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(Chlamydia trachomatis)
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Relax Clamidia (Chlamydia) il nome di un genere di batteri che comprende quattro specie: una importante per luomo perch responsabile
Quiz di una infezione sessualmente trasmessa: la Chlamydia trachomatis. Le altre sono C. puerorum, C. psittaci e C. pneumonite.
Auto e motori La Chlamydia trachomatis si differenzia in 18 varianti sierologiche (ottenute con la tipizzazione con anticorpi monoclinali).
Fotografia I sierotipi A, B, Ba e C sono associati con il tracoma (grave malattia degli occhi che pu portare a cecit),
Sapori di Liguria i sierotipi D-K associati con le infezioni del tratto genitale,
Mobile-Desktop Software i sierotipi L1-L3 associati con il linfogranuloma venereo (LGV).
Si ritiene che quella dovuta alla Chlamydia sia linfezione batterica a trasmissione sessuale pi comune, anche se alta la
percentuale dei soggetti asintomatici (fino al 70% delle donne e il 75% degli uomini): solo il 10% delle infezioni viene diagnosticato.
Lasintomaticit dellinfezione fa s che la diagnosi venga dilazionata nel tempo sino alla scoperta in corso di screening o perch il/la
partner risultato sintomatico.
La Chlamydia stata isolata in circa il 40-60% dei maschi affetti da uretrite non gonococcica. La possibilit che un alto tasso di uomini
siano asintomatici li rende un reservoir ed una fonte di trasmissione dellinfezione.
Il termine Chlamydia deriva dal greco chlamys (spalle coperte da un mantello): indica il comportamento del batterio che dopo linclusione
nel citoplasma della cellula va a ricoprire il nucleo della cellula infettata.
La Chlamydia ' un parassita intracellulare che colpisce esclusivamente gli umani. Fino al 1963 si riteneva che la C. trachomatis fosse un
virus, poich dipendeva, per riprodursi, dallattivit bioenergetica della cellula che lo ospitava. Il fatto che abbia una parete cellulare
(capsula), siano presenti DNA, RNA e ribosomi, ha permesso di classificarlo come batterio. La presenza della capsula lo rende sensibile
agli antibiotici e quindi il trattamento quello di una comune infezione batterica.
Sebbene i sintomi dellinfezione da Chlamydia siano di solito lievi o assenti, il pericolo dellinfezione non trattata, perch silente, sta nella
capacit della Chlamydia di danneggiare gli organi riproduttivi della donna: infatti linfezione pu causare linfiammazione della cervice, la
diffusione allutero o alle tube di Falloppio e serie complicanze e sequele a lungo termine (con possibili danni irreversibili) quali malattia
infiammatoria pelvica (PID), dolore pelvico cronico, gravidanze ectopiche, infertilit.
La Chlamydia causa vari tipi di infezione negli esseri umani:
infezione dei tratti genitali maschile e femminile,
infezione agli occhi (congiuntivite),
polmonite neonatale.
L'infezione stata inoltre associata ad un aumentato rischio di trasmissione di HIV.

CHI E A RISCHIO

La Chlamydia si trasmette attraverso i rapporti sessuali vaginali, anali, orali. Pu passare, durante il parto vaginale, dalla madre infetta al
neonato.
Ogni persona sessualmente attiva pu infettarsi con la chlamydia. Maggiore il numero dei partners sessuali, maggiore sar il rischio di
infezione.
Particolarmente a rischio di infettarsi in caso di rapporti sessuali sono
le teenagers e le giovani donne, a causa della non completa maturazione della cervice dellutero ( lapertura dellutero)
gli omosessuali maschi poich la chlamydia pu essere trasmessa attraverso i rapporti orali o anali.

Quali sono le categorie a rischio?


Le adolescenti (si stima un rischio relativo di 2.0-3.5 per le donne <25 anni rispetto a quelle di et superiore) e comunque unet inferiore
ai 19 anni,
chi non utilizza di metodi contraccettivi di barriera,
chi ha un nuovo partner o pi partner,
chi ha avuto malattie sessualmente trasmissibili,
la nulliparit o il non essere sposati.
Nonostante la Chlamydia sia una delle malattie sessualmente trasmissibili pi diffuse, una grande sconosciuta per il grande pubblico.
Due circostanze sono particolarmente preoccupanti:
circa il 70% delle donne che ne sono affette non lo sanno per mancanza di sintomi
la presenza di chlamydia pi alta tra le femmine sessualmente attive con meno di 20 anni.
Lincidenza dellinfezione non in relazione alla razza in se stessa, quanto alla storia sessuale dellindividuo ed in particolare alla frequenza
e uso (o non uso) di protezione di barriera.
La pi comune manifestazione della malattia (quando sintomatica) linfiammazione della mucosa urogenitale con secrezione e uretrite
nel maschio e uretrite/vaginite/cervicite nella donna.
La chlamydia una delle cause principali di malattia infiammatoria cronica (PID) e di infertilit nelle donne. Il rischio di gravidanza
ectopica nelle donne che hanno avuto la PID di 7-10 volte maggiore rispetto a donne che non lhanno avuta. Nel 15% della donne che
hanno contratto la PID, i dolori cronici addominali sono una manifestazione a lungo termine che pi facilmente correlata ad adesioni
pelviche nelle ovaie e nelle tube di falloppio.

SINTOMATOLOGIA

La Chlamydia spesso una malattia silente poich nel 70% dei casi per le donne e nel 50% dei casi per gli uomini l'infezione
addirittura asintomatica, per cui la malattia viene diagnosticata tardivamente per le complicanze che si sviluppano subdolamente.
Bruciore urinando: questo solitamente lesordio della malattia, nella sua tipica localizzazione allapparato genitourinario. Si manifesta
da 1 a 3 settimane dopo il contagio e pu essere molto lieve.
Vi sono poi particolari situazioni di rischio:
dopo un interruzione volontaria di gravidanza
pazienti affetti da una malattia a trasmissione sessuale
partners sessuali di soggetti affetti da Chlamydia trachomatis
madri di bimbi affetti da congiuntivite o polmonite
donne che hanno subito interventi chirurgici in cavit uterina e che presentano fattori di rischio per infezione da Chlamydia
trachomatis
donatori di liquido seminale o di ovociti
donne di et <25 anni e sessualmente attive
donne di et uguale o maggiore di 25 anni con due o pi partners sessuali nell'ultimo anno o che hanno cambiato partner
sessuale nell'ultimo anno
DONNE

DONNE

Nelle donne il batterio inizialmente infetta la cervice e il canale urinario (luretra).


Le donne sintomatiche hanno:
anormali perdite vaginali e/o
una sensazione di bruciore urinando.
Quando linfezione si diffonde dalla cervice alle tube di falloppio (sono le tube attraverso le quali passano le uova nel loro tragitto dalle
ovaie allutero) alcune donne non manifestano alcun segno o sintomo; altre, invece, hanno:
dolori nella regione addominale inferiore,
dolore in regione lombare,
nausea,
febbre,
dolore durante i rapporti sessuali
sanguinamento nel periodo intermestruale.
Linfezione della cervice pu diffondersi al retto.

Riassumendo:
Secrezione e perdite vaginali
Sensazione di bruciore urinando
sanguinamento post-coitale o intermestruale o spotting in corso di terapia estro-progestinica
Secrezione mucopurulenta endocervicale
Cervicite mucopurulenta,
cervice arrossata con segni di infiammazione e facilmente sanguinante
uretrite
malattia infiammatoria pelvica
dolore pelvico in donne sessualmente attive
artrite reattiva in donne sessualmente attive
Dolore addominale basso
Infezione delle ghiandole del Bartolini (si tratta di due ghiandole che si trovano ad entrambi i lati dellentrata della vagina)
Rapporti sessuali dolorosi
Sintomi di PID, salpingite (vedi dopo), periepatite (infiammazione del fegato simile allepatite)
Dolore o secrezione rettale
Quindi con pazienti sintomatiche si intendono coloro che manifestano:
prurito e perdite vaginali,
sanguinamento intermestruale,
bruciore urinando,
dolore addominale basso con febbre.
Il fatto che solo il 30% delle donne infettate hanno sintomi dovuti alla chlamydia, sottolinea quanto sia necessario lo screening sulle donne
sessualmente attive per diagnosticare e trattare le donne asintomatiche, al fine di diminuire il rischio che esse sviluppino, inconsciamente,
complicazioni.
Nelle femmine la chlamydia infatti responsabile, oltre per i disturbi genitourinari, di cerviciti, malattia infiammatoria pelvica (PID - Pelvic
Inflammatory Disease) e salpingite (infiammazione delle tube di Fallopio).

Le infiammazioni pelviche possono risalire il tratto genitale inferiore, coinvolgendo prima le tube di Fallopio e poi le ovaie. Ne consegue
quella che definita malattia infiammatoria pelvica (PID), nella quale linfiammazione e linfezione comprende il tratto genitale superiore
(salpingi, ovaie e strutture circostanti).
I sintomi hanno inizio con dolore addominale, accompagnato da stanchezza, brividi e febbre bassa. In seguito compare un dolore
localizzato.
La conseguenza dell'infiammazione la formazione di cicatrici che sono spesso causa di sterilit. Questo danno cicatriziale aumenta inoltre
la possibilit di gravidanza ectopica (gravidanza tubarica o addominale). Conseguenza tardiva il sanguinamento uterino che pu portare
alla necessit di una isterectomia.
Se la donna si infetta durante la gravidanza, linfezione pu causare travaglio e parto prematuro.
A ci si aggiunge il rischio per il neonato di sviluppare una congiuntivite da chlamydia (infezione degli occhi) e una polmonite da chlamydia
(si ritiene che le chlamidie siano responsabili di circa 10.000 casi annuali negli USA).

UOMINI

Anche per luomo alta lincidenza di coloro che, pur essendo infettati dalla chlamydia, non manifestano alcun sintomo (sino al 50% dei
casi).
Nei maschi la chlamydia provoca uretriti e epididimiti.
l'uretrite l'infiammazione dell'uretra (il dotto che porta l'urina dalla vescica all'esterno del corpo),
l'epididimite l'infiammazione dell'epididimo.

Gli uomini sintomatici possono avere secrezione dal pene o sensazione di bruciore urinando, accompagnati da bruciore o prurito attorno
allorifizio del pene. Dolore ed edema dei testicolo non sono infrequenti.
Gli uomini o nelle donne che praticano, come soggetti passivi, rapporti anali possono acquisire linfezione da chlamydia nel retto (proctite),
con conseguenti possibile dolore, perdite o sanguinamento rettali. La chlamydia pu inoltre localizzarsi nella gola delle donne e degli
uomini che praticano sesso orale con un partner infetto.

Riassumento:
perdite/secrezioni uretrali
uretrite
epididimo-orchite in uomini sessualmente attivi
artrite reattiva in uomini sessualmente attivi
necessit di urinare con frequenza e urgenza
sensazione di bruciore urinando
dolenzia o dolore testicolare
secrezione e/o dolore rettale
sensazione di pesantezza perineale (in relazione ad una prostatite)
Negli uomini, la chlamydia pu determinare sintomi simili a quelli della gonorrea (secrezione dal pene o dal retto, sensazione di bruciore
urinando o defecando) e pu essere anche causa di epididimite od orchite.
Trascurare questa infiammazione pu essere causa di infertilit: se nelle donne l'azione del batterio distrugge le tube, nell'uomo pu
portare all'occlusione dei deferenti.

INFEZIONE PERINATALE

Il neonato di madre infetta da C. trachomatis, durante il parto vaginale pu venire infettato con interessamento delle mucose degli occhi,
dellorofaringe, del tratto urogenitale e del retto.
Linfezione da C. trachomatis nel neonato spesso si riconosce per la comparsa di una congiuntivite acuta che si manifesta dopo 5-12 giorni
dal parto. La Chlamidya la pi frequente ed identificabile causa infettiva di congiuntivite nel neonato (ophtalmia neonatorum) e come
tale dovrebbe essere presa in considerazione, come agente causale, in tutti i neonati di et inferiore ai 30 giorni affetti da congiuntivite. La
conferma diagnostica (mediante tests colturale e non) necessaria per avviare il trattamento non solo del neonato ma anche della madre
e del padre. Lessudato presente negli occhi del neonato deve essere testato non solo per la Chlamydia ma anche per la Neisseria
gonorrhoeae.
Il trattamento si basa sulleritromicina etilsuccinato (50 mg/kg/die per via orale suddivisa in 4 dosi giornaliere per 14 giorni). La terapia
antibiotica locale da sola non sufficiente a curare linfezione e non necessaria nel momento in cui in corso quella orale.
E necessario un controllo del neonato dopo la terapia in quanto, essendo lefficacia delleritromicina sicura al 100% ( valutabile attorno
all80%), potrebbe essere necessario un secondo ciclo di antibiotico.
La chlamydia trachomatis causa non solo la malattia sessualmente trasmessa sopra descritta ma anche il tracoma (congiuntivite
ghiandolare). Questa forma di congiuntivite ancora oggi una delle pi comuni cause di cecit (circa 20 milioni di bambini e adulti ne sono
affetti nel mondo). La chlamydia, in questo caso, trasmessa per contatto diretto da uomo a uomo, attraverso oggetti contaminati o
attraverso acqua infetta.
La C. trachomatis inoltre causa di una polmonite subacuta non febbrile che compare allet di 1-3 mesi.
Infezioni asintomatiche possono aversi nellorofaringe, nel tratto urogenitale e nel retto del neonato.
I neonati la cui madre presenta linfezione da Chlamydia non trattata, presentano un alto rischio di infettarsi. Non viene consigliata una
terapia antibiotica profilattica (essendone sconosciuta lefficacia), ma necessario un attento monitoraggio del neonato affinch, in caso di
comparsa dellinfezione, possa essere instaurata prontamente lopportuna terapia.
Il linfogranuloma venereo (LGV) unaltra infezione sessualmente trasmessa dalla chlamydia. Questa malattia si manifesta come una
infiammazione dolorosa dei linfonodi inguinali. Si manifesta soprattutto nei paesi tropicali.

COMPLICAZIONI

Nella donna:
Se non trattate, le infezioni da Chlamydia possono progredire verso seri problemi legati alla riproduzione o sulla salute con conseguenze a
breve e lungo termine. Al pari della malattia, il danno che la chlamydia causa spesso silenzioso.
Nelle donne, linfezione non curata pu diffondersi allutero o alle tube di falloppio e causare la malattia infiammatoria pelvica (PID). Ci
accade sino al 40% delle donne non curate. La PID pu causare un danno permanente alle tube di falloppio, allutero e ai tessuti
circostanti. Il danno pu causare dolore pelvico cronico, infertilit e potenzialmente una gravidanza ectopica (gravidanza al di fuori
dellutero). Le donne infettate dalla chlamydia hanno sino a 5 volte in pi di probabilit di acquisire linfezione da HIV se esposte a questo
virus.
Malattia infiammatoria pelvica, compresa salpingite (tube di falloppio infettate) e peritonite pelvica.
Infertilit nelle donne causata dalle cicatrici nelle tube di falloppio.
Gravidanza ectopica
Sindrome del dolore cronico pelvico.
Nelluomo:
Le complicazioni nelluomo sono rare. Si pu osservare
edema venereo del pene,
epidimite acuta(per diffusione dellinfezione allepididimo-il canale che porta lo sperma ai testicoli).
Edema venereo del pene E una rara complicanza delle infezioni da Chlamidia e da gonococco. E un edema non dolente, senza
arrossamento o altri segni di infiammazione.
Epididimite acuta La C.trachomatis la causa pi comune di epididimite in maschi giovani sessualmente attivi. E dovuta alla
propagazione per via ascendente di una infezione del tratto genitale inferiore.
La sintomatologia consiste in dolore ed edema del testicolo, spesso intenso, generalmente monolaterale. Alcune volte il dolore
addominale non ben localizzato. Il dolore tende a manifestarsi gradualmente nellarco di 1-2 giorni; altre volte compare bruscamente.
La febbre rara e i sintomi di una uretrite sono di solito lievi o addirittura assenti, diversamente dallepididimite causata dal gonococco
nella quale sono invece presenti.
Obiettivamente si apprezza un aumento di volume del testicolo e dellepididimo con dolore intenso. Lo scroto pu apparire arrossato.
Nella diagnostica differenziale occorre tenere conto di una semplice regola, quella delle quattro t
torsione
tumore
trauma
tubercolosi (o altre infezioni granulomatose)

PREVENZIONE

Il metodo pi sicuro per evitare di acquisire le malattie sessualmente trasmesse di


evitare contatti sessuali,
avere una relazione mutuamente monogama a lungo termine con un partner che stato testato ed riconosciuto non
infetto.
I preservativi maschili di lattice, quando usati sempre e correttamente, possono ridurre il rischio di trasmissione della chlamydia.
Uno screening annuale per la Chlamydia raccomandato per :
tutte le donne sessualmente attive di 25 anni e pi giovani.
le donne di et superiore con fattore di rischio per la chlamydia (partner sessuale nuovo o pi partners sessuali).
Tutte le donne gravide dovrebbero sottoporsi allo screening per la chlamydia.
La comparsa di sintomi genitali quali perdita o secrezione o bruciore durante la minzione dovrebbe essere motivo di interruzione
dellattivit sessuale e di immediata consultazione di uno specialista.
Nel caso in sui una persona venga trovata infettata dalla chlamydia (o da unaltra malattia sessualmente trasmissibile), dovrebbe avvisare
tutti i partners sessuali recenti per consentire che anchessi siano controllati e curati. Ci ridurr il rischio che essi possano sviluppare
serie complicazioni oltre a ridurre il rischio personale di essere reinfettati. Il/la paziente e tutti i suoi partners sessuali dovrebbero
astenersi dallattivit sessuale sino al termine della terapia per la chlamydia.
Una relazione sessuale con un partner non infetto un modo per evitare tale infezione. Anche luso appropriato del preservativo durante il
rapporto sessuale previene linfezione.
Si pu trasmettere o prendere la Chlamydia attraverso rapporti vaginali o anali non protetti. Prevenzione significa affrontare le relazioni
sessuali con responsabilit:
limitare il numero di partners,
utilizzare profilattici
se si ritiene di essere infettati, evitare contatti sessuali fino alla completa guarigione.

DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

Nella diagnostica di laboratorio attualmente possono essere utilizzate diverse metodiche:


Esame colturale: le colture cellulari (in genere vengono usate cellule Mc Coy o HeLa 229 opportunamente trattate) consentono di
individuare anche infezioni a bassa carica batterica grazie a vari sistemi di colorazione (es. Giemsa) che mostrano le tipiche inclusioni
intracitoplasmatiche (corpi elementari). Per la sua alta specificit (100%) e sensibilit (70-90%) un metodo che garantisce la presenza o
lassenza dellinfezione. Per eseguire gli esami colturali negli uomini bisogna prelevare i campioni tramite il tampone uretrale, procedura
inaccettabile per molti individui asintomatici. Sono costosi e necessitano di 3-7 giorni per avere i risultati. Per parecchio tempo stato
lesame di prima scelta.
Test di amplificazione degli acidi nucleici (NAAT): Attualmente i test di amplificazione degli acidi nucleici come Polymerase Chain Reaction
(PCR), Ligase Chain Reaction (LCR) sono considerati gold standard per la diagnosi di laboratorio.
Lelevata sensibilit e specificit, oltre alla possibilit di effettuare lesame su di un campione di urine, sono i vantaggi di questi metodi.
Immunofluorescenza diretta: una metodica semplice, rapida, relativamente economica. Ha una sensibilit inferiore allesame colturale.
La sua validit risiede nella sua rapidit di risultato. Nel caso di positivit per, data lincidenza significativa di falsi-positivi, necessita di un
altro tipo di test di conferma (un altro test non colturale che identifichi un differente antigene o una sequenza di acidi nucleici).
Test immunoenzimatici: una metodica che si basa sulla presenza degli antigeni nel campione esaminato. Pu essere utile negli
screening, nei quali non si richiede di valutare una concentrazione ma solo se l'antigene sia presente al di sopra di una certa soglia, con le
limitazioni dettate dalla mancata visualizzazione della cellularit e dalla possibile presenza di falsi positivi in pazienti in cui non siano
presenti microrganismi viventi ma solo antigeni, come dopo trattamento terapeutico. La sensibilit del metodo buona in campioni
cervicali. Nell'uomo invece si dimostrato insufficiente soprattutto nei casi asintomatici.
Ciascuna di queste tecniche ha vantaggi e svantaggi in termini di specificit e sensibilit, e questo deve essere tenuto a mente
nellinterpretazione dei risultati. Uno dei fattori critici la sensibilit.
I risultati falsi-negativi permettono alla malattia di diffondersi ulteriormente e di ritardare linizio della terapia, rendendo molto probabili le
conseguenti complicazioni.
I risultati falsi-positivi sono motivo di stress psicologico e di un trattamento non necessario.
A causa della possibilit di infezioni multiple sessualmente trasmesse, tutti i pazienti con una qualsiasi malattia sessualmente trasmessa
dovrebbero essere valutati anche per una eventuale infezione da chlamydia.

TERAPIA

La chlamydia pu essere facilmente curata con gli antibiotici. Una singola dose di azitromicina o una settimana di doxiciclina (due volte al
giorno) sono i pi comuni trattamenti. Le persone HIV-positive riceveranno lo stesso trattamento delle persone HIV-negative.
Tutti i partners sessuali dovrebbero essere valutati, testati e trattati per prevenire la reinfezione di uno dei due, anche nel caso in cui
entrambi non abbiano sintomi. Dal momento che la gonorrea spesso si associa alla chlamydia, si suggerisce di trattare
contemporaneamente anche la gonorrea.
Le persone affette da chlamydia dovrebbero astenersi da rapporti sessuali sino a che loro stessi ed i loro partners abbiano completato il
trattamento, altrimenti la reinfezione possibile.
Le donne i cui partners non sono stati curati appropriatamente hanno un alto rischio di potersi reinfettare. Avere ripetute infezioni
aumenta il rischio per la donna di avere serie complicazione della sfera riproduttiva, inclusa linfertilit. Un nuovo test deve essere
programmato per le donne, specie adolescenti, 3-4 mesi dopo il trattamento. Questo particolarmente importante per una donna che non
sa se il proprio partner ha eseguito la terapia.

La terapia va eseguita:
nei pazienti che presentano sintomi o segni riferibili ad infezion da Chlamydia trachomatis immediatamente dopo il prelievo
diagnostico, senza attendere il risultato del test di laboratorio.
nei soggetti asintomatici risultati positivi al test di screening
nei partners sessuali delle persone infette se risultati positivi a loro volta al test diagnostico o considerati tali solo sul dato
anamnestico. Rimane in dubbio quale sia il migliore approccio diagnostico/terapeutico: trattare i partners dei pazienti infetti
senza eseguire alcun esame oppure effettuare lo screening e poi eventualmente curare.
I rapporti sessuali vanno evitati fino al completamento della terapia (vale a dire dopo i 7 giorni di terapia con doxiciclina o a distanza di 7
giorni dalla terapia con azitromicina).
Il trattamento di una infezione genitale non complicata da Chlamydia trachomatis pu essere fatto con uno dei seguenti schemi
terapeutici:
azitromicina 1gr in dose unica
doxiciclina 100mg per due volte al d per 7 giorni
eritromicina 2gr al giorno per 7 giorni
Una singola dose di azitromicina si dimostrata altrettanto efficace di una terapia con doxiciclina per una settimana.
Un esame colturale come controllo dopo-terapia non necessario nel caso in cui sia stata utilizzata lazitromicina o la doxiciclina.
Per il trattamento delle infezioni genitali femminili da Chlamydia trachomatis con coinvolgimento del tratto genitale alto (salpingite/PID)
consigliato per la donna il seguente schema:
doxiciclina 100mg per due volte al d per un minimo di 10 giorni, oppure
ofloxacina 400mg per due volte al d
associato a
metronidazolo 200mg per quattro volte al d o 400mg due volte al d per 7 giorni
Per il trattamento delle infezioni genitali maschili da Ct con coinvolgimento del tratto genitale alto (epididimo-orchite) si raccomanda per
l'uomo lo schema seguente:
doxiciclina 100mg per due volte al d per 7-14 giorni, oppure
oxitetraciclina 250mg per quattro volte al d per 7-14 giorni

In gravidanza:
L'infezione da Chlamydia trachomatis in gravidanza associata a complicazioni quali:
ritardo di crescita intrauterina,
parto pretermine,
rottura prematura delle membrane
endometrite postparto.
L'infezione non trattata stata associata ad aumentata frequenza di neonati di basso peso alla nascita e morte neonatale.
Linfezione si pu trasmettere al neonato durante il parto con possibile
congiuntivite,
infezione delle vie aeree o polmonite.
Il trattamento di una infezione genitale non complicata da Chlamydia trachomatis in corso di gravidanza pu essere fatto con uno dei
seguenti schemi terapeutici, sotto stretta sorveglianza medica, dimostratisi egualmente efficaci (indicazioni dei Centers for Disease Control
and Prevention):
eritromicina base 500mg quattro volte al d per 7 giorni (l'eritromicina estolato controindicata in gravidanza per possibile
epatotossicit)
amoxicillina 500mg tre volte al d per 7 giorni
E consigliato un test (preferibilmente una coltura) per verificare lefficacia della terapia.
Lo screening nelle donne in gravidanza asintomatiche motivo di due diverse raccomandazioni:
da eseguirsi in tutte le gravide nel primo trimestre (per ridurre la complicazione del parto prematuro)
limitarlo alle donne a rischio di infezione (ad esempio di et inferiore ai 25 anni).
I partners sessuali dovrebbero essere trattati per prevenire un passaggio a ping-pong (back and forth) dellinfezione. Non si acquisisce
immunit significativa dopo linfezione e una persona pu ripetutamente infettarsi.

Azitromicina

E un antibiotico di relativamente recente introduzione, appartenente alla famiglia dei macrolidi. Correlato alleritromicina, considerato da
molti il trattamento di scelta per linfezione genitourinaria da C. trachomatis, per la possibilit di essere somministrato in singola dose,
migliorando cos la compliance terapeutica.

Dose per adulto:


1g. assunto una sola volta, in ununica somministrazione orale.

Dose pediatrica:
sino ad 8 anni: non stabilita
oltre gli 8 anni o di peso pari o superiore a 45 kg pu essere usato lo stesso dosaggio delladulto.

Interazioni:
pu aumentare la tossicit della teofillina, del warfarin e della digossina;
antiacidi: lefficacia dellazitromicina potrebbe ridursi se sono contemporaneamente somministrati antiacidi contenenti
alluminio o magnesio; i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci
contemporaneamente.
Leventuale somministrazione contemporanea dellazitromicina e della ciclosporina richiede cautela. Qualora la
cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della
ciclosporina e i dosaggio di questultima dovr essere modificato di conseguenza, ad evitare rischi di nefro- e nerotossicit;
pu inibire il metabolismo della disopiramide (Ritmodan) e del pimozide (Orap), con rischio di cardiotossicit;
pu inibire il metabolismo della rifabutina (Mycobutin) determinando tossicit da rifabutina (neutropenia).

Controindicazioni:
ipersensibilit accertata al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti;
grave insufficienza epatica;
da non somministrare contemporaneamente alla pimozide e allergotamina;
generalmente controindicata in gravidanza, durante lallattamento e nella primissima infanzia.
Effetti indesiderati:
nausea, vomito, diarrea, feci molli, disturbi addominali (dolore/crampi) e flatulenza.
meno comunemente mal di testa, vertigini, alterazione della funzionalit epatica.

Precauzioni:
infiammazioni locali/dolore nel sito di infusione (se si effettua terapia endovenosa);
luso prolungato dellantibiotico pu favorire la crescita di batteri o funghi;
pu aumentare gli enzimi epatici e determinare ittero colestatico;
da usare con precauzione in pazienti con alterata funzione epatica, intervallo QT prolungato

Modalit di assunzione
Pu essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. Lassunzione di cibo prima ella somministrazione del prodotto po
attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale.
Per una completa valutazione delle controindicazioni, degli effetti indesiderati, delle interazioni, della posologia e delle modalit di
assunzione, fare riferimento al foglietto illustrativo allegato alla confezione del farmaco.

Doxiciclina

Somministrata per una settimana, appare essere efficace quanto la dose singola di azitromicina per le forme genitourinarie dal chlamydia.
Economicamente pi vantaggiosa.

Dose adulto:
100 mg due volte al giorno, durante i pasti.

Dose pediatrica:
al di sotto degli 8 anni, non consigliata.
oltre gli 8 anni, dose simile alladulto.

Controindicazioni:
gravidanza,
allattamento
ipersensibilit ai componenti
disturbi ostruttivi dellesofago,
non esporsi ai raggi solari durante la terapia,
non somministrare al di sotto degli 8 anni di et,
pu aggravare stati di insufficienza renale.

Interazioni:
Antiacidi contenenti alluminio, calcio o magnesio riducono lassorbimento della doxiciclina;
latte e latticini riducono lassorbimento della doxiciclina;
prodotti che contengono Sali di ferro riducono lassorbimento della doxiciclina;
non associare con le penicilline;
lassunzione della doxiciclina assieme ad anticoncezionali orali potrebbe diminuire lefficacia di questi ultimi;
attenzione alla somministrazione contemporanea di doxiciclina con litio, metrotressato, diossina e derivati delergotamina:
potrebbe aumentare la concentrazione nel sangue di questi farmaci.

Effetti indesiderati:
nausea, vomito, diarrea, mancanza di appetito (anoressia);
glossite;
reazioni di fotosensibilizzazione con reattivit cutanea ai raggi ultravioletti i soggetti predisposti;
in caso di insufficienza renale, possibile accumulo di doxiciclina con conseguente danno epatico.

Precauzioni:
evitare lesposizione al sole durante la terapia, per il rischio di fotosensibilizzazione;
luso durante il periodo della formazione dei denti (seconda met della gravidanza, periodo neonatale e prima infanzia -sino
ad 8 anni di et-) pu indurre pigmentazione permanente dei denti.

Modalit di assunzione:
Non coricarsi almeno per 1 ora dopo lassunzione del medicinale.
Evitare lassunzione di latte e/o latticini durante il pasto in cui si assume il farmaco.
Evitare la contemporanea assunzione dei farmaci indicati nelle interazioni.
Per una completa valutazione delle controindicazioni, degli effetti indesiderati, delle interazioni, della posologia e delle modalit di
assunzione, fare riferimento al foglietto illustrativo allegato alla confezione del farmaco.

Ofloxacina

Lofloxacina un trattamento alternativo (di pari efficacia) allazitromicina e alla doxiciclina nelle infezioni genitourinarie delladulto.

Dose delladulto:
300 mg due volte al giorno, per via orale, per 7 giorni.

Dose pediatrica:
sconsigliato.
Controindicazioni:
nellinfanzia, in gravidanza, nellallattamento (potenziale rischio di artropatia), nella epilessia.

Interazioni:
gli antiacidi che contengono idrossido di alluminio o di magnesio, farmaci contenenti calcio o ferro, ne riducono lassorbimento. Se
somministrato assieme alla teofillina, pu aumentare il livello ematico di questultima.

Effetti indesiderati:
nausea, vomito, diarrea, mal di testa, insonnia, vertigini, reazioni cutanee allergiche.
Per una completa valutazione delle controindicazioni, degli effetti indesiderati, delle interazioni, della posologia e delle modalit di
assunzione, fare riferimento al foglietto illustrativo allegato alla confezione del farmaco.
Per gli altri farmaci si ricordano i dosaggi suggeriti dai Centers for Disease Control and Prevention:
Eritromicina base:
500 mg per via orale, 4 volte al giorno per 7 giorni.
Eritromicina etilsuccinato:
800 mg per via orale, 4 volte al giorno per 7 giorni
Amoxicillina,
500 mg per via orale, 3 volte al giorno per 7 giorni.
Per una completa valutazione delle controindicazioni, degli effetti indesiderati, delle interazioni, della posologia e delle modalit di
assunzione, fare riferimento al foglietto illustrativo allegato alla confezione del farmaco.

FOLLOW-UP DOPO TRATTAMENTO:

Dopo tre settimane dallinizio della terapia si esegue una valutazione clinica.
Se il/la paziente
ha eseguito regolarmente la terapia,
non persistono sintomi,
non si apprezzano dati clinico/anamnestici che possano far sospettare una reinfezione,
non necessario ricorrere a test di controllo.
Se invece i sintomi non sono scomparsi oppure si sospetta una reinfezione, occorre ripetere un test (PCR o LCR).
Per evitare la possibilit di un risultato falsamente positivo, lesame dovr essere effettuato dopo almeno tre settimane (cinque in caso di
terapia con eritromicina) dallinizio della terapia.
Nel caso degli adolescenti, considerando lalto tasso di reinfezione che si riscontra tra di loro, si consiglia di ripetere un test di screening
dopo 3-4 mesi dallesecuzione della terapia. Poich ripetute infezioni da chlamydia aumentano il rischio di una PID, viene consigliato un
controllo a 3-4 mesi anche per le donne con pregressa infezione da C. trachomatis.
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Last up da t e: 13- 01-2009

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