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Paleontologia Stratigrafica

Scienza che studia la disposizione, la


Stratigrafia successione nel tempo e la struttura chimico
fisica dei corpi rocciosi

Moti delle placche Cosmo, Sole


Vulcanesimo Rotazione terrestre

Situazione geologica Clima

Produzione di sedimenti

Successioni stratigrafiche
Litosfera
La documentazione stratigrafica il Biosfera
prodotto dellinterazione fra Atmosfera
Criosfera

La Paleontologia contribuisce agli studi stratigrafici delle rocce sedimentarie

Datazione relativa
Il contenuto fossilifero
Indicazioni paleoambientali
Fondamentali:
Le associazioni di
Ambiente deposizionale
strutture sedimentarie
Paleogeografia
e litologie
Principio di sovrapposizione di Stenone:
In una successione indisturbata ogni
strato pi recente di quello su cui giace
e pi antico di quelli che lo ricoprono

Tempo

B si depositato sopra A, quindi


pi recente
Scopi della Stratigrafia

Nel tempo
I corpi rocciosi che affiorano sulla
Ordinare
superficie terrestre
Nello spazio

Pi recentemente anche sui fondali


marini, tramite pozzi e carote

Definire le relazioni
Il corpo roccioso A pi vecchio di B
cronologiche reciproche
Correlazione stratigrafica
Insieme delle procedure/metodologie con le quali si dimostra la
corrispondenza di parti geograficamente separate di una o pi unit
geologiche
Le successioni stratigrafiche raramente sono continue, quasi sempre sono
rappresentate da spezzoni affioranti in aree diverse, inoltre sono presenti
variazioni laterali, controllate da caratteristiche ambientali

Caratteri litologici
Correlazioni tramite Contenuto fossilifero Cronocorrelazione
Paleomagnetismo

Relazioni temporali fra le


Cronocorrelazione
successioni sedimentarie
x pi vecchio di y y pi vecchio di x x si depositato y si depositato
in un intervallo in un intervallo
che comprende che comprende
quello in cui si quello in cui si
depositato y depositato x

marker litologico (spesso


valido solo allinterno di un
bacino sedimentario)

Marker biostratigrafico
(fossili guida) valore su
scala molto pi ampia
Effettuare una correlazione stratigrafica significa quindi

STABILIRE LA CORRELAZIONE DELLE SUCCESSIONI


SEDIMENTARIE IN BASE ALLA CORRISPONDENZA
DEL CONTENUTO FOSSILIFERO E DELLA POSIZIONE
STRATIGRAFICA

Litostratigrafia Caratteri litologici

Biostratigrafia Contenuto fossilifero


Unit stratigrafiche formali

Categorie stratigrafiche Unit stratigrafiche

Supergruppo
Gruppo
Formazione
Litostratigrafia Membro
Strato
Orizzonte Zona di associazione
Zona di distribuzione
Biostratigrafia Biozona Zona di Acme
Zona di Intervallo
Eonotema Eone
Eratema Era
Sistema Periodo
Cronostratigrafia Serie Epoca
Geocronologia
Piano Et
Cronozona Crono
LITOSTRATIGRAFIA definisce le Unit Litostratigrafiche

CORPI DI ROCCE CHIARAMENTE


SEPARATI DAI CORPI ADIACENTI PER
Unit Litostratigrafiche
CARATTERISTICHE LITOLOGICHE E
PER POSIZIONE STRATIGRAFICA

Lunit litostratigrafica principale la FORMAZIONE

SEZIONE TIPO
CARTOGRAFABILE
Requisiti
DENOMINAZIONE FORMALE
DESCRIZIONE

Es. Calcare di Zorzino, Dolomia a Conchodon


Stratotipo
Caratteri litologici A tetto
Formazione Rapporti con formazioni A letto
Contenuto fossilifero Laterali
Et
Gerarchia delle unit
litostratigrafiche
La definizione di ununit
litostratigrafica basata sul criterio
dellidentit litologica ed
indipendente da altre unit riferite
a successioni nel tempo.

Gruppo
Formazione
Unit formali
Membro
Strato

Inoltre: supergruppo e sottogruppo


Correlazioni Litostratigrafiche

Caratteri litologici condizionati pi dalle CONDIZIONI di origine


che dal TEMPO di origine
Levoluzione invece un
fenomeno irreversibile ed una
determinata associazione fossile
caratteristica di un solo momento
della storia della Terra
Le correlazioni basate sul contenuto fossilifero
permettono di stabilire una CRONOLOGIA RELATIVA

Definire la posizione temporale di uno


Datazione relativa strato o di un evento geologico in
rapporto ad un altro

Correlazioni biostratigrafiche

Determinare let di uno strato o


di un evento geologico espressa
Datazione assoluta
in (milioni, centinaia di migliaia,
ecc. di) anni

Datazioni radiometriche
Non sono un metodo sostitutivo, ma un
valido complemento
Datazioni radiometriche
Studio della distribuzione
Biostratigrafia stratigrafica dei fossili

Le suddivisioni stratigrafiche attuali


sono basate su eventi biostratigrafici

Soggettivit nelle determinazioni


Limiti della Biostratigrafia Distribuzione geografica
Distribuzione cronologica

Applicabile solo nel Fanerozoico


Lunit biostratigrafica principale la ZONA

Intervallo stratigrafico caratterizzato da


Zona
un peculiare contenuto in fossili

Successione stratigrafica compresa tra la presunta origine e la


presunta estinzione di un taxon (specie, genere famiglia)
Occorre tenere presente le condizioni ambientali locali.
Zona di associazione (cenozona) successione di srati che si distingue
dagli strati adiacenti per il contenuto di fossili, che considerato nella
sua totali costituisce unassociazione naturale. Ha significato
soprattutto ambientale, e pu essere utile solo per correlazioni locali
di tutti i taxa
di uno o pi taxa (a foraminiferi, a foraminiferi e
Associazione
nannofossili)
di gruppi particolari (a fossili planctonici, oppure bentonici)
Zona di Acme

Successione di strati caratterizzati dalla massima abbondanza o


sviluppo di certe forme, senza considerare la loro distribuzione
od associazione

Dipende da condizioni
ambientali locali e pu essere
un evento diacrono o
ripetitivo
Zona di distribuzione concomitante

Successione di strati definita dalla parte coincidente delle zone di


distribuzione di due o pi taxa
Limite inferiore comparsa di un taxon
Se due taxa
Limite superiore scomparsa di un altro taxon

Ricorrendo allutilizzo di due o


pi taxa risulta pi affidabile
rispetto alla zona di distribuzione
di un singolo taxon.
Tuttavia la sovrapposizione di due
o pi taxa pu anche essere dovuta
a fattori paleoambientali. Come
sempre occorre valutare ogni
singolo caso
Zona filetica (zona evolutiva)

Comprende la successone di strati contenente gli esemplari che


rappresentano un segmento di una linea evolutiva: i suoi limiti sono
definiti da cambiamenti delle caratteristiche della linea

Pu corrispondere

Alla zona di ditribuzione Ad una zona a distribuzione


di un singolo taxon concomitante
Zona di intervallo

Comprende gli strati fra due distinti orizzonti biostratigrafici (Bio-


orizzonti) che ne costituiscono il limite inferiore e superiore e
possono indifferentemente essere definiti dallestinzione o dalla
comparsa di un taxon.
Correlazioni biostratigrafiche

PUNTI FONDAMENTALI

1 OMOTASSIA 2 RAPIDA DIFFUSIONE

Ripetersi nello stesso ordine Le specie nuove devono


stratigrafico degli eventi diffondersi rapidamente nel
paleontologici in successioni loro areale
stratigrafiche diverse e molto
lontane

SUCCESSIONI OMOTASSICHE CORRELABILI

SUCCESSIONI NON OMOTASSICHE EVENTI DIACRONI


Successione degli eventi a , b, c omotassica in tutte le sezioni
Successione degli eventi a, b, c, d, omotassica in 2, 3, 4 ma non nella sezione 1
I Fossili Guida

Tutti i gruppi rappresentati dala documentazione fossile sono


caratterizzati da una comparsa e da na scomparsa, e quindi potenziali
indicatori di un certo intervallo di tempo, ma questo tempo di esistenza
ha una durata molto variabile a seconda dei gruppi

I fossili pi utili per le cronocorrelazioni vengono detti fossili guida


Devono presentare le seguenti caratteristiche:

1) Distribuzione temporale molto limitata


2) Ampia distribuzione geografica
3) Indipendenza da fattori edafici (substrato) e batimetrici
4) Grande velocit di diffusione (omotassia)
5) Abbondanza e facilit di ritrovamento
6) Riconoscimento agevole
1) Distribuzione temporale molto limitata =
maggiore risoluzione cronostratigrafica

Albero filetico del


genere Ceratites

Distribuzione stratigrafica delle varie


famiglie di Ammoniti
2) Ampia distribuzione geografica

Quanto pi ampia la
distribuzione geografica, tanto
maggiori sono le possibilit di
correlazione stratigrafica

Foraminiferi planctonici

Organismi planctonici o con fase


larvale planctonica sono quelli con
gli areali pi estesi

Ammoniti
3) Indipendenza da fattori edafici e batimetrici

La distribuzione
degli organismi
planctonici e
nectonici (rett.
rossi)
controllata solo
dai parametri
chimico fisici
delle masse
dacqua.Quella
degli organismi
bentonici (rett.
blu)
controllata
anche dai
parametri
chimico fisici del
substrato, per
cui sar meno
ampia
Alcuni organismi bentonici, tuttavia sono importanti come
fossili guida, i quanto appartenenti a gruppi a rapida
evoluzione e caratterizzati da grande diffusione geografica:
soprattutto i Trilobiti
4) Grande velocit di diffusione

Quanto pi rapida la diffusione di una specie del passato, tanto


minore il diacronismo con cui appare nel suo areale.

Di nuovo, si hanno questi requisiti negli organismi planctonici e nectonici

5) Abbondanza e facilit di ritrovamento

Importanza della
Micropaleontologia: centinaia
di esemplari in campioni di
piccolo volume
6) Riconoscimento agevole

Evita diversit di interpretazione ed errori nella determinazione


Il cambiamento della morfologia delle specie pu costituire la base
per la ricostruzione delle linee evolutive e del metodo
biostratigrafico, occorre per prestare attenzione a non scambiare la
varazione filogenetica con quella dovuta alle condizioni ambientali,
le quali possono esercitare un controllo sulla morfologia delle
specie. Cambiamenti morfologici influenzati da modificazioni
ambientali sono alla base della eco-biostratigrafia
Cronostratigrafia e Geocronologia

Scopo dei metodi


stratigrafici la
costruzione di una
scala geocronologica
(del tempo geologico)
che possa servire
come standard di
riferimento per datare
in senso relativo gli
strati e ci che essi
contengono

La Cronostratigrafia
studia let degli
strati e le loro
relazioni temporali
Linee Approssimazione Eterocrone e non
sincrone ideali nellambito di bioprovince utilizzabili se non in casi
particolari a livello locale
Unit cronostratigrafiche e geocronologiche

Unit cronostratigrafica

Ununit cronostratigrafica una Tutte le ROCCE, e solo


successione di strati rocciosi che si quelle, formatesi in un certo
formata in uno specifico intervallo della storia della
intervallo del tempo geologico terra.

Unit geocronologica

Lintervallo di tempo in cui si


depositata ununit
cronostratigrafica
Se pensassimo ad una clessidra,
la sabbia che si deposita sarebbe
lunit cronostratigrafica ed il
tempo che ci mette a depositarsi
sarebbe lunit geocronologica

Unit cronostratgrafica
(pacco di rocce
depositatosi in un certo
periodo di tempo)
Cronozona Crono

Unit cronostratigrafica Unit geocronologica

Tutte le rocce depositate in un


intervallo di tempo corrispondente Lintervallo di tempo
alla distribuzione di un taxon od a corrispondente alla cronozona
qualsiasi altro evento o caraateristica
della roccia
La definizione del limite fra due unit stratigrafiche standard (serie,
sistemi, piani ecc.) avviene tramite
1) La scelta di una sezione particolare detta stratotipo o sezione tipo
2) La scelta di un orizzonte fisico o di un punto preciso dello stratotipo

Occorre rispettare alcune esigenze:


1) Gli stratotipi sono selezionati esclusivamente fra successioni
stratigrafiche di ambiente marino
2) Devono essere il pi possibile ricchi di elementi tempo
diagnostici (biostratigrafici, radiometrici paleomagnetici ecc.)
3) Devono essere facilmente accessibili e non presentare lacune o
disturbi tettonici
Attualmente si preferisce definire stratotipi dei limiti piuttosto che
dellintera unit

I limiti suddividono le unit cronostratigrafiche e costituiscono il sistema


di riferimento per lo studio della stratigrafia di tutta la Terra.
Unit Unit Esempio 1 Esempio 2
geocronologiche cronostratigrafiche
Eone Eonotema Fanerozoico Fanerozoico

Era Eratema Paleozoico Mesozoico

Periodo Sistema Siluriano Giurassco

Epoca Serie Wenlockiano Lias

Et Piano Homeriano Toarciano

Crono Cronozona Ozarkodina Hildoceras


bohemica bifrons
Importanti:
Nomi di Ere e Periodi (anche delle
Epoche per lEra Cenozoica) e le
date evidenziate
1,8-2

65

230

570

4600

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