A piece of Myself

Andrea Perego
A piece of Myself
 Non aspettarti nulla che non venga da te.
(L. Pirandello)

yourself
soluzioni creative

Pensato, scritto e impaginato da

Andrea Perego
Maggio 2013

andreasbraperego.altervista.org
 INDeX
1. la storia 1995-2013
2. DO YOU CAN?
3....la ricerca continua
4. Io vs Vincent
5. drop
6. oroccoccoro
7.Urban landscape
8. yourself
A piece of Myself
La storia
1. 1995 - 2013
Andrea Perego, nato a Bergamo il 19
settembre 1982, allet di 13 anni inizia
il suo approccio al mondo della creativit
attraverso i primi murales con la S.I.N. crew
di Bergamo.
A 14 anni si iscrive al liceo artistico statale,
sempre a Bergamo, dove nellarco dei 5 anni
che lo portano al conseguimento del diploma
di maestro darte, conosce e fa sue tutte le
principali tecniche della pittura, della scultura
e dellincisione; proprio al liceo Andrea inizia
ad usare la pittura ad olio, elemento costante,
seppur con diverse sfaccettature, della sua
intera produzione artistica.
Durante questi anni Lartista continua a
coltivare la passione per il writing, che porta
avanti con impegno e dedizione collaborando
con diverse crew di writer locali e iniziando fin
da subito a cercare una propria interpretazione
personale del mondo dei graffiti; sempre a
questo periodo risalgono le prime esposizioni
10
1. La storia 1995 - 2013
pubbliche dei suoi lavori con la partecipazione
a mostre collettive e concorsi artistici, perlopi
a livello provinciale.
Diplomatosi nel 2000, dal 2001 frequenta per
quattro anni lAccademia di belle arti di Brera,
a Milano, dove inizia ad avvicinarsi anche a
nuove forme darte come la fotografia e le
performance; in questo periodo la passione
per i graffiti evolve in una vera e propria
ricerca di un nuovo modo despressione
grafica ma anche concettuale che lo porter
ad approfondire e sviluppare alcune tematiche
fondamentali per il proseguo del suo percorso
creativo; tematiche come il drop, ovvero
lutilizzo dellerrore come mezzo espressivo
e il concetto di graffiti performance o action
writing, con un approccio che punta a favorire
una nuova interpretazione del solito modo di
fare graffiti dando molta pi importanza allatto
creativo stesso che diventa, opportunamente
documentato, parte imprescindibile dellopera e
11
 spunto per un nuovo,
successivo e ancora pi
profondo studio da effettuarsi
successivamente in laboratorio.
Dopo laccademia Andrea torna
a Bergamo e fonda insieme a
un altro artista con cui gi aveva
collaborato in passato il binomio
Oroccoccoro, nel quale confluiscono
gran parte delle esperienze fatte
sia insieme che individualmente nel
corso degli anni; con Oroccoccoro
Andrea gira lItalia esibendosi in
happening e performance itineranti
che rappresentano forse il periodo
di maggior estro creativo raggiunto
dallartista. Qui laction painting si
fonde con i graffiti, la fotografia
e il video con la pittura e la
performance fino a creare quello
stile unico e inimitabile, personale
interpretazione della societ e della
controcultura contemporanea, inserito
alla perfezione nel contesto urbano
esso stesso fonte fondamentale di
ispirazione. Oroccoccoro arriver dopo
circa un anno di lavoro a teorizzare le
sue esperienze in un libro manifesto
dal titolo: Il fantastico trattato sul
manifesto Oroccoccoro che i due
artisti terminarono di scrivere nel
2006.
Successivamente il binomio si scioglie e inizia
per lartista una nuova ed importante fase
creativa; Andrea si trasferisce a Roma per
un breve periodo e proprio il soggiorno nella
capitale lo porta a scoprire e ad approfondire
tecniche espressive multimediali a lui quasi
del tutto nuove come il video; qui inizia a
cimentarsi in performance di video live set e
collabora con altri artisti alla realizzazione di
videoinstallazioni.
Nonostante la voglia di sperimentare che lo
porta spesso a conoscere e provare nuove
tecniche la pittura occupa sempre una parte
fondamentale della sua tecnica e viene portata
avanti con continuit e in modo del tutto
personale; la serie di dipinti consigliato
proteggere ludito realizzati tra il 2004 e
il 2008 e underground del 2012 sono
un chiaro manifesto di come la tecnica della
pittura ad olio sia usata in modo consapevole
dallartista come metodo di indagine introspettiva
di se stesso e dei soggetti dei propri dipinti.
Nel 2008 lartista interrompe la sua attivit
creativa e si prende un periodo di pausa della
durata di circa quattro anni. Ma nel 2012 la
sua produzione riprende e riparte ancora da
una collaborazione, forse il metodo di lavoro
pi stimolante e quindi il preferito dallartista,
che d vita al duo creativo Yourself
productions; lo studio e lavvicinamento al
mondo del marketing e della pubblicit fa si
che Yourself cerchi di identificarsi e distinguersi
utilizzando e caratterizzando in modo proprio
un linguaggio di tipo pubblicitario, cercando
di decontestualizzare il proprio messaggio
per rivolgerlo verso un pubblico di massa
senza per perderne il significato. Come
gi fatto in precedenza Andrea riversa tutte
le sue conoscenze e le esperienze degli
anni passati nel nuovo lavoro che cerca di
acquistare definitivamente una propria identit
con il progrtto Yourself: droppin the cities,
tuttora in fase di sviluppo, dove i due creativi
si propongono di effettuare unindagine del
territorio urbano e della contemporaneit che
li circonda attraverso linterazione diretta su e
con il contesto urbano utilizzando le tecniche
secondo loro pi adatte come la stencil art
e la stampa digitale, tentando di sfruttare al
meglio i modi del contemporaneo e le sue
tecniche comunicative.
Nei capitoli seguenti lartista in prima
persona andr ad analizzare pi da vicino
momenti fondamentali del suo percorso e
alcuni degli elementi caratteristici del suo
stile sviluppatosi in pi di 15 anni di ricerca
espressivo descrittiva che continua ancora
oggi.
13
 2.Do you
CAN?
La prima forma darte a cui mi avvicinai, avevo
circa 14 anni, fu il writing, i graffiti come li
chiamavamo allora.
Insieme ad alcuni amici iniziammo ad
appassionarci a questa forma despressione
artistica nata alla fine degli anni sessanta, tra
New York e Philadelphia, come parte della
sottocultura del ghetto conosciuta universalmente
come Hip Hop.
Compravamo le bombolette dal ferramenta,
ancora non cera stato il boom delle montana,
quindi si dipingeva con gli spray del tipo usato
per verniciare la ringhiera di casa.
Ci allenavamo copiando i pezzi da Aelle, lunica
rivista del settore che circolava allora.
Lo facevamo in luoghi isolati, poco visibili, spesso
di pomeriggio, dopo la scuola; era il 1995;
due polaroid dei miei primissimi era un atto creativo per lo pi incosciente, non
graffiti ero consapevole, allora, di quello che sarebbe
realizzati nel 1995
successo dopo, di come il writing, i graffiti,
sarebbero diventati una parte fondamentale del
mio percorso di ricerca artistico - espressiva.
cos che iniziai a muovere i primi passi in
A piece of Myself 2. Do you CAN ?

quella che storicamente una manifestazione sociale,

culturale e artistica basata sull espressione della propria
creativit tramite interventi pittorici sul tessuto urbano;
parte fondamentale di quella sub cultura street che solo
nella strada permette di trovare un ambiente autentico
e incontaminato dove esprimere la propria personalit
al di fuori del conformismo di una societ fortemente
mediatizzata ed artefatta.
Lo scopo di questi graffiti fin dalle origini una sorta
di rivalsa, un modo di ribadire il diritto allesistenza
nella comunit, per affermare la propria identit sociale
o lappartenenza ad un gruppo.
Una delle principali caratteristiche del writing quella
di essere una forma darte rivoluzionaria e fuori dagli
schemi in quanto non commerciabile; unarte diretta
e veloce dove il pubblico, che per altro non sceglie
volontariamente di visionare lopera,
viene coinvolto attraverso
canali non abituali per larte
come musei e gallerie.
In Italia, il fenomeno del
writing raggiunge lapice
della sua diffusione negli
anni 90, proprio quando
ha inizio il mio percorso di
ricerca artistica che ne rimane
inevitabilmente influenzato.
Non sentendomi per
pienamente rappresentato
da questo movimento
in tutte le sue molteplici
sfumature, ho quasi da

17
 2. Do you CAN ?

subito sentito lesigenza di staccarmene

mantenendo solo alcune caratteristiche e
modificandone delle altre.
Del writing tradizionale rimane la tecnica, lo
spray, anche se poi questa viene fusa con
altri elementi, per lo pi pittorici e fotografici,
derivati naturalmente dalla mia formazione
classico - accademica. Rimane il richiamo
calligrafico, anche se in alcune fasi diventa
praticamente incomprensibile e rimane la
decontestualizzazione dallambiente classico
dellopera darte che si fonde con il paesaggio
urbano circostante.

19
 continua...
Con il passare degli anni il lavoro con gli
spray continua ad occupare una parte rilevante
della mia produzione; ma a poco a poco inizia
ad assumere forma e significati diversi da
quelli universalmente riconosciuti come propri
dellaerosol art tradizionale.
La mia costante ricerca e voglia di sperimentare
mi porta ad avvicinarmi a una corrente
artistica del secondo dopoguerra americano,
lespressionismo astratto, e in particolare al suo
rappresentante forse pi conosciuto: Jackson
Pollock.
Profondamente affascinato dallarte gestuale, dal
dripping, ovvero la tecnica di far colare il colore
sulla tela distesa a terra e dall action painting e
vedendo in quellarte cos impulsiva e sincopata
il modo migliore per costituire una sincronia
artistica con il mondo attuale e con i tempi del
suo muoversi, decido di approfondire lo studio
di quei concetti mescolandoli per all uso della
mia tecnica: lo spray, e contestualizzandoli nel
mio ambiente: la strada.
Cos facendo, il muro prende il posto della tela
orizzontale di Pollock e acquista un importanza
fondamentale lo spazio dellazione pittorica, che
comprende anche e soprattutto la distanza tra
A piece of Myself 3. la ricerca continua...

Il gesto,quindi, irripetibile e
individuale

che nasce dall

energia del li
nguaggio contem
poraneo

e che ha il fine ultimo di sintetizzare nel suo furore

lansiet del nuovo

22 23

la superficie e il corpo dellartista che
crea, attraverso il proprio movimento, un
collegamento effettivo con lopera.
Ecco allora che il dipinto su muro muta
profondamente nella sua forma e nei suoi
significati; non pi solo la firma, il
segno del passaggio del writer che vuole
riappropriarsi dello spazio, ma diventa
lespressione stessa dellindividuo e della
sua esistenza che si manifesta attraverso
uno scontro con il medesimo spazio
del quotidiano violentato e occupato dal
gesto; trovando cos nellatto creativo la
motivazione profonda dellesistenza, nel
fare il valore dellessere.
Proseguendo su questa strada e andando
ad approfondire la mia ricerca in senso
espressionista, inizio a dipingere usando
gli spray e le vernici in modo diverso,
allontanandomi in maniera significativa da
quella che la tecnica vera e propria dellae
rosol art; la vernice spruzzata o data con le
pennellesse non basta pi ad esprimere la
molteplicit degli stati danimo che muovono
lartista durante il processo creativo; inizio
quindi a dipingere utilizzando secchiate di
colore, o usando le mani e talvolta anche i
piedi o ad usare le bombolette senza i tappini
ma spingendone dentro la valvola con un
chiodo o con qualsiasi cosa mi capiti di avere
per le mani.
Anche lutilizzo di pezzi raccolti da terra e
attaccati sulla superficie da dipingere inizia
a far parte del mio personale modo di
reinterpretare larte di fare graffiti; del resto
riappropriarsi dello spazio significa anche
questo, il recupero degli elementi propri del
contesto urbano.
Insomma limportante non quale tecnica
viene utilizzata e nemmeno qual il risultato
finale dellopera, ma lintero processo creativo
dove lo spazio da dipingere diventa il campo
dazione dellartista, ed , per tutto il tempo
che lartista lo decide, in continua metamorfosi.
Cos facendo un pezzo pu cambiare
forma e colore molte volte durante la sua
realizzazione, che pu durare anche diverse
ore, ed ogni forma pu essere quella definitiva
a seconda del mio volere.
Quando sono nellopera non mi rendo
immediatamente conto di quello che faccio,
solo dopo una fase iniziale di approccio alla
3. la ricerca continua...
superficie riesco a riconoscere ci che sto
realizzando e non ho paura di continuare, di
fare delle modifiche, perch il dipinto ha una
vita propria, io cerco solo di farlo venire fuori.
Cos come in Pollock lautomatismo del gesto
acquista unimportanza vitale, diventa simbolo
di una creativit che si afferma per la sua
intensit e non per la sua chiarezza.
Il gesto, quindi, irripetibile e individuale, che
nasce dallenergia del linguaggio contemporaneo
e che ha il fine ultimo di sintetizzare nel suo
furore lansiet del nuovo, il ritmo sincopato
della vita.
Le tecniche automatiche che sviluppo azzerano
ogni complessit tecnica, propria del writing
tradizionale, a favore del movimento che apre
le possibilit ad unarte che va oltre, in un
modo in cui sia lopera stessa, pulsante di
vita propria a prendere e guidare la mano
dellartista.
nella pagina precedente: un
dipinto di pollock e due
momenti da una performance di
action writing a firenze nel 2002
25
_______________
IO VS VINCENT
_______________
A piece of Myself 4. Io vs Vincent

Laltra tecnica di importanza rilevante per la mia

formazione artistica la pittura ad olio, elemento
fondamentale nella mia istruzione accademica,
una tecnica che ho appreso dapprima negli anni
del liceo e approfondito successivamente con gli
studi di belle arti a Brera e dalla quale mi sento
pienamente rappresentato.
Per quanto riguarda la pittura i miei punti di
riferimento sono da sempre stati gli espressionisti
e i loro precursori, in particolar modo Vincent
Van Gogh, per la loro propensione a privilegiare,
esasperandolo, il lato emotivo della realt rispetto a a pagina 28
quello oggettivo.
Van Gogh, ma anche Munch, Gaugin e i Fauves un particolare del caff di notte
mi hanno da sempre affascinato e ispirato soprattutto
per il loro modo di trattare il colore attribuendogli
di van gogh e qui a fianco un
significati emozionali e simbolici che vanno oltre
la realt e si spingono in un indagine profonda
dellanimo umano. mio autoritratto di chiara
Proprio lartista olandese, per sua stessa ammissione,
scrive in alcune lettere al fratello di voler cercare di
esprimere in alcuni suoi quadri del periodo di Arles matrice espressionista
e della casa gialla le passioni terribili dellumanit
attraverso i contrasti decisi di rossi e verdi; e che
nel dipinto il caff di notte egli ha cercato di
trasmettere lansiet e langoscia di un luogo dove
si v alla rovina.
Anche in gran parte dei miei dipinti ad olio il colore
si carica di questi significati introspettivi, spesso di
tensione e irrequietezza, caratteristiche proprie del lato
tormentato dellanimo umano che grazie alla pittura
cerco di rendere visibili allocchio dello spettatore.

28 29
A piece of Myself

nella pagina seguente

vediamo un esempio di

come la tecnica

dellolio viene fusa

con quella del drop Altre caratteristiche del mio modo di trattare lolio
che si rifanno alla pittura di Van Gogh, specie in
quella dellultimo periodo, quello della malattia, sono
lintensit emotiva, che si riflette nella pennellata dai
tocchi brevi e sincopati e la matericit nella stesura
e della vernice spray del colore.
Negli ultimi anni, unendo alla tecnica dellolio
quella del drop, di cui andremo a parlare nel
prossimo capitolo, mi sono avvicinato ad ottenere
nel dipinto linea gialla quellintensit e quellespressivit utilizzando uno
stile pittorico estremamente attuale e adeguato
al clima contemporaneo; facendo spesso pi
attenzione al contenuto che alla forma si ottiene
una corrispondenza pi vera tra lintensit emotiva
del 2012. interiore e la rappresentazione visiva di questultima.

30 31
 5. drop

Drop, letteralmente goccia, un termine preso in prestito dal gergo

cinematografico dove per drop macchina si intende un difetto generato
dal disallineamento della pellicola durante la proiezione. La perdita di un
fotogramma genera uno stacco che rompe la fluidit del filmato, sfatandone
lillusione e evidenziando il mezzo meccanico da cui questa generata.

5. Svincolando questo termine dalla sua origine cinematografica per applicarlo

alle tecniche artistico-visive di cui faccio uso, mia intenzione, attraverso
ricerca e sperimentazione, farne uno strumento espressivo adeguato alla
descrizione del contesto contemporaneo. Nel mio linguaggio, il drop
diventa causa conseguenziale dei ritmi frenetici della
societ moderna e il suo uso disinibito allinterno di
un opera, sia essa pittura, scultura, fotografia o

drop video, ha la funzione di attirare lattenzione dello

spettatore sui dettagli di unimmagine non pi
perfetta; stimolandolo cos a una lettura pi
attenta e profonda dellopera.
La colata in pittura, imperfezioni sonore in
musica, il mosso o le esposizioni multiple
in fotografia, sbavi di inchiostro nella
stampa sono solo esempi di quelli che
a una prima lettura possono sembrare
sbagli ma che se motivati da una
ricerca e utilizzati in modo appropriato
e consapevole diventano un vero
e proprio linguaggio con scopi ben
Trovo nel drop lo strumento che pi si adatta alla
precisi.
narrazione della mia personale visione della societ Questa strada gi stata percorsa
contemporanea nei primi del 900 dal fotodinamismo
di Anton Giulio Bragaglia; qui il
mosso

33
A piece of Myself 5. drop

Studiando questi esperimenti ho iniziato a fare del drop una vera e propria
fotografico, fino ad allora considerato un
errore, diviene la trasposizione in fotografia tecnica, Applicandola oltre che alla fotografia anche
degli ideali futuristi. agli altri campi artistici da me esplorati e
A quel tempo in Italia cera solo la fotografia facendola diventare cos la spontanea messa
pittorica tradizionale, cio unarte che in atto di svariate idee ed esperienze.
costruisce unimmagine simile al quadro e il Il risultato finale quello di riportare lerrore in
pi possibile fedele alla realt. superficie, dando estremo risalto al mezzo tecnico e al
Gli esperimenti di Bragaglia, che
consistevano nel registrare sulla lastra il gesto dellartista che, portato alla ribalta, con
movimento di un gesto, con unesposizione la sua vibrazione, provoca nello spettatore
prolungata per il tempo necessario a un forte coinvolgimento
compierlo, miravano a portare alla luce emotivo.
quelle che per lui erano le due uniche
parole dordine: movimento e vita.
Il fotodinamismo una sfida alla fotografia
tradizionale, le figure ritratte durante lazione
risultano mosse ma anche moltiplicate lungo
la scia che crea questo movimento, in quelle
che sembrano le stazioni intermedie del
gesto.
Secondo Bragaglia la ricostruzione meccanica
della realt un surrogato della superiorit
della macchina, quindi del mezzo tecnico, esempio di fotodinamismo in una foto
che provoca cos una rappresentazione non
pedissequa del reale ma diventa vera e
propria espressione artistica, riproducendo
attraverso la tecnologia ci che locchio di anton giulio bragaglia.
umano non pu percepire.
La fotodinamica esalta cos la superiorit del
mezzo capace di tracciare la complessit
della traiettoria del movimento.

34 35
 5. drop

Prendendo sempre in esame il movimento

futurista, in unaltra delle sue molteplici esempio di drop in
forme, possiamo vedere come lutilizzo
dellerrore come mezzo comunicativo-
espressivo venga applicato anche alla pittura; andrea perego;
letteratura e alla poesia.
Luso del tutto nuovo della punteggiatura, autoritratto dalla serie
ora praticamente inesistente, degli
spazi bianchi tra le parole, delle
underground, olio
maiuscole poste non necessariamente
dove la tradizione letteraria lo impone
e dei verbi utilizzati sempre allinfinito e spray su tavola 2011.
sono il modo dei poeti futuristi e in
particolare di Filippo Tommaso Marinetti
di affermare e manifestare il proprio
rifiuto delle regole classiche e la
volont di operare una forte ed estrema
innovazione stilistica.

il manifesto tecnico

della letteratura futurista

e il libro di poesie

di marinetti zang tumb tumb

37
 6. Oroccoccoro

6.
oroccoccoro

Tratto dal libro: Il fantastico trattato sul manifesto Oroccoccoro

10/3/2007 Alzano Lombardo (BG)

Cosa Oroccoccoro?
Oroccoccoro espressione di un nuovo concetto di stile attraverso la tecnica.
Il progetto artistico nasce ufficialmente nel maggio 2006 con la presentazione al pubblico
dellopera Dinamiche del contemporaneo(collettiva si rip-arte, spazio 1380, Milano) ma
frutto di un percorso di ricerca iniziato quasi dieci anni prima con la collaborazione tra Andrea
Perego e Simone Torri.
Partendo dallo studio grafico del writing di fine anni novanta e dal percorso accademico da

39
A piece of Myself 6. Oroccoccoro

entrambi intrapreso, con particolare attenzione per alcune correnti artistiche come il Futurismo, i
due artisti si propongono di trovare un nuovo linguaggio funzionale alla narrazione del presente
facendo tesoro anche delle proprie radici culturali, figlie della tradizione classicistica italiana.
Gi a partire dal 1996 i due partecipano a diversi progetti artistici; tuttavia la collaborazione si
interrompe bruscamente nel 2000 per riprendere solamente sei anni dopo.
A questo punto, unendo le precedenti esperienze comuni a quelle
individuali maturate negli ultimi anni, danno vita a un nuovo
progetto di ricerca, scegliendo di lavorare a quattro mani e
fondando, appunto, il binomio Oroccoccoro.
Il progetto nasce in modo spontaneo dalla naturale intesa tra
gli artisti che scoprono presto lesigenza comune di trovare
un modo nuovo e contemporaneo di comunicare, libero da
schemi, alla ricerca di unarte schietta in grado di analizzare
e fornire uno spaccato veritiero della societ, dandone una
descrizione il pi possibile distaccata ed oggettiva pur essendone
 6. Oroccoccoro

inevitabilmente legati in quanto parte della stessa.

In risposta a questo bisogno iniziano a lavorare allidea di the Prologue, progetto-esposizione
che mira ad essere la sintesi di un discorso pi ampio che si sviluppa in
quattro diversi momenti.
Nella prima fase del lavoro, che consiste nellazione spontanea e diretta dei creativi a stretto
contatto con il contesto urbano, vengono realizzati diversi interventi artistici durante un tour che
porta i due ad esprimersi in diverse zone del territorio italiano.
Nella fase due tutto il materiale fatto di fotografie e video degli interventi e delle performance,
e di alcune parti delle opere stesse, viene portato in studio e rielaborato al fine di diventare
lopera finita. A questo si aggiunge il bisogno di rendere leggibile ogni scelta tecnica, culturale
ed estetica, motivandole mediante la stesura di un trattato che sottotitoli agli occhi del pubblico
la loro produzione artistica e delinei le caratteristiche del loro stile(fase 3).
Nella quarta ed ultima fase, la sintesi di quasi un anno di lavoro viene svelata in data
14/10/2006, in occasione della mostra: the Prologue, dove viene anche presentato in
anteprima il manoscritto originale titolato: Il fantastico trattato sul manifesto Oroccoccoro.

oroccoccoro in tour 2006, y10 a padova.

43
urb
an
lan
dsc
ape
A piece of Myself
esempio di paesaggio urbano
in unimmagine trattata
con la tecnica del drop
nella pagina a fianco
unazione diretta sul territorio
dove lartista interagisce
con il contesto cittadino.
46
7. urban landscape
Il paesaggio urbano, la citt, la
metropolitana, le fabbriche, le automobili e le
strade sono un tema ricorrente che ritengo
in parte alla base di tutta la mia produzione.
Iniziando ad esprimermi artisticamente come
writer le prime superfici su cui dipingevo
erano muri, treni e metropolitane e fin
da allora, per me, la contestualizzazione
dellopera nellambiente urbano diventata
praticamente imprescindibile.
Rappresentare e indagare la crescente
urbanizzazione del territorio, ma anche
delluomo stesso, perche luomo riflette ed
il riflesso dello spazio in cui vive e ne
inevitabilmente influenzato, il modo pi
efficace e diretto per narrare il presente
quando narrare il presente o dovrebbe
essere compito di ogni artista.
Cos in ciascuna delle fasi del mio lavoro
ho sempre tenuto conto del contesto urbano
dove amo vivere e operare e dove esistono
le tematiche fondamentali del mio lavoro.
L opera cos non pi solo il prodotto
di ci che avviene in studio, davanti al
cavalletto o al computer, ma diviene il vivere
stesso ai ritmi della societ contemporanea
essendone parte integrante e attiva.
47
A piece of Myself
lopera non pi solo il
prodotto di ci che avviene
in studio, davanti al cavalletto,
ma diviene il vivere stesso
ai ritmi della societ contemporanea
48
7. urban landscape
urban landscape anche
il titolo di una serie
di lavori del 2013
dove appare evidente
lintento di mettere
in relazione luomo con
lambiente urbano che
lo circonda; in opere
come la vergine della
city che vediamo qui a
fianco, il ritratto si
compone e prende forma
anche grazie a pezzi di
paesaggio e viceversa.
cos come nella realt
il percorso formativo
dellanimo umano
e strettamente in
relazione al luogo in
cui luomo stesso vive,
49
A piece of Myself

Yourself nasce da una nuova collaborazione,

stavolta con un creativo torinese, Giacomo
Ruffa; lincontro avviene nel 2012 e poco
dopo i due capiscono di avere qualcosa in
comune e la volont di esprimerlo attraverso
larte della comunicazione visiva, ognuno
utilizzando i propri mezzi e le proprie
competenze professionali, facendo tesoro
degli studi in campo grafico e pubblicitario
comuni ad entrambi.
Il progetto Yourself spazia dalla pittura
alla grafica digitale, dalla fotografia al
video allabbigliamento ed ha come scopo
fondamentale quello di diffondere un marchio
che sia sinonimo di uno stile chiaramente
riconoscibile.
In poche parole si pone come obiettivo quello
di creare una forte brand identity, utilizzando
anche un linguaggio di tipo pubblicitario per la
chiarezza e limmediatezza nella veicolazione
del messaggio e nella ridondanza nella
ripetizione delle immagini-simbolo e del
nome e del logo del progetto.

50
 8. Yourself

ancora linterazione con il contesto urbano e il drop

in alcuni lavori della serie yourself drop in the cities

53
 questo volume
stato realizzato
Grazie a tutte
le persone che ho
avuto vicino nel
corso degli anni e
che, in un modo
o nellaltro mi
sono state daiuto
nel trovare la mia
strada; a chi mi
ha sostenuto nei
momenti difficili,
a chi mi ha dato
lispirazione e a
chi ha creduto e
ancora crede in me.