INSIEME 2

Insieme
Numero 1, 2017
3 Editoriale Lintervista
5 Panotticlub 28 Giordano Cassina
Tavola rotonda Riflessioni
6 Cocaina 31 Amore e psiche
10 Cannabis Thc Natura
32 Ginkgo biloba, lalbero della
Riflessioni vita
13 Discorso ai diciottenni
Escursioni del Club 74
14 Le pennellate di Alessandra 34 Giro dei Presepi del Ticino
Uscite del Club 74 36 Visita Studi RSI di Comano
16 Gita lacustre 35 Caro dottore
Gruppo fiabe con Dr. Lom- Lintervista
bardi 38 Willy Lubrini
18 La sposa sirena Rassegna stampa
20 La palla di cristallo 44 Il dibattito
46 Manuale di difesa contro il
Uscite del Club 74
populismo autoritario
23 Uscita pattinaggio a Melide
La parola ai nostri lettori
24 Carnevale 2017
26 Capodanno 2017 secondo
Lorenzo
27 Ciao, inguaribile idealista

Hanno partecipato a questo numero dInsieme:

Manolo, Valeria, Rio, Valentina, Alessandra, Monica, Enrico,
Mattia, Gro, Elena A., Andrea, Lorenzo, Cristina, Elena
...e molti altri ancora!!!

Redazione Insieme, c/o Club 74 - OSC, Via Ag.Maspoli, 6850 Mendrisio - Quartiere Casvegno
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Editoriale
Care lettrici e cari lettori,
desideriamo intraprendere
questo cammino editoriale
nel primo numero del 2017,
enunciando una citazione di
Milan Kundera, poich que-
stanno contrassegnato da
partenze di figure professio-
nali che hanno lasciato e la-
sceranno unimpronta signifi-
cativa allinterno dellOSC.
Non c niente di pi bello
dellistante che precede il
viaggio ,
listante in cui lorizzonte del
domani
viene a renderci visita e a
raccontarci le sue promesse.
Due interviste rappresentano
questo numero.
Lo Chef Giordano Cassina
che per ben 29 anni ha rap-
presentato, condotto e ac-
compagnato la brigata della
cucina con vivo desiderio e
passione.
Leducatore e infermiere Willy
Lubrini che con caparbiet e
affezione negli anni ha lavo-
rato con i giovani, sia allinter-
no che allesterno dellOSC,
con persistenza, mantenen-
do saldi idee e valori. Voglia-
mo citare una sua afferma-
zione: in questo luogo ho la-
vorato respirando un forte
senso di comunit.
Non possiamo poi non prean-
nunciare le future e quasi im-
minenti partenze di due colle-
ghi animatori a noi cari, che
hanno condiviso con noi idee
e progetti, gioie e dolori, mis-
sione e concetti. Romina ed
Ivo.
Abbiamo abbandonato lanno
appena passato, citando le-
ditoriale dellultimo numero
del menzionato anno, stato
un 2016 sciagurato. Caratte-
rizzato da terremoti, sciagure
naturali e tragedie nel mare.
Sfortunatamente parrebbe
che questanno, 2017, non cambiamenti e alle violenze
sia iniziato tanto diversamen-
te.
Il nostro pensiero va a chi in
questo momento si trova ad
Amatrice. A quelle persone
che, dopo il sisma di magnitu-
do 6.o che ha distrutto le loro
case, nella notte tra il 23 e il
24 agosto 2016, vivono at-
tualmente in container circon-
dati e avvolti dalla neve; e
agli ospiti dellhotel Rigopia-
no, nel comune di Farindola,
sul versante pescarese del
Gran Sasso che il giorno 19
gennaio, stato sommerso
dalla neve e dagli alberi tra-
scinati da una valanga; la
massa di neve e detriti hanno
investito in pieno la struttura,
spostando un parte dellhotel
di circa 50 metri.
Non possiamo poi non citare
la dipartita del sociologo e fi-
losofo polacco Zygmunt Bau-
man famoso per essere il teo-
rico della Societ Liquida. A
questo proposito riportiamo
un articolo uscito su Repub-
blica del 10 gennaio.
Per Bauman, infatti, il tessu-
to della societ contempora-
INSIEME 3
nea, sociale e politico, era li-
quido, cio sfuggente a ogni
categorizzazione del secolo
scorso e quindi inafferrabile.
Questo a causa della globa-
lizzazione, delle dinamiche
consumistiche, del crollo del-
le ideologie che nella post-
modernit hanno causato
uno spaesamento dellindivi-
duo e quindi la sua esposi-
zione brutale alle spinte, ai
della societ contemporanea
dellincertezza, che spesso
portano a omologazioni col-
lettive immediate e a volte in-
spiegabili per esorcizzare la
solitudine del cittadino glo-
bale, come si chiama uno
dei suoi lavori pi celebri.
Laccoglienza e i migranti.
Un altro tema fondamentale
del pensiero di Bauman, uno
degli intellettuali pi aperti al
confronto umano e allintera-
zione con la viva realt, era il
rapporto con laltro e dun-
que anche con lo straniero.
Soprattutto durante le ultime
crisi migratorie che hanno
coinvolto lEuropa dopo le
primavere arabe e la guerra
civile in Siria, Bauman sta-
to sempre un intellettuale in
prima linea a favore dellac-
coglienza dei profughi e dei
migranti scappati dallorrore.
Detestava la nuova Europa
dei muri e del razzismo, nuo-
va perversione della societ
contemporanea spaventata
dalla perdita di un benessere
fragile e anonimo e preda di
un demone della paura

sempre pi ingombrante.
Fondamentale, in questo
senso, stato il suo Stranie-
ri alle porte (ed. Laterza).
Un giorno Lampedusa, un
altro Calais, laltro ancora la
Macedonia, notava in una
recente intervista a Repub-
blica. Ieri lAustria, oggi la
Libia. Che notizie ci atten-
dono domani? Ogni giorno
incombe una nuova tragedia
di rara insensibilit e cecit
morale. Sono tutti segnali:
stiamo precipitando, in ma-
niera graduale ma inarresta-
bile, in una sorta di stan-
chezza della catastrofe.
La terra desolata. A que-
sto proposito, Bauman ag-
giungeva: Questi migranti,
non per scelta ma per atroce
destino, ci ricordano quanto
vulnerabili siano le nostre vi-
te e il nostro benessere. Pur-
troppo nellistinto umano
addossare la colpa alle vitti-
me delle sventure del mon-
do. E cos, anche se siamo
assolutamente impotenti a
imbrigliare queste estreme
dinamiche della globalizza-
zione, ci riduciamo a scarica-
re la nostra rabbia su quelli
che arrivano, per alleviare la
nostra umiliante incapacit di
resistere alla precariet della
nostra societ. E nel frattem-
po alcuni politici o aspiranti
tali, il cui unico pensiero so-
no i voti che prenderanno al-
le prossime elezioni, conti-
nuano a speculare su queste
ansie collettive, nonostante
sappiano benissimo che non
potranno mai mantenere le
loro promesse. Ma una cosa
certa: costruire muri al po-
sto di ponti e chiudersi in
stanze insonorizzate non
porter ad altro che a una
terra desolata, di separazio-
ne reciproca, che aggraver
soltanto i problemi.
Con questo prodotto nutria-
mo la speranza che il 17 ca-
ratterizzi un anno fortunato e
che coloro che governano i
nostri Paesi prendano spun-
to e traggano insegnamenti
dalle parole di Bauman. Le
catastrofi naturali non si pos-
sono evitare ma si potrebbe-
ro prevedere, i muri dellEu-
ropa si possono abbattere!
Come non preannunciare il
nostro progetto carnevale-
sco. Progetto che ormai da 6
anni ci permette di essere
presenti alle sfilate di Novaz-
zano e Castel San Pietro. La
scelta del tema, come ogni
anno, quella di far fronte a
fatti e comunicati che carat-
terizzano la realt Elvetica e
o ticinese.
La chiusura degli uffici po-
stali , questo il tema scelto
dal segretariato del Club 74.
La posta Svizzera, in data 26
ottobre 2016, ha preannun-
ciato la chiusura di oltre 500
uffici postali nella Confedera-
zione, e Massimiliano Ay,
Deputato al Gran Consiglio
della Repubblica e Canton
Ticino, in uninterrogazione al
Consiglio di Stato, sottolinea
che nel 2001 il popolo sviz-
zero poteva contare su 3500
uffici postali distribuiti sul ter-
ritorio nazionale, oggi ne re-
stano 1500 che ora saranno
ridotti a soli 800.
Il nostro carro, questanno
triplicato, accoglier La po-
sta Quo Vadis?.
INSIEME 4
Due sono state le tavole ro-
tonde organizzate dalla no-
stra allieva Claudia in con-
clusione del suo progetto di
stage, stage terminato alla fi-
ne del 2016. Sono stati af-
frontati temi inerenti le dipen-
denze, in particolare da co-
caina e da THC, e diversi
sono anche stati gli appunta-
menti del gruppo Fiabe con il
Dr. Lombardi. Ricordando
che queste occasioni, dove
la parola circola, sono un im-
portante momento di con-
fronto didee, dascolto e di
espressione verbale.
Le attivit che hanno caratte-
rizzato la chiusura dellanno
appena passato sono state
di diversa natura e interesse,
dalla visita agli studi della
RSI, alla gita lacustre, dove
gli impavidi e novizi pescatori
si sono avventurati nelle ac-
que del bacino sud di Agno e
al Maglio di Colla.
Molteplici sono stati anche i
momenti dincontro organiz-
zati durante le feste. Il con-
sueto pranzo di Natale, del
25 dicembre, organizzato dal
municipio per le persone so-
le; la cena del 31 dicembre
presso un ristorante italiano,
dove una ventina di persone
hanno potuto festeggiare in-
sieme la chiusura del 2016.
E lo scambio dauguri presso
la Valletta il primo gennaio.
 INSIEME 5
Panotticlub

Tavola rotonda del 2 dicembre 2016
Cocaina
Illusione, utopia, degra-
do fisico, astinenza, vita
reale
Abbiamo avuto lonore di
partecipare alla tavola ro-
tonda al Prestin Vecc
dellOSC venerd 02 di-
cembre 2016. Ne hanno
preso parte utenti, ex-
utenti, animatori e il mode-
ratore Dr. Preve, tutti radu-
nati a cerchio in una salet-
ta molto ospitale.
Si tratta della seconda edi-
zione della serie di incontri
finalizzati a coinvolgere e
far conoscere temi tanto
interessanti quanto com-
plessi. Questa volta abbia-
mo parlato di Cocaina,
una sostanza stupefacen-
te.
Per quanto riguarda il con-
cetto di dipendenza in ge-
nerale vi rimandiamo alla
lettura dellarticolo sulla
prima edizione della tavola
rotonda dal tema Alcol
apparso sul nostro giorna-
le Insieme n. 3 del 2016
pagg. 16-17 dove viene
data spiegazione esausti-
va in merito. Questo testo
risulter pi comprensibile,
per non ripetere concetti
gi inseriti precedente-
mente, se si letta la pri-
ma edizione appena citata.
Questo secondo progetto
stato organizzato brillan-
temente dallallieva opera-
trice int. 1: in collaborazio-
ne con il paziente int. 2: e
con la supervisione del
mod.: del Centro compe-
tenze.
Come introduzione, abbia-
mo potuto apprezzare un
piccolo filmato che ci ha
reso lidea sulleffetto e su
come si comincia a venire
in contatto con questa so-
stanza. In sintesi abbiamo
visto un pupazzo sano e
carino che cammina da
solo; sulla sua via vede
della cocaina e inizialmen-
te non ci fa caso e nean-
che sa di cosa si tratta; la
seconda volta che la in-
contra invece, incuriosito,
la prova e per un istante si
sente talmente bene che si
immerge in una sorta di
volo, benessere e poi con-
tinua il suo cammino; la in-
contra ancora in pi occa-
sioni e ogni volta la utiliz-
za, ma pur trattandosi
della stessa sostanza man
mano che ne prosegue lu-
so, il suo aspetto sempre
pi brutto e sciupato e lef-
fetto sempre meno gratifi-
cante fino a non dargli pi
stimoli. Si tratta, per lui, or-
mai solo di un bisogno, so-
INSIEME 6
lo di una dipendenza; con-
tinua ugualmente ad usare
la droga, non pi per il bel-
lissimo effetto iniziale ma
solo per sopperirne la
mancanza. Si vede bene il
degrado fisico: prima il pu-
pazzo bello e pimpante
poi col tempo si muove
sempre pi rovinosamente
e peggiora con la continui-
t delluso della sostanza.
Visto il miraggio e lillusio-
ne della felicit ricercata
nella cocaina, questa illu-
strazione rende pienamen-
te lidea della pericolosit
delluso di qualsiasi droga,
sia a livello fisico che psi-
cologico.
Il pubblico stato molto at-
tivo nella partecipazione,
infatti ci sono stati molte-
plici importanti interventi.
Testimonianze confermano
che si inizia a consumare
cocaina per vizio, per il
piacere del flash della
sostanza senza pensare
alle conseguenze negative
future, a volte anche per-
ch non si conoscono que-
ste conseguenze. In effetti,
si tende a perdere la fami-
glia, il lavoro, soldi, amici,
il sonno, laffetto dei figli, la
casa

Si parla di effetti devastan-
ti, di persone che hanno
iniziato grazie al consiglio
di amicizie sbagliate e per
questo hanno rovinato la
propria salute. Una volta
smesso lutilizzo di cocai-
na, il rischio di recidiva esi-
te purtroppo ma si sottoli-
nea molto anche il fatto
che con una grande forza
di volont si pu uscire da
qualsiasi dipendenza (vo-
lere potere).
Lo stesso discorso lo si
pu fare rispetto alla pos-
sibile rinuncia di esagerare
nel cibo, ridimensionando-
si a praticare una dieta sa-
na ed equilibrata.
Una persona inizia con la
cocaina perch apparente-
mente provoca aggradi-
mento, stimola certi ormo-
ni del piacere; nella vita ci
sono tante attivit che
danno un aggradimento
maggiore a lungo termine
rispetto alluso di una so-
stanza che aggrada solo
momentaneamente e
scombussola il futuro.
Ci si concentrati ad affer-
mare la fondamentale im-
portanza di fare prevenzio-
ne, spiegare gi ai bambini
i danni sulla salute provo-
cati dalla droga, prima che
capiti di provarla, perch
nella maggior parte delle
volte si comincia ad entrar-
ne in contatto in quanto
non si hanno conoscenze
in merito. Non vero che
un bambino non pu capi-
re, anzi gli si pu salvare
la vita.
Ci sono 2 fasi dellutilizzo
della cocaina. La prima dal
nome rinforzo positivo si ri-
ferisce alla fase iniziale
dove la droga ha ancora
effetti piacevoli, mentre la
seconda si chiama rinforzo
negativo e si attribuisce al-
la fase in cui gli effetti co-
minciano a diventare insta-
bili ed a ridursi nel tempo
fino a scomparire.
Dal punto di vista terapeu-
tico, da una ricerca si ap-
pura che il successo o me-
no di guarigione dipende
tanto dallambiente in cui
ci si trova.
Infatti, da uno studio con i
topi hanno scoperto che
quelli messi in una stanza
da soli con due provette,
una riempita con cocaina e
una con acqua, essi sono
stati attratti solo dalla pro-
vetta con la cocaina; men-
tre un altro studio con le
stesse provette ma con
laggiunta di un buon am-
INSIEME 7
biente, i topi hanno reagito
meglio nel senso che lam-
biente ha contribuito ad at-
tirarli anche verso la pro-
vetta acquosa (senza dro-
ga).
Quindi volere potere ri-
ferito allastinenza e alla
guarigione si potenzia se
accompagnato da un luo-
go idoneo e persone ospi-
tali, di sani principi.
Ci sono tante caratteristi-
che attorno al tema delle
dipendenze destruenti, ma
la maggior causa riscon-
trata, sono i fattori di ri-
schio nella famiglia dori-
gne; da qui si parte princi-
palmente per la diagnosi
iniziale della cura.
Quando si parla di consu-
mo di cocaina, ci si riferi-
sce, oltre al consumo della
sostanza di per s stessa,
in grande percentuale al
consumo di un comporta-
mento, di un rito, di unabi-
tudine, immerso in una
cerchia di persone che
fanno uso della stessa so-
stanza e reagiscono alla
stessa con una vita distac-
cata dalla realt, incompa-
tibile con il mondo esterno
ad essi e con discorsi che
hanno poco a che vedere

con pensieri paragonabili
alla normalit. Tutto sem-
bra avere un risvolto posi-
tivo, i problemi non si per-
cepiscono e non si affron-
tano, si procede spediti
verso ogni cosa, si con-
vinti che tutto sia possibile,
non esistono ostacoli, si
crede che tutto sormon-
tabile senza fatica: si per-
cepisce un senso di onni-
potenza, non si sente n
sonno n fame, si crede di
avere unenergia inesauri-
bile.
Ma, a questo punto, rite-
niamo importante sottoli-
neare nuovamente che si
tratta tutto di un inganno
dei sensi e della mente,
una vera e propria contor-
sione della realt e delle
azioni anche se si pensa
di essere in un mondo ve-
ro al momento, che di ve-
ro, per, non ha nulla! Ci si
risveglia poi con vaghi ri-
cordi di ci che si fatto la
sera prima pericoloso.
Lattrazione ad avere una
continuit nel consumo si
basa quindi maggiormente
sul rito del consumo, la
parte psicologica della di-
pendenza, quella pi diffi-
cile da elaborare e da ri-
solvere, quella pi lunga
da superare e quella che
necessita di una buona
psicoterapia di supporto
alla guarigione. La dipen-
denza fisica si estingue
essenzialmente abbastan-
za velocemente e autono-
mamente quando si ab-
bandona lassunzione del-
la sostanza causante il
malessere creatosi.
Gran parte dei cocainoma-
ni sono talmente disabitua-
ti a pensare, a causa del
continuo effetto esterno
della sostanza che ragiona
per loro (nella maggior
parte dei casi con pensieri
rivolti a come e cosa rac-
contare per procurarsi la
dose), che hanno molta
difficolt ad ascoltare atti-
vamente il prossimo. Un
ulteriore problema e dilem-
ma che minaccia il rientro
di queste persone nella
societ comune.
La cocaina una droga
costosa rispetto ad altre, la
chiamano la droga dei ric-
chi perch una dose ha cumulo di domande, ci si
uneffetto corto e per avere accorge davvero che si ha
una copertura per tutto il
giorno se ne necessita una
grande quantit; una dose
tira laltra. molto consu- conto di non aver vissuto
mata anche tra politici e
gente altolocata. Per que-
sto motivo, a differenza
dellalcool e delleroina che volezza del vuoto delle
sono droghe che emargi-
nano a priori dalla societ,
la cocaina immerge le per-
sone in una societ fasulla
ma pur sempre di una cer-
chia si tratta.
INSIEME 8
La cocaina una droga
subdola, non ubriaca, non
facilmente attribuibile e
visibile su chi ne fa uso,
per alliena, arreca pen-
sieri amplificati, illude di
avere risorse infinite, porta
il consumatore a vivere
mentalmente su un altro
pianeta mentre vive per
solo sulla terra, unutopia
(credenza falsa); come un
essere umano che vive da
leone senza preoccuparsi
di cuocere la carne per po-
terla digerire.
Quando finisce leffetto
della cocaina e se non si
riesce a procurarne altra o
se si finisce in prigione
(grazie allillegalit del
consumo e/o spaccio), si
percepisce il malessere
della mancanza, astinenza
e si comincia, solamente a
questo punto, a farsi un
effettivamente un proble-
ma sulla propria identit
personale e ci si rende
niente al di fuori dellazio-
ne esterna di qualcosa che
non esiste; qui la consape-
fondamenta concrete e du-
rature della vita. A tale pro-
posito, si accenna alla me-
tafora di partire in vacanza
con due valigie (inizio del
consumo) e ritornare poi a
casa con una sola (interru-

zione del consumo). Oltre
a non costruire, si perde.
Alcuni consumatori di que-
sta sostanza per calmare
leffetto del flash le abbi-
nano il fumo di cannabis
(THC) o addirittura leroi-
na. Dal punto di vista me-
dico allarmante quando
leffetto della cocaina cal-
ma.
Sul mercato illegale della
cacaina ne sono in com-
mercio diversi tipi: quella
pura (quasi introvabile),
quella tagliata con anfeta-
mina o farmaci o addirittu-
ra fertilizzanti (che poten-
ziano leffetto e cos piace
di pi leffetto). A dipen-
denza del costo che varia
da fr. 50. a fr. 150. a
dose, si pu risalire al tipo
di taglio eseguito. Tuttaltro
che facile fidarsi, dunque;
a volte neanche di cocaina
si tratta!
Un uso prolungato nel
tempo provoca paranoie e
paure grazie allutopia in
cui si vive.
Il meccanismo di ricerca di
questa droga opprimen-
te, infatti parte dalla ne-
cessit di utilizzo al pen-
siero ossessivo su come
trovare la prossima dose e
la propria messa in atto;
uno sbattimento che non
lascia il tempo alla mente
di riflettere ad altro, i pen-
sieri diventano alieni e fi-
nalizzati solo alla necessi-
t/desiderio di consumare;
una volta trovata e usata, il
cocainomane ritrova la
tranquillit psicologica si conto della situazione
(momentanea). Visto che
leffetto dura poco, se si
fanno due conti, si vive
praticamente sotto uno
stress psicologico costan-
te. Lo spazio mentale alla
realt, dunque, impedito.
Si accenna questo discor-
so anche per certi atleti
che per la volont dincre-
mentare le loro prestazioni
fisiche e ottenere tempi di
recupero molto pi brevi,
assumono certi tipi di dro-
ghe tra cui la cocaina. Non
raro per che di conse-
guenza riportino poi pro-
blemi cardiaci, ictus, e
non solo loro!
Ci si chiesti se possibi-
le controllare la voglia del
piacere e la risposta di-
pende tutto dallimpegno e
dalla motivazione del sin-
golo. Si afferma che pi ci
si accontenta delle cose
che si hanno (amici, lavo-
ro, vita sociale, ) e meno
si andr a ricercare il pia-
cere in qualcosaltro (dro-
ga, escort, ).
Dopo una vita da sballo,
per ritornare a calibrare
equilibratamente la propria
vita auspicabile mettere
INSIEME 9
su una bilancia la serie di
piaceri in contrapposizione
alla serie di casini (svan-
taggi) che provoca la co-
caina. Per capire e render-
bene farne un bilancio dei
pro e dei conto, per studia-
re poi una strategia in mo-
do da prediligere una vita il
pi possibile sana.
Una frase molto importan-
te da tenere presente in
ogni ambito della vita, sug-
gerita dal medico psichia-
tra moderatore di questa
tavola rotonda : se si di-
ce s una volta alla mali-
gnit, difficile in seguito
dire un NO. Ma il no la
maggior parte delle volte
salva la vita e in ogni caso
c sempre tempo per tro-
vare loccasione buona per
dire S.
Grazie per la preziosa at-
tenzione e per la parteci-
pazione.
Monica

Tavola rotonda del 16 dicembre 2016
Cannabis Thc
Salute, criminalit, lega-
lizzazione
Abbiamo avuto lonore di
partecipare alla tavola ro-
tonda al Prestin Vecc del-
lOSC venerd 16 dicembre
2016. Ne hanno preso par-
te utenti, ex-utenti, anima-
tori e il moderatore Dr. Pre-
ve, tutti radunati a cerchio
in una saletta molto ospita-
le.
Si tratta della terza e ultima
edizione della serie di in-
contri finalizzati a coinvol-
gere e far conoscere temi
tanto interessanti quanto
complessi. Questa volta
abbiamo parlato di Canna-
bis - THC, una sostanza
stupefacente.
Per quanto riguarda il con-
cetto di dipendenza in ge-
nerale vi rimandiamo alla
lettura dellarticolo sulla pri-
ma edizione della tavola
rotonda dal tema Alcool
apparso sul nostro giornale
Insieme n. 3 del 2016
pagg. 16 - 17 dove viene
data spiegazione esaustiva
in merito. Inoltre per capire
meglio certe dinamiche le-
gate alluso di droghe vi ri-
mandiamo alla seconda
edizione dal tema Cocai-
na sull Insieme n. 1 del
2017 pagg. 6 - 9. Que-
sto testo risulter pi com-
prensibile, per non ripetere
INSIEME 10
concetti gi inseriti prece- gradita presenza.
dentemente, se si sono let- Scienza astratta
te la prima e seconda edi- illegalit coatta
zione appena citate. nascosta dal sole
perch la gente ne va mat-
Questo terzo progetto ta.
stato organizzato brillante- Molteplici usi
mente dallallieva operatri- scusi signore
ce int.1: in collaborazione se ho bisogno
con il paziente int.2: e con di amore nel cuore.
la supervisione del mod.:
del Centro competenze. Si spiegato che la cana-
pa utilizzata su diversi
Come introduzione, abbia- fronti e pi precisamente si
mo potuto apprezzare la usa per creare tessuti dallo
lettura di una raffigurativa stelo della pianta, ad
poesia rap che cita: esempio i marinai ne crea-
no le corde delle navi, le
CANNABIS banche ne fabbricano certi
tipi di banconote, poi anco-
La terra promessa ra viene adoperato per
stato mentale creare vestiti, trucchi, isola-
rifugio parziale zioni delle case. Si accen-
per chi deve scappare. na anche il suo impiego in
Affrontare la morte alternativa al petrolio. Altro
non semplice uso viene identificato per
ritrovare per poi perdere creare il medicinale che
un temporaneo complice. prende il nome di indica
Nube di fumo che serve per curare diver-
consumo a fiamma lenta se malattie. Lutilizzazione
meditare sullessenza pi conosciuta e che crea
di un destino che ti tenta. molteplici problemi alla sa-
Risveglio dellanima lute quella ricreativa per
matematica empirica cui i fiori di canapa vengo-
condividere assieme no fumati rilasciando THC
in una societ cinica. nel nostro cervello; il THC
Male minore crea dipendenza, denomi-
linterno di un seme nato quindi, anche sostan-
volere poi solo za stupefacente.
stare bene.
Ci che cresce C ancora molta confusio-
coltivare la pazienza ne e ci sono molti pregiudi-
provenienza antica zi che portano socialmente

a delle credenze ancora
banalizzate e sbagliate sul-
la coltivazione generale
della canapa. In effetti, i
contadini sono tuttoggi mal
visti perch si crede che la
finalit di tutte le coltivazio-
ni sia per uso personale
come droga, mentre in ve-
rit, come gi accennato,
la canapa si utilizza da se-
coli anche per svariati sco-
pi che non hanno nulla a
che vedere con la sostanza
stupefacente. In realt que-
sta pianta molto pi resi-
stente di altre piante, per
questo viene preferita ad
altre. Solo recentemente si
scoperto che la cannabis
si pu fumare e che grazie
al THC che libera si posso-
no avere degli effetti psico-
tici o in positivo una ridu-
zione dellansia,
Ci si soffermati sulluso
ricreativo della cannabis.
Non bisogna sottovalutare i
danni che pu creare an-
che se definita una dro-
ga leggera.
La pericolosit del THC
seria ed fondamentale
sapere, come detto duran-
te le tavole rotonde prece-
denti ma che riteniamo im-
portante ripetere e ricorda-
re che ad oggi si conosce
solo una minima parte de-
gli ormoni del cervello in-
taccati e modificati dal suo
effetto, per questo non si
possono curare farmacolo-
gicamente tutti i sintomi; al-
cuni di loro rimangono pur-
troppo inesplorati e di con-
seguenza ancora indecifra-
ti, ma per fortuna, con la-
stinenza da THC il nostro
corpo si riforma da solo e
ritorna alla normalit, lo
stesso principio che vale
per qualunque droga.
importante sapere che
nella pianta della canapa ci
sono 50 60 molecole (il
THC solo uno di quelli
noti) diverse che a loro vol-
ta hanno altrettanti effetti
diversi sul nostro cervello;
dunque impossibile ricono-
scerli e trattare tutti i sinto-
mi che ne derivano.
Questa sostanza ha degli
effetti collaterali come
paranoie, paure, aggressi-
vit e sintomi psicotici; se
una persona soffre gi di
turbe psichiche, il THC pu
accentuarle e peggiorarle.
La cannabis pu dare di-
pendenza, infatti la sua
mancanza provoca agita-
zione. Per contrastare tale
astinenza, i medici prescri-
vono dei neurolettici, dei
farmaci che agiscono sugli
ormoni noti per ridurne la
quantit in eccesso.
Come uso terapeutico per
malattie gravi come lal-
zeihmer, la sclerosi multi-
pla, le crisi epilettiche e i
disturbi post-traumatici da
stress, in sostituzione alla
morfina, viene prescritto
spesso un derivato della
canapa, visto che, in con-
fronto, questo d uninsor-
genza di sintomi astinen-
INSIEME 11
ziali minori. Si stanno stu-
diano, persino, dei farmaci
con composizioni specifi-
che in modo da poter con-
trastare lobesit e il sotto-
peso.
Rispetto alluso di canna-
bis, c una reale confusio-
ne tra la nostra illegalit al
consumo e la sua legaliz-
zazione gi avvenuta in
certi altri paesi.
Si sottolinea il fatto che i
vertici delle industrie, come
ad esempio quelli noti che
regolano la costituzionalit
dellalcool, hanno principal-
mente degli interessi eco-
nomici da salvaguardare,
solo in seguito riflettono sui
danni legati alla salute. Il
discorso sulla legalizzazio-
ne della cannabis va avanti
da tempo; non sono ancora
arrivati ad una soluzione
definitiva, in quanto una
decisione difficile da pren-
dere perch comprende
tanti pro e contro da tenere
in considerazione. In tal
senso, si valuta spaziando
dal problema economico,
alla rimozione della crimi-
nalit organizzata che sta a
monte dello spaccio nel
mercato nero e solo infine
si prende in considerazione
un piano medico/terapeuti-
co abbinato.
Inoltre ci sono vari tipi di
cannabis e la politica di
ogni paese si regola con
leggi precise che integrano
e valutano la complessit
delle esigenze del posto.

Si sottolinea il fatto che
nella campagna di preven-
zione mondiale per quanto
riguarda lopportunit di
rendere legale lacquisto
ed il consumo di canapa,
stato coinvolto, oltre a molti
vertici politico-economici,
solo un medico e questa
circostanza va a testimo-
niare che in questo fran-
gente si reputano i medici
delle figure inutili a livello di
profitti; si nota cos quanta
maggior importanza si d
allinteresse economico ri-
spetto a quello della salute.
Lo stesso discorso vale in
tutti gli ambiti in generale
dove coinvolta anche le-
conomia. Il ruolo dei medici
viene cos fortemente ba-
nalizzato, in quanto si re-
putano coloro che possono
curare ogni malanno anche
se in realt sappiamo che
non cos perch la medi-
cina non fa miracoli!
In molti pensano che il
proibizionismo, comunque,
non sia mai la soluzione
migliore, esso infatti crea
facilmente il sovraffolamen-
to della popolazione carce-
raria conseguente a violen-
ze, furti, denuncie, legati al
mercato nero e alla crimi-
nalit organizzata.
In merito allacquisto su in-
ternet di cannabis, non si
sa realmente cosa si com-
pra, certe cose sono illegali
in quanto arrivano da per-
cursori dubbi o ignoti.
Per quanto riguarda lorga-
nizzazione del nostro can-
tone rispetto al piano tera-
peutico, un referendum va-
luta la vendita di cannabis
in farmacia in collaborazio-
ne con il medico cantonale,
con delle regolamentazioni
che inglobano un business
dei controlli. Si pensa di
dare un farmaco a base di
tale sostanza, con ricetta
medica, a pazienti con pre-
cisi disturbi e quindi non a
chiunque. Con la legalizza-
zione i consumatori sareb-
bero probabilmente sche-
dati e quindi sotto stretto
controllo. ancora tutto in
aria, non c ancora niente
di preciso.
Dagli studi noti non si pu
escludere di arrivare ad
una overdose da canna-
bis ricreativa, visti i molte-
plici effetti diversi su perso-
na e persona.
Nel nostro cervello la satu-
razione massima di recet-
tori possibilmente intacca-
bili dal THC e quindi di per-
cezione della sostanza,
ammonta all80 % della ca-
pacit totale, unassunzio-
ne maggiore non da effetti
maggiori di stona, anzi
unassunzione maggiore
pu provocare danni fino
appunto alla overdose.
Ci sono tanti fattori di ri-
schio legati alle diverse va-
riet di cannabie che met-
tono in pericolo la salute,
quali le sue diverse con-
centrazioni, le sue diverse
INSIEME 12
varianti e le sue diverse
provenienze.
Si accenna alle teorie ga-
tes ovvero significa che lu-
so di una sostanza pi leg-
gera come nicotina, THC o
alcool, apre spesso il can-
cello ad altre droghe pi
pesanti come eroina o co-
caina, visto che si crea un
flusso oscillante dutilizza-
zione nellarco della vita.
Si distinguono la differenza
di interazione sulleffetto tra
alcool e THC, il primo in-
teragente mentre il secon-
do introspettivo, introvetti-
vo.
Ci si sofferma sullafferma-
zione che uno psichiatra,
da una parte potrebbe ca-
pire meglio il problema del-
le dipendenze di un pa-
ziente se ci passato an-
che lui, ma daltro canto se
una persona ha vissuto la
dipendenza non riesce vo-
lentieri ad essere distacca-
to verso il problema.
Tutto sommato, impor-
tante essere educati al
consumo, allargare il con-
cetto di cosa bene e cosa
non lo , comunicare, quin-
di: la miglior cura sempre
la prevenzione e per preve-
nire bisogna conoscere.
Ringraziamo per la caloro-
sa partecipazione e augu-
riamo a tutti unottima salu-
te.
Monica

Riflessioni
Discorso ai diciottenni
Buongiorno a tutti voi ma
soprattutto a voi ragazzi,
dopo lintervento del sinda-
co che ci ha illustrato nel
dettaglio pregi, virt, spe-
ranze e progetti del nostro
comune lasciatemi dire
due parole su di un argo-
mento apparentemente fri-
volo ma che ben si lega al-
la vostra raggiunta et e
che anzi la riassume in
molte, per non dire tutte, le
sue sfaccettature.
Largomento : Il tempo
che passo davanti allo
specchio.
Ho avuto anchio diciot-
tanni, ho due figli che orbi-
tano attorno a quellet e
quindi posso parlare con
cognizione di causa su
quanto tempo ho passato
e si passa davanti allo
specchio: quanta cura per
il look, per limmagine, per
inveire contro i capelli che
non ubbidiscono ma so-
prattutto quanto tempo
perso alla ricerca di quei
maledetti brufoli che ci ro-
vinano lesistenza
Ma voi avete diciottanni e
forse lo specchio lascia
trasparire anche altre im-
magini e pensieri. Parafra-
sando uno spezzone di un
vecchio film con Benigni e
Troisi si potrebbero buttare
l tre domande allappa-
renza banali ma fonda-
mentali per tutti noi: e allo-
ra specchio dimmi: Chi
sono? dove vado? cosa
porto?.
INSIEME 13
Chi sono? Io essere unico, ciale e lavoro per tutti. Do-
diverso da tutti gli altri, il ve non si debba vivere una
pi importante uomo sulla vita precaria senza sicu-
terra, nato per caso, per rezza per il domani.
fortuna o per qualsiasi al-
tra ragione in questo luogo Cosa porto? A questa do-
aperto, tollerante, tranquil- manda non posso rispon-
lo, agiato, ricco. Io che mi dere io per voi, la risposta
definisco potenzialmente la dovete costruire giorno
capace di dare il mio con- per giorno, con il vostro
tributo agli altri: vicini e impegno, agire, pensiero.
lontani, capace di costruire E magari alla fine della
ponti ma soprattutto capa- giornata quando state per-
ce di distruggere muri che dendo lennesima battaglia
sono da sempre simbolo di contro quel maledetto bru-
chiusura, di ottusit, di in- folo vi sentirete ancora pi
differenza verso gli altri contenti per tutto quello
meno fortunati. che avete fatto per voi e
per gli altri.
Dove vado? Quale mondo
voglio trovare e costruire? Questo il mio augurio
Magari un mondo solidale, per tutti voi ma soprattutto
senza guerre e disparit, per voi ragazzi.
una terra che sia meravi-
gliosa eredit per le gene- Buone feste e auguri per il
razioni che verranno. vostro futuro.
Quale Svizzera voglio per
me e per gli altri? Un pae- Mauro
se aperto, generoso, che
mi ren-
da or-
goglio-
so di
essere
esem-
pio di
tolle-
ranza
e con-
viven-
za pa-
cifica.
Dove
vi sia
giusti-
zia so-

Le pennellate di Alessandra
Caro diario,
che piacere ritrovarti con
le tue amiche pagine bian-
che sulle quali scrivere,
con cui provare di nuovo a
sognare!
Mi sono destata di primo
mattino cos come sem-
pre e ho consentito ai
pensieri di spaziare.
Inizia una nuova giornata
da affrontare con positivit
e coraggio.
Carissimo mio diario aiuta-
mi a mantenere aperti i
miei orizzonti, a conserva-
re la capacit di introspe-
zione ed analisi, a far s
che io pur nella mia fragili-
t mantenga la rotta.
Penso ai giorni trascorsi,
ai crepuscoli e alle aurore
che si sono alternati: mo-
menti di autentica gioia in
cui mi sono sentita viva e
ho percepito il battito del
mio cuore, attimi di scon-
forto e paura
La vita forse linsieme di
tutto questo, ma il sognare
ci viene in aiuto.
Si preannuncia una matti-
nata di sole nonostante la
fredda temperatura di gen-
naio: ecco un nuovo gior-
no potenzialmente ricco di
incontri, opportunit, sfide
da cogliere. Viviamo!
Luned
Che cosa consente di ini-
ziare una nuova giornata?
il raggio di sole che bril-
ler
allinterno di noi
cos come nel cielo
lo sguardo positivo rivol-
to
al mondo circostante
che qualora attenti
ci sorprender di nuovo.
il sentimento di gratitudi-
ne
per la vita,
per ci che oggi siamo e
per quanto sar.
Era glaciale e
moderna tecnologia
(esperienza
di un dinosauro)
subiscono la tecnologia,
ma ormai anchio ahim! suoi progetti di vita,
ne sono divenuta dipen-
dente
al fine di comunicare con
gli amici
e con gli affetti pi cari.
Mi arrabbio con me stessa
quando
il PC e lI-phone non ri-
spondono
ai miei maldestri comandi
e Ora considero che loro,
invidio sinceramente colo-
ro i quali
ne hanno piena padronan-
za.
Il tempo scorre, tutto evol-
ve (fortunatamente!)
e pure io sono consapevo-
le di dovermi adeguare.
Il supporto informatico
prezioso
quello cartaceo per non
mi tradisce mai.
I miei figli mi scherzavano
dicendo:
MAMMA-SAURA!
INSIEME 14
Io rispondevo:
Sono un dinosauro,
sono rimasta allera glacia-
le
e ne vado tuttavia ancora
orgogliosa!.
Sguardo al presente
Penso stamani, fredda
mattina di gennaio,
a unallegra serata in piz-
zeria, presso il Torre di
Chiasso,
di esattamente ventinove
anni fa
Mario con cordialit sfor-
nava e serviva le pizze,
Silvio parlava di s e dei
Michel sedeva affettuoso
al mio fianco:
io, ventiseienne, ero in dol-
ce attesa di Alain.
Che bella occasione! Che
armonia fra tutti noi!
Il sole avrebbe illuminato il
percorso comune,
solidale e fiduciosi come
eravamo.
uno dopo laltro, si sono
spenti.
Se ne sono andati lascian-
do
tracce di gioia, dignit,
amore.
Possa io iniziare con al-
trettanti sentimenti
cominciare questo giorno,
mi sia dato seguendo il
loro esempio di vita
di impegnarmi e sorridere!
Fiocchi

ho aperto gli occhi al-
limprovviso durante la not-
te:
fuori dalla finestra
tutto riluceva e
latmosfera era gi ovatta-
ta e magica:
la neve, finalmente!
Mi si aperto il cuore, col-
mo di nuovo stupore
Mi rallegro nellintimo
perch so accogliere il sof-
fice, candido manto
con la gioia
di quando ero bambina.
Sono uscita allalba e per
prima
ho posato i piedi sul tappe-
to di velluto: che emozio-
ne, quanti ricordi!
In prospettiva il pensiero
corre allamico inverno.
Con lesile bucaneve e il
calicantus, le sere crude e
belle,
ma lui non non ha fretta e
gusta il tempo.
Gratitudine
Con il trascorrere del tem-
po e degli anni mi accorgo
di avere uno sguardo di-
verso sulla realt: sia sul
presente, sia sul passato.
Sono pi consapevole di
tutti i doni ricevuti e con-
servo le esperienze in una
sorta di scrigno.
Affiora in me un sentimen-
to di gratitudine poich la
vita mi ha riservato non-
ostante momenti talvolta
drammatici mille oppor-
tunit, incontri, istanti di fe-
INSIEME 15
licit pervasi damore. vengo.
Non finiscono di stupirmi e Nelle case contadine in
penso che lalba di ogni provincia di Mantova era
nuovo giorno serber an- consuetudine preparare il
cora per me nuovi incontri, chizzuolo, dolce povero.
opportunit di confronto e SantAntonio chisuler
di scambio. el v
Cercher pure oggi di im- el disisett de saner.
parare qualcosa di nuovo (S. Antonio del chizzuolo
affinch fino a quando ci viene il 17 di gennaio) <in
assopiremo la nostra vita dialetto mantovano>.
sia evoluzione e crescita
interiore.
Struggimento
17 gennaio: ricordo quando eri im-
plume:
S. Antonio Abate quanto gracile eppure cos
cera una nicchia vivace eri
in ogni stalla Andavamo al parchetto di
via Soldini a Chiasso
Cera un tempo nel se- e condividevamo bolle di
colo scorso, appunto sapone e patatine.
una nicchia in ogni stalla Sei un giovane adulto ora
dalla quale SantAntonio ed io ti penso sempre -!
Abate proteggeva gli ani- Sei al centro di ogni mio
mali. pensiero
Gi, un Santo umile che e se solo fosse possibile
benediceva e non chiede- con un colpo di bacchetta
va questue. magica
Mio padre, letterato, lo ri- io appianerei il tuo sentie-
cordava nelle proprie liri- ro.
che legate alla realt con- Non mi dato di farlo, pur-
tadina. troppo.
Quando sono a Lugano mi Vorrei per te le cose pi
soffermo sempre qualche belle, istanti di amore, feli-
minuto a venerare S. Anto- cit.
nio, nella sua chiesa. Perch non ti fai sentire, fi-
Stamani a Genestrerio glio mio?
verr celebrata la Messa
solenne, seguita dallin-
canto dei doni.
Sar una piccola festa di
paese, tanto cara a me in
quanto mi riallaccia alle
mie radici e dallumile, di-
gnitosa realt da cui pro-

Uscite del Club 74
Gita lacustre
Mercoled 26 ottobre ci ri-
trovammo in quel del Club
74 a Casvegno per dare
inizio alla nostra avventu-
ra. Partimmo in 8 in dire-
zione del Museo della pe-
sca di Caslano. Giunti in
loco grazie alla cordialit e
competenza della nostra
guida, abbiamo potuto
scoprire un mondo. Persi-
no chi aveva gi numerose
conoscenze in merito ha
avuto la possibilit di ap-
profondirle o lasciarsi sor-
prendere da tutta una se-
rie di aspetti. Dalla fabbri-
cazione di materiali e
strumenti necessari per la
pratica di questa attivit al-
la fauna ittica locale. sta-
to come viaggiare allinter-
no di un risvolto della sto-
ria ticinese, dove la pesca
era un mezzo di sussisten-
za che dava la possibilit a
numerose famiglie di po-
tersi mantenere. Durante
la visita sono emerse an-
che numerose curiosit ri-
guardanti la fauna ittica lo-
cale, infatti scoprimmo che
numerose specie che con-
sideriamo nostre in realt pranzo con le nostre cattu-
non centrano nulla con i
nostri laghi. La carpa per
esempio che popola ormai
da millenni i nostri laghi
pi grandi stata immessa
in epoca romana, come
tante altre specie, persino
la maggioranza delle trote
non sono autoctone.
Finita la visita ci dirigem-
mo verso la sede sociale
dellassociazione Pescato-
ri di Agno Bacino Sud per
vivere la pesca. Al nostro
arrivo trovammo una fan-
tastica locazione che ci ha
permesso di godere della
bella giornata. Determinati
INSIEME 16
a catturare qualche pesce
cominciammo a pescare.
Dopo qualche ora la situa-
zione era ancora immuta-
ta. proprio vero che chi
dorme non piglia pesci,
infatti lorario e la splendi-
da giornata si sono rivelati
degli ostacoli, dei pesci
neanche lombra. Perci,
siccome si dice che il
mondo pieno di pesci,
ossia di possibilit che
aspettano solo di essere
scoperte, decidemmo di
fare tappa al laghetto di
pesca sportiva di Astano
per provare il brivido di
qualche cattura. Tempo
mezzora e stavamo rien-
trando con quattro belle
catture.
In seguito a questa giorna-
ta organizzammo un bel
re a Casvegno. Devo dire
che stata una soddisfa-
zione per tutti i partecipanti
alla giornata di pesca, sep-
pur non tutto il pesce lo
abbiamo pescato insieme,
poter mangiare ci che
avevamo catturato. Come
diceva Confucio Dai un
pesce a un uomo e lo nu-
trirai per un giorno, inse-
gnagli a pescare e lo nutri-
rai per tutta la vita.
Dato lesito positivo dei
momenti vissuti fino a quel
momento e linteresse di-
mostrato da parte degli
amici del Club 74, che

hanno richiesto di poter ri-
vivere una giornata allin-
segna di questa attivit, il
16 novembre siamo anda-
ti a Maglio di Colla a visi-
tare lallevamento di trote
della Ceresiana. Abbiamo
potuto scoprire come si
svolgono i ripopolamenti
nel sottoceneri e gran par-
te dei passaggi necessa-
ri per allevare le trote. Sia-
mo sicuramente rimasti
colpiti positivamente del
grande lavoro che i mem-
bri della Ceresiana svol-
gono volontariamente per
poter, in un certo senso,
salvaguardare e rendere
sostenibile la riproduzione
della fauna ittica locale.
Grazie a questa visita pos-
siamo affermare di avere
conosciuto a 360 gradi
questa attivit. Abbiamo
potuto immergerci nella
storia locale della pesca,
praticare questo sport, as-
saporarne i sapori e i pro-
fumi e infine abbiamo po-
tuto osservare il grande la-
voro che sta a monte,
strate preziose. Momenti
permettendo alla pesca di
continuare a vivere ed es-
sere sostenibile.
Ci che personalmente mi
ha colpito maggiormente
di queste giornate stata
la cordialit riscontrata sul
territorio, e ci non per caccia e pesca per averci
nulla scontato. Non
scontato perch vi sono
molti pregiudizi e stigmi,
spesso infondati, che af-
fliggono le persone che
abitano o si trovano allO-
spedale Psichiatrico Can-
tonale. Spesso questi
INSIEME 17
ostacoli ci fanno dimenti-
care che siamo tutti delle
persone e che ognuno
pu vivere dei momenti di
difficolt. Queste giornate
ci hanno permesso di
uscire dalla cos detta di-
mensione clinica e vivere
delle normalissime giorna-
te che per si sono dimo-
preziosi perch, a chi pi
o a chi meno, hanno per-
messo di dimenticare i lo-
ro problemi e concentrarsi
altrove, vivendo semplice-
mente un esperienza co-
mune e gratificante.
Ci teniamo quindi a ringra-
ziare tutte le persone che
ci hanno permesso di or-
ganizzare e vivere questi
giorni. Ringraziamo lufficio
concesso dei permessi di-
dattici, il Museo della pe-
sca di Caslano per averci
accolto con grande corte-
sia, lassociazione Pesca-
tori di Agno Bacino Sud
per averci permesso di
usufruire della loro splen-
dida sede sociale, la so-
ciet Ceresiana per averci
permesso la visita della lo-
ro sede a Maglio di Colla.
Infine un ringraziamento
speciale a Luca Rovere
che ci ha dato numerose
possibilit, donandoci par-
te del suo prezioso tempo
per renderci di-sponibile la
sede sociale dei Pescatori
di Agno e guidandoci a
Maglio di Colla.
Mattia

Gruppo fiabe con Dr. Lombardi
La sposa sirena
di Italo Calvino
Tradimento, perdizione e
subconscio
Abbiamo avuto lonore di in-
contrare il Dr. Lombardi che
ha monitorato il Gruppo Fia-
be luned 24 ottobre 2016
con grande impegno e mae-
stria. Hanno partecipato pa-
zienti e simpatizzanti attorno
al tema della perdizione amo-
rosa.
Il Dr. Lombardi ci ha accom-
pagnati attraverso pensieri
psicologicamente profondi,
quasi filosofici, con grande
abilit ed entusiasmo, in ma-
niera semplice e comprensibi-
le.
<< La fiaba narra di una don-
na che ha come marito un
marinaio. Quando lui lavora in
mare aperto per lunghi perio-
di, lei si sente spesso sola e
abbandonata. Durante uno di
questi viaggi del marito, la
donna incontra un Re, se ne
innamora e di conseguenza
abbandona il marito. Il Re, pe-
r, dopo un intervallo di tempo
la lascia, cos lei decide di vo-
ler tornare con il consorte, il
quale per non accetta, anzi
le promette di fargliela pagare.
In effetti, mette in atto la ve-
netta buttandola in alto mare;
lei sprofonda nelle acque ma-
rine e arrivata nellabisso in-
contra delle sirene che la por-
tano e laccolgono nel loro ca-
stello in fondo al mare.
Dapprima la trasformano in si-
rena e la ribattezzano Schiu-
ma, poi lattorniano e la coin-
volgono in feste, musica, colo-
ri, banchetti, ma nonostante
ci lei si sente comunque tri-
ste ma non riesce a scovarne
il motivo. Le sirene hanno lu-
sanza di cantare durante la
notte per ammaliare i marinai
e portarli fuori rotta con lo sco-
po di confonderli e buttarli in
mare per poi trasformarli in
coralli, cristalli e gioielli. Una
notte, in occasione di questo
rito, Schiuma intravede pro-
prio suo marito, e prima che
potesse essere assalito dal
canto delle sue ospitanti sire-
ne, gli spiega la sua storia di
trasformazione da signora in
sirena; lui riconosce la voce
della moglie ma non riesce a
vederla ma in tal senso si sal-
va dallincantesimo ed evita di
finire in mare. Rientrato con la
nave sulla terra ferma, il mari-
to marinaio cammina a lungo
fino a trovare un albero di no-
ce dove gli appare una fata,
alla quale racconta la storia e
la sua volont di ritrovare la
moglie. La fata e luomo strin-
gono un patto: per realizzare
il suo desiderio egli deve recu-
perare il fiore pi bello situa-
to in fondo al mare e portarlo
sotto questarbusto. La fata gli
sussurra solo che avrebbe tro-
vato la strada se si fosse im-
pegnato e ci avesse tenuto
veramente. Cos accade.
Luomo, al largo in nave, chia-
ma le sirene e per attirarle e
confonderle d loro dei gioielli,
dai quali sono istantaneamen-
te attratte. Nel contempo
Schiuma prende il fiore pi
bello; in seguito, unonda
anomala uccide tutte le mal-
vagie sirene. Unaquila con a
bordo la fata, prende il fiore.
Schiuma ritorna ad essere
interamente umana e ritorna
assieme al marito per ricon-
durre la loro vita matrimoniale
antecedente.>>.
INSIEME 18
Durante lanalisi del racconto
sono emerse interessanti do-
mande e discussioni.
Il tema principale della fiaba si
riallaccia al tradimento per so-
litudine di una donna innamo-
rata che in seguito si pente e
di un marito che perdona solo
quando capisce di non volerla
veramente perdere. Un viag-
gio nel subconscio di due per-
sone che pur amandosi ven-
gono offuscate e non ricono-
scono subito il sentimento
profondo che le lega dal pas-
sato, in proiezione anche ver-
so il futuro. Un viaggio attra-
verso una dimensione compli-
cata e complessa, che
ognuno fa da solo e che solo
alla fine li ricongiunge.
Sottolineamo che il viaggio
nellinconscio una strada
che ogni persona pu fare so-
lo individualmente sul proprio
essere, nessuno vede o vive
la stessa strada di un altro in-
dividuo. Persino un terapeuta
pu solo incoraggiare, aiutare
ed ascoltare ma il paziente
lunico che pu lavorare su se
stesso per ricordare, vedere e
percepire la propria situazione
emotiva, remota o presente.
un lavoro arduo e faticoso ma
se si svolge fino alla fine, por-
ta e lascia una gratificazione
impareggiabile sulla propria
salute psicologica che in se-
guito rimane improntata inde-
lebilmente nel tempo.
facile cadere nella tentazio-
ne e nella rete del tradimento
ma, arduo, poi, capire e ri-
solvere la crisi che conse-
guentemente si insinua nella
coppia; qui, necessario un
lungo periodo di elaborazione

del problema (cause, effet-
ti,).
Il canto delle sirene si riallac-
cia a quella pericolosa nostal-
gia, quel desiderio che tocca
inconsciamente la fantasia e
fa muovere delle parti sublimi
di noi stessi, facendoci atteg-
giare in maniera incontrollata
e illogica e che dispone in pra-
tica il tradimento.
Il Re, uomo potente e ricco
che seduce, rappresenta bene
il modo di funzionare tipico
dellistantanea possibilit
(senza attesa) di avere un
amore facilmente. Lui dispo-
nibile subito, quindi la donna
cade immediatamente tra le
sue braccia, con lillusione e la
convinzione momentanea di
coprire, sostituire la mancan-
za e la sofferenza di attesa del
marito, seppur amandolo an-
cora ma in maniera incoscien-
te. In un certo senso pensa di
essere finalmente felice; in
realt entra in una sorta di
perdizione, nonch quella no-
stalgia che porta a buttare via,
senza ragione, ci che la con-
cretezza non vede ma che ef-
fettivamente si vuole grazie al-
la pulsione, cio quellelemen-
to energetico che sta alla
base di ogni nostro gesto.
La sirena, invece, raffigura
simbolicamente la parte con-
sapevole della ragione delles-
sere umano mista alla parte
istintiva dellanimale. La don-
na che da umana diventa me-
t pesce, solleva a galla lenta-
mente, con la coscienza, la di-
mensione pi profonda di s,
quella parte nascosta e invisi-
bile del pensiero; infatti, ella
analizza, concretizza, d un
nome a questa entit offusca-
ta della mente fino ad arrivare
a una piena consapevolezza
del problema. Per questo mo-
tivo, con impegno e dedizione,
ci mette del tempo per ritorna-
re umana.
Il fiore pi bello ricorda la bel-
lezza, il profumo e lattrazione
di una bella donna. Questo
fiore va recuperato negli abis-
si del mare, come ad indicare
che linconscio sale in superfi-
cie e raggiunge la coscienza.
I gioielli sono il valore materia-
le che attrae ma inganna; essi
seducono ma non danno la
vera felicit legata al senti-
mento profondo, non si tratta
daltro che di un momento.
Laquila ritrae il senso domi-
nante, il trasporto, la libert e
lo spirito istintivo; ogni divinit
caratterizzata da un uccello.
Il marito soffre immensamen-
te, vuole ancora la moglie ma
non riesce subito a capire e ri-
solvere la questione dellinfe-
delt. Si illude che il fatto di
gettarla in mare sia una solu-
zione semplice e veloce per
dimenticare la sofferenza del-
lessere tradito; scopre in se-
guito che non si supera cos
questo dolore.
Luomo trova, anche se con
un po di difficolt, la strada
per entrare in contatto con
questa parte profonda della
moglie, percorrendo anchegli
la propria parte inconscia e
capisce che anche in lui non
si mai spento il sentimento
profondo per la moglie. An-
chegli soffre molto durante il
viaggio che lo porta a guari-
re dalla nostalgia che lo atta-
naglia.
La fata, contrapposta alla figu-
ra della sirena, rappresenta
simbolicamente colei che ri-
solve i problemi in maniera
duratura. Entrambi gli sposi si
impegnano con motivazione e
dedizione; ci li ricongiunge,
grazie, si pu dire, alla forza
dellamore autentico e incon-
dizionato e alla risoluzione del
INSIEME 19
conflitto di pulsioni che li han-
no inizialmente allontantati.
Notiamo che subito dopo il
tradimento, la situazione della
coppia, invece di migliorare, si
complica, si muovono pensieri
e circostanze complessi. Infat-
ti la nostalgia ha invaso en-
trambi i coniugi, ognuno a suo
modo ma pur sempre di soffe-
renza si tratta. Due sofferenti
che si ritrovano perch elabo-
rano e capiscono le ragioni
della perdizione che ha cau-
sato il loro allontanamento fisi-
co; essi si rendono conto che
alla fine non hanno mai smes-
so di amarsi, il loro affetto
solo sbiadito ma non finito. Il
Re era solo un rimpiazzo mo-
mentaneo e insignificante, so-
lo un momento di sbandamen-
to. I coniugi si ritrovano, si
cercano e riescono a perdo-
narsi perch hanno realizzato
concretamente e cosciente-
mente che il loro sub-conscio
li ha riportati a capire, quasi
come una conferma, che il lo-
ro lunico amore reciproco,
vero che vogliono vivere.
Si trattava solo di una fase di
un dolorosissimo annebbia-
mento delle sensazioni, che
per fortuna si risolto con un
promettente lieto fine, il risve-
glio delle percezioni antece-
denti la crisi e inoltre, con lag-
giunta di unintensit di flori-
dezza pi forte di prima.
Si conlude accennando che
nel corso della vita necessa-
rio imparare ad amare, prima
entrano in gioco le pulsioni
istintive che riguardano esclu-
sivamente il rapporto fisico,
poi man mano, cresendo, si
impara ad amare e a trasfor-
mare questi palpiti per costrui-
re una relazione stabile.
Ringraziamo tutti i partecipanti
per la calorosa presenza.
Monica

La palla di cristallo
de I Fratelli Grimm
Autorit, imposizione,
crescita psico-fisica
Abbiamo avuto lonore di in-
contrare il Dr. Lombardi che
ha monitorato il Gruppo
Fiabe luned 14 novembre
2016 con grande impegno e
maestria. Hanno partecipa-
to pazienti e simpatizzanti
attorno al tema dellautorit
parentale e della crescita
personale.
Il Dr. Lombardi ci ha accom-
pagnati attraverso pensieri
psicologicamente profondi,
quasi filosofici, con grande
abilit ed entusiasmo, in
maniera semplice e com-
prensibile.
<<La fiaba narra di una
strega che ha 3 figli maschi
che si amano come fratelli
e della sua gelosia verso di
loro a causa della paura
che essi un giorno possano
rubarle il potere. A causa di
ci li trasforma: il 1 in aqui-
la per volare in alto, il 2 in
balena costretto a vivere in
fondo al mare e il 3 in be-
stia feroce per difendere dai
pericoli. In un castello chia-
mato Sole dorovive una
principessa, figlia di un Re,
che ha perso la sua bellez-
za a causa di un sortilegio;
ella desidera liberarsi da
questo incantesimo. Per ri-
tornare bella deve trovare
un uomo che recuperi un
vecchio cappello in una fo-
resta incantata; esso, se in-
dossato, assieme allinten-
so pensiero di voler avvera-
re un desiderio porta alle-
saudimento di questultimo.
Dopo il tentativo fallito di re-
cupero del cappello da par-
te di 3 baldi giovani, ci pro-
vano due giganti ma il 3 fi-
glio sintromette e riesce ad
avere la meglio su di loro e
ad indossarlo. Ci riflette tan-
to ed esprime di volere una
principessa al suo fianco e
in effetti la trova ma lei gli
appare brutta, con capelli
rossi, uno sguardo torbido e
una brutta cera. Le chiede
se si trattasse veramente
della principessa dei suoi
desideri e lei gli spiega la
situazione e gli mostra il
suo vero volto solo attraver-
so uno specchio appeso ad
un muro, lunico modo con-
sentito al ragazzo per ren-
dersi conto della vera natu-
ra della donna; a lui piace
questa immagine ma per
portarla alla realt, inoltre
obbligato a recuperare una
palla di cristallo che detiene
un bisonte selvaggio e por-
tarla al mago. Ai piedi della
collina vicino alla sorgente,
lui, in veste di bestia feroce
lo assale e il bisonte diven-
ta un uccello che come ar-
ma di difesa possiede un
uovo incandescente che
sincendia e brucia se ci si
avvicina a lui. A questo pun-
to intervengono i suoi 2 fra-
telli; il 1 (aquila) sfida luc-
cello e lo butta su una ca-
panna che inizia a bruciare
grazie alle scintille delluovo
INSIEME 20
e nel frattempo la palla di
cristallo sfugge di mano al
bisonte/uccello; a questo
punto il 2 (balena) con uno
spruzzo spegne il fuoco. Fi-
nalmente il 3 figlio entra in
possesso del prezioso og-
getto di scambio e lo porta
al mago. Con questo gesto
libera lui e i suoi fratelli dal-
lincantesimo originario del-
la madre strega e la princi-
pessa ritorna bellissima. Il
3 figlio diventa il padrone
del castello e sposa la prin-
cipessa.>>.
Durante lanalisi del raccon-
to sono emerse interessanti
domande e discussioni.
Il tema principale della fiaba
si riallaccia ad una madre
che per tenersi stretti i figli a
s per sempre, li manipola
evitando loro unapertura
verso il mondo esterno.
Non concede loro di vivere
appieno la loro esistenza e
di affermarsi nella vita. Ella
impone una veste che non
appartiene al loro modo di
essere. Nega loro lindipen-
denza del pensiero e dell
immagine, quindi dello svi-
luppo psico-fisico fonda-
mentale per diventare auto-
nomi. Pretende un pieno
controllo su di loro, anche
per non rimanere sola un
giorno che fossero diventati
adulti. Si sottolinea il fatto
che i fratelli sono cresciuti
in assenza di una figura
maschile, il padre; vedono,
quindi, solo lesempio di

una presenza predominante
e femminile.
Non raro trovare in una
famiglia numerosa, il primo-
genito costretto a compor-
tarsi e vivere quasi alla per-
fezione per fare strada ai
pi piccoli; via via discor-
rendo dal secondogenito al-
lultimo, la vita diventa me-
no eccellente, lultimogenito
solitamente, invece, capi-
sce come funziona lantifo-
na, visti i suoi predecessori,
e si dilegua, si ribella pi fa-
cilmente a questo modello.
Questo viene rappresentato
bene dagli animali scelti per
la trasformazione dei fratelli
nella fiaba: 1 acquila
aspirazione alla perfezione
(per salvaguardare dallalto
tutti gli scudi dellimpero), 2
balena aspirazione alla
profondit (enormemente
potente), 3 bestia feroce
ribellione (fuori dagli sche-
mi). Quindi c una spropor-
zione di educazione dei fi-
gli, come a farli collaborare
per uno scopo preposto e
obbligato e non a seguirli
omogeneamente e perso-
nalmente per far affermare
la loro vera natura.
Infatti, si crea un modello
da seguire, una strada che
non combacia con la volon-
t e le capacit del singolo.
Unimposizione di vita che
non appartiene, che non ha
via di sviluppo, stagna.
L incantesimo di trasfor-
mazione, secondo la stre-
ga madre, serve per tenere
sempre i figli pi deboli di
lei, per averli sempre suc-
cubi. Questo ragionamento
si riallaccia alle madri che
offrono una serie di comodi-
t ai figli per renderli dipen-
denti da loro (come di una
droga) e negando loro,
quindi, la concreta possibili-
t di costruirsi lindipenden-
za per poi spiccare natural-
mente il volo. Questo rien-
tra simbolicamente in una
sorta di stregoneria.
I 2 giganti raffigurano un
modo dellesistere molto
potente ma senza intelletto;
ricordano luomo arcaico e
solo emotivo che non riesce
a sottrarsi dallemozione,
quindi al suo interno ha un
conflitto di sentimenti e di
conseguenza non riesce ad
usare lintelligenza classica.
Lincontro di costoro con il
3 figlio, vede contrapposti
luomo intelligente e quello
scemo.
La strega rispecchia la ma-
nipolazione, la fascinazione
e linfatuazione; colei che
ottiene quello che vuole at-
teggiandosi in una maniera
apparentemente simpatica,
interviene sullequilibrio del-
laltro con la seduzione fem-
minile e usa una certa dose
di eros a proprio vantag-
gio, non per conquistare,
ma fa qualcosa di bello per
s e basta; non si tratta che
di falsit per ottenere favori
egoistici che non donano
nulla in cambio, anzi sot-
traggono. Si tratta evidente-
mente di una via a senso
unico. Per rendere lidea
prendiamo lesempio di una
donna che prende una mul-
ta per divieto di sosta: non
raro che ella cominci ad
atteggiarsi in maniera pro-
INSIEME 21
vocante verso il poliziotto
per evitare di pagarla e non
raro che egli cada nella
sua trappola ed acconsenta
a questa curiosa richiesta.
La bellezza un elemento
di seduzione che a prima vi-
sta, gi da lontano, amma-
lia, ma poi col tempo, ci si
rende conto e si percepi-
scono anche altre qualit
come il carattere, latteggia-
mento, la fedelt, la sinceri-
t, lonest,
Il castello chiamato Sole
doro si riallaccia al nome
del sole, colui che risplen-
de, scalda e crea positivit.
La sorgente ricorda quella
inesauribile tenacia che
ognuno possiede al suo in-
terno ed ha la possibilit di
utilizzare per cercare di av-
verare unidea, un desiderio
o un sogno.
Il vecchio cappello rappre-
senta ci che sta al posto
della testa e ragiona per lei.
Ad esempio un vigile porta
un cappello che riveste la
sua carica in funzione di un
certo modo di pensare ispi-
rato al suo lavoro; ragiona
con il cappello del ruolo che
ricopre.
Indossare il cappello (la te-
sta magica) riflette simboli-
camente sullopportunit di
pensare, desiderare e rea-
lizzare qualcosa al di fuori
delle proprie possibilit. A
tal proposito si accenna lin-
namoramento che viene de-
finito come follia, psicosi
funzionale, cio una malat-
tia normale, una sorta di
magia.

Il 3 figlio esce da qualcosa
di molto distruttivo e com-
batte per trovare, attraverso
la follia normale (lamore),
qualcosa che desidera e
quindi trova quello che cer-
ca nella principessa, allini-
zio brutta grazie allincante-
simo di cui era vittima. Gli si
chiede di riflettere sul senso
di ci che vede allo spec-
chio e combattere per rea-
lizzare la volont di poter
trasformare la ragazza da
brutta in una bellissima
donna. La bellezza riflessa
lo addolora perch irreale
in quel preciso momento
ma la situazione poi sinver-
te man mano che analizza
pi in dettaglio e pi profon-
damente la strada da per-
correre per trasformare in
realt il suo sogno riflesso.
Infatti egli riesce nel suo in-
tento affrontando una ma-
rea di difficolt, ci ci ricor-
da che non bisogna assolu-
tamente fermarsi alle
apparenze.
La palla di cristallo rappre-
senta lo stadio finale della
magia, della realizzazione,
del divenire chiaro, vero e
bello; infatti questa il rag-
giungimento attraverso la
lotta e lattesa di ci che il
ragazzo aveva desiderato e
in cui aveva fermamente
creduto.
Non c mai nulla di realiz-
zato che non abbia attraver-
sato il dolore con motivazio-
ne e pazienza. ll dolore a
volte fa male ed per que-
sto che non si continua a
lottare per ci che si vuole;
perci si abbandona spes-
so, come si dice, la spugna.
Se ne vale la pena, non
mai un male combattere, lo
sforzo viene sempre e co-
munque ripagato; lasciarsi
andare pi semplice per- normalit, la neutralit. Ma
ch non doloroso ma non
porta a nulla di diverso e
tanto meno nuovo. Senza
impegno si rimane in balia
dei venti e ci si attacca
spesso al mondo esterno
per cercare stimoli (che tra
laltro non si trovano quasi
mai e anzi possono avere
conseguenze deludenti, dis-
agianti o addirittura dis-
astrose), piuttosto che a
quello prorio interno. In un
certo senso quello che la
strega madre impone ai
suoi figli: una vita comanda-
ta dallesterno da seguire e
obbedire, senza ribattere n
riflettere. Non viene data la
possibilit di avere un con-
fronto col dolore e quindi di
crescere sani e di costruirsi
degli anticorpi.
La lotta con il bisonte raffi-
gura bene il combattimento,
il confronto, il discernimento
e la perseveranza dellotte-
nere dalla vita, il consenso
di sfidare la forza bruta e
lesuberanza pulsionale, per
combattere il male e ottene-
re in cambio il bene deside-
rato.
La strega madre induce ai
figli una forza estrema che
ha uno sbalzo troppo gran-
de tra alto e basso: il 1 fi-
glio lha posizionato nellaria
(uccello), il 2 figlio nellac-
qua (pesce) e il 3 figlio sul-
la terra, al punto zero (a
met strada). Cos ella ha il
controllo completo del rag-
gio dazione dinsieme (di
tutti loro) e li pu manovrare
INSIEME 22
a suo piacimento. In tal mo-
do, secondo lei, nessuno
avrebbe mai raggiunto la
come ogni stregoneria, con
una serrata ribellione e con
la lotta, si pu ottenere un
cambio di tendenza e capo-
volgere lincantesimo; ci
che effettivamente suc-
cesso, infatti i figli si sono
aiutati e hanno collaborato
per recuperare il loro pro-
cesso diniziazione, cio
quei passi necessari, dal-
linfanzia alladolescenza,
per diventare adulti nel cor-
po e nella mente. Hanno
rotto lincantesimo originale.
Per concludere possiamo
dire che con la volont si
pu raggiungere qualunque
obiettivo umanamente rea-
lizzabile.
Questa fiaba fa moto riflet-
tere per le dinamiche fami-
gliari e personali che tocca-
no ogni essere umano e af-
fascina per come stata
brillantemente esaminata;
ringraziamo quindi tutti per
la calorosa e attenta parte-
cipazione.
Monica

Attivit Club 74
Uscita pattinaggio a Melide
Per rallegrare il periodo nata-
lizio e per iniziare nel miglio-
re dei modi lanno nuovo, il
02 gennaio 2017 abbiamo
avuto lopportunit di uscire
assieme ad un gruppo di
persone, appassionatamente
riunite, a pattinare alla pista
di ghiaccio allaperto di Meli-
de. Il cielo ci ha regalato una
giornata di sole intenso.
Il viaggio stato accompa-
gnato da allegria, entusia-
smo e apprezzamento; lidea
di poter riscoprire una disci-
plina invernale che molti non
praticavano pi da tempo, ha
reso lattesa di metterla in at-
to molto gradevole. Cera,
persino, chi non indossava
pi i pattini dai tempi della
scuola elementare.
Una volta arrivati a destina-
zione, abbiamo parcheggiato
e ci siamo avviati verso il no-
leggio dei pattini. Si trattava
di buffi pattini arancioni e
neanche tanto facili da in-
dossare, ma poi si sono rile-
vati piuttosto comodi in pista.
Per i pi timorosi che hanno
rinunciato a questa discipli-
na, in alternativa, c stata la
possibilit di fare una pas-
seggiata sul lungolago di
questa incantevole cittadina
che stata arricchita dai bril-
lanti raggi solari riflessi sul-
lacqua e da una brezza leg-
gera che accarezzava il viso.
Nella parte pi sportiva del
gruppo, di coloro con i piedi
arancioni, si percepito su-
bito un certo senso di esita-
zione ad entrare in pista; ta-
luni sono riusciti subito slan-
ciatamente a resistere al
ghiaccio sotto ai piedi, altri
sono partiti con cautela per
poi adagiarsi piano piano al-
landamento della pista,
mentre altri hanno subito una
caduta non appena a contat-
to con la superficie scivolo-
sa. Ma nonostante tutto, do-
po unoretta, erano tutti in
INSIEME 23
grado di cavarsela egregia-
mente.
Di tanto in tanto i partecipanti
si sono concessi una pausa
per tirare il fiato e per i pi
golosi per assaporare una
cioccolata calda con panna o
gustarsi una bibita dissetan-
te. Con il sorriso sul volto so-
no tornati poi tutti in pista,
ognuno a suo modo e ritmo.
Al calar del sole, ci siamo sfi-
lati i pattini e rimettere le pro-
prie scarpe dava limpressio-
ne di volare.
I gruppetto di passeggiatori
ci hanno raggiunti e per ter-
minare in bellezza, abbiamo
scattato una foto di gruppo
per immortalare un pomerig-
gio di buona e intensa com-
pagnia. Ci siamo raccontati
le impressioni del vissuto e
qui, si confermata lidea di
apprezzamento globale.
Il pulmino ci ha riaccompa-
gnati gentilmente ai nostri
casolari, fieri della gita e del
traguardo raggiunto in meri-
to allobbiettivo di essere ri-
tornati e riusciti a pattinare.
Ringraziamo di cuore gli or-
ganizzatori e i partecipanti
per questo indimenticabile
pomeriggio che ha abbinato
socializzazione e diverti-
mento. Auguriamo a tutti di
proseguire lanno sportiva-
mente e in buona salute.
Monica

La parola ai nostri lettori
Carnevale 2017
Ma ve lo immaginate il
mondo senza il Carneva-
le??? Come sarebbe la
vita senza quella spruz-
zata impertinente di colo-
re e calore che sono i co-
riandoli? Che rompendo il
grigiore gelido dellinver-
no pennellano strade, ac-
conciature e biancheria
intima di mille sfumatu-
re... E i dolcissimi sorrisi
dei bambini che, con i co-
stumini pi improbabili,
cercano il sole nei pome-
riggi che si intiepidiscono.
Come sarebbe la vita
senza le ballerine del
sambodromo di Rio? E
dove lo mettiamo il super
classico veneziano con il
suo stile barocco ridon-
dante trasudante umido
lagunare? E sarebbe si-
curamente un mondo pi
grigio e scialbo senza le
mega-fantasmagoriche
allegorie satirico-politiche
dei carri di Viareggio e
ancora pi a sud fino a
Sciacca, in Sicilia...Carri
che spaventano i pi pic- bero le nostre tavolate
coli con i loro meccanismi
complicati e le caricature
sardoniche e fanno pen-
sare i pi grandi per i loro
messaggi non esattamen-
te subliminali! Lo sappia-
mo tutte le culture del
mondo hanno nel loro
DNA il culto del rinnova-
mento, del travestimento,
dello sberleffo al potere e
delle autorit.
Persino in Svizzera inter-
na non si smentiscono e
addirittura a Basilea si al-
zano alle 4 del mattino
con pifferi, costumi e lan-
INSIEME 24
ternine per iniziare una
festa infinita. E se lo fan-
no anche loro!!!
Che vogliamo poi dire
della cucina tipica carna-
scialesca? Come sareb-
senza la busecca, il mine-
strone, il risotto zafferato,
le fagiolate etc. E i favolo-
si e originalissimi pizzo-
chen di Soazza... Provare
e gustare per credere.
Piatti poveri, ma dalla lun-
ga tradizione, che hanno
sostentato intere genera-
zioni e che ora nel perio-
do della baldoria sfrenata
trovano la loro esaltazio-
ne nei pentoloni delle va-
rie societ che si presta-
no a mantenere queste
lodevoli tradizioni.
Insomma il Carnevale
nato attorno al fuoco delle
caverne preistoriche,
quando un adulto spen-
sierato si travestiva da
mammut e i ragazzi lo in-
seguivano a imitarne la
caccia Quindi abbiano
pazienza i burberoni che
non lo tollerano e aspet-
tano solo che finisca.al
Carnevale non c scam-
po!
Ma passiamo dal macro
antropologico al micro

chilometro zero o quasi
Del resto nel nostro pic-
colo mondo ticinese che
ci manca? Ci sar anche
la crisi, i biglietti di ingres-
so aumentano a dismisu-
ra, le ragazze molto pi
esigenti, palloncini ad
ogni curva, violenza e
controlli da paura ma
tendine, fornelli, mescite,
piadine e quantaltro non
ce le facciamo mai man-
care.
Gli appuntamenti quindi
non scarseggiano di cer-
to.
Come al solito la mappa
dei festeggiamenti parte
presto e si snocciola in
comuni piccoli e grandi fi-
no ai riti ambrosiani.
A Ror, per esempio, in
attesa del nuovo assetto
architettonico del centro e
relative canoniche, inevi-
tabili e rassicurantemente
patetiche polemiche, si
far festa dal 14 al 19
febbraio con tutto il corol-
lario che sapete...a pro-
posito invece di litigare
sul fritto perch non ci fa-
te un bel mega parcogio-
chi sullautostrada, ma
cos chi ci guadagna!!!!
Piatto forte cantonale, na-
turalmente, il Rabadan di
Bellinzona giunto que-
INSIEME 25
stanno alla 154.ma edi- te. Non che ci fai qual-
zione da gioved 23 al che scherzo a feb-
marted
grasso su-
cessivo.6
giorni di ba-
gordi e av-
venimenti,
anche cul-
turali, dove
sia il rispet-
to e la civil-
t a regna-
re pi an-
cora che i
blasoni ta-
rocchi.
braio??? Sai... la neve ro-
Per ultimo lasciamo un vina tutti i nostri bei vesti-
piccolo, nuovo e intrigan- tini e diluisce la birra
te Carnevale di nicchia. Fai il bravo... al piano si
A Quartino il 18 e il 19 intende! In montagna,
stato ideato un fine setti- dacci dentro, per favore,
mana speciale organizza- se no albergatori e sorri-
to da giovani volenterosi setti storti circostanziati
che hanno deciso di ripar- chi li sente. Poi mio co-
tire con una allettante gnato ha comprato sci e
idea da seguire. Dai ra- scarponi nuovi e me lo
gazzi diamogli una ma- sbologno almeno un paio
no!!!! di fine settimana, quel
Sono piccoli, ma cresce- noioso.
ranno. Promesso, tutti in Grazie in anticipo.
Gambarogno...
Gro
Avete ancora un po di
Tempo? E mettiamogli la
maiuscola anche a lui
Allora ultimamente sei un
po pazzerello. 2 metri in
Abruzzo, 20 cm. in Sicilia,
nord Europa non parlia-
mone! E qui da noi nien-

La parola ai nostri lettori
Capodanno 2017 secondo Lorenzo
Mi sono aggregato al grup-
po che ha partecipato alla
Festa di Capodanno e cos
ho potuto inoltrarmi nel-
lanno 2017 con allegria e
allinsegna del gusto.
Sono partito da Mendrisio
accompagnato da un pul-
mino per giungere ad un
ristorante cinese nelle vici-
nanze di Como. Mi sono
divertito moltissimo, la
compagnia era ottima e il
cibo delizioso e abbondan-
te. La nottata era accom-
pagnata dalla band di
Marco Urzi che ha cantato
e suonato deliziosamente.
Appena entrato in sala da
pranzo ho subito preso po-
sto assieme agli altri; i ta-
voli erano posizionati trop-
po attaccati uno con laltro
ed era scomodo ogni volta
alzarsi per andare a servir-
si da mangiare. Ma ci
non mi ha fermato dal ser-
virmi molteplici volte dal
buffet.
Mi sono inoltrato nelle pre-
libatezze proposte a vo-
lont dal ristorante. Cera
di tutto, il cibo spaziava da
numerosi antipasti, carne
e pesce preparati in diver-
se salse e modalit, gu-
stose verdure, deliziosi
vari desserts e acqua mi-
nerale. Mi sono gustato
vari piatti di prelibatezze,
pesce, maialino, carne,
desserts, poi ancora carne
e pesce; ho digerito il tutto
ottimamente.
Durante la serata mi sono
invaghito di una bellissima
ragazza, avevo letteral-
mente perso gli occhi per
lei; mi sono ghiacciato ap-
pena ho visto il suo viso
da fata. Lho conquistata
ed era poi incantevole bal-
lare con lei, unesperienza
sublime, unatmosfera ma- Mi hanno consolato i vari
gica.
Allo scoccare della mezza-
notte il clima si acceso
ancor pi, tutti erano felici
dellinoltro nel nuovo anno
2017. C chi ha lanciato
fuochi dartificio e bombet-
te sul parcheggio del risto-
rante e alcune macchine
INSIEME 26
sono state colpite ma for-
tunatamente nessuno si
fatto male.
La compagnia in generale
era molto buona e tranquil-
la, allinsegna del puro di-
vertimento.
Sono arrivato a casa alle
02.00 con spirito felice ma
prima di poter entrare in
casa ho dovuto cercare le
chiavi di casa per mezzo-
ra, per fortuna che non ero
ubriaco.
Mi sono coricato, stanco
ma contento, e durante le
mie ore di sonno, ho so-
gnato la bellissima ragaz-
za col viso da fata; tutto
sembrava vero ma alle
14.00 quando mi sono
svegliato e sono ritornato
alla realt, non ho potuto
far altro che mettere que-
sto ricordo racchiuso nel
mio cuore. Non la scorde-
r mai.
sms ricevuti con gli augu-
ri di Buon Anno.
Ringrazio per loppurtunit
concessami e auguro un
sereno 2017 a tutti.
Monica e Lorenzo

La parola ai nostri lettori
Ciao, inguaribile idealista
Caro Willy, anche per te
giunta lora di ritirarti. lia, te con le tue pizzerie
Ti abbiamo sopportato
abbastanza non credi?
Te e la tua geografia, il
tuo inglese maccaronico,
le tue montagne, le tue
valli dove te ne vai bel
bello raccogliendo funghi
e raccattando chiss co-
sa altro! Ti abbiamo lo-
dato, insultato e denun-
ciato! Te lo meritavi?
Forse s. Ce le hai pro-
prio rotte le balle con i
tuoi risotti, con i tuoi
pranzetti ai casi com-
plessi, i tuoi dpot, le tue
cazzate, le tue battute
fuori di testa, i tuoi CD
comperati alla Migros,
interdiscount o dove ca-
volo li prendi, in azione,
sempre gli stessi e fuori
moda da anni. Il tuo
Paolo Conte, Battiato e
Bob Dyland, con le rose
al cellofan, il centro di
gravit permanente, Hur-
ricane e Cucuruccuc
Paloma, basta per piet.
Don Chisciotte del neu-
ro, e comunista incallito,
mangiapreti, grande filo-
sofo, politico da strapaz-
zo, tu e i tuoi sindacati
che secondo i professori
della Supsi e dellUsi
non servono a niente e
combinano solo guai.
Sempre in giro e a spas-
so tra la Svizzera e lIta-
si chiama Monica) che ti
e i kebab a Porto Cere-
sio, vai a quel paese
sempre in corsa a man-
giare panini al baretto
del Neuro, quando ti ri-
cordi di mangiare eh?
Per non parlare dei mille
appartamenti visti, con
cessi marroni, hotel con
pacchi di scale da fare,
lavanderie scomode, cari
come il fuoco e diecimila
stronzate. I tuoi architet-
ti, letterati e filosofi famo-
si che nessuno conosce!
I bar da i nomi che dico-
no tutto: Apache, Milano,
Grande fratello, Caf de
Paris e compagnia bella,
buchi inverecondi dove
se vieni dal neuro ti trat-
tano a pedate nel culo.
Per non parlare delle tue
girls, lady e damigelle
donore dei casi com-
plessi, tutte della perife-
ria di Varese o Como
San Giovanni che se la
tirano da morire, e non ci
sono mai. Le tue gite a
Campione, il tuo pessi-
mo gusto nel criticare le
opere del grande Botta,
le tue cene con il tempo
contato, quasi cronome-
trate dove se parli o ti la-
sci andare vieni costan-
temente sgridato e alza-
to di peso! Povera
INSIEME 27
Giancarla (che in realt
deve sopportare, quando
che metterai la testa a
posto, che maturerai,
eterno Peter Pan, ragaz-
zaccio che non sei altro!
Beh caro vecchio devo
ammettere che ci man-
cherai molto, sei stato
come un padre per noi,
abbandonati da tutto e
da tutti, con te abbiamo
percorso molta strada
assieme verso la salvez-
za. In realt sei stato un
grande, un esempio per
tutti e come ti hanno trat-
tato! Una vera infamia.
Ciao amico, ti porteremo
sempre con noi, nel no-
stro cuore, hai seminato
tanto del bene ed giu-
sto che ora ti riposi. Sei
unico e nessuno potr
colmare il vuoto che la-
sci. Ciao, vecchia volpe,
spero di rivederti presto
allUsi a seguire qualche
corso. Adesso che te ne
vai tutti abbiamo le lacri-
me agli occhi! Grazie,
grazie mille per tutto!
Ciao, grande amico, ci
mancherai! Buona fortu-
na!
Enrico Ongaro

Lintervista
Giordano Cassina
CHEF RESPONSABIILE
CUCINA OSC DAL 1987
AL 2016
IMPRESSIONI PRIMA
DEL PENSIONAMENTO
stato un grande onore
aver avuto loccasione di
incontrare il Signor Giorda-
no Cassina, lo chef re-
sponsabile di cucina che
ha lavorato al comando
della cucina dellOSC dal
1987 al 2016 e che ora va
in pensione.
In relazione a questo im-
minente evento abbiamo
avuto la cortese possibilit
di intervistato. Gli abbiamo
posto un paio di domande
a cui ci ha calorosamente
risposto.
INSIEME 28
Le chiediamo cortese- che aspettavo un figlio e
mente una presentazio- quindi allet di 32 anni ho
ne personale. Eventuali fatto una piccola riflessio-
hobbys. ne. Proprio in quel mo-
Sono nato a Como, dopo mento ho avuto lopportu-
la scuo- nit di essere assunto co-
la alber- me cuoco per il Cantone e
ghiera ho preso la palla al balzo;
ho co- sono stato accolto in modo
minciato molto caloroso: cos nel
a lavo- 1987 ho iniziato al lavorare
rare nel per la mensa dellOSC di
1972 Mandrisio fino a questan-
per 3 no prima del mio pensio-
anni sta- namento a fine 2016. Ho
gional- conosciuto tante persone,
mente in non le cito per non dimen-
Svizzera ticare nessuno, per inten-
al Hotel derci la collaborazione
Palace paragonabile ad un grande
a S. Mo- orologio con tanti ingra-
ritz in naggi. Ho lavorato molto
estate e bene assieme a tutti in
inverno, questi meravigliosi 29 an-
invece ni.
in pri-
mavera Come si trovato qui al
e autun- comando di una brigata
no al di cucina cos grande?
Grand Dopo ca. 1 anno di sostitu-
Hotel Royal Orologio a to dello chef di allora Si-
Abano Terme; poi sono gnor Regazzoni, ho preso
passato per un anno all- in mano tutta la brigata di
Hotel Sporting Club a cucina, come in una gran-
Campione dItalia per poi de astronave. Abbiamo la-
lavorare fino al 1987 all- vorato molto bene. Ci sono
Hotel Splendide***** di Lu- dei bravissimi operai e as-
gano. Man mano sono sa- sieme facciamo quasi
lito di grado. Ho viaggiato 1000 pasti quotidiani tra
molto per rappresentanza cui 200 pasti al giorno per
dellalbergo in tutta la Sviz- profughi, altri per ospiti,
zera, specialmente a Lo- Prosenectute, bambini,
sanna e Ginevra, con laiu- ecc facciamo un gran la-
to di diversi sponsor come voro.
la Crossair. Nel 1987 mia
moglie mi ha comunicato

Quali sono le funzioni
principali del suo impie-
go?
Principalmente sono 3: la
distribuzione del personale
e del lavoro, le paghette,
la creativit e dare limput
positivo a tutti i miei colla-
boratori. complesso, de-
vo avere allo stesso tempo
un quadro generale degli
ospiti, degli infermieri, de-
gli operatori e cercare di
accontentare tutti nel limite
del possibile.
Com lavorare a contat-
to con una realt psi-
chiatrica?
Al primo momento quando
sono arrivato, dopo 2 mesi
il Signor Regazzoni era
andato in vacanza e mi ha
lasciato dirigere da solo la
brigata; arrivato in cuci-
na un ospite con un sac-
chetto di funghi chieden-
domi se volessi cucinarli la
sera stessa per cena; io li
ho guardati e mi sono ac-
corto subito che erano fun-
ghi velenosi e li ho buttati
via tutti. Questo era un po me me conosce tutto della
il primo impatto. Oggi dopo
29 anni lavorare in am-
biente psichiatrico vera-
mente qualcosa di bello e
profondo, oggi vengono
spesso a trovarmi pazienti
ai quali dispiace che vado
via. Per il giorno del mio
compleanno mi telefonano
per farmi gli auguri; dei va-
lori che forse fuori da que-
sto contesto non si hanno,
fuori sono forse pi freddi
e meno altruisti.
Le capitato di delegare
concretamente del lavo-
ro ad un paziente o ex-
paziente?
INSIEME 29
Sicuramente, delego del
lavoro a gruppi di ospiti
che lavorano quotidiana-
mente in cucina e sono ve-
ramente bravi. Loro puli-
scono le verdure,
fanno altri lavoretti
come sbarazzare i
vassoi; ci danno
una grosso contri-
buto.
Si sente pronto a
terminare a breve
il suo mandato?
Pi che pronto vol-
to pagina, ho an-
cora molte avve-
nuture che mi
aspettano fuori da
qui; nello stesso
tempo sono anche
contento perch
so che mi sostitui-
r una ragazza
giovane di 36 anni
che conosco e che
sar affiancata da
una persona vali-
dissima come il Si-
gnor Danilo Rossi, che co-
cucina dellOSC, quindi
prevedo una grande positi-
vit e una grande crescita
ancora.
Quali sono ora i suoi
progetti futuri?
Per i primi 2 3 mesi sto
tranquillo, devo mettere a
posto il giardino della ca-
sa, poi vado in vacanza
con la mia famiglia in Sco-
zia. In seguito mi dediche-
r alla ristrutturazione di
una casa del 700 affianca-
to da un gruppo di amici
per un periodo di ca. 1
anno.
 INSIEME 30

Quali sono i ricordi pi e dunque al contrario di essere un po chimici, bi-

belli che si porter den- mangiare le olive di per s, sogna trovare gli equilibri
tro del lavoro presso si prepara un composto tra gli ingredienti, avere la
lOSC? con questo procedimento: ricetta esatta e pesare pre-
Lamicizia che ho avuto una quantit di olive ven- cisamente tutto.
con tutte le persone, il sor- gono frullate (20 30 pez-
riso di tutti quando vengo- zi), passate, viene poi ag- Vuole aggiungere qual-
no a salutarmi calorosa- giunge dellalginato (una cosa?
mente in cucina, per me le polverina bianca che si tro- Ringrazio tutti per non di-
cose fondamentali. va in drogheria), poi un menticare nessuno. Ho
processo prevede di met- sempre agito nellinteresse
Qual il piatto pi spe- tere il composto in una va- dei nostri ospiti e penso si
ciale che ha cucinato schetta, di modo che formi possa fare ancora tanto
nella sua carriera, anche una piccola pallina che anche in futuro. Spero nel-
fuori da qui? quella che mangi. Il sapore la continuit della qualit
Ho sempre in mente il di questo solo boccone della merce attualmente
pollo doro, una specialit (forma di unoliva) contine- usata. Auguro a tutti di sta-
preparata con pollo disos- ne il gusto concentrato di re in buona salute e di es-
sato, aperto e farcito di 20 olive e quando lo mangi sere sempre contenti. A
fruagrat e tra la pelle e il senti il sapore intenso del mio avviso noi siamo quel-
petto viene messo del tar- tuo alimento preferito. Si lo che mangiamo.
tufo nero, il tutto cotto al tratta di unesplosione e
forno, alla fine viene co- sprigionamento di sapore Auguriamo al Signor Cas-
perto tutto con foglietti ret- intenso e concentrato. Per sina un futuro pieno di
tangolari doro, a effetto me sublimazione. Si pu soddisfazioni.
spray colorato, e viene poi fare con qualsiasi derrata
servito cos. alimentare. Per fare que- Monica e Valeria
sto procedimento bisogna
Ci pu
spiegare
cos e co-
sa pensa
della cuci-
na moleco-
lare?
Ci sono con-
trari e favo-
revoli a que-
sta pratica.
Per me la
cucina mo-
lecolare
importantis-
sima e ve la
spiego con
un esempio.
Mettiamo
che ad una
persona
piacciono
tanto le olive
 INSIEME 31
Riflessioni

Amore e psiche
Nellamore, psiche tace.
Nella cecit di un cuore ammaliato dal sentimento, cosha psiche da controbatte-
re?
Essa diviene sorda e lascia spazio alle emozioni che la sovrastano e, se contrad-
dette, si ribellano con fierezza e fermezza; lasciando spazio al brivido della pas-
sione , allinnamoramento che chiude gli occhi alla ragione.
MalAmore vero?
Ah, esso non si lascia spaventare da niente e da nessuno e riesce anche in una cer-
ta misura a tenere conto della psiche. Non consente nessun tipo di oscuramento.
Perch c differenza tra innamoramento e amare in senso puro, indipendente-
mente dalle sue sfumature: lamore coniugale, lamore per un figlio, lamore per
una passione da coltivare.
Amore purezza, perfezione, assenza di tornaconti, assenza di invidie, di borie.
Lamore mite, umile, forte, tuttal pi eterno e sublime.
Linnamoramento per contro passeggero, instabile, vittima del tempo e delle
difficolt.
Il cuore invece capace di superare qualsiasi difficolt, unito nella buona e nella
cattiva sorte.
Cosa dire di psiche: penso ad una famosa citazione: il cuore ha delle ragioni che
la ragione non ha. E anche questo vero.
Ma la ragione non finalizzata allambizione di togliere lamore sgomitando ed
inciampando su se stessa anche se talvolta in grado di farlo. (Non dimentichia-
mo quindi la citazione di Jaques Prvert: il mondo mentale mente monumental-
mente.).
Del razionale ci vuole un buon e ben dosato uso. La mente, s, pu ingannare ma
anche in grado di porre di fronte problematiche che ci suggerisce di affrontare.
Ed in quel bacio tra amore e psiche labbandono vien da s, ma da me preferisco
amare senza un limite!
Elena A.

Natura
Ginkgo biloba un fossile
vivente, appartiene alla
specie delle conifere che
sono classificate come
Gimnosperme, e germina
in semi ricoperti da un in-
volucro carnoso.
La parte interna legnosa
dei semi viene utilizzata
come cibo prelibato in
Asia e fa parte della tradi-
zione culinaria cinese.
un albero antichissimo
le cui origini risalgono a
250 milioni di anni fa.
Pianta arborea che rag-
giunge unaltezza di 30-
40 metri, chioma larga fi-
no a 9 metri, piramidale
nelle giovani piante e
ovale negli esemplari pi
vecchi. Il tronco presenta
Ginkgo biloba
rami sparsi da giovane e
pi fitti in et adulta. La
corteccia liscia e di co-
lor argento nelle piante
giovani, diventa di color
grigio-brunastro fino a
marrone scuro negli
esemplari maturi. Le fo-
glie di colore verde chia-
ro in autunno assumono
una colorazione giallo vi-
vo dalla forma tipica a
ventaglio. La pianta ori-
ginaria della Ci-
na ed stata
coltivata per
millenni dai
monaci cinesi.
una specie
eliofila che pre-
ferisce una po-
sizione soleg-
giata e un clima
fresco. una
pianta che sop-
porta le basse
temperature in-
fatti stato di-
mostrato che
non subisce
danni anche a -
35 C; invece
mal sopporta la potatura
perch i rami accorciati
seccano. molto utilizza-
ta come pianta ornamen-
tale in parchi, viali e giar-
dini o in citt grazie alla
notevole resistenza agli
agenti inquinanti che le
permettono di sopravvive-
INSIEME 32
re. Le sue foglie hanno
un utilizzo medicinale: li-
potesi che i principi atti-
vi svolgano unazione sul-
le funzioni cerebrovasco-
lari e sui disturbi della
memoria tali da suggerir-
ne luso nella malattia di
Alzheimer. Altre doti tipi-
che si riferiscono ad una-
zione di opposizione ai
radicali liberi rallentando
cos i fenomeni di ossida-
zione e proprio grazie a
questa propriet gli effetti
dello stress fisico e men-
tale vengono contrastati.
Inoltre questa pianta mi-
gliora la circolazione del
sangue, sia a livello peri-
ferico sia cerebrale.
Esemplari di Ginkgo sono
sopravvissuti alle radia-
zioni prodotte dalla bom-
ba atomica caduta sulla
citta di Hiroshima. Vicino
allosservatorio del tem-
 INSIEME 33

Lalbero della vita

pio Hosen-ji, un esempla- pone dalla Cina insieme no, immortale, con la sua
re in particolare soprav- al buddismo; un o degli costanza sfidi i millenni,
vissuto riprendendo a esemplari pi antichi si abbia la fortuna di non
germogliare con vigore. trova a Tokyo. Si ritiene ammalarsi e sopporti an-
Purtroppo il tempio an- che questa pianta possa che linquinamento. Que-
dato distrutto ma verr in proteggere dallincendio, ste sue doti creano una
seguito ricostruito con lo come il castagno in Euro- pianta di grandissime
scalone di accesso diviso pa e la sequoia in Nord qualit curative. Si dice
in due per consentire al America sono tutte effica- che se la pianta del Gink-
Ginkgo di crescere. Il ci barriere antifuoco. go accumuli troppe ener-
Ginkgo biloba il simbolo una pianta speciale sia gie negative esploda!
della citt di Tokyo, la ca- per la sua bellezza sia Questa solo una leg-
pitale del Giappone. Nel- per le sue potenzialit te- genda perch se so-
lantichit la pianta era rapeutiche. Il Ginkgo pravvissuta ad una bom-
gi utilizzata come so- anche definito lalbero ba atomica significa che
stanza benefica, venne della vita o albero della non assimila quindi una
poi iscritta nel primo im- pace, questo dice tanto. pianta senza paura. an-
portante erbario cinese a In Cina il Ginkgo ha un si- che vero per che essa
cura di cuore e polmoni, gnificato di equilibrio e ar- meriti tutta la positivit
asma, geloni, tumefazioni monia. Questo grande al- possibile intorno a s.
causate dal freddo. I mo- bero ha ancora tanti se-
naci buddisti lo piantava- greti da svelarci. Penso Cri
no accanto al t. I guari- che il Ginkgo sialalbero
tori indiani ayurvedici lo della speranza e sia eter-
associavano alla longevi-
t usandolo come ingre-
diente del soma, lelisir
di lunga vita. stato
classificato come albero
monumentale. Le sue
controindicazioni sono:
deve essere evitato da
chi in terapia con anti-
coagulanti e farmaci con-
tro lipertensione. LUnio-
ne Internazionale per la
Conservazione della Na-
tura ha collocato il Gink-
go biloba nella lista rossa
come specie in pericolo.
Lalbero giunse in Giap-
 INSIEME 34
Escursioni del Club 74

Giro dei Presepi del Ticino

Alle 14.00 di mercoled
28 dicembre 2016, in
una bellissima giornata
di sole e cielo azzurro
senza nuvole, siamo
partiti con due pulmini
dallOSC, verso la sco-
perta delle originali, ela-
borate e amabili creazio-
ni di Presepi sul territorio
ticinese. Unescursione
gradita da tutti i parteci-
panti.
la brillantezza dei raggi
del sole riflessi sullac-
qua facevano da cornice
alla gi spettacolare vi-
sta. A Brusino Arsizio la
popolazione residente ci
ha deliziati con un per-
corso di presepi sul lun-
golago; le creazioni spa-
ziavano dalle pi classi-
che a quelle fatte con
materiale riciclato, statui-
rati dai singoli bambini
della scuola elementare
del posto.
Siamo proseguiti verso
Porza dove allinterno
della Chiesa, dietro of-
ferta, abbiamo potuto
ammirare un grande pre-
sepe illuminato, i cui per-
sonaggi mobili si riferiva-
no alla classicit dei la-

La prima tappa avve-

nuta allinterno della
Chiesa di Balerna dove
abbiamo avuto loppor-
tunit di prendere visio-
ne del presepe creatovi
con impegno e dedizio-
ne dallOratorio; unope-
ra unica, architettata
con precisione e stile.
Le figure di questo pre-
sepe erano fatte tutte a
mano, con gesso, panni
vecchi e diverso mate-
riale di scarto riutilizzato
con fantasia, disposte in
maniera singolare su
una tavola cosparsa di
terriccio. ne fatte a maglia o con vori svolti nellantichit,
assemblaggi particolari; come la donna che lava i
Per arrivare alla seconda cera addirittura un gran- panni al fiume, la mas-
sosta a Brusino Arsizio, de pino addobbato con saia che gira la polenta
abbiamo apprezzato il stelle eseguite con bic- nel paiolo, il boscaiolo
bellissimo tragitto attorno chierini di plastica colo- che spacca la legna con
alla costa del lago dove rati, assemblati e deco- il macete, il mulo che tra-
 INSIEME 35

sporta carichi pesanti, ol- biamo ammirato tanti ca- pressioni ed emozioni
tre alle tradizionali scul- polavori; cera addirittura vissute durante linteres-
ture. un albero di Natale co- sante giornata.
struito con i fondi di botti- Abbiamo apprezzato la
In seguito ci siamo fer- glie pet di colore verde e singolare dote degli ini-
mati in un grotti-
no per una pau-
sa caff, dove a
servirci, in man-
canza della ca-
meriera, cera un
simpatico, alle-
gro e spiritoso
cuoco.

Lultima fermata
del viaggio attra-
verso questo vi-
vace spirito nata-
lizio avvenuta
al calar della not-
te a Vira Gamba-
rogno, unatmo-
sfera illuminata e
creata in maniera
completamente
incantevole. Ab-
biamo camminato attra- marrone che dava alloc- ziatori di pensare a una
verso le vie in sasso del chio un immagine ecce- giornata particolare che
nucleo vecchio, alla sco- zionale. mettesse in armonia le
perta dei numerosi pre- Da questa posizione ab- relazioni interpersonali
sepi proposti, uno pi biamo venerato la vista accompagnate da cultu-
aggraziato dellaltro; si notturna sul lago, notte ra e divertimento.
trattava di opere esegui- rischiarata dai barlumi
te con fantasia e dedizio- della citt, uno spettaco- Ringraziamo sentitamen-
ne; per esempio abbia- lo senza uguali. te tutti.
mo visto un villaggio rea-
lizzato interamente con Per concludere, alle Monica
diversi tipi di pasta, mol- 20.30 ci siamo fermati
to incantevole, un altro per una pizza in compa-
con aspetti cuciti a ma- gnia, un momento di
no, altre opere semplici condivisione per discute-
e altre pi elaborate. Ab- re, tra laltro, delle im-

Escursioni del Club 74
Visita Studi RSI di Comano
Siamo stati il primo gruppo
dellanno 2017, ad avere lo-
nore e la possibilit di visitare
gli Studi RSI della televisione
a Comano il 05 gennaio 2017;
questo ci ha resi orgogliosi e
allietati. Persone affiatate e
sorridenti componevano il no-
stro gruppo che ha approfitta-
to di questa opportunit con
interessamento e attenzione.
Ci siamo trovati alle 14.00 con
la guida che ci ha accolti calo-
rosamente con un sorriso e ci
ha messi da subito a nostro
agio. Il giro includeva la visio-
ne del camerino guardaroba
dei presentatori, dello Studio 1
dove registrano puntate di gio-
chi e programmi di cucina,
dello Studio 2 a disposizione
di programmi registrati parti-
colari e degli Studi dove ven-
gono trasmessi in diretta Il
Quotidiano e Il Telegiornale,
del magazzino dove tengono
larredamento che ogni volta
traslocano nei rispettivi Studi
a dipendenza della trasmissio-
ne che necessitano program-
mare e della sala trucco.
A Comano, per motivi di spa-
zio, ogni singolo Studio or-
ganizzato per molteplici mes-
se in onda; qui in totale ci so-
no 5 sale di registrazione;
ulteriori Studi sono peraltro lo-
cati altrove sul territorio ticine-
se.
Il guardaroba organizzato in
modo che ogni presentatore
abbia il suo spazio privato do-
ve cambiarsi dabito e deposi-
tare i suoi indumenti che ven-
gono loro disposti pronti ogni
volta per le puntate di una set-
timana. I presentatori accom-
pagnati da esperti in sartoria,
vanno di persona a scegliere
ed acquistare i vestiti che in-
dosseranno per un periodo
durante le messe in onda, poi
si archiviano e per variare se
ne compreranno altri. Degli
addetti scattano delle foto del-
la persona con quello che in-
dosser in scena e queste,
raccolte in un classatore, ser-
vono per ricordarle cosa deve
mettere ogni preciso giorno.
Un determinato luogo, che noi
per non abbiamo visto, adi-
bito allarchivio dei vestiti dagli
anno 20 ad oggi e che vengo-
no riutilizzati alloccorrenza
per spettacoli o film.
Dello Studio 1, quello che ci
ha subito affascinati sono le
numerose luci appese sullin-
tera area del soffitto dove so-
no inoltre posizionati dei pon-
teggi (numerati da un lato e
letterati dallaltro) che permet-
tono agli specialisti di indivi-
duare in fretta e muovere con
precisione le luci per gestire
lintera illuminazione dei pro-
grammi. Le telecamere sono
molteplici cos da garantire
unottima programmazione. La
sala strutturata in modo da-
vere spazio per diverse tra-
smissioni: qui vengono regi-
strati Il gioco del mondo,
Molla losso, ZeroVero, Via no molte centinaia di persone
col venti e Cuochi dartificio.
In questa sala sono organiz-
zati degli arredamenti basilari
che vengono corretti poi, a di-
pendenza della registrazione,
con larredamento necessario
che prelevano dal loro magaz-
zino.
Per quanto riguarda lo Studio
2, con lo stesso meccanismo
di luci e telecamere, si tratta di
una sala vuota pi piccola che
INSIEME 36
viene usata per diverse pro-
grammazioni come ad esem-
pio Patti Chiari e che viene
allestita completamente di vol-
ta in volta. Qui si sono notati
in particolare dei puntini di di-
versi colori sul pavimento che
hanno il preciso scopo di faci-
litare la posa dellarredamen-
to.
In seguito stato il turno degli
Studi dei programmi informati-
vi, e proprio qui abbiamo potu-
to improvvisare con il nostro
gruppo, una scena di appro-
fondimento de Il Quotidiano
che abbiamo intitolato La Be-
fana; interpretazione molto
divertente e ben riuscita.
Nel reparto magazzino, oltre
al deposito dellarredamento e
di materiale diverso, vengono
svolte molte attivit e in parti-
colar modo la falegnameria e
le decorazioni, visto che gran
parte dellallestimento e del-
larredamento degli Studi ven-
gono assemblati internamen-
te, solo mobilio particolare vie-
ne prodotto su misura da ditte
esterne.
Durante il tour abbiamo visi-
tato la sala trucco, tra laltro
appena ristrutturata, molto at-
trezzata e organizzata.
Dietro a questo mondo lavora-
che muovono tutti gli ingra-
naggi necessari per portare a
casa di tutti noi una televisio-
ne diversificata e di alta quali-
t.
Abbiamo gradito questa visita
e ringraziamo per questa par-
ticolare occasione concessaci,
ne riserberemo sempre un bel
ricordo.
Monica
 INSIEME 37
Caro dottore
Caro Dottore,
di vero cuore le scrivo una letterina e vorrei raccontarle una
cosa bella perch mi sono accorta che nessuno, quando va fuo-
ri, ammira la natura. Sono tre giorni che sto guardando, come
negli Abbruzzi quando andavamo in vacanza con la famiglia e
guardavo il mare, il ponte pi grande quasi dItalia e le mac-
chine passare che andavano su e gi. Adesso sono tanti anni
che non ci vado pi; dalla mia piccola terrazza in Villa Orten-
sia guardo la strada come il mio piccolo ricordo di Emanuela,
il romanzo che anche la mia storia.
Ho ventanni e sono nata da una zingara, lo so. Sono cresciuta
nella strada sola e senza un po damore. Il mio tetto era il
grande cielo, e la miseria che ho avuto stata tanta, ma ora
sono stanca.
Hanno bloccato le foglie da tre giorni, era sbagliato toglierle
ogni giorno. Ora le lasciano riposare, si tolgono solo da feb-
braio in avanti, con violette, margherite e tutti i fiori. Cos
anche i giardinieri possono riposare. I figlioli e i nipoti stanno
bene, venite a trovarmi e portarmi sicurezza.
Un caloroso grazie ai giardinieri, cuochi e ortolani, non basta
scriverlo.
Di vero cuore, Elena

Lintervista
Willy Lubrini
WILLY LUBRINI, OPERA-
TORE SOCIALE
IMPRESSIONI DOPO 36
ANNI DI LAVORO
con molto piacere che ab-
biamo incontrato e intervi-
stato lamico Willy Lubrini,
nella sede del Club 74 alla
Valletta nel quartiere di Ca-
svegno.
Loperatore sociale Willy Lu-
brini dal mese di febbraio
2017 in pensione e per
molte persone (ospiti e ope-
ratori) una cattiva notizia,
infatti in questi vari decenni
in cui ha operato diventato
un importante punto di riferi-
mento per molti rispetto sia
ai diritti di cittadinanza che
alla valorizzazione delle ca-
pacit e competenze degli
ospiti riguardo in particolare
al loro reinserimento comu-
nitario. Per lui come per re-
lativamente pochi altri (vedi
INSIEME 38
ad esempio loperatrice mente incostante a corren-
Giovanna Poletti e Fabrizio te alterna. Nel 1980 ho ini-
Pellandini) ci sembra dat- ziato la la scuola di infermie-
tualit e veritiera una frase, re psichiatrico, a Casvegno.
di cui non ricordiamo lauto- Alla ricerca affannosa di da-
re, che recita come segue: re un senso alla vita. Aiutare
ci sono persone che ci la- gli altri mi ha aiutato nella ri-
sciano di cui si ha un vago cerca, malgrado gli inevita-
ricordo, altre che lasciano bili dubbi, errori e difficolt.
un vuoto e invece quelle co- un mestiere difficile, coin-
me loro lasciano un esem- volgente e ricco di umanit.
pio. In questo senso Willy Se dovessi fare un bilancio,
riuscito a coniugare bril- pi quello che ho ricevuto
lantemente i suoi ideali, la di quello che ho dato.
sua pratica sociale con
quella professionale. Ci pu raccontare qualco-
sa della sua vita prima di
In relazione a questo immi- fare linfermiere, qualcosa
nente evento abbiamo fatto in merito alla sua carriera
una simpatica chiacchierata calcistica?
con lui. Vi racconto laneddoto del ri-
gore sbagliato negli ottavi di
Le chiediamo cortesemen- finale contro il Servette a
te una presentazione per- Chiasso. Mi mettono in
sonale. campo a 2 minuti dalla fine
Abito a Castel S. Pietro. So- della partita perch ero con-
no sposato con Monica e
ho una figlia che si chia-
ma Lisa. Il 23 marzo com-
pio 62 anni; sono quasi
36 anni che lavoro al-
lOSC; ho iniziato che ne
avevo 25. Ho una forma-
zione di infermiere psi-
chiatrico e di educatore.
Sono figlio del 68; mi so-
no formato in una scuola
commerciale a Chiasso
poi ho lavorato 6 mesi in
una banca, in seguito
operaio in una fabbrica di
campanelli, poi calciatore
semi-professionista nel
Chiasso e nel Mendrisio.
Sono stato un giocatore
con un rendimento forte-
 INSIEME 39

siderato uno degli speciali- tra-parlamentare a Chiasso, Sono stato 25 anni in Consi-
sti. Metto la palla sul di- un gruppo di amici che si glio comunale e 8 in Munici-
schetto, decido per la finta interessava della qualit di pio, sempre a Castel S. Pie-
dellocchio: guardo intensa- vita nei quartieri popolari. tro. Attivo nel sindacato, per
mente il palo alla destra del Cera un grosso interesse una quindicina danni Presi-
portiere Engel, prendo la per la questione sociale, ri- dente della Commissione
rincorsa e calcio senza cordo una inchiesta per in- del personale OSC.
guardare il portiere. La dagare i bisogni dei cittadini. Negli anni 80 abbiamo ini-
traiettoria non angolata, il Ho fatto parte del CPL Col- ziato a lavorare e vivere nel
tiro debole ed il portiere
gi sdraiato sulla giusta
traiettoria e agguanta la pal-
la. Mi sento di gesso, sento
i fischi del pubblico e come
un automa mincammino a
bordo campo. Sulla mia
traiettoria incrocio lo sgura-
do dellallenatore, il buon
Otto Luttrop. Ritorno sui
mei passi, non me la sento
di sostenere il confronto, ho
tradito la sua fiducia. Ed
esco dalla parte opposta
del terreno. Intanto sento la
voce del mio vecchio amico
Marcone gridare: Lubrini
sei una bestia!!!. Fare il
calciatore un bel mestie-
re, ci si diverte, si conosco-
no tante persone e si pure
pagati per giocare. A 25 an-
ni ho dovuto smettere in
seguito alle conseguenze di lettivo politico leninista che manicomio, una istituzione
un vecchio infortunio. Sono aveva la sua sede al centro deprivata delle regole fon-
rimasto ancora legato al studi di Paradiso. Un perio- damentali di uno stato di di-
mondo del calcio allenando do di interminabili discussio- ritto e dove governava una
per una decina danni gli al- ni, dibattiti, profonde amici- dittatura medico-burocrati-
lievi del Balerna. Cosa inse- zie, amori, e deliri lucidi sul- ca. Manicomio vuol dire
gna il calcio? Che tutti sono la rivoluzione possibile. sostituirsi allaltro, pensare e
importanti e nessuno indi- Cera lidea di condiviere la decidere per laltro... natu-
spensabile, la collaborazio- vita con gli ultimi della scala ralmente sempre a fin di be-
ne fondamentale e il bello sociale e per questo motivo ne. Una relazione nellambi-
condividere delusioni e mi licenziai dalla banca per to della quale negata la
gioie. Mi piace questa rifles- lavorare in fabbrica. contrattualit terapeutica e il
sione di Camus: Se vinci diritto allautoderminazione.
una partita non sei Dio, e se Come ha combaciato la Con lapprovazione della
la perdi non sei una merda. politica con la realt so- legge socio-psichiatrica
ciale e come ha vissuto i (LASP) - votata nel 1983 e
Politicamente come si cambiamenti in ambito applicata nel gennaio del
formato? psichiatrico? Come vede 1985 - si cominci ad appli-
Ho iniziato in un gruppo ex- lei levoluzione dellOSC? care i principi fonamentali

che regolano un paese de-
mocratico e le norme previ-
ste dalla LASP la cui finalit
prioritaria la difesa della li-
bert personale. Fu unim-
presa difficile e impegnativa
ma quegli anni non manca-
vano di ideali ed entusia-
smo. Lo scarto tra la realt
e gli obiettivi auspicati dalla
legge era ampissimo e fu
necessario impegnarsi a
fondo e collettivamente.
Non era sufficiente seguire
la via gerarchica dettata dai
regolamenti interni
perch troppo mac-
chinosa e burocrati-
ca. Pertanto si rese
necessario limpe-
gno politico, cultura-
le e sindacale. Era
un susseguirsi di as-
semblee, convegni,
dibattiti, verifiche e
confronti con altre
esperienze, letture.
Per citarne solo al-
cuni: Trieste e il
pensiero di Franco
Basaglia, la legge
180, gli scritti di Bru-
no Bettelheim, Goff-
man, Foucault, Bor-
gna, Laing, Minkow-
ski, Cooper. A
Casvegno ci fu le-
sperienza del Club
74 promossa da Ettore Pe-
landini, la SCOS (scuola
cantonale per infermieri psi-
chiatrici), con Direttore Sil-
vano Dei Cas, scuola di
buon livello che riusc a for-
mare un buon numero di
operatori sociali e trasmet-
tere una solida preparazio-
ne professionale e culturale.
Il cammino verso lumaniz-
zazine della psichiatria inizi
con lapplicazione della
LASP. Non furono le scoper-
te in ambito delle scienze
psicologiche, psichiatriche e
sociologiche a determinare
il cambiamento, ma il confe-
rimento ai pazienti psichia-
trici dei diritti civili, (fra i
quali il diritto di ricorso) so-
ciali e politici. Una riforma
che ha modificato il rapporto
di potere tra paziente/curan-
te, storicamente sbilanciato
a favore del personale me-
dico-infermieristico. Ora era-
no due cittadini con gli stesi
diritti e doveri che sincon-
travano nellambito di una
relazione daiuto: un incon-
tro autentico, aperto come
deve essere quello tra due
esseri umani, non pi condi-
zionato dal pregiudizio della
diagnosi e incanalato negli
aridi paradigmi del norma-
le/anormale, razionale/deli-
rante, malato/pericoloso.
Per gli operatori ha pure vo-
luto dire sbarazzarsi di un
INSIEME 40
vecchio sapere ed intra-
prendere nuovi percorsi for-
mativi come supervisioni,
aggiornamenti e confronti
con altre esperienze.
La LASP ha imposto una ri-
forma organizzativa- istitu-
zionle della psichiatria pub-
blica con la settorializzazio-
ne, la centralit operativa
nel lavoro dquipe multidi-
sciplinare secondo un mo-
dello partecipativo e non pi
verticistico, tutela dei diritti e
in particolare creare le pre-
messe per garantire unas-
sistenza adeguata nel ri-
spetto delle libert indivi-
duali. Si sono cos potuti
concretizzare progetti indivi-
duali di reinserimento, la-
pertura dei servizi esterni,
strutture intermedie, foyer,
ecc..
Nel 1990, il progetto del
CARL fu molto dibattuto e
contestato da parte dellas-
semblea del personale per-
ch non lo si voleva realiz-
zare nel perimetro del quar-
tiere di Casvegno ma
insediare allesterno. Per
uscire da quella situazione
di stallo fu istituita una
Commissione mista (Dire-
zione OSC, rappresentanti
del personale, DSS) che
avrebbe dovuto trovare una
soluzione condivisa. Pur-
troppo, non fummo in grado
di proporre una concreta al-
ternativa. Come reag il per-
sonale? Si fece buon viso a
cattiva sorte, e nel 1994 ci
rimboccammo le maniche e
ci impegnammo alla crea-
zione del CARL e alla ri-
strutturazione di Casvegno
in due strutture separate:
CPC e CARL. Personal-
mente ho lavorato 9 anni al

CARL come coordinatore, di
cui 6 anni in Ginestra e 3 in
Villa Alta, condividendo una
bella esprienza.
Ora, a pi di 22 anni dalla-
pertura credo sia necessa-
ria una valutazione di que-
sta importante istituzione,
nello specifico mi riferisco
allart.5 della LASP: lutente
ha diritto a unassistenza
adeguata e in modo partico-
lare: a) ad essere mantenu-
to, se non controindicato,
nel suo ambiente sociale e
familiare (); e allart. 7 cpv
2: ogni settore dotato di
UTR commisurate alle esi-
genze della sua popolazio-
ne (). Sono convinto che il
sopraceneri, con i suoi
150000 abitanti, necessiti di
una UTR, una struttura leg-
gera del CARL (foyer o ap-
partamenti protetti) demedi-
calizzata per persone biso-
gnose di unassistenza
terapeutico/educativa inten-
siva. Agli utenti del soprace-
neri si potrebbe cos evitare
un trasferimento non desi-
derato nel Mendrisiotto e of-
frire loro lopportunit di
continuare a vivere nel loro
ambiente sociale e familia-
re.
Cosa pensa delle camere
securizzate allOSC?
Penso che la risoluzione
governativa del 13 novem-
bre 2013 con la quale sta-
ta approvata la realizzazio-
ne di due camere securiz-
zate in CPC, presso il
Quadrifoglio 3, sia stata una
decisione sbagliata. In que-
ste camere vengono mo-
mentaneamente ospedaliz-
zate persone provenienti
dalle Strutture carcerarie
(SC), difficilmente collocabi-
li, potenzialmente pericolo-
se per se stesse e per gli
altri. stato allestito un pro-
tocollo di collaborazione fra
la CPC e le SC nel quale
vengono definite le compe-
tenze dei medici della clini-
ca e delle SC, laspetto del-
la cura da quello della sicu-
rezza. Ho avuto modo di
collaborare nella presa a ca-
rico di alcuni pazienti ed ho
potuto constatare come
queste persone siano co-
strette in condizioni di ec-
cessivo isolamento. Lart. 40
della LASP specifica che
() lisolamento in luogo
chiuso vietato, riservate
imperative esigenze tera-
peutiche. Purtroppo nella
gestione delle camere secu-
rizzate prevale laspetto del-
la sicurezza rispetto alle esi-
genze terapeutiche, e in
queste condizioni di isola-
mento eccessivo difficile
se non impossibile curare
attraverso la relazione e la
INSIEME 41
socioterapia. Quale pu es-
sere lalternativa? Abbiamo
avuto lopportunit di curare
la stessa persona in CPC e
allinterno della SC. Nella
SC la persona subisce para-
dossalmente minori tempi
disolamento, gli operatori
hanno lopportunit di stabi-
lire un contatto relazionale e
il paziente pu mantenere
minime relazioni sociali (lo-
ra daria, accesso allo spac-
cio, visite dei famigliari, visi-
te in farmacia).
Ora, in prospettiva di una
prossima ristrutturazione
delle carceri e del servizio
medico psichiatrico, sareb-
be opportuno, da parte della
Direzione OSC, che parteci-
pa ad un gruppo di lavoro
ad hoc, ascoltare le osser-
vazioni e le considerazioni
degli operatori della CPC -
Quadrifoglio 3 e dellEquipe
Progetti Complessi che han-
no attivamente partecipato
allesperienza delle camere
securizzate ed hanno accu-
mulato elementi sufficienti
per esprimere una valuta-
zione. Ribadisco la mia
idea: la presa in carico psi-
chiatrica dei detenuti nelle
Strutture Carcerarie pi
funzionale se esercitata al-
linterno delle stesse struttu-
re.
Cosa pu dirci della sua
collaborazione in favore
dei giovani?
Negli ultimi 15 anni di lavoro
ho avuto lopportunit di la-
vorare con 3 progetti che ri-
guardavano principalmente
giovani adulti. Il primo, nel
2002, stato il Progetto
giovani al CARL, un appar-
tamento in Villa Alta per gio-

vani al primo scompenso
psicotico, sviluppato in col-
laborazione con la CPC e
con lUfficio AI per losserva-
zione sociale e professiona-
le. Lidea di far beneficiare
queste persone di una riabi-
litazione sociale e professio-
nale attraverso laccompa-
gnamento in un percorso di
integrazione socio-profes-
sionale: da un ambiente
protetto al contesto territo-
riale.
Nel 2006 lapertura del pro-
getto Casa Sirio di Bregan-
zona, una struttura interme-
dia daccoglienza tempora-
nea per giovani adulti con
problemi psicosociali (una
vecchia pensione con una
ventina di camere singole),
con alcuni posti per studenti
e apprendisti. Un luogo suf-
ficientemente protetto, im-
prontato su progetti indivi-
duali finalizzato al reinseri-
mento sociale, lavorativo e
abitativo. Allinizio ho lavora-
to con Laura e Adriana, suc-
cessivamente con Carlito,
Giovanna e Thomas. Lidea
era di investire nelle capaci-
t delle persone, favorire la
partecipazione e dar credito
in fiducia agli ospiti. Il per-
corso daccompagnamento
aveva come obiettivo lo svi-
luppo dellautonomia indivi-
duale.
Nel 2010 ho iniziato a lavo-
rare con lquipe Casi com-
plessi che si occupa della
presa in carico intensiva e
personalizzata di pazienti ri-
coverati presso la CPC. In-
sieme a queste persone si
progettano percorsi di cura
e di risocializzazioni orienta-
ti verso il territorio. Nei primi
anni abbiamo collaborato in-
tensamente con lEquipe
mobile impegnata nel supe-
ramento della contenzione
fisica perch le persone se-
gnalate come casi com-
plessi erano per la maggior
parte legate al letto.
Nel 2011 abbiamo aperto
lappartamento al Centro so-
ciale per accogliere 7 giova-
ni pazienti provenienti dalla
CPC. Da questa esperienza
nato il progetto Foyer Ca-
INSIEME 42
sa Mystral di Balerna.
Del lavoro con i giovani pos-
so dire che importante in-
vestire in risorse umane,
operatori motivati e prepara-
ti, e favorire un sistema di
opportunit nel settore del-
labitare e del lavoro. Ma pri-
ma di tutto con i giovani bi-
sogna costruire dei legami
relazionali significativi per
cui bisogna stare con loro
per poi poter costruire dei
progetti condivisi.
Cosa ci pu dire in merito
alla contenzione ancora
attuata nelle cliniche psi-
chiatriche private?
Grazie al decreto legislativo
votato dal parlamento nel
2005 concernente la Pianifi-
cazione sociopsichiatrica
cantonale 2005-2008 sta-
to possibile superare la con-
tenzione fisica (cio non pi
legare a letto i pazienti) con
la decisione di aumentare
personale infermieristico fi-
nalizzato al raggiungimento
e mantenimento di questo
obiettivo. Dal 2010 lEquipe
mobile, 10 infermieri coordi-
nati dal dott. Thomas Em-
menegger, riuscita gra-
dualmente nellimpresa di
superare la contenzione:
ora alla CPC non si legano
pi i pazienti: Non pi le-
gacci, ma legami relaziona-
li.
Purtroppo la pratica di lega-
re a letto i pazienti ancora
largamente utilizzata nelle
cliniche psichiatriche private
ticinesi. Una situazione non
pi compatibile con le nuo-
ve norme e i principi sanciti
dalla LASP. Senza dimenti-
care che le cliniche private
ricevono regolari sovvenzio-

ni pubbliche: nel 2015 il
contributo stato di Fr.
11500000.-. quindi lecito
pretendere dalle strutture
private larmonizzazione
della qualit delle cure a
quelle erogate dalla psichia-
tria pubblica e il rispetto del-
le normative vigenti. Che fa-
re? Il Consiglio psicosociale
cantonale, nellambito della
nuova pianificazione sociop-
sichiatrica, dovrebbe fissare
nellordine delle priorit il su-
peramento della contenzio-
ne fisica anche nelle clini-
che psichiatriche private
sovvenzionate con soldi
pubblici. giusto promuove-
re la collaborazione tra OSC
e privato ma ora di preten-
dere che agli stessi diritti (fi-
nanziamento pubblico) corri-
spondano stessi doveri.
Cosa pensa del passivi-
smo degli operatori?
Non saprei giudicare se pre-
vale un atteggiamento pas-
sivo anche perch da anni
non sono pi attivo a livello
sindacale. Daltra parte i
tempi sono cambiati e non
pensabile tornare al vecchio
assemblearismo. Nel lavoro
ho constatato un progressi-
vo cambiamento, lquipe
sta perdendo la sua centrali-
t operativa secondo un
modello partecipativo, a
vantaggio del vecchio siste-
ma verticistico. Un cattivo
segno perch il modello par-
tecipativo stato una con-
quista sindacale, culturale e
politica. Un metodo vincen-
te, che ci ha permeso di af-
frontare e risolvere innume-
revoli sfide. pure il model-
lo che utilizziamo nella
relazione con gli utenti, la
INSIEME 43
contrattualit tera-
peutica, la coopera-
zione, che implica un
rapporto interperso-
nale paritario. Anche
nella gestione orga-
nizzativa dellistituzio-
ne si dovrebbero
mantenere buoni li-
velli partecipativi.
Sappiamo che le isiti-
tuzioni sono cagione-
voli, si ammalano fa-
cilmente. Un buon
anticorpo favorire
un dibattito con il
personale, almeno
per le decisioni im-
portanti. Come pure
mantenere una co-
stante tensione idea-
le rispetto agli obiettivi san- sorridere ricordare quei mo-
citi dalla LASP e la realt menti.
dei fatti.
Quali sono ora i suoi pro-
Cosa ci dice della sua col- getti futuri?
laborazione con il Club Primo spegnere la sveglia!!!
74? Poi viaggiare. Mi piacerebbe
Al Club 74 ho avuto delle tornare in Argentina. Per il
bellissime esperienze; da al- momento mi soddisfano i
lievo ho condiviso tanti bei sentieri della Valle di Mug-
momenti quali sono state le gio, il Generoso e il San
trasferte in furgone in Sviz- Giorgio. Seguir Lampedu-
zera Romanda per le rap- sa, Sardegna e Andalusia.
presentazioni del mimo, le Riprendere le letture impol-
feste campestri, i lavori in verate, la cura dellorto e la
ergoterpia, i tornei di calcio, ricerca di funghi.
il giornale. in quegli spazi
che ho potuto sperimentare Ringraziamo il Signor Lubri-
una modalit autentica di ni per le sue parole e gli au-
stare con gli utenti, condivi- guriamo un futuro pieno di
dere il fare, il tempo libero, soddisfazioni e speriamo
la vacanza. Da qui sono na- che nei suoi vari giri trovi il
te tante amicizie. Non sono tempo per condividere un
mancati anche i momenti di buon caff in Valletta con
confronto e di scontro. Gli noi.
argomenti che mi facevano
litigare con Manolo erano Manolo, Monica e Rio
soprattutto il ruolo della so-
cioterpia isitutuzionale e la
gestione di Casa Sirio. Mi fa
 INSIEME 44
Rassegna stampa

Il dibattito
La questione sociale. Certo la povert Cambiamento accelerato
odierna ben diversa da che associato ad un am-
sociale una sfida quella stracciona rap- biente in mutamento
alla democrazia presentata nelle fotogra- continuo, destabilizza,
fie di quei tempi. Da noi confusione, angoscia,
Tre notizie recenti riguar- strisciante, quasi invi- anche dirritazione, apa-
danti il nostro Paese: au- sibile; tocca indistinta- tia e/o violenza; pu
mento dei sottoccupati, mente svizzeri e stranieri creare panico, derivante
impennata delle persone domiciliati, con famiglia o dallincapacit di saper
richiedenti lassistenza single, che parlano e ve- governare quanto avvie-
nel 2015, i costi generati stono come noi. Sono ne. Ci in misura mag-
dallinsorgere di malattie persone che lavorano giore per individui e
psico somatiche provo- ma il loro reddito al di gruppi fragili, meno do-
cati da stress al lavoro, sotto della soglia di po- tati di risorse (sia cogniti-
precariet del lavoro, vert (working poor), op- ve, sia materiali, sia rela-
disoccupazione di lunga pure hanno perso il lavo- zionali), incapaci di ge-
durata ammontano a 5,7 ro, e quando beneficiano stire il presente, e ancor
miliardi di franchi. di un periodo di disoccu- meno il loro avvenire.
Segnali tenui certo, ma pazione, faticano a ritro- Perch viene loro a
indicatori di un crescente vare un nuovo impiego mancare ci che lecono-
disagio generato da un duraturo; oppure fanno mista Schumpeter consi-
sistema socio economi- lavori interinati, a tempo derava essenziale per
co che non offre lavoro indeterminato, su chia- affrontare la distruzione
per tutti, che dispensa mata, senza avere rego- creatrice che accompa-
remunerazioni a volte larit, o ancora sono sot- gna i fenomeni di ristrut-
inefficienti per vivere, e topagati. Donne e uomi- turazione ed innovazione
che fa ammalare sempre ni, giovani e over 45 che capitalistici: che gli indi-
pi persone. Riaffiorano pur avendo una scolarit vidui non si facciano pro-
fenomeni sociali di pre- o un titolo di studio se- blemi a fronte del cam-
cariet, indigenza, po- condario superiore, o un biamento, le conseguen-
vert simili a quelli pro- certificato di capacit ze derivanti e di ci che
vocati dalla rivoluzione professionale, per i pi pu loro capitare. Oltre
industriale dell800 e che anziani pure unespe- tutto le persone investite
si pensava appartenesse rienza di lavoro anche da suddetti fenomeni di
definitivamente al passa- lunga, vivono nellincer- emarginazione economi-
to. Allora il fenomeno tezza del giorno per gior- ca, pur lavorando in mo-
che butt nello sconforto no, sovente nellansia do continuo o a sin-
milioni di persone fu de- perch non vedono la ghiozzo, e pur benefi-
nominato la questione luce del fine tunnel. ciando degli
 INSIEME 45

ammortizzatori sociali bente tragedia; si affida sionamento oltre a non

non potendo contribuire ad unagognata nuova risolvere, addirittura peg-
regolarmente al 2 pila- fase di crescita nella giora la situazione. Pro-
stro, e neppure accanto- speranza che essa ge- cedere sulla via attuale
nare un risparmio, non neri pieno impiego, e significa andare incontro
disporranno di un reddito quindi rimetta le cose a ad un periodo di forti ten-
di vecchiaia sufficiente al posto. Sembrano non sioni, anche violente.
momento del pensiona- capire, o di non voler ca- Per disinnescare la
mento. La crisi sociale pire che il cambiamento bomba della questione
che si sta stagliando al- dellorganizzazione del sociale occorre un cam-
lorizzonte tosta: una lavoro associato alle tec- biamento radicale. Con-
bomba a scoppio ritar- nologie disponibili con- sci che in democrazia il
dato. Nell800 la que- sentir di svolgere attivi- cambiamento va prodot-
stione sociale allarm i t con meno persone; to senza luso della vio-
politici progressisti e per- che le politiche attuali di lenza, gioco forza per la
sino anche la chiesa. welfare incentrate sul politica ripristinare e riva-
Oggi la maggioranza dei pieno impiego sono ora- lorizzare la dinamica con
politici smarrita, bran- mai inadeguate, e che la societ civile e sue or-
cola, sembra non coglie- prolungare la durata del ganizzazioni per capire i
re i segnali dellincom- lavoro e dellet di pen- problemi ed individuare
le possibili soluzioni. Lo
seppe fare la giovane
democrazia dell800
quando proprio sulla
questione sociale, con-
frontata con la pressio-
ne rivendicativa, a volte
anche violenta, dei vari
attori della societ civile
trov ascolto nei politici
progressisti, permetten-
do di individuare solu-
zioni e assetti istituzio-
nali per affrontare i pro-
blemi. Sapr la nostra
emulare tale capacit?

Ferruccio DAmbrogio
(laRegione, 18.11.2016)
 INSIEME 46
Rassegna stampa

Manuale di difesa contro

Sono cinici nei confronti scende le vecchie defi- fascismo nella crisi eco-
dei diritti umani. Non nizioni di sinistra o de- nomica, nella lotta di
amano i migranti o lU- stra. classe e nel trattato di
nione europea. Voglio- Ma le cose non sono Versailles, Fromm ne
no uno stato fronte e cos semplici e il feno- individuava invece le
auspicano che la dife- meno non nuovo. Il origini nella paura della
sa, in generale, signifi- populismo autoritario libert.
chi attacco. Sono, in unespressione che, Trump e Farage non so-
pratica, il nonno razzi- se non stiamo attenti, no dei fascisti. Il Regno
sta che vi roviner il Na- potrebbe renderci ciechi Unito, dove la disoccu-
tale. Sono le persone di fronte alle vere radici pazione prossima allo
che gli esperti hanno dellimprovvisa crisi del zero, non la Germania
etichettato come popu- centrismo, e di fronte al- della Repubblica di
listi autoritari, e secon- le sue risposte. Weimar. E secondo
do listituto di sondaggio Ci siamo gi trovati in YouGov, la maggior par-
YouGov sono in molti. Il una posizione simile. te dei populisti autorita-
48% dei britannici presi Appena capirono quali ri rimane centrista. So-
in esame mostra alcune tipi di personalit porta- lo il 19% dellelettorato
o tutte queste caratteri- vano verso gli estremi britannico mostra atteg-
stiche, dice uno studio politici, alla fine degli giamenti di tipo reazio-
presentato dal centro di anni 20 del novecento, nario destrema destra.
YouGov a Cambridge a gli scienziati sociali cer- I progressisti di sinistra,
met novembre. carono di comprendere internazionalisti ed eu-
Lidea seducente e le ragioni di questo nuo- ropeisti, col 37%, for-
sembra utile a spiegare vo desiderio di essere mano il gruppo pi nu-
quel che sta accaden- dominati. Lo psicologo trito. S, molti dei senti-
do: Trump, la Brexit e di sinistra Erich Fromm menti, dei meme e dei
Le Pen in Francia. rilevava sia in chi guida pregiudizi che animano
Quando Ronald Rea- sia in chi si fa guidare il populismo di destra,
gan e Margaret That- una incapacit di affi- coincidono con le os-
cher andarono al pote- darsi a se stessi, di es- servazioni fatte studian-
re, gli studiosi parlarono sere indipendenti, in- do i fascismi degli anni
di populismo autorita- somma, in altre parole: trenta del novecento.
rio per descrivere la lo- di tollerare la libert. La Ma esiste una grossa
ro linea politica. Oggi forza di questistituzione differenza tra oggi e gli
lespressione usata pu difficilmente essere anni trenta, e diventa
per connotare un feno- sopravvalutata. Circon- chiara quando si analiz-
meno diffuso, che cre- dato da spiegazioni che zano meglio le statisti-
sce rapidamente e tra- trovavano le cause del che di YouGov. Nel Re-
 INSIEME 47

i populismi autoritari
gno Unito il fattore che trentanni di libert con- ne. Non credevano pi
pi determina la possi- quistate, se non altro ai loro leader e alla loro
bilit di diventare un perch sono profonda- stessa ideologia: Nel
populista autoritario mente radicate nella profondo di loro stessi,
let: il 38% ha pi di mente gli stili di vita dei molti avevano abbando-
sessantanni, e il 21% giovani. Secondo le ci- nato ogni speranza nel-
ne ha tra cinquanta e fre di YouGov, solo il lefficacia dellazione
sessanta. Un basso li- 25% di coloro che sono politica. Questo non
vello distruzione un contrari allautoritarismo vero oggi. Le manifesta-
altro fattore importante, e al protezionismo tout zioni spontanee contro
anche se meno decisi- court hanno pi di ses- Trump, la protesta degli
vo. santanni. Numerosi attori del musical Hamil-
piuttosto facile vedere giornalisti, me compre- ton e la stoica resisten-
come sarebbe stato so, hanno passato trop- za dei nativi americani
possibile fermare il na- po tempo a osservare i contro loleodotto della
zismo tra il 1930 e il pensionati razzisti dei Dakota Access rappre-
1933. Cancellando il piccoli centri urbani per sentano il contrario del-
debito di guerra tede- stupirsene: loro odiano la stanchezza e della
sco, ponendo fine alle la modernit, e la libert rassegnazione. C solo
politiche dausterit che che comporta.. E non una cosa che pu spin-
avevano reso disoccu- possiamo far finta di gere questa generazio-
pato il 25% della popo- niente. ne istruita ed emancipa-
lazione e convincendo il Al centro della controf- ta a soccombere alla
grande capitale che era fensiva deve esserci stanchezza e alla ras-
la destra, e non la sini- una rottura con lecono- segnazione: che le clas-
stra, che rischiava di di- mia neoliberista. Au- si medie e la stampa
struggere la democra- mentare gli stipendi, progressista rinuncino
zia. E, nei momenti de- mettere fine al lavoro alla libert.
cisivi, unendo il centro e precario, costruire case
la sinistra, per affronta- e, prima di fare una Paul Mason
re i populisti proprio nel qualsiasi di queste co- da Internazionale
loro terreno delezione, se, prometterlo a gran dell8 dicembre 2016
cio la piazza. voce. Ma c di pi.
Il principio ispiratore : Fromm spiegava il falli-
eliminare ci che crea mento del centrosinistra
insicurezza. Oggi, para- tedesco nel resistere a
dossalmente, il compito Hitler evocando uno
pi arduo. Sarebbe stato di intima stan-
impossibile cancellare chezza e rassegnazio-