancio amaro,
Arancio dolce, Mandarino, Limone).
TAGLIO TISA-
NA: richiede un
taglio pi accu-
rato e prevede il
passaggio del-
l'erba tagliata
attraverso alcuni
setacci che trat-
tengono le parti
grosse e le parti
troppo fini, com-
presa la polvere.
POLVERIZZATA
(Levigazione,
quando pratica-
ta con il
Mortaio): la
riduzione delle
parti vegetali
assume la consi-
stenza di una
polvere.
La setacciatura
con setacci a
maglia finissima
permette di separare le particelle finissime da quelle pi grosso-
lane. Sono utili nella preparazione di compresse, di opercoli o
vengono semplicemente disciolte in acqua. L'effetto terapeutico
di una polvere dipende dal suo grado di finezza. Infatti pi una
polvere fine, meglio verr assorbita dall'organismo.
PIANTE MEDICINALI:
I FARMACI DELLA NATURA
TIPI DI AZIONE:
L'azione esplicata da un rimedio pu essere:
locale o topica: quando la sua azione si esplica all'esterno del-
l'organismo, nel distretto dove, il rimedio viene applicato.
Generale o sistemica: quando l'azione del p.a. (principio attivo)
si esplica all'interno dell'organismo. Tale azione si pu manife-
stare solo dopo che il p.a. stato assorbito ed avvenuta la sua
distribuzione fino al raggiungimento del proprio sito d'azione.
LA FARMACOCINETICA
Per attuare correttamente una buona fitoterapia , senza dubbio,
necessario individuare la pianta o le piante pi idonee a com-
battere lo stato patologico che ha colpito la persona; tuttavia,
anche quando la scelta del rimedio esatta, essa non assicura
l'efficacia del trattamento se non si procede alla somministra-
zione del fitopreparato in maniera tale da permettere che i suoi
principi attivi raggiungano in forma efficace i punti di azione
(recettori) e vi permangano in concentrazioni sufficienti per
tutto il periodo necessario al raggiungimento dell'effetto desi-
derato. Il conseguimento di questo risultato possibile soltanto
se si conoscono quei fattori che costituiscono la base sulla quale
si impianta la farmacologia allopatica (cio quella utilizzata
tutt'oggi da medici e farmacisti).
La fitoterapia ha bisogno di essere sviluppata e approfondita
con tutti i mezzi: uno di questi lo studio della farmacocineti-
ca dei principi attivi, la quale fa capire il destino dei diversi
principi attivi, una volta che questi sono stati introdotti nell'or-
ganismo.
DISTRIBUZIONE DI UN P.A.
ELIMINAZIONE DI UN FARMACO
METABOLISMO
TOSSICITA'
INDICE TERAPEUTICO
Dose letale
IT: -----------------------
Dose efficace
NOTE:
NOTE:
NOTE: