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w strutture soto terremot!«distrutivi ». Questo enpitoto, eke euote tra Valtro tvidensiare « limiti delle anatisi sviluppate nei eapitoli precedent, si colleen in wna tinea di ricerea di grande attualita: lo studio delle expacita i assorbimonto di elevate quantita di encrgia cineticn atiraverso mee- ‘coiami di dissipazione plastica che sfruttino le caratteristicke i utiles delle menibrature. Particolare rilievo in ques? anatisi 3 dato al caso delle strutture a tlaio in 0. ax: si cepongone, tra Valiro, gli elementi principali delia normatioa americana sull'argomento. Tl eapitolo si conclude svi- Inppendo wn metodo ai eateto dalle armature, alternative « quello tra- disionate dette tensioni anmissibili, che consente di saggiare le eapacita dissipative del tlaio investto da un torremato iolenta. Attraverso questo volume gli Awtori tentano ai fornire wn quadro farticolato¢ eoerente ‘dei eomplessi problem’ postt dal. comportamento siamico delle strutture degli edifici. Si’ preferito quindi, anche per fontenere por ragioni editriali le dimension: del colume, affrontare in Aattagio wn argomento sprcifico ma di grande interese applicatio, tralasciando alii problemi, quali ad csempio quelli relativi al compor- tamento sismico dei pont, dighe, serbatoi, cco. Queso volume ha preso lo’ epunto dalle esperionze didattiche dei corai di Dinacien delle Costrusioni tenuti in anni successivi da amnbedve gli Autori nel? Universita dela Oalabria, ¢ dalle contemporance slino- lanti esperionse teoniche vissute in quegii anni da uno degli Autor, insieme ailing. Quintino D’ Ambrosio, presso il Proveeditorato alle 00. BP. per ta Calabria, con ing. Luigi Giangrossi in quegli anni Proo- ceditere, che qui ci 3 particolarmente gralite ringrasiares Nel ehiudero {este righe introduttive ringrasiamo infine UEditore por la cortesee pa- ionteattenzione prestatact i geom. Angelo ¢ Gianni Vetere per ta eola- borasione jornitact nellelaborasione gration delle igure. Mario Come, Giorgio Lanni Napoli, 30 giugno 1979 INDICE Prrefazione Cap. 1 = ELeMENrt Dr INGHGNEEIA sismica. 2. ett L, Genni di sismologia . . . . . see ae 1, Aspetti generali dei terremoti 2.2 6s 1.2, Caratteri delle onde sismiche ©... ctr 1.3. Rilevamento dei movimenti telluriei . . . . . « . Dinamiea sismiea deloseillazione semplice © spettri di ri- fopocta ters a tterer oat greece er eee ee 2.1, Introduzione Beare eeu ei 22. Lrequasione del moto... . ee 2.8. Oseillatore semplice senza dissipazione. Vibraziont 24, 25. 26, 24. 2.8. libere . Sarre eerie Risposta ad ‘un impulso |. Sere Carico arbitrario. Integrale ai Duhamel Oseillatore semplice con dissipazione. Vibrazioni beret eat gee eet Risposta ad wi iimpulso, Integrate di Duhamel Risposta sismiea del oseillatore. Spettri di risposta Alterazioni dello spettro di risposta per effetto della geologia locale 2.2 ee eee Riffetti delVinterazione suolo-struttura .. . Lo spettro di risposta della attuale normativa anti- sismiea italiana... . - feiss ra wr sp. 2 = StaMIcA B DINAsIICA SISMICA DEL sISTEAM stRUT- 4A, La valatazione degli effetti del sma attraverso i TuRAc RLASTICT pen pag ae contributi dei modi prineipali ss. pag. 124 5. La vertion dinamica al sizma secondo lo normati Parte T; SISTEM STRUTTURALI A MASSE CONCENTRATE. . 5 49) Sgr h a Ae tease SECA Sea ieeraEnaea ig eee tages nears Un etempio di analisi dinamica ai telaio shear-ype + 127 2 Un esempio di anaiisi modale con slaboratore eet. 2, Statica dei sistemi strutturali a masse concentrate * 51 tronico se » 181 2.1, Stati di deformazione localie nodali . . . . 2.» 51 Os Cora Ri enter a Colla GlesDoe Chek vicOeo a aoa Lo 2.2, Stati di sollesitatione Jocali ¢ nodali ...... 5 St Parte I: SwTEME SIRUITURALI CONTINUE. os... . ow 2.3, Woperatore ai rigidensa s,s... ) Alcuni esempi di costruzione diretta della matrice 5. Premesss fe eee gles ESSERE SESE 2 aa esa a a) Tl portale 2... eee ee on 62 cae Reece seednaea caecase eee Ae ae 8) M1 telaio ahearsype 2! poateaacce 6.1. Richiami di statica dei sitemi continal . . . . . . om 2.4, Lielomento trave e la struttura disartiolata. |.» 68 6.2, Le oseilasiont ibere det sistemi continu’ |...» 145 2.8, Lioperstore ai congruemm .. 2... 2.02. 8 TL 63, Dinamica sisnica def sistemi continu... . « + our 2.6. La costruzione automatica della matrice dl rigdexza » 13 : . Statlen siomiea at aleunt sistem! strutturall continul . + 2.7. La costrazione automatica della matr Seca revere eeioscecmsteceicand i nei telal a maglle rettangolarl ~~ eis rat Premoien creer eee eee ae + uo 28. La matrice di lessibiita. 0s. 72, 11 sltema aceopplato telalo-parete rer) 4) Tela sheariype. sss + st TS. La parete con aperture... 0s © 16 by cataranu trae ear sae ar ES + 88 a oteca tna Dips ci emits iene at eat cas core 8, Dinamica sismiea dl aleuni sistem steuttr + 104 ‘solo foree onizzontall. vs ss Lo eT Au aS a 3. Dinamiea dei sistemi strutturali a masse concentrate.» oo 8.2. Lo mensola a deormatita fettente) eee . La mengola con massa concentrate in sommit. + 168 3.1, La matrice delle masse. . . . . aaa ee 8.4. La mensola a deformabilita tagliente ...... » iL 3.2. Le equasioni del moto di un sltema struttarale a gradi di libertd, privo di dissipazione . .. . - + 98 Grae ee eee reece rg 3.3. Oscllazioni Ubere in assonsa di dissipasiono ||. + OT ae ea re pease et77 3.4. Le oncilasioni forzate > 108 ' 3 Seen i Prememe dete eer ceercr eater sae sam 5.6. I ealeolo degli antovalori di una matrice » + 109 +s 4, Dinami : i peace eee eas ee 2.1, Gil organism strutturali a doppia orditura di tela » 178 2.2. Gli ongunismi strutturali a pareti ed a pareti-tlat + 183, Genenits. 6.2 ee : + us 95 Gl inrpalcnal ean Hr Ine NIGES : + 01 Bquazioni del moto del sistema strutturale inveatito ln sista SSS etree + uo 3. Analist spaziale del complesso strutturale ... + 198 43. 1 ealeolo explcito dei fattori di parteciparions |.» 322 8.1. Considerazioni preliminari .. . . . . paareeerett 103) 3.2. La matrice di rigidezza globale o lo matrici di riparti- zione del complesso spaziale ... 2... 3.3, Un procedimento di ripartizione di piano per strut- ‘ture di controvento del tipo pareti tagliant! 3.4, Cenni sull’analisi dinamiea del complesso spaziale 4, Problemi inerenti alle strutture di fondazione. . . . 4.1, Considerazioni introduttive. Strutture di collega mento... - 6 eer 4.2, Problomi specifici di verifica antisismica per fonda- zioni superficial. 2... 2. 2 ee Richiami sulla valutazione della pressione limite sal piano di fondazione . Pi a) Rottura globale 2... 22. 2. fp) ettare|ocmioje eae ee ter eet Bifetti delle azioni sismiche nella valutazione della, pressione limite... . . ness 4.8, Problem specifici di verifica antisismiea delle fonda- rion eutpall deer aaa treet e-te tr) Richiami sulla valutazione della portanza limite del palo per carichi vertical. 4a) Terreni ineoerenti. 2. 2. 2. ss 1) Perreni eoosivi Qualche considerazione sugli effetti delle azioni si- smiche sulla portanza del palo... . - Portanza di un gruppo di pali Ripartizione del taglio globale tra i pal torsione di una palificata .... ss Ripartizione dello storzo verticale tra i pali, Centro elastico della palifleata Varifiche del polo... 4.4. Il problema dei codimenti sotto azioni sismiche Cedimenti per compattazione di strati di materiali incoerenti eciolti. .. 2... es 5 Liquefazione di sabbie sature. 2... 2 ee che sulle opere di sostegno. . . - + 4.5, Azioni si Cap. 4 — Ir PROBLEMA DELLA DUTTILITA DELLE STRUTTURE 197 206 219 224 224 227 227 228 229 230 232 232 232 233 235 236 236 239 245; 250 250 252 255 2:1, Considerazioni introduttive sulla duttilita delle se- ioni inflesse in ea. 2.2. Progetto o verifiea a duttilita controllata delle s0- aioni inflesse in e. a. Sozioni rettangolari a semplico armatura Sezioni rettangolari inflesse soggette a sforz0 ass - Procedimenti specifici atti a migliorare la duttilita |. La comiera plastica... 2. ee . Conni sulla duttilitA delle sezioni inflesse in acciaio Una definizione conyenzionale della sieurezza al erollo sotto sismi distruttivi . 2... Bee 3.1, Coneetti introduttivi: lo schema semplificato di as- sorbimento delle energie cinetiche sismiche . . ete oe ese ona austin iii da una struttura s,s. 38.3, Tl coefiiciente di sicurezza al erollo convenzionale € il coefficiente di duttilita sismica . . . . . 4) Coeficiente convenzionale di sicurezza ‘al erollo >) Coefficiente di duttilita sismica del sistema strut- ‘Verso una progettazione dt strutture sismicamente duttili 4.1, Condizioni ottimali di duttilita, ae Meccanismi globali e meccanismi di piano. . |. La condizione di plasticizzazione simultanes. 1 ACWiiny plnatio it a ae a SNE La duttilita locale | |: La sicurezza locale in presenza di terremoti medio- deboli..... eer 42, Te norme ACT 318-77: un primo tentativo coneroto di progettazione di stratture in ca. sismicamente a ae ec act nee ae nto ultimo positive delle sezioni di innesto avi nei pilaatei . . . + Pag. 263 270 210 276 286 291 204 295 298 306 307 316 3.2. La matrice di rigidezza globale o lo matrici di riparti- zione del complesso spaziale ... 2... 3.3, Un procedimento di ripartizione di piano per strut- ‘ture di controvento del tipo pareti tagliant! 3.4, Cenni sull’analisi dinamiea del complesso spaziale 4, Problemi inerenti alle strutture di fondazione. . . . 4.1, Considerazioni introduttive. Strutture di collega mento... - 6 eer 4.2, Problomi specifici di verifica antisismica per fonda- zioni superficial. 2... 2. 2 ee Richiami sulla valutazione della pressione limite sal piano di fondazione . Pi a) Rottura globale 2... 22. 2. fp) ettare|ocmioje eae ee ter eet Bifetti delle azioni sismiche nella valutazione della, pressione limite... . . ness 4.8, Problem specifici di verifica antisismiea delle fonda- rion eutpall deer aaa treet e-te tr) Richiami sulla valutazione della portanza limite del palo per carichi vertical. 4a) Terreni ineoerenti. 2. 2. 2. ss 1) Perreni eoosivi Qualche considerazione sugli effetti delle azioni si- smiche sulla portanza del palo... . - Portanza di un gruppo di pali Ripartizione del taglio globale tra i pal torsione di una palificata .... ss Ripartizione dello storzo verticale tra i pali, Centro elastico della palifleata Varifiche del polo... 4.4. Il problema dei codimenti sotto azioni sismiche Cedimenti per compattazione di strati di materiali incoerenti eciolti. .. 2... es 5 Liquefazione di sabbie sature. 2... 2 ee che sulle opere di sostegno. . . - + 4.5, Azioni si Cap. 4 — Ir PROBLEMA DELLA DUTTILITA DELLE STRUTTURE 197 206 219 224 224 227 227 228 229 230 232 232 232 233 235 236 236 239 245; 250 250 252 255 2:1, Considerazioni introduttive sulla duttilita delle se- ioni inflesse in ea. 2.2. Progetto o verifiea a duttilita controllata delle s0- aioni inflesse in e. a. Sozioni rettangolari a semplico armatura Sezioni rettangolari inflesse soggette a sforz0 ass - Procedimenti specifici atti a migliorare la duttilita |. La comiera plastica... 2. ee . Conni sulla duttilitA delle sezioni inflesse in acciaio Una definizione conyenzionale della sieurezza al erollo sotto sismi distruttivi . 2... Bee 3.1, Coneetti introduttivi: lo schema semplificato di as- sorbimento delle energie cinetiche sismiche . . ete oe ese ona austin iii da una struttura s,s. 38.3, Tl coefiiciente di sicurezza al erollo convenzionale € il coefficiente di duttilita sismica . . . . . 4) Coeficiente convenzionale di sicurezza ‘al erollo >) Coefficiente di duttilita sismica del sistema strut- ‘Verso una progettazione dt strutture sismicamente duttili 4.1, Condizioni ottimali di duttilita, ae Meccanismi globali e meccanismi di piano. . |. La condizione di plasticizzazione simultanes. 1 ACWiiny plnatio it a ae a SNE La duttilita locale | |: La sicurezza locale in presenza di terremoti medio- deboli..... eer 42, Te norme ACT 318-77: un primo tentativo coneroto di progettazione di stratture in ca. sismicamente a ae ec act nee ae nto ultimo positive delle sezioni di innesto avi nei pilaatei . . . + Pag. 263 270 210 276 286 291 204 295 298 306 307 316 xa fa) iianted eee ee eae agers ee gear pe pag. 322 ye Nodiiae areca ea Faster ninerisrersieniri at 4.8, Una proposta di progettazione di telai in e. a, a dut- tilitd controliata 2... ee ee + 326 La valutazione della minima soglia plastica corti spondete a un determinato moceanismo ... . > 826 Tl ealeolo esplicito del coellicionte di sieurevza al erollo convensionale.... 2.2... ee #320 La soelta tra i vari meccanismi globali . ... . #381 La determinazione dei momenti ultimi di progetto» 333. U1 ealoolo delle armature... 2. ee es » 333 CAPITOLO 1 Un esempio illustrative... 2... » 335, ELEMENTI DI INGEGNERIA SISMICA Norme teeniehe per le costruzioni in zone sismiche (De- ‘roti Ministeriali 3 marzo 1975)... 2-2... » 343 Bibliografia oc eee - oy 8B Co ee LA. Aspetti generali dei terremoti . I movimenti telluriei sono dovati al passaggio di onde elastiche ‘che provengono da una zona della erosta terrestre dove si @ verifieata, per collssso di steati rocetosi, una improvvisa varlazione dello stato i equilibrio. La relativa frequenza degli eventi sismiei comporta il Verarst nel tempo di quantita relativamente grandi di energia di deformazione. Cid implica Fesistenza nella erosta terrestre di processi di secumulo 4 energia che oi sviluppano con velocitd mediamente eguale a quella che corrisponde al liberarsi di queste quantita di energia. Questi fe- nomeni sono devuti a imponenti process di continua ¢ lenta trasfor- mazione della erosta terrestre, come ad esempio la ben nota deriea dei continenti, Lo scorrimento di enormi banchi di roccia in mutuo eon- trasto, la collisione di masse roeciose di grandi dimensioni, sono allora Je conseguenze di questi processi ¢ insieme le cause dei terremoti co- siddetti tetionici. Esplosioni vuleaniche o spostamenti di masse mag- matiche entro la crosta terrestre sono poi Ie cause dei terremoti di oxi- gine vuleanica che agiscono sn zone molto pitt ristrette © quindi hanno minore importanza dei precodent Nei terremoti tettoniei collassi per effetto predominante di tension! tangonziali si presentano Tungo i cosiddetti piani di faglia cho sono To superfici di frattura della erosta terrestre. Ii dove questi piani di faglia intersecano la superficie sono spesso evidenti i movimenti e gli sgreto- Jamenti delle rocee che denunsiano i teremoti del passato. Proprio Tango i piant di faglia, talvolta anche por centinaia di chilometri, st concentrano le deformazioni o gli scorriment che si sviluppano durante Ai sisma: cosi, ad esempio, nel terremoto di 8. Francisco del 1906, la 2 lunghezza della faglia interessata dello scorrimento risultd pari a circa 300 km e Jo slittamento relativo massimo fu pari ad oltre 5 m. ‘Le varie caratteristiche dei danni arrecati alle eostruzioni dagli feventi sismici possono sommarlameate evidenziarsi, ad esempio, dalla lettura della scala Mercalli modifieata che fornisee una empirica clas- sifiea dei terremoti: essa individua dodici diverse intensiti, cos come @ riportato nella Tab. T alla fine del paragrafo, nella quale figura anche il campo delle massime accelerazioni a terra corrispondenti ad ogni grado. Una classifica pitt razionale dell’intensita dei terremoti & quella i Richter secondo oui la magnitudo Af di un-terremoto & definita come: M = log A — logw Ae w dove A & la massima ampiezza dello spostamento registrato con un particolare sismografo alla distanza di 100 km dall'epicentro del sisma, ‘ed dy lo spostamento campione pari a un millesimo di millimeteo. In pratiea per la valutazione di le registrazioni sono fatte a grande distanza dallarea colpita e pol estrapolate alla distanza di 100 km dal centro dello shock. Per una valutasione pitt precisa si mediano poi i valori di A misurati in diverse stazioni sismologiche, Terremoti di ma- gnitudo 5 0 maggiore generano movimenti tellurici sufficientemente clevati per poter arrecare danni alle costruzioni. Per magnitudo mi- nori di 5 invece si produeono diffieilmente dei danni per la breve durata del sisma ¢ i valori modesti delle accelerazioni. ‘Nei primi tempi della sismolozia si riteneva che un teremoto avesse origine in un volume relativamente piccolo di roccia profonda. Tl centro di questo volume era detio ipocentro 0 fuoco del sisma ¢ il ‘punto della superficie torrestre direttamente sopra 'ipocentro era detto epicentro (fig. 1). In elfetti sid poi constatato che Pipocentro o T'epi- centro, che vengono determinati sperimentalmente, non indicano il centro della sorgente delle onde sismiche densi il punto in cui si é per primo prodotto Io seorrimento di faglia, In sostanza Venergia liberata nella forma di onde sismiche non origina quindi da una sorgente pun- tiforme, come si ha inveee nel caso delle esplosioni nucleari sotterranee, ‘ma origina in un volume di roecia tanto pitt esteso quanto pitt intenso @ il terremoto, Se, come ragionevolmente si presume, la tensione tan- genziale che si libera per lo scorrimento nella faglia, ¢ eguale sin per i grandi che per i piccoli terremoti, V'area di seorrimento di faglia ¢ Ta magnitudo devono essere eollegate tra loro. In base a numerose analist ¢ rilevamenti degli efletti prodotti da terremoti, la lunghezza 1 della faglia interessata dagli seorrimenti sismiei pud esprimersi in funaione della magnitude I del terremoto secondo Ia relazione empiriea: Togs = 1,32 3 — 7,99 @ a in km, Analogamente Yampiexza massima dello scor~ ‘in m, si collegherebbe alla magnitudo con L espr rimento D di faglia, espress secondo Ia relazione: Fig. 1. B Si evince quindi nel complesso Pimportanza della seala magnitudo che sostanzialmente misura Parea della sorgente sismiea. Ancora, ta magnitudo pud essere collogata alla massima accelerazione orizzontale del suolo nelle vicinanze dellepicentro; risulterebbe infatti: 6M? dune <23E “ con dix espressa in em/soct, 12, Caratieri delle onde sismioho Tl moto delle onde sismicho nella crosta terrestre viono studinto ‘come moto di onde in un mezzo elastieo indefinito. Le equazioni di equilibrio dinamico di un piccolo elemento di volume sono, come & a a6 Oe TAOS + avn 20. ate) + aye a+as +e © eae a +02 4 oy We ts 0 © w sono le componenti dello spostamento nelle direzioni 2, 4,0 indica Pespansione di volume, ¢ la massa specifica, 2 @le costanti 4 ‘Tab. I. Scala Mercalli modificata Corrispondenti Denominasione | valor dells Grade | del terremoto | aceclerazione mm/scet 1 | Séramentalo <26 1 | Leggerinsimo 2525 am | Leggero Iv | Sensibile 0 medioer® Vv | Forte 2560 VI | Molto forte 50-5 100 Non percepito dalle persone, Pereepito nelle case, Oscila. Oscillazione di ogzetti appesi. Risentito all'esterno; stima Sentito da tutti, Spavonto ‘ma dai soli strumenti sismici. Pereepito da persone in riposo nei piani superiori delle ease © in posizione favorevolo. nione di oggetti appesl. Vibra sions come al passaggio di au. ‘tocarri Ieggeri. Stina della urate, Talora non rieono- fcinte come terzemoto. ‘Vibrazioni come al passaggio di autocarri pesanti, 0 scoesa ‘come di una pesante palla che colpisce le pareti. Oscillazione iautomezsi fermi. Movimenti ai porte e finestre, Tintinnio 4i Foun. Vibrasiont di Vatel- lami, Nello stadio superiore al IV, serieohiolio ai pareti o di stratture in legname. dolla dizezione. Svogiia di per- one dormienti. Mov dolla superficie det liq . ‘samento di taluni dai reoipien- ti, Sposiamento 0 rovescia- ‘mento di piceoli oggett! insta- Dili, Oscillazione di porte che si aprono e si chiudono. Mo- ‘vimento di imposte e quadri. Arresto, messa in moto, eamn- Diamento del passo di orologi pendelo. fuga allesterno. Bareollare Persone in moto, Rottura di vetring, piatsi, vetrerie. Ca Guta dagli scaftali di ninnel, ro) Grado vir var Denominasione del terremoto Portissimo Rovinoso Corrispondenti valori della accelerazione a mmjsco!| 250-500 libri eco, e di quadri dalle pa- roti. Spostamnento o rotazione i mobili, Serepolature aii tonachi deboli e di murature {pe (1), Suone di campanel (chiese, souole). Storming di alberi ¢ di cespugl. Difvile stare in piedi, Risen. tito dai guidatori di auto- meal. Tromolie di oggetti:0- ‘spesi Rottura di mobili, Dan. nj ale murature tipo D(), sn cluse fenditure. Rottura di co mignoli debolisituati sul eal ‘mo ei tetti. Oaduta di into nachi, mattoni, piste, tegole, comnicioni (anche di parapetti isolate ormaménti architetto- ii). Qualeke lesione alle ature tipo O(), Formazion i onde sugli specohi ai se ‘qua, intorbidamento delle a0- ‘ue. Piccoli emottamenti e ramenti im deposit di sab: Dia e ghiaia. Porte suone di ‘campane. Danni ai eanali di inrigatione sivestiti, Risertito nella guida di auto. mez. Danni alle muratire tipe O(), evel parzial, ccuni danni a murature tipo BO), ncn tipo Ae). Caduta di wweesi ¢ di aleune parett in aiura, Rotazionoa caduta i canini, monuments, torr, serbaioi élevati. Costrazioni con stratture “in legname ssmosse dalle fondazioni so non imbullonate; pannellt delle pareti lanciati fuori Rottvra di paligzate deterio rate, Rottura di rami di al Deri. Yariasionidi portatao di temperatura di sorgenti por. zi, Cropacol nel terreno © sui ‘pendi ipidi. (wow) 6 Corriapondeatt Denominasione | valor della Grado | Jel terromoto | accelerazions a ‘mmjecct TX | Disastroso | 600-1000 | Panieo gonerale. Distrusione Aimurature di tipo De), arash danni a murature tipo C(') taivole con ello complotos feet dans mracure tipo 5BC) (danni general alo fon dasioni) Gr dan ab cr tataks Rottura 3k tubasiont totierrance.Rilovantierepac- Gi nal terreno, Nelle ate alc Iuvionalexpuisons sabia ¢ Tango, formasione ai cra teat di tain | Disstriaime | —To00 = 3500 | Dintusione ai gran_ parte dalle murat o dalle tru | ture in Tegame, con le loro fondasion: Disrunont a ae fn robuste etrattre ie igname, eon lear fondasion Bisirasione at alae sob ste stmtare in Tegname © dt onli, Gravi dans! a dighe, Brig, ‘argin. Grandi fran. Disalveamento dalle neque dt casi, nd, Ih ees Tea Mlsloe srisontls i tabla © aril slle plage owe. tient pion Rota debolmen fo davai Tolaio fortannte deviate ‘Tabasion?solterrance com: Plotamente Seon servi Disirarione presocché total. Spumante dl geen menses ‘clone Linen a siemens deformate. Oggettlanciat | XI | Catastrofies | ~ 35005000 | | XIt | Motto 5000 10000 entastrofico () A= Buon manntatto, con malta, costruito au progetto, rinforzato ai lat f legato insieme con fers, ealeostruzz0 ece., progettate per resisters fs forze lateral. B= Buon manvfatio con malta; sinforzato, ma non destinato in parti- colare a resistero a forze lateral. . © = Manafatto ordinario con malta; non eeeossivamente debole eome maneansa di tiranti agli angoli, ma neppure rinforzato, né destinato ‘8 resistere a forze onzzoutali. D = Materiali doboli, como mattoni cotti al solo; malte poyoro; manu- fatto di basse qualita, debole orizzontalmente, elastiche del mezzo, rispettivamente pari az oe ay aay ——— G 20 +») c © F indica il modulo di elastieita del materiale di eui & costituito it mezzo clastico, ipotizzato omogeneo ¢ isotropo, © » il coeffciente di ~ contrazione lnterale; il modulo ( & anche dotto modulo di elasticith tangenziale. Nelle (5) infine ‘J. indiea Yoperatore differenziale ea ele ‘ VS caitiopiiionl o Delle equazioni (5) possono determinarsi due diverse soluzioni: ‘una che descrive la propagazione di un'onda irrotarionale, o di espan- _ sione, ed una che deserive la propagazione di un’onda di pura rotazione di distorsione. La prima soluzione delle (5) pud essere ottenuta dif- grenziando le (5), rispettivamente rispetto #, y ¢ 2 @ sommando. Si allora un’equazione della forma; 1D} #-(6) ha esattamente la forma dell’equazione delle onde: Pespansione ‘yolume # si propaga pereid con velocita Vp: le onde di espansione Fengono indicate in sismologia come onde P. Nel caso piano in parti- In cui 9 dipende solo da «, ¢ non da ye %, la (8) diventa: = oe an ~ at co) costituisee 1a nota equazione di D'Alembert il oui integrate le & come & nots 8 = flo — Vat) + glx + Yee) ay + il primo termine definisee unvonda pro- 1011 secondo un'onda rewressiva. Ogni piano normale all ask cillando nella direrione « come se forse rigido (fig. 2); questi Ié superfici d’onda. Le onde sonore provenienti da una sor ‘Vialtra soluzione delle (5) pud essere ottenuta derivando, per esem- pio, In prima rispetto a se poi rispetto a y ed eliminando le fanzioue # sottraendo le due equazioni ottenute, Si ha eosi: ore Bee rev, (12 ’ ee Yeu (12) Fe 2 dove: it as) fe oe w-VE ay, e Te (12) rappzesentano Peaquazione del'onda ai rotazione o onda 8 che si propaga con velocita Vs. Nel caso piano, in particolare, Te (12) rap- presentano un'onda di taglio: ognuno dei piani normali allasse 2, ad esempio, oscillerds strisciindo su se stesso (fig. 3). Gli spostamenti av- vengono quindi trasversalmente alla direzione di propagazionc. Se il mezzo indefinito @ limitato da un piano e quindi costituisce ‘un somispazio, ai due tipi di onde P e 8 prima considerate si associa ‘una terza onda, dotta onda R di Raleigh, il eni moto interessa parti colarmente una zona del mezzo in prossimita del piano limite del semi- spazio, TI moto di una particella associato con onda R 2 costituito di due componenti, orizzontali e verticali, che si smorzano con Ia pro- fondita. Il confronto tra le velovitd delle onde P, 8 ed R in funsione del coefficiente di contrazione laterale del mezzo, @ riportato nella fig. 4 ‘Da questa appare come Je pid veloci siano le onde P, poi le 8 & infine le 2. B possibile allora immaginare come da una perturbazione Fig. 3 Pig. 4. punto distante dalla sorgente, giungeranno dapprima le onde P, poi Ie onde Se subito dopo le onde R che sono quelle di ampiezza pit levata, Gli intervalli di tempo tra gli arrivi diventano maggiori col ‘rescore della distanza dalla sorgente. Nella realta, a causa delle diso- ‘mogeneit’ del sottosuolo, il moto delle onde sulla crosta terreatre, anche se originate da una sorgente localizzata, 0 molto pit complesso di quello ideale prima considerate. Nondimeno, proprio le soluzioni ele- ‘mentari, applicate peraltro alla soluzione dei casi pitt complessi, hanno consentito Lo sviluppo della Sismologis ¢ della Telesismologia; la col- ocazione geografiea della zona dove ha avuto origine un terremoto ceffettunta, ad esempio, attraverso la registrazione ¢ la misura delle ca- ratteristiche delle onde P, S ed R in varie starioni. 1.3. Rileoamento dei movimenti teturiet La misura dello accolerazioni, veloeita © spostamenti del terreno, al passaggio delle onde sismiche, costituisce un problema base per VIngegneria Sismiea. Di norma tali valutazioni sono effettuate misu- _ Fando le aecelerazioni con strumenti opportuni detti accelerometris poi, mediante integrazioni successive, si detorminano Io velocit’ ¢ gli spo- stamenti corrispondenti. E molto pit facile infatti valutare Parea sotto tuna curva, anche se pinttosto complessa, che individuare con analoga | recisione Vinelinazione della tangente alla curva stessa. ©, Oltre alla valutaziono delfaceelerazione massima, che pud for- hire indicazioni sulle forze @inerzia che durante il sisma colpiseono fina costruzione, anche In conoscenza. della massima velocith attinta durante un dato movimento tellurico & molto utile in Ingegneri ‘Sinica perché susistono importanti correlazioni tra questa, velocita & “il dunno strutturale. La velociti massima a terra pub essere cos! c0l- 10 tegata con il grado di intensitA sismica della scala Merealli modificata ¢ cid non deve sorprendere per il diretto legame tra velocita ed energin. ‘Anche il diageamma degli spostamonti ha grande interesse pratico ad esempio nella verifies sismica di grandi opere di ingegneria quali dighe, Tunghe condotte, eee. Tino schema di accelerometro @ illustrato nella fig. 5. Una massa m& vineolata elasticamente alla scatola in cui & contenuta ehe, a sua Volta, é fissa a terra. Le quantitA K ¢ ¢ indicano rispettivamente la Higidita della molla elastien © Ia viscosita dello smorzatore che cotle- ‘gano Ia massa alla seatola dello strumento, i sistema di forze che agiscono sulla massa m eostituito dalla forza di richiamo clastiea K(X —) e dalla forza ai smorzamento eX — #), oltre, ovviamente, alla forza di inerzia. Si 8 indieato con X fo spostamento della massa m rispetto ad un sistema inerziale di ri- ferimento e con « lo spostamento della scatola, ciod Jo spostamento del terreno cui essa & fissata, Naturalmente a differenza X — s rap- presenta lo spostamento relative della massa m rispetto al terreno, Spostamento che viene registrato dallo stramento, L'equazione del moto aim é allora: — W(X — 5) mi as) o(X — 5) Se indichiamo con: e=X- Jo spostamento rolativo della massa m rispetto alla seatola, Pequazione diventa: nd + cb + ke = — mi az) Immaginiamo ora che il terreno su cui poggia lo strumento si muova di moto armonico semplice © che quindi risulti: a(0) = Asin ot as) uu 4a sostituzione della (18) nella (17) fomisee ad integrazioni effet uate, la risposta stazionaria dello strument a(t) A" ___ sin ot — 9) (19) hee ree ¢ 5 oat a (20) SS ett Se ria ae ee eee a oe ee ee ee si ha infatti, a meno delangolo di fase g: i A 2) = — a a0 (21) Val + tr Il fattore di proporzionalita tra la registrazione effettuata dall’appa- recchio © Puccelerazione a terra dipende quindi dal perfodo dellos azione del terreno. La progettazione di un buon aecelerometro deve percld rendere la registrazione dello strumento quanto pit. possibile indipendente dalloseillazione det terreno. Se allora Ie molle elastiche dello strumento sono molto rigide, In quantita r che figura nella (21) & molto piccola: il movimento registrato si pud quindi espzimere con buona approssimazione vome: at ay a. Hess iw (22) ed il moto registrato diventa quindi una misura diretta dell'acceleras Bite + frm Tha vos attenute con lo regetraciont dalle soaeern- "toni, vengono ricavati con tecniche opportune, mediante applicazione dei ealcolatori elettronici, i dia it ici, i diagrammi delle velocita e degli spostamenti del terreno durante lo svilupparsi del terremoto. La fy. 6 fornisee un Qsempio del variare delle accelerazioni, velociti e spostamenti oriz~ Ontali del terreno nel tempo per il grande teremoto di Parkfield del _ A causa del costo relativamente alto degli accelerometri e'@ stato '# di rilevamento pud essere allora realizzato ere allora realizzato adottando un punto vista completamente diverso dal precedente: ei si basa cio? sullidea 1on misurare Peffettive movimento del terreno ma invece di misu- a2 rare direttamente gli effetti di talo moto su partealari model strut- tural Solla base di queste idee pud essere realizato un analizzatore 4 vibrarioni costituto da una serie di travi a mensola, di diverse pe odo fondamentale, aventi tutie Io stesso smorzamento, TI moto Of tutti questi elementi elastici viene poi registrato su un tam accelerazione (9) oh velocits’ —_(in’sec) spostamento (in) 4—f—_1+—_+—_1. i tempo (sec) Big. 6. ato some nna serie a model ts strumonto pub allor esere interpreta some a trie A model Anam arta eh enpron tt i ba dl peo propio sincontano nelle vwtareeletive Ura ids simtta ® partial thente important in Tngegnetia Sanica ecreisponde con tomatic dell apettro di risposta In termini spostamnento (wd par, 2.4). 2 Dinamica sismica delloscillatore semplice © spettri di risposta 21. Introdusione ‘Un problema preliminare dell’Ingegneria Sismiea & quello della valntazione degli effetti dei terremoti, eorrispondenti ad un determinato livello di intensita, su modelli strutturali clementari, Da questo tipo i analisi potranno scaturiro sin rappresentazioni sintetiche del terre- ‘moto stesso — che evidenzino sia le accelerasioni massime che il con- tenuto di frequenze degli scuotimenti sismici —, sia valutazioni degli effetti del sisma considerato sulle costruzioni reali, Proprie per questa, scopo si esaminerA ora la dinamica sismica delPoseillatore semplice costituito dall'assemblaggio di una massa, una molla elastiea ed uno smorzatore che vogliono rappresentare lo tre caratteristiche dinamiche cessenziali dei sistemi strutturall reali, cio Pinersia delle masse in gioco, 1a loro reattivita alla deformazione o la loro capacita di dissipare energia durante i moto. 2.2, Dequazione del moto, Lo schema strutturale della fig. 7 & detto in Ingegneria Sismiea oscillatore semplice: la massa m & concentrata nel traverso, infinita- mente rigido rispetto ai ritti, i quall eostituiscono, nel loro complosso, un vineolo elastico di rigidita &. 8 inoltre presente una resistenza seosa, proporzionale alla velocita # secondo una costante di viseos ¢. Se allora #(d) rappresenta una generiea forza eccitatriee applicata sul traverso, per lequilibrio al generico istante f, si avr: PY) =F 4 Pet Fe (23) dovo Fy Fe ed Fy rappresentano le reazioni del sistema, rispettiva- mente di natura inerziale, elastica, dissipativa: Fe=mi; Fe=ke; Pe (ea) Allora Pequazione del moto della massa m &: Fw (25) Se, invoce dell'azione F(), la base delloscillatore & investita da un sisma, allora, con riferimento alla fig. 8, sia 4(t) il movimento tellurieo assegnato del suolo e a(t) lo spostamento relativo del traverso rispetto al suolo. To spostamento complessivo X(t) valutato rispetto alla terna, fissa OXY della figura sark: mi} oa + he X(t) = 9) + at) ‘La reazione di inersia della massa m dovrd essere valutata ut alla terna fissa OXY © quindi attraverso Vaccelerazione assoluta: Raita en mentre la reazione elastica @ Ja reazione viscosa vanno valutate consi- Gorando Jo spostamento # la velocit’ xelativa 4. Le equazioni del ‘moto sono allora: mX + cb + ke =0 8) ovvero: mii + ob + kee = — mi @29) stu Fig. 7. Fig. 8. i evince quindi che Peffetto del sisma sulla massa m dello schema strutturale considerato si traduce in una forza eecitatrice Fs(t) applicata al traverso © pati az — mit) (60) Flt) Prima di esaminare in dettaglio la (29) © quindi passare alla, valuta- ziono dogli effetti dol sisma sul xemplice schema strutturale eonside- rato, si esaminano aleuni problemi dinamici particolari ehe verranno in seguito utilizzati nelPanalisi dolla risposta sismica della struttura. 2.8, Oscillatore semplice senza dissipasione. Vibrazioni libere ‘Lrequazione differenziale del moto conformemente alla (25) &: mé 4 ke (a1) Ves (32) So si pone: Pintegrale della (31) che soddisfa alle condizioni iniziali: fea = i Ene ae (ss) 4) 11 moto armonieo somplice & rapproentato nella fig. 9 Jo nella fg. 95s definito come: i Cee 2a oe (35) Liampiezza R del moto & invece ovviamente: a ae yr R= (= + =) (6) 1a frequensa cclion {del moto Qi reciproco del periodo 1 e quindi f-P-2 sn) Rieposta ad un imputse na ulile expressions approssimata della vaposta del sistema ad aaa F() di brevissima durata 4, civé con < T, pud essere fa- simententrat aera a(t). Cairne una tr dear \@) del tipo riportato sulla fig. 10 in eui t; & appunto piccolo rispetto 87, Possimoallom pensare che durante il tempo fons ha tna ar Salone sgicativa dls yosione tela masa na slo ua vv 6 di yeloith Az. Hata pub valutara attrsvmo.Tappleaion teorema delPimpuko 6 quind! mediante la const ft mai =| ° F(rite 8) 16 _Allora subito dopo ehe & trascorso il tempo fy la posizione a(t) della massa m pud ancora essere valutata con la (34) dove deve porsi a= tf"reoe (69) sao “pete (40) cr ax sabolf sna Fig. 10. Carivo arbitrario, Entegrale ai Duhamel ‘Se la massa m delPoseillatore @ soggetta ad una forza F(t) che agisee eon una arbitraria storia di carico, si pnd ancora esprimero In risposta (t) attraverso una espressione semplifieata che adopera la (40). Sup- poniatno che il carieo assegnato possa essere diviso in una suocessione i impulsi di breve durats, come illustrato nella fg. 11 e consideriamo ‘uno di questi impulsi che termina al tempo t e che ha durata dr. Li tensita di questo impulso & P(r}dr @ il contributo dr che ess0 di al moto a(t) pud valutarsi con il differensiale della (40): ax(t) = P(e sin of te (ay dove #! 2 un tempo, a cui corrisponde dr, contato dopo che & trascorso il tempo . a Se esprimiame ¢ cor si ha ancora: oy anit 1) = seo sin oft — rar (43) Fig. Ya (4) mpprsenta In pre dello vispota dna dl stem che seatrsce da ok impel slerentare Bee ce ha agit per ta tente ar slepoea Ta insta tale prod dalfintrn str i erto 20 eae ota soma ei tes gpa iere 4ali che slomecortcone a stoi i earce Poh, Quit negra Ja (43) ai ha lo spostamento al tempo t: ied ay P(e) sin» (t — r)ar La (44), che & nota come integrale di Duhamel, pud perata per valutare la risposta di un qualunque sistema elas ad una assegnata storia di carico. 24. Oscidlatore semplice con dissipazione, Vibrasioni libere ‘Le equazioni «tel moto sono in tal easo: mn + 0b + kv = 0 18 ait H+ oxd + otf = 0 (46) pares fo = = an Vintegrale generale della (46), per ragioneyoli quantita di smor- zamento, & ft (A sin ond + B 008 ont) (as) a) dove «, pulsazione smorzata, vale: ote (a9) Os ‘Se vogliamo ehe siano soddisfatte le condizioni iniziali (33) si ha alloras zy eel ate sin ont + 29008 ed) (60) Come & noto la (50) rappresenta un moto armonie» smorzato di periodo: Sx (1) ! | igs = come rappresentato nel fig. 12, Si ossorvi che durante le vibrazioni smorgate il periodo 7, si mantiene sempre pari al valore (51) ¢ che il rapporto tra le ampiezze del moto per due sueceasivi cell & costante, TL logaritmo naturale di questo rapporto & detto deeremento logaritmico fe vale: i =n an ae 62) 19 Tleoefticiente £ viene detto fattore di emorzamento relative allo smorn- mento critico, ¢ vuole esprimere lo smorzamento interno della strut- tura idealizzata dalloseillatore semplice. 1 valori del fattore di smorza- mento corrispondenti alle vibrazioni di strutture in acciaio o in eak estruzz0 armato che non comportino fenomeni di plasticizzazione, variano tra P1% 0 i 5%, Risposta ad un impulso. Integrate di Duhamel In perfetta analogia con quanto svolto per il caso dell’oscillatore senza dissiparione, se agisce un impulso del tipo diseusso al paragrafo 2.3, il moto z(t) si pud esprimere come: 2) eetainet |" Fone ay © la risposta ad una generiea storia di carico @ rappresentata dallinte- grale di Duhamel: wo - Peete sin on (¢— rae (64) 2.5, Risposta sismica delVoscillatore. Spettri di risposta La risposta sismica delVoscillatore pud essere facilmente ottenuta. attraverso Vapplicazione dell'integrale di Duhamel; basta infatti so- stituire ad F(z) Pesprossione (30). Si ha alloraz a) zf (re gin oy (t — par (55) exo Se indichiamo Vintegrale che figura nella (55) eon V(Q), 80 cio? si pone: VQ = [see F sin 0, (¢ — eye (66) ‘si ha che Ja risposta sismica delPoscillatore @ fornita da: a) vo (7) funzione deli'input. sismieo: 5 O ad a aL © quindi avremmo: Hemax| = 00 |r| (63) Hmax| = Se (64) Si noti che la (64) non esprime Veffettiva velocitA massima raggiunta dalFescillatore in quanto, per il persistere dell’eccitazione sismica, non @ detto che lo spostamento sia nullo quando Voseillatore attinge la ‘massima velocita. ‘Vequazione di bilancio (62), @altra parte, centra Ia sostanza del fenomeno fisico in quanto fa riferimento a due situazioni opposte, quella di massimo spostamento e quella di massima velocita, ¢ traseura sole i fatto che, nel passaggio tra queste due situazioni, il sistema pub ‘aver assorbito 0 ceduto dell’energia al suolo. Confronti tra Fespressione della velocita massima (64) e quella effettiva che si ottiene integrando Pequazione del moto, dimostrano che la (59), detta talvolta psewlo- velocitd massima, fornisce una valutazione accettabile della velocita ‘massima del!oscillatore. Ulteriori importanti considerazioni a commento dolequazione di bilancio (62) verranno sviluppate al Cap. 4. Dalla (59) risulta che la velocita spettrale dipende da tre fattorl: 4) le caratteristiehe del movimento tellurieo; 6) il parametro di smor- zamento della struttura; ) la pulsazione proptia del sistema, Allora, per ogni assegnate input sismico © per ogni specifieato parametro & i smorzamento strutturale, & possibile valutare Ia velocit’ spettrale Sy come funzione della pulsazione propria della struttura ovvero del periodo proprio 7. Una prima analisi di questo tipo é riportata nella, fig. 13 che rappresenta le curve delle velocita spettrali corrispondenti al terremoto di Hl Centro (California) del Maggio 1940. Le aguzze punte ¢ le profonde valli nel diagramma sono in efletti dovute a riso- nanse Joeali nella registrazione del movimento del terreno. ‘Tali irre- golarit’ non sono di grande significato © possono essere eliminate. ‘Modiando gli spettri di risposta delle registrazioni di vari terremoti, normalizzati tutti ad un'unico livello standard di intensita, possono rieavarsi spottri di risposta convenzionali dt riferimento. Cosi, ad esem- pio, uno spettro medio di velocita 8,(7) aggiustato allintensita sismiea del terremoto di HI Centro e che regolarizza lo spettro precedente della fig. 13 @ riportato nella fig. 14. Lo spettro di risposta S,(w), relativo al fattore di smorzamento nullo, non @ solo una rappresentazione sintetica della risposta al sisma, ai strutture elementari ma eostituisce anche uno strumento importante per la definizione delle caratteristiche intrinseche dell'wccelerogramma, Infatti, se in corrispondenza di un assegnato accelerogramma é(0) ri- Portiamo in diagratma per vari valori del periodo proprio 7 la quan- titas Fa) =|(["ite sin onde} + (f"5¢0 om nas} (65) ovvero: 2 is ce i il cosiddetto spettro Ser eae | Sr a a a ee S44 perio (see) Fig. 13. ee st Le. | pont ‘ periodo tsee) ig. a ea ee a cagamnn Fe) ar ec tea Ce al cide con la funzione So(o) definita dalla (59) e caleolata per € a Tnfatti se indichiamo con E(w) Penergia totale (somma di quella ci- ellie 23 netica € di quella potenziale) assorbita dalloseillatore al tempo : Blo) = 5 min) + Fete (66) (z) sim co(hh — rd 40 = [i cos 4 — yee en ‘si ottiene dopo qualche passaggio: Fo => al(fi i) sin oa) + (fe cos nae} (68) Poiché a partire dallstante t, in pot Penergia delfoseillatore rimane costante possiamo scrivere, nello stesso spirito approssimato della (62): Blo) = 5 hey (69) tua = \/% te) 70) Bolo) = Ve (my) Confrontando la (69) con la (65) si ricava subito dalla (71): e quindi: Selo) = Flo) (7a) Lo spettro di risposta S,(o) delloscillatore non smorzato é dunque rap- presentativo del contenuto di frequenze del terremoto; in particolare, Per la (71), i suoi picchi evidenziano i periodi propri degli oscillatori che assorbono durante il sisma le maggiori quantita di energia. A partire dai diagrammi della fig. 14 @ possibile ancora valutare anche le massime accelerazioni assolute mar delloscillatore, se si fa qualche approssimazione nello stesso spirito della (62). Infatti se si truscura Veffetto della dissipazione, dallequazione del moto: mi + ke = 0 (73) ey si deduce che, negli istanti in cui in valore assoluto & massima, In x deve risultare anche massima, in valore assoluto, la X ed inoltre che deve lero ln rehsione: ~ ok Fon oy (Rael = fraae aie |Emac] = @#[tmax| = 5 (75) Se entity elena ree nas, ee a gen Ce ten pe Hest re ea Le ee tga ie He ee aa cl mph et a Ee a a neat beriode (S00) Fig. 15. Si osservi che le varie curve tendono, per T—-0, ad un unico valore della accelerazione: questo valore corrisponde ovviamente alla massima ‘accelerazione del terreno in quanto il caso di T = 0 & quello delPoseil- Tatore infinitamente rigido © quindi con spostamenti nulli rispetto al terreno. ' Gli spettri di risposta Sq costituiscono uno strumento di grande ‘utilita per le verifiche strutturali. Tnfatti moltiplicando il valore della 25 massima accelerazione assoluta por la massa dell'oscillatore si ottiene Ja massima forza Winerzia a cui per effetto del sisma la struttura & soggetta. M’esame degli spettri di risposta Sq eorrispondenti ad un assegnato terremoto rivela dunque immediatamente quali oscillatori semplici sono pid vulnerabili sotto Yazione di quel terremoto. Per il sisma di El Centro, ad esempio, dalla fig. 15 si ricava che Ie strutture pitt vulnerabili sono quelle con periodo proprio di eirea 0,8 see., mentre Jo stesso sisma produrrh su strutture pitt flessibili (7 > 0,3 sec.) ef- fotti trascurabili, beriodo see) Fig. 16, La fig. 16 illustra poi Veffotto della magnitudo dei sismi¢ della distanza tra Pepieentro ¢ Voscillatore. Le varie enrve riportate in fig. 16 sono rappresentazioni regolarizzate dello spetéro di rispasta di velocita AelVoxeillatore con smorzamento zero. Ksxe mostrano che un piccolo terremoto vieino pud avere un effetio pitt violento di un grande terre- moto lontano sm struttnre rigide, cio caratterizzate da piccoli_valori del periodo fondamentale di oscillazione; il eontrario si verifiea invece per strutture flessibili. La curva A della fig. 16 fornisce lo spettro di risposta per un sisma di clevata intensita registrato a 40 km cirea di distanza dall’epicentro; la curva B, lo spettro di risposta. relativo allo stesso sisma registrato alla distanza di 110 km; la curva C rappresents, invece lo spetiro di risposta di un sista registrato alla distanza at cirea 13 km ma di lieve intensita (41 — 5,3). ‘Lanalisi svolta ha mostrato come gli spettri di risposta forniseano ‘una importantissima rappresentavione del terremoto dal punto di vista dell’ Ingegneria Sismica, Gon essi infatti vengono immediatamente evi- 26 denziate le strutture pit vulnerabili per un certo tipo di sisma. Con tall premesse @ spontaneo allora domandarsi se @ possibile, per una gona geografiea, individuare una faseia di spettri di risposta, tutti re- golarizzati ad uno stabilito livello di intensita, che possano mediamente Tappresentare lo spettro di risposta del terremoto convenzionale standard ‘earatteristico di quella zona geografica. Si intends che spettri di ri- sposia regolatizzati ad uno stesso Tivello di intensit sono quelli che corrispondono ad accelerogrammi diversi ma con eguale accelerazione -jmassima, Numerosi studi compiuti attraverso la sovrapposizione di peti di risposta di terremoti diversi ma dello stesso livello di intensita, ‘Aimostrano che, se le situazioni geologiche locali non sono molto diverse ‘ose anche le distanze degli epicentri dalla zona di rilevamento non sono i ordine i grandezza molto diversa fra loro, gli spettri di risposta if & UM eos Soe L : | , | — . periedateec) . i ig. 17. corrispondenti risultano di norma abbastanza racvicinati, Nella fig. 17 fe ripurlats un fascio di spettri di risposta, normalizzati ad uno stesso livello unitario di intensita, corrispondenti a rilevamenti effettnati su terreni molto consistenti: tutti denunziano una esaltazione delle oseil- lasioni per periodi compresi tra 0 € 0,8 secondi circa ¢ quindi che git souotimenti sismici contengono predominanti frequenze elevate. Se in- ‘yeco tra la roecia eompatta di base e la superficie sussistono depositi di roceie seiolte poco consistenti, gli spettri di risposta presentano grande spersione ¢ valori elevati delle accelerazioni spettrali si hanno in una fascia di periodi molto ampia, fino a 2-3 secondi almeno (fig. 18)- Sulla base di questi risultati, pud allora pensarsi, per il easo di terreni rocciosi 0 molto consistenti, di fissare uno spettro di risposts, standardizzato ad un livello unitario di intensita, Ia cui forma sia in igrado di rappresentare il contenuto di frequenza medio di un sisma con ¥ venzionale di riferimento. Per ogni fissato livello di intensita del ter- remoto, le accelerazioni massime subite dalVoscillatore andranno rap- portate allaccelerazione massima a terra, corrispondente al valore di Sq per T=. Tale spettro di risposta costituird lo spettro base: & evidente che Ie onde sismiche che si propagano negli strati profondi di roceia presenteranno un contenuto di frequenza simile a quello riscon- trabile su banchi di roceia affioranti in superficie. La fig. 19 illustra (tratto continuo) lo spettro di risposta standard di base relative ad ‘una certa zona geografics, Fig. 18. ‘Nel caso invece in cui la stratigrafia del terreno indiehi la prosenza i depositi di roceo sciolte poco consistenti posgianti sulla roccia ai basey lo sper i rispostarlevabile in sper si presenter, defor mato rispetto al primo come illustra il diagramma tratteggiato della Sst. Selo poste sare nn sete apart randard 4i base, nel caso in eui gli strati superfieiali del terreno sono costituitt a rocee seiolte poco consistenti occorrerh valutare gli effetti di filtro esercitati da questi deposi 28 un certo contenuto di frequenze ed esaltame alte. B importante allora wi jae ai acqusire im quadro pik completo della questione,esaminare Sia in dettastio il problema deliniuenza della geologia e” geotecnica pee sulla forma dello spettro di risposta superficie. Buccessiva- vents una volta completato Tesame di questo problema, si forni re apettno di risposta di base convensionale proposto dalla attuale wpativa italiana, fseato al livelo di intensitA delle zone sismicho di refine « secotda categoria. Le ecnsiderasioni svolte consentiranno di Paar I nignifcato © le approssimazion’ insite in questo spettro con- wenzionale di isposta. 2.6, Alerasioni dello spettro di risposta per effetio della geologia locale Un esempio abbastanza recente dell’elfetto delle caratteristiche Iocali del terreno sullo spettro di risposta, pud essore rilevato dall"esaine dei danni provocati alle costruzioni nel terremoto di Caracas in Vene- zucla nel 1961, Nella estremita orentale della cittd, dove la stratigratia Gol terreno denunsiava la presensa di un profondo strato di materiale incoerente per uno spessore variabile tra 100 ¢ 200 m quattro edifiei ‘multipiani erollarono ¢ i] danno stratturale per tutti gli altri edifiei della zona con pitt di 9 piani fu comunque notevole, Nella zona occi- dentalo della citta, anche leggermente pit vicina all'epicentro del sisna, fe dove la stratigrafla del terreno denunziava ancora una situasione fanaloga a quella relativa alla zona orientale — salvo che lo spessore dello strato di terreno incoeren;e soprastante il banco roceioso era notevolmente inferiore — non ci fu invece nessun crollo ¢ comunque {il danno strutturale su tutti gli adifici alti fu relativamente basso. Da tempo & stato riconosciuta che le accelerazioni che si sviluppano sulla superficie di depositi di recee sciolte durante i terremoti sono spesso pitt intense di quelle registrate su adiacenti affloramenti rocciosi. La questione @ ancora pid complessa in quanto sono stati riscontrati talvolta anche effetti opposti. Sostanzialmente il problema risiede nel tulty che depositi di terreni cocrenti pitt o meno compatti, ovvero di terreni seiolti giacenti su strati ci roccia compatta, alterano profonda- mente il eontenuto di frequenze e la intensitd del moto sismico di base. Ti deposito di roccia sciolta agisee quindi come un filtro che accentua Te oscillazioni sismiche che hanno certe frequenze, e riduoe invece alt Generalmente le oscillazioni lence vengono trasmesse ¢ anche ampli- flcate in superficie mentre le oscillazioni rapide sono fortemente. smot~ zate. Liaccelerazione massima assoluta superticinle dello, strato. pud risultare in definitiva maggiore 2 minore di quella del-banco roccioso profondo a seconda delle frequonzo di oscillazione dello strato ed & Seconda del contenuto di frequenze deli'escillazione:sismiea: del banco i, base, ‘Di particolare. interesse:® allora 1o- studio delle modifiche ehe subisee Io spettro di risposta, ad es. in termini di accelerazioni o di ve- 29 loct quando, Yacslerogranmma del banco di rocin profondo viene itmito con Paces ix ‘elerogramma registrato sulla superficie dello sti dat deposito che & quello ehe Intereats nelle veriteho ctruttural saminiamo pertanto, sia pure nelle sue Ii ; le sue linee pit semplici, il pro- blema della valutazione delValteraione degli apetts di risposta dovuta alla natura geologica locale. Un primo problema di grande importanza, & quello della valutazions del periedo fondamentalo ai oseillazione di ‘una stratifieazione sedimentaria, in breve del periodo fondamentale di oscillazione del suolo. Molti tentativi sono stati effettuati per misurare il periodo natufale di vibrazione di vari siti: le vibrazioni misurate erano indotte da microsismi, di origine sismic ; et , iea vera © propria, Oviginatd esploston!sottertanen a sempio nclar. Le misaasiont sono molto complesse ma in genere i valori riscontrati del periodo fon- damentale variano tra 0,2 © 4,0 secondi, a seconda della compattezza ult apestore della strat icaione pogyiata ml banc recioso profondo, Tale peviodo coreaponde u quello dele opeiaaioniovizontall prodotte alle onde di taglio che sono le pit importanti agli effetti sismici. Con- sideriamo per semplicita il easo di una stratificazione di roecia sciolta, che pensiamo poggiante su un ban- co rigido orizzontale di base. Sia Hf Paltezza del deposito (fig.20)esia 4 @ il modulo di elasticit’ » taglio della stratifieazione. Supporremo ‘ancora in questo primo esempio che i deposito sia omogeneo ¢ sia g la Pig. 20. ‘massa specifica. Le quantita @'¢ ¢ saranno quindi costanti. Se & rapprosenta la ccordinat: i aranno quindi resent i riferimento didirezione orizzontale, se il banco ¢ abbas to | i 86 i abbastanza esteso lo spostamento Predominante avverri nella diezioce oriszontale: ponendoci sul piano Gel moto ecineidente col piano del figura, nelle osilaziontoxizon- la taglio ogni punto alla stessa quota 2 si sposter’ orizzontalmente di una stessa quantita (2). L' a uma stensa quantita (a). Vequizione di equilibrio dinamico ai un (76) se (54) indica Ia tensione tan, ; jone tangenziale alla quota 2. Poiché Ia tensione £8 proporzionae allo scorrimento yes © puiché per Pipotesi cinema ammessa deve essere: a Ya = a

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