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Andrea Chnier
Dramma di ambiente storico in quattro quadri
Libretto di LUIGI ILLICA
Personaggi:
Prima rappresentazione:
Milano, Teatro alla Scala 28 marzo 1896
1
Giordano: Andrea Chnier - parte prima
PARTE PRIMA
In provincia; nel castello della Signoria dei Conti di Coigny. Il giardino dinverno. La gran serra; imita-
zione pretenziosa di quella di Casa Orlans o di quella Kunsky.
La serra offre ora - sul nire di una giornata dellinverno del 1789 - un curioso aspetto; sembra un giar-
dino colle sue statue di Bacco, di Flora, collaltare di Minerva, ed sala, talmente ovunque vi sono sparsi
mobili, - e, perno fra i vasi di piante esotiche, un clavicembalo Silbermann - ed campagna, anche,
verso lestremo lato sinistro dove, per una mite e microscopica collinetta, aprentesi ai piedi in grotta da
ninfe, si sale a una casetta rustica da latteria e pastorelle addossata ad un infantile mulino.
Tal de tempi il costume!
Allalzarsi della tela, sotto i rigidi comandi di un arrogante e gallonato Maestro di Casa, corrono Lacch,
Servi, Valletti carichi di mobili e vasi completando lassetto della serra.
Carlo Grard, in livrea, entra, sostenendo con altri servi un azzurro e pesante sof. a lui che principal-
mente si rivolge il maestro di casa con piglio altezzoso, borioso ed ironico impartendo ordini. Dal giorno
che Grard fu sorpreso a leggere Jean Jacques Rousseau e gli Enciclopedisti, non ironia o servizio pi
umile o pi basso gli risparmiato.
MADDALENA CONTESSA
Il giorno (volgendogli le spalle)
intorno gi sinserra
A momenti
lentamente!
arriveranno gli ospiti.
In queste misteriose
ombre forme fantastiche
assumono le cose!
MADDALENA
Or lanime sacquetano Uno il signor Flville
umanamente!
CONTESSA
GRARD
(con grande compiacenza)
(fra s guardando ammirato Maddalena)
Uno scrittore emerito
Quanta dolcezza nellanima tetra
per te penetra! MADDALENA
Anche lidea muor,
tu non muori giammai, E laltro chi ?
tu, lEterna Canzone!
CONTESSA
CONTESSA (con sussiego)
(entra nella serra e collocchialetto e con fare altez- E lAbatino!
zoso guarda attentamente se e come stata dispo-
sta.) MADDALENA
(a Grard ed altri lacch) Uno viene dallItalia?
Via, vaffrettate, CONTESSA
e alla lumiera
luce date! (accenna che s)
S, Flville, lAbate da Parigi.
(I lacch, Grard compreso, montano su alcuni
sgabelli e cominciano ad accendere i bracciali, i (poi, sorpresa, osservando che ancora sua glia in
doppieri e a dar luce a tutta la serra, - a poco a vestaglia)
poco tutto sfolgora di luce allegra.)
Maddalena,
(a Grard) ancor cos? Ancor non sei vestita?
E - dite - tutto pronto?
(Maddalena accenna a sua madre che andr ad
abbigliarsi. - La Contessa la accarezza e va ad esa-
GRARD
minare se nulla manca anche nelle sale superiori)
Tutto!
BERSI
CONTESSA (corre a Maddalena e si accoccola grottescamente ai
I cori? suoi piedi con gesti strani e bizzarri)
Sospiri?
GRARD
Stanno di gi vestendosi. MADDALENA
S; - io penso alla tortura
CONTESSA
del farsi belle!
E i suonatori?
GRARD
Accordan gli strumenti.
2
Giordano: Andrea Chnier - parte prima
4
Giordano: Andrea Chnier - parte prima
LABATINO LABATINO
Assai, madame belle, Un ruscelletto odo mormorar
sono dolente de le mie novelle
FLVILLE
FLVILLE
(scoppiando quasi in pianto per la commozione e
(affettatissimo, in atto da inspirato) per la vanit.)
Passiam la sera questo il mio romanzo!
allegramente! - Della primavera
ai zeri gentili PASTORI
codeste nubi svaniranno! Il sole
(imitando il sospirare dei pastori)
noi rivedremo e rose e gigli e viole,
e udrem ne laria satura de ori O Pastorelle, addio, addio, addio!
leco ridir legloghe de pastori - Ci avviamo verso lidi ignoti e strani!
Ahi! Ahi! sarem lungi dimani!
(Ed ecco a un tratto uscire alcune pastorelle che in Questi lochi abbandoniamo! Ahi! Ahi!
vaghe pose si fanno intorno a Flville che meravi- Non avr, no al ritorno,
gliato le guarda. gioie il cuore!
Dalla cantoria, nello stesso tempo, viene sospi- Ahi! Ahi! Sarem lungi diman!
rando un sussurro di violini imitanti il vento. - Le O pastorelle addio (etc.)
pastorelle, durante il piccolo preludio, compongono Ah! Ah! Sarem lungi diman! Ah!
graziosissimi gruppi a gesti, a movenze, a pose Addio! Addio! Ah! Ah! Addio!
svenevoli ed affettate. - Intanto le dame guardano Ah! Ah!
sedute, mentre, dietro, in piedi, alla sedia di ogni
dama, stanno i rispettivi cavalieri. - I mariti giuo- (Lungo sospiro. - I cavalieri sospirano, le dame
5
Giordano: Andrea Chnier - parte primo
piagnucolano, i mariti giocano sottovoce per non (cerca un po linsolenza che pu colpire Chnier, d
disturbare.) una rapida occhiata alle amiche e dice:)
CHNIER LE AMICHE
(sottolineando lironia di Maddalena)
Madama la Contessa?
Per monaca o per sposa!
CONTESSA
La vostra Musa tace? CHNIER
Il vostro desio comando gentil!.
CHNIER Ma - ohim - la fantasia
una ritrosa non si piega a comando o a prece umile
che di tacer desa. capricciosa assai la poesia
a guisa dellamore!
CONTESSA
(Alla parola amore Maddalena e le ragazze
(ironica) escono fuori in una rumorosa risata. Fiorinelli inter-
La vostra Musa la Malinconia! rompe; tutti si avvicinano al gruppo di Chnier e
Maddalena.)
(e si allontana agitando piccata il ventaglio, dicendo
a Flville:) CONTESSA
Perch ridete voi?
Davver poco cortese!
OSPITI
FLVILLE
(uomini)
un po bizzarro!
Che c? Che c?
LABATINO
Musa ognor pronta donna a molti vieta! LE AMICHE
(sempre ridendo. Chnier interdetto ascolta) .
CONTESSA
Udite! Udite che il racconto bello!
ver Ecco il poeta! Il poetino caduto in un tranello!
(Prende il braccio dellAbatino e con lui si avvicina
MADDALENA
a Fiorinelli, inducendolo gentilmente al clavicem-
balo. Maddalena, che con alcune giovani amiche A tua preghiera, mamma,
ha sentito la risposta data da Chnier a sua madre e opponeva un riuto
che le sue amiche hanno vivacemente commentato, Allor bizzarro
se le raccoglie intorno e dice loro.) pensier venne a me
MADDALENA LE AMICHE
Io lo far poetare. Scommettiamo? La vendetta!
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Giordano: Andrea Chnier - parte prima
MADDALENA CONTESSA
Perdonatemi! (livida dallira)
Chi ha introdotto costoro?
(Chnier commosso si allontana e scompare.)
CONTESSA GRARD
(scusando Maddalena cogli invitati) Io, Grard!
(Mentre i servi fanno posto e i cavalieri e le dame si (ma ecco accorrere il vecchio giardiniere, il padre
preparano, lontanissime appena distinte si sentono di Grard, che si butta in ginocchio avanti alla Con-
venire avvicinandosi confuse cantilene.) tessa: Grard corre sdegnoso a rialzare suo padre
dicendo eramente alla Contessa)
LE VOCI
(si avvicinano. - Sono lugubremente dolorose, gemiti GRARD
che risuonano cupi e minacciosi) S, me ne vo - Contessa!
Questa livrea - mi pesa;
La notte il giorno
vile per me il pane
portiamo intorno
che qui mi sfama!
il dolore; -
La voce di chi soffre a s mi chiama!
siam genti grame
(Intanto il vecchio giardiniere, padre di Grard si
che di fame
butta in ginocchio davanti alla Contessa)
or si muore.
(rialzando il padre)
(La Contessa fa interrompere la danza, tutti prestano
orecchio al canto interno) Vien, padre mio, con me!
Perch ti curvi ai pi
Affamate, languenti di chi non ode voce di piet?
cadiam morenti
sovra suoli infecondi! (poi, strappandosi la livrea di dosso, grida:)
(Allarco dingresso della serra appare Grard alla Dalle mie carni gi questa vilt!
testa di una folla di gente livida, stracciata, lan-
(Il Maestro di Casa, i servi, i lacch, gli staferi,
guente, duomini emaciati, di donne stremate con
respingono la folla. - La Contessa si lascia cadere
dei bimbi scheletriti a braccia, che imitando lan-
sul sof ansante dalla bile che la soffoca mentre la
nuncio di un maggiordomo:)
folla si allontana. Grard costringe suo padre ad
allontanarsi con lui.)
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Giordano: Andrea Chnier - parte prima
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Giordano: Andrea Chnier - parte seconda
PARTE SECONDA
La scena a destra: nel primo piano un altare dedicato a Marat, sopportante il suo busto, avanti al quale
stanno appese collane di ori appassiti, nastri, e una lampada spenta. Il dado, il piedistallo e i gradini
sono qua e l coperti di cartelli appiccicativi sopra. Uno dice: Unit e individualit della Repubblica! un
altro: Libert, Eguaglianza, Fraternit! un terzo, pi terribile: Cos, o Morte! altri sono solamente votivi
e si accontentano di un: Gloria a Marat! qualche altro non che un avviso teatrale e annuncia pomposa-
mente il: Gran Yerodramma pantomimo-lirico di XYZ .
A sinistra: nel primo piano la terrazza del Feuillants e il caff Hottot; tavolini e sedie fuori allaperto tra
alberi e vasi enormi di ori.
Nel fondo: lex Cours-la-Reine che diagonalmente attraversa la scena, allargandosi a destra, restrin-
gendosi a sinistra, difeso dalla Senna, che gli scorre parallela: da parapetto, platani, lanterne. Di scorcio,
obliquamente, il ponte Pronnet che attraversa la Senna e conduce al palazzo dei Cinquecento.
una giornata del giugno del 1794 nel pomeriggio.
La scena animatissima. Alla terrazza del Caff vi discreta afuenza di avventori. Vi si distingue la
mulatta Bersi per la sua acconciatura bizzarra in contrasto colla tinta olivastra della sua pelle e per quel-
lesagerato modo di vestire che fa gi qualicare la donnina elegante di allora per una Meravigliosa ,
prodotto voluttuoso che, da poco tempo, coll Incredibile , non ostante il Terrore, osa mostrarsi in pub-
blico e gittare il suo lusso e la sua risata gaja come una sda audace.
Infatti l vi ascoltatissimo un Incredibile, sbaloddivamente elegante, collabito a grandi risvolti, col-
letto nero, parrucca bionda, il randello Costituzione e il mento immerso nella immensa cravatta, che non
lascia mai di osservare attentamente tutto quanto fa la Bersi e ne scruta ogni sguardo, gesto e parola.
Presso allaltare stanno il sanculotto Mathieu, detto Populus , e la Carmagnola Orazio Coclite , costui
forse chiamato cos per una gran benda nera che di sotto al berretto frigio gli copre locchio destro.
Andrea Chnier siede tutto solo ad un tavolino in disparte.
MATHIEU LINCREDIBILE
(indica ad Orazio Coclite il busto di Marat che egli (a sua volta ssa audacemente Bersi:)
ha tolto dallaltare e ripulisce, a sferzate energiche
Vuoi dire, cittadina, Osservatori
di fazzoletto, dalla polvere)
dello spirito pubblico
Per lex inferno!
ecco ancor della polvere BERSI
sulla testa di Marat! Come tu vuoi.
MATHIEU LINCREDIBILE
(compera un giornale e siede comodamente col suo Non so,
indivisibile Orazio Coclite sui gradini del Reposoir
Marat per leggerlo. Lo apre, lo distende, ma a un (subito)
tratto getta un grido di sdegno, strappa il gior-
nale, fa un gesto di minaccia, cerca con una torva n lo posso sapere.
occhiata il birichino del giornale, ma gli strilloni
(ssa ancora gli occhi ostinati in quelli della Mera-
sono spariti gi, chi da una parte, chi dallaltra)
vigliosa)
Mha appioppato un giornale
Hai tu a temere?
di cinque mesi fa!
BERSI
BERSI
(arrossendo, ma vedendo che lattenzione di tutte e
(allIncredibile, accortasi di essere spiata guardan-
di tutti pesa su lei, si rimette)
dolo sso negli occhi.)
Temer? Perch? Perch temer dovr?
ver che Robespierre allevi spie?
Non sono, come te, una vera glia
autentica della Rivoluzione?
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Giordano: Andrea Chnier - parte seconda
ROUCHER ROUCHER
(legge) Una caricatura!
Qui un ritrovo? Una moda!
La tua divina
CHNIER soave poesia
in sci a la Bastiglia!
(con un grido di trasporto)
e con rimesse chiome!
Ah! la vedr! e il nero alle ciglia!
ROUCHER CHNIER
(sempre gli occhi ssi sulla lettera) (lacera la lettera)
La misteriosa aln solleva il velo! Accetto il passaporto!
Vediam.
ROUCHER
(prende la lettera, lesamina e sorride ironicamente
(offrendogli il passaporto)
alla rma Speranza)
provvido consiglio!
Calligraa
invero femminil! Carta elegante! (Intanto presso il ponte Pronnet si accalca gran
folla nellattesa della uscita dei Rappresentanti dal
(uta la lettera)
palazzo dei Cinquecento. Folla varia, diversa e
Ma, ohim! profumo alla Rivoluzione! strana! Tutto il torrente dellOpinione pubblica l
ad aspettare lidolo dellopinione pubblica, la bus-
(restituendo la lettera) sola del patriotismo: Massimiliano Robespierre.
Questo gentil biglietto, Eccoli i rappresentanti della Nazione!
a profumo di rosa, Lentusiasmo della folla alla maggior parte di
provocatore, questi uomini indifferente; sanno che non per loro
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Giordano: Andrea Chnier - parte seconda
ROUCHER CHNIER
Vedi? Dal ponte Pronnet Lenigma!
sagglomera la folla.
GRARD
CHNIER
una dolcezza in viso
La eterna cortigiana! ed un sorriso
di donna non umano;
(con amarezza)
Vi si schiera LA FOLLA
per incurvar la fronte David! Tallien! Frron!
al nuovo iddio! Barras! Fouch!
LA FOLLA ROUCHER
Ecco laggi Grard! Ultimo, vedi?
Viva Grard!
GRARD
(Grard saluta, ma ad un cenno dellIncredibile esce
premuroso dalle le dei Rappresentanti e gli si avvi- nel suo vestir modesto;
cina lasciandosi trarre da lui in disparte.) pudico velo sovra il tesoro
ROUCHER ROUCHER
Guarda! sera! Ora propizia!
L attendi! LINCREDIBILE
(esce guardingo dal Caff e va a porsi allo sbocco
(LIncredibile scompare rapidamente dentro il della via laterale al Caff, nascondendosi dietro
Caff.) langolo.)
CHNIER Ed il mio piano fatto! Ora attendiamo!
(trattenendola)
(Sul ponte Pronnet appare una forma di donna, che
Dimmi il suo nome! si avanza cautamente.)
BERSI MADDALENA
Il suo nome Speranza! Ecco laltare
MATHIEU CHNIER
(canterellando la Carmagnola) (sorpreso ed ingannato dallabbigliamento da of-
ciosa di lei)
La-la-la-la-la-la. etc.
Tu? Ebben chi sei?
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Giordano: Andrea Chnier - parte seconda
CHNIER MADDALENA
(con tutta la esaltazione della sua anima) (riconosce, rischiarato come rimane, il viso di
Grard, dalle lanterne del ponte Pronnet)
Ora soave, sublime ora damore!
Possente lanima sda il terrore! Grard!
GRARD MATHIEU
(buttandosi contro Chnier) (riconoscendo nel ferito Grard)
Io ti rubo a Sanson! Grard ferito?!
CHNIER LA FOLLA
(deridendolo nel vederlo battersi con altrettanto Ferito?
coraggio e slancio, quanta imperizia nelle armi)
LINCREDIBILE
Ah, tu non sei che un frate! Sei Chabot?
Il feritore
GRARD
LA FOLLA
(ferito)
Il feritore?
Ah!
GRARD
(cade sui gradini dellaltare di Marat)
(sollevandosi, fa uno sforzo e guardando lIncredi-
Sei Chnier bile trova ancora lenergia di impedirgli di parlare,
Fuggi! Il tuo nome Fouquier-Tinville balbettando:)
ha scritto! Va
Ignoto!
(il sangue gli sale alla gola ed con un rantolo che
a fatica soggiunge) (e sviene)
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Giordano: Andrea Chnier - parte terza
PARTE TERZA
La Sezione Prima del Tribunale Rivoluzionario
Comitato di Salute pubblica) . - Vasto stanzone a piano terreno ridotto per una met
quella di sinistra) a tribunale, laltra
quella di destra) , divisa durante i dibattiti del giudizio da una opportuna sbarra divisoria, riservata al
pubblico.
Dalle nestrate e dallarco, dietro, limmenso sfondo di una larga strada veduta di scorcio e che si perde
entro a tte case.
Allalzarsi della tela - bench quello sia pure giorno di dibattimento, pure tuttavia il lugubre locale pre-
senta uno strano e ben diverso aspetto. Sulla tavola della presidenza sta collocata una colossale urna di
legno dipinto, imitazione di ara greca, con dintorno alcuni rappresentanti del popolo dalle grandi sciarpe
tricolori ai anchi. - Presso allurna due carmagnole in berretto frigio e armati di picche che vi fanno
la guardia, uno, naturalmente, Orazio Coclite, cittadino benemerito. - Dietro la tavola quattro soldati
della Guardia Nazionale, un sergente e un ufziale. - Ritto, isolato da tutti, presso allurna, sta il sancu-
lotto Mathieu.
Laltra met dello stanzone stipato da gente diversa, la sbarra divisoria per non calata; laccesso
allurna liberissimo. - si raccolgono pubbliche offerte. Dietro la tavola un gran drappo tricolore steso
su due picche portante scritto: Cittadini! la patria in pericolo! La patria, impegnata nella sua formi-
dabile guerra contro lEuropa coalizzata, chiede oro e soldati.
Dumouriez traditore e giacobino (Infatti appare dalla via Grard appoggiato al suo
passato ai nemici - (il furfantaccio!); - ufcioso. La folla si allarga innanzi a lui. Laspetto
Coburgo, Brunswick. Pitt suo pallido e sofferente gli desta la simpatia di tutti.
- crepi di peste! - e il vecchio lupanare Al suo apparire un affettuoso grido lo accoglie.)
dellEuropa tutta, contro ci stanno!
Oro e soldati! CITTADINI
Onde questurna ed io che parlo a voi Cittadino Grard, salute!
rappresentiam limagin della patria! Evviva!
19
Giordano: Andrea Chnier - parte terza
MATHIEU CITTADINE
(indicandogli lurna) Son due bottoni doro!
Quanto posseggo!
Ecco il tuo posto!
Una crocetta! Prendi!
(poscia sempre colla sua voce monotona accen- a te!
nando al drappo si rivolge al pubblico ripetendo)
(Tutti, innanzi alla vecchia, lasciano il passo. una
Dumouriez traditore e giacobino cieca guidata da un fanciullo di quindici anni. Essa
passato ai nemici - (muoiano tuti) si volge intorno a s, come per guardare, due occhi
la patria in pe bianchi, senza sguardo, poi, lentamente, appoggiata
alle spalle del fanciullo, si avvicina alla tavola
(ma, accortosi che la pipa gli si spenta, conclude mutata in altare della patria.)
indicando Grard)
LA VECCHIA
Cedo la parola.
Son la vecchia Madelon; mio glio morto;
avea nome Roger; mor alla presa
GRARD
della Bastiglia; il primo glio suo
(con vero accento di dolore) ebbe a Valmy galloni e sepoltura.
Lacrime e sangue d la Francia! Udite! Ancora pochi giorni, e io pur morr.
Laudun ha inalberato
(spinge dolcemente innanzi a s il fanciullo, presen-
vessillo bianco!
tandolo)
in amme la Vandea!
E la Bretagna ne minaccia! il glio di Roger! Lultimo glio,
Ed Austriaci, e Prussiani, e Inglesi, lultima goccia del mio vecchio sangue
e tutti nel petto della Francia Prendetelo!
gli artigli armati affondano! Non dite che un fanciullo!
Occorre e loro e il sangue!
Linutil oro ai vostri vezzi, (e, preso il fanciullo pel braccio, glielo denuda,
donne francesi, date! mostrando agli uomini del Comitato di difesa che
Donate i vostri gli alla gran madre, un braccio nerboruto e forte)
o voi, madri francesi!
forte! Pu combattere e morire!
CITTADINE (Allora un ufziale si avvicina al fanciullo che, tutto
(commosse, accorrono dapprima poche, poscia alla orgoglioso, si impettisce imitando la posa di un
rinfusa e pi numerose, e nalmente con grande vecchio soldato, lo esamina e con un gesto rapido
entusiasmo, e, giunte fra i bisbigli e i sussurri accenna di accettarlo)
allurna, vi gittano dentro tutto quanto hanno in
dosso di danaro o portano dornamento.) GRARD
(alla vecchia)
Prendi! un ricordo!
A te! A te! Un anello! Noi laccettiamo! Dinne il nome suo.
E un braccialetto!
Prendi! A te! LA VECCHIA
Otto d di lavoro! Roger Alberto.
Una bbia dargento!
A te! (uno scrive il nome sul registro.)
20
Giordano: Andrea Chnier - parte terza
STRILLONE LINCREDIBILE
Larresto importantissimo (crollando le spalle)
dAndrea Chnier! Che importa? Nella femmina
vi sono il corpo e il cuore!
(Mathieu sacrica i suoi due liardi alla sua curio-
Tu scegli il corpo! - la parte migliore.
sit.)
(quasi imperiosamente gli accenna di scrivere)
LINCREDIBILE
Queste grida arriveranno a lei! Stendi latto daccusa! - Andrea Chnier
sia tosto deferito al Tribunal!
GRARD Fouquier-Tinville aspetta.
Scrivi!
Ebbene?
(Grard siede per scrivere; cos questuomo, che
(con un debole atto di ribellione, scostando da s
moribondo o credendosi tale, ferito dallo stocco di
con un gesto lIncredibile)
Chnier, perdonava al suo feritore la sua vita e il
LINCREDIBILE suo amore perduto, colle forze vitali sue sente rina-
scere soprattutto lodio. Il corpo, questo tenace
(con un eloquente sguardo dironia)
adoratore della vita, si ribella sempre contro i gene-
Ebbene? rosi slanci dellanima.)
Donnina innamorata
(LIncredibile si allontana e va ad osservare sulla
che daspettar sannoja,
piazza il movimento della gente e le mercatine che
se passata gi lora
ballano la Carmagnola.)
del desiato ritrovo al nido,
e chio muoja GRARD
se la bella presaga
Esito dunque? - Andrea Chnier segnato
allansia vinta,
ha gi Fouquier-Tinville! - Il fato suo
non ti discende ratta per la via
sso! - Oggi o diman
cos, com, discinta!
Esce correndo E indaga, (deponendo la penna)
E vola! E scruta! E spia!
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Giordano: Andrea Chnier - parte terza
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Giordano: Andrea Chnier - parte terza
Se della vita sua tu fai prezzo tumultuoso. - E poi con voce piena di immensa tri-
il mio corpo ebbene, prendimi! stezza balbetta:)
E langelo si accosta, bacia,
(gli si avvicina lenta, sublime di quel suo sacricio)
e vi bacia la morte!
GRARD
(un desolato singhiozzo la costringe ad interrom-
Come sa amare! pere, poscia affannosamente riprende:)
MADDALENA Corpo di moribonda il corpo mio!
La mamma morta Prendilo, dunque! Io son gi morta cosa!
mhanno alla porta
(Il cittadino Cancelliere, il sinistro ometto, appare
della stanza mia; -
dalla porta del piccolo stanzino; muto sempre,
moriva e mi salvava!
impassibile, si avvicina a Grard, gli pone innanzi
poi - a notte alta - io con la Bersi errava, -
alcuni fogli scritti e, come venuto, muto e impas-
quando, ad un tratto, un livido bagliore
sibile ritorna al suo stanzino richiudendone ancora
guizza e rischiara innanzi a passi miei
dietro a s la porta.)
la cupa via! -
Guardo! Bruciava il loco di mia culla! GRARD
Cos fui sola! E intorno il nulla!
(prende i fogli lasciati dal Cancelliere - vi butta gli
Fame e miseria!
occhi sopra. la lista degli accusati - un nome gli
Il bisogno e il periglio!
balza subito agli occhi - quello di Chnier.)
Caddi malata!
E Bersi, buona e pura, Perduto!
di sua bellezza ha fatto
un mercato, un contratto (esclama dolorosamente - e poscia disperatamente
per me! - Porto sventura camminando agitato grida:)
a chi bene mi vuole!
Ah, la mia vita per salvarlo!
(Ad un tratto, nelle pupille larghe di Maddalena si
effonde una luce di suprema gioja, una gran luce MADDALENA
profonda come riesso di splendore misterioso.) (con un immenso grido di gioja)
25
Giordano: Andrea Chnier - parte terza
GRARD MERCATINE
(al bacio di Maddalena ritira la mano; ma poi, inco- (bisticciandosi con le vecchie)
raggiato, con uno sguardo in cui vivido passa un Pi in l!
baleno di speranza esclama:)
Il tuo perdono la mia forza! LE VECCHIE
Grazie! Voi pi in l!
Io lho perduto, difenderlo sapr!
MATHIEU
(Ma ecco Mathieu. Grard ha appena il tempo di (vedendo il bisticcio)
parlare a Mathieu, consegnargli il biglietto per
Dumas e ritirarsi con Maddalena in fondo allaula Oh l, quelle lingue cittadine!
della parte assegnata al pubblico, che questi gi vi
si rovescia tumultuante, rumoroso, eccitato. CITTADINE
Mathieu si allontana rapidamente col biglietto, (chiacchierando fra loro)
ruvidamente ributtando a spintoni la folla che gli
intorno.) Voi state bene?
S, e voi?
MERCATINE Cos cos!
(una, ad una vecchia) Venite dal mercato?
Io no! Dalla barriera!
Mamma Cadet! Notizie avete?
Presso alla sbarra, qui! No!
E voi nulla sapete?
MATHIEU Hanno accresciuto il pane!
Oh, Cittadina, un po di discrezione! Lo so, lo so!
un tiro di quel cane dinglese
detto Pitt!
26
Giordano: Andrea Chnier - parte terza
GRARD DUMAS
(indicando la porta dietro i giurati ancora chiusa) (fa cenno allaccusato di sedere e legge un altro
nome.)
Di l presso ai giurati!
Laval Montmorency
(La porta si schiude e Maddalena soffoca un grido.)
(si alza dal gruppo degli accusati una monaca tutta
MADDALENA bianca di capelli)
(vedendo schiudersi la porta, soffocando un grido) FOUQUIER-TINVILLE
Ecco Mi manca lanima! (c.s.)
27
Giordano: Andrea Chnier - parte terza
CITTADINI FOUQUIER-TINVILLE
(urlano) (legge)
Aristocratica! Scrisse contro la Rivoluzione!
Fu soldato con Dumouriez e
(la monaca alza la mano per parlare)
CITTADINI
FOUQUIER-TINVILLE
(con grido di orrore)
Taci!
un traditor!
IL PUBBLICO
(le grida ironico) CHNIER
(a Fouquier-Tinville)
A che parlar? Sei vecchia!
Taci e muori! Menti!
GRARD CITTADINI
... Taci! Taci! Taci! Alla lanterna!
Latto di accusa orribile menzogna.
S, fuori della legge!
Alla lanterna! Alla lanterna!
FOUQUIER-TINVILLE
Egli un traditore!
(sorpreso) Fu comprato! Fu comprato!
Se tu lhai scritto?! Taci! Taci!
Imponigli silenzio, o Dumas! ...
(e mostra il foglio)
(In quellorrendo baccano, a un tratto, ecco lontano
GRARD rullare i tamburi e grida di entusiasmi guerreschi
E ho denunciato il falso - vere grida di amor patrio - echeggiare! - Grard
le ha sentite - egli - gigante - con un gesto accenna
29
Giordano: Andrea Chnier - parte terza
donde avvicinandosi viene la vera voce della patria CHNIER
e grida - tutta la sua anima nella sua voce) Lei?
GRARD (e guarda ansioso; e la vede)
Odila, o popolo,
Maddalena! Ancor lho riveduta!
(e mostra colla mano le reclute che a bandiera spie- Or muojo lieto!
gata vanno vanno alla frontiera.
Avanti procedono baldanzosi i petits orgogliosi GRARD
del loro berretto frigio, rullando sui loro tamburi, Io spero ancora.
arditi, bellicosi)
(E I giurati rientrano. Il capo presenta a Dumas,
l la patria;
per mezzo del Cancelliere, il verdetto. Il silenzio
ove si muore colla spada in pugno!
sommo.)
(volgendosi a Fouquier-Tinville) DUMAS
Non qui dove le uccidi i suoi poeti! (d una rapida occhiata e dice:)
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Giordano: Andrea Chnier - parte quarta
PARTE QUARTA
Il cortile delle prigioni di S. Lazzaro
(ex convento di San Vincenzo di Paola ridotto a carcere).
Andrea Chnier nel cortile dei prigionieri; - egli sta seduto sotto alla lanterna che d luce, e scrive sopra
una piccola assicella con una matita fatta di un pezzo di piombo; scrive ora con foga, ora arrestandosi e
riettendo come se alla ricerca di qualche parola o rima, gli occhi larghi, inspirati, luminosi. Roucher gli
vicino.
notte alta.
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Giordano: Andrea Chnier - parte quarta
SCHMIDT MADDALENA
Sta ben! (a Schmidt porgendogli pochi gioielli e una piccola
borsa contenente alcuni luigi)
MADDALENA
A voi! Giojelli son!
(a Grard, risoluta) Questo denaro.
Il vostro giuramento vi sovvengo.
SCHMIDT
(Grard fa un gesto di riuto, ma i suoi sguardi sin- (aprendo la borsa e vedendovi rilucere loro.)
contrano in quelli pieni di disperata preghiera di
Maddalena che rivolgendosi a Schmidt, dice:) Evento strano in tempo di assegnati!
Odi! Fra i condannati di domani (Guarda avidamente giojelli e denari; poi, rivolgen-
una giovane donna. dosi a Grard:)
Io non vorrei
SCHMIDT
La Legray! (fa il gesto della ghigliottina)
MADDALENA MADDALENA
Per non lasciarti son qui; Nellora che si muore
non un addio! eterni diveniamo!
Vengo a morire con te!
CHNIER
(esaltandosi)
Morte!
Fin il soffrire!
La morte nellamarti! MADDALENA
Ah! Chi la parola estrema dalle labbra Innito!
raccoglie Lui lAmor!
MADDALENA, CHNIER
CHNIER Amore! Amore!
Tu sei la meta dellesistenza mia!
(Il rullo dei tamburi annuncia larrivo della
CHNIER, MADDALENA carretta.)
Il nostro amore danime! CHNIER, MADDALENA
la morte!
MADDALENA
Salvo una madre. CHNIER
Maddalena allalba ha nome Ella vien col sole!
per la morte Idia Legray.
CHNIER CHNIER
(baciandola con violenza) Ne viene a noi dal cielo,
entro un vel di rose e viole!
Orgoglio di bellezza!
FINE DELLOPERA
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