Dopo la morte di Lenin nel 1924 inizia un violento scontro fra Lev Trockij e Joseph Stalin.
Trockij era stato il fondatore dell'Armata Rossa ed era forte sostenitore della "Rivoluzione
Permanente": cio pensava che la rivoluzione russa si sarebbe dovuta esportare nel resto
d'Europa e del mondo. Stalin invece, un Giorgiano segretario del partito comunista sovietico,
era sostenitore del comunismo in un solo paese: ovvero voleva far crescere il comunismo in
maniera minuziosa in Russia. Questo conflitto si conclude nel 1927 con l'esilio di Trockij. Ma
ci non si conclude qui in quanto Stalin perseguita l'ex-comandante fino in Messico, dove
viene ucciso nel 1940 da un suo sicario.
Stalin comincia una serie di radicali cambiamenti dei sistemi fino ad allora esistiti ed
utilizzati. Abolisce la NEP, Nuova politica economica (,
), sistema di riforme economiche, in parte orientate al libero mercato, che Lenin
aveva istituito in Russia nel 1921 come soluzione al disastro economico che si era creato
dopo la guerra civile. Comincia la repressione contadina. Uno dei primi ostacoli dello stato
erano i kulaki, proprietari terrieri sovietici accusati di arricchirsi alle spalle del popolo e non
consegnare allo stato la quota di prodotto dovuta. I contadini che invece erano stati trasferiti
nelle fattorie collettive vennero sollecitati a rovesciare i kulaki privandoli dei propri mezzi di
produzione e portati alla loro stessa occupazione. I militari, inoltre, reagiscono contro i kulaki
fucilando i capi famiglia e poi nei primi mesi del 1930 avverranno deportazioni di massa di
tutti i kulaki, donne, uomini e bambini. Cos, i lavoratori agricoli vengono prima espropriati
delle proprie terre e poi portati nei campi di lavoro (Gulag).
Le fattorie collettive si suddividevano in:
Kolchoz: Cooperative fra piccole fattorie.
Sovchoz: fattorie di pi grosse dimensioni, sequestrate ai kulaki, interamente
dello Stato.
Al fronte di tale ingiustizia, essi reagiscono abbattendo il bestiame e resistendo al
trasferimento nelle fattorie collettive. Ma, incapaci di creare delle vere e proprie rivolte come
quelle del '20 e del '22, lo stato risponde con le fucilazioni di massa, che colpiscono
centinaia di migliaia di ribelli. Con convogli ferroviari o in interminabili marce, almeno 2
milioni di contadini vengono deportati nel nord o in Siberia e abbandonati alla violenza del
clima, senza essere neppure arrivare ai campi di concentramento. Morranno a centinaia di
migliaia. Infine, si decide di sopprimere ogni resistenza contadina con l'arma della fame,
attraverso la requisizione delle scorte. Tutto questo interminabile processo venne svolto con
in mente un piano: Sacrificare l'agricoltura per favorire l'industria.
Ma nonostante tutto, dinanzi alla prosperit dell'URSS preannunciata da Stalin con questo
piano di industrializzazione, tantissimi operai aderirono sinceramente alla campagna,
sopportarono privazioni di ogni tipo, nella convinzione che si trattasse di sacrifici necessari
per la costruzione della societ del futuro. Si giunse cos ai cosiddetti piani
quinquennali: una serie di cinque diversi piani che durante l'era di Stalin vennero
sperimentati.
LA POLITICA DI STALIN
La politica di Stalin per porta un incatenamento della libert. Inizia con la distruzione dei
simboli religiosi. Essi dovevano essere sostituiti con la foto del grande leader sovietico.
Ogni critica assumeva caratteri di tradimento. Di fatto, nella seconda met degli anni trenta,
inizia il periodo del Grande Terrore. Larma usata da Stalin per eliminare tutti gli oppositori
al suo potere era il gulag. Gulag la sigla dei campi di lavoro dellUnione Sovietica
(Glavnoe Upravlenie ispravitel'no-trudovykh LAGerei, che significa "Direttorato principale per
i campi di lavoro correttivi"). I campi contemplavano tra i loro compiti la rieducazione, che
consisteva in un durissimo lavoro fisico, condotto in condizioni spesso terribili. Durante le
grandi purghe staliniane i campi erano circa 200, al cui interno vennero rinchiusi tra i 10 e i
20 milioni di prigionieri, la maggior parte dei quali non sopravvisse alla detenzione.
Gulag sovietico
La censura fu specialmente intensa nella scrittura. Per non poter scrivere liberamente, due
tra i maggiori poeti russi (Esenin e Majakovskij) si suicidarono. Majakovskij, prima di morire,
scrisse una coraggiosa poesia sull'Agitprop, lorganizzazione comunista per la propaganda
e per il controllo degli oratori e degli scrittori:
A me l'Agitprop venuto a noia.
Vergare
romanze per voi
sarebbe stato pi lucroso
e pi seducente.
Ma io
dominavo me stesso,
schiacciando
la gola
della mia propria canzone.
Questa poesia e stata scritta da parte di Majakovskij che nei suoi ultimi istanti prima di
togliersi la vita. Parla di come dellAgitprop (politica comunista sullarte e la letteratura) gli sia
venuto a noia. Preferirebbe scrivere romanze per i suoi compagni. Dominavo me stesso,
schiacciando la gola della mia propria canzone fa riferimento a come non ha lasciato tale
politica influenzare la sua poetica fino allultimo momento.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale arriva, sotto il nome di Zdanovismo, un
indirizzamento politico-culturale rivolto all'arte. Giunge una pesante critica, all'individualismo
presente in letteratura, nella musica, nell'arte, e richiami agli intellettuali sovietici a un
impegno creativo fondato sui principi del marxismo-leninismo.
I libri di storia furono riscritti per accentuare e glorificare il ruolo di Stalin, altri invece
furono addirittura distrutti. Coloro che continuarono a scrivere furono obbligati a pubblicare
assurdit di questo tipo:
Dopo la morte di Stalin nel 1953, si scaten la lotta per la successione all'interno del
partito. Inizialmente sembr predominante la posizione di Lavrentij Pavlovi Berija,
ministro degli Interni e capo della polizia segreta. Temendo che Berija avrebbe potuto
decidere di ucciderli, per rafforzare il suo potere, Georgij Malenkov, Lazar Kaganovich,
Vjaeslav Molotov, Nikolai Bulganin ed altri appoggiarono Kruscv e fecero rimuovere
Berija dal potere.
Stup i delegati del XX Congresso del PCUS il 25 febbraio 1956 col suo famoso
"discorso segreto" in cui denunciava il culto della personalit di Stalin e i crimini
commessi durante la Grande Purga.
Questo contribu a far allontanare da Kruscv i membri pi conservatori del partito, ma
nonostante ci, Kruscv riusc ad allontanarli dopo che cercarono di spodestarlo nel
1957.
Nel 1958 Kruscv rimpiazz Bulganin come primo ministro e si stabil come unico leader
dello stato e del partito. Divent premier dell'Unione Sovietica il 27 marzo 1958.
Kruscv promosse riforme del sistema sovietico e una maggiore produzione
dell'industria pesante.
KRUSCV - LA POLITICA
Nel 1964 il Presidium del Comitato centrale del partito destitu Kruscv da ogni carica e
decise di affidare il potere al governo collegiale di Leonid Brenev, Aleksej Kosygin e
Nikolaj Podgornij.
Le ragioni della destituzione di Kruscv erano individuabili nello scarso rendimento
dei settori agricoli e del settore industriale e nei fallimenti in politica estera, in
particolare nella crisi dei missili a Cuba nel 1962 e nella mancata acquisizione di Berlino
Ovest.
Mantenendo il metodo utilizzato alla morte di Stalin, il potere venne diviso: Brenev fu
nominato segretario del partito e Kosygin divenne primo ministro. Podgornij fu
presidente dal 1965 al 1977. Tuttavia, negli anni Settanta Brenev assunse un ruolo
dominante. Nel 1976 fu confermato segretario generale del Partito comunista e, dopo
le dimissioni forzate di Podgornij, ottenne anche la carica di presidente dellURSS nel
1977. Una nuova Costituzione venne promulgata nello stesso anno.
BREZNEV - LA POLITICA
Leconomia sovietica dopo la seconda guerra mondiale segu le linee gi elaborate per i
piani quinquennali e per il piano settennale (1959-1965).
- Il settore agricolo, che occupava gran parte della popolazione, conobbe
un periodo di grave crisi a causa delle cattive condizioni meteorologiche che
caratterizzarono numerose stagioni dal 1963 al 1975.
- Anche il settore industriale, che aveva conosciuto una rapida crescita
durante lattuazione dei piani quinquennali di Stalin, facendo dellURSS la seconda
potenza industriale e militare del mondo, entr in crisi senza che il regime di
Kruscv riuscisse a sanare la situazione.
Si decise quindi lattuazione di una serie di riforme, che prevedevano anche lintroduzione
di alcuni elementi del capitalismo (ad esempio il profitto), con lo scopo di incrementare
la produzione.
Di grande importanza per la crescita delleconomia sovietica fu lo sviluppo di unarea
considerata periferica, la Siberia: gli immensi giacimenti di petrolio e gas naturale
della Siberia occidentale incrementarono considerevolmente i rifornimenti energetici
del paese.
Con larrivo di Breznev segu un ritorno a una politica estera e verso i paesi dellURSS
pi repressiva, specialmente dopo i tentativi di liberalizzazione affermatisi in
Cecoslovacchia nel 1968.
Brenev mor nel novembre del 1982; il suo successore nella carica di segretario
generale del Partito comunista, Jurij Andropov, venne a mancare dopo una lunga
malattia nel 1984. Il successore di questultimo, Konstantin ernenko, che mor solo
tredici mesi dopo la nomina, venne a sua volta sostituito, nel marzo 1985, da Michail
Gorbaciov.
Dopo aver consolidato il proprio potere sostituendo i membri del Politburo, Gorbaciov
lanci una campagna per la riforma della societ sovietica. Le parole chiave furono:
a. perestrojka (ricostruzione) in campo economico
b. glasnost (trasparenza) negli affari politici e culturali.
Durante il Congresso del Partito comunista tenutosi nel giugno del 1988, Gorbaciov
propose una serie di riforme costituzionali che avrebbe spostato il potere del partito
agli organi legislativi eletti a suffragio universale, riducendo il dominio del partito nella
gestione delleconomia locale e aumentando i poteri della presidenza.
Tre mesi dopo il capo dello stato Andrej Gromyko si dimise e Gorbaciov prese il suo
posto.
Nel marzo del 1989 si tennero le prime libere elezioni e il ricostituito Congresso dei
deputati del popolo elesse Gorbaciov come presidente; nel 1986, per si verific un
grave incidente presso la centrale nucleare di ernobyl che rese pi difficile il
processo delle riforme economiche interne.
LA CADUTA DELLURSS
Gorbaciov, nel frattempo, aveva perso il sostegno popolare a causa dei suoi interventi
di politica interna, e l11 marzo la Lituania si proclam stato sovrano e indipendente,
mentre anche nelle altre repubbliche si attivavano movimenti indipendentisti e
nazionalistici.
I sostenitori della linea dura tentarono un colpo di stato nellagosto del 1991,
mettendo Gorbaciov agli arresti domiciliari. Nellarco di tre giorni i riformatori, guidati
dal presidente russo Boris Eltsin, respinsero lattacco e smantellarono lapparato del
partito.
Nel 1992 Eltsin, affermatosi come uomo forte della Federazione, deciso a far approvare una
nuova costituzione che rafforzasse i suoi poteri presidenziali, si trov a dover affrontare la
ferma opposizione del Parlamento, in cui notevole era linfluenza dei comunisti e forte il
timore di molti non comunisti di una presidenza autoritaria.
Nel settembre 1993 la situazione divenne drammatica, mentre Eltsin dichiar sciolto il
Parlamento, questo proclam la decadenza del presidente, che reag facendo
attaccare dai carri armati la sede del Parlamento con un centinaio di morti, arrestare i capi
dellopposizione, indire nuove elezioni.
Nel dicembre 1993 un referendum approv una nuova costituzione, che rafforzava i
poteri presidenziali e quelli del centro moscovita sulle varie regioni della Federazione. Eltsin
venne eletto presidente, ma le elezioni del 1993 e quelle successive del 1995 per il
Parlamento videro il rafforzamento da un lato della destra nazionalista e dallaltro
della sinistra comunista, le quali conquistarono la maggioranza.
ELTSIN - LA POLITICA
Dopo che alle elezioni legislative del 1995 i comunisti avevano ottenuto una forte
affermazione, alle elezioni del 1996 per la presidenza Elstin sconfisse il candidato
comunista Gennadi Zjuganov, ma la situazione politica si presentava molto instabile, tanto
pi essendo Eltsin in cattive condizioni di salute.
Intanto leconomia andava costantemente peggiorando, facendo temere un vero e
proprio collasso, evitato solo grazie agli aiuti forniti dal Fondo Monetario Internazionale e
dagli USA, intesi a mantenere Eltsin al potere.
LA RUSSIA DI PUTIN
Nel 1999 Eltsin, accusato di corruzione insieme alla sua famiglia e a molti alti dirigenti del
paese, nomin primo ministro Vladimir Putin, gi alto funzionario dei servizi segreti. Era
ormai cominciata lera post-Eltsin.
L'ascesa al potere di Putin fu molto rapida.
Dopo le elezioni legislative del dicembre 1999, Eltsin, sempre pi malato, diede le
dimissioni, nominando Putin presidente provvisorio. Nel marzo 2000, Putin fu eletto
presidente con una forte maggioranza. Putin aiut Eltsin provvedendo a far garantire
limpunit per le accuse di corruzione nei suoi confronti. Nel settembre 2001, allindomani
degli attacchi terroristici, Putin offr la collaborazione della Russia alla lotta contro il
terrorismo internazionale lanciata dal presidente americano George W. Bush.
Negli anni seguenti Putin consolid i rapporti della Russia con lIndia e la Cina mentre, nel
corso della crisi irachena del 2002-03, si oppose allipotesi dellintervento militare preferendo
unapplicazione pi severa delle sanzioni. Nel frattempo per si impegn nel rilancio della
Russia come potenza militare e nel rafforzamento del suo primato allinterno della
Federazione. Sul piano interno, a partire dai primi anni Duemila, Putin lanci unenergica
campagna tesa a limitare lo strapotere economico dei cosiddetti oligarchi, cio quel gruppo
di magnati che, dopo la caduta dellUnione Sovietica, riuscirono ad accumulare enormi
fortune a danno delle grandi industrie statali. Favor un rapporto maggiormente collaborativo
con il parlamento, la Duma, e cerc di risanare leconomia del paese attraverso un piano di
riforme strutturali e un incremento delle esportazioni di materie prime.
Alle elezioni politiche del 2004, Putin, fu riconfermato con oltre il 70% dei voti ed alle
successive elezioni generali del dicembre 2007 il partito di Putin, Russia Unita, conquist la
maggioranza assoluta nella Duma. Nel marzo successivo Medvedev fu eletto alla
presidenza, mentre Putin assunse la carica di premier, potendo cos continuare a esercitare
un ruolo di primo piano nella politica russa.
Sul piano interno, nel dicembre 2011, in occasione delle elezioni parlamentari, il partito di
Putin e Medvedev sub una netta perdita dei consensi pur continuando a godere della
maggioranza. Le sospettate irregolarit insieme allannuncio della ricandidatura di Putin alle
prossime presidenziali spinsero, per la prima volta dopo la fine dellUnione Sovietica, oltre
cinquantamila manifestanti a protestare davanti al Cremlino.Nonostante il protrarsi delle
proteste e delle critiche nei suoi confronti, Putin vinse le elezioni presidenziali svoltesi nella
primavera 2012, assumendo cos per la terza volta lincarico di presidente della Federazione
Russa.
MAPPA CONCETTUALE
VIDEO VITA NEI GULAG: http://www.raistoria.rai.it/articoli/stalinismo-la-vita-nei-
gulag/4981/default.aspx
FONTI:
- Oilproject
- http://www.germanici.altervista.org/russia/14_oppressione.htm
- http://www.treccani.it/vocabolario/stacanovismo/
- http://giovaninternazionalisti.forumcommunity.net/?t=55871990
- http://www.annefrankguide.net/it-IT/bronnenbank.asp?aid=12715
- http://www.britannica.com/event/New-Economic-Policy-Soviet-history
- https://anticap.files.wordpress.com/2016/02/coverfeature_chart3.jpg?w=614
- http://www.treccani.it/vocabolario/zdanovismo/
- http://tceribella.altervista.org/pagina-907601.html
- https://gyazo.com/ce640a6dc6b1a5d9da8e756a0938c9af
- https://gyazo.com/2f86cb362a872e96dcd84ee2346708d0