INDICE
comportarsi come una sorta di corpo rigido a cui competono degli spostamenti relativi
di interpiano contenuti. Entrano in gioco anche quelli che sono, per, dei sistemi
aggiuntivi di dissipazione che consentono di dotare il sistema di isolamento, se il caso
specifico lo richieda, di ulteriore capacit dissipativa che ne limita le azioni sismiche
orizzontali trasmesse dal sisma senza dover incrementare la capacit della struttura in
termini di rigidezza, resistenza e duttilit.
vb = ub ug
vs = us ug
avere dei parametri caratterizzanti questi spettri riassunti nella seguente tabella.
Categoria suolo S TB TC TD
A 1 0,15 0,4 2,5
B,C,E 1,25 0,15 0,5 2,5
D 1,35 0,2 0,8 2,5
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ATTRITIVO
Basso smorzamento
Gli appoggi in gomma armata ad elevato smorzamento sono ottenuti aggiungendo alla
mescola della gomma opportuni additivi (resine, oli,ecc.) che consentono di raggiungere
valori di smorzamento compresi fra il 10% ed il 20%, per deformazioni a taglio
dellordine del 100%. La natura della dissipazione di energia in parte viscosa, ossia
quadratica con lo spostamento, ed in parte isteretica, ossia lineare con lo spostamento.
Tutto ci implica una certa dipendenza dalla temperatura e dalla frequenza di
oscillazione per ci che riguarda il comportamento meccanico. Sia il modulo a taglio
che lo smorzamento dipendono in modo significativo dalla deformazione a taglio ()
applicata. A bassi livelli di deformazione (< 10%) il modulo di taglio risulta piuttosto
elevato, anche di 5-10 volte maggiore di quello relativo ai livelli di deformazione
raggiunti nelle condizioni sismiche di progetto. Allaumentare della deformazione oltre
tali livelli, il modulo di taglio torna a crescere, a causa del processo di cristallizzazione
della gomma.
Alto smorzamento
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LRB
SFP
DFP
Facendo riferimento alle indicazioni fornite dalle aziende produttrici di tali dispositivi,
necessario individuare i parametri fondamentali che caratterizzano il singolo isolatore,
definendo le caratteristiche meccaniche che li contraddistinguono. Lelemento
fondamentale la gomma che garantisce, in virt del suo comportamento pressocch
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elastico, il ripristino delle condizioni iniziali sulla struttura prima del sisma, allora si
definisce:
- Gdin, modulo di elasticit dinamico trasversale che varia a seconda che si faccia
riferimento ad una mescola morbida, media o dura. Come si vedr nelle schede
tecniche successive, questo modulo vale rispettivamente 0.4, 0.8, 1.4 (MPa) e si
pu ritenere costante per deformazioni di taglio comprese tra 100% e 200%,
crescente invece per deformazioni di taglio al di fuori di tale range. Gdin
valutato, secondo le NTC, attraverso compressione costante e pari a 6 MPa, o al
valore della tensione di compressione di progetto (con una tolleranza del 20%)
se questa superiore a 8 MPa, mediante prove cicliche sinusoidali alla frequenza
di 0,5 Hz e =1 ed in corrispondenza del 3 ciclo, con lobbligo per Gdin di
ricadere nellintervallo 0,351,50 MPa;
- Ec, modulo di compressibilit assiale della gomma che tiene conto di una
aliquota dovuta alla deformazione per taglio subita dalla gomma a causa
dellazione confinante delle piastre metalliche.
Tutto ci porta alla definizione dei due parametri fondamentali che contraddistinguono
gli isolatori elastomerici, i fattori di forma primario S1 e secondario S2.
S1 = A/ L 12
S1 = D / 4ti
S2 = D / te 3
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A parit di diametro e altezza totale, il fattore primario cresce al ridursi dello spessore
degli strati di gomma, mentre per il fattore secondario si hanno valori pi alti per
isolatori pi bassi e larghi.
Vmax Vcr / 2
tot = s + c + 5
dove le tre aliquote sono rispettivamente relative alla deformazione di taglio relative allo
spostamento sismico totale, al rigonfiamento degli strati di gomma e alla rotazione angolare tra
le superfici di contatto dellisolatore con sovrastruttura e sottostruttura causata dalla flessione;
con t1 e t2 spessori dei due strati di elastomero a diretto contatto con la piastra di
spessore ts.
eff ottenuto come rapporto tra energia dissipata in un ciclo completo di carico (Ed) e
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2Fd, dove questultimo termine relativo alla energia che verrebbe dissipata da un
dissipatore viscoso lineare nello stesso ciclo.
Le condizioni che si devono rispettare per poter sviluppare una modellazione lineare
equivalente sono:
e) il rapporto di rigidezza tra Kv del sistema di isolamento e Kesi deve essere maggiore
di 800.
deve essere quello della sovrastruttura nella condizione di base fissa. La rigidezza totale
equivalente orizzontale del sistema di isolamento, Kesi, pari alla somma delle
rigidezze equivalenti dei singoli dispositivi.
Nel caso in cui si adotti un modello non lineare, il legame costitutivo dei singoli
dispositivi del sistema disolamento deve riprodurre adeguatamente il loro
comportamento nel campo di deformazioni e velocit che si verificano durante lazione
sismica, anche in relazione alla corretta rappresentazione dellenergia dissipata nei cicli
di isteresi. E possibile esprimere il legame non lineare impostando il legame forza
spostamento, in direzione orizzontale (Fk-uk), in funzione del carico critico Pcr, mentre
il legame in direzione verticale (Pk-uv) si pu esprimere in funzione di rigidezza di
taglio per unit di lunghezza e carico Euleriano in assenza di deformazione di taglio.
Quest ultima si potr riscrivere anche come una funzione del rapporto di rigidezza
nominale Kv/KH.
Per ci che riguarda i dispositivi LRB sono simili ai LDRB, ma contengono uno o pi
inserti di piombo, in un foro posto al centro dellisolatore, a comportamento isteretico.
La funzione dellinserto dunque di dissipare energia mediante snervamento. Il regime
deformativo cui sottoposto linserto di tipo tagliante grazie al confinamento dovuto
alle piastre dacciaio. Lo smorzamento viscoso equivalente associato ai cicli di isteresi
del dispositivo compreso tra il 15% ed il 35%. Dal confronto fra i cicli di isteresi fatti
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registrare per isolatori LRB e LDRB si nota come lenergia dissipata sia maggiore per il
primo, il quale mostra anche maggiore rigidezza.
Ff = forza dattrito
d = spostamento di progetto
W = carico verticale
N = reazione normale
ad avere:
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, forza dattrito;
, forza di progetto.
Linclinazione della retta congiungente i due punti di spostamento massimo, nel grafico
sopra, la rigidezza efficace del sistema di isolamento, esso si comporta rigidamente
fino a che la forza orizzontale ad esso applicato non raggiunge la soglia di attrito per poi
comportarsi secondo un ramo lineare incrudente a pendenza W/R.
Lo smorzamento viscoso equivalente aumenta allaumentare del periodo e del
coefficiente di attrito, ma anche importante che lattrito non sia eccessivo, altrimenti il
sistema si blocca prima di poter tornare al centro automaticamente. E infatti necessario
verificare la capacit ricentrante garantendo che uH/R , con uH spostamento
orizzontale. Questo comportamento pu essere un problema se si hanno periodi di
isolamento elevati, quindi raggi di curvatura elevati perch cresce lo spostamento di
progetto e di conseguenza le dimensioni dellisolatore. Per contenere le dimensioni
dellisolatore possibile usare isolatori DFP, la cui risposta si ottiene come
disposizione in serie di due sistemi SFP, quindi due raggi di curvatura e due valori di
attrito relativi alle due superfici di scorrimento. In seguito ad uno spostamento la forza
ricentrante data dalla relazione:
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Facendo riferimento alla Circ. esplicativa NTC 2008 n 617 del 02-02-2009 ed alla
NTC08, nei paragrafi C7.10 e 7.10 possibile indivisuare tutti gli aspetti costruttivi
necessari alla corretta scelta, in fase di modellazione, a cui il progettista deve far
riferimento per ottenere i migliori risultati derivanti dallisolamento sismico. La scelta
del tipo di isolamento un aspetto fondamentale di cui tener conto, un sistema di
isolamento pu essere costituito unicamente da isolatori elastomerici, oppure da
unopportuna combinazione di isolatori e dispositivi ausiliari, questi ultimi
generalmente con funzione dissipativa, ricentrante e/o di vincolo.
Nel caso di edifici bassi e con masse ridotte, lutilizzo di elastomeri pu essere
problematico perch le ridotte capacit di rigidezza laterale possono rendere difficili le
verifiche di deformazione e instabilit, allora si pu pensare di sostituire una parte di
questi elastomeri con dispositivi a scorrimento per sostenere i carichi verticali. Cos
facendo si incrementa, a parit di periodo di vibrazione, la rigidezza a taglio dei singoli
elastomeri che, in genere, si dispongono perimetralmente per sopperire agli effetti
torsionali sulla struttura, infatti occorre evitare o limitare quanto pi possibile le
eccentricit massa-rigidezza, cosa peraltro facilmente ottenibile attraverso una corretta
progettazione degli isolatori e dei dispositivi ausiliari, e incrementare la rigidezza e/o
resistenza torsionale del sistema disolamento. Nel caso di sistemi elastomerici con
dispositivi ausiliari che conferiscano rigidezza e/o resistenza al sistema, opportuno,
invece, disporre questi ultimi lungo il perimetro in modo da massimizzare la rigidezza
e/o resistenza torsionale del sistema disolamento.
Gli isolatori soggetti a forze di trazione o a sollevamento durante lazione sismica
dovranno essere in grado di sopportare la trazione o il sollevamento senza perdere la
loro funzionalit strutturale. La presenza di sforzi di trazione eccessivi negli isolatori
elastomerici pu indurre cavitazione nella gomma e linnesco di rotture. Nel caso di
isolatori a scorrimento, possono determinarsi sollevamenti e quindi distacchi tra le
superfici di scorrimento, con possibili negativi effetti di impatto.
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La presenza di sforzi di trazione negli isolatori, risultante dalla concomitanza dei carichi
verticali e delle azioni sismiche, non rara come potrebbe sembrare, e si verifica
soprattutto in siti ad elevata pericolosit sismica, nel caso di edifici alti e snelli
(condizione peraltro non favorevole in generale alladozione dellisolamento) e di
strutture nelle quali la resistenza alle azioni orizzontali sia concentrata in pochi elementi
(quali pareti, nuclei ascensori, controventamenti allineati verticalmente). Altre
condizioni che favoriscono linsorgere di notevoli sforzi di trazione, che possono
superare quelli di compressione presenti per effetto dei carichi verticali, sono la
presenza di travi a ginocchio nei corpi scala, lalternanza di campate lunghe e corte nei
telai, queste ultime con travi rigide, o la presenza di accoppiamento tra pareti o tra pareti
e telai mediante travi corte rigide.
Ogni tipo di analisi di riferimento, come per le strutture a base fissa, presenta
determinate condizioni da soddisfare, tenendo conto che negli edifici isolati la Analisi
Statica Non Lineare non si pu applicare perch si fa riferimento a strutture che devono
3Tbf e 3,0 s, in cui Tbf il periodo della sovrastruttura assunta a base fissa,
a 0,1 s;
considerata.
separati, per ciascuno dei quali si assume il valore corrispondente dello smorzamento,
Si assume che la sovrastruttura sia un solido rigido che trasla al di sopra del sistema di
isolamento, con un periodo equivalente di traslazione pari a:
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in cui:
M la massa totale della sovrastruttura;
Kesi la rigidezza equivalente orizzontale del sistema disolamento, ottenuta
trascurando eventuali effetti torsionali a livello di isolamento.
Lo spostamento del centro di rigidezza dovuto allazione sismica ddc verr calcolato, in
ciascuna direzione orizzontale, mediante la seguente espressione:
In cui Se(Tis, esi) laccelerazione spettrale definita in 3.2.3 per la categoria di suolo di
fondazione appropriata e Kesi,min la rigidezza equivalente minima in relazione alla
variabilit delle propriet meccaniche del sistema di isolamento.
Anche quando non sussistono le condizioni per la sua applicabilit, lanalisi statica
lineare un ottimo ausilio per la progettazione del sistema di isolamento e dei principali
elementi strutturali ed i suoi risultati possono fornire utili indicazioni sullimpostazione
generale del progetto e sui risultati ottenuti con analisi pi sofisticate. Si consiglia di
eseguirla sempre, almeno nei passi relativi alla verifica del sistema di isolamento e alla
valutazione del taglio alla base.
La forza orizzontale complessiva applicata al sistema disolamento, da ripartire tra gli
elementi strutturali costituenti la sottostruttura in proporzione alle rigidezze dei
corrispondenti dispositivi disolamento, pari a:
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Analisi lineare dinamica, per le costruzioni con isolamento alla base ammessa
quando risulta possibile modellare elasticamente il comportamento del sistema di
isolamento, nel rispetto delle condizioni di modellazione lineare equivalente su viste.
Per il sistema complessivo, si assume un comportamento elastico lineare. Lanalisi pu
essere svolta mediante analisi modale con spettro di risposta o mediante integrazione al
passo delle equazioni del moto, eventualmente previo disaccoppiamento modale,
considerando un numero di modi tale da portare in conto anche unaliquota significativa
della massa della sottostruttura, se inclusa nel modello. Nel caso si adotti lanalisi
modale con spettro di risposta questa deve essere svolta come specificato per le normali
strutture sottoposte a sisma. Lo spettro elastico va ridotto per tutto il campo di periodi
T > 0,8 Tis, per tener conto della capacit dissipativa degli isolatori, assumendo per il
coefficiente riduttivo il valore corrispondente al coefficiente di smorzamento viscoso
equivalente esi del sistema di isolamento. Nel caso di analisi lineare con integrazione
al passo, la messa in conto del corretto valore del coefficiente di smorzamento viscoso
equivalente si ottiene, quando si opera sulle singole equazioni modali disaccoppiate,
assegnando a ciascuna equazione il corrispondente valore modale di .
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Analisi non lineare dinamica, Lanalisi dinamica non lineare pu essere svolta in ogni
caso. Essa obbligatoria quando il sistema disolamento non pu essere rappresentato
da un modello lineare equivalente. La Time History Analysis costituisce il metodo pi
accurato di determinazione della risposta strutturale in conseguenza ad un evento
sismico e consiste nellapplicare ad un modello tridimensionale delledificio una serie di
accelerogrammi registrati durante gli eventi sismici o simulati in laboratorio. Laspetto
pi problematico di questa analisi costituito dallo scaling, ovvero la procedura
mediante la quale laccelerogramma viene scalato e reso compatibile con lo spettro di
progetto. Lo spettro specifico per un sito, infatti, sintetizza la domanda sismica per gli
accelerogrammi gi registrati in sito. Il metodo correntemente usato consiste nello
scalare laccelerazione massima registrata per farla combaciare con la Pick Ground
Acceleration (PGA), ovvero laccelerazione massima del terreno ottenuta dallo spettro
di risposta, la sola PGA, per, non pu considerarsi un parametro sufficientemente
rappresentativo del reale comportamento del sisma. Un altro metodo di scaling consiste
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nello scalare laccelerogramma in modo da farlo coincidere allo spettro per un range di
periodi prefissato, in entrambe le direzioni ortogonali: anche questa procedura si rivela
inadeguata, perch raramente un accelerogramma conterr energia sullintera gamma
dei periodi di interesse e in entrambe le direzioni.
Lanalisi dinamica non lineare deve essere confrontata con una analisi modale con
spettro di risposta di progetto, al fine di controllare le differenze in termini di
sollecitazioni globali alla base delle strutture. Il confronto tra analisi dinamica non
lineare ed analisi modale con spettro di progetto in termini di sollecitazioni globali alla
base finalizzato a verificare che tali differenze siano contenute, a riprova della bont
dellanalisi dinamica non lineare effettuata.
Esistono tre tipi di accelerogrammi a cui si pu far riferimento:
- Accelerogrammi naturali, ottenuti da registrazioni reali sui terremoti, presentano
lo svantaggio di non poter fornire tutte le combinazioni magnitudo - distanza
della sorgente possibili. Inoltre questi accelerogrammi devono essere selezionati
affinch, effettivamente, si riesca a descrivere la caratteristica sismogenetica del
sito in questione. Esistono database di accelerogrammi naturali in rete a cui si
pu far riferimento.
- Accelerogrammi artificiali, generati da modelli iterativi che lavorano nel campo
delle frequenze desiderate a partire da alcune caratteristiche attese o portandosi
in compatibilit con gli spettri di normativa. Questi ultimi vengono, quindi,
assunti come riferimento affinch la serie accelerometrica generata sia
compatibile con la pericolosit attesa in sito.
dove:
dr lo spostamento interpiano, ovvero la differenza tra gli spostamenti al solaio
superiore ed inferiore, h laltezza del piano.
sovrastruttura stessa. E per tale motivo che la norma impone allo stato limite di
salvaguardia della vita (SLV), un valore del fattore di struttura pari ad 1,5, sia in
direzione orizzontale che verticale. Allo stato limite di collasso (SLC) i dispositivi del
sistema disolamento debbono essere in grado di sostenere, senza rotture, gli
spostamenti d2, spostamento di riferimento per la verifica dei dispositivi di isolamento,
valutati per un terremoto avente probabilit di superamento pari a quella prevista per lo
SLC. Nel caso di sistemi a comportamento non lineare, allo spostamento ottenuto
occorre aggiungere il maggiore tra lo spostamento residuo allo SLD e il 50% dello
spostamento corrispondente allannullamento della forza, seguendo il ramo di scarico a
partire dal punto di massimo spostamento raggiunto allo SLD.
( Sto completando il confronto su alcuni aspetti tra varie normative, NTC08, Eurocodice,
ASCE, FEMA)
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Di seguito le schede tecniche dei sistemi SI, al variare delle caratteristiche sopra
specificate:
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37
38
39
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SPOSTAMENTO 100 mm
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SPOSTAMENTO 150 mm
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SPOSTAMENTO 200 mm
45
SPOSTAMENTO 250 mm
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SPOSTAMENTO 300 mm
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SPOSTAMENTO 350 mm
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SPOSTAMENTO 400 mm
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Il grafico sottostante mostra come il coefficiente di attrito dinamico cambi con il carico
verticale, in particolare con il rapporto tra il carico verticale NSd agente sullisolatore
(solitamente considerato costante ed uguale al carico quasi-permanente) ed il carico
verticale massimo di progetto NEd. Questultimo il carico verticale massimo che
lisolatore pu sopportare nelle combinazioni di carico SLU comprensive del sisma, o
comunque in qualsiasi combinazione di carico che includa spostamento orizzontale.
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Gli isolatori a doppia superficie curva (serie FIP-D) standard, le cui caratteristiche
geometriche e meccaniche sono elencate nelle tabelle, sono progettati per sette diversi
valori dello spostamento massimo, da 100 a 400 mm. Tale spostamento va inteso come
lo spostamento massimo dEd in accordo alla simbologia usata nella UNI EN
15129:2009. Per gli edifici, dEd dato dallo spostamento di progetto dbd, moltiplicato
calcolato allo SLC. Il carico verticale NEd indicato nelle tabelle il massimo carico
verticale nelle combinazioni di carico comprensive
dellazione sismica (SLC), o in qualsiasi combinazione di carico che preveda
spostamento orizzontale. Il carico verticale ammissibile in assenza di spostamento
orizzontale pu essere molto pi alto del valore NEd, e solitamente nelle strutture in
calcestruzzo armato limitato dalla resistenza del calcestruzzo. Per gli isolatori FIP-D
standard, il raggio di curvatura equivalente fissato per ciascun valore di spostamento,
in particolare pari a 2.5 m per spostamento 100 e 150 mm, 3.1 m per spostamento 200
e 250 mm, e 3.7 m per spostamento 300, 350 e 400 mm.
Poche sono le differenze rispetto alla situazione precedente, se non per il coefficiente di
smorzamento che riguarda gli HDRB, che stavolta variano tra il 10% ed il 16% , mentre
per gli LRB si ha modulo di elasticit G che nelle due tipologie presenti vale
Il nome HDRB composto come segue: HDX DxH, dove X indica il tipo di
mescola utilizzata, S per soft, N per Normal e H per Hard D il diametro
dellelastomero (in mm) e H laltezza dellisolatore (in mm).
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Per ci che riguarda gli LRB, il nome LRB composto come segue: LRX DxH, dove
X indica il tipo di mescola utilizzata, S per soft, N per Normal D il diametro
dellelastomero (in mm) H laltezza dellisolatore (in mm).
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Questa azienda, dal punto di vista degli isolatori, fornisce esclusivamente informazioni
In questo caso si ha a che fare, invece, con i soli friction pendulum, ad avere
RESTONPENDULUM Mono che costituito da tre elementi base: una superficie
curva primaria a scorrimento, il cui raggio di curvatura definisce la durata di
oscillazione del dispositivo, un elemento in acciaio dotato di ROBOSLIDE, che scorre
lungo la superficie curva primaria, ed una piastra in acciaio studiata per permettere la
rotazione dei dispositivi. La dimensione della superficie di scorrimento primaria
dipende dal massimo spostamento strutturale richiesto.
mageba impiega i seguenti materiali per la produzione degli isolatori sismici scorrevoli
RESTONPENDULUM a superficie curva:
parti in acciaio realizzate in S355;
materiale scorrevole certificato ROBOSLIDE con e senza tacche di grasso, in
conformit con al Benestare Tecnico Europeo ETA-08/0115;
grasso in silicone certificato come lubrificante;
rivestimento in calotta cromata rinforzata;
piastra mobile in acciaio inox austenitico lucido (grado 1.4401).
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Tutto ci per ci che riguarda isolatori elastomerici senza nucleo in piombo, per quelli
con nucleo in piombo si fa riferimento ad un coefficiente dissipativo che varia in due
valori pari al 20% e al 28% :
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