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APRILE 2017
1 Attualit
8 Le Nostre Sentenze
11 Assicurazioni, Locazioni,
Responsabilit Civile
12
Tra le Nostre Sentenze
14 Osservatorio sulla
Cassazione
Diritto di accesso (ex Codice privacy)
e procedimento disciplinare: quali 16 Il Punto Su
informazioni il datore di lavoro obbligato
19 Rassegna Stampa
a dare al lavoratore
A cura di Damiana Lesce e Valeria De Lucia 20 Contatti
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dati trattati possono avere anche natura di dato
sensibile.
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Newsletter
Questa la risposta del Garante: il titolare del dello Statuto dei Lavoratori.
trattamento pu legittimamente soddisfare
la richiesta di conoscere l'origine di tali dati Fatta tale premessa, il tema qui oggetto di esame
indicando (..) solo i ruoli, le categorie, gli uffici come gestire gli account di posta elettronica
aziendali da cui sono provenute le segnalazioni degli ex dipendenti.
in questione, senza indicare anche l'identit
delle persone fisiche che materialmente le Con il provvedimento del 22 dicembre 2016, il
hanno effettuate. Ai sensi dell'art. 7 del Codice, Garante ha affermato che risulta non conforme
l'interessato ha infatti diritto di conoscere ai principi di necessit, pertinenza e non
lorigine dei dati che lo riguardano, ma non eccedenza (in relazione agli artt. 3 e 11, comma
anche quello di accedere ai dati personali 1, lett. d) ed e) del Codice) la conservazione
riferiti a terzi. per dieci anni su server aziendali sia dei dati
esterni (c.d. envelope), che dei contenuti delle
comunicazioni elettroniche. Tale esteso tempo
di conservazione applicato indistintamente a
tutte le e-mail scambiate non appare, infatti,
commisurato alle ordinarie necessit di gestione
dei servizi di posta elettronica, comprese le
esigenze di sicurezza dei sistemi.
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su indirizzi di posta elettrica aziendale attribuiti di dati personali, ancorch non conforme a
ad altri dipendenti. disposizioni di legge o di regolamento, restano
disciplinate dalle pertinenti disposizioni
Le regole di cui sopra sono espressione del processuali nella materia civile e penale.
principio generale in forza del quale linteresse
del titolare (il datore di lavoro) ad accedere alle
informazioni necessarie allefficiente gestione
della propria attivit deve essere contemperato
con la legittima aspettativa di riservatezza
sulla corrispondenza da parte di dipendenti/
collaboratori, nonch dei terzi mittenti e/o
destinatari delle medesime comunicazioni.
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tenuto, ove previsto, ad assolvere gli obblighi dell'appaltatore medesimo e degli eventuali
del sostituto d'imposta ai sensi delle disposizioni subappaltatori. In tal caso il giudice accerta
del decreto del Presidente della Repubblica 29 la responsabilit solidale di tutti gli obbligati,
settembre 1973, n. 600, e pu esercitare l'azione ma l'azione esecutiva pu essere intentata nei
di regresso nei confronti del coobbligato confronti del committente imprenditore o datore
secondo le regole generali. di lavoro solo dopo l'infruttuosa escussione del
patrimonio dell'appaltatore e degli eventuali
Viene quindi meno la possibilit per la subappaltatori. Oggi, tale disposizione viene
contrattazione collettiva di derogare a tale abrogata.
norma individuando metodi e procedure Dal 17 marzo 2017, quindi, nellambito di
di controllo e di verifica della regolarit appalti, qualora il datore di lavoro non paghi i
complessiva degli appalti ma, soprattutto, propri dipendenti, o non versi i relativi contributi
viene eliminato il beneficio di preventiva previdenziali ed assicurativi, il lavoratore potr
escussione precedentemente previsto in favore direttamente agire contro il committente.
del committente nei confronti dellappaltatore Il nuovo regime rende evidentemente pi
semplice per il lavoratore ottenere il pagamento
delle retribuzioni non corrisposte ma, al
contempo, penalizza le imprese della filiera,
deresponsabilizzando il debitore principale
inadempiente ed esponendo le aziende
committenti al rischio di dover rispondere per
inadempimenti di altre imprese, senza poter
pretendere che vengano previamente esperiti
tutti i tentativi per costringere a pagare il
debitore principale.
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anche per gli appaltatori che, a propria volta, del Giudice: sul punto ricordiamo che la
subappaltino una parte del servizio o opera a Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, con
loro affidato) prevedere nei propri contratti di sentenza 4309/2010 ha ritenuto che nei casi
appalto tutele idonee a garantire una maggiore di litisconsorzio facoltativo la chiamata in
responsabilizzazione dellappaltatore o causa del terzo resta un provvedimento
subappaltatore e meccanismi contrattuali discrezionale del giudice, sicch il giudice cui
idonei a ridurre il rischio che questultimo sia tempestivamente chiesta dal convenuto la
accumuli ingenti esposizioni debitorie nei chiamata in causa, in manleva o in regresso, del
confronti dei propri dipendenti e degli enti terzo, pu rifiutare di fissare una nuova prima
previdenziali, prima che di tali debiti venga udienza per la costituzione del terzo, motivando
chiamata a rispondere limpresa che ha affidato la trattazione separata delle cause per ragioni
il servizio o lopera in appalto. di economia processuale e per motivi di
ragionevole durata del processo intrinseci ad
Ad esempio, possono richiedersi ogni sua scelta.
allappaltatore idonee garanzie fideiussorie,
ovvero pu concordarsi laccantonamento di In conclusione, la novella legislativa, pur
una quota del corrispettivo al fine di coprire rendendo evidentemente pi semplice per il
eventuali inadempienze dellappaltatore nei dipendente recuperare eventuali retribuzioni
confronti dei propri dipendenti, o ancora non corrisposte, deresponsabilizza il diretto
possibile subordinare il pagamento di quote responsabile: demandato alla autonomia
di corrispettivo alla prova dellavvenuto negoziale tra le imprese (ed alla applicazione
pagamento di retribuzioni e contributi. della normativa vigente da parte della
Magistratura) il compito di ristabilire un
Certo, anche tali cautele potranno difficilmente corretto equilibrio tra le esigenze del lavoratore
salvare il committente nel caso di richieste da e quelle delle imprese committenti, che porti a
parte del lavoratore relativamente a prestazioni far s che chiamato ad onorare i propri debiti sia
lavorative o, comunque, a richieste di differenze comunque, in prima istanza, il datore di lavoro
retributive che non risultino da busta paga e, inadempiente.
dunque, da accertarsi in giudizio.
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per effetto delle modifiche apportate al primo
comma dellart. 2635 cod. civ., tale pena viene
automaticamente estesa anche ai sottoposti
alla direzione o alla vigilanza di un soggetto
che esercita funzioni direttive nellambito
organizzativo della societ o dellente privato.
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condannato per il medesimo reato o per quello
di cui allart. 2635 bis, secondo comma. Le nostre sentenze
Il d.lgs. n. 38/2017 ha apportato modifiche anche
allart. 25 ter, comma 1, del d.lgs. 231/2001,
aumentando le sanzioni pecuniarie gi previste
per il reato di corruzione tra privati e prevedendo
specifiche sanzioni per il caso di istigazione
alla corruzione di cui al primo comma dellart.
2635 bis, cod. civ. nonch lapplicazione delle
sanzioni interdittive previste dallart. 9, comma
2, del d.lgs. n. 231/2001.
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vizio deve essere dimostrato dal dipendente. epigrafe, dufficio ha convertito il rito scelto
Nel caso di specie, poich questultimo dal ricorrente in quello ex art. 1, co. 47 e ss.
rivestiva una carica sindacale, la sentenza in L. n. 92/2012, richiamando un orientamento
commento ha evidenziato che lonere della espresso dalla Corte di Cassazione (Cass. n.
prova avrebbe dovuto essere assolto in modo 23073/2015 e Cass. n. 16662/2015), secondo
particolarmente rigoroso, poich il lavoratore cui, ogni qual volta il ricorrente deduca
era presumibilmente dotato di particolari lesistenza di un rapporto di lavoro subordinato
competenze e conoscenze giuridiche. a tempo indeterminato ed affermi di aver subito
un licenziamento che comporti le tutele di cui
allart. 18, obbligatoria lapplicazione del
rito Fornero che, avendo finalit di carattere
pubblicistico, sottratto alla discrezionalit
delle parti.
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del licenziamento, spetta al medesimo l'indennit
ex art. 18 comma 4 st. Lav.
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obblighi sopra delineati spetta al trattario il quale
ASSICURAZIONI, LOCAZIONI, non pu sottrarsi a tale riscontro nellipotesi in
RESPONSABILIT CIVILE cui le sottoscrizioni contenute nella scheda fac
simile siano illeggibili.
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al contratto di agenzia, sullassunto della capo alle mandanti; costituiva una ingiustificata
giusta causa di recesso, rappresentata da un duplicazione delle indennit percepite ex art. 25-
progressivo atteggiamento di ostilit delle 33 Ana; e che, in definitiva, era del tutto priva
mandanti, manifestatosi nella riduzione del di causa, non potendo questultima ravvisarsi in
monte sconti, nella imposizione di limiti un fantomatico intento liberale della Compagnia
assuntivi, etc.. in favore dellagente, essendo detto intento del
tutto estraneo allassetto di interessi tipico di un
Le convenute, costituendosi in giudizio, hanno contratto a prestazioni corrispettive quale quello
eccepito la mancanza di giusta causa del di agenzia.
recesso, nonch la nullit delle pattuizioni di
cui allappendice contrattuale che prevedevano
lindennit aggiuntiva. Tribunale di Milano, sentenza del 24 aprile
2017
In particolare, le Compagnie chiarivano che la
decisione di non continuare a distribuire alcune
polizze non era dipesa da una scelta arbitraria, ma
scaturite da provvedimenti assunti dallIsvap;
che i limiti assuntivi avevano riguardato non
solo Alfa, ma ben altre 26 agenzie; che era del
tutto indimostrata la riduzione del monte sconti.
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effetti nei confronti del destinatario solo quando
OSSERVATORIO SULLA perviene al suo indirizzo, mentre, nel caso di
CASSAZIONE specie, la comunicazione confidenziale - che
anticipava ad un terzo il gi maturato intento
societario di recedere dal rapporto di lavoro - non
solo non era diretta (nel senso di essere destinata)
al dipendente, ma non aveva natura negoziale
e neppure di atto giuridico in senso stretto;
in particolare, la Suprema Corte ha precisato
che, nelle imprese aventi natura societaria,
non rileva il momento in cui si sia formato
nel datore di lavoro il proposito di licenziare
il dipendente (come, ad esempio, nel caso di
deliberazione del consiglio di amministrazione
intervenuta prima che sia decorso il termine
a difesa), in quanto sufficiente che lorgano
A cura di Stefano Beretta e Antonio Cazzella competente per ladozione dellatto con
rilevanza esterna provveda a comunicare il
Irrilevante anticipare a terzi la recesso successivamente al decorso del termine
volonta di recedere dal rapporto di medesimo.
lavoro prima di esaminare le difese
del lavoratore
Annullabile il verbale di conciliazione
Con sentenza n. 8136 del 27 marzo 2017 se il datore, ponendo in essere un
la Suprema Corte ha ritenuto legittimo il raggiro, assume un altro lavoratore
licenziamento disciplinare del dipendente in nella stessa posizione di quello
base alle prescrizioni dellart. 7 Stat. Lav., licenziato.
anche se il datore aveva preannunciato ad un
terzo la volont di recedere dal rapporto con il Con sentenza n. 8260 del 30 marzo 2017 la
lavoratore, prima ancora di esaminare le difese Suprema Corte ha affermato che il verbale di
svolte da questultimo. conciliazione stipulato da un lavoratore pu
essere annullato se questultimo ha prestato
Nel caso di specie, il datore di lavoro aveva il proprio consenso sulla base di un raggiro
intimato il licenziamento trascorso il termine di posto in essere dal datore di lavoro.
cinque giorni previsto dallart. 7 Stat. Lav. per
presentare le giustificazioni e, comunque, dopo Nel caso di specie, il dipendente aveva accettato
il ricevimento delle giustificazioni medesime, il licenziamento, nellambito di una procedura di
ma aveva inviato ad un terzo una email di cui mobilit, in considerazione della soppressione
era venuto a conoscenza il dipendente - nella della sua posizione lavorativa risultante dalla
quale si preannunciava il licenziamento e ci lettera di apertura della predetta procedura,
ancor prima di esaminare le giustificazioni. ma era stato, successivamente, accertato che
il datore di lavoro aveva assunto un altro
La Suprema Corte ha precisato che il lavoratore per ricoprire la medesima posizione.
licenziamento un atto recettizio, che produce
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salute (depressione) e ci per un mero interesse
personale; pertanto, come accertato dalla
consulenza psichiatrica, il certificato rilasciato
dal medico curante, per di pi di lunga durata,
non era giustificato dalleffettivo stato di salute
del dipendente, che era nelle condizioni fisiche
e psichiche idonee per rientrare al lavoro.
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- cancellata dal registro delle imprese; oppure
che il lavoratore abbia operato presso diversi
IL PUNTO SU datori di lavoro restando per esposto in
talune sedi lavorative alla ipotetica inalazione
di fibre di amianto, con conseguente ulteriore
difficolt a stabilire quali aziende e/o ambienti
coinvolti abbiano eventualmente concorso
alla causazione della malattia (il tutto senza
omettere di considerare che ulteriori e molteplici
fattori puramente ambientali possono essere le
cause anche al di fuori del rapporto di lavoro -
allorigine dellinsorgere di una patologia).
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Con legge 27 marzo 1992 n. 257 stato, infine, Grava, invece, sul datore di lavoro una volta
stabilito il divieto di estrazione, importazione, dimostrate le suddette circostanze - lonere di
esportazione, commercializzazione e provare di aver fatto tutto il possibile per evitare
produzione dellamianto, di prodotti di amianto il danno, ovvero di aver adottato tutte le cautele
o di prodotti contenenti lamianto entro il 1993. necessarie (anche in base alle conoscenze
Da ultimo, si rileva che solo con il DPR 336 estato della tecnica dellepoca) per impedire il
del 1994, il Mesotelioma - tumore collegato verificarsi del danno medesimo.
alle polveri di amianto - stato ricompreso nelle
tabelle relative alle malattie professionali. Alla luce delle suddette premesse, il Giudice ha
ritenuto che la parte ricorrente non avesse fornito
A fronte di quanto precede, sono agevolmente prova sufficiente dellinadempimento della
intuibili le difficolt probatorie che societ allobbligo sancito dallart. 2087 c.c.
inevitabilmente si pongono a carico sia delle e della conseguente insalubrit dellambiente
parti, sia del Giudice, nellindagare e cercare di di lavoro per sussistenza di esposizione
ricostruire - spesso a distanza di decenni - le allamianto.
cause di eventuali patologie e responsabilit (se
esistenti). Sotto laspetto della nocivit ambientale, le
testimonianze assunte ed i documenti allegati,
In proposito, si segnala uninteressante non avevano condotto alla dimostrazione che
pronuncia del Tribunale di Ancona del 7 marzo nei locali in cui aveva operato il lavoratore vi
2017 (n. 110/2017) che ha statuito in ordine alla fosse la presenza di amianto, ne tanto meno
richiesta formulata, dagli eredi di un lavoratore, che polveri di amianto fossero depositate nei
di accertare la pretesa responsabilit di uno degli materiali e/o apparecchiature giacenti negli
ex datori di lavoro del familiare, relativamente ambienti.
al decesso per mesotelioma pleurico dello stesso
e - conseguentemente - condannare lazienda In aggiunta a quanto sopra stata data anche
al risarcimento dei danni, patrimoniali e non rilevanza ad altri elementi.
patrimoniali, asseritamente subiti. In detta In primo luogo la circostanza che, in base ai
vicenda i ricorrenti hanno dedotto una pretesa protocolli e ricerche scientifiche, il mesoteliomi
esposizione ad amianto del de cuius nel corso pleurico (tipico tumore da esposizione da
dellattivit lavorativa, svolta presso la societ amianto) pu essere riconducibile ad origine
convenuta negli anni 70. professionale e tale origine altamente probabile
in caso di riscontro di una elevata quantit di
Il Giudice di primo grado ha anzitutto evidenziato corpi di asbesto per grammo di tessuto secco
- quanto al riparto dellonere probatorio - che in (1000 corpi per grammo). Orbene, nel caso di
base a principi consolidati della giurisprudenza specie lesame effettuato in sede di autopsia
di legittimit, al fine dellaccertamento della aveva dato esito negativo su tale aspetto (con
responsabilit di natura contrattuale del datore conseguente improbabile anche se non
di lavoro ex art. 2087 c.c., incombe su coloro impossibile genesi lavorativa della malattia).
che agiscono in giudizio lamentando, a causa E ancora, il Tribunale ha valutato e richiamato
dellattivit lavorativa svolta, un danno alla le risultanze della scheda di valutazione redatta
salute, lonere di provare lesistenza di tale dal Centro Operativo Regionale del Registro
danno ed anche la nocivit dellambiente di Nazionale Mesoteliomi prodotta in giudizio,
lavoro, nonch il nesso tra detti elementi. secondo cui dovevano essere considerati come
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periodi certamente generatori di unesposizione stata negata la sussistenza del nesso di causalit,
professionale ad amianto: (i) quello svolto dallex anche di tipo concorrente, tra la malattia che ha
dipendente come apprendista elettromeccanico portato al decesso il de cuius e lattivit svolta
a bordo di navi militari (dato il noto utilizzo da questultimo presso la societ convenuta,
di materiali contenenti amianto nellindustria con conseguente rigetto delle domande attoree.
navale, in particolare, per la coibentazione degli
ambienti e nelle sale macchine e motori); (ii) Si tratta, dunque, di una pronuncia significativa,
nonch quello relativo al periodo di servizio posto che, da un lato, sono stati applicati
militare a Casale Monferrato (data la posizione in modo approfondito e corretto i criteri
della caserma rispetto sia allo stabilimento, sia giurisprudenziali di ripartizione dellonere della
al magazzino dellEternit); rilevando altres che prova, in una materia delicata e complessa come
detta documentazione aveva, invece, ritenuto quella in esame; dallaltro, stato accertato che
improbabile alla luce dei dati forniti - la patologia di cui causa ha trovato la propria
unesposizione nociva durante il periodo origine in situazioni diverse da quella dedotta
lavorativo presso la societ convenuta. in giudizio, tenendo conto anche della nota
diffusione ed utilizzo di detto materiale negli
Il complesso degli elementi sopra illustrati ambienti frequentati dallex dipendente in epoca
ha portato a statuire che, nel caso in esame, precedente a quella relativa allattivit presso
non stata raggiunta la prova della nocivit lazienda convenuta.
dellambiente di lavoro di cui era causa ed
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Rassegna Stampa
Diritto24 Il Sole 24 Ore: 31/03/2017
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Damiana Lesce e Valeria De Lucia
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