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Ciclo di Seminari

sul
MIGLIORAMENTO DEI TERRENI

Soil Mixing
Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli

Ing. Ignazio Paolo Marzano, Prof. Massimo Grisolia,


Ing. Giuseppe Iorio, Ing. Giuseppe Panetta

10 marzo 2016

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


Ignazio Paolo Marzano
Introduzione

Il Soil Mixing un metodo di consolidamento molto versatile che consiste


nellinserimento nel terreno di un utensile rotante su cui sono calettate delle eliche e/o
pale miscelatrici, che assicurano la disgregazione del terreno ed il rimescolamento dello
stesso con il legante inserito mediante appositi ugelli. Si viene a formare cos un
elemento (colonna, setto ecc) di materiale che presenta caratteristiche di resistenza,
deformabilit e permeabilit migliori del terreno circostante

Utilizzato per una vasta gamma di terreni


dalle argille poco consistenti alle sabbie e ghiaie

Terreni organici quali torbe e fanghi possono essere anche trattati ma con
specifici studi sui leganti utilizzati e sulle procedure esecutive

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Ignazio Paolo Marzano
Introduzione

Le propriet meccaniche e fisiche dei terreni trattati non dipendono solamente dal tipo
di legante impiegato ma anche dal modo con cui questo stato aggiunto e miscelato al
terreno e dalle condizioni sito-specifiche di maturazione

I leganti principalmente utilizzati sono cemento e calce anche se spesso vengono usati
anche di scorie di alto forno, gesso e altri prodotti secondari

Per trattamenti ambientali invece i leganti sono sostituti con


agenti chimici ossidanti o materiali reattivi
per neutralizzare gli agenti inquinanti

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Ignazio Paolo Marzano
Cenni storici
Il principio del metodo ebbe origine negli Stati Uniti dove, nel 1954,
una singola coclea fu utilizzata per mescolare il legante con il terreno

In Giappone negli anni 60 fu sviluppato il metodo del MIP (Mixed In


Place), negli anni 70 il CMC (clay mixing consolidation method),
mentre nel 1975 fu messo a punto il metodo per via umida, DCM
(Deep Cement Mixing), in cui il legante veniva premiscelato con acqua
e successivamente iniettato nel terreno. Nel 1978 gli ingegneri
giapponesi iniziarono lo studio della miscelazione meccanica profonda
a secco, su modello svedese, che port alla messa a punto del
metodo DJM (Dry Jet Mixing), il cui primo impiego risale al 1981

In Svezia ebbe inizio nel 1967 lutilizzo del metodo delle colonne di
calce, basato sulla miscelazione in situ del terreno con calce viva per
formare colonne indurite

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Ignazio Paolo Marzano
Cenni storici
Negli USA la Geocon Inc. introdusse nel 1987-89 i metodi DSM (Deep Soil Mixing)
e SSM (Shallow Soil Mixing), in particolare impiegati per la realizzazione di diaframmi di
sostegno allo scavo.
Lo sviluppo in Europa inizi fine anni 80, inizialmente come alternativa economica
alla tecnologia del jet grouting, in particolare MIP (Bauer, 1987), Colmix (Soletanche,
1988), Trevimix (Trevi, 1991), Keller (1995). Successivamente a questi primi sviluppi, un
gran numero di aziende hanno ideato ed ottimizzato propri processi di miscelazione,
elaborando unampia variet di tecniche. Le terminologie impiegate per le diverse
tecnologie sono riportate in Porbaha (1998) e Bruce (2005, 2011).

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Ignazio Paolo Marzano
Classificazione
Il Soil Mixing pu essere suddiviso in due metodi generali, il Deep Mixing Method
(DMM) e lo Shallow Mixing Method (SMM). Entrambi i metodi sfruttano lo stesso principio
di trattamento ma differiscono per gli utensili di miscelazione, per la modalit di inserimento
della malta cementizia nel terreno, procedure operative ecc...

Il metodo pi frequentemente utilizzato il DMM: per trattamento dei terreni a partire


da una profondit minima di 3 m (limite introdotto dalla EN 14679:2005)
Il trattamento avviene attraverso aste di perforazione equipaggiate con diversi elementi
per il taglio,la disgregazione e la miscelazione del terreno
Generalmente vengono prodotte a seconda della configurazione singola o multi-albero,
colonne individuali o secanti di terreno consolidato
Esistono anche macchinari equipaggiati con specifici utensili miscelatori che permettono
la realizzazione di pannelli o diaframmi continui
In alcuni casi inoltre la miscelazione meccanica intensificata attraverso liniezione ad
elevata pressione dei leganti

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Ignazio Paolo Marzano
Classificazione

Il metodo complementare SSM stato sviluppato principalmente per ridurre i costi di


consolidamento di depositi superficiali poco consistenti e molto estesi
(inclusi fanghi di dragaggio in vasche di colmata a terra e depositi organici con contenuti di acqua molto elevati)

Questi metodi risultano anche particolarmente indicati per trattamenti di tipo


ambientale di stabilizzazione/solidificazione di terreni contaminati

SSM conosciuto sotto il nome di Stabilizzazione di Massa che pu essere ottenuta


attraverso macchinari analoghi a quelli utilizzati nel DMM (con diametri molto pi elevati o
configurazioni multi-albero per renderli economicamente vantaggiosi) oppure per trattamenti limitati ai
primi 5-7 m di profondit attraverso pi efficienti utensili miscelatori costituiti da tamburi
rotanti ad asse orizzontale

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Ignazio Paolo Marzano
Classificazione dei metodi di Soil Mixing

(1) Miscelazione per via


secca o umida
(2) Miscelazione meccanica,
idraulica o ibrida
(3) Posizione dellutensile
miscelatore

(4) Asse di rotazione


dellutensile miscelatore

Topolnicki (2012)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Dry

Nel Dry Soil Mixing il presupposto affinch possano avvenire le reazioni chimiche che
legano le molecole dacqua presenti nel terreno alle molecole di legante
ovviamente che il terreno sia immerso in falda o che comunque presenti un
contenuto di acqua sufficiente al completo sviluppo delle reazioni di idratazione

Lattrezzatura necessaria di dimensioni


decisamente inferiori rispetto a quella richiesta
per il wet mixing, ed costituita dal gruppo
principale di perforazione e trattamento, da un
gruppo di stoccaggio ed invio del legante in
polvere e da un gruppo di stoccaggio dellaria
compressa; se necessario presente anche un
gruppo di alimentazione dacqua per umidificare
eventuali livelli aridi
Trattamento dry mixing (Bohem, 2012)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Dry
Tale metodo prevede generalmente limmissione del legante in fase di
risalita, per evitare che la miscela terreno-legante inizi a far presa gi in
fase di penetrazione e si possano quindi avere problemi nel recuperare
lutensile miscelatore.

Le quantit di refluo prodotto sono notevolmente inferiori (a volte pari


a zero) rispetto allimpiego del metodo wet mixing

Quasthoff (2012), courtesy of Liebherr Courtesy of Keller

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Metodo Dry Parametri operativi
Le due principali tecniche di miscelazione a secco sono la DJM (Dry Jet
Mixing) ed il metodo della colonna calce-cemento, oggi definite
rispettivamente come tecnica giapponese e nordica secondo la
norma UNI EN 14679 (2005).
Parametro Nord Europa Giappone
Velocit di penetrazione (m/min) 2.0 6.0 1.0 2.0
Velocit di recupero (m/min) 1.5 6.0 0.7 0.9
Velocit di rotazione delle lame
100 200 24 64
(riv/min)
Quantit di legante iniettato (kg/m3) 100 250 100 300
Penetrazione e/o
Fase di iniezione Recupero
Recupero
Profondit raggiungibili (m) 25 33

Nei macchinari impiegati per il metodo Dry, tipicamente pi leggeri, il motore


generalmente posizionato in basso, quindi necessario considerare una spinta aggiuntiva
in fase di penetrazione, perch il peso delle sole aste potrebbe non essere sufficiente.

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Dry Tecnica Nordica
Enteco E400 DM
310 kW
Max. 26.4 m
Peso: 47 tons

Colonne esposte

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Dry Tecnica Giapponese

Exposed columns
Dry Jet Mixing
Diamero 2 x 1.0 m

Fino a ~35m(J)

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Ignazio Paolo Marzano
Topolnicki (2013)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Dry Stabilizzazione di massa

Un innovativo macchinario Dry mixing quello


utilizzato per la stabilizzazione di massa, che
prevede lattacco di un opportuno utensile
miscelatore su di un escavatore con iniezione del
legante nel terreno in corrispondenza del tamburo
rotante miscelatore (Hoikkala et al., 1996)

Tale strumentazione di miscelazione superficiale si


rivela particolarmente economica per profondit
fino a 3-7m ed in presenza di aree di trattamento
estese

Courtesy of ALLU

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Dry Stabilizzazione di massa

Un recente sviluppo rappresentato dallunit di miscelazione ALLU PMX,


dotato di rulli inclinati e struttura affusolata che garantiscono una
penetrazione ottimale anche attraverso le superfici pi dure (ALLU, 2007)

diam. 0.95 m Courtesy of ALLU diam. 0.85 m

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet
Il Wet Soil Mixing consiste nella miscelazione in sito del terreno con una miscela di
acqua e legante (generalmente cemento) ed eventualmente fillers e additivi
Lattrezzatura costituita da una macchina operatrice con una torre di perforazione
composta da una o pi aste (fino a 6) attrezzate con porzioni di spirale (terreni
incoerenti) o lame (terreni coesivi).
Profondit ~25m; ~ 55 m (J)

Macchina Deep Mixing, impianto produzione della malta e pompe (Weatherby, 2012)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet
Ogni batteria termina con un utensile di perforazione provvisto di ugelli che
consentono la fuoriuscita della malta cementizia necessaria. Il legante viene
precedentemente miscelato con additivi e acqua e quindi stoccato in opportuni silos

Limpianto di confezionamento e pompaggio del legante prevede un agitatore per la


realizzazione della malta che successivamente passa alla pompa per linvio alle batterie
di perforazione. La quantit di legante immesso pu essere modificata in funzione della
tipologia di terreno incontrato.

Macchina Deep Mixing, impianto produzione della malta e pompe (Weatherby, 2012)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet
La malta cementizia pu essere iniettata nel terreno in fase di penetrazione ed estrazione
(sistema mono-fase)
In tal caso garantita una elevata velocit di estrazione ed una maggiore produttivit
rispetto al metodo che prevede invece limpiego di un latte bentonitico in fase di discesa
per agevolare linserimento delle aste miscelatrici e la successiva iniezione della malta
cementizia solo in fase di risalita
(sistema bi-fase)
tale sistema garantisce per una maggiore sicurezza per lavori ad elevate profondit o in
caso di interruzioni del lavoro e talvolta risulta essere lunico metodo praticabile in
presenza di terreni consistenti (Bringiotti, 2010)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet Parametri operativi
Valori tipici dei parametri operativi utilizzati per la realizzazione di
interventi di Deep Mixing con il metodo Wet in Europa e in Giappone
Giappone
Parametro Europa Giappone
(mare)
Velocit di penetrazione (m/min) 0.5 1.5 1.0 1.0
Velocit di recupero (m/min) 3.0 5.0 0.7 1.0 1.0
Velocit di rotazione delle lame
25 50 20 40 20 60
(riv/min)
Quantit di legante iniettato
80 450 70 300 70 300
(kg/m3)
Penetrazione e/o Penetrazione e/o Penetrazione e/o
Fase di iniezione
recupero recupero recupero
Massarsch and Topolnicki, 2005

I macchinari impiegati per il metodo Wet montano generalmente il motore sopra le aste
rotanti, in modo da agevolare con il peso proprio la fase di penetrazione; ci porta ad
eventuali problemi di instabilit del macchinario quando lasta alzata del tutto (massa
concentrata) e a una maggiore potenza dei motori impiegati, per estrarre le aste (e il motore)
una volta raggiunta la profondit di trattamento.

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet Parametri operativi

Topolnicki (2013)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione a singolo albero
1 x 150 cm

Keller wet soil mix system

Diametro delle colonne


tra 40 e 240 cm
Courtesy of Keller

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione a singolo albero

The CVR C-mix single auger system

Diametro delle colonne tra 43 e 103 cm

Denies (2012), courtesy of CVR nv

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione a singolo albero

Bauer Single Column Mixing-


Double Head, SCM-DH system

Per trattamenti di grande


diametro, tra 180 e 240 cm

Profondit massima 23 m

Courtesy of Bauer

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione a singolo albero

Tecnologia Ibrida

Trevi Turbojet, una via


di mezzo tra Deep
Mixing e Jet Grouting

Diametro delle colonne


da 40 a 150 cm

Courtesy of Trevi

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione a singolo albero

Tecnologia Ibrida FudoTetra JACSMAN con XJET

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione a singolo albero
Tecnologia Ibrida
Smet Tubular Soil Mixing TSM system Diametro delle
Elevata accuratezza di realizzazione, trattamento omogeneo, colonne da 38 a 73 cm
ridotti risentimenti al contorno

Denies (2012), courtesy of Smet-Boring nv

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione multi-albero

Al fine di aumentare la produttivit dei trattamenti sono stati introdotti I


sistemi con configurazione a doppio, triplo e quadri albero. Esistono
svariate tipologie di attrezzature multialbero sul mercato che vengono
riportate nel lavoro di Larsson 2005 State of Practice Report Execution,
monitoring, and quality control of Larsson (2005)

Larsson (2005)

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Ignazio Paolo Marzano
Metodo Wet configurazione multi-albero

Configurazione a doppio e
triplo albero

Topolnicki (2012), Denies (2012) and Borel


(2012) courtesy of Keller, Smet-Boring nv,
Bauer, CVR nv and Soletanche Bachy

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Ignazio Paolo Marzano
Spreadable systems
Borel (2007) e Mosser e Arcos (2012) riportano
limpiego di uno strumento miscelatore avente
due lame miscelatrici che si espandono alla
profondit desiderata mediante lazionamento
di molle. Tale strumento viene in particolare
utilizzato per il consolidamento di rilevati
ferroviari e sottofondazioni, visto che permette
lesecuzione di fori di installazione di
dimensioni ridotte (diametro 168mm) che
garantiscono una maggiore semplicit di
inserimento attraverso il ballast o soletta di
fondazione garantendo un diametro delle
colonne di terreno trattato fino a 600mm.

Diametro perforazione 16.8 cm


Diametro delle colonne da 40 a 60 cm
Borel (2012) courtesy of Soletanche Bachy

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Ignazio Paolo Marzano
Spreadable systems

Diametro perforazione da 15 a 30 cm
Diametro delle colonne da 60 a 71.5 cm

Lambert (2012) courtesy of Keller

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Ignazio Paolo Marzano
Spreadable systems
TJ-Idl TREVI

Diametro perforazione da 50 cm
Diametro delle colonne da 80 a 150 cm

courtesy of Trevi

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Ignazio Paolo Marzano
Cutter Soil Mixing

La possibilit di adottare le classiche tecnologie del Deep Mixing fortemente legata alla
stratigrafia del sito. Infatti l'avanzamento con le eliche o pale, pu essere molto difficoltoso
in terreni con frazioni ghiaiose dell'ordine del 30% e, in alcuni casi, in corrispondenza di
livelli francamente ghiaiosi e/o litoidi, l'avanzamento pu essere addirittura impedito. Il
metodo Cutter Soil Mixing, CSM, sviluppato da una collaborazione tra Bauer e Soletanche
Bachy iniziata nel 2003, estende lutilizzo della tecnica wet mixing anche ai terreni pi
consistenti e alle rocce tenere

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Ignazio Paolo Marzano
Cutter Soil Mixing

Pannelli 2.4 - 2.8 m


per 0.55 - 1.2 m.

Velocit di penetrazione
25 -30 cm/min in sabbie/ghiaie,
5 cm/min in ciottoli
Velocit risalita: 50 cm/min
Produttivit: fino a 40 m2/h

Gerressen (2012) courtesy of Bauer

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Ignazio Paolo Marzano
Cutter Soil Mixing

Borel (2012) courtesy of Soletanche-Bachy

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Ignazio Paolo Marzano
Cutter Soil Mixing

Barriera in Barriera
CSM tradizionale

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Ignazio Paolo Marzano
Trenchmixing
La tecnologia Trench mixing (Borel, 2007), in cui viene utilizzato un elemento miscelatore continuo e
non scomponibile, che pu essere impiegato fino a profondit di circa 8 m per la realizzazione di
setti continui nel sottosuolo. Tali tecnologie possono essere adoperate con successo per interventi
di cinturazione di siti contaminati, come per esempio riportato da Al Tabbaa et al. (2009), per i
vantaggi insiti nella creazione di un diaframma continuo in assenza di giunzioni.
FMI System (1996) Trenchmix (2005)

Larghezza 1.0 m profondit 6 m


0.5 mof Siedla-Schnberger
Courtesy 9m Courtesy of Bachy Soletanche/Mastenbroek

Larghezza 1.0 m profondit 6 m Larghezza 0.4 m, profondit 4 - 10 m (13 m),


0.5 m fino a 9 m Velocit avanzamento max 30 - 40 m/h
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Ignazio Paolo Marzano
Trenchmixing
Metodo TRD (Trench cutting Remixing Deep wall method, Kamon, 2000; Sehn, 2012).
Attraverso il movimento continuo della catena montata sul cutter post, la miscela
intorno alla fresa forma vortici e avviene una miscelazione turbolenta che coinvolge
lintera verticale di trattamento, con possibilit di aumentare il grado di
omogeneizzazione della miscela terreno-legante anche in presenza di terreni stratificati
e annullando la presenza di giunti (elementi di debolezza del sistema). La profondit
dello strumento miscelatore viene modificata inserendo o eliminando gli elementi che
costituiscono il cutter post.

courtesy of Hayward Baker and Keller

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Ignazio Paolo Marzano
Trenchmixing
Trench Cutting Remixing Deep Wall Method (TRD video)

Courtesy of Hayward Baker

Miscelazione verticale dei diversi strati Asssenza di pannelli o giunti, prof. 50 m


Diaframma terreno cemento continuo Si pu immorsare o attraversare strati
rocciosi
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Ignazio Paolo Marzano
Soil Mixing per opere marittime
Battello innovativo per trattamenti di Soil Mixing in acque
profonde POCM-12. Lattrezzatura di miscelazione composta da
quattro alberi posizionati a prua ed in grado di raggiungere il fondo
marino ed effettuare trattamenti in profondit.

Land reclamation
work Tokyo bay

Courtesy of

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Ignazio Paolo Marzano
Soil Mixing - Attrezzature ausiliarie

up to 200 kg/min
Volume 12 m3, 10 bar

up to 40 m3/hr up to 500 l/min

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Ignazio Paolo Marzano
Sequenza esecutiva (asse verticale)

Topolnicki (2013)

(b) In presenza di strati di terreno consistenti esecuzione di restroking per ridurre attrito su aste
(a) Bottoming per assicurare un trattamento omogeneo nella zona di imposta
(c) Restroking di fondo per assicurare un trattamento omogeneo nella zona di passaggio tra il terreno
poco consistente e quello di imposta
(d, e) Stepped restroking e full restroking particolarmente utili per omogeneizzazione del
trattamento in terreni fortemente stratificati

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni

Principali campi di applicazione

1) Miglioramento terreni di fondazione


2) Sistemi di contenimento
3) Trattamento dei terreni
4) Mitigazione della liquefazione
5) Diaframmi di tenuta idraulica
6) Applicazioni ambientali

In molti casi gli interventi di SM sono eseguiti


per rispondere a funzioni combinate

Courtesy of Keller

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni geometria trattamenti

Diverse geometrie di installazione possono essere adottate in funzione degli


obiettivi che si vogliono raggiungere e delle specifiche condizioni di sito legate
a stabilit e costi dellintervento.

Maglie quadrate o triangolari di colonne singole o colonne in gruppo (realizzate


con utensili multialbero) sono generalmente utilizzate quando lo scopo del SM
quello di ridurre i cedimenti e incrementare la capacit portante.

e.g. Rilevati stradali e ferroviari

Gruppi di
Maglia quadrata Maglia
colonne
triangolare

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni geometria trattamenti

Setti eseguiti con colonne affiancate o secanti, pannelli secanti o con trincee continue
sono spesso utilizzati per il controllo degli scavi (stabilizzazione pareti, protezione
strutture vicine e misure di controllo della falda), per contrastare forze orizzontali o di
scorrimento (con colonne istallate perpendicolarmente alle forze orizzontali o alle
superfici di scorrimento)

La sovrapposizione tra elementi


(colonne o setti)
particolarmente importante ai
fini della tenuta idraulica e per
barriere di tipo ambientale

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni geometria trattamenti

Per migliorare linterazione con il terreno non trattato spesso vengono utilizzate
combinazioni varie di colonne o pannelli tangenti o secanti.

Possono essere realizzate griglie, diaframmi ad U ed istallazioni


cellulari o circolari.

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni geometria trattamenti
Il trattamento massivo utilizzato per realizzare volumi di terreno molto
stabili con comportamento assimilabile a quello di strutture a gravit

La configurazione a celle eseguite con colonne o setti secanti (Lattice-type)


considerato un trattamento intermedio per costi e benefici tra i setti e il
trattamento massivo

Particolarmente utilizzata per contrastare fenomeni di liquefazione

Trattamento Lattice-type
massivo

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni geometria trattamenti

Per comparare le diverse geometrie in funzione dellarea trattata e per


valutare le propriet equivalenti del terreno stabilizzato e non, viene
utilizzato il rapporto di sostituzione (Area Improvement ratio) as:

Valori tipici di as:


30%-50% Giappone (a causa delle sollecitazioni sismiche)
10%-30% Scandinavia

Una spaziatura di 3 diametri


considerata un limite pratico
inferiore di as
Maglia quadrata 8,7%
triangolare equilatera 10,1%

Kitazume (2013)
Topolnicki (2013)

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni geometria trattamenti
La geometria del trattamento pu
variare anche con la profondit

Nella configurazione a setti spesso


vengono utilizzati pannelli lunghi e
corti per ridurre il costo degli
interventi
(e.g., Kansai Airport man-made island; CDIT, 2002).

Topolnicki (2013)

La variabilit di lunghezza anche spesso


associata alle reali necessit di trattamento
Inoltre pu essere utilizzata una combinazione di diverse tecnologie di SM ad
esempio deep mixing e stabilizzazione di massa con il risultato di una platea su
colonne
Pratica molto diffusa in Scandinavia (e.g., Rogbeck et al., 1999, Jelisic and Leppnen, 2003).

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Miglioramento terreni di fondazione

A terra:
Rilevati stradali e ferroviari, edifici,
capannoni industriali, serbatoi, rilevati
di attacco e spalle, muri di sostegno e
strutture sotterranee.

A mare:
Banchine e moli frangiflutti

Topolnicki (2013)

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Miglioramento terreni di fondazione

Obiettivo:

Riduzione dei cedimenti le caratteristiche intrinseche delle singole


colonne sono meno importanti del comportamento di insieme e
dellinterazione terreno-colonna

Capacit portante la qualit delle colonne/pannelli e/o il rapporto di


sostituzione as essenziale per evitare fenomeni di rottura progressiva

Nella costruzione di ponti gli elementi di DM possono essere usati


come fondazione o riduttori delle azioni orizzontali delle spalle

Sono inoltre utilizzati per ridurre i cedimenti dei rilevati di attacco

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Miglioramento terreni di fondazione

Courtesy of Keller

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Sistemi di contenimento
Comprendono le applicazioni associate con la riduzione delle spinte durante scavi
profondi, protezione delle strutture presenti nelle vicinanze degli scavi e prevenzione o
stabilizzazione di movimenti franosi

Per queste applicazioni vengono


adottate generalmente
configurazioni a setto o griglia

Ottimizzazione del mix-design per


ottenere trattamenti di elevata
resistenza e rigidezza

Topolnicki (2013)

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Sistemi di contenimento

Per incrementare il momento resistente e realizzare diaframmi di tipo strutturale per


il supporto dello scavo, possibile linserimento negli elementi di DM di armatura o
profilati di acciaio
In combinazione con tale intervento possono essere utilizzati tiranti o puntoni oppure
far ricorso al VERT (vertical earth reinforcement technology) che associa alla fila
frontale continua una o pi file di colonne isolate dimensionate (diametro e interasse)
in modo tale da garantire la stabilit anche con laiuto di una piattaforma di
ripartizione realizzata con il materiale di spurgo (interasse massimo 1,2-1,5 volte il
diametro delle colonne)

Questa ultima tipologia di trattamento richiede analisi rigorose considerando le possibili


limitazioni derivanti da cedimenti orizzontali accettabili, strutture nelle vicinanze, presenza
di falda, durabilit associata a fenomeni di congelamento essiccazione

Stabilizzazione zona passiva infissione palancole/diaframmi per


incrementare la spinta passive e ridurre la profondit delle opere di presidio

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Sistemi di contenimento
Palazzo reale Varsavia

Courtesy of Keller

Courtesy of Keller

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Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Trattamento dei terreni

Quando si ha a che fare con grandi volumi di terreno poco consistente e di riporto da
migliorare a terra o a mare.
Esempi tipici sono costruzione di strade, gallerie, stabilizzazione di fanghi in vasche di
colmata, argini fluviali, e rinforzo dei sedimenti sul fondale marino

Caratteristica di questi trattamenti lutilizzo di una elevata area di sostituzione

Topolnicki (2013)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


56
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Trattamento dei terreni

Trattamenti a bassa resistenza (0.20.5 MPa UCS) sono utilizzati


per aumentare la resistenza passiva e minimizzare il sollevamento
del fondo scavo garantendo allo stesso tempo una facile infissione
di palancole o pali direttamente nel o attraverso il terreno migliorato

Trattamenti a moderata resistenza sono utilizzati per permettere


un avanzamento costante dello scavo di gallerie mediante TBM (e.g.
costruzione della Trans-Tokyo Bay highway - design UCS 1 MPa,
CDIT, 2002)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


57
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Trattamento dei terreni

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


58
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Trattamento dei terreni

Courtesy of Keller

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


59
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Mitigazione della liquefazione
La mitigazione del potenziale di liquefazione in presenza di sabbie fini sature pu
essere efficacemente ottenuta attraverso configurazioni di SM a griglia
Le celle riducono le deformazioni a taglio e lincremento eccessivo di
sovrappressioni neutre contenendo zone di liquefazione locali durante gli eventi
sismici prevenendo il lateral spreading

La prevenzione della
liquefazione con DMM stata
confermata durante il
terremoto di magnitudo 7.2 di
Kobe nel 1995

Topolnicki (2013)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


60
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Mitigazione della liquefazione

E. Hausler and N. Sitar (1997)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


61
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Diaframmi di tenuta idraulica
I diaframmi vengono realizzati tipicamente in terreni granulari molto permeabili o
stratificati (alternanza di strati granulari e coesivi) e immorsati in un substrato
impermeabile generalmente per 0,5 1,0 m.
Le applicazioni riguardano principalmente risanamento o miglioramento di strutture
di ritenuta esistenti per far fronte ad esempio a nuove disposizioni normative.
Esempi tipici sono dighe in terra e argini

Il valore di riferimento della


permeabilit ottenibile (opinioni
discordanti in letteratura) tra 10-8 e
10-9 m/s per arrivare fino a 10-10 m/s
con aggiunta di bentonite.

Yang and Takeshima (1994), Walker (1994), Nagata et al.


(1994), Schwarz and Seidel (2003), Evans and Garbin (2009)

Topolnicki (2013)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni - Diaframmi di tenuta idraulica

Diaframma di tenuta idraulica


realizzato con trenchmix

Argini fiume Rhone, Aigle (Svizzera)

Borel (2012)

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63
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni Applicazioni ambientali
Riguardano principalmente la realizzazione di barriere impermeabili (passive) e
permeabili (attive) e trattamenti di stabilizzazione/solidificazione di terreni
contaminati e fanghi.
Le barriere passive svolgono il compito di limitare la migrazione degli inquinanti
mentre quelle attive con permeabilit paragonabile a quella del terreno circostante
per limitare tra le altre cose gli effetti del contenimento delle prime sul regime delle
acque sotterranee.

La composizione delle miscele e la reazione


dei leganti con gli inquinanti presenti a breve
e lungo termine sono fattori chiave per il
successo dellapplicazione
I vantaggi di tale tecnica sono rischi per la
salute ridotti, assenza di materiali di risulta da
smaltire, low cost e velocit di esecuzione.
Le ultime innovazioni tecnologiche per la bonifica di aree
contaminate sono state riassunte da Al-Tabbaa et al. (2009) Topolnicki (2013)

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64
Ignazio Paolo Marzano
Applicazioni Applicazioni ambientali
Campo prova sperimentale sito contaminato UK

Al-Tabbaa (2015)

Progetto SMiRT (Soil Mix Remediation Technology)


1.24M promosso da Bachy Soletanche

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65
Ignazio Paolo Marzano
Soil Mixing - Pregi
Elevata produttivit ed economicit
Possibilit di utilizzo in quasi tutte le tipologie di terreno inclusi i riporti (senza ostruzioni o trovanti)
Utilizzo del terreno come materiale da costruzione
Interassi tra le colonne e configurazioni geometriche trattamento adattabili al caso specifico
Lesecuzione di colonne secanti per la realizzazione di setti non risente di problemi legati
allapprovvigionamento del calcestruzzo
Le propriet fisiche e meccaniche del terreno trattato possono essere accuratamente progettate
Risentimenti al contorno minimi (incremento tensioni orizzontali)
Assenza di vibrazioni e rumore medio basso
Quantit di refluo molto basso o nullo (Metodo Dry) e comunque ridotto e pi controllato se
confrontato con altre tecniche quali Jet-Grouting e Slurry walls.
Utilizzabilit per progetti sia a terra che a mare.
Dewatering non necessario
Controllo della geometria del trattamento con la profondit
Qualit del trattamento verificabile anche in fase esecutiva

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


66
Ignazio Paolo Marzano
Soil Mixing Difetti

Limitazioni sulla profondit per la maggior parte dei metodi


Difficilmente o non applicabile in terreni molto addensati, molto consistenti o
con trovanti di grandi dimensioni
Difficolt nella realizzazione di colonne inclinate
Luniformit e la qualit del trattamento pu variare considerevolmente sotto
certe condizioni
Le colonne, eccetto per le tecnologie ibride, non possono essere istallate in
stretta adiacenza a strutture esistenti
Possibile degradazione dovuta a cicli di gelo/disgelo
Il peso delle attrezzature pu risultare problematico in presenza di terreni con
caratteristiche meccaniche scadenti (funzione comunque del metodo utilizzato)
Scarsa possibilit di trattare strati isolati in profondit

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67
Ignazio Paolo Marzano
Fasi progettuali ed esecutive

Filz (2012)

Terashi (2003)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


68
Ignazio Paolo Marzano
Progetto

La progettazione di interventi di SM comporta comunque le tre fasi principali seguenti:

1. Selezione del metodo di miscelazione e della tecnologia di costruzione pi adatti


2. Selezione della resistenza e in generale delle caratteristiche fisiche e meccaniche
del terreno trattato nelle specifiche condizioni di sito in esame (mix design)
3. Selezione della geometria e delle dimensioni del trattamento (geotechnical design)

Chiaramente le tre fasi sono strettamente correlate ed una procedura iterativa


necessaria per ottenere i benefici desiderati dalla applicazione di DM (Porbaha
(2000a), Filz (2009), Kitazume (2013))

Prove di laboratorio e campi prova sono eseguiti a supporto del processo iterativo di
progettazione per garantire la qualit del trattamento

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


69
Ignazio Paolo Marzano
Progetto Scelta del metodo

Analisi vantaggi e svantaggi dellapplicazione del SM in confronto con le altre tecniche


disponibili

In questa fase devono essere scelti il tipo di trattamento pi efficace wet o


Dry e la tipologia di legante da impiegare tenendo conto:

condizioni effettive del terreno


vincoli del sito
requisiti funzionali della struttura da realizzare
aspetti economici del progetto

Nella pratica difficile distinguere nettamente i limiti


dei due metodi e definire un valido criterio di scelta

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70
Ignazio Paolo Marzano
Progetto Scelta del metodo Wet o Dry?
Il Metodo Dry ottimale in terreni coesivi con contenuti di acqua
Contenuto di acqua
ta il 60 % e il 200% (valori minimi: w>20%; se w inferiore al limite
naturale del terreno
di plasticit problemi di idratazione legante). Per terreni con elevati
w il metodo Dry pi efficace di quello Wet
Il Metodo Wet generalmente garantisce una migliore omogeneit di
Qualit della trattamento legata a tempi di miscelazione superiori, pre idratazione
miscelazione del legante e migliore distribuzione della miscela nel volume trattato

Resistenza a Con il Metodo Wet possono essere ottenute resistenze pi elevate con
compressione maggior affidabilit eccetto che per i terreni con elevato contenuto di
acqua iniziale
Capacit di
attraversamento strati di Molto pi elevata con il Metodo Wet grazie alleffetto lubrificante
terreno molto consistenti della miscela iniettata e alle maggiori coppie disponibili (soprattutto in
presenza di frese e trencher. QC pi difficile nel metodo Dry.

Terreni stratificati Con il Metodo Wet possibile ottenere caratteristiche di resistenza


pi omogenee lungo la colonna trattata grazie al parziale
movimento di terreno lungo la verticale durante il trattamento

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71
Ignazio Paolo Marzano
Progetto Scelta del metodo Wet o Dry?

Refluo Il Metodo Dry produce quantit di refluo minime o nulle

Temperatura dellaria Il Metodo Dry molto meno affetto dalle basse temperature in
inferiori a 0C quanto per trasportare il legante viene usata aria compressa

Inserimento armatura Possibile in combinazione con il Metodo Wet


nelle colonne

Trattamento a profondit Il Metodo Dry permette di stabilizzare zone in profondit


selezionate lasciando quelle sovrastanti non trattate in quanto le colonne
sono formate nella fase di risalita dellutensile miscelatore

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


72
Ignazio Paolo Marzano
Progetto Mix design

In questa fase richiesta oltre allesperienza, una buona conoscenza dei processi
chimici e fisici che regolano i processi di idratazione e maturazione dei differenti
leganti nelle diverse condizioni ambientali oggetto dei trattamenti

CDIT (2002)

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73
Ignazio Paolo Marzano
Progetto Mix design
Fattori che influenzano le propriet del terreno trattato
1. Propriet fisiche, chimiche e biologiche del suolo;
Caratteristiche e condizioni
2. Contenuto di sostanza organica;
I del terreno (importante
3. Ph dellacqua nei pori;
specialmente per le argille)
4. Contenuto dacqua.
1. Tipo di legante;
II Caratteristiche del legante 2. Qualit;
3. Acqua e additivi di miscelazione.
1. Geometria degli utensili;
2. Processo di installazione;
Tecnica di realizzazione e 3. Rapporto acqua/legante;
III
condizioni di miscelazione 4. Energia di miscelazione (velocit e durata);
5. Turni di lavoro e tempi per realizzazione colonne
sovrapposte.
1. Temperatura;
2. Tempo di maturazione;
IV Condizioni di maturazione
3. Umidit;
4. Cicli di gelo/disgelo, imbibizione/essiccamento, etc.
1. Tipologia di prova;
2. Tecnica di campionamento;
V Prove e campionamenti 3. Dimensioni del campione;
4. Condizioni di prova (stress path e condizioni di
drenaggio, pressioni di confinamento, ecc.).

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74
Ignazio Paolo Marzano
Progetto Caratteristiche fisiche e meccaniche

Le principali caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni trattati con SM


utilizzate nella progettazione degli interventi comprendono:

Resistenza a compressione
Resistenza a taglio
Resistenza a trazione
Modulo elastico

Peso dellunit di volume


Permeabiilit

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75
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS
La UCS (Unconfined Compressive Strength) rappresenta il modo convenzionale e pi
diffuso per caratterizzare il risultato di un trattamento di Soil Mixing anche perch
molte delle propriet meccaniche (e.g. resistenza al taglio, a trazione e modulo
elastico) possono essere ricavate da essa con ragionevole approssimazione

Binder Factor peso legante secco su volume terreno trattato


I corrispondenti rapporti in volume (volume di miscele su volume terreno trattato) variano tra il 15% e il 40%

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76
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS

Influenza dellenergia di miscelazione

Blade Rotation Number

n
N d Wi N u
T M i 1

Vd

W Vu
n rappresenta il numero di cicli di miscelazione completa (penetrazione pi
recupero);
M il numero di pale dellutensile;
Nd/Nu sono le velocit di rotazione dellutensile durante le fasi di
penetrazione/recupero [giri/min]; Denies (2012)
Vd/Vu sono le velocit di penetrazione/recupero dellutensile [m/ min];
Wi la quantit di legante immesso durante la penetrazione [kg/m3],
W la quantit totale di legante immesso [kg/m3].

Valori tipici
Torbe e terreni organici BRN>400 Per utensili speciali occorre
M=48
Fanghi e argille sabbiose BRN>300 trovare nuove linee guida per
N = 100 200 rpm
Argille e argille limose BRN>200 la qualit della miscelazione
V = 0.01 0.03 m/giro Sehn (2009)

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77
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS
Column G1 ( 2 cycles, 1.50 g/cm3 , 214 lit./m, BF=320 kg/m3 )

BRN=353 BRN=471 BRN=471


Column G4 ( 3 cycles, 1.65 g/cm3 , 165 lit./m, BF=320 kg/m3 )

BRN=332 BRN=498 BRN=664


Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli
78
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS

Influenza del contenuto di acqua


Aumento delle caratteristiche meccaniche del terreno trattato quando il
contenuto di acqua dellargilla prossimo allottimo

Topolnicki (2009)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


79
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS

Influenza del tempo di maturazione


La resistenza dei terreni trattati con il cemento aumenta con il tempo, in
maniera analoga a quanto succede per il calcestruzzo. Diversi autori hanno
ottenuto delle relazioni in funzione del tipo di terreno.
Autore qu7/qu28 qu60/qu28 qu91/qu28 Terreno
Kawasaki et al. (1981) 0,50 - 0,70 1,17 - Argille marine
CDM (1994) 0,64 - 0,68 - 1,20 - 1,33 Terreni argillosi
hnberg et al. (2003) 0,40 - 0,70 - 1,20 - 1,40 Argilla
Suzuki e Kawamura (2009) 0,50 - 0,60 1,20 - 1,40 1,60 - 2,20 Argilla limosa
qu7, qu28, qu60 e qu91 = valori di resistenza del terreno trattato dopo 7, 28, 60 e 91 giorni

Esistono anche numerose correlazioni

Filz (2012)

Ganne et al. (2010)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


80
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS

Influenza della temperatura di maturazione

Resistenza al taglio vs tempo di maturazione per


diverse temperature (10, 20 e 40C)

Marzano et al. (2009)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


81
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS

Influenza della temperatura di maturazione

Applicazione del modello numerico dellinvecchiamento accelerato

Equazione di Arrhenius
E E a 1 1 te
k A exp a te t exp at
RT R T To t
Resistenza al taglio-tempo di maturazione Curve traslate per diverse temperature
8,00 8,00

6,00 6,00
Ln(qu(kPa))

Ln(qu(kPa))
4,00 4,00

2,00 2,00
10C 20C 40C 10C 20C 40C
0,00 0,00
0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00
Ln(Et(giorni)) Ln(Et(giorni))

Marzano et al. (2009)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


82
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS

Influenza della temperatura di maturazione

Applicazione del modello numerico dellinvecchiamento accelerato


Interpolazione delle curve traslate 1000,00
0C
Service temperature
8,00 10C

factor (a T) (aT)
100,00 Temperatura di servizio 20C

di spostamento
6,00
Ln(qu(kPa))

30C
4,00

2,00
10,00
5C

Shift
0,00

Fattore
15C
0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 1,00
25C
Ln(Et(giorni))
10C 20C 40C Predetta
0,10
Fattore di spostamento con linverso delle temperature 0 20 40 60 80 100
Temperaturatemperature:
Accelerated accelerata (C)C
3,00
T)
Fattore di spostamento (a

y = 7929,8x + 0,0561
R2 = 0,9968
2,00

t E 1 1 Fattore si spostamento in funzione delle


1,00 Ln e a
t R T0 T temperature accelerate e di servizio
0,00

Marzano et al. (2009)


0 0,0001 0,0002
(1/T0 - 1/T)
0,0003 0,0004
te t at
Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli
83
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS
Presenza di inclusioni di terreno non trattato

Vervoort and Van Lysebetten (2012)

Denies (2012)

La quantit di inclusioni pu essere


ridotta incrementando il valore del
BRN (T)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


84
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza a compressione non confinata UCS
Presenza di inclusioni di terreno non trattato

La riduzione di resistenza
associate alla presenza di
terreno non trattato risulta
notevolmente pi elevata
della percetuale di
inclusioni
Vervoort and Van Lysebetten (2012)

Anche utilizzando queste


correlazioni il 10% dei risultati in
sito probabilmente risulter
inferiore al valore minimo richiesto

Senh (2012)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


85
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza caratteristica
Basata su un approccio di dipo statistico vista la grande variabilit dei valori di resistenza in
sito che viene comunemente osservata nei trattamenti di SM

In base alle esperienza accumulate si pu ipotizzare che i valori di UCS siano ben descritti
da una distribuzione normale (e.g., BCJ, 1997, Matuso, 2002)

Ricordandoci dei limiti della UCS in


termini di rappresentativit della
effettiva resistenza in sito:

=
Resistenza a compressione caratteristica
Resistenza a compressione media in sito
Deviazione standard della
m variabile normalizzata

Frattile: 95% m = 1,64 utilizzato per i calcestruzzi strutturali


90% m = 1,30 raccomandato in giappone per wet mixing BCJ (1997) Topolnicki (2013)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


86
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza caratteristica

Introducendo il coefficiente di covarianza n =

= 1 = 1

Sulla base di una vasto database di interventi di soil mixing


in Giappone Taki (2003) riporta valori cautelativi di

h1 = 0.5 per terreni coesivi


h1 = 0.64 per terreni granulari

Con m=1,3 (Frattile del 90%)

n = 0.38 per terreni coesivi


n = 0.31 per terreni granulari

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


87
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza caratteristica
Colonne sovrapposte

= = 1 2 3

= 0,8-0,9 (in Giappone) Coefficiente di


affidabilit della sovrapposizione (tipologia CDIT (2002)

macchinario, tempi ecc)

= 0,7-0,9 per tenere in conto della


quotaparte di terreno non trattata

Stima da valori di resistenza ottenuti su mix di laboratorio

Osservati
Generalmente si assumono
= = 0,3-1,5 wet method valori di tra 0,5 e 1
0,5-2,0 dry method

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


88
Ignazio Paolo Marzano
Resistenza di progetto

Resistenza di progetto ai sensi del DM08 Analoga al calcestruzzo


strutturale

f ck
f cd 0.85
m

0.85 = coefficiente riduttivo per possibili effetti a lungo termine sulla


resistenza dei terreni trattati

m = Fattore di sicurezza parziale per il terreno trattato con soil mixing,


m = 1.5

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


89
Ignazio Paolo Marzano
Correlazioni tra propriet meccaniche e UCS
Resistenza al taglio, a trazione e coefficiente di Poisson

Denies (2012)

Modulo di elasticit
Relazioni Riferimento
300
350 qu < E50< 1000 qu Saitoh et al. (1980)
E 50 = 250 q u
250 100 qu < E50< 250 qu Futaki et al. (1996)
200 140 qu < E50< 500 qu Asano et al. (1996)
E50 (MPa)

50 qu < E50< 150 qu GeoTesting Express (1996)


150
150 qu < E50< 400 qu Goh et al. (1999)
E 50 = 60 q u
100 75 qu < E50< 1000 qu Terashi et al. (1977)
50 350 qu < E50< 1000 qu da provini laboratorio
Bruce e Bruce (2003)
0
150 qu < E50< 500 qu da campioni in sito
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 E50 = 110 qu Van Impe et al. (2007)
qu (kPa) 60 qu < E50< 250 qu Grisolia et al. (2010)
Terreni VII VIII IX
Grisolia et al. (2012)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


90
Ignazio Paolo Marzano
Correlazioni tra propriet meccaniche e UCS

400
Modulo delasticit secante E50[MPa]

300
E50=220qu

T1

200 T2 qu <2 MPa


T3
50 qu< E50< 300 qu
T4

100
E50=40qu
qu >2 MPa
300 qu< E50< 1000 qu
0
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000
Senh (2012)
Resistenza a compressione non confinata qu[kPa]

Studio sperimentale: 40qu< E50< 220 qu


Porbaha et al.(2000): 50qu< E50< 250 qu

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91
Ignazio Paolo Marzano
Correlazioni tra propriet meccaniche e UCS
Aderenza acciaio terreno trattato

Durante il BBRI Soil mix project (2009-2013) sono state effettuate prove per
misurare laderenza di diversi profilati metallici al materiale trattato con Soil
Mixing.

Denies (2012)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


92
Ignazio Paolo Marzano
Correlazioni tra propriet meccaniche e UCS
Aderenza acciaio terreno trattato

Denies (2012)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


93
Ignazio Paolo Marzano
Propriet fisiche terreno trattato
Sempre nello studio del BBRI sono state eseguite misure di porosit e permeabilit
di diverse tipologie di terreni miscelati con cemento.

Range di porosit Range di permeabilit


misurato 25% 65% misurata 10-8 10-12 m/s

Denies (2012)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


94
Ignazio Paolo Marzano
Propriet fisiche terreno trattato

Peso di volume

Il peso di volume pu aumentare o diminuire


leggermente dopo il trattamento

Dati CDIT (2002) Dry method:


- calce viva 5%
- cemento +315% (nelle torbe le percentuali possono
essere superiori)

Wet method:
Praticamente costante anche al variare del binder factor
(50-250 kg/m3)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


95
Ignazio Paolo Marzano
Propriet fisiche terreno trattato
Permeabilit

Trattamento di argille poco consistenti:


- con calce viva, significativo incremento di permeabilit con tendenza
ad aumentare nel tempo doppia funzione di rinforzo e drenaggio
- con cemento, significativa riduzione della permeabilit (terreni trattati
quasi impermeabili)
- con calce e cemento, basse permeabilit con tendenza alla
diminuzione nel tempo e con le tensioni di confinamento

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


96
Ignazio Paolo Marzano
Propriet fisiche terreno trattato
Relazioni empiriche tra permeabilit e resistenza
1,0E-07

qu
k e

Permeabilit, k (m/s)
1,0E-08

1,0E-09

1,0E-10

1,0E-11
0 1000 2000 3000 4000 5000
Resistenza a compressione non confinata, q u (kPa)
Marzano et al. (2009) Famiglia A Famiglia B Famiglia C

Interpolata A
Famiglia Terreni Interpolata B Interpolata C

A Sabbia e Ghiaia pulite 1,47 x 10-8 -3,97 x 10-4
B Frazione fina* < 35% 3,98 x 10-9 -8,08 x 10-4
C Frazione fina* > 35% 5,57 x 10-10 -1,28 x 10-3

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


97
Ignazio Paolo Marzano
Propriet meccaniche terreno trattato

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


98
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica

Obiettivo della progettazione geotecnica quello di determinare:


profondit, geometria ed estensione del trattamento
per consentire al terreno migliorato di soddisfare i requisiti di sicurezza
richiesti

Processo iterativo nel quale occorre essere consapevoli delle reali possibilit
di realizzazione del trattamento
(disponibilit della tecnica scelta e di operatori qualificati, esperienza ed affidabilit
impresa esecutrice)

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


99
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica

Metodi Analitici

Sfruttando, in funzione della geometria del Colonne singole


trattamento, metodologie basate su esperienza e Setti
sviluppate negli anni oppure adattate da altri ambiti Cellulare/massivo
(e.g. fondazioni profonde)

Metodi Numerici

Courtesy of Keller
e.g. utilizzo di
programmi di calcolo agli
elementi finiti

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


100
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati
Geometria trattamento

Trattamento massivo o con setti trasversali: Prestazioni migliori rispetto alle


colonne singole ed analisi di stabilit pi semplici ed affidabili

Gruppi di colonne singole: modalit esecutive semplificate con ripercussioni


favorevoli su tempistiche e costi dellintervento

Utilizzata in Giappone su oltre 3000


rilevati di cui il 60% per problemi di
stabilit e il restante 40% per limitarne
i cedimenti

Courtesy of Keller

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101
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati
I criteri di progetto per colonne singole furono proposti dal Public Works
Research Center (PWRC) nel 1999, ed aggiornati nel 2004

I gruppi di colonne singole vengono


schematizzate come una sorta di
materiale composito equivalente con
caratteristiche meccaniche medie tra
terreno trattato e non

Problemi di stabilit: trattamento


al di sotto delle scarpate del
rilevato

Riduzione cedimenti : trattamento al


di sotto di tutta limpronta del
rilevato

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102
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati

Profondit trattamento

Floating improvement: Valori raccomandati del


rapporto larghezza profondit da 0.5 a 1.0

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103
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati
La resistenza a compressione di progetto di una colonna trattata pu essere
ricavata in prima approssimazione tramite:

Dove
as rapporto di sostituzione
g fattore di sicurezza parziale sulle azioni (in Giappone assunto tra
1,0 e 1,2)
H altezza rilevato (m)
peso di volume del rilevato (kN/m3)
fcd resistenza a compressione di progetto (kN/m2)

Ovvero che la resistenza della singola colonna deve essere maggiore del
carico del rilevato sullarea occupata dalla colonna.

Valori di progetto raccomandati per questo tipo di applicazione variano tra 200 e 1,000 kN/m2

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104
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati
Verifica allo scorrimento:
generalmente utilizzata per determinare
larghezza e profondit del trattamento

, + , , + ,
, resistenza al taglio di progetto al di sotto della zona trattata

Terreno di imposta di tipo granulare (fixed type improvement)

Terreno di imposta di tipo coesivo (floating type improvement)


Bi : larghezza trattamento (m)
cub : resistenza a taglio non drenata del terreno sotto il trattamento(kN/m2)
cuc : : resistenza a taglio non drenata del terreno da trattare(kN/m2)
cus : resistenza al taglio del terreno trattato (kN/m2)

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105
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati
Stabilit globale:
generalmente utilizzata per determinare la
resistenza e il rapporto di sostituzione

La verifica pu essere eseguita utilizzando i


consolidati metodi dellequilibrio limite globale (e.g.
Bishop, Fellenius, etc) imponendo una resistenza
al taglio media del terreno trattato () pari a:

0
= + 1 =

k : fattore di mobilitazione della resistenza del terreno

as : rapporto di sostituzione
cuu : resistenza al taglio non drenata del terreno (kN/m2)
cu0 resistenza al taglio non drenata del terreno mobilitata in prossimit del micco di resistenza
al taglio del terreno (kN/m2)
cus : resistenza al taglio del terreno stabilizzato (kN/m2)
> 30%

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106
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati

Capacit portante

Le azioni trasferite dal rilevato tendono a concentrarsi sulle colonne di


terreno trattato pi rigide che a loro volta le trasferisconno allo strato di
imbasamento

Le verifiche di capacit portante


vengono eseguite secondo il
modello di fondazione approfondita

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107
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati

Spostamenti orizzontali

Quando lobiettivo del trattamento la


diminuzione delle deformazioni orizzontali
causate dalla costruzione del rilevato
raccomandata unanalisi bidimensionale
agli elementi finiti

Correlazione con Fs stabilit globale

Analisi FEM (Ogawa et al., 1996a, 1996b)


mostrano come tali deformazioni sianno
molto piccole per coefficienti di sicurezza
alla stabilit globale superiori a 2 mentre
valori considerevoli si hanno per Fs<1,5

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108
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stabilit rilevati

Stima cedimenti

Diversi studi tra cui Han et al. (2009) hanno


verificato lapplicabilit ai trattamenti colonnari del
metodo proposto da Horikoshi e Randolph (1998)
per la stima di cedimenti di palificate

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109
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stima cedimenti
Plaxis

Courtesy of Keller

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110
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stima cedimenti

Courtesy of Keller

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111
Ignazio Paolo Marzano
Progettazione geotecnica Stima cedimenti

Quando le configurazioni geometriche


raccomandate non vengono rispettate
(rapporto di sostituzione e rapporto
larghezza/profondit di trattamento) sono
richiesti studi pi sofisticati per il
verificarsi di meccanismi di rottura
particolari (Kitazume, 2009)

Kitazume, 2009

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112
Ignazio Paolo Marzano
Controlli di qualit Procedure QC/QA
Il Controllo Qualit (QC, Quality Control) interessa sia la fase di progettazione sia la fase
esecutiva dellintervento: esso comprende la valutazione e il controllo della propriet di
progetto (e.g. resistenza), della qualit e quantit della malta cementizia impiegata,
dellefficienza di miscelazione (velocit di penetrazione/estrazione e numero di rotazioni
dellutensile di miscelazione) e la definizione e il controllo delle caratteristiche
geometriche della colonna trattata (lunghezza, diametro e interdistanza delle colonne). A
tal fine sono previste prove di laboratorio su campioni prelevati in sito da miscela fresca
(wet grab) o indurita.
Miscelazione in Tipo e dosaggio di legante,
laboratorio resistenza target
Provini realizzati in laboratorio

QC: Controllo di Validazione miscela di progetto


Qualit / Campo prova ottimizzazione parametri costruttivi
Esecuzione Prelievo di campioni da miscela fresca

Controllo dei parametri costruttivi e


Esecuzione delle caratteristiche della miscela
Prelievo di campioni da miscela fresca

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113
Ignazio Paolo Marzano
Controlli di qualit Procedure QC/QA

LAssicurazione di Qualit (QA, Quality Assurance o Verification) riguarda le


prove di verifica della qualit a posteriori, eseguite al fine di convalidare le
prestazioni delle colonne stabilizzate mediante SM. Vengono per esempio
condotte prove di laboratorio su campioni di terreno trattato prelevato in sito
ad opportuni tempi di maturazione e/o prove in sito su colonne gi realizzate.

QA: Assicurazione Collaudo Validazione del trattamento


di Qualit / dellintervento di effettuato
Collaudo consolidamento Prelievo di campioni da miscela indurita

Parte fondamentale delle procedure QC/QA sono le prove di laboratorio


che intervengono in tutte le fasi

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114
Ignazio Paolo Marzano
Prove preliminari di laboratorio (QC)

I test di miscelazione hanno lo scopo di fornire una stima


preliminare delle propriet del terreno trattato raggiungibili
in sito e la possibilit di valutare la tipologia e il dosaggio dei
leganti da utilizzare e quindi individuare i parametri del
trattamento.

In questa fase vengono confezionate una serie di miscele


terreno-legante in diverse proporzioni, i provini prodotti
vengono fatti maturare e sottoposti a prove di laboratorio.

Le prove di laboratorio da condurre si differenziano in


funzione dellapplicazione di Soil Mixing specifica per il sito in
esame; comunque le prove maggiormente impiegate
risultano essere: prova di compressione ELL (economica e
rapida), prove di conducibilit idraulica, prove di durabilit e
prove di lisciviazione.

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


115
Ignazio Paolo Marzano
Prove preliminari di laboratorio (QC)
Stampi Modalit di miscelazione
JGS-0821 2000
EuroSoilStab 2002

Assenza
di
standard

Tecniche di confezionamento Condizioni di maturazione

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116
Ignazio Paolo Marzano
Prove preliminari di laboratorio (QC)
Task 2: Field and laboratory testing methods
Coordinator: Prof. Masaki Kitazume International collaborative study

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117
Ignazio Paolo Marzano
Prove preliminari di laboratorio (QC)
Nessuna compattazione:
La miscela viene versata direttamente
nello stampo Tapping (giapponese):
Lo stampo veniva battuto contro il piano di
lavoro per 50 (valore standard) o 100 volte.

Rodding:
impiego di un asta metallica (8mm
diametro) a compattare ciascuno
strato. 30 movimenti verticali per strato

Compattazione Dinamica:
Compattazione di ciascuno strato
mediante una massa battente di 1,5kg.
Altezza di caduta 10cm, 5 battute.
Compattazione Statica:
Compressione statica impressa da un
cilindro metallico applicato per 10 secondi
(due diverse pressioni: 25 e 50 kPa).
Grisolia et al. (2012)

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118
Ignazio Paolo Marzano
Prove preliminari di laboratorio (QC)

ure N.C.
m1
m1 mixture
mixture TA.
m1
m1 mixture
mixture RO.
m1
m1 mixture
mixture S.C D.C.
m1
m1mixture
mixture
m1

ure m9
m9 mixture
mixture m9
m9 mixture
mixture m9
m9 mixture
mixture m9 mixture m9
m9mixture

Grisolia et al. (2012)


S.C.25
S.C.25
D.C.
D.C.
TA.50
TA.50
N.C.
RO. S.C.25
S.C.25
TA.50
TA.50
N.C.
RO.
RO. TA.50
TA.50
D.C.
D.C.
N.C.
RO.
N.C.
RO. S.C.25
S.C.25
D.C.
D.C.
N.C.
RO.
N.C.
RO. S.C.25
S.C.25
D.C.
TA.50
D.C.
N.C.
TA.50
N.C.

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119
Ignazio Paolo Marzano
Prove preliminari di laboratorio (QC)
Riporti limo sabbiosi Sabbie limo argillose

Studio su otto tipologie di terreni


1 artificiale (riporto)
Sabbie e ghiaie Argille Plioceniche
7 naturali

PARTICLE SIZE DISTRIBUTION


(A.S.T.M. D 422-90)
Pozzolana Nera Pozzolana rossa
GRAVEL SAND SILT
CLAY
COARSER MEDIUM FINE COARSER MEDIUM FINE COARSER MEDIUM FINE

100 N 10 N 40 N 200
PERCENTAGE PASSING

90

80 Tufi argillificati
70

60 R
50
ST
SG
40
PLC
30 BP
RP
Kawasaki clay
20
(%)

TA
10

0
100 10 1 0.1 0.01 0.001 0.0001
D E I G R A N I ( m m )

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120
Ignazio Paolo Marzano
Prove preliminari di laboratorio (QC)
Range di lavorabilit per cui ciascuna tecnica risulta

Applicabile

Marginalmente
Applicabile

Non Applicabile

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121
Ignazio Paolo Marzano
Campo prove (QC)
Il campo prova consiste nella installazione di colonne o pannelli dimostrativi usando gli
stessi metodi, materiali, tecniche e procedure previste per lesecuzione dei lavori.
Generalmente si realizzano 4 o 5 colonne/pannelli in una zona che permetta anche di
esporli in modo tale da valutare la loro qualit visiva e provvedere al prelievo di campioni.

Aspetti principali da considerare sono:


Propriet meccaniche del terreno stabilizzato (possibilmente valutandone landamento
con la profondit, soprattutto in presenza di terreni stratificati) e variazione nel tempo;
Omogeneit del trattamento;

I principali parametri da settare mediante campo prova sono:


velocit di penetrazione ed estrazione (tempo di miscelazione);
velocit di rotazione e coppia dellutensile miscelatore;
sovrapposizione delle colonne/pannelli;
portata di legante/miscela

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122
Ignazio Paolo Marzano
Controllo di qualit durante lesecuzione (QC)
Il controllo della qualit durante il processo di esecuzione della colonna risulta essere
un elemento essenziale per assicurare la bont del lavoro
Prove sul legante e/o sulla malta cementizia:
peso specifico;
viscosit;
resistenza a compressione. Baroid Mud Balance

Controllo dei parametri di produzione visualizzati, modificati e registrati dal


computer della macchina operatrice (quando disponibile):
Posizione e profondit di ogni pannello;
Flusso e quantit totale di malta iniettata;
Pressione del flusso della malta;
Pressione della miscela terreno/cemento a vari livelli nel pannello;
Volume malta/tempo e volume malta/profondit;
Deviazioni dalla verticale lungo gli assi x ed y;
Velocit di rotazione delle ruote e altri parametri.
Parametro BRN, Blade rotation number

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123
Ignazio Paolo Marzano
Controllo di qualit durante lesecuzione (QC)
Wet mixing Singolo albero

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


124
Ignazio Paolo Marzano
Controllo di qualit durante lesecuzione (QC)
Stabilizzazione di massa ALLU

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


125
Ignazio Paolo Marzano
Controllo di qualit durante lesecuzione (QC)
Campioni wet grab da miscela fresca

Kitazume 2012

Modalit di
prelievo della
Stampi miscela
Confezionamento e Relazione sito-
condizioni di maturazione laboratorio
dei provini

H?
Assenza
Forma?
D=? di
H/D = ? standard
Campionamento? D?
Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli
126
Ignazio Paolo Marzano
Assicurazione di qualit (QA)

Al termine del trattamento vengono svolti dei controlli da parte del


committente o della stessa ditta esecutrice indirizzati alla verifica degli
obiettivi di progetto.

Questa operazione in genere eseguita tramite prove in laboratorio (su


campioni indisturbati o prelevati a fresco) o prove in sito. In caso di prelievo di
campioni, questi dovrebbero essere tutti della stessa forma e dimensioni e
preparati nel medesimo modo.

Esposizione colonne
Prelievo campioni di miscela indurita
Prove geotecniche
Prove geofisiche

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


127
Ignazio Paolo Marzano
Assicurazione di qualit (QA)
Esposizione di colonne
La possibilit di esporre il terreno trattato permette di osservare non solo la forma della
colonna, ma anche la sua omogeneit, il diametro e la bont della sovrapposizione con
altre colonne. Permette inoltre di raccogliere campioni di qualsiasi forma e orientazione,
diversamente da quanto pu essere ottenuto dal carotaggio. Le singole colonne possono
essere anche completamente estratte dal terreno e successivamente testate

Denies et al., 2012

I principali svantaggi di tale tecnica sono


sicuramente i costi, il tempo e la logistica

Bruce 2012

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


128
Ignazio Paolo Marzano
Assicurazione di qualit (QA)
Prelievo di campioni di miscela indurita
Il carotaggio del terreno trattato ed indurito, se condotto responsabilmente e con
attenzione da operatori esperti, pu fornire campioni rappresentativi per losservazione
visuale e per prove di laboratorio. Le perforazioni possono essere realizzate verticalmente
in posizioni diverse nei pannelli per verificare lomogeneit del trattamento

Tra le misure da adottare per ottenere un campionamento rappresentativo e che riduca


il disturbo arrecato al materiale trattato, vi sono ad esempio limpiego di carotieri con
diametro maggiore di 76 mm, a tripla parete e lubrificazione della parte interna del
campionatore Frequenza 1 ogni 3000 m3 terra e 1 ogni 10000 m3 mare

Indisturbati Weatherby, 2012 Disturbati

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


129
Ignazio Paolo Marzano
Assicurazione di qualit (QA)
Prove geotecniche
Possono essere eseguite prove pressiometriche, penetrometriche (Specialmente
nelle regioni Scandinave dove le colonne trattate hanno bassa resistenza
generalmente 0.5%2% delle colonne) e prove di carico statiche e/o dinamiche
Prove penetrometriche specifiche sono:
Prova PORT (Pull Out Resistance Test)
Prova PRT (Push in Resistance Test)

Van Impe et al., 2007

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


130
Ignazio Paolo Marzano
Assicurazione di qualit (QA)
Prove geotecniche
Prova PORT (Pull Out Resistance Test): Lutensile deve essere installato in profondit
durante la realizzazione della colonna, viene estratto dopo circa 2-4 settimane ad una
velocit di 20 mm/s.

Valore medio della resistenza a taglio


q = P/(Nc A) [kPa]
dove:
P = resistenza alla penetrazione netta;
Nc = fattore di capacit tra 10-15;
A = area del penetrometro.

PORT pu essere utilizzata su colonne con


resistenze fino 600 kPa e lunghezza 20m

Vantaggio nella semplicit di esecuzione ma occorre decidere prima dellintervento quali


colonne testare.

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


131
Ignazio Paolo Marzano
Assicurazione di qualit (QA)
Prove geotecniche
Prova PRT (Push in Resistance Test): Il principio il medesimo del PORT eccetto per il
fatto che la resistenza al taglio viene misurata durante la fase di infissione

PRT pu essere utilizzata efficacemente su


colonne con resistenze comprese tra 150 e
300 kPa per lunghezze inferiori ai 5 m (Per
profondit maggiori necessario installare
una guida poich lo strumento tende a
deviare dalla verticale)

Vantaggio nella semplicit di esecuzione, bassi costi e possibilit di scegliere dove


eseguire le prove.

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


132
Ignazio Paolo Marzano
Assicurazione di qualit (QA)
Prove geofisiche

Le prove geofisiche sono largamente utilizzate in Giappone come


mezzo di verifica della resistenza, integrit e omogeneit di
colonne trattate con la tecnica del Soil Mixing

Tuttavia, nonostante siano delle prove promettenti, non sono


ancora considerate prove di routine

Tra le prove maggiormente utilizzate vi sono:


Prove SASW;
Prove downhole;
Uphole;
Crosshole;

Soil Mixing Tecnologie esecutive, applicazioni, progetto e controlli


133
Ignazio Paolo Marzano
Grazie per lattenzione

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134
Ignazio Paolo Marzano
Campo prova CSM
Realizzazione di un edificio multipiano dotato di parcheggio interrato a Zandvoort (Olanda)

Impiego del carro BAUER RTG RG 21 T equipaggiata con una testa miscelante BCM 5.

Pannelli rettangolari 2.4x0.55 m2rinforzati con profilati in acciaio IPE 220


Profondit di progetto: 11.5 m, raggiunti seguendo la procedura a singola fase.
Metodo fresh in fresh , sovrapposizione di circa 20 cm.
Impiego cemento Blitzdmmer HS738S con w/c = 1,25.
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135
Ignazio Paolo Marzano
Campo prova CSM
Dati di produzione relativi ai pannelli di prova CSM (Zandvoort, Olanda)
Acqua: 790 kg
Blitzdammer: 630 kg
Mix 1
a/c: 1.25
Quantit iniettata: 800 l/m
Quantit di CEM: 382 kg/m3 di terreno Numero Pannello Miscela impiegata Campioni prelevati Velocit avanzamento
Acqua: 770 kg 33 1 - -
Blitzdammer: 690 kg 37 1 6 (C1) Normale
Mix 2
a/c: 1.11 38 1 6 (C2) -20%
Quantit iniettata: 800 l/m 39 2 6 (C3) +20%
Quantit di CEM: 418 kg/m3 di terreno 40 2 12 (C4) -20%
Acqua: 294 kg 41 2 12 (C5) +20%
Blitzdammer: 252 kg 44 3 12 (C6) Normale
Mix 3
a/c: 1.17
Quantit iniettata: 800 l/m
Quantit di CEM: 382 kg/m3 di terreno

Profondit [m]
0 10 20 30 40 50 60 70 80 [min] 90 Flusso totale normalizzato
0
0 1 2 3
2
4
[m]

0-1
6
8
1-2
10
12 2-3
Velocit ruota SX [rpm] Velocit ruota DX [rpm]
60 3-4
50
40 4-5
[rpm]

30
5-6
20
[m]

10
6-7
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 [min] 90 7-8

20 Torque SX [kN m] Torque DX [kN m] 8-9


momento torcente

15 9-10
[kNm]

10 10-11
5 11-
11.5
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 [min] 90 valore di progetto 800 l/m

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136
Ignazio Paolo Marzano
Campo prova CSM
Sono stati prelevati e sigillati in lattine metalliche campioni di
miscela fresca (wet grab) alla profondit di circa 2.0 m da p.c. al
di sopra della falda

Provini confezionati in laboratorio in accordo al JGS0821-2000

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137
Ignazio Paolo Marzano
Analisi risultati campo prova
quwgs
Risultati ottenuti 2
qulab

qu field
Per terreni sabbiosi (JGS0821-2000) 0.5 1
qulab

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138
Ignazio Paolo Marzano
Analisi risultati campo prova
I valori di resistenza UCS di terreni sabbiosi trattati con il metodo wet possono
risultare pi grandi di quelli ottenuti con miscelazioni di laboratorio a causa di
fenomeni di filtrazione e drenaggio

(Yoshimura et al., 2009)

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139
Ignazio Paolo Marzano
Analisi risultati campo prova

Tre tipologie di drenaggio possono essere individuate nel caso di


trattamenti in sito:

Tipo 1: Liniezione di malta cementizia durante la miscelazione fa


migrare (espelle) parte dellacqua contenuta nel terreno

Tipo 2: bleeding, perdit di acqua dovuta alla sedimentazione

Tipo 3: lacqua presente nella miscela viene allontanata a causa della


pressione di confinamento

(Yoshimura et al., 2009)

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140
Ignazio Paolo Marzano
Analisi risultati campo prova
Leffetto del drenaggio sulle caratteristiche meccaniche dei terreni stato studiato in laboratorio
attraverso originali procedure sperimentali

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141
Ignazio Paolo Marzano
Analisi risultati campo prova
Provini di miscela fresca in laboratorio (Laboratory wet grab)

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142
Ignazio Paolo Marzano
Analisi risultati campo prova

Simulando le condizioni in sito

No Compaction (JGS0821-2000)
Laboratory wet grab after water loss

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143
Ignazio Paolo Marzano

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