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dispensa a cura della


ASSOCIAZIONE ITALIANA di RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE
PROVIDER ECM QUALE SOCIETA SCIENTIFICA CON N. DI RIFERIMENTO 1577

ANNO 2005 NUMERO: ZERO

SOMMARIO
pag. 3 - 11
"iniziative a.i.r.p.g."

pag. 12 - 15
"le ernie lombari"
1 parte (Ft. D. Sgamma)

pag. 16 - 22
"fisiologia della deglutizione"
(Ft. D. Sgamma)

pag. 23
RPG NEL MONDO
pag. 24 - 25
"il counselig e la R.P.G."
(Ft. L. Belloni)
pag. 26 - 27
"lo S.G.A.: programma - principi generali - obiettivi"
(Ft. O. Meli)

ASSOCIAZIONE ITALIANA di RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE


microMACRO

Scuola Italiana Di Rieducazione Posturale Globale

Docenti E Tutors

Ft. Meli Orazio

Ft. Sgamma Diego

Ft. Soverini Sara

Tutors
Ft. Buonpensiero Paolo

Ft. DArio Lucia

Ft. Montagna Nicoletta

Ft. Zani Cristina

La pubblicazione della dispensa microMACRO avviene grazie allimpegno di


Docenti, Tutors e Associati.

Gli associati sono invitati ad inviare articoli che saranno pubblicati previa
valutazione da parte della A.I.R.P.G.

Si prega di inviare gli articoli mezzo posta elettronica ad info@airpg.it

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CORSO SUPERIORE R.P.G.


TRATTAMENTO DEGLI OCCHI
Docente: Pastor Pons Ignacio
1 giorno
! ANATOMIA e BIOMECCANICA
! FISIOLOGIA DEL MOVIMENTO OCULARE
! CLASSIFICAZIONE DEI VARI TIPI DI MOVIMENTO FUNZIONALI
! PRATICA
2 giorno
! LA VISIONE
! LE ANOMALIE PI FREQUENTI DELLA VISIONE BINOCULARE
! TESTS DI ROUTINE
! PRATICA
3 giorno
! PATOLOGIE CORRELATE AGLI OCCHI
! TESTS DI ROUTINE
! PRATICA
4 giorno
! VISIONE ED EQUILIBRIO
! VERTIGINE
! TRATTAMENTO OPTOMETRICO DEI PROBLEMI OCULARI
! PRATICA

Sede : ROMA RICHIESTI CREDITI E.C.M.


Data : 17-18-19-20 SETTEMBRE 2005 -
Costo : ! 470,00 da versare sul C.C. POSTALE 12593901 intestato :
Associazione Italiana Rieducazione Posturale Globale ,Via Leucatia ,11 -95125 Catania
specificando la causale del versamento CORSO OCCHI- ROMA
Requisiti per lammissione al corso :
1) invio della scheda anagrafica sottostante
2) fotocopia delliscrizione alla A.I.R.P.G. per lanno 2005
3) fotocopia del versamento sul c/c p.t. per liscrizione al CORSO OCCHI ROMA
DA INVIARE ALLA SEGRETERIA ORGANIZZATIVA :

Ft . FABRIZIO GASPERINI

Via L. V. Bertarelli, 27 - 00159 Roma Tel. 347-3308560 E-mail: gasperini@fisioterapiarpg.it

Il corso sar attivato con un minimo di 25 partecipanti / max.40


Le adesioni devono pervenire entro 31 / 08/ 2005.
La data del versamento postale,sar probante in caso di esubero di richieste .
Gli iscritti riceveranno una lettera di conferma.

COGNOME.. .NOME

VIA/C.soN..

CITT..PROV..CAP..

PARTITA IVAC.F.

NUMERI TELEF/ e-mail...


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SEMINARIO DI REVISIONE DELLA PRATICA


IN RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE
21 crediti formativi ECM

IL SEMINARIO SUDDIVISO IN 3 MODULI

1 MODULO: IL TRATTO CERVICALE


2 MODULO: IL TRATTO LOMBO-SACRALE ED IL CINGOLO PELVICO
3 MODULO: LARTO INFERIORE /IL QUADRO DI VALUTAZIONE

DOCENTI: FT. MELI ORAZIO FT. SGAMMA DIEGO FT. SOVERINI SARA
SCUOLA ITALIANA DI R.P.G.

SEDE: BOLOGNA

DATE:
1 MODULO 02/12/2005
2 MODULO 03/12/2005
3 MODULO 04/12/2005

COSTO: ! 300,00

da versare sul C.C. POSTALE 12593901 intestato :


Associazione Italiana Rieducazione Posturale Globale ,
Via Leucatia ,11 -95125 Catania
specificando la causale del versamento seminario -r.p.g.- BOLOGNA
Requisiti per lammissione al corso :
1) invio della scheda anagrafica sottostante
2) fotocopia delliscrizione alla A.I.R.P.G. per lanno 2005
3) fotocopia del versamento sul c/c P.T. per liscrizione al seminario r.p.g. - BOLOGNA
DA INVIARE ALLA SEGRETERIA ORGANIZZATIVA :
Soverini Sara Via Tukory, 9 40139 Bologna
fax 051 482222
sarasoverini@libero.it

IL CORSO SAR ATTIVATO CON UN MINIMO DI 24 PARTECIPANTI. (NUMERO MAX 30.)


LE ADESIONI DEVONO PERVENIRE ENTRO IL 20-11-2005.
LA DATA DEL BONIFICO BANCARIO SAR PROBANTE IN CASO ESUBERO DI RICHIESTE.
GLI ISCRITTI RICEVERANNO UNA LETTERA DI CONFERMA.

COGNOME.. .NOME

VIA/C.soN..

CITT..PROV..CAP..

PARTITA IVAC.F.
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NUMERI TELEF/
pag 4 e-mail...
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PROGRAMMA PRIMO MODULO

H 9.00 10.30 - LEZIONE PLENARIA


ANATOMIA BIOMECCANICA E FISIOPATOLOGIA DEL RACHIDE CERVICALE

H 10.30 13.00 - PARTE PRATICA A GRUPPI


PERFEZIONAMENTO DELLA MANUALIT
A. TRAZIONE ASSIALE IL POMPAGE DEL TRATTO CERVICALE

B. CORREZIONE DEL TRATTO CERVICALE SUL PIANO SAGITTALE

1. Capo con propulsione anteriore


2. Capo con propulsione anteriore associato a iperlordosi del tratto cervicale inferiore
3. Capo con propulsione anteriore associato a riduzione della lordosi fisiologica del tratto cervicale
inferiore
4. Capo con propulsione anteriore associato a iperlordosi del tratto cervicale inferiore con cranio in
estensione
5. Capo con propulsione anteriore associato a iperlordosi del tratto cervicale inferiore con cranio in
flessione
6. Capo con propulsione anteriore associato a riduzione della lordosi fisiologica del tratto cervicale
inferiore con cranio in estensione
H 14.00 18.00 - PARTE PRATICA A GRUPPI
PERFEZIONAMENTO DELLA MANUALIT
CORREZIONE DEL TRATTO CERVICALE SUPERIORE ED INFERIORE:
INDIVIDUAZIONE DELLE LESIONI ARTICOLARI

1. Capo con propulsione anteriore associato a riduzione della lordosi fisiologica del tratto cervicale inferiore
con cranio in flessione
2. Il tratto medio cervicale: anterolistesi e retrolistesi
3. Ripresa delle correzioni degli atteggiamenti del cranio sul piano sagittale
4. Palpazione del tratto cervicale superiore individuazione della lesione di C1
5. Correzione della lesione di C1con esecuzione delle contrazioni muscolari necessarie
6. Palpazione del tratto cervicale inferiore individuazione delle lesioni
7. Correzione delle lesioni del tratto cervicale inferiore esecuzione delle contrazioni muscolari necessarie

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PROGRAMMA SECONDO MODULO


H 9.00 10.30 - LEZIONE PLENARIA
ANATOMIA BIOMECCANICA E FISIOPATOLOGIA DEL RACHIDE LOMBARE E SUE
CONNESSIONI CON IL CINGOLO PELVICO E LARTICOLAZIONE SACRO-ILIACA

H 10.30 13.00 - PARTE PRATICA A GRUPPI


PERFEZIONAMENTO DELLA MANUALIT

A. TRAZIONE ASSIALE : IL POMPAGE DEL TRATTO LOMBARE-SACRALE

B. CORREZIONE DEL TRATTO LOMBARE-SACRALE SUL PIANO SAGITTALE


(POSTURE IN DECUBITO)
1. Tratto lombare con iperlordosi con e senza lesione dellosso sacro in antiversione
2. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica con e senza lesione dellosso sacro in antiversione
3. Tratto lombare con iperlordosi ed anterolistesi di L5 con e senza lesione dellosso sacro in antiversione
4. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica ed anterolistesi di L5 con e senza lesione dellosso
sacro in antiversione
5. Tratto lombare con iperlordosi e bacino in antiversione con e senza lesione dellosso sacro in
antiversione
6. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica e bacino in antiversione con e senza lesione
dellosso sacro in antiversione
7. Tratto lombare con iperlordosi e bacino in retroversione con e senza lesione dellosso sacro in
antiversione
8. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica e bacino in retroversione con e senza lesione
dellosso sacro in antiversione
9. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica ed anterolistesi di L5 e bacino in antiversione con e
senza lesione dellosso sacro in antiversione
10. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica ed anterolistesi di L5 e bacino in retroversione con
e senza lesione dellosso sacro in antiversione

6..1 H 14.00 18.00 - PARTE PRATICA A GRUPPI


PERFEZIONAMENTO DELLA MANUALIT

C. CORREZIONE DEL TRATTO LOMBARE SUL PIANO SAGITTALE


(POSTURE IN CARICO E SEMICARICO)
1. Affinamento nellesecuzione della postura in carico piegata in avanti
2. Affinamento nellesecuzione della postura in posizione seduta con finalit per i muscoli pelvi-
trocanterici
3. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica con e senza lesione dellosso sacro in antiversione
posture in carico piegata in avanti e in posizione seduta con finalit per i muscoli pelvi-trocanterici
4. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica ed anterolistesi di L5 con e senza lesione dellosso
sacro in antiversione - posture in carico piegata in avanti e in posizione seduta con finalit per i muscoli
pelvi - trocanterici
5. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica ed anterolistesi di L5 e bacino in antiversione con e
senza lesione dellosso sacro in antiversione - posture in carico piegata in avanti e in posizione seduta
con finalit per i muscoli pelvi - trocanterici
6. Tratto lombare con riduzione della lordosi fisiologica ed anterolistesi di L5 e bacino in retroversione con e
senza lesione dellosso sacro in antiversione - posture in carico piegata in avanti e in posizione seduta
con finalit per i muscoli pelvi trocanterici.

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PROGRAMMA TERZO MODULO

H 9.00 10.30 - LEZIONE PLENARIA


ANATOMIA BIOMECCANICA E FISIOPATOLOGIA

DELL ARTO INFERIORE E DEL PIEDE

H 10.30 13.00 - PARTE PRATICA A GRUPPI

PERFEZIONAMENTO DELLA MANUALIT

1. Correzione delle rotazioni relative degli arti inferiori nella postura in decubito con evoluzione

verso lestensione danca

2. Correzione del ginocchio valgo manovre sugli arti inferiori nella postura in decubito con

evoluzione verso lestensione danca

3. Correzione del ginocchio varo manovre sugli arti inferiori nella postura in decubito con

evoluzione verso lestensione danca

4. Correzione del piede cavo nella postura in decubito con evoluzione verso lestensione danca

5. Correzione del piede piatto nella postura in decubito con evoluzione verso lestensione danca

6. Affinamento nellesecuzione della postura in carico contro il muro

7. Affinamento nellesecuzione della postura stazione eretta

H 14.00 18.00 - PARTE PRATICA A GRUPPI

PERFEZIONAMENTO DELLA MANUALIT

1. Il quadro di valutazione

2. Il riequilibrio del tratto cervicale

3. Il riequilibrio del tratto lombo-sacrale e del bacino

4. Il riequilibrio degli arti inferiori

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SEMINARIO TEORICO E PRATICO DELLA R.P.G. IN AMBITO RESPIRATORIO

DOCENTI: Ft DARIO LUCIA Ft BUONPENSIERO PAOLO


PROGRAMMA

Ore 9-10.30
A. Anatomia, biomeccanica dellapparato respiratorio.
1. Fisiopatologia respiratoria
2. Fisiopatologia del sistema di pompa.
Ore 10.30-11.30
B. Il diaframma: anatomo-fisiologia.
1. Il diaframma: compiti posturali
2. Il diaframma: biomeccanica e patologia respiratoria.
Ore 11.45-13.00
C. Individuazione e palpazione dei reperi toracici.
D. Pratica.
Ore 14.00-15.00
E. Pratica:
1. Valutazione in RPG del paziente con problemi respiratori cronici
2. La tabella
Ore 15.15-18.00 NUMERO PARTECIPANTI: MIN20/ MAX 24
F. Revisione pratica di:
1. Manovre del diaframma
2. Tempi respiratori DATA: 08- 10- 2005
3. Posture preferenziali.
G. Misurazioni: RICHIESTI CREDITI ECM
1. Pressioni massimali statiche alla bocca ( MIP e MEP)
2. Spirometria.
SEDE: ROMA COSTO: ! 100,00 DA VERSARE SUL: C.C. POSTALE 12593901
INTESTATO AD:ASSOCIAZIONE ITALIANA RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE
SPECIFICANDO LA CAUSALE DEL VERSAMENTO (SEMINARIO RESPIRATORIA)
DA INVIARE ALLA SEGRETERIA ORGANIZZATIVA :
Ft . FABRIZIO GASPERINI
Via L. V. Bertarelli, 27 - 00159 Roma Tel. 347-3308560 E-mail: gasperini@fisioterapiarpg.it

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A. I. R. P. G.
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE
Sede Legale: Via Leucatia,11-95125 Catania- P. iva n. 03630510877
Tel. 333-7230920 338-1526408 333-4463199 E-mail: info@airpg.it // meli@airpg.it //soverini@airpg.it //sgamma@airpg.it
PROVIDER ECM QUALE SOCIETA SCIENTIFICA CON N. DI RIFERIMENTO 1577

ALL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI


RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE
IL/LA SOTTOSCRITTO/A:

LUOGO e DATA DI NASCITA:

COD. FISC. P. IVA

e-mail

INDIRIZZO

C.A.P. CITT PROV

NUMERI TELEFONO
DIPLOMA RPG SEDE
ANNO DIPLOMA/LAUREA FT ANNO
Qualora gi conguito

chiede liscrizione per l ANNO 2005 alla AIRPG.


Dichiara di conoscerne lo statuto, di condividerlo e di impegnarsi al suo rispetto.
PRIMA ISCRIZIONE RINNOVO

SECONDO QUANTO RICHIESTO PER L ISCRIZIONE, SI ALLEGA:


! COPIA DIPLOMA / LAUREA IN FISIOTERAPIA
! COPIA DIPLOMA RPG (qualora gi conseguito)
! COPIA RICEVUTA DI VERSAMENTO DELLA QUOTA ASSOCIATIVA DI ! 30,00
SUL C/C POSTALE N. 12593901 INTESTATO ALLA ASSOCIAZIONE ITALIANA DI
RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE VIA LEUCATIA, 11 95125 CATANIA,
SPECIFICANDO LA CAUSALE DEL VERSAMENTO Quota associativa anno .

Autorizza il trattamento dei propri dati personali ai sensi della legge sulla privacy 675 del 31/12/1996
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI IL Dott. Ft. MELI ORAZIO RENATO

DATA FIRMA

ASSOCIAZIONE ITALIANA di RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE


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ASSOCIAZIONE ITALIANA DI UNIVERSITE DE THERAPIE MANUELLE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA E


RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE DI ST. MONT - FRANCE LAGGIORNAMENTO IN RIABILITAZIONE

UNIVERSITE DE THERAPIE MANUELLE DI ST. MONT

ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE

ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA E LAGGIORNAMENTO IN RIABILITAZIONE

SCUOLA ITALIANA DI RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE

La Formazione 2005/06 in
RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE
di Philippe E. Souchard
EVENTI:
1. CORSO BASE
A. sede a MLANO - Quota di partecipazione: ! 590,00 per ciascun modulo pi Quota associativa AIRPG: ! 30,00.
1 Modulo: 14-18 Novembre 2005 3 Modulo: 12-16 Giugno 2006
2 Modulo: 13-17 Febbraio 2006 4 Modulo: 2-6 Ottobre 2006

B. sede a BOLOGNA - Quota di partecipazione: ! 590,00 per ciascun modulo pi Quota associativa AIRPG: !
30,00.
1 Modulo: 5-9 Dicembre 2005 3 Modulo: 29 Maggio-2 Giugno 2006 S
2 Modulo: 6-10 Febbraio 2006 4 Modulo: 9-13 Ottobre 2006
A
Organizzazione a cura dellAssociazione Italiana di Rieducazione Posturale Globale (AIRPG) e R
della Scuola Italiana di Rieducazione Posturale Globale. A
Programma, Modulo di partecipazione e modalit di pagamento scaricabili dal sito www.airpg.it N
Contatti: Telefono 333-7230920 -- 338-1526408 -- 333-4463199 mail: info@airpg.it N
2. CORSO BASE E FORMAZIONE SUPERIORE SULLE SCOLIOSI E SULLE LESIONI ARTICOLARI O
A. sede a ROMA - Quota di partecipazione: ! 590,00 per ciascun modulo pi Quota associativa AIRAR: ! 30,00
1 modulo: 3-7 Ottobre 2005
4 modulo: 27-31 Marzo 2006 R
2 modulo: 21-25 Novembre 2005
5 modulo: 17-21 Luglio 2006 I
3 modulo: 16-20 Gennaio 2006 6 modulo: 24-28 Luglio 2006
Organizzazione a cura di Universit di Roma Tor Vergata, C.I.F.A.P.S. - IRCCS Santa Lucia C
A.I.R.A.R. H
quale corso di Alta Formazione post-universitaria in Rieducazione Posturale Globale.
I
Programma, Modulo di partecipazione e modalit di pagamento scaricabili dal sito www.airar.it
Contatti: Tel/fax. 06-6621768 -- mail: airar@airar.it E
! TIPOLOGIA DEGLI EVENTI:
S
Corso teorico pratico di aggiornamento professionale T
! METODO DINSEGNAMENTO: I
Lezioni magistrali, dimostrazioni tecniche da parte dei docenti, esecuzione diretta dei partecipanti delle tecniche apprese con
affiancamento da parte dei tutors
! OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI: C
Aggiornare e migliorare le competenze professionali del fisioterapista nellambito della riabilitazione delle turbe di origine R
posturale.
! OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E
" Individuare il problema posturale di interesse fisioterapico grazie ad una valutazione funzionale completa ed approfondita del D
paziente sulle problematiche di origine posturale ed anche attraverso linterpretazione dei dati diagnostico-strumentali prodotti.
" Pianificare in autonomia il percorso terapeutico-riabilitativo stabilendo modi e tempi, fissando gli obiettivi e verificandone la
I
rispondenza. T
" Sviluppare una sensibilit ed una capacit manuale specifica nella valutazione e nella pratica di manovre terapeutiche durante il I
trattamento riabilitativo secondo la R.P.G.
! DOCENTI: Ft Hubert Van Agt per il 1 modulo; Ft Alberto Silveira per il 2 modulo; Ft Orazio Meli, Ft Diego Sgamma e Ft
Sara Soverini per il 3 modulo; Ft Philippe Souchard per il 4, 5, 6modulo. E
C
M
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MODULO DI PARTECIPAZIONE AI CORSI DI MILANO E BOLOGNA

Con il presente modulo di iscrizione il sottoscritto:

Cognome
Nome
Codice Fiscale
Professione
Data e luogo di nascita
Via n.
CAP Citt
Tel Cell.
Mail

Autocertifica di essere in possesso dei titolo di studio (laurea in fisioterapia o titolo riconosciuto
equipollente) abilitante la professione di Fisioterapista e quale socio dellAssociazione Italiana
di Rieducazione Posturale Globale, avendo soddisfatto a tutte le formalit richieste ai fini della
partecipazione allevento sotto specificato

CHIEDE DI PARTECIPARE AL CORSO:

Rieducazione Posturale Globale. Corso Base


organizzato dalla Ass. Italiana di Rieducazione Posturale Globale
a (Sede) nelle seguenti date:

DATI PER LA FATTURAZIONE (Se diversi dai precedenti)


Ragione Sociale
Codice Fiscale
Partita IVA
Data Firma

Autorizzo lAIRPG al trattamento dei miei dati personali, ai sensi del decreto legislativo del
30/06/2003 N 196 (codice in materia del trattamento dei dati personali).

Data ____________ Firma ________________________

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pag 11
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LE ERNIE DISCALI A LIVELLO LOMBARE


Ft SGAMMA DIEGO (1 PARTE)

.
Se si paragona ogni vertebra ad una leva di 1 grado, dove le
articolazioni interapofisarie sono il punto di appoggio, il ruolo del
disco intervertebrale quello di ammortizzatore anteriore alle
compressioni assiali che questo sistema consente. Il tipo di
ammortizzamento diretto e passivo.
Oltre al ruolo di ammortizzatore , il disco ha una funzione nella
stabilizzazione della colonna, assicurando ad ogni livello il
collegamento fra il legamento longitudinale anteriore e quello
posteriore ed unitamente agli altri legamenti della colonna grazie alla
sua struttura anatomica, tende a limitare i movimenti vertebrali.

Il disco formato da 2 parti distinte una centrale ed una periferica: il


nucleo polposo e lanulus fibrosus, una struttura complessa sia
anatomicamente sia fisiologicamente.
Anatomicamente i dischi intervertebrali presentano una struttura simile
ai pneumatici da strada in cui lanulus fibroso corrisponde al battistrada
ed il nucleo polposo alla camera daria
Il nucleo polposo un gel a formazione acquosa (88%) e costituito da
polisaccaridi.
Lanulus fibrosus linsieme di vari strati fibrosi concentrici con una
obliquit
incrociata.
Partendo dalla periferia al centro le fibre da
verticali divengono sempre pi oblique sino a
diventare quasi orizzontali.
Le fibre dellanulus inoltre possono essere
divise in tre ordini:
a) le fibre pi esterne adese ai corpi
vertebrali in prossimit dellanello
epifisario
b) le fibre intermedie adese allanello
epifisario
c) le fibre pi interne adese al piatto
cartilagineo

Il nucleo imprigionato tra i due piatti vertebrali


e lanulus, grazie alla sua forma
grossolanamente sferica, diviene guida al
movimento con 6 gradi di libert

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pag 12
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1. Flessione
2. Estensione
3. Scivolamento sagittale
4. Scivolamento trasversale
5. Inclinazione
6. Rotazione

Il dato oggettivo che il maggior numero di ernie discali sia diagnosticato a livello lombare dipende
dallovvio motivo che, le sollecitazione esercitate sui dischi intervertebrali aumentano tanto pi ci si
avvicina al sacro e le sollecitazioni a carico del disco, sono sopportate dal nucleo per il 75% ed il
restante 25% dallanulus.

Il carico trasmesso al nucleo tramite la cartilagine ialina che, non essendo vascolarizzata, pu
assolvere a questo compito, poich se il carico fosse trasmesso ad una zona vascolarizzata si
arriverebbe progressivamente alla necrosi ossea a causa del blocco del flusso ematico.
Questo squilibrio di sollecitazioni porta il nucleo ad agire come distributore di pressione sullanulus
in senso orizzontale e se consideriamo che la pressione allinterno del nucleo non mai nulla, anche
in scarico, si viene a creare uno stato di precompressione che permette allanulus di ritrovare la sua
forma qualora venga compresso in modo asimmetrico grazie alla pressione del nucleo.

Questo meccanismo, che ci preserva dalle sollecitazione continue in senso


assiale, deve tuttavia sottostare alla necessit di una perfetta integrit degli
elementi componenti i dischi intervertebrali.
Let purtroppo gioca un ruolo fondamentale in quanto, come dimostrato da
Hirsch, la riduzione e la reintegrazione di un disco sottoposto a pressione non
seguono un andamento lineare bens esponenziale, il che non sempre permette
ai dischi di riacquistare la forma originale prima di una successiva
sollecitazione. Questo si pu definire:
fenomeno di invecchiamento del disco.

Gli elementi che contribuiscono allinvecchiamento del disco e alla sua conseguente diminuzione di
resistenza sono legati alla stazione eretta:
1. Peso corporeo
2. Tono dei muscoli paravertebrali
3. Bruschi sovraccarichi

Questo processo perverso una volta innestato non pu che portare a un pi o meno lento ma
costante peggioramento della situazione sino alle prime lesioni dellanulus ed un disco leso,
sollecitato assialmente, si deforma maggiormente rispetto ad uno sano ed inoltre impiega pi tempo
a riacquistare la sua posizione iniziale.

Come precedentemente affermato, le sollecitazione esercitate sui dischi intervertebrali aumentano


tanto pi ci si avvicina al sacro, quindi non un caso che lo spessore del disco non sia lo stesso ai
vari livelli del rachide e conseguentemente a livello lombare dove si riscontra lo spessore
maggiore.

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pag 13
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Disco intervertebrale cervicale +/- 3 mm con un rapporto discosomatico di 2/5


Disco intervertebrale dorsale +/- 5 mm con un rapporto discosomatico di 1/5
Disco intervertebrale lombare +/- 9 mm con un rapporto discosomatico di 1/3

Unulteriore considerazione, legata alla necessit di dover sopportare maggiori sollecitazioni, deve
essere fatta sulla posizione del nucleo che, a tutti i livelli, non posto esattamente al centro del
disco bens, spostato pi posteriormente. Tuttavia a livello lombare occupa una superficie
maggiore, di circa 1/10 rispetto al nucleo dei dischi cervicali e dorsali.

La posizione del nucleo e la maggior escursione articolare in flessione piuttosto che in estensione
spiega la causa per cui le ernie tendono sempre a fuoriuscire posteriormente o postero-lateralmente.

La progressiva degenerazione del disco sicuramente il fattore predisponente, ma il meccanismo di


formazione delle ernie non ancora stato dimostrato ed comune credere che lernia sia
esclusivamente del materiale nucleare fuoriuscito attraverso una fissurazione dellanulus, in realt
questa ipotesi rara e nelle ernie protruse, espulse o migrate vi sempre una quantit variabile di
nucleo, anulus e piatto cartilagineo.
Resta comuque fuor di dubbio che una ernia discale rappresenti unalterazione focale della normale
struttura anatomica dellanulus.

Le condizioni patologiche principali sono due:

Le ernie contenute
Le ernie non contenute

! Fra le ernie contenute vengono incluse

a) Le protrusioni
Fuoriuscita focale di parte del nucleo polposo senza interruzioni delle fibre
dellanulus che viene solamente improntato.
Questa alterazione deve essere distinta dal bulging ad ampio raggio
dellanulus che altro non se non un collasso del disco e ci si traduce con la protrusione
dellanulus oltre il corpo vertebrale per tutta la sua circonferenza.

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pag 14
microMACRO

b) Le ernie espulse sottolegamentose


La massa erniaria rimane bloccata sotto il Legamento
Longitudinale Posteriore ed a volte ancora contenuto
da alcune fibre pi esterne dellanulus.
questa la situazione in cui si ha la prima vera importante
sintomatologia dolorosa.
A questo punto la massa erniaria pu migrare in direzione caudale (pi
comune) o cefalica (pi rara) ed in questo secondo caso si parla di ernia
sequestrata.

! Fra le ernie non contenute vengono incluse

a) Le ernie espulse translegamentose


La massa erniaria si fatta strada tra le fibre posteriori dellanulus e del
Legamento Longitudinale Posteriore posizionandosi nel canale vertebrale.
Esiste comunque ancora una connessione tra la massa erniaria espulsa e lo
spazio discale.

b) Le ernie migrate
La massa erniaria si fatta strada superando il complesso anulus/Legamento
Longitudinale Posteriore ma si autonomizzata ed libera nello speco
vertebrale e pu posizionarsi dietro la radice nervosa oppure migrare
caudalmente raggiungendo il corpo vertebrale sottostante.

BIBLIOGRAFIA
Kapandji I. A.: Fisiologia Articolare; Ed. Demi Roma
Primal 3D Interactive Series Complete Human Anatomy
John A. Mc Culloch, Ensor E. Transfeldt: Macnab il mal di
schiena; Ed UTET Torino 2001

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FISIOLOGIA DELLA DEGLUTIZIONE


(Ft Sgamma Diego)
La deglutizione viene definita come la propulsione dei cibi dalla bocca allo stomaco, un fenomeno
rapido e complesso che consiste in una sequenza di contrazioni muscolari.

La divisione in quattro fasi:

1. La preparazione orale o fase buccale

2. Lo stadio orale.

3. Lo stadio faringeo.

4. Lo stadio esofageo

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LA PREPARAZIONE ORALE.

Implica le seguenti coordinazioni:

a) chiusura delle labbra, attuata dal muscolo orbicolare

b) movimento laterale e rotatorio della mandibola determinato dallazione dei muscoli elevatori
della mandibola (temporale, massetere, pterigoidei) e dei loro antagonisticomplementari i
sovra e sottoioidei.
La fase masticatoria necessita quindi della coordinazione dei muscoli che controllano la lingua,
la mandibola e losso ioide.
I muscoli temporale, massetere, pterigoideo interno ed esterno hanno il ruolo di elevare la
mandibola, mentre i sovraioidei hanno il ruolo di apertura della mandibola.
Lazione di abbassamento della mandibola da parte degli sovraioidei avviene grazie allazione
simultanea dei sottoioidei che hanno il ruolo di fissare losso ioide.
Il ruolo della muscolatura ioidea essenziale in quanto, con il movimento dellosso ioide, entra
in gioco nella masticazione ma anche nellelevazione del complesso ioido-laringeo durante lo
stadio faringeo.
Il movimento dellosso ioide richiede lattivit sincronizzata dei muscoli sovra e sotto-ioidei
mentre i muscoli masticatori fissano la mandibola in posizione elevata.

c) movimento laterale e rotatorio della lingua per azione della muscolatura linguale intrinseca.

d) il tono bucco-facciale per azione in particolare del buccinatore.


e) protrusione anteriore del palato molle, grazie al muscolo palatoglosso, per allargare la via nasale
e restringere l'ingresso orofaringeo, riducendo cos la possibilit di una caduta anticipata e non
intenzionale del cibo nella faringe.

Quando il cibo raccolto in una palla, generalmente la lingua circonda il bolo e lo tiene verso la
parte anteriore o centrale del palato immediatamente prima dellinizio dellatto deglutitorio.
Durante questa fase la lingua ha i lati elevati ed un solco centrale.

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STRUTTURA FUNZIONE MOVIMENTO MUSCOLI INNERVAZIONI


LABBRA inizio riflesso chiusura orbicolare V - VII
deglutizione e
ritenzione cibo nella
cavit orale
PALATO DURO Separa la cavit orale V
da quella nasale
PALATO MOLLE separa parzialmente la Protrusione in avanti VII IX - X
cavit orale da quella per ampliare la cavit tensore del velo
nasale nasale e ridurre quella
orofaringea palatoglosso

palatofaringeo

GUANCIA Controlla i movimenti Lateralizzazione della buccinatore V - VII


di masticazione mandibola e rotazione

m. temporale
temporale
massetere
pterigoideo
est.

m.
massetere

m. pterigoideo
est.

m.
massetere

m. pterigoideo
est.
LINGUA Raccoglie il cibo e Movimenti di Trasverso della lingua VII IX X - XII
muove il bolo nella lateralizzazione genioglosso
cavit orale; inizia il elevazione e spinta stiloglosso stilojoideo
riflesso involontario digastrico post.
della deglutizione digastrico ant.
ARCO PALATINO delimita la X
cavit orale

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LO STADIO ORALE.

Inizia quando la lingua si muove in alto/dietro mettendosi in contatto con il palato grazie ad
un'azione sequenziale di schiacciamento (a tubo di dentifricio) e di rotolamento spingendo il bolo
fino al suo confine posteriore verso la faringe ed ha fine nel momento in cui inizia il riflesso
deglutitorio che pone termine al controllo volontario (Logemann, 1983). Durante lazione della
lingua la mandibola tenuta chiusa per azione dei muscoli temporale, massetere, pterigoideo
interno ed esterno. Lazione della lingua avviene con un movimento centripeto del suo solco
centrale (musc. Genioglosso), la punta viene fissata sul palato duro ed i bordi laterali aderiscono
alla faccia orale dellarcata dentaria superiore, contemporaneamente lo sfintere labiale rimane
chiuso e i muscoli buccali evitano la caduta del bolo nei solchi laterali. Questo processo ha la durata
di meno di un secondo.

PROGRESSIONE DEL BOLO

STRUTTURA FUNZIONE MOVIMENTO MUSCOLI INNERVAZIONI


LINGUA Progressione Compressione del longitudinale VII IX
posteriore del bolo dorso sul palato duro inferiore X - XII
depressione trasverso della lingua
della base lingua
longitudinale
superiore

genioglosso

digastrico

ioglosso

NASO-FARINGE Passaggio dellaria dal Chiusura velofaringea Elevatore del velo IX


naso in faringe serrata per prevenire Costrittore sup.
reflusso nasale faringe
palatofaringeo

Elicitazione della deglutizione faringea.


Non chiara l'esatta natura degli stimoli che elicitano la deglutizione faringea.
Probabilmente il bolo serve come allarme per rendere noto al cervello che esiste cibo, liquido o
saliva da inghiottire.
Ma, l'azione della lingua quando spinge posteriormente il bolo ed entra in contatto con l'area
dell'istmo delle fauci e con l'orofaringe pu servire sia per stimolare i recettori nella regione
orofaringea sia per stimolare i recettori della base della lingua per elicitare la deglutizione faringea.

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LO STADIO FARINGEO.

! Inizia quando il bolo oltrepassa lo sfintere palatoglosso


! Termina con il superamento dello sfintere cricofaringeo

la fase pi complessa, in quanto in un tempo inferiore ad un secondo si assiste al


cambiamento di configurazione del canale faringeo per ben due volte: dalla configurazione
respiratoria a quella deglutitoria e ritorno alla configurazione respiratoria iniziale.

Al termine della fase orale la stimolazione da parte del bolo, della zona compresa fra la base
della lingua, i pilastri palatini e la faccia buccale del velo palatino, innesca il riflesso di
deglutizione.

Tale riflesso determina una serie di contrazione muscolari che seguono una sequenza ben
precisa:

I componenti neuromuscolari della deglutizione faringea sono:

1. Apertura dello sfintere palatoglosso

2. La chiusura velofaringea
Per prevenire il passaggio di cibi solidi o liquidi nel naso, avviene grazie alla contrazione dei
muscoli Elevatore e Tensore del velo del Palatofaringeo ed inoltre del Costrittore Faringeo
superiore che oltre alla funzione di evitare il passaggio del cibo nel cavo rinofaringeo favorisce,
contemporaneamente, la spinta del bolo verso il basso.

3. La peristalsi faringea
Per ripulire la faringe con un'onda contrattile che segue il bolo grazie allazione dei muscoli
costrittori faringei. Azione a tubo di dentifricio simile a quella del complesso linguo-palatale
durante la fase orale.

4. L'elevazione del complesso ioido-laringeo ed il suo spostamento in avanti


Chiusura dello spazio glottico con abbattimento dellepiglottide per mettere la laringe in alto
sotto la lingua e lontano dalla via percorsa dal bolo al fine di effettuare una tensione estrinseca
della regione cricofaringea ed inoltre vi ladduzione delle corde vocali vere e false e
lavvicinamento antero- posteriore di epiglottide ed aritenoidi.
Lelevazione laringea sostenuta dalla complessa muscolatura estrinseca, con aumento di tono
dei muscoli sovralaringei ed inibizione del tono di quelli sottolaringei.
Il movimento dell'epiglottide durante la chiusura della via aerea si pensa risulti dalla
combinazione di tre forze:
1) la pressione del bolo dall'alto
2) la trazione in basso delle forze muscolari da parte del muscolo ariepiglottico
3) dalla pressione combinata della base della lingua che si muove all'indietro e della laringe
che si spinge in alto piegando cos l'epiglottide in basso sopra l'aditus laringeo.
La chiusura dell'epiglottide previene l'entrata del cibo e dei liquidi nel vestibolo laringeo.
La chiusura della laringe previene l'entrata di materiale in trachea.
La chiusura laringea pu anche avvenire volontariamente prima e durante la deglutizione se il
paziente ha paura della deglutizione e trattiene il respiro prima e dopo la deglutizione.
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5. L'apertura della regione cricofaringea


L'elevazione laringea e la sua progressione anteriore nonch l'apertura della regione
cricofaringea sono intimamente correlate.
La valvola cricofaringea, cio lo sfintere esofageo superiore od il segmento faringoesofageo
una valvola muscoloscheletrica composta dal muscolo Cricofaringeo, dalle fibre inferiori
del Costrittore Faringeo inferiore e dalle fibre superiori del Costrittore Esofageo nonch
dalla cartilagine cricoidea cui si attaccano i muscoli.
A riposo, la lamina cricoidea tocca la parete faringea posteriore a livello della regione
cricofaringea.
Questo posizionamento della cricoide contro la parete faringea posteriore mantiene la
chiusura dello sfintere esofageo superiore.
Quando la laringe si eleva e si spinge in avanti durante la deglutizione, viene effettuata una
tensione estrinseca sul muscolo Cricofaringeo e le sue fibre adiacenti.
Questo movimento anteriore e superiore non solo tende i componenti muscolari della
valvola contribuendo cos alla sua apertura, ma separa anche la lamina cricoidea dalla parete
faringea posteriore, intervenedo cos per larga parte all'apertura della sezione trasversa della
regione cricofaringea.
Il rilassamento del muscolo Cricofaringeo avviene prima dell'apertura cricofaringea e non
responsabile per la maggior parte dell'apertura dello sfintere.
Il rilassamento del muscolo Cricofaringeo aumenta la cedevolezza della porzione muscolare
dello sfintere, facilitando cos la tensione del muscolo.

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STRUTTURA FUNZIONE MOVIMENTO MUSCOLI INNERVAZIONI


OROFARINGE inizio della peristalsi e Movimento complesso Digastrico sup. IX-X
passaggio del bolo della parete posteriore
Stilojoideo
allipofaringee aria in faringea apertura della
Digastrico ant.
laringe regione cricofaringeaMilojoideo
Genioglosso
Ioglosso
Costrittore sup. faringe
LARINGE Fonazione e protezione Chiusura C.V. vere e Intrinseci laringei X-XI
delle vie aeree con false orizzontalizzazione Ariepiglottico
azione sfinterica a 3 epiglottide e chiusura
livelli pliche ariepiglottide
elevazione laringea e
joidea
IPOFARINGE passaggio del bolo Rilasciamento del Costrittore medio X-XI
allesofago muscolo Cricofaringeo Digastrico posteriore
peristalsi faringea Stiloglosso
Palatofaringeo
Cricofaringeo
Costrittore inf.

LO STADIO ESOFAGEO

Lo stadio esofageo della deglutizione sotto controllo nervoso involontario.


Inizia con il passaggio del bolo oltre lo sfintere esofageo superiore e termina con il superamento
dello sfintee esofageo inferiore.
Implica la peristalsi attiva o contrazione sequenziale dall'alto al basso in due onde: peristalsi
primaria e peristalsi secondaria.

STRUTTURA FUNZIONE MOVIMENTO MUSCOLI INNERVAZIONI


ESOFAGO Passaggio del cibo allo 2 onde peristaltiche 1 X
stomaco primaria ed 1 secondaria

BIBLIOGRAFIA
Shindler O.: Manuale operativo di fisiopatologia della deglutizione.; Ed Omega; Torino, 1990
Shindler O., Ruoppolo G., Shindler A.: Degluttologia; Ed Omega; Torino, 2001
Primal 3D Interactive Series Complete Human Anatomy

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LA R.P.G. NEL MONDO


France : Fondation Internationale de RPG c /o UIPTM 32400 SAINT-MONT
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Italia: Associazione Italiana di Rieducazione Posturale Globale
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Centro Terapias Globals SCP Bruc 68 5 1a 08009 BARCELONA
Tl : 00 34 934 877 386
Argentine : Associacin Argentina de RPG Cuba 2628 1D 1428 BUENOS AIRES
Tl : 00 54 1 829 9259
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Belgique : Association Belge de RPG Rue Beeckman 74 1180 BRUXELLES
Tl : 00 32 2 344 29 78
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Canada : Groupe dintrt en approche posturale
Tl : 00 1 514 387 44 55
Fax : 00 1 514 387 67 57
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Suisse : Association Suisse des Physiothrapeutes pratiquant la RPG
70 Rue du 31 Dcembre 1207 GENEVE
Tl : 00 41 22 700 90 40
Fax : 00 41 22 736 2560
Lussemburgo : www.webplaza.pt.lu/public/rpglux/index.html
Brsil : Sociadade Brasileira de RPG Rua Georgia - 210 Brooklin Novo
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Il Counseling e la Rieducazione Posturale Globale


Ft. Luana Belloni
Allieva 3 della Scuola di Counseling psicodinamico-relazionale-sociale
diplomata in R.P.G. e socia A.I.R.P.G

Nella mia duplice formazione di Fisioterapista e di Agevolatore/Counselor mi trovo inserita dal


punto di vista lavorativo fra le professioni di aiuto che sono caratterizzate, con le pur diverse
modalit, dallinstaurarsi di una relazione vantaggiosa che vede protagoniste 2 o pi persone con
ruoli diversi allinterno di un tempo variabile ma definito.

Questa relazione prevede lutilizzo di competenze e strumenti da parte del professionista la cui
offerta sar valutata liberamente da chi decide di usufruirne, siano essi gruppi, coppie o singole
persone.

Mettendo a confronto la professione di Counselor con quella di Fisioterapista e pi specificatamente


con la tecnica di Rieducazione posturale globale metodo Souchard, si pu tracciare una mappa
che ne descriva i diversi punti di contatto.

Il Counseling Professionale ha moltissime applicazioni ed indirizzi fra i quali quello


psicodinamico-relazionale e sociale di cui parler e che si rivolge alla persona tenendo ben
presente, dal punto di vista psicologico, la sua doppia natura conscia e inconscia, che interagisce e
modella le varie istanze che ognuno di noi possiede: emotiva, mentale, fisica, spirituale, religiosa,
relazionale, sociale.Linsieme di tutti questi aspetti formeranno la specifica individualit di
ognuno, con il suo personale modo di essere ed agire nel mondo.
La rieducazione posturale globale. una tecnica che ha la sua base teorica nella convinzione che
ogni persona essendo unica (lindividualit di cui sopra), reagir in modo personale ad una
aggressione esterna o interna organizzando in alcuni casi il proprio apparato muscolo tendineo
scheletrico e psichico attraverso dei meccanismi di difesa: i riflessi antalgici , come li chiama la
R.P.G. analoghi ai meccanismi di rimozione citati in psicodinamica. Questi meccanismi di difesa
potranno sfociare in una manifestazione esterna (verso il conscio) e in questo caso si parler di uno
o pi sintomi, o rimanere interni (nellinconscio).
Non ci sar vera e propria malattia fin quando i compensi (in
senso fisico) o le rimozioni (in senso psichico) riusciranno a
mantenere un grado accettabile di benessere psico-fisico nella
persona.
Il tipo di risposta dipende da varie circostanze e caratteristiche
individuali: sar la personalit in senso generale che suggerir di
agire positivamente o di ripiegarsi su di se .
La manifestazione di un sintomo sia esso fisico, emotivo o di
altro genere ha secondo il modello psicodinamico - relazionale
una connotazione sociale nel senso che attraverso questo, la
persona dice qualcosa di s agli altri, ha cio una valenza
comunicativa. A causa della messa a contatto di due istanze tra loro conflittuali (convinzioni,
desideri, realizzazioni, ingiunzioni) a cui il soggetto non trova mediazione si generer un
sintomo psicologico che a sua volta ne generer uno fisico o viceversa.

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Quando il sintomo prevalentemente fisico si pu intervenire su di esso attraverso la rieducazione


posturale globale che va a svolgere la mediazione fra due articolazioni in relazione fra loro, ad
esempio la sacro-iliaca che poste a contatto diretto, senza cio la componente cartilaginea e/o la
giusta lunghezza dellapparato muscolo - tendineo a questa connesso, entrano in conflitto
doloroso fra loro, e su cui perci necessario intervenire affinch questa situazione venga sciolta,
risolta.Possiamo paragonare la mancanza di cartilagine allassenza nella persona di una emozione o
di una giusta conoscenza, di una qualit capace di svolgere quellazione di mediazione, di
scioglimento del conflitto psicologico su cui, in varie forme ,sia il Counselor che il tecnico di
R.P.G. cercheranno di intervenire.
Quando si inizia a lavorare sul sintomo pu accadere di trovarsi di fronte a vari ostacoli che, come
dicevo prima, psicologicamente sono definiti resistenze, termine che spiega molto bene anche ci
che avviene durante una seduta di R.P.G. Queste resistenze possono comparire allinizio o ad un
certo momento del dialogo fra cliente e Counselor o nella progressione in postura del paziente.
Pu significare che siamo vicini al conflitto psicologico o ad uno dei compensi fisici che tengono a
bada la comparsa del dolore acuto e che mantengono nella persona un certo stato di equilibrio. Le
resistenze possono avere varie manifestazioni: il rifiuto di una interpretazione ricevuta, un silenzio
prolungato, il cambiare discorso, oppure su un piano fisico le ritroviamo nelleccessiva rigidit di
una precisa articolazione, nella difficolt che il terapista incontra nelleseguire il lavoro in postura
che pu risultare di difficili gradi di esecuzione.
E utile sapere che le resistenze, in entrambi i casi, sono usate per far rimanere a livello inconscio,
sottosoglia il problema che riaffiorando dovrebbe essere affrontato , che potrebbe stravolgere
quellequilibrio trovato. Le resistenze sono dei limiti fisici, cognitivi, emotivi degni di
considerazione, e, se rispettati e posti allinterno di una relazione di fiducia tra il cliente/paziente e
il Counselor fisioterapista, non impediscono del tutto questo passaggio senzaltro doloroso
emotivamente e/o fisicamente ad uno altro stato di salute fisica e/o psicologica. Una volta venuto
alla luce, il conflitto non pi una difficolt ma piuttosto un punto di forza, di vitalit che la
persona pu usare per migliorare il proprio vissuto emotivo, accrescendo il livello di autostima e di
conoscenza di se stessa . Ritrovando un benessere fisico con una nuova mobilit articolare e
quindi riacquistando libert di movimento, ritrovando un benessere psicologico e quindi
riacquistando capacit perdute.
Questo processo prevede senzaltro la messa in moto di un buon grado di volont e di presa di
responsabilit da parte della persona che in entrambi gli approcci dar un apporto essenziale per la
risoluzione o il miglioramento della propria situazione.
Sar guidata verso se stessa per riavvicinare tra loro le sue due parti: conscio/inconscio, il
cervello e il diaframma, per approdare ad una personale crescita in cui il soggetto attivo dellatto
rieducativo. Nella rieducazione posturale globale troviamo come strumenti di lavoro ad esempio la
funzione respiratoria nelle sue due fasi: inspirazione (di nuovo linconscio) che sar piuttosto breve
e lespirazione ( il conscio) di durata maggiore, la decoartazione ed altro . Lazione sul campo
chiuso , necessaria per fa emergere la problematica dolorosa, trova nel Counseling psicodinamico
un corrispettivo sotto varie forme, come la capacit empatica di ascolto dellaltro per sostenere le
sue difficolt e anche per far venire alla luce il conflitto.
Questi due metodi, nella mia pratica possono essere utilizzati anche congiuntamente per lintervento
terapeutico e/o di crescita della persona, dando buoni risultati sia sul piano fisico che psichico -
relazionale.

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SEMINARIO DI STRETCHING GLOBALE ATTIVO

Caratteristiche del seminario:

Lo S.G.A. pu essere considerato uno strumento di revisione e di riequilibrio delle tensioni


muscolari anomale e dei compensi instauratisi a causa dellallenamento e dellintensa attivit
sportiva, nonch un ottimo strumento per dare forza attiva ai gruppi muscolari peculiari di ogni
gesto sportivo.
Tutto ci si tramuta in una efficace azione di prevenzione nei confronti degli infortuni e delle
patologie da sovraccarico , ma anche , poich agisce sulleliminazione dei compensi e quindi verso
leconomicit del sistema , in un aumento della performance sportiva.
E considerato, inoltre, utile strumento di prevenzione delle ricadute per la gestione in gruppo dei
soggetti rachialgici che siano gi stati sottoposti a trattamenti riabilitativi, al fine di mantenere i
risultati raggiunti, o per coloro che per attitudini posturali errate, vanno incontro a progressiva
rigidit muscolare e conseguente riduzione delle ampiezze articolari e limitazione delle attivit
quotidiane.

PROGRAMMA DEL SEMINARIO


LO STRETCHING GLOBALE ATTIVO
La Rieducazione Posturale Globale al servizio dello sport

Presentazione
La pratica sportiva : vantaggi ed inconvenienti
Aspetti di fisiologia muscolare
I concetti della R.P.G. applicati allo sport
Cenni di anatomia e biomeccanica applicati al gesto
sportivo (esemplificazioni: arto superiore - arto
inferiore)
Le posture di Stretching Globale Attivo : aspetti
scientifici e presupposti teorici
Valutazione di un atleta e dimostrazione pratica di
S.G.A.
La autopostura respiratoria
Le autoposture di S.G.A. in chiusura dangolo coxo-femorale :
indicazioni - esercitazioni pratiche
Le autoposture di S.G.A. in apertura dangolo coxo-femorale:
indicazioni - esercitazioni pratiche

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Principi Generali

Lo Stretching Globale Attivo trae i suoi principi dalla metodica riabilitativa Rieducazione Posturale
Globale (metodo del Campo Chiuso),creata da Philippe E. Souchard.
Proprio dalle osservazioni che sono scaturite dai suoi studi e dalla esperienza quotidiana ottenuta
con la pratica e linsegnamento della R.P.G., ha codificato una serie di autoposture, come
vengono in gergo definite, di allungamento muscolare da mettere a disposizione principalmente del
mondo dello sport, in sostituzione dei tradizionali esercizi di stretching, nella maggior parte dei casi
analitici ed asimmetrici e generatori di compensi.
Per meglio distinguere le due metodiche bisogna chiarire i loro campi di applicazione.
Mentre la R.P.G. ha esclusivamente finalit terapeutica e quindi va utilizzata sul soggetto malato, lo
S.G.A. va applicato sui soggetti sani, quale prevenzione delle rachialgie comuni, e sugli atleti nel
corso della preparazione atletica, in sostituzione dello stretching classico, al fine di migliorare la
performance.
Uno dei principi fondamentali sfruttato dallo S.G.A. la globalit che prevede, quindi, l
interessamento di tutti i segmenti del corpo nello stesso momento attraverso la realizzazione di
particolari autoposture che evolvono in maniera dolce e progressiva, con linteressamento pure
della respirazione, verso una posizione finale di massimo allungamento.
Unaltra caratteristica necessaria costituita dalla partecipazione attiva dei distretti muscolari
interessati dallo stiramento attraverso la contrazione isotonica-eccentrica, ricercandone cos il
rilasciamento riflesso.
Vengono utilizzate 9 (nove) autoposture, ognuna con la specificit di agire su una serie
predeterminata di catene muscolari.
Obiettivi
Come gi accennato lo S.G.A. non ha finalit terapeutica, ma preventiva trovando perci
applicazione in modo elettivo:
! Nella pratica sportiva, in alternativa allo stretching tradizionale, per permettere un maggiore
allungamento muscolare, controllato attivamente dal soggetto con sequenze coordinate. Ci
realizza un riequilibrio delle tensioni muscolari che permette cos una maggiore economia del
sistema con un aumento quindi della performance atletica. Sembra, inoltre avere una buona
efficacia nella prevenzione delle patologie da sovraccarico muscolo-tendinee.
! Nella profilassi delle rachialgie comuni, allo scopo di prevenire la comparsa di dolori specie di
origine posturale, e come attivit di mantenimento dopo essere stata risolta la manifestazione
patologica, per integrare il giusto autocontrollo delle posizioni nelle attivit quotidiane e come
igiene posturale in generale.

FRASCATI (RM)
GIUGNO 2006
DOCENTE: Ft MELI ORAZIO
PER INFORMAZIONI: info@airpg.it

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