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Mio padre fu per me l'assassino

Mio padre stato per me l'assassino;


fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.
Allora ho visto ch'egli era un bambino,
e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.

Aveva in volto il mio sguardo azzurrrino,


un sorriso, in miseria, dolce e astuto.
And sempre pel mondo pellegrino;
pi d'una donna l'ha amato e pasciuto.

Egli era gaio e leggero; mia madre


tutti sentiva della vita i pesi
Di mano ei gli sfuggi come un pallone.

"non somigliare- ammoniva- a tuo padre":


ed io pi tardi in me stesso lo intesi:
Eran

due quartine e due terzine di endecasillabi quindi un sonetto


Era forte il legame della tradizione
E' un sonetto che analizza la difficolt esistenti fra madre e padre

Parte con un affermazione


che ha avuto fino ai vent'anni un immagine negativa
era definito l'assassino
assassino posta tra virgolette quindi una citazione che non sua
probabilmente in famiglia il nome era dato dai nonni
a 20 anni l'aveva potuto conoscere e aveva visto che il padre era un bambino

E' interessante la rima nella prima strofa con un forte contrasto Assassino bambino
parte una descrizione in parte fisica e in larga misura caratteriale
aveva in volto il mio sguardo azzurrino
il padre aveva lo stesso sguardo di Saba
Aveva un sorriso in miseria anche nei momenti difficili
dolce e astuto
dolce e furbetto al tempo stesso
and sempre pelligrino per il mondo, quindi vag per il mondo
pi di una donna l'ha amato e allevato
torna l'idea di questo padre bambino

Padre gaio leggero e superficiale, abbiamo mia madre con un fortissimo enjembement
che sentiva tutti i pesi della vita
Le sfugg di mano come un pallone che vola via- riferito al padre che si allontana dalla madre
Questo non somigliare ammoniva- un altro discorso diretto della madre
poich sono parole che ha riportato a Saba
E io dice il poeta piu' tardi col tempo lo compresi questo discrso, per dentro di me
Io cap questo contrasto tra madre e padre, non era un contrasto solo tra due caratteri diversi era
due razze diverse da sempre in contrasto.
Poich la madre ebrea e il padre cattolica
Questa divisione l'ha sentita dentro di s,
Saba diviso tra due anime dentro di s
Due razze = Il popolo ebraico legato a una visione di un Dio, dell'antico testamento. Gli ebrei
riconoscono Ges come profeta. Il Dio dell'antico testamento un Dio punitivo, il Dio che si
vendica, un Dio "feroce" che ci controlla d'alto. Ecco perch dice mia madre sentiva tutti i pesi
della vita dall'alto.

Il Dio dei Cattolici

Il nuovo testamento quello basato su Gesucristo


Il Dio cattolico quindi mediato attraverso Gesucristo ha allegerito la visione pesante dell'antico
testamento.
Queste due religioni, due razze non sono riuscite a convivere
ma lui le ha ereditate entrambi.

Il canzoniere
Sezione piccolo Berto- si basa sull'infanzia.

Quando nacqui mia madre ne piangeva,


sola, la notte, nel deserto letto.
Per me, per lei che il dolore struggeva,
trafficavano i suoi cari nel ghetto.

Da s il pi vecchio le spese faceva.

Questa l'infanzia di saba che quando nacque il padre se n'era andato, la madre passava le notti a
piangere.
Ghetto una parte della citt destinati agli ebrei, le porte del ghetto la sera venivano chiuse

Il nonno di questa famiglia ebrea faceva da solo la spesa, un po' per risparmiare un po' perch gli
piaceva andare in giro per il mercato.
Abbiamo un immagine di vita quotidiana nella citt di vita di Trieste,
stiamo parlando di un ambiente bellissimo, ricco di armonia e nostalgia
Qui abbiamo il senso della memoria
Mi ricordo quasi come un sogno di quando usciva con mia madre e vedevo il molto verde che c'era
in giro.
Questa enjambement importante tra due terzine
ci fa vedere questo bambino che esce con la madre, va al parco, questa citt che doveva essere
molto bella e abbiamo una forte maliconia
una parentesi tra due cose negative (la poesia)
Io vissi sulla mia pelle la malinconia, l'unico figlio che non aveva il padre con s.

La capra di Umberto Saba

La prima immagine sono 4 versi


Abbiamo un immagine come una fotografia, che ci lascia anche un po' perplessi visto che il signore
d istinto parla ad una capra.
Questa capra si trova sola, con una corda al collo ma era sazia d erba quindi non era in una
condizione negativa.
Lui ha parlato alla capra belando, per richiamare la sua attenzione.
Quell'uguale belato, quel monotono belato sempre identico a se stesso era fraterno al mio dolore,
esprimeva un lamento dell'animale che io sentivo mio.
E lei belava e io le risposi belando
prima per scherzo poi perch il dolore eterno a una sola voce e non varia
io rispondendo alla capra che faceva beh che portava questo lamento, l'eterno dolore dell'umanit
degli esseri viventi ed era diventato un lamento comune.
Il dolore eterno ha una sola voce e non cambia, in tutti i secoli un lamento di dolore sempre lo
stesso. Un essere vivente che si lamenta per il dolore esprime una stessa voce, e non cambier.
Abbiamo un riflessio
Io nella capra solitaria che belava sentivo lamentarsi questo dolore eterno, cogliendo la voce del
dolore eterno. Ci sta parlando qui di qualcosa che universale, l'universalit del dolore (riferita alla
seconda parte)

alla fine guardando la capra vede che la capra ha una somiglianza semita ( ebrei ) antisemitismo
( andare contro gli ebrei)
Il disegno tipico degli ebrei all'inizio del 900 quando inizia la persecuzione

il volto della capra simile ai tratti somatici degli ebrei


La capra dal viso come gli ebrei ho sentito lamentarsi ogni altro male, ogni altra vita
identificazione visiva tra ebrei e capra
SABA GOAL
scrive poesie anche per il calcio, una sua passione.
E' un calcio piu da parrocchia, dilettanti

Il gioco del calcio coglie i rapporti degli uomini, il dolore della vita.
Il portiere che non ha parato, ha deviato il pallone. Caduto mentre cercava di esercitare l ultima
inutile difesa della porta, mette la faccia contro terra per non vedere l'amara luce, ossia per non
vedere ci che accade e si dispera sotto terra.
Il compagno che lo spinge a sollevarsi scopre che il portiere ha gli occhi pieni di lacrime poich non
riuscito a parare il goal (6 versi) campo dei giocatori
ci spostiamo nella folla
la golla sembra spostarsi nel campo per la gioia (1 verso)
ci spostiamo nella squadra avversaria
i compagni si gettano al collo del vincitore.
3 versi che sono una riflessione sull'esistenza( pochi momenti come questo belli), a quanti? Agli
uomini consumati all odio e all'amore, la vita una schifezza ma ci sono vari momenti in cui ci
sono fratellanza e amore. Un discorso esistenziale facendo utilizzo di cose concrete, prendere la
cosa umile e renderle a valenza universale. La grandezza di saba

C' solo il portiere la mente e il cuore che non si spostano dalla porta, si sono spostati e anche il
portiere felice per il goal
La gioia del portiere diventa una capriola, baci che manda da lontano.
Della festa egli dice anche io son parte
La parte conclusiva la solitudine.

Due portiere, uno disperato


Caos al centro campo
Una riflessione esistenziale
E la solitudine di quest uomo che non potendosi muovere dalla porta traspira gioia e malinconia.

Riflessione sulla solitudine, sul dolore e sulla gioia.

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