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L'altro diritto
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Appendice
Lettera della madre di Lorenzo Paolucci a Luigi Chiatti
Ho affrontato un lungo cammino interiore per raggiungere la pace e il perdono e per riuscire a
scriverti. Non so perch tu abbia scelto di uccidere il mio bambino. Non so soprattutto perch tu
abbia scelto proprio lui. Forse ha colto nei suoi occhi uno sguardo cos tenero che la tua ferita
tornata a sanguinare. Io sono certa che una persona come te ha rinunciato per sempre alla
tenerezza. Non ci pu essere posto per la tenerezza in un cuore di pietra come il tuo. Cos ho
pensato che sia stata l'invidia della sua serenit, della semplicit, dell'innocenza con la quale ti ha
seguito, ad aver stimolato la tua ferocia. Ti ha offerto tutto quello che era e che aveva. Non pensava
certo di poter essere ucciso per essersi fidato di te. Non credeva che avresti fatto a pezzi il suo corpo,
il suo cuore, la confidenza immediata che ha sentito per te. Sono certa che avevi bisogno di cogliere
la sua fragilit, la sua impotenza, la sua disponibilit ad amare, il suo bisogno di sentirsi amato, per
sentirti forte. O, forse, volevi essere quello che avrebbe mostrato a tutti, con la morte del mio povero
bambino, l'assenza di un controllo in ragione della quale il lupo aveva potuto sbranare l'agnello. Hai
certamente corteggiato il suo desiderio di attenzione, hai colto la sua debolezza per sacrificarlo alle
tue paure. C' una tale solitudine nel tuo cuore di pietra che forse volevi un bambino per riempirla di
amore. Ma non ce l'hai fatta a risparmiarlo. Sono certa che l'hai ucciso perch non sopportavi che
potesse credere in te, che potesse amarti. Io credo che tu voglia punire l'amore castigandolo negli
occhi di chi ti ama. Per te, ogni amore un errore. E chi sbaglia, deve pagare con la morte. Io credo
che tu non abbia mai dato a nessuno la possibilit di amarti. Essere accettato non ti tranquillizza,
essere creduto neppure. Essere benvoluto e, forse, amato esalta la tua crudelt, la tua ferocia.
Volevo dirti parole di pace ma, pensando a te, ho sulle labbra soltanto parole di dolore. Ma ti
perdono. Non c', io credo, prigione interiore peggiore della tua. E ora, oltre al fantasma amico del
mio bambino, dovrai convivere anche con il mio perdono. Si, io ti perdono e, con il tempo, imparer
ad amarti. Poich la mia esistenza avr ancora un senso se riuscir a superare la prova pi grande
che la vita mi ha offerto. Una prova che richiede soltanto fede. Ti ho incontrato perch dovevo dare
un perdono al tuo dolore immenso. Un dolore che viene dal cuore del tempo e dell'universo, che
grida nella gola del mondo intero ed l'urlo di ogni vittima che viene sacrificata all'odio, alla paura,
alla solitudine. Ti perdono, cuore di pietra. E ti porto nel mio cuore caldo come un figlio anche mio.
Sperando che, un giorno, anche la tua sofferenza abbia fine. E che tu possa perdonare tua madre.

La madre di L.

Il racconto di P.
Dal sito Danish Pedophile Association (oscurato a seguito di ordinanza di applicazione di misure
cautelari marzo 2004).

Nonostante io abbia una netta preferenza per i maschi sia dal punto di vista fisico che da quello

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emozionale, mi sono sempre innamorato di bambine e sempre molto piccole. Quando avevo 20
anni, una sera andai con i miei genitori a cena da una coppia che aveva una bambina di 3 anni.
Quando arrivammo a casa sua, lei si era appena svegliata. Io mi attaccai subito a lei, quando
arriv il momento di mettersi a tavola lei disse di volersi sedere vicino a me e cos fece. Lei non
smetteva un attimo di guardarmi, di ridere e di giocare. Finito di mangiare andammo nel salotto.
Non so spiegarvi bene quello che facemmo, nei nostri giochi c'era molta fisicit, diciamo che ci
siamo accapigliati per quasi tutta la serata; era soprattutto lei che cercava il contatto con me, io
mi mettevo tranquillamente sul divano e lei ridendo mi saltava addosso. Ad un certo punto io gli
dissi, toccandomi la bocca con un dito: "Dammi un bacio qui!" e lei allegramente me lo diede.
Era la prima volta che ricevevo un bacio sulle labbra! Descrivere la bellezza di quel bacio e la
sua intensit impossibile! Mentre tornavamo a casa, io ero felicissimo e innamoratissimo,
avevo vissuto uno dei momenti pi belli della mia vita e adesso, ripensandoci, penso che sia
stato veramente il giorno pi bello. Sicuramente quella sera stata la volta in cui ho ricevuto
amore dal mondo dei bambini pi di qualunque altra volta, un amore che nemmeno credevo
potesse esistere! Un paio di giorni dopo tentai di rintracciarla, ma quando incontrai sua madre, e
le dissi che li avevo cercati, lei mi rispose che per impegni di lavoro non stavano mai a casa.
Quella sera pensai che probabilmente durante la notte avrei sognato il mio amore e fu cos.
Dovevo assolutamente rivederla. Per una settimana passai le giornate a cercarla, guardavo
tutte le finestre e i balconi ma soprattutto cercavo la loro macchina parcheggiata, ma non avevo
nessuna indicazione, potevano stare dappertutto, infatti non li trovai mai. Dopo un po' di tempo
feci amicizia con dei bambini e con una bambina che allora aveva 4 anni. Mi convinsi subito che
se l'avessi potuta conoscere personalmente me ne sarei innamorato ma non sapevo come fare.
Quando riuscii a rivolgere la parola nacque davvero l'amore! Lei si affezion molto a me, ogni
volta che mi vedeva passare mi chiedeva di giocare con lei. Io, spesso, passavo davanti a lei e
la ignoravo volutamente per vedere come reagiva. Non mi ha quasi mai deluso. Passavamo
quasi tutto il tempo a giocare a pallone. Poi successero delle cose per cui non mi fu pi molto
facile frequentarla, cos a malincuore, decisi di chiudere la mia storia con lei e con le altre due
bambine che frequentavo. Da quella volta non sono mai pi stato innamorato. Non so se ho
voglia di innamorarmi ancora, ho paura di soffrire, di trovarmi nell'impossibilit di frequentare
liberamente l'oggetto del mio amore. Eppure mi piacerebbe tanto poter provare ancora quelle
sensazioni meravigliose che provavo anche solo nel pensare alle bambine di cui ero
innamorato. Credo che se adesso dovessi sentire di provare amore per un bambino, cercherei
di isolare quel pensiero e mi limiterei a provare solo affetto ma potrebbe essere molto difficile
riuscirci.

Il test "Sei pedofilo?"


Dal sito Danish Pedophile Association.

Fai questo test

Alcuni psicologi hanno cercato di trovare un metodo per diagnosticare chi pedofilo. Il metodo
pi diffuso quello di applicare il cosiddetto "perter meter" sul pene del soggetto e mostrargli
della pornografia infantile. Se l'apparecchio segnala che il pene si sta ingrossando allora si tratta
di un pedofilo. Ma con grande disperazione degli psicologi, risultato che l'87% degli uomini
mostrano una reazione positiva a questo test (il 12% impotente). Per sollevare dallo sconforto
gli psicologi, gli esperti della Danish Pedophile Association hanno sviluppato questo test
veramente affidabile. Senza altro equipaggiamento che una connessione a Internet, questo test
pu predire se una persona pedofila. Questo test basato sulla profonda conoscenza delle
attitudini pedofile. Da notare che questo test brevettato dalla Danish Pedophile Association.
Gli psicologi che vogliono usare questo test devono pagare una licenza di 10$. Qualsiasi altro

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pu usarlo gratuitamente.

1 - Stai visitando la zia Sally e lo zio Sam. Mentre sei seduto al tavolo da caff, i loro figli
vengono a mostrarti una barca giocattolo che essi stessi hanno costruito, che fai?

Dici: "Non disturbatemi, non vedete che sto parlando con vostra madre?".
Dici: "Oh, carina. Come siete bravi. Perch non andate a provarla nella vasca da
bagno?".
Dici loro come possono migliorare la barca.
Porti i bambini vicino al lago per provare se la barca pu navigare. Improvvisamente
scopri che hai trascorso cinque ore giocando con i bambini, e intanto zia Sally stava
ancora aspettando con la sua torta fatta in casa.

2- Stai andando in bicicletta, quando passi vicino a un gruppo di ragazzini accalcati attorno a un
bambino che disteso per terra e sta piangendo.

Non gli presti attenzione.


Pensi che gli altri ragazzi sono li per aiutarlo e per confortarlo. Non c' bisogno che mi
fermi.
Ti fermi per un secondo e chiedi se successo qualcosa di grave.
Parcheggi la tua bicicletta e conforti il bambino che sembra pi bello, invece del bambino
che sta piangendo.

3 - A lavoro un collega ti dice che c' una chiamata per te:

il tuo capo che vuole che verifiche alcuni conti.


tua moglie che ti chiede di portare i bambini al doposcuola perch lei lavoro fino a tardi.
Chiedi perci un paio di ore libere.
un bambino del tuo club sportivo che ti chiede se hai comprato le nuove informi.
il bambino che hai incontrato al bar l'altro giorno che ti chiede di portarlo ancora al
cinema.

4 - Il figlio dei vicini a casa da solo per un paio di giorni:

Gli dici che pu chiamare se ha dei problemi.


Lo inviti a cena.
Prepari un letto per lui a casa tua e lo porti a visitare il museo di scienze.
Pensi: Dannazione! Volevo che fosse la figlia!

5 - La figlia dei vicini a casa da sola per un paio di giorni:

Le suggerisci di stare con sua nonna.


La inviti e le chiedi se pu aiutarti a preparare la cena e a lavare i piatti.
Prepari un letto per lei a casa tua e la porti a un concerto del suo gruppo preferito.
Pensi: Dannazione! Volevo che fosse il figlio!

6 - Il figlio/a dei vicini non riesce a risolvere gli esercizi di matematica.

Non te en pu fregare di meno.


Dici: "Perch li fai sempre all'ultimo minuto?".
Mostri dove sono descritti nel libro di matematica e spieghi nella maniera pi pedagogica
come risolvere gli esercizi.
Fai gli esercizi al posto suo/a e poi guardate la TV assieme.

7 - I tuoi amici ti fanno una visita. Il loro figlio di 4 anni ti guarda fisso per ottenere la tua
attenzione e ti chiede di dagli un colpetto sul sedere:

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Chiedi ai genitori di rimproverare il figlio.


Rimproveri il bambino.
Aiuti il bambino a mettersi i pantaloni.
Pensi: Se gli do il colpetto sul sedere sospetteranno che sia pedofilo, ma se non lo faccio
reprimo la sua sessualit. In fine prendi l'orso pupazzo e fai in modo che il pupazzo dia un
colpetto sul suo sedere.

8 - Una notte ti senti annoiato e accendi la TV. Cosa guardi?

Jerry Sprinter.
Un film romantico.
Un cartone animato.
Un programma sui giochi per computer.
Un concerto del gruppo di cui vanno matti tutti i teen-agers.
Fai lo zapping finch non trovi qualcosa con dei bambini.

9 - prima di Natale e cataloghi provenienti da tutti i negozi riempiono le casette della posta.
Cosa guardi?

Cerchi dove il profumo che vuole tua moglie venduto al prezzo pi basso.
Guardi i giocattoli per trovare quello ce vuoi regalare al tuo figlio maggiore.
Immediatamente cerchi le pagine con i bambini in mutande.
Hai messo un cartello che dice: Niente pubblicit, prego.

10 - Cosa fai nel tempo libero?

Faccio gli straordinari per accumulare denaro per comprarmi una macchina pi grande.
Porto fuori la famiglia per un picnic.
Sono l'allenatore in una palestra di karat.
Sono l'istruttore in una scuola di equitazione.
La mia casa piena di modellini e di giochi per il computer. Tutti i bambini del vicinato
vengono da me ogni pomeriggio.
Perdo tempo con un gioco per il computer cercando invano di venire in contatto con
alcuni bambini. Quindi bevo per mandare via le mie frustrazioni.
Opero in una organizzazione contro l'abuso dei bambini.

11 - Negli spogliatoi di una piscina pubblica c' un bambino che non riesce a levarsi il costume
da bagno perch il nodo del nastro diventato troppo stretto.

Non gli presti attenzione.


Chiami il bagnino.
Tagli il nastro per lui.
Furbamente, per venti minuti, cerchi di stringere il nodo.

12 - Chiami a lavoro e dici che non puoi andare perch sei ammalato. Ma la vera ragione :

Sei stressato e non hai compilato il 730.


Hai promesso a tua figlia di portarla a comprare dei vestiti.
Sei stato tutta la notte a giocare al computer con il figlio dei vicini.
La figlia del cugino di secondo grado di un tuo collega non ha scuola e tu la porti al parco.

13 - Stai mangiando in un fast food. Nel tavolo accanto un ragazzino ha una discussione con il
cameriere il quale dice che i pattini non sono permessi.

Non gli presti attenzione.

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Aiuti il ragazzino a uscire.


Difendi il ragazzino, dicendo che dovrebbero essere pi tolleranti verso i bambini.

14 - Alcuni ragazzi stanno giocando a pallone davanti alla tua finestra. Fanno molto rumore e tu
non riesci a concentrarti sul libro che stai leggendo.

Chiudi la finestra.
Dici ai ragazzini di fare meno rumore.
Ti rallegri guardando i bambini. Scopri che bel tempo e vai a farti una passeggiata.
Vai fuori a giocare con loro.

Il punteggio viene calcolato automaticamente. Questi i parametri:

0 - 24 Punti

Tu odi i bambini e metti le pillole anticoncezionali nel caff di tua moglie. Ti incavoli quando un
bambino ti disturba. Dovresti provare a rilassarti e notare che nella vita c' di pi dei soldi e della
carriera.

25 - 48 Punti

Hai completamente dimenticato cosa essere un bambino. In rare occasioni, quando sei
assieme a un bambino, scopri che veramente simpatico e carino, se solo non facesse cos
tanto rumore.

50 - 74 Punti

Pensi che i bambini sono le pi graziose creature del mondo, ma alcune volte respingi un
bambino con una veloce risposta quando invece avrebbe bisogno del tuo aiuto. Collabori con le
organizzazioni che si occupano dei bambini bisognosi.

75 - 100 Punti

Sei un pedofilo incarnato! Spendi pi tempo con i bambini che con gli adulti i quali ti sembrano
noiosi. Non pensi che sarebbe meglio stare in compagnia di un adulto giusto una volta ogni
tanto?.

La parola di un pedofilo
Quello sotto riportato, tratto dal diario di un pedofilo che ha ripetutamente abusato di sua figlia e
che da bambino stato a sua volta violentato. (1) Di seguito si evidenziano alcuni passaggi delle
numerose pagine, che sembrano interessanti. (2)

20 settembre ore 18.12

Visto che sono pazzo tanto vale divertirsi un po'.

... perch io voglio punire per quello che mi stato fatto e per quello che sono stato
indotto a fare, e voglio essere punito per quello che ho fatto. Tutto questo in un contesto
che trascende il senso comune, in quanto il peggio gi successo e per quanto io possa
esagerare in sadismo ed in efferatezza tutto questo nulla in quanto il peggio gi
successo. In realt io non voglio che succeda realmente tutto questo, perch io voglio
esser felice (3)...

20 settembre ore 20.15

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Ieri sera mi sono sentito solo. C' qualcos'altro, se no non possibile spiegare tutta
questa violenza che c' in me. Sento quasi in ogni momento, di pi se sono turbato, che
potrei uccidere una persona (solo maschio adulto) provando solo un leggero senso di
soddisfazione e niente altro. Il mio problema con gli altri ragazzini e ragazzi era che io
rimanevo letteralmente (fisicamente) paralizzato se provocato; e l'infanzia piena zeppa
di provocazioni: basta pensare che la scuola, la classe, la fossa dei leoni. Loro
rendendosene conto si accanivano contro di me quasi automaticamente (come se, quasi
non se ne rendessero conto). Mio padre era come me. Ricordo la sua frustrazione
quando il garagista gli ammacc la macchina (che pena pensare a mio padre) e oltre a
non risarcirlo molto probabilmente in qualche modo lo sfott (che lo sfott lo immagino
io). Fu allora che decisi di uccidere il garagista con un fucile a canne mozze (avevo
pensato di andare di notte, quando dormiva). Ma non avendo il fucile n la capacit
operative, comprai dei libri di armi e lo studiai a fondo.

...Il fatto di ricordare che io rimanevo fisicamente paralizzato di fronte alle provocazioni
dei miei coetanei mi fa pensare di aver subito altre cose oltre ci che ricordo (potrebbe
esser che qualche adulto mi toccava e io rimanevo paralizzato; questa una deduzione
io non ricordo nulla per il momento). Devo fare attenzione a non inventarmi le cose. Ho
letto (su di una rivista femminile) che pu succedere.

4 ottobre ore 10.30

... Di scrivere sogni neanche a parlarne, anche se so che importante. La vita bella
perch c' di tutto: l'orrore, l'amore, l'amplesso e la lotta. Voglio fare molto sport, voglio
diventare un buon lottatore. Per il momento mi sento un luccio (predatore d'acqua dolce)
ma voglio diventare un formidabile ed elegante squalo bianco. Ho bisogno di una donna
da amare e con cui dormire la notte. Ho capito che la mia malattia la solitudine. Mi
viene da piangere e poi da ridere. Ho capito che ho una grande intelligenza, una grande
potenzialit nonostante i miei 41 anni. So che devo essere umile ma me ne dimentico e
non ci riesco la modestia crea la riuscita. Il nobile porta a termine. La legge del cielo
vuota ci che colmo e riempie ci che modesto: quando il sole sta al culmine deve
volgere al tramonto seguendo la legge celeste, e quando sta nel punto pi profondo
sotto la terra va verso un nuovo sorgere. Quando la luna piena essa cala, secondo la
medesima legge, e quando vuota ricomincia a crescere. Questa legge celeste opera
anche nel destino degli uomini.

Ore 06.05 (molto fumato) (4)

Perch non esprimo io il mio amore per Agnese? (5) Perch non lo esprimo in modo
tangibile? Ha ragione Cristina (6) a non fidarsi di me, in me non c' equilibrio, non c'
armonia. Perch quando penso alla tragedia tra me e mia figlia, penso a Cristina la
giudicante? Quando io penso di fare (fantastico di fare) qualcosa per risolvere questa
tragedia, nel mio immaginare, alla fine, quando ce l'ho fatta ( stata molto dura, ma ce
l'ho fatta) c' Cristina che mi guarda ed approva (vedo il suo viso che mi guarda
l'espressione seria, un'ombra di sorriso scintilla nei suoi occhi ed approva con un
cenno lento del viso, ripetuto e il suo sguardo mi accarezza). giusto o sbagliato che io
veda lo psicoterapeuta come l'incarnazione del Bene, che mi piaccia pensarlo casto
come Ghandi e che vorrei che mi convincesse che il bene contagioso, dato che lui lo
crede ed ha fondato la sua esistenza su ci? stata la prima persona che ho conosciuto
che la pensa cos; o magari ne ho conosciute anche delle altre, e non le ho riconosciute
o forse mi sono dimenticato, ma non credo.

Adesso sto pensando di praticare la castit e mi sono ricordato che gi altre volte in
passato l'ho pensato; che sciocchezza, che sciocca illusione.

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Mercoled ore 18.13

Sono convinto che mio padre, durante il servizio militare, poco prima della guerra, abbia
subito violenza carnale di gruppo, da parte dei suoi commilitoni. Mio padre era molto
bello da giovane ed aveva un corpo quasi privo di peli. Trent'anni dopo ho conosciuto
una di queste persone; io credo che sia stato lui l'istigatore (non ho nessun elemento,
solo una mia convinzione personale dovuta all'aspetto della persona, ed al fatto che era
un po' pi grande di mio padre). Sono convinto che mio padre abbia subito violenza di
gruppo perch me lo ha raccontato lui, pur nascondendomi la violenza. Credo e lo dico
con la morte nel cuore, che io sia stato l'unica persona a cui abbia raccontato la sua
tragedia, e quando lo ha fatto ha pianto, cosa che non gli avevo mai visto fare prima... io
avevo circa dodici anni. (7)

Mercoled ore 18.30

Da poco, quando penso all'abuso subito da mio padre, il pensiero seguente : perch
sono cos fortemente attratto dalla sodomia (con donne)? Ricordo di essermelo sempre
chiesto, senza mai trovare una risposta soddisfacente; per un certo periodo pensai che
mi piaceva sodomizzare le donne, perch una cosa che pu essere fatta a me; c'ero
arrivato vicino: ora credo che mi piace perch stato fatto a me. Era un desiderio
pre-sessuale; quando incominciai bambino ad interrogarmi sul sesso, - ero piccolo-; ero
isolato e senza confronto con i miei coetanei; mio padre alle domande sul sesso mi
rispondeva: capirai da grande facendomi idiota (non fornendomi gli strumenti). Dopo
anni di domande, mio padre mi diede un'informazione meccanica della riproduzione
senza il minimo riferimento alla parte affettiva. Per molti anni ho creduto che non
esistesse, mi aveva nascosto anche che alle donne piace, avevo capito che ci facevano
un favore. Mi chiesi se inculare fosse un modo di dire o se fosse possibile col mio
piccolo pisello entrare in un ano come il mio, visto che da bambino avevo questo
desiderio gi presente (da prima) in me.

17 febbraio

Il presente e la disperazione per la coscienza dell'accaduto, per cominciare a capire chi


cazzo sono; sono una belva, sono sempre pericoloso e se non mi isolo sempre lo sar.
Non riesco ad immaginare in che modo io possa isolarmi. Quello che strano che io
non mi sento in colpa. Mi sento dannoso, schifoso, un'anima nera come scheggia di
roccia vulcanica.

Fantastico di partire, andare a nord, sempre a nord fino a raggiungere il polo; penso non
so perch, che forse l mi sentirei in pace, al sicuro perch fa freddo e l non c'
nessuno. Credo che non andr a nord, perch il nord rappresenta la morte; andr ad
est, in Himalaia e pregher di essere ammesso in un monastero.

18 febbraio ore 7

Che stolto che sono a pensare di poter lavorare, di poter avere una compagna; per me
non possibile vivere come la maggior parte delle persone, e neanche lo voglio. Per me
non possibile vivere. Forse potrei vivere in un monastero ma troppo lontano ed io
non ho pi energia. Voglio sdraiarmi ed attendere la morte; vorrei fumare, scrivere e
pensare. Allontanarmi pian piano dalle persone care senza piangere. Vorrei sentirmi in
pace. Non sento colpa. Solo di essere sbagliato, inadatto a vivere. Vorrei delle sigarette
e della musica, ma non si pu pretendere nulla. Agnese dovr prendere atto di non
avere un padre e di non averlo mai avuto. La fame, la sete, sbrigatevi.

Alcuni giorni fa ho fatto sesso con un uomo... Sono stato io ad iniziare l'azione sessuale

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e con l'atteggiamento corporeo, ho assunto un ruolo passivo (8). Nel modo di fare sesso
ci sono state punte di violenza che io ho subito.

Il racconto prosegue suddiviso per pagine e non pi per giorni:

Pagina 1

... Credo che sia stato mio padre a farmi qualcosa quando ero bambino, e forse mia
madre che ha visto o percepito da allora impazzita. Quando penso a queste cose
affiora l'immagine sfocata color carne. Ricordo anche che da piccolo la notte mi
attorcigliavo e strappavo i capelli dalle tempie, il dolore mi dava gusto. Mi faceva
percepire che esistevo, che c'ero. (9)

Pagina 2

... Credo che col tempo riuscir a recuperare questa immagine color carne, con due
linee appena accennate e confuse perch quasi dello stesso colore, ed al lato di questa
immagine c' mia madre, fuoricampo, che guarda triste e smarrita tale e quale a come
ora.

Pagina 13

Io credo di avere nel mie mani (forse m'illudo?) il bandolo della matassa del malessere
di mia figlia, devo fare in modo di consegnarlo a lei. Non deve diventare schizofrenica
come mio padre. Lei in gamba; in questi anni si molto aiutata da sola, riuscita a
vincere paure che sembravano impossibili da superare (siringhe, paura di essere
avvelenata in casa sua); tutte questo le costa e le costato una grande energia, s'
sottoposta ad una grande tensione; e questa tensione eccessiva potrebbe gi essere
malattia.

Pagina 17

... passata Cristina. Credo che non mi volter le spalle. Mi piace star male. Mi piace
sentirmi malato. Mi fa sentire protetto e mi riempie la vita. Non riesco a capire perch io
scrivo con la calligrafia di mio padre solo un po' pi sporca...

... Adesso che sono maturo so che quando ho abusato il mio bisogno principale era
toccare, sentire il calore di un altro corpo umano. Ho iniziato perch la notte non dormivo
e stavo in piedi mezzo nudo nel corridoio tra la stanza dei miei genitori da cui venivo
scacciato (soprattutto da mia madre) e la stanza dove dormivano i miei fratellini. Ad un
certo punto mi venuta l'idea di toccarli nelle parti intime: e l ho trovato beatitudine e
calore. cos che iniziato. Poi la cosa si trasformata; io mi masturbavo davanti a loro
(credevo non capissero, ho quasi sempre pensato la masturbazione come qualcosa di
esclusivo, un mio segreto per bastare a me stesso e non avere bisogno degli altri)
accarezzandoli (soprattutto il pi piccolo, l'altro era meno succube). (10)

Pagina 21

Tutti abbiamo bisogno di scaricare violenza sugli altri, io per quasi tutta la mia vita sono
stato una specie di parafulmini pubblico, su cui, chiunque ne avesse sentito il bisogno
conscio od inconscio poteva scaricare. Io credo di aver scaricato su un'area troppo
ristretta e con troppa violenza. Nonostante ci non stato sufficiente!

Pagina 23

... Quando provo la paura perdo il coraggio di uscire. Credo che cos si becchi l'etichetta

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di matto. Nel momento che cedi e riconosce a te stesso che hai bisogno di protezione al
di sopra della norma, se senti il bisogno di consegnarti nelle mani di qualcuno che ti
protegga, tu non en vuoi pi sapere (che ci pensino gli altri a te), sei stanco... ti sei
arreso.

Marco stato sottoposto a psicodiagnosi, (a cura del Dott. Aureliano Pacciolla) e all'analisi della
personalit redatta con metodo grafologico (Dott.sa Maria Carla Zampieri e Dott. Giudo Angeloni
(11)), da cui emerge quanto segue:

Si tratta in sintesi, di una personalit apparentemente omogenea sul piano


comportamentale ma pi complessa a livello interiore, dove sensibilit ed emotivit,
insicurezza e bisogno dell'altro, desiderio di chiarezza e rientro di chiusura in se stesso,
creano non di rado stati d'animo contrassegnati da ambivalenze di sentimenti e di
sensazioni, non sempre espressi in atteggiamenti, parole e gesti lineari e definiti. [...]
Quando lo scrivente si trova in uno stato di nervosismo, l'eccitabilit, di desiderio di
esprimere gli impulsi affettivi, non riesce a mantenere ordinata l'organizzazione della sua
personalit e pu fare scelte e attuare comportamenti poco in linea con il suo desiderio
di risultare una persona pienamente gradita e accettabile. [...] altres presente una
difficolt che il soggetto incontra nell'esprimere in modo diretto e autentico la sua carica
istintuale sia per l'insicurezza che accompagna il suo agire, sia per il sovrapporsi di
sensazioni e sentimenti diversi che rendono pi confuso e disorientato il suo
determinarsi. Il clima di disagio interiore pu allora sfociare in forme di mascherata
aggressivit rivolta prevalentemente verso chi, pi debole, riesce comunque a
sopraffare, illudendosi di mantenere il controllo di se stesso. Allo stesso modo le
chiusure improvvise e i subitanei movimenti introversivi, in opposizioni al desiderio di
occupare uno spazio significativo nell'ambiente, possono alzare il livello dell'ansia
interiore e indurre lo scrivente a scelte comportamentali contrastanti, rendendo ancor pi
sofferente e inquieto il suo animo. (12)

Codice penale tedesco


174 StGB: Sexueller Mibrauch von Schutzbefohlen

1. Wer sexuelle Handlungen


1. an einer Person unter sechzehn Jahren, die ihm zur Erziehung, zur Ausbildung oder zur
Betreuung in der Lebensfhrung anvertraut ist,
2. an einer Person unter achtzehn Jahren, die ihm zur Erziehung, zur Ausbildung oder zur
Betreuung in der Lebensfhrung anvertraut oder im Rahmen eines Dienst- oder
Arbeitsverhltnisses untergeordnet ist, unter Mibrauch einer mit dem Erziehungs-,
Ausbildungs-, Betreuungs-, Dienst- oder Arbeitsverhltnisses untergeordnet ist unter
Mibrauch einer mit dm Erziehungs-, Ausbildungs-, Betreuungs-, Dienst- oder
Arbeitsverhltnis verbundenen Abhngigkeit oder
3. an seinem noch nicht achtzehn Jahre alten leiblichen oder angenommenen vornimmt
oder an sich von dem Schutzbefohlenen vernehmen lt, wird mit Freiheitsstrafe bis zu
fnf Jahren oder mit Geldstrafe bestraft.
2. Wer unter den Voraussetzung del Absatzes 1 Nr. 1 bis 3
1. sexuelle Handlungen vor den Schutzbefohlenen vornimmt oder
2. den Schutzbefohlenen dazu bestimmt, da er sexuelle Handlungen vor ihm vornimmt,
um sich oder den Schutzbefohlenen hierdurch sexuell zu erregen, wird mit
Freiheitsstrafe bis zu drei Jahren oder mit Geldstrafe bestraft.
3. Der Versuch ist strafbar.
4. In den Fllen des Absatzes 1 Nr. 1 oder des Absatzes 2 in Verbindung mit Absatz 1 Nr. 1 kann

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das Gericht von einer Bestrafung nach dieser Vorschrift absehen wenn bei Bercksichtigung
del Verhaltens des Schutzbefohlenen das Unrecht der Tat gering ist.

176 StGB: Sexueller Mibrauch von Kindern

1. Wer sexuelle Handlungen an einer Person unter vierzehn Jahren (Kind) mit oder an sich von
dem Kind vornehmen lt, wird mit Freiheitsstrafe von sechs Monaten bis zu zehn Jahren, in
minder schweren Fllen mit Freiheitsstrafe bis zu fnf Jahren oder mit Geldstrafe bestraft.
2. Ebenso wird bestraft, wer ein Kind dazu bestimmt, da es sexuelle Handlungen an einem
Dritten vornimmt oder von einem Dritten an sich vornehmen lt,
3. In besonders schweren Fllen ist die Strafe Freiheitsstrafe von einem Jahr bis zu zehn Jahren.
Ein besonders schwerer Fall liegt in der Regel vor, wenn der Tter
1. mit dem Kind den Beischlaf vollzieht oder
2. das Kind bei der Tat krperlich schwer mihandelt.
4. Verursacht der Tter durch die Tat leichtfertig den Tod des Kindes, so ist die Strafe
Freiheitsstrafe nicht unter fnf Jahren.
5. Mit Freiheitsstrafe bis zu drei Jahren oder mit Geldstrafe wird bestraft, wer
1. sexuelle Handlungen vor einem Kind vornimmt,
2. ein Kind dazu bestimmt, da es sexuelle Handlungen vor ihm oder einem Dritten
vornimmt, oder
3. auf ein Kind durch Vorzeigen pornographischer Abbildungen oder Darstellungen, durch
Abspielen von Tontrgern pornographischen Inhalts oder durch entsprechende Reden
einwirkt, um sich, das Kind oder einem anderen hierdurch sexuell zu erregen.
6. Der Versuch ist strafbar, dies gilt nicht fr Taten nach Absatz 5 Nr. 3.

Note
1. Il testo per intero si trova su I. Ormanni, A. Pacciolla, Pedofilia, una guida alla normativa ed alla
consulenza, (a cura di), Cap. XVIII, DueSorgenti, 2000, pp.316-386. Tutte le note qui di seguito
riportate (note 2-10) sono delucidazioni del Dott. A. Pacciolla, Assistente in formazione in
Neuropsichiatria Infantile, Napoli.

2. Sono state modificate tutte le indicazioni e i riferimenti che possono permettere di risalire
all'identificazione del soggetto al fine di salvaguardare la privacy. Chiamo Marco il nostro
personaggio, che secondogenito di tre figli maschi, stato invitato dal suo psicoterapeuta a metter
per iscritto tutto ci che gli poteva passare per la mente. Qui sono riportati solo alcuni stralci.

3. Per comprendere questo passaggio necessario tener presente che Marco ha subito una violenza
sessuale dal proprio maestro. Gran parte di questa esperienza fu rimossa ed stata accidentalmente
(ossia non nel contesto della psicoterapia) riportata alla coscienza. L'abreazione avvenuta a pi
riprese in forma di istintualit omicida.

4. Questo riferimento al fumo indica l'abitudine agli spinelli che Marco ha da molto tempo.

5. Agnese il nome fittizio della figlia di Marco. I loro rapporti incestuosi sono avvenuti quando
Agnese aveva circa cinque o sei anni.

6. Anche Cristina un nome fittizio, della madre di Agnese.

7. L'ambiguit lessico-grammaticale rispecchia benissimo il vissuto di identificazione di Marco con


suo padre e di suo padre con l'abusante di Marco. La mezza verit non detta fortemente
suggestiva; addirittura convincente e d a Marco la certezza della continuit del destino.

10 of 11 5/15/17 1:17 AM
Appendice http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/devianza/furfaro/appe...

8. Molti minori abusati hanno questa reazione paradossale: pur essendo vittime si sentono in colpa
perch credono di essere stati artefici-provocatori di quanto successo. Per questo molti abusi non
vengono denunciati, oppure la stessa vittima a minimizzare e sminuire o a scusare il proprio
abusante.

9. La reazione sado-masochista, sia auto che etero, agita pi frequente nei maschi abusati che non
nelle coetanee di sesso femminile. In un caso di gemelli eterozigoti abusati entrambi dal padre, era
molto evidente la differenziazione di reazione adattiva.

10. Data l'et di Marco, difficile parlare di un vero e proprio abuso sessuale. pur vero, comunque,
che Marco ha abusato dello stato di sonno dei suoi fratelli per riempire il vuoto e la noia della veglia
notturna.

11. Consulenti grafologi, Roma.

12. I. Ormanni, A. Pacciolla, Pedofilia, una guida alla normativa ed alla consulenza, (a cura di),
DueSorgenti, 2000, p. 382.

L'altro diritto - Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalit - ISSN 1827-0565

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