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IL COUNSELLING “In realta con il termine counselling non si intende né il fornire sem né il persuadere, né tanto meno il consigliare (Knight, 1986). ll counselling @ essenzialmente, sia pure genericamente, una attivita di aiuto, con proprie e specifiche caratteristiche, che @ andata sviluppandosi come fenomeno sociale nei paesi occidentali dagli anni ’60 ad oggi, di pari passo con lo svilupparsi della sensibilita collettiva verso la prevenzione, verso una migliore qualita della vita delle persone, verso il raggiungimento dello stato di benessere e salute. Lo sviluppo & awvenuto nell'ambito di politiche di Welfare State, cui si é aggiunto il terzo settore, vale a dire l’offerta di servizi di interesse sociale da parte dell’associazionismo.” “Il counselling si colloca in questo ambi biettive 8 accrescere le capacita individuali di comportamenti congruenti alle situazioni, anche se nell'ottica biopsicosociale della salute esiste la — necessita etica -del perseguimento della salute dell’ambiente”. (Gottlieb, 1992). Il counselling é un’attivita che la British Association for Counselling (BAC,1992) cosi caratterizza: “ II counselling é un uso della relazione, abile e strutturato, che sviluppi Pautoconsapevolezza, l'accettazione delle emozioni, la crescita e le risorse personali. L’obiettivo principale é vivere in modo pieno e soddisfacente. Il counselling pud essere mirato alla definizione e soluzione di problemi specifici, alla presa di de ad affrontare i momenti di crisi, a confrontarsi con i propri sentimenti e i propri conflitti interiori o a migliorare le relazioni con gli_altri. itare il lavoro dell’utente in modo da rispettame i Il ruolo del counsellor é quello di fa valori, le risorse personali e la capacita di autodeterminazione.” “Mentre la psicoterapia richiede un processo globale di crescita (aspetto strutturale), il counselling richiede invece un cambiamento focalizzato su obiettivi specifici (aspetto adattivo).” “ Di fatto il counselling 6 utilizzato, oltre che nel tradizionale intervento di “crisi” in ambito sociale come ad es: nel caso di perdita del lavoro, in molti altri ambiti tra i quali la prevenzione; l’intervento di counselling consiste, in tale caso, nell’identificare precocemente problemi e fattori di rischio prima dello sviluppo di disagi pid gravi (Martin,1988), potenziando nel soggetto i fattori protettivi”. (Rutter, 1990) “L’educazione sanitaria 6 costituita da un'attivita informativa promossa anche in assenza di una specifica richiesta da parte degli utenti; pud essere rivolta a grandi gruppi anche attraverso i mezzi di comunicazione di massa e non coinvolge emotivamente le persone. L’ attivita di counselling si rivolge all’in in conseguenza di una specifica richiesta. Implica il coinvolgimento iduo o al massimo a piccoli gruppi, sempre aspetti cognitivi ed emotivi attraverso la relazione con l’operatore. Ha come obiettivo il potenziamento delle abilita di coping dei soggetti “ L’intervento di counselling ricerca un ambito di significato condiviso o condivisibile tra operatore e utente, che ristrutturi la problematicita dei vissuti, orienti le richieste all’operatore, sveli le emozioni in gioco, evidenzi le risorse personali e dell'ambiente sociale del soggetto (familiari, amicali, istituzionali)”. “In generale il counselling ha a che fare con I'area del conflitto, della confusione mentale, dell’ambivalenza, del turbamento emotivo, in seguito a stress pill o meno violenti, nei vari ambienti di vita (famiglia, lavoro, scuola, ec.) in persone altrimenti ben integrate e adattate”. (Folgheraiter, 1987,16) “La durata del incontri, generalmente con frequenza settimanale”. ‘intervento varia da pochi incontri, anche uno solo, fino a quindici/venti “La durata dellincontro & compresa tra un minimo di trenta minuti e un massimo di cinquanta/sessanta minuti”. | principi base del counselling segnalati dal BAC(1993) sono i seguenti: . Lo scopo del counselling é di fornire un’opportunita per l'utente di lavorare per un modo di vita pit soddisfacente, utilizzando le proprie risorse. Counselling é volontariamente e deliberatamente un impegno tra operatore e utente. Esso é diverso da altre vie di aiuto. Prima di iniziare il counselling, Poperatore chiarisce con l’utente le basi sulle quali il counselling pud essere eseguito, inclusi metodo, durata, compenso e confidenzialita; dei cambiamenti possono essere apportati successivamente solo in accordo con 'utente. Nel counselling il diritto dell’utente fa si che ogni sua decisione sia rispettata. Gli operatori monitorizzano continuamente ogni propria capacita, esperienza, risorsa e pratica. Gli operatori saranno formati per il loro ruolo e si impegneranno a mantenere le loro competenze. Gli operatori non traviseranno il loro apprendistato e le loro esperienze. Gli operatori hanno regolari e appropriati supervisori/supporti a cui fare riferimento. Gli operatori non abusano della loro posizione per scopi finanziari, emozionali © sessuali. Tutto cid che viene raccolto all’interno della relazione di counselling, tra operatore e utente, é trattato con rispetto e discrezione. I MODELL! DI COUNSELLING « ILMODELLO DI ROGERS * ILMODELLO DI CARKHUFF ¢ —ILMODELLO MOTIVAZIONALE DI PROCHASCA E DI CLEMENTE . IL MODELLO MOTIVAZIONALE Di MILLER E ROLLNICK * ILMODELLO DI EGAN IL MODELLO DI ROGERS Rogers (1959) defini non direttivo il colloquio del suo modello di intervento “centrato sul cliente”, intendendo in questo modo Ia relazione come vero e proprio “oggetto epistemologico”, sottolineando cos! I’importanza, per operatore, del possesso di qualita umane (saper essere) pid che di qualita tecniche (saper fare). Secondo Rogers sono tre i livelli del colloquio di counselling * La riformulazione * Ilriflesso « Lachiarificazione La riformulazione & un intervento che ridefinisce da parte dell’operatore, cid che Vutente ha detto, verificando in tal modo di aver compreso bene e fornendo all'altro una eventuale esplicitazione del contenuto. Essa ha l'obiettivo di mostrare, a chi fornisce il resoconto, la stessa realta in una maniera diversa e per utente, fino a quel momento, non individuabile perché troppo focalizzato sulla propria Interpretazione. I. concetto di riformulazione di Rogers é analogo a quello di figura-sfondo tratto dalla psicologia della Gestalt. Il fiflesso comporta un atteggiamento e un conseguente feedback di empatia da parte del’operatore. La chiarificazione significa mettere in luce e rinviare all’altro il senso di cid che questi Rogers ha individuato una triade di atteggiamenti personali da parte dell’operatore che riteneva condizione necessaria e sufficiente per l’aiuto al cliente: «la genuinita o concordanza; + accettazione o considerazione positiva incondizionata; ‘+ la comprensione empatica che non deve essere né troppo condizionata da emotivita né troppo intellettualizzata. IL MODELLO DI CARKHUFF Carkhuff ha aggiunto alle tre fasi di Rogers altri elementi, come il confronto e Vimmediatezza. Mediante il confronto é possibile mettere in evidenza, da parte dell’operatore, le discrepanze e le incongruenze nei resoconti dell'utente, i giochi, le tattiche, la seduzione, l’elusione, Pevasione. Egli riprende il concetto di Egan (1975) di “modalita autodistruttiva” e di “ risorse sotto-utilizzate” sottolineando la delicatezza dell’intervento di soccorso. L’immediatezza 0 “relazione tu-me”, rappresenta un modello di come parlare. L’operatore capace di immediatezza, mostra come si fa. Il modello di Carkhuff é “parzialmente direttivo”. Carkhuff ha inteso personalizzare lintervento di couselling mediante un comportamento di guida nell’esplorazione del problema dell'utente. Oltre a rispondere allaltro é necessaria anche l’iniziativa dell’operatore. Il suo modello prevede un’organizzazione degli interventi secondo un continuum che va da un massimo di accettazione, con un minimo di proattivita, a un minimo di accettazione e un conseguente massimo di proattivita. Carkhuff ha inaugurato una nuova metodologia di counselling: non sono pid le attitudini generali dell’operatore quanto le specifiche abilita (skills) che devono essere impiegate nel processo di aiuto. IL MODELLO MOTIVAZIONALE Di PROCHASCA E DI CLEMENTE E' un modello direttivo. Si basa sulla concettualizzazione di cinque diverse fasi che le persone attraversano nell'attuare un cambiamento comportamentale di qualunque tipo o genere: * precontemplazione * contemplazione © preparazione * azione * mantenimento La funzionalita del modello @ costituita dal mettere in evidenza il passaggio dagli atteggiamenti alle intenzioni e dalle intenzioni all'azione. IL MODELLO MOTIVAZIONALE DI MILLER E ROLLINICK E' un modello di tipo direttivo. In questo modello vi é enfasi sull'empatia e sull'ascolto attivo, ma si sottolineano anche le possibilita di iniziativa da parte dell'operatore nella relazione con Iutente. Miller e Rolinick definiscono la motivazione come la probabilita che una persona cominci, continui o aderisca ad una specifica strategia di cambiamento. | passaggi descritti sono: . dare indicazioni . timuovere le barriere . assicurare opzioni 1 2 3 4. diminuire la desiderabilita dei comportamenti a rischio 5. implementare la responsabilita 6. 7 8. . praticare 'empatia . dare e chiedere feedback . chiarificare gli obiettivi 9. ajutare in modo attivo 10.favorire l'autoefficacia Le strategie utilizzate sono: * formulare domande aperte * praticare I'ascolto riflessivo + essere assertivi * riassumere suscitare affermazioni auto motivanti IL MODELLO DI EGAN Egan identifica tre livelli ne! processo di counselling: 4. esplorazione_ascolto attivo (Warm); 2. nuova comprensione— nuove prospettive; 3. azione— possibili vie da praticare. In questo modello sono tre le dimensioni delle abilita comunicative dell'operatore nei rispondere: la capacita di percepire, il "saper come fare", lassertivita. Le tre dimensioni sono strettamente correlate e con /'accurata empatia costituiscono le condizioni ottimali perché I'utente possa sentirsi accolto e compreso. I modello é parzialmente direttivo. Un aspetto rilevante del modello é la necessita che loperatore risponda al contesto del resoconto e non alle singole parole utilizzate dall'utente. MODELLO INTEGRATO DI COUNSELLING Lo scopo é dare all'utente l'opportunita di affrontare la propria vita in maniera pid soddisfacente e con maggiori risorse. Da molta importanza al contesto sociale, sul quale si indaga insieme all'utente, alla ricerca delle risorse disponibili. Liattenzione é posta sulle capacita degli operatori di fornire agli utenti delle strategie adeguate per esplorare e fronteggiare le proprie difficolta. E' previsto da parte dell'operatore lutilizzo di abilita (skills) specifiche e di strategie a seconda delle varie fasi dell'intervento. DUE ABILITA' FONDAMENTALI: L'ASCOLTO ATTIVO E L'EMPATIA L'ascolto attivo é rivolto sia al contenuto del resoconto sia all'interlocutore. Esso comprende: Vattenzione, losservazione, scolto vero e proprio, la facilitazione dell'espressione altrui (Egan). E' importante : * “accogliere i contenuti; + fare attenzione alla comunicazione non verbale dell'altro (il linguaggio del corpo, il particolare la voce rappresenta un segnale non * monitorare, ai fini della coerenza, la propria comunicazione non verbale e i propri filtri (aspetti culturali, pensieri, emozioni, valori, opinioni; colto essere partecipi senza formulare immediatamente delle (posizione di apertura). valutazioni o dei Secondo Culley (1991), attraverso / filtri passano le Informazioni fornite dall'utente; monitorare i propri filtri consente di accogliere senza pregiudizi. I filtri sono: Ja cultura, le emozioni, le credenze personali. Studi sperimentali hanno dimostrato che /’empatia da parte dell'operatore favorisce il cambiamento comportamentale diminuendo Ie resistenze. Nel processo di counselling integrato si distinguono tre fasi: INIZIALE INTERMEDIA FINALE FASE INIZIALE Dopo Ia creazione di una “alleanza terapeutica", la definizione del problema consente di tracciare le linee guida di un percorso rispetto al quale stabilire un contratto. 4 contratto implica ta condivisione operatore- utente degli obiettivi parziali e pegno relativo alle varie fasi del counselling. importante anche precisare i limiti dell’intervento. FASE INTERMEDIA Si identificano i comportamenti disadattivi e si cerca di ampliare la visuale dell’ utente mediante il confronto e le nuove informazioni. FASE FINALE Sulla base de! cambiamento della visuale, l'operatore aiuta I'utente a decidere un cambiamento adeguato e a realizzarlo. Si cerca di dare stabilita al cambiamento cosi ottenuto, "rivedendo” il percorso fatto. Tabella Un modello integrativo del processo nel counselling Tema Fase 1 Fase 2 Fase 3 1. Relazione Instaurare ‘Mantenere e Terminare usare 2. Contenuto Valutare il Facilitare il Facilitare il problema e le | cambiamento consolidamento risorse del e l'applicazione dell'utente comportamento | dei nuovi disadattivo comportamenti 3. Piani Sviluppare il | Monitorare e Valutare il terapeutici e piano rivedere il processo e riflessioni terapeutico; piano; riflettere | T'esito. negoziare gli | sul processo. obiettivi GLI AMBITI D'INTERVENTO DEL COUNSELLING Lattivita de! counselling pud essere svolta non solo nella relazione tra due persone, ma anche con coppie, famiglie, gruppi. Counselling individuale: quando il soggetto ha la necessita di chiarire le proprie emozioni e i propri personali disagi nella relazione con il mondo. Counselling di coppia: diversamente dalla psicoterapia di coppia, si affrontano solo i problemi contingenti, fornendo ai partner gli clementi di una comunicazione efficace. ella famiglia, ad es: g familiare: si affrontano soltanto i problemi speci ella famiglia allargata, le problematiche relative alle Couns conflitti tra i coniugi, i con competenze genitoriali, i problemi collegati alla separazione dei geni Counselling di gruppo: la gestione dei gruppi varia a seconda dell’orientamento a cui fa riferimento Poperatore. L’attivita del gruppo comunque deve essere definita net tempo e nelle modalita: frequenza, regole, durata della sessione di gruppo. Secondo IRVING e HEATH (1989), I’attivita di gruppo si pud aggiungere in molti casi a quella individuale, in particolar modo per lesercizio di specifiche abilita (skills training). 10 CONCLUSIONI In generale ci sembra opportuno ricordare alcuni principi che riassumono gli atteggiamenti efficaci dell'operatore e che costituiscono la base deontologica della sua attivita. L'aspetto deontologico é strettamente correlato all'efficacia stessa. Si vuole sottolineare che la correttezza deontologica si manifesta, se pure non vi si identifica, nell'intenzione dell'operatore di rendere quanto pit efficace possibile 'aiuto all'utente. | principi sono (Roger Mucchielli, 1983): + libera espressione delle sensazioni del cliente; + impegno personale autentico dell’operatore, senza coinvolgimento emozionale; + accettazione del cliente nella sua realta e nella sua dignita; * non giudizio; * autodeterminazione del * segreto professionale. iente; A distanza di 20 anni, la loro validita rimane intatta. Li abbiamo ricordati sapendo quanto l’involontario allontanamento da uno o pit! di questi principi possa avvenire in maniera davvero subdol Per un intervento efficace & indispensabile, dunque, una conoscenza teorica della psicologia della relazione, una adeguata e guidata formazione pratica, un costante automonitoraggio. pu og soniesds Telient. Gidanlisi ienamngeie Biiiegrelfia per fh Counselling PRIMO ANNO © Patrizia Moselli “ll counseling a mediazione corporea e i suoi contesti. L’analisi bioenergetica nelle relazioni di aiuto” - Ed. FrancoAngeli SECONDO ANNO. G* acura di Fabio A. e Sirigatti S. “Counselling, prospettive e applicazioni” - Ed. Ponte alle Grazie + A. Guggenbuhl - Graig “Al di sopra del malato e della malattia” — Ed. Cortina + Albanesi Cinzia “| Focus Group” — Collana Le Bussole - Ed. Carocci “I gruppi di aiuto” — Collana Le Bussole - Ed. Carocci * André Christophe e Le lord Francois “La stima di sé” — Ed. Tea Pratica * Badolato G. e Di lullo M.G. “Gruppi terapeutici e gruppi di formazione” - Ed. Bulzoni * Balconi Michela “Neuropsicologia delle emozioni” — Collana La Bussola- Ed. Carocci - 2004 * Bona Stefania “Lo sviluppo motorio del bambino” — Collana Le Bussole — + Clarkson Petruska “Gestalt Counselling per una consulenza psicologica proattiva nella relazione aiuto” — Ed. Edoardo Giusti Despret Vinciane “Le emozioni, Etnopsicologia dell’autenticita” Ed. Eleuthera (2003) Di Fabio Annamaria “Counselling. Dalla teoria all’applicazione” — Ed. Giunti Dietrich Langen e Karl Mann “Trainig autogeno" — Ed. Red Ed. Carocci Ed. Eleuthera Ferreri M.Antonio “L’approccio centrato sulla persona e la terapia familiare centrata sul cliente“ Edizioni Psicologia Ferrucci, G. “La relazione d'aiuto” - Edizioni Scientifiche Magid Fontana David “Stress Counselling. Come gestire gli stati personali di tensione” — Ed. Giusti Fuligni Carla e Romito Patrizia “Il counselling per adolescenti. Prevenzione, intervento e valutazione” — Ed. Mc Graw-Hill Hans G. Furth e Harry Bachs “Il pensiero va a scuola” — Ed. Giunti J. Milner e P, O'Byrne “Il counseling narrativo” — Ed. Erickson Trento Jerold D. Bozarth “La terapia centrata sulla persona. Un paradigma rivoluzionario” Collana Gestalt Counseling — Ed. Sovera carattere” — Ed. Astrolabio simbiotico” = Ed-Astrolabio Lancini Matteo “Ascolto a scuola” — Ed. Franco Angeli Lombardo Caterina e Lardaci Maurizio “Le emozioni. Dalle teorie alle persone” QUALITY PAPER BACKS - Ed. Carocci — 2005 LOWEN ALEXANDER eoeecovcc0e ° ‘ll radimento del corpo” - Ed. Mediterrance nergetica” — Ed. Feltrinelli “tl linguaggio del corpo” — Ed. Feltrinelli “Paura di vivere” — Ed. Astrolabio “La depressione e il corpo” — Ed. Astrolabio “Il narcisismo” — Ed. Feltrinelli “Arrendersi al corpo” — Ed. Astrolabio “Amore e orgasmo” — Ed. Feltrinelli “Amore, sesso e cuore” — Ed. Astrolabio “La spiritualita del corpo. L’armonia del corpo e della mente con la bioenergetica.” - Ed Astrolabio “Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica”. Ed. Astrolabio Luciana, Nissim, Momigliano “ L’ascolto rispettoso” - Raffaello Cortina Editore Marchino Luciano “Il corpo non mente” — Ed. Frassinelli Mezzetti Panzanella Renata e Macello Patrizia “L'insegnante sufficientemente buono” — Ed. Brain Nanetti Franco “I! counselling. Modelli a confronto” — Quattroventi, Urbino O'Leary J.Charles “Counselling alla copia e alla famiglia. Un approccio centrato sulla persona” ~ Ed. Erikson Parmegglani Luisa Introduzione al counselling a mediazione corporea - FrancoAngeli Sanders Pete “Counselling consapevole” — Ed. Meridiano Rogers C. R. “La terapia centrata sul cliente” — Ed. Martinelli Rogers C. R. “Liberta nell’apprendimento” — Ed. Giunti Rogers C.R. “Partners e gruppi d'incontro” - Ed. Astrolabio Rogers C.R. “Partners. IL matrimonio e le alternative” - Ed. Astrolabio Rollo May “L’arte del counselling. Il consiglio, la guida, la supervisione” Ed. Astrolabio coe Alborghetti Maria ‘Bioenergetica per tutti” - Prevenzione e benessere Edizioni Universo Editoriale Tony Buzan “Il pensiero del corpo” - Ed. Frassinelli Zucconi Alberto e Howell Patty “La promozione della salute” — Ed.Molfetta S.LA.B. Societa Italiana di Analisi Fondato da Alexander Affiata a iternational institute for Bioenergetle Analysis (LLB.A) ‘Via Magna Grecia 128 00183 Rom: (06 70450819 energetica 7° Triennio per Counsellor a mediazione corporea (ROMA) PROGRAMMA DEL 1° ANNO (2012/2013) ANNO 2012 1° incontro Sabato 21 Aprile 10.00 — 11.00 Presentazione programma (Moselli) 11.00 — 13.00 Cennie storia del counselling. !I modello psicocorporeo (Moselli) 14.00 — 17.00 Introduzione all'Analisi Bioenergetica: da Reich a Lowen (sacchi) Domenica 22 Aprile 9.30 - 11.30 Teoria e pratica delle classi di esercizi (Gavirati) 14.40 - 13.40 Comunicazione corporea: la carica e la scarica energetica (1* parte) (Mazzotti) 14.40 - 16.40 Gruppo a mediazione corporea (Orsini) 2¢incontro Sabato 19 maggio 9.30 — 11.30 Teoria e pratica delle classi di esercizi Gavirati 11.40 — 13.40 Comunicazione corporea: la carica ¢ la scarica energetica (2* parte) (Mazzotti) 14.30 — 17.30 Elementi di Psicologia (D’Amelio) Domenica 20 maggio 9,30 - 13,30 La relazione d'aiuto. Comunicazione verbale: le condizioni che facilitano la Comunicazione (Moselli) 14,40 — 16.40 Gruppo a mediazione corporea (Orsini) 3*incontro Sabato 23 giugno 9.30 - 11.30 Teoria e pratica delle classi di esercizi (Col) 11.40 - 13.40 Elementi di psicologia (teoria ed esperienziale) (Agresti ) 14.40 — 17.40 Tecniche che facilitano il contatto interno (14 parte) (Manca) 8° incontro Sabato 19 gennaio 9.30 - 11.30 Analisi Bioenergetica: i diriti (Mosel 11.30 - 13.30 Esplorazione dei cinque diritti fondamentali di A.Lowen nella conduzione delle classi (Moselli) 14.30 - 17.30 Psicosoma: integrazione. (Manca) Domenica 20 gennaio 9.30 - 11.30 Teoria e pratica delle classi di esercizi (Col) 11.40 - 13.40 Tecniche che facilitano lintegrazione psicocorporea (Manca) 14.40 - 16.40 Gruppo a mediazione corporea (Orsini) 9° incontro Sabato 23 febbraio 9,30 — 10.30 Classi di esercizi (Deriu) 10.30 — 13.30 II concetto di confine ed esplorazione del limite (Moselli) 14.30 — 17.30 Colloquio di consulenza (Consales) Domenica 24 febbraio 9.30 - 11.30 Teoria e pratica delle classi di esercizi (Gavirati) 11.40 - 13.40 Anatomia emozionale (Lentini) 14.40 - 16.40 Gruppo a mediazione corporea (Orsi 10° incontro: intensivo Venerdi 22 marzo Autovalutazioni (Moselli e Manca) Sabato 23 marzo 9.30 — 10.30 Classi di esercizi 10.30 — 13.30 Autovalutazioni (Moselli e Manca) 14.30 — 17.30 Autovalutazioni (Moselli e Manca) Domenica 24 marzo 9.30 — 10.30 Classi di esercizi 10.30 - 13.30 Analisi Bioenergetica: stress e malattia (Manca) 14.30 - 16.30 Gruppo a mediazione corporea (Orsini) ™* La dott.ssa Moselli Patrizia, per motivi organizzativi, potra essere sostituita da altri docenti. >> Durante il corso dell’anno il programma potrebbe subire delle modifiche <<

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