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Open Your Mind

+ \Non c' strada troppo lunga per chi cammina lentamente e senza fretta; non ci sono mete troppo
lontane per chi si prepara ad esse con la pazienza. (Jean de La Bruyre)
Buongiorno!

Iniziamo da qui ad esporre alcune linee guida che costituiranno la struttura portante di tutto l'impianto di
conoscenza/ esperienza che ci permetteranno di applicare le regole /tecniche capaci di offrirci gli strumenti
per iniziare il percorso. L'idea fondamentale che ciascuno di noi crea la propria personale esperienza della
realt, attraverso le proprie convinzioni e interpretazioni, azioni e reazioni , pensieri e sensazioni: noi siamo
creatori o co-creatori dell'universo stesso e qui potremo apprendere come esserne consapevoli! La nozione
che adottiamo che tutti i sistemi, le categorie e le classificazioni sono nostre invenzioni, quindi del tutto
possibile riclassificare ogni cosa in modo differente, tenuto conto che dietro ogni sistema esiste una unit
essenziale che noi indichiamo come "DIO" la fonte dell'esistenza. le sette regole sono le seguenti:

-L'esistenza quella che noi pensiamo che sia

-Non esistono limiti

-L'energia scorre dove si concentra l'attenzione

-Il presente il momento del potere

-Amare significa essere felici insieme

-Ogni potere deriva dall'interno

-L'efficacia la misura della verit

Nei prossimi incontri esploreremo insieme questi principi...Buon viaggio!

P.S. ricordarsi ogni giorno: " Benedici il presente, abbi fiducia in te stesso, aspettati il meglio!

Il vostro scopo quello di vivere allineati con quello che c',cos che nulla di quello che fate sia un mezzo
per un fine, ma sia un fine in s!

L'inizio della libert la realizzazione che voi non siete l'entit che vi possiede, colui che pensa. Saperlo vi
consente di osservare tale entit. Nel momento in cui cominciate ad osservare colui che pensa, si attiva un
pi elevato livello di coscienza.

Il vostro scopo quello di vivere allineati con quello che c',cos che nulla di quello che fate sia un mezzo
per un fine, ma sia un fine in s!

Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo: al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale
vive la sua eterna esistenza.
(Cagliostro)
Quando tu osservi il tuo "Io" in genere accadono due cose: decidi di continuare ad osservarlo
ignorando i suoi suggerimenti o scappare via in preda alla paura, nel secondo caso (il pi frequente)
percepirai quell'osservazione come l'attacco alla fortezza...dovrai per forza difenderti e attaccare!

Il mondo un riflesso della mente!!!

Esiste un vasto regno di consapevolezza che toccate quando la mente tace per un attimo....!!!

"Ci che certo e che siamo nel momento presente,ci che sempre, e mentre siete qui che state
leggendo,vorrei rassicurarvi che ancora state respirando! questo un piccolo passo."Sto ancora
respirando?" lasciami controllare: si. Nel momento che state controllando, la vostra attenzione si allontana
dal pensiero e comincia a spostarsi verso il corpo. E.T. (ripetere quanto pi spesso potete l'esercizio che
abbiamo eseguito marted 15

Qualsiasi pensiero tu possa aver avuto su te stesso, per quanto ingrandito o rimpicciolito, non chi tu sei
veramente. soltanto un pensiero. La verit di cui tu sei non pu essere pensata poich la sorgente di
ogni pensiero. La verit di cui tu sei, non pu essere nominata o definita.
Parole come: Anima,Luce, Dio, Verit,Se,Coscienza,Intelligenza universale,Divinit, se pure in
grado di evocare lestasi della verit, sono grossolanamente inadeguate nel descrivere limmensit di chi tu
sei veramente. Comunque ti identifichi: come un bambino,un adolescente,una madre,un padre,una persona
anziana,una persona sana,una persona malata,una persona sofferente o una persona illuminata,sempre
dietro a tutto ci c la verit su te stesso, non ti sconosciuta, cosi vicina che non puoi credere che sia tu.
Invece hai assimilato i condizionamenti dei genitori,della cultura,delle religioni,come la verit di chi tu sei
piuttosto ci che sempre stato con te,pi vicino del tuo battito cardiaco,pi vicino di qualsiasi pensiero,pi
vicino di qualsiasi esperienza.
La verit di chi tu sei,non toccata da alcun concetto di chi tu sei,che tu sia ignorante o illuminato, privo di
valori o virtuoso,la verit di chi tu sei libera da tutto ci,sei sempre libero e ci che blocca la realizzazione
di questa libert il tuo attaccamento a qualche pensiero di chi tu sei. Questo pensiero ti separa dalla
consapevolezza di chi tu sei. Chi sei veramente? Sei qualche immagine che appare nella tua mente? Sei
qualche sensazione che appare nel tuo corpo? Sei qualche emozione che attraversa la tua mente? Sei
qualcosa che qualcuno ha detto che sei? Oppure sei la ribellione a ci che qualcuno ha detto che sei?
Queste sono alcune delle tante strade dellerronea identificazione, tutte queste definizioni vanno e
vengono, nascono e muoiono. La verit di chi tu sei non va e viene, presente prima della tua nascita,nel
corso della vita e dopo la morte. Scoprire la verit di chi tu sei , non solo possibile ma un tuo diritto di
nascita. Qualsiasi pensiero che afferma che questa scoperta non fa per te, non il momento, non lo merito,
non ne sono pronto, so gi chi sono, sappi, solo un trucco della mente. La domanda pi importante che tu
possa farti : Chi sono io? In un certo senso una domanda implicita che ti sei fatto in ogni fase della tua
vita. Ciascuna attivit individuale o collettiva, motivata alla base da un tentativo di auto definizione,
solitamente sei alla ricerca di una risposta positiva, evitando le risposte negative, una volta che questa
domanda diventa esplicita, lo slancio e il potere di questa domanda ti inducono a dirigerti verso la ricerca
della vera risposta che aperta viva e piena di intuizioni sempre pi profonde. Naturalmente , il mondo
esterno cerca di dirti chi sei ; cominciano i genitori, ti viene detto che tu sei un certo nome, un particolare
genere e che svolgi il ruolo di bambino allinterno di una famiglia, il condizionamento continua nella scuola,
sei un buon studente o un cattivo studente, una buona persona o una cattiva persona. Avrai lesperienza del
successo o del fallimento. Dopo una certa fase,prima o poi, ti rendi conto che chi tu sei non ti soddisfa, a
meno che a questa domanda tu non abbia trovato una vera risposta, non una di quelle convenzionali, sarai
sempre affamato di trovarla, perch indipendentemente di come sei definito dagli altri, bene intenzionati o
meno, ed indipendentemente di come hai definito te stesso, nessuna definizione pu portare certezza
durevole. Nel momento in cui riconosci che nessuna risposta ha mai soddisfatto ,questo diventa il momento
cruciale, a questo punto puoi ricercare consapevolmente chi sei veramente. Nella sua potenza e semplicit,
la domanda Chi sono io? scaraventa di nuovo la mente alla radice della identificazione personale. Non
difficile vedere che questo pensiero iniziale ( io sono qualcuno), conduce ad ogni genere si strategia per cui (
seguono le varie definizioni delle tante identificazioni), ma quando questo pensiero basilare viene messo in
discussione, la mente incontra quell Io che si presume sia separato da ci di cui era alla ricerca. Questa si
chiama Auto indagine. La domanda centrale: Chi sono io ? la pi trascurata, trascorriamo la maggior
parte dei nostri giorni, dicendo a noi stessi e agli altri che siamo qualcuno!!! Se dici di essere una
persona, lo sai perch ti stato insegnato, se dici di essere buono,cattivo,ignorante o illuminato, sono solo i
prodotti della tua mente, vengono tutti dimenticati ogni notte quando ti addormenti. Qualsiasi cosa che pu
essere dimenticata non pu dare certezza. In un istante di vera e sincera auto indagine, ci che non pu
essere dimenticato ne ricordato rivela se stesso, come chi tu sei,tutto ci che ti viene chiesto, che tu
smetta di cercare te stesso in qualche definizione. Quando rivolgi la tua attenzione alla domanda Chi sono
io? forse vedrai unentit che ha la tua faccia e il tuo corpo, ma chi consapevole di quella entit? Sei
loggetto o la consapevolezza delloggetto? Loggetto va e viene,( il genitore il figlio,
labbandonato,lilluminato, il vittorioso, il perdente), queste identificazioni vanno e vengono, la
consapevolezza di queste identificazioni sempre presente. Lerroneo identificare te stesso con loggetto
della consapevolezza, porta ad estremo piacere o estremo dolore ed infiniti cicli di sofferenza. Quando sei
disposto ad interrompere lerronea identificazione e scoprire direttamente e completamente che tu sei la
consapevolezza stessa e non queste definizioni impermalenti, cessa la ricerca di te stesso nei pensieri.
Quando la domanda CHI viene seguita con innocenza e purezza sino alla sorgente, c unenorme
sbalorditiva soddisfazione, non c alcuna entit, c solo lindefinibile e illimitato riconoscere te stesso come
inseparabile da qualsiasi cosa. Sei libero, completo , illimitato; non c fondo a te nessun confine a te,
qualunque idea di te stesso , appare in te e scompare di nuovo in te, sei consapevolezza e quindi coscienza.
Lascia che tutte le auto definizioni muoiano in questo momento, lasciale andare tutte e vedi cosa rimane.
Vedrai ci che non mai nato e che non morir mai, senti il sollievo di dover lasciare il fardello di dover dare
una definizione a te stesso, fai lesperienza della non realt del fardello, fai lesperienza della gioia che qui,
riposati nellinfinita pace della tua vera natura, prima del sorgere di qualsiasi pensiero dellIo.

Quando tu osservi il tuo "Io" in genere accadono due cose: decidi di continuare ad osservarlo ignorando i
suoi suggerimenti o scappare via in preda alla paura, nel secondo caso (il pi frequente) percepirai
quell'osservazione come l'attacco alla fortezza...dovrai per forza difenderti e attaccare!

Qualsiasi pensiero tu possa aver avuto su te stesso, per quanto ingrandito o rimpicciolito, non chi tu sei
veramente. soltanto un pensiero. La verit di cui tu sei non pu essere pensata poich la sorgente di
ogni pensiero. La verit di cui tu sei, non pu essere nominata o definita.
Parole come: Anima,Luce, Dio, Verit,Se,Coscienza,Intelligenza universale,Divinit, se pure in
grado di evocare lestasi della verit, sono grossolanamente inadeguate nel descrivere limmensit di chi tu
sei veramente. Comunque ti identifichi: come un bambino,un adolescente,una madre,un padre,una persona
anziana,una persona sana,una persona malata,una persona sofferente o una persona illuminata,sempre
dietro a tutto ci c la verit su te stesso, non ti sconosciuta, cosi vicina che non puoi credere che sia tu.
Invece hai assimilato i condizionamenti dei genitori,della cultura,delle religioni,come la verit di chi tu sei
piuttosto ci che sempre stato con te,pi vicino del tuo battito cardiaco,pi vicino di qualsiasi pensiero,pi
vicino di qualsiasi esperienza.
La verit di chi tu sei,non toccata da alcun concetto di chi tu sei,che tu sia ignorante o illuminato, privo di
valori o virtuoso,la verit di chi tu sei libera da tutto ci,sei sempre libero e ci che blocca la realizzazione
di questa libert il tuo attaccamento a qualche pensiero di chi tu sei. Questo pensiero ti separa dalla
consapevolezza di chi tu sei. Chi sei veramente? Sei qualche immagine che appare nella tua mente? Sei
qualche sensazione che appare nel tuo corpo? Sei qualche emozione che attraversa la tua mente? Sei
qualcosa che qualcuno ha detto che sei? Oppure sei la ribellione a ci che qualcuno ha detto che sei?
Queste sono alcune delle tante strade dellerronea identificazione, tutte queste definizioni vanno e
vengono, nascono e muoiono. La verit di chi tu sei non va e viene, presente prima della tua nascita,nel
corso della vita e dopo la morte. Scoprire la verit di chi tu sei , non solo possibile ma un tuo diritto di
nascita. Qualsiasi pensiero che afferma che questa scoperta non fa per te, non il momento, non lo merito,
non ne sono pronto, so gi chi sono, sappi, solo un trucco della mente. La domanda pi importante che tu
possa farti : Chi sono io? In un certo senso una domanda implicita che ti sei fatto in ogni fase della tua
vita. Ciascuna attivit individuale o collettiva, motivata alla base da un tentativo di auto definizione,
solitamente sei alla ricerca di una risposta positiva, evitando le risposte negative, una volta che questa
domanda diventa esplicita, lo slancio e il potere di questa domanda ti inducono a dirigerti verso la ricerca
della vera risposta che aperta viva e piena di intuizioni sempre pi profonde. Naturalmente , il mondo
esterno cerca di dirti chi sei ; cominciano i genitori, ti viene detto che tu sei un certo nome, un particolare
genere e che svolgi il ruolo di bambino allinterno di una famiglia, il condizionamento continua nella scuola,
sei un buon studente o un cattivo studente, una buona persona o una cattiva persona. Avrai lesperienza del
successo o del fallimento. Dopo una certa fase,prima o poi, ti rendi conto che chi tu sei non ti soddisfa, a
meno che a questa domanda tu non abbia trovato una vera risposta, non una di quelle convenzionali, sarai
sempre affamato di trovarla, perch indipendentemente di come sei definito dagli altri, bene intenzionati o
meno, ed indipendentemente di come hai definito te stesso, nessuna definizione pu portare certezza
durevole. Nel momento in cui riconosci che nessuna risposta ha mai soddisfatto ,questo diventa il momento
cruciale, a questo punto puoi ricercare consapevolmente chi sei veramente. Nella sua potenza e semplicit,
la domanda Chi sono io? scaraventa di nuovo la mente alla radice della identificazione personale. Non
difficile vedere che questo pensiero iniziale ( io sono qualcuno), conduce ad ogni genere si strategia per cui (
seguono le varie definizioni delle tante identificazioni), ma quando questo pensiero basilare viene messo in
discussione, la mente incontra quell Io che si presume sia separato da ci di cui era alla ricerca. Questa si
chiama Auto indagine. La domanda centrale: Chi sono io ? la pi trascurata, trascorriamo la maggior
parte dei nostri giorni, dicendo a noi stessi e agli altri che siamo qualcuno!!! Se dici di essere una
persona, lo sai perch ti stato insegnato, se dici di essere buono,cattivo,ignorante o illuminato, sono solo i
prodotti della tua mente, vengono tutti dimenticati ogni notte quando ti addormenti. Qualsiasi cosa che pu
essere dimenticata non pu dare certezza. In un istante di vera e sincera auto indagine, ci che non pu
essere dimenticato ne ricordato rivela se stesso, come chi tu sei,tutto ci che ti viene chiesto, che tu
smetta di cercare te stesso in qualche definizione. Quando rivolgi la tua attenzione alla domanda Chi sono
io? forse vedrai unentit che ha la tua faccia e il tuo corpo, ma chi consapevole di quella entit? Sei
loggetto o la consapevolezza delloggetto? Loggetto va e viene,( il genitore il figlio,
labbandonato,lilluminato, il vittorioso, il perdente), queste identificazioni vanno e vengono, la
consapevolezza di queste identificazioni sempre presente. Lerroneo identificare te stesso con loggetto
della consapevolezza, porta ad estremo piacere o estremo dolore ed infiniti cicli di sofferenza. Quando sei
disposto ad interrompere lerronea identificazione e scoprire direttamente e completamente che tu sei la
consapevolezza stessa e non queste definizioni impermalenti, cessa la ricerca di te stesso nei pensieri.
Quando la domanda CHI viene seguita con innocenza e purezza sino alla sorgente, c unenorme
sbalorditiva soddisfazione, non c alcuna entit, c solo lindefinibile e illimitato riconoscere te stesso come
inseparabile da qualsiasi cosa. Sei libero, completo , illimitato; non c fondo a te nessun confine a te,
qualunque idea di te stesso , appare in te e scompare di nuovo in te, sei consapevolezza e quindi coscienza.
Lascia che tutte le auto definizioni muoiano in questo momento, lasciale andare tutte e vedi cosa rimane.
Vedrai ci che non mai nato e che non morir mai, senti il sollievo di dover lasciare il fardello di dover dare
una definizione a te stesso, fai lesperienza della non realt del fardello, fai lesperienza della gioia che qui,
riposati nellinfinita pace della tua vera natura, prima del sorgere di qualsiasi pensiero dellIo.

Quando sapete di non essere in pace, il vostro saperlo crea uno spazio di quiete che ciconda la vostra non-
pace in un affettuoso e tenero abbraccio e cosi trasmuta la vostra non-pace in pace!

Gran parte del c.d. male che avvine nalla vita, dovuto all'inconsapevolezza ed creato dall'io. Quando
siamo pienamente consapevoli, il dramma non entra pi nella nostra vita! E.T.

Gran parte del c.d. male che avviene nella vita dovuto allinconsapevolezza , creato dallio. Quando
siamo pienamente consapevoli, il dramma non entra pi nella nostra vita.

Lio la mente non osservata che gestisce la nostra vita quando non siamo presenti come consapevolezza,
come osservatori . lio si percepisce come frammento separato in un universo ostile senza alcuna
connessione interiore con ogni altro essere, circondato da altri io che considera potenziali minacce o che
cercher di usare per i propri fini.

Gli schemi fondamentali dellio sono creati per combattere la sua radicata paura e il suo senso di mancanza,
si tratta di resistenze,dominio, potere,avidit,difesa ,attacco.

Alcune strategie dellio sono particolarmente abili, eppure non risolvono alcuno dei suoi problemi,
semplicemente perch lio stesso il problema.

Quando gli io si riuniscono insieme, che si tratti di rapporti personali o di organizzazioni o istituzioni,
prima o poi accade il male: un dramma di qualunque genere sottoforma di conflitti, problemi, lotte di
potere,violenza emotiva e fisica. Fra questi vi sono mali collettivi , come guerre, genocidi, sfruttamenti;tutti
dovuti allinconsapevolezza accumulata. Inoltre molti tipi di malattie sono causate da resistenza continua
dellio che crea restrizioni e blocchi nel flusso dellenergia attraverso il corpo.

Quando ci ricolleghiamo allessere e non siamo pi gestiti dalla nostra mente , smettiamo di creare queste
cose , non creiamo e non partecipiamo pi al dramma. Quando viviamo in completa accettazione di ci che
esiste,questa la fine di ogni dramma nella nostra vita. Nessuno pu nemmeno litigare con noi, per quanto
questo ci provi. Non possiamo litigare con una persona pianamente consapevole. Il litigio implica
lidentificazione con la mente, una posizione mentale che genera resistenza e reazione verso laltra
persona. Possiamo esprimere la nostra opinione con fermezza ma senza reazione, allora non si trasformer
in dramma. Quando siamo pienamente consapevoli smettiamo di essere in conflitto, nessuno che sia in
unione con se stesso pu concepire un conflitto che chiaramente non si riferisce solamente al conflitto verso
unaltra persona ma anche e sopratutto con se stessi. Che viene meno quando non c alcuno scontro fra le
esigenze e le aspettative della mente e ci che esiste.

Il pi grande ostacolo a sperimentare la realt della vostra connessione l'identificazione con la vostra
mente, che fa si che il pensiero diventi compulsivio. Non essere in grado di smettere di pensare una
condizione spaventosa, ma voi non lo realizzate perch quasi tutti ne soffrono,cosicch considerato
normale. Questo incessante rumore mentale vi impedisce di trovare quel regno di quiete interiore che
inseparabile dall'Essere. E.T,
Il Buddha era seduto sotto un albero a parlare ai suoi discepoli. Arriv un uomo e gli sput in faccia. Egli si
asciug, e chiese all'uomo, "E poi? Cosa vuoi dire dopo?" L'uomo era un po' perplesso perch non si
aspettava che, dopo aver sputato sul volto di qualcuno, gli si chiedesse: "E poi?" Non era mai successo nel
suo passato. Aveva insultato persone e loro si erano arrabbiati, avevano reagito. Ma Buddha non come gli
altri, non si arrabbiato, n in alcun modo offeso. Ma ha detto semplicemente: "E poi?" Non c' stata
alcuna reazione da parte sua. I discepoli del Buddha si arrabbiarono, reagirono. Il suo discepolo pi vicino,
Ananda, disse, "Questo troppo, e non possiamo tollerarlo. Deve essere punito per questo. In caso
contrario tutti potranno iniziare a fare cose come questa. Buddha disse: "Tu taci.
Non mi ha offeso, ma sei tu ora ad offendermi.
Lui nuovo, un estraneo. Deve aver sentito dalla gente qualcosa di me, forse che questo uomo un ateo,
un uomo pericoloso che sta gettando la gente fuori dal loro sentiero, un rivoluzionario, un corruttore. E in
lui potrebbe essersi formata una qualche idea, un concetto errato di me. Egli non ha sputato su di me,
lui ha sputato sulla sua nozione.
Ha sputato sulla sua idea di me, perch lui non mi conosce affatto, cos come pu sputare su di me? Se ci
pensi bene "ha sputato sulla propria mente. Io non sono che parte di lui, e posso vedere che questo povero
uomo deve avere qualcos'altro da dire, perch questo un modo di dire qualcosa. Sputare un modo di
dire qualcosa. Ci sono momenti in cui senti che il linguaggio impotente: nell'Amore profondo, nella rabbia
intensa, nell'odio, in preghiera in meditazione. Ci sono momenti intensi in cui il linguaggio impotente. Poi
si deve fare qualcosa. Quando si arrabbiati, profondamente arrabbiati, si colpisce la persona che incontri,
e se ti sputano addosso, lui sta cercando di comunicarti qualcosa. Lo posso capire. Deve avere qualcosa di
pi da dire, per questo che sto chiedendo, ..."E poi?" L'uomo era ancora pi perplesso! E Buddha disse ai
suoi discepoli: "Sono pi offeso da voi, perch voi mi conoscete, e avete vissuto per anni con me e ancora
reagite."Perplesso, confuso, l'uomo torn a casa. Non riusc a dormire per tutta la notte. Quando vedi un
Buddha, difficile, impossibile dormire nello stesso modo in cui dormivi prima. Pi e pi volte era
ossessionato da questa esperienza. Non riusciva a spiegare a se stesso, quello che era successo. Egli era
tutto tremante e sudato. Non aveva mai incontrato un uomo cos, lui aveva mandato in frantumi la sua
mente e il suo intero modello, tutto il suo passato. La mattina dopo era di nuovo l. Si gett ai piedi di
Buddha,e lui gli chiese ancora: "E poi? ... Anche questo un modo per dire qualcosa che non si pu dire con
il linguaggio. Quando arrivi e tocchi i miei piedi, stai dicendo qualcosa che non si pu dire, perch tutte le
parole diventano un po'strette. Buddha disse:" Guarda, Ananda, questo uomo di nuovo qui, sta dicendo
qualcosa. Questo Uomo un Uomo di profonde Emozioni". L'Uomo guard il Buddha e disse: "Perdonami
per quello che ho fatto ieri". Buddha disse: "Perdonarti? Ma io non sono lo stesso uomo a cui hai fatto
qualcosa. Il Gange continua a scorrere, e non mai il Gange di prima. Ogni uomo un fiume.
L'uomo che sputa non pi qui. Non vedo proprio nessuno come lui, ed io non sono la stessa cosa,
tantaltro successo in queste 24 ore! Il fiume ha scorso cos tanto. Quindi non posso perdonarti perch
non ho nessun rancore contro di te. "E anche tu sei nuovo. Vedo che non sei lo stesso uomo che venuto
ieri, perch quell'uomo era arrabbiato e lui ora, si sta chinando ai miei piedi, tocca i miei piedi. Come pu
essere lo stesso uomo? Tu non sei lo stesso uomo, quindi cerchiamo di non pensarci pi. Queste due
persone, l'uomo che ha sputato e l'uomo su cui sputare, entrambi non sono pi...! Vieni pi vicino. Parliamo
di qualcos'altro".
Gli indic col dito quel fiume che scorreva,
E insieme al placido rumore dello scorrere delle acque , si ascoltavano in silenzio
tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri,tutti i dolori,tutta la gioia,tutto il bene e il male,
tutto l insieme che era il mondo. Tutto linsieme era il Fiume del Divenire,era la musica della vita. E Buddha
ascoltava attentamente consapevole, distaccato e in armonia I suoni di questo Fiumeallora il grande canto
dalle mille voci consisteva in unUnica Parola:
ILLUMINAZIONE

Diventando adulti vi formate un'immagine mentale di voi stessi basata sul vostro condizionamento
personale e culturale. Possiamo chiamare "Ego" questo s fantasma ,esso costitito dall'attivit mentale e
pu essere mantenuto soltanto con un pensiero continuo. Il termine "Ego" assume significati diversi per
persone diverse, ma qui indica un s falso, creato dall'identificazione inconsapevole con la mente. Per
L'ego ,il momento presente quasi non esiste. Soltanto il passato e il futuro sono considerati importanti. Ci
spiega perch sotto il suo influsso, la mente sia cosi disfunzionale, si preoccupa sempre di mantenere vivo il
passato, perch senza di esso , chi siete voi?Si proietta costantemente nel futuro per garantirsi la propria
sopravvivenza e per cercarsi qualche genere di liberazione e di appagamento. Anche quando l'ego sembra
preoccuparsi del presente, non il presente ci che vede: lo percepisce in modo completamente sbagliato,
perch lo osserva con gli occhi del passato, oppure riduce il presente ad un mezzo rivolto ad un fine, un fine
che sta sempre nel futuro,proiettato dalla mente.Osservate la vostra mente e vedrete che opera proprio in
questo modo.

La mente, non solo pensieri,include anche le emozioni nonch tutti gli schemi reattivi mente
-emozioni.L'emozione nasce dal punto d'incontro fra mente e corpo, la reazione del corpo alla mente o un
riflesso della mente nel corpo Pi ci si identifica col pensiero con ci che ci piace,con i giudizi ed
interpretazioni,cio meno siamo presenti come consapevolezza osservante, pi forte sar la carica
emozionale. Se non riusciamo a provare emozioni,se ne siamo tagliati fuori, prima o poi ne avremo
esperienza a un livello puramente fisico, sotto forma di un disturbo o di un sintomo.. Iniziamo focalizzando
l'attenzione sul campo energetico interiore del nostro corpo,sentendo il corpo stesso dall'interno.in questo
modo entreremo in contatto con le nostre emozioni. se veramente vogliamo conoscere la mente, il corpo ce
ne dar sempre un riflesso veritiero per cui osserviamo l'emozione o meglio sentiamola nel corpo. se vi un
apparente conflitto,il pensiero il pensiero sar la menzogna,l'emozione sar la verit,non la verit ultima di
ci che siamo m, ma la verit relativa dello stato della nostra mente in quel momento.

http://www.youtube.com/watch?v=OLHz_qXQjgM

http://www.youtube.com/watch?v=OLHz_qXQjgM

Pensiero della settimana:


"Imparate ad essere attivi in modo tranquillo e tranquilli in modo attivo.(Yogananda)"...

Non per tutti riconoscere i propri errori assumendosi la responsabilit per la sofferenza che inevitabilmente
ne deriva, da nani attribuire all'esterno le cause che la determinano!!! Cos facendo certo che si ricadr
negli stessi errori.

La maggior parte del dolore umano inutile.Si crea da s fintanto che la mente inosservata governa la tua
vita. E.T.
In molti alla fine dell'anno parlano di bilanci, di cose che si sono fatte e non fatte,di desideri e di
proponimenti per il futuro puntualmente ,nella maggior parte dei casi si ritrovano con le stesse
problematiche non risolte con le stesse ansie ed incertezze e con le stesse paure di sempre. Cos facendo
visitano il passato ed il futuro, due astrazioni che stanno solo nella mente e che lasciano tutta intera la
incapacit di trasformarsi,se ogni giorno lo si vivesse consapevolmente i bilanci non potrebbero esistere.
Buon 2014

Il tempo ci che impedisce alla luce di raggiuncerci. L'ostacolo pi grande che ci separa da Dio il tempo.
M.E.

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