Sei sulla pagina 1di 4

1

QUADRO ESIGENZIALE DEI PROPRIETARI DI IMMOBILI PER LA RICOSTRUZIONE


ED IL RIPOPOLAMENTO DEL CENTRO STORICO DELLA CITTA' DI L'AQUILA.
Coordinamento Proprietari di Immobili del Centro Storico di L'Aquila

A) Richieste operative preliminari


Istituzione di una tassa di scopo che possa assicurare finanziamenti certi nel tempo.
Formalizzare il principio che la riparazione degli edifici privati verrà curata
direttamente dai proprietari con possibilità di scelta dei progettisti e di affidamento
diretto dei lavori alle imprese di costruzione. A tale scopo formalizzazione immediata,
con apposito decreto, delle caratteristiche che progettisti ed imprese debbano
contemplare.
Procedere alla emanazione della normativa sulla ricostruzione secondo la tecnica dei
testi unici, evitando che si proceda per ordinanze e decreti l'uno sovrapposto all'altro di
impervia lettura.
Creazione di una filiera unica per l'approvazione dei progetti di ricostruzione che
comprenda tutti i soggetti interessati e creazione di un registro on line dei progetti in
cui i portatori di interesse possano verificare lo stato di avanzamento del processo.
Chiarire che la previsione delle linee guida in ordine alla dichiarazione di pubblica utilità
ed urgenza non implica la possibilità per la Pubblica Amministrazione di "espropriare" i
proprietari, ma è funzionale alle esplicazione dei poteri sostitutivi sia per ciò che
concerne i lavori del Consorzio, sia nel caso in cui il Consorzio non sia costituito e debba
intervenire il Comune.
Fornire in tempi rapidi informazioni sullo stato dei sottoservizi e sui lavori per la loro
riparazione con cronoprogramma degli interventi di ripristino.
Rimuovere integralmente le macerie, anche quelle provenienti da demolizioni, con
prima differenziazione effettuata in loco e riutilizzo degli inerti opportunamente
trattati.
Completare i puntellamenti strettamente necessari entro un termine perentorio e
rimozione della zona rossa man mano che le ditte riconsegnano gli immobili messi in
sicurezza. E' inoltre necessario chiarire a chi spetta e con quali modalità l'onere dello
"smantellamento" delle opere di messa in sicurezza.
Definizione della disciplina sui finanziamenti prima dell'avvio delle operazioni
preliminari alla progettazione dei singoli aggregati così da consentire a tutti i proprietari
di valutare in modo congruo il futuro del proprio immobile.
2

Pubblicazione ufficiale degli esiti di agibilità dei singoli edifici anche della zona A del
centro storico per consentire l'avvio dei lavori in applicazione della disciplina transitoria
prevista dal Decreto Commissariale n. 3.
Integrare il prezziario per i lavori di ricostruzione riguardanti gli edifici in muratura
anche di interesse storico.
Aumento dell'importo previsto per la indagini geologiche, delle verifiche e delle prove
strutturali e sui materiali da doversi eseguire come per legge, adeguandolo alle esigenze
degli edifici storici.
Pubblicazione di un glossario che chiarisca l'univoca interpretazione di termini quali
"aggregato", "ambito", "piano di ricostruzione", "interesse primario", "pubblica utilità",
etc.
B) Tavolo della ricostruzione
Creazione di un tavolo di confronto continuo tra Struttura Tecnica di Missione, Comune
di L'Aquila, Provincia di L'Aquila, Regione Abruzzo, Sovrintendenza e Coordinamento
Proprietari di Immobili del Centro Storico che preveda incontri con cadenza prestabilita.
C) Normativa transitoria.
Chiarimento sulla nozione di edifici singoli ed aggregati sotto due profili: a) i criteri
ammessi per stabilire la separazione nel caso di più edifici in continuità; b) la possibilità
di considerare come edifici singoli anche gli aggregati circondati da strade di agevole
accesso.
Chiarimento sulla utilizzabilità delle ordinanze 3820 e 3832 per la zona A del centro
storico.
Chiarimento sulla natura meramente operativa e non anche finanziaria del rimando alle
ordinanze vigenti. In particolare prevedere il diritto del proprietario che si avvale della
disciplina transitoria ad ususfruire di benefici ulteriori che potrebbero derivare dalle
future ordinanze.
Chiarire che i lavori di riparazione non determineranno a carico dei proprietari il
pagamento della TARSU, né quello dell'imposta sull'occupazione del suolo pubblico.
D) Piano di ricostruzione
Esclusione dai piani di ricostruzione per gli immobili (singoli o aggregati) e per gli isolati
che debbano essere semplicemente ripristinati senza variazione urbanistica.
Riconoscimento, all'interno degli aggregati, delle unità strutturali come oggetto di
finanziamento diretto (seppure soggette a coordinamento tecnico con l'aggregato e
3

coordinamento amministrativo con il consorzio) e definire le caratteristiche tecniche


che le unità strutturali devono avere per essere riconosciute tali.
Definire procedure accelerate, ricorrendo anche alle deroghe prevista dalla OPCM 3753,
qualora risulti inevitabile per talune tipologie di lavori il ricorso alla gara pubblica. In
ogni caso esclusione del meccanismo del massimo ribasso per l'aggiudicazione.
Prevedere e normare con tempi certi l'eventuale necessità di ricorrere alla demolizione
e ricostruzione, anche mediante piani di recupero e risanamento urbanistico ed edilizio
o delocalizzazione, per gli edifici, gli aggregati, ed i comparti, le cui condizioni
strutturali, tipologiche ed architettoniche, rendono impraticabile, sconveniente o
antieconomico l'intervento di recupero, sempreché si tratti di immobili non appartenenti
al patrimonio storico culturale sottoposto a vincolo.
Definizione della normativa tecnica sugli interventi attraverso la pubblicazione di linee
guida chiare che esplichino sia la tipologia degli interventi sia la loro presentazione in
fase progettuale in maniera omogenea.
Esclusione dalla disciplina dei consorzi per gli edifici per i quali sia già costituito il
condominio, con conseguente applicazione della disciplina già esistente per le aree
extra moenia
E) Disposizione finanziarie
Previsione del finanziamento delle seguenti categorie di interventi:
parti comuni
parti strutturali
facciate, inclusi elementi decorativi
impianti funzionali alla piena agibilità ed abitabilità dell'edificio
opere di rafforzamento o miglioramento sismico
opere di restauro architettonico
opere di consolidamento strutturale
opere di demolizione e ricostruzione
interventi di riqualificazione e miglioramento energetico
Oltre alle prime case, previsione di un contributo pari al 100% di tutti gli immobili
regolarmente locati alla data del 6 aprile 2009 con proseguimento del contratto in
essere, nel rispetto delle esigenze del locatario al momento della dichiarazione di fine
lavori, e delle seconde case "a disposizione" dei proprietari non residenti.
Previsione di un contributo pari al 100%, cumulabile con gli altri, per la ricostruzione
4

delle seconde e terze case, anche se di proprietari non residenti, se messe a


disposizione per la locazione, prevedendo la possibilità del finanziamento agevolato.
Previsione di un contributo pari al 100%, cumulabile con gli altri, per la ricostruzione di
studi professionali e locali commerciali, anche se di proprietari non residenti, in uso
proprio o se messi a disposizione per la locazione, prevedendo, anche per le attività
commerciali, professionali e/o produttive, la possibilità del finanziamento agevolato.
Prevedere che le successioni dei deceduti a causa degli eventi sismici siano esenti dalle
imposte di successione, di trascrizione e catastali, nonché da ogni altra tassa o diritto.
Previsione della finanziabilità di adeguamento sismico fino all'80%, almeno per le aree
risultate più a rischio dalla micro zonazione e previsione di maggiorazioni economiche
per interventi di miglioramento energetico anche con tecniche innovative ad impatto
zero per il centro storico.

L'Aquila, 21 luglio 2010

Potrebbero piacerti anche