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PRESENTAZIONE QUADRI DELLA GALLERIA NAZIONALE DI COSENZA Classe 4A Sofonisba riceve la coppa di veleno * Autore : Mattia Preti * Tecnica: olio su tela * Dimensioni : 87,5 x 166,5 cm + Datazione : XVII secolo (1645-1647) + Hl quadro in questione riprende un episodio episodio mitologico : quello del suicidio di Sofonisba. Ella era una donna Cartaginese vissuta intorno al Ill secolo a.C. ed era figlia del comandante Asdrubale, i! quale la promise in moglie al re della Numidia Masinissa. Tuttavia il destino volle che si spos6 con il re Siface. Col tempo, i rapporti tra i due si esacerbarono e ad aver la meglio fu Massimissamentre Siface fu fatto prigioniero. Cosi Sofonisba si reco personalmente presso la reggia del re per chiedere pieta e clemenza nei contronti del marito. Ma ogni speranza fu vana, perché Siface mori. Quell'incontro servi, peré, a far innamorare Massinissa della donna ei due si sposarono. Inoltre il re Numidia era alleato dei Romani, per cui questa neonata unione non ando a genio al comandante romano Scipione , poiché Cartagine e Roma erano da sempre acertime nemiche. E, per non cadere in mano nemica come schiava, preferi togliersi la vita, poiché nell’ antichita la liberta era Ja cosa pili préziosa, dunque era addirittura preferibile la morte. + Ella pero aftronto la morte con molta tranquillita. Tale tranquillita pud essere intravista nello sguardo di Sofonisba, che é contrapposto alla tensione presente sui volti dei soggetti restanti, come I'uomo in armatura, cioe Masinissa, il bambino e la serva. L'ntento di Preti é chiaro : metiere territario in luce Sofonisba e renderla protagonista dell'intero dipinto. Ella infatt & raffigurata con de’ colori molto pits ‘enuf rispetto a quelli delle altre figure : la pelle é pitt chiara, mentre ib colori dell'abito sono molto vivie intens!, come quelli dell maniche e della gonna, ma anche del cuscino,, che ricorda quasi il rasso pompeiano. Un altro elememo fondamentale é il realismo,, reso possibile dalla tecnica del chiaro scuro, di chiara origine caravaggesea : si parla dineocaravaggismo. Tale tecnica é visibile nelle pieghe delle maniche del vestito di Sofonisba e in quelle della gonna e del fazzoletto che ella tiene in mano e nel colletto del bambino. Inoltre il realismo e presente nei tocchi diluce presenti sullarmatura, sulla coppa e sul vassoio che la sorregge, come se Preti volesse dare limpressione del riflesso. * Anna Francesca Galluzzo Cristo e la cananea + Autore : Mattia Preti Molti hanno intravisto in questo quadro una sintesi dellintera arte pitiorica di Mattia Preti:riunisce infaiti le principali caratteristiche del suo modus operandi. Una di queste proprio la trattazione ci una tema sacro: é quirappresentato un episodio presente nel Vangelo di Marco e di Matteo, cioé lincontio tra Cristo ¢ la Cananea, owvero una donna greca che chiede a Gesu una grazia per la fighia indemoniata. Cristo in un primo momento rifiuta, ma successivamente Mosso dalla pieta decide di compiacere la donna, Per quarto conceme lo stile il dipinto non aderisce ai canoni caravaggeschi ma é tipico del Manierismo. Ce ne accorgiamo dalle posizioni dei personaggi, dai drappeagi innaturali delle vest, e dai colori vivaci e luminosi. Nello sfondo Fuso diffuso del bianco dona al dipinto una sorta di fermo-immagine. Complessivamente i colori dominanti giocano su un colorismo aranciato/azzurro. II quadro & probabilmente datato 1665. + Anna Amendola Noli me tangere Autore : Andrea Vaccaro Tecnica : Olio su tela + Dimensioni : 210 x 144,5 cm * Andrea Vaccaro fu il pittore piu rappresentativo dei Seicento napoletano, sia per i temi sia per il variegato utilizzo delle tecniche esecutive . Per questo , supera tutlii pittori della sua generazione. lI dipinto viene rappresentato dall'autor e quando diventa I'unico portatore locale della pittura e quindi durante il suo soggiorno napoletano. Esso rappresenta Cristo risorto che rivolge a Maria Maddalena le parole che, appunto, danno il titolo alfopera ” Noli me tangere”, ovvero "Non mi toccare " Cristo appare robusto , coperto da un telo azzurro,, nella mano destra tiene un attrezzo, mentre con la mano sinistra respinge Maria Maddalena inginocchiata ai sui piedi . Lo stile é caravaggesco : una caratteristica importante é [a realta, che viene rappresentata cosi com si presenta. + Arianna Filippo Riposo nella fuga d'Egitto * Autore : Bardellino Pietro (1728/1805-10) Materia etecnica: tela/ pittura a olio Estensione: altezza: cm. 165; larghezza: om. 202; altro: om. con istelli 1] quancro “Riposo nella fuga in Egitto” anoartiene a Pietro Barcelo e cid io si pud notare dalle invzali postate ne! quadio in fondo a destra’ P BP ovvero Pietro Bardeliino Pix (in latino dipinse). L'opera si pié quindi scindere in due parti. Nella parte sinistia vengono messe in rilievo ie figure della MMacionia e di Gest, il quale attraverso i suoi movimenti tenta di destare la madre dal momento di assopimenta che I'ha colpa proprio a causa della figa. Alle soaile della Madonna si nota un angela, simbolo di protezione divina. Alle spalle del'angelo si ‘erae un accenno di vegerazione che sfumna sui ton’ deliarancio, cié per farci comprendere i! momento in cui si trava la sacra famiglia: il tramonto. Nella parte destra invece sierge la figura si 8. Giuseppe che con un movimento del braccio va ad indicare alla propria Famiglia la direzione da prendere. Nella parte marginale del quacro prevalaono i colori scuri come nero ‘ed il marrone che assumono un significato allegorico. | colori scuri vanno ad indicare lasrwvo della notte, conseguente al tramonto, ma anche un periodo di pericolo incertezza ¢ oscurita. Si oti anche che j colori utiizzanti per dipingere fe vest! della famiglia non sono da soitovalutare.L'azzuro che avolge la Madonna sta a simboleggiare i cielo la santita che avrolge la donna, il bianco che avvolge Geu rappresenta la purezze dello stesso, e | marrone che avvolge S.Giuseppe rappresenta la terra, ipopolo. * Chiara Parodi Santa Caterina *Autore : Bellini Tecnica : olio sutela Ml quadro rappresenta la Santa Caterina di Alessandria vittima di martirioinfatti possiamo notare nella mano destra della Santa un ramoscello di ulivo e dietro la ‘gamba destra della stessa, abbiamo una ruota dentataentrambi simbolidi tortura Come narra la storia infatti nel momento in cui venne azionata la rueta questa di ruppe.cosi venne decapitata ma al posto del sangue dalla sua testa sqorgo latte simbolo di purezza.La posizione nella quale venne raffiqurata é sul modello greco, dunque una figura statuaria con il piede sinistro appoggiato su un ripianomesso in rihevo dalla luce Alla spalle del soggetto troviamo delle rovine classiche e molto probabilmente si tratta proprio della citta di Alessandria, La testa della Santa é fuon scala rispetto al resto del corpo, aifinché il quadro possa avere pitt profondita *Alessandra Santoro ‘Autote: Maree Pino Tecnica : mists eu tavole Dimension’ :222 x 177 em Datazione: 1872 La notizia pity antica di questa tavola a Cosenza é rintracciabile in un manoseritto di Eugenio Arnoni, ricalente al 1874 circa. Si tramanda inoltre chenel 1866 'opera fu trasferita al Museo civico di Cosenza e nel 1840, assiemead altri manufattu ceduta lla locale Soprintendenza. Non é possibile tuttavia

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