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I 4 borghi pi belli in provincia di Grosseto che forse non conosci

Sovana, il Palazzo dellArchivio in Piazza del Pretorio

Il territorio appartenente alla provincia di Grosseto con circa 229.000 abitanti, comprende lintera area posta
allestremo sud della Toscana. La sua totale estensione supera i 4.500 km e le varie zone che suddividono la
circoscrizione, sono caratterizzate da aspetti notevolmente differenti tra loro, infatti ognuna di esse presenta
le proprie peculiarit. Nelle vicinanze della costa si espande la rigogliosa pianura della Maremma, interrotta
qua e l da alcuni solitari promontori che spesso si spingono verso le aree interne, prevalentemente coperte
da colline.

Sulla fascia costiera grossetana, esistono luoghi protetti da riserve naturali, in cui cemento e inquinamento
hanno mai avuto accesso: un pezzetto di Italia selvaggia, incontaminata e poco popolata, composta da
immensi spazi in cui vivono mandrie in totale stato brado, con boschi in cui vivono daini, cervi, volpi e
cinghiali. A poca distanza, sparsi sul territorio collinare, si ergono invece splendidi e antichi borghi
medievali di impareggiabile bellezza; tra questi si evidenziano: Giglio Castello, Pitigliano, Sovana e Porto
Ercole.

Giglio Castello: una perla nel Tirreno


E piccola frazione situata nel comune dellIsola del Giglio ed anche il suo centro abitato pi antico. Il
borgo circondato da massicce mura del Medioevo. E inerpicato su unaltura a quattrocento metri sul
livello del mare e dal porto si pu comodamente raggiungere in bus. Si arriva in breve tempo a destinazione,
trovandosi a camminare tra strette viuzze che scivolano sotto antichi archi e notando qua e l i numerosi
scalini per accedere alle abitazioni.
Si pu inoltre ammirare limponente Rocca Aldobrandesca (o Pisana) del XII sec., ultimamente chiusa al
pubblico per interventi di restauro ma visibile dallesterno. Infine, non rimane che concedersi qualche
passeggiata percorrendo il sentiero esterno alle mura: lasciandosi accarezzare dal vento, si pu ammirare il
paesaggio mozzafiato sottostante: il Mar Tirreno con lisola di Giannutri Montecristo, Elba e Corsica.

Maggiori informazioni sullIsola del Giglio e sullarcipelago toscano le trovi qui.

Pitigliano: la piccola Gerusalemme


E un suggestivo luogo costituito da gruppi di case che tendono a confondersi con gli strati di roccia su cui
poggiano: un borgo indimenticabile, nonostante non custodisca monumenti di particolare importanza. Il
centro storico, costituito da caratteristiche abitazioni scavate nel tufo, anche conosciuto con il nome di
piccola Gerusalemme': vi risiede infatti da secoli una comunit ebraica da sempre perfettamente integrata
nel contesto sociale.

Mentre si raggiunge questo stupendo luogo arrivando dal mare, si possono notare le tipiche costruzioni che
spuntano da un ampio sperone di tufo proteso nel vuoto. E sicuramente una delle pi belle localit artistiche
toscane e italiane, ricco antichi monumenti costruiti tra il periodo medievale e il 700. Qui si possono
visitare Fortezza Orsini e Palazzo Orsini, antiche costruzioni Aldobrandesche restaurate tra il 1500 ed il
1600. E inoltre incredibilmente emozionante percorrere le vie cave, antichissime strade di origine etrusca
create tagliando la roccia di tufo.

Scopri cosa c da vedere in zona leggendo larticolo 5 borghi medievali da vedere in Maremma

Sovana: il tempo sospeso incorniciato da unarchitettura medievale


E una borgata appartenente al comune di Sorano; in passato fu un importantissimo centro Etrusco e
successivamente, nel periodo relativo al Medioevo, si trasform in una ricca e importante citt, come viene
testimoniato dai vari edifici religiosi e civili presenti in questo luogo. Allingresso del borgo si pu ammirare
la Rocca Aldobrandesca, la cui costruzione risale allincirca al XI secolo.

Visitando questo paesino in cui il tempo sembra davvero essersi fermato, si pu facilmente comprendere
quanto esso possa realmente rappresentare una rara perla di urbanistica medievale. Percorrendo la strada
principale, si arriva in Piazza del Pretorio, su cui si ergono i monumenti principali. A sinistra vi la chiesa di
S. Mamiliano (IV sec.d.C) costruita su una rovina etrusca e in seguito romana: la struttura religiosa pi
antica di Sovana.

Poco distante si possono ammirare sia il Palazzo Bourbon del Monte, sia la chiesa di Santa Maria (XII-XIII
secolo), che conserva un rarissimo ciborio preromanico. A destra si erige la Loggia del Capitano, che dal
1570 custodisce lo stemma appartenente a Cosimo I de Medici. Di grande importanza poi Palazzo Pretorio
(XII-XIII sec.) con i 9 stemmi su cui si leggono i nomi dei capitani e commissari vissuti durante il dominio
di Siena e di Firenze. Nel punto centrale della piazza, sorge il Palazzetto Comunale su cui spicca un
campanile a vela.

Se ti piace questa zona e vuoi saperne di pi, leggi anche larticolo Luoghi consigliati da visitare in
Maremma: le cave sotterranee, da fare a piedi o cavallo

Porto Ercole: la bellezza dellArgentario


Posto ad oriente del Promontorio dellArgentario e situato nellomonimo Comune, considerato uno dei
borghi pi belli dItalia; le sue origini risalgono al periodo etrusco, ma venne poi conquistato dai Romani.
Appare come un caratteristico porticciolo pervaso da antichi profumi e tipicamente popolato da pescatori
con i volti imbruniti dal sole e induriti dal vento. Il vero cuore del paese si trova per nella parte
meridionale della baia, alla quale si accede dalla Porta Pisana: si entra quindi in un groviglio di minuscole
stradine e vicoletti, sino a raggiungere Piazza S.Barbara, punto da cui possibile apprezzare la stupenda
vista sul porto.

In cima al borgo, invece ubicata unantica chiesa del Settecento: qui sono state poste le lapidi dei
Governatori spagnoli che anticamente appartenevano allo Stato dei Presidi. E particolarmente caratteristico
il festeggiamento annuale con processione in acqua, che il 2 giugno ricorda il miracolo di S.Erasmo (Santo
protettore del paese): la tradizione racconta che anticamente venne da lui calmata una tempesta per salvare i
pescatori dalla furia del mare.

Per maggiori informazioni, leggi anche larticolo Porto Ercole: le spiagge, le fortezze, i conventi e le altre
cose da vedere in zona.

Dove dormire in Maremma


Se sei intenzionato a fare una vacanza in questa zona della Toscana, leggi anche i suggerimenti sugli
agriturismi in Maremma: con piscina, sul mare, economici o di lusso: scegli quello che ti piace di pi e parti
5 borghi medievali da vedere in Maremma: mini guida essenziale

Mappa: 5 borghi da visitare in Maremma

5 borghi, anzi 6, per un percorso complessivo di unoretta e mezzo (escluso il tempo che rimarrete nei vari
borghi) per scoprire la Maremma Grossetana: un territorio ricco di fascino, dove natura, storia e leggenda
creano una trama unica al mondo.

Magliano in Toscana e lOlivo della strega


Magliano in Toscana un borgo fortificato su un colle di di ulivi secolari. Chiuso dalle mura del XIV-XV
secolo, tra le pi interessanti e meglio conservate cinte della Maremma, merita una passeggiata alla scoperta
di importanti edifici civili e religiosi: in mezzora si visita il centro storico, con la romanica chiesa di san
Martino, il Palazzo dei Priori e il trecentesco palazzo di Checco il Bello (che deve questo nome bizzarro a
Francesco Salvi, noto per le doti fisiche e la fama di casanova, che lo abit ai primi del novecento).

Lasciando il borgo, con una bella strada in discesa ci si immerge fra gli uliveti dove sopravvive ai cui piedi-
vuole la leggenda- nel medioevo si riunivano le streghe di tutta la Maremma per glorificare il diavolo:
lOlivo della strega, che uno dei pi antichi dEuropa, la cui et viene stimata tra i 3000 e i 5000 anni.
Oltre alle varie leggende, la storia narra delle sue incredibili dimensioni: nel XX secolo, infatti, la sua mole
era tale che poteva ospitare tra i suoi rami oltre la banda del paese, ovvero 40 persone con relativi strumenti,
attualmente, a causa di un fulmine, le sue dimensioni sono notevolmente ridotte.

Scansano, il vino e il museo archeologico


Scansano famoso anche per il noto vino, il Morellino di scansano. Il paese, posto su un poggio, passato
nel corso dei secoli ddi famiglia nobile in famiglia nobile, dagli Aldobrandeschi fino agli Sforza. Lintera
zona ricca di zone archeologiche e castelli.

I profumi del borgo si assaporano al di l della porta cinquecentesca: per un primo assaggio (e parere) sul
vino, rivolgetevi alla proprietaria dellEnoteca Scansanese (Via XX settembre 34); per un approfondimento
visitate invece il Museo archeologico e della vite e del vino (poco pi in l, al numero 15 di via XX
settembre). per mangiare scegliete la Cantina (via della botte 1, chiuso domenica a cena e luned).
Manciano: alcuni ristoranti
Manciano un borgo murato, con rocca del Mille, visitabile in mezzora. questa zona famosa per le Terme
di Saturnia (a pochi minuti dal paese). Se cercate un ristorante economico ma con piatti gustosi provate la
Trattoria da Paolino (via Marsala 1, chiuso il luned): troverete cucina tipica toscana e piatti abbondanti.

Pitigliano: la Piccola Gerusalemme


A Pitigliano bisognerebbe avvicinarsi al borgo di sera, quando il paese, allungato su uno sperone di tufo,
crea con le sue luci una scenografia davvero particolare. La roccia stata scavata per costruirvi case,
cantine, tombe o usata per ottenere materiale da costruzione.

Nel XV Pitigliano fu un rifugio per molti israeliti (dopo lespulsione dallo stato della Chiesa) e, per buona
convivenza creatasi tra ebrei e cristiani, si merit lappellativo di Piccola Gerusalemme: sono visitabili il
ghetto, il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno e un tempio del 1598.

Oggi qui sono rimasti pochi ebrei, ma la loro cucina tutelata dal presidio slow food La cucina dei Goym
nella citt del tufo. Degni di nota gli sfratti, dolcetti di miele e noci, e il raro vino rosso kasher Piccola
Gerusalemme, prodotto con la supervisione del rabbino. Valida per il pranzo, da accompagnare con il bianco
di pitigliano doc, la trattoria Tufo allegro (Vicolo della costituzione 5), cucina genuina con ampia scelta dei
vini: si mangia in una sala scavata nel tufo.

Sovana, Sorano e le 200 grotte


Sovana uno dei cento borghi pi belli dItalia secondo lAssociazione dei comuni italiani. Il paese,
compreso tra la rocca duecentesca e il duomo, attraversato da ununica strada lastricata in terracotta. oggi
vive di un felice rilancio turistico, grazie anche alla cucina creativa della Taverna Etrusca (piazza pretorio
16), alla deliziosa Locanda Scilla (via del Duomo 5), al pi lussuoso Sovana Hotel & Resort (sempre via del
Duomo, 66) e alla cantina Ripa (localit Podere sopra la Ripa)- con lo spaccio in via Duomo: da provare Ea,
vino IGT autoctono di qualit). Questa cantina ha i vigneti e gli uliveti nei pressi di una importante necropoli
etrusca; visitatela, meglio se accompagnati da una guida soprattutto per vedere la Tomba di Ildebranda (III-II
secolo a.C.) scavata nella roccia e con un portico a sei colonne.

Sempre in zona Sovana, da visitare a piedi o cavallo, ci sono le misteriose vie cave: un percorso davvero
interessante e suggestivo. se non le conoscete fateci un pensierino.

Pochi km pi in l trovate Sorano, che ha una bellissima veduta. Il borgo, con case medievali abbarbicate
sopra uno sperone di roccia di tufo, davvero molto bello. La Fortezza delgi Orsini, in parte trasformata in
hotel, il punto pi alto e panoramico.

A soli 5 km da Sorano c la frazione San Quirico, dove si trova linsediamento rupestre di Vitozza,
costituito da oltre 200 grotte e ambienti ipogei abitati tra il XVIII e il XII secolo a.C.: il pi vasto
complesso del genere in tutta lItalia Centrale, parte del Parco Archeologico delle Citt del Tufo. Ben
attrezzati i sentieri per la visita.
Porto Ercole: le spiagge, le fortezze, i conventi e le altre cose da vedere

Porto Ercole veduta

Adagiata sulla costa orientale del Monte Argentario, la piccola citt di Porto Ercole (abitata da 3000
persone) il secondo pi grande porto del promontorio.

Il villaggio di pescatori si affaccia su unincantevole baia: un golfo naturale molto grazioso e accogliente. La
citt vecchia sembra, invece, volersi sedere sulla collina che, dolcemente digrada verso sul mare. Da
Gennaio del 2014, Porto Ercole ha ricevuto lonorificenza di essere tra i borghi pi bella dellItalia. Una
targa ben visibile a tutti quanti vivono o arrivano in citt.

La campagna circostante lussureggiante e conserva moltissime fortezze risalenti alla dominazione


spagnola. La costa, rocciosa e frastagliata, bagnata da unacqua cristallina, fin nella profondit delle
numerose grotte formatesi nel corso dei secoli: esse sono una particolarit della zona, se ne trovano sia a
livello dellacqua sia allinterno del territorio.

Poco si sa sulla storia di Porto Ercole, ma, come tutta la zona, fu occupata e dagli spagnoli nel XVI
secolo. Fortemente influenzata dalla loro dominazione, fu proprio la Spagna ha riconoscere e sfruttare al
meglio limportanza strategica del porto, costruendo, nel tempo, numerose fortezze per difendersi dagli
attacchi provenienti sia dal mare sia dalla terra ferma.

Porto Ercole una meta turistica molto ambita. La baia, il mare, il borgo storico sono al centro delle
attenzioni dei turisti, soprattutto nella stagione estiva.

Le bellezze naturali, il clima piacevole, il buon cibo la rendono attraente a visitatori provenienti da ogni
angolo della terra. Unoasi di pace, un paradiso naturale che non smette di stupire. Nei mesi pi caldi, il
porto si riempie dimbarcazioni da diporto. Piccolo ma ben attrezzato per quanti preferiscono raggiungere
Porto Ercole dal mare. Hotel, B&B, ristoranti, bar, negozi, servizi di prima necessit: Porto Ercole sa essere
molto accogliente. Da tener presente: il centro antico non possibile raggiungerlo in auto: le stradine sono
troppo strette.

Vale la pena fare una breve passeggiata verso lalto della dolce collina e perdersi tra vicoli e stradine. La
vista dallalto sul porto e sulla baia imperdibile.

Le Fortezze da visitare in zona


Le fortezze di epoca spagnola sono ben conservate. Visitarle dopo una mattinata di mare, un buon motivo
per trascorrere un pomeriggio a contatto col verde e con la storia. Forte Stella una delle tante torri di
avvistamento. Il suo nome nasce dalla sua forma. E una costruzione unica e la vista sul mare da questa
postazione impressionante. Forte Filippo stato progettato dallarchitetto da cui prende il nome. La
fortezza uno dei migliori esempi di architettura militare spagnola.

Forte Santa Caterina diventato, in epoca recente, di propriet privata. Il suo stato di conservazione non
eccellente come quello di tutte le altre fortezze, ma vale sempre la pena avvicinarcisi. La Rocca
Aldobrandesca unimponente costruzione, una struttura molto ben conservata, complessa e irregolare.

Le chiese e i conventi. Altri importanti edifici del patrimonio storico-culturale della cittadina sono: la
Chiesa di SantErasmo, patrono dei marinai festeggiato il 2 giugno. La cittadina si raccoglie tutta per
organizzare una processione in mare: un peschereccio conduce la statua con la reliquia del santo; il Palazzo
dei Governanti, dove ammirare lelegante la facciata, i ricchi elementi decorativi interni e un porticato di
gran pregio.

In collina, appena fuori Porto Ercole, situato il convento del Padre Passionista. Fondata nel 1721 da Paolo
Danei della Croce. Il padre, fermatosi a Porto Ercole, rimase impressionato dalla bellezza e dalla tranquillit
di questi luoghi, a tal punto da decidere di istituirvi un eremo. I Padri Passionisti dimorarono qui fino al
1737, anno in cui si resero conto che erano ormai talmente numerosi, che lo spazio disponibile non era
sufficiente per tutti. Cos, al posto delleremo, fu costruito il convento.

Il celebre pittore Caravaggio mor a Porto Ercole, durante il suo viaggio in cui avrebbe ricevuto il perdono
per un omicidio. Si ammal di una febbre sconosciuta, forse malaria oppure avvelenamento da piombo.

La Notte dei Pirati e il palio: eventi da non perdere tra la primavera


e lestate
In primavera (tra i mesi primaverili di marzo e aprile) si svolge la Notte dei Pirati. Un evento che, dal 2007,
raduna tutto coloro che amano travestirsi da pirata e partecipare, in ciurme composte da dieci persone, ad
unimpegnativa e divertentissima caccia al tesoro.

Nel mese di giugno, a Porto Ercole si tiene il palio marinaro. Dal 1978 imbarcazioni a remi, con a bordo
quattro rematori e un timoniere, si sfidano nel piccolo porto. I quattro rioni partecipanti hanno i nomi delle
fortezze spagnole che punteggiano il paesaggio (Forte Filippo, la Rocca Aldobrandesca, Forte Santa
Caterina, Forte Stella).

Decidere di visitare e soggiornare a Porto Ercole quanto di pi gradevole si possa desiderare da una
vacanza allinsegna del relax e del comfort, della scoperta storico-culturale, della contemplazione della
natura incontaminata, del mare cristallino e del cielo limpido.

Il clima favorevole, la cordialit della gente del luogo, le strutture ricettive confortevoli, le barche a vela, gli
eventi e le attivit diurne come serali, negozi, bar, ristoranti e la gratificante promessa dei piaceri della tavola
(cibo tipico della zona, con particolare riguardo al pesce fresco pescato tutti i giorni) sono un forte e sicuro
richiamo per il visitatore, dopo aver trascorso lunghi mesi invernali, nelle caotiche e grigie citt, tra
responsabilit di lavoro e poco tempo da dedicare a se stessi e ad attivit utili al benessere psico-fisico.

Le spiagge dellArgentario e gli agriturismi in zona


Se volete maggiori informazioni sulle le zone balneari e in particolare sulle pi belle spiagge
dellArgentario, leggete questo articolo, mentre se siete alle fasi finali della progettazione della vostra
vacanza e state cerando qualche idea su dove dormire, allora leggete anche larticolo sugli agriturismi zona
mare in Maremma.
Porto Santo Stefano: le spiagge pi belle dellArgentario e le altre cose da
vedere

Porto Santo Stefano veduta notturna

Porto Santo Stefano una frazione del Monte Argentario, bellissima penisola che si estende di fronte alle
coste toscane ed certamente una delle mete turistiche pi rinomate, sia per la sua posizione peninsulare,
che la colloca nello specchio di mare collegato alla terraferma, sia le numerose spiagge e luoghi dinteresse
che la caratterizzano.

Un mare spettacolare, limpido, con coste a strapiombo o basse dove stendersi a prendere il sole e godere di
un clima che mite per la maggior parte dellanno. A conferma della bellezza naturalistica di questi luoghi e
della pregevolezza delle spiagge riceve ogni anno la Bandiera Blu di Legambiente.

Porto Santo Stefano si divide proprio tra due porti, quello vecchio e quello del Valle dove approdano le
imbarcazioni di diporto con pi di 400 posti e partono i collegamenti con le isole dellArcipelago Toscano,
tra cui Giannutri e il Giglio. E anche sede dei cantieri navali e dellattracco dei pescherecci del luogo che
praticano la pesca a strascico.

Porto Santo Stefano quindi un borgo marinaro che attira milioni di turisti ogni anno che qui trovano la
dimensione ideale per le vacanze estive, in unatmosfera rilassata con luoghi dinteresse artistico, storico,
paesaggistico e soprattutto vacanziero.

Le spiagge pi belle di Porto Santo Stefano e dellArgentario


Tra le spiagge pi incantevoli quella di Cala del Gesso la pi bella dellArgentario, e si accede a piedi
per un sentiero lungo circa 700 mt. dal quale si ammira un panorama senza pari. Proprio di fronte situato
lisolotto dellArgentarola mentre guardando sulla destra ci sono i resti dei una torre di avvistamento
spagnola del XV sec. La spiaggia libera, riservata e molto soleggiata.
Alla spiaggia di Cala Piccola invece si accede allo stabilimento annesso allHotel e non lontano c una
secca che, dai 45 mt. di profondit, passa ad unaltezza a pelo dacqua: il luogo ideale per fare immersioni
e snorkeling.

Se invece preferite spiagge selvagge con scogli e acqua bassa potete scegliere la spiaggia del Mar Morto,
cos chiamata per le piscinette che si sono naturalmente formate tra gli scogli e che mantengono lacqua
tiepida.

Piccola ma suggestiva la spiaggia La Bionda alla quale si accede anche qui a piedi e si passa sotto le
gallerie attraversate dal trenino fino al 1944. Gli scogli fanno da barriera e garantiscono lacqua sempre
placida.

Potete quindi scegliere queste e altre localit di mare altrettanto pittoresche, alcune ben attrezzate con bar,
ristoranti e stabilimenti dove affittare ombrelloni, sdraio e sedie; oppure quelle libere dove godere
liberamente della natura.

Alcune di queste spiagge, come quella per esempio de La Cantoniera sono popolose nel pomeriggio e i
ragazzi si divertono a fare tuffi dalla scogliera; predisposta per laccesso ai disabili, come pure quella
del Moletto.

Oltre al mare, al sole e alle ore liete che potrete praticare numerosi sport, soprattutto quelli velici in alcune
zone dove le correnti sono favorevoli per surf, wind surf, vela, kite triner oppure praticare la pesca sportiva
dalle imbarcazioni.

Per chi invece vuole fare esperienza degli incantevoli fondali di questo tratto di mare dellArgentario pu
fare diving grazie ai numerosi centri che accompagneranno e guideranno anche chi alle prime armi.

Le cose da visitare: la fortezza, lacquario e altri luoghi interessanti


Porto Santo Stefano ha anche dei luoghi molto interessanti da visitare, come la Fortezza Spagnola del XV
sec. con finalit difensive rispetto agli attacchi dei pirati. Ha una forma quadrangolare con 2 corpi di
fabbrica costruiti durante un lungo periodo (pi di 100 anni) per adattarla alle esigenze del tempo.

E stata ristrutturata nel XX sec. e oggi sede di un museo che ospita una mostra dei maestri dascia,
uneccellenza di questo borgo marinaro nellarte della costruzione delle imbarcazioni e si trovano dei reperti
recuperati dai fondali, dove sono affondati diversi relitti, il pi antico del quale trovato vicino Giannutri e
datato tra il 140 e il 130 a.C.

A conferma del ruolo importante che Porto Santo Stefano svolgeva nelle rotte del Mediterrano stata
ricostruita nel cortile unantica nave romana con il carico di anfore. In tutto il museo si possono ammirare i
reperti rinvenuti su varie navi, tra cui attrezzi di uso quotidiano, per la navigazione e per il commercio.

Sul bellissimo Lungomare dei Navigatori di Porto Santo Stefano stato creato nel 2001 lAcquario
mediterraneo della Costa dArgento che ha delle affascinanti vasche dove ammirare gli ambienti marini
mediterranei: per lesattezza sono 17, di cui 7 panoramiche.

Di recente stata aggiunta una vasca tropicale dove ammirare coloratissimi esemplari marini e partecipare
anche alle interessanti lezioni al Centro Didattico di Biologia Marina attiguo allacquario.

Porto Santo Stefano si presta a essere ammirata con lunghe passeggiate, a cominciare proprio dal lungomare
pensato da Giorgetto Giugiaro che ha voluto mettere in evidenza tutto il panorama marino con numerose
panchine rivolte proprio verso il mare.

A proposito di paesaggi mozzafiato sar immancabile un giro in auto proprio sulla via Panoramica che
collega il borgo a Porto Ercole, dove passare in rassegna il sistema di torri difensivo: Torre di Lividonia,
Torre della Cacciarella, di Cala Grande trasformata in faro ma divenuta abitazione privata, di Cala Moresca,
di Cala Piatti inglobata da un hotel.

Per gli appassionati di archeologia a Porto Santo Stefano si possono ammirare i resti di una villa romana
letteralmente sul mare e parzialmente coperti dallacqua, del I sec. a.C. della famiglia Domizi Enobarbi (da
cui il nome Bagni Domitiani), che ricade oggi in parte in una propriet privata, ma i resti in mare possono
essere osservati con una maschera in quanto lacqua bassa.

Tra i luoghi di culto pi suggestivi il convento dei Padri Passionisti si trova sul Monte Argentario, da dove si
ammira tutta la costa. Tra gli eventi di rilievo, il 15 agosto di svolge il Palio Marinaro dellArgentario dove
si affrontano in una regata i 4 rioni del Borgo.
Nella storia Porto Santo Stefano fu un importante approdo romano, mentre nel XV sec. fu colpita dalle
incursioni saracene e turche, per poi passare sotto la dominazione spagnola.

Nel 1860 passarono di qui anche i Mille con Garibaldi, e nella II guerra mondiale fu pesantemente
bombardata perch avamposto tedesco.

Porto Santo Stefano uno dei luoghi pi belli dove trascorrere le vacanze estive, ben fornito di hotel,
alberghi e strutture turistiche allaltezza delle aspettative.

Trascorrerete le serate tra ristoranti e pizzerie o i tipici butteri sorseggiando un buon vino toscano,
divertendovi nei numerosi locali notturni e nelle discoteche sulla spiaggia.

Non mancano mercatini, sagre, feste popolari, rassegne cinematografiche e letterarie, spettacoli musicali e
pirotecnici per un periodo di vero divertimento.
Larcipelago toscano: le isole e informazioni su cosa visitare

Isola del Giglio: torre Campese

Oltre alle bellezze della terraferma, la Toscana terra di mare. La regione, lambita nella sua parte
occidentale dal mar Tirreno presenta una serie di isole di sicuro interesse, ricche di fascino naturali e segnate
da una storia millenaria. Nel particolare, meritano di essere visitate le isole che ancora mantengono intatta la
loro bellezza e che offrono spiagge incontaminate segnate da un mare pulito e smeraldino.

Per avere maggiori informazioni circa LIsola dElba e le sue spiagge da vedere leggi questo articolo.

Capraia, la pi selvaggia dellarcipelago

Capraia unisola di origine vulcanica situata nel canale di Corsica dove si incrociano il mare Tirreno e il
Mare Ligure. Lunga 8 chilometri e larga 4, lisola di Capraia pu essere considerata come la realt pi
selvaggia e incontaminata di tutto larcipelago delle isole Toscane. Lisola non offre spiagge, se non rari
sedimenti sabbiosi in localit Cala della Mortola, in quanto caratterizzata da un suolo pietroso e da alte
scogliere a picco sul mare. Chi ama la natura e desidera perdersi tra le rare specie botaniche che crescono
nellisola, pu dedicarsi a passeggiate collinari, in quanto tutta lisola costellata di rilievi, dove il pi alto,
Monte Castello, offre unaltitudine di 447 metri.

Pianosa, unisola che varca i confini dello spazio

Anche lisola di Pianosa fa parte dellarcipelago toscano e si posiziona a 13 chilometri dallIsola dElba.
Grazie alla presenza del famoso penitenziario e al divieto di pesca attivato per lungo tempo nelle sue coste,
questo luogo rimasto pressoch incontaminato per pi di 150 anni. Da ci ne deriva una natura
incontaminata e un mare ricco di specie marine di grande interesse. A Pianosa possibile fare il bagno in un
unico luogo, la spiaggia vicino al paese, la quale ampia e sabbiosa e presenta un fondale ricco di pesci e di
praterie di Poseidonia Oceanica. Il resto dellisola colpisce il visitatore per lassenza di popolazione e per la
maestosit del paesaggio, crudo, affascinante e decisamente selvaggio.

Gorgona, la pi piccola delle isole

Lisola di Gorgona, posizionata a ovest di Livorno, la pi piccolina di tutto larcipelago toscano e conta
una popolazione pari a circa 300 abitanti, compresi i numerosi detenuti, in quanto il territorio ospita un
penitenziario attivo. Laccesso allisola da parte dei turisti consentito solitamente al marted con escursioni
guidate organizzate dalla cooperativa Parco di Gorgona, la sola autorizzata dal Ministero di Grazia e
Giustizia. Le partenze avvengono dalla citt di Livorno, da Capraia e dallElba, con orari mattutini e ritorno
serale. Lattracco delle barche in questisola pu infatti avvenire solamente in caso di pericolo, per ragioni
legate alla sicurezza. Ci che colpisce di Gorgona la sua superficie completamente ricoperta dalla macchia
mediterranea e lintenso colore verde smeraldo della vegetazione. In alcune calette possibile fare il bagno,
lasciandosi cullare da unacqua limpida e ricchissima di specie marine.

Lisola di Montecristo, lo scrigno protetto

Lisola di Montecristo, appartenente anchessa in provincia di Livorno, si trova a sud dellisola dElba e ad
ovest del Giglio. Questa isola completamente montuosa e ospita una riserva biogenetica protetta. Nellisola
vivono solamente due agenti del Corpo Forestale dello stato ed vietato soggiornare, balneare e pescare nel
territorio.

Questi vincoli hanno permesso che lIsola di Montecristo si mantenga perfettamente conservata, soprattutto
nella sua rara flora e nella fauna particolare. Un esempio la famosa capra di Montecristo, una specie
purtroppo considerata a rischio che vive allo stato brado nelle montagne che costellano lisola.

Giannutri, la pi meridionale delle isole

Giannutri un piccolo paradiso di storia e natura, dislocato a circa 8 miglia dallisola del Giglio. Abitata in
epoca romana, questisola ne porta le testimonianze, con i resti di una villa romana in localit Cala Maestra e
vari residui di approdi di origine romana dislocati nella costa. Selvaggia e ricca di rigogliosa natura,
Giannutri visitabile giornalmente grazie ad un servizio di traghetti in partenza da Porto Santo Stefano.

Nellisola possibile soggiornare affittando residenze private, in quanto il campeggio e le strutture


alberghiere sono vietate. Quasi tutte le abitazioni sono situate in localit Cala dello Spalmatoio, dove
presenta lunica piazzetta con bar e servizi. Giannutri unisola selvaggia, dalle acque limpide e dalla flora
rigogliosa. A causa del massiccio afflusso estivo, le aree protette rischiano di essere contaminate, soprattutto
a causa della frequente pesca abusiva. Visitare questo luogo speciale richiede quindi tanto amore e rispetto
per la natura.

Lisola del Giglio, la perla dellarcipelago

Lisola del Giglio, con i suoi 21 chilometri di superficie la pi grande e famosa isola dellarcipelago
Toscano dopo lElba. Costellata da spiagge mozzafiato e bagnata da un mare cristallino, lisola del Giglio
un luogo ancora incontaminato, in quanto il 90% della sua superficie si presenta completamente naturale.

Campese, Arenella, Caldane e Cannelle sono le spiagge pi famose e attrezzate, raggiungibili via terra e
tutte di libero accesso. Ad esse si affiancano le splendide spiaggette nascoste e le tante calette che meritano
di essere scoperte. Per raggiungerle necessario disporre di unimbarcazione oppure si pu contare sugli
appositi servizi di taxi board presenti nellisola. Lisola presenta alcuni centri abitati: Giglio Campese,
dominata dalla caratteristica Torre del Campese, Giglio Castello, un borgo medioevale di incredibile
bellezza e Giglio Porto, adagiato sul versante orientale e punto di arrivo per i traghetti che arrivano da Porto
Santo Stefano.

Tra i tre borghi, il pi ricco di fascino sicuramente Giglio Castello, un luogo fuori dal tempo caratterizzato
da ferritoie, trioni, vicoli stretti e i caratteristici baschetti, i terrazzi con giardino inclusi nelle abitazioni. Il
borgo dominato dalla famosa Rocca Pisana e dalla dominante chiesa di San Pietro Apostolo. Molte sono le
possibilit per soggiornare nellisola del Giglio e svariate le attivit sportive praticabili. Dallo snorkeling
fino alle passeggiate nei sentieri geo-mineralogici.

Chi ama la storia e la cultura pu visitare i tanti siti archeologici presenti nellisola, quali la villa del
Saraceno e la Torre del Lazzaretto o visitare i resti della nave oneraria romana affiorati dagli abissi. Lisola
del Giglio offre tanti appuntamenti legati al folklore. In particolare il 10 agosto, giorno di San Lorenzo
patrono di Giglio Porto, si festeggia il santo con celebrazioni votive e con il tradizionale palio marinaro. I
festeggiamenti continuano per molti giorni, con spettacoli, fuochi artificiali e occasioni di grande
divertimento sparse in tutta lisola.
Cascate del Mulino, Saturnia, Grosseto. Author Markus Bernet

Saturnia: un famoso centro termale con


importanti resti archeologici
Saturnia un piccolo paese posto su di una alta roccia di travertino a 294 metri di altezza nel comune di
Manciano. Il paese un importante centro termale grazie alla presenza di acqua sulfurea (37,5C) che attira
ogni anno persone per cure sudatorie, fanghi ecc. Ci sono documenti storici risalenti al XII che parlano gi
dei benefici delle terme di Saturnia. Antiche leggende riconducono il paese a sede del dio Giove, il quale vi
si rifugi in occasione dellespulsione dal suo trono celeste.

Molte sono le testimonianze di civilt che vanno da quella risalente al periodo eneolitico, et del bronzo, a
quella etrusca, fino ad arrivare a quella romana. Tombe etrusche risalenti allVIII secolo a.C. sono state
rinvenute a, Puntone, Pian DAlma, Sede di Carlo, Pancotta, Costone degli Sterpeti, Campo delle Caldane.
Nel 280 a.C. Saturnia fu conquistata dai Romani, i quali la circondarono di mura, istituendovi la sede della
prefettura. La citt ebbe un fiorente sviluppo in et imperiale, ma con il III secolo se ne persero le tracce.

Solo nel XII con il dominio dellantica famiglia Aldobrandeschi, Saturnia ebbe una nuova rinascita, viene
citata come centro termale e come castello. Nel 1299 Saturnia fu distrutta da Siena, che pi tardi la fortific
per difendersi dalle contee di S. Fiora e di Pitigliano, ma la cittadina non si riprese pi. Firenze la conquist
facendone un marchesato sotto gli Ximenes dAragona.

Porta Romana, Saturnia, Grosseto. Author LigaDue

COSA VEDERE A SATURNIA:


Le Terme situate nella pianura sotto il borgo di Saturnia sono un richiamo molto popolare e rappresentano il
principale richiamo turistico del piccolo borgo. Vi sono aree termali libere con quelle delle Cascate del
Mulino e delle Cascate del Gorello, e un attrezzato stabilimento termale con piscine termali, idromassaggi,
centro benessere ecc.

Saturnia molto ricca anche di resti archeologici del periodo etrusco e romano. Nella Piazza Vittorio Veneto
si possono vedere i risultati degli scavi che hanno portato alla luce testimonianze etrusche e romane.
La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena che sorge su dei ruderi romani, fu restaurata nel 1933,
conserva alcuni dipinti attribuiti a Benvenuto di Giovanni (1480): La Madonna col Bambino, S. Sebastiano,
La Maddalena. Accanto alla chiesa si trovano i ruderi della Rocca senese o Rocca Aldobrandesca edificata
agli inizi del XIII e ristrutturata dai senesi nel XV secolo. Nella Piazza del Bagno Secco si trova una grande
vasca rettangolare in travertino che serviva a raccogliere lacqua.

Molto bello il tratto della Via Clodia, una strada romana con presenza di basoli irregolari di travertino e
margines di pietra verticali di contenimento. La strada passa sotto la Porta romana, risalente al III secolo
a.C., accanto alla porta un tratto ben conservato delle mura romane. Il piccolo Museo Archeologico
custodisce reperti che vanno dalla preistoria al periodo romano.

Fuori dal centro abitato si trovano altri resti di epoca etrusca e romana. Nella necropoli del Puntone sono
visibili alcune tombe a tumulo di epoca etrusca risalenti al VII e al V secolo a.C. Vicino alle Terme di
Saturnia, in localit Poggio Murella, si trovano i resti di una costruzione quadrata di epoca romana. In
localit Le Murelle sono i resti di una grande cisterna romana del I secolo a.C.

Terme, Saturnia, Grosseto. Author Saliko


Manciano, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Manciano: un borgo dominato da un imponente


rocca medievale
Manciano si trova al centro di unarea di grandissima importanza archeologica, a circa 60 km da Grosseto, a
18 km a sud-ovest di Pitigliano e a 40 km a nord-est di Orbetello. Il paese, situato sulla cima di una collina a
444 metri di altitudine, dominato dalla Rocca Aldobrandesca, oggi sede del comune.

Il borgo di Manciano nacque come importante fortezza degli Aldobrandeschi tra il XII e il XIII secolo, fu
succesivamente a partire dal 1416 sotto la repubblica di Siena, nel 1455 divenne possesso degli Orsini, conti
di Pitigliano. Nel comune di Manciano ci sono il famoso centro termale di Saturnia e lantico borgo murato
di Montemerano.

La Rocca Aldobrandesca ledificio simbolo di Manciano, lattuale struttura fu edificata nel XV secolo
dalla Repubblica di Siena, nel luogo dove nel XII secolo gli Aldorandeschi avevano costruito il loro castello.
Al centro della piazza sottostante la Rocca si trova una fontana monumentale, opera di Vincenzo Rosignoli,
che fu realizzata nel 1913 per celebrare la realizzazione dellAcquedotto del Fiora.

Tra gli altri edifici interessanti di Manciano troviamo: la chiesa di San Leonardo risalente al XV secolo ma
ristrutturata nel 1932, la Casa Battiloro formata da due edifici risalenti alla fine del XVI secolo e al XVII
secolo, la Casa Piazai risalente alla fine del XVI secolo, il pi recente Palazzo Aldi costruito nel XIX secolo
dove nacque e visse il pittore Pietro Aldi. Nel Palazzo Nardelli situato vicino alla Rocca si trova il Museo di
Preistoria e Protostoria della Valle del Fiora, che espone ritrovamenti che vanno dal Paleolitico allEt del
Bronzo.
La Rocca Aldobrandesca, Manciano, Grosseto,. Author and Copyright Marco Ramerini

Nei dintorni di Manciano si trovano importanti aree archeologiche come quelle di Poggio Buco-Le Sparne
dov stato rinvenuto un insediamento etrusco risalente al periodo tra lVIII secolo a.C. e il VI secolo a.C
con numerose tombe a camera e alcune vie cave etrusche. Altre tombe etrusche si trovano nella necropoli di
Marsiliana, ma sono difficili da individuare. Ruderi di edifici medievali sono visibili nella localit di
Stachilagi dove si trovano i resti del castello di Stachilagi e del monastero benedettino di San Benedetto alla
Selva. Altri ruderi di castelli medievali nella zona di Manciano sono quelli del Castellaccio del Pelagone o di
Scarceta e della Roccaccia di Montauto.

Il borgo medievale di Montemerano e il centro termale di Saturnia con i suoi resti archeologici sono tra le
pi importanti mete turistiche della zona.

Il campanile della Chiesa di San Leonardo, Manciano, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini
Manciano

INFORMAZIONI UTILI:

Mercato Settimanale Manciano: sabato


Mercato settimanale, in via Gramsci, tutti i sabato dalle 8.00 alle 13.00.

Uffici Informazioni Turistiche Manciano


Ufficio Turistico del Comune di Manciano
Via Marsala n. 73 58014 Manciano (GR)
Tel 0564/620532 Fax 0564/621877
Il torrione rotondo nel quale sono ancora visibili le tracce dello scomparso ponte levatoio, Rocca degli
Orsini, Sorano, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Sorano: uno stupendo borgo medievale sovrastato


da una possente rocca
in Area del Tufo, Borghi, Maremma Grossetana, Provincia di Grosseto 8,445 Visite

Sorano sorge, a breve distanza da Pitigliano e Sovana, allestremo sud della Toscana nellarea conosciuta
come la zona dei Tufi.

Sorano uno stupendo borgo medievale posto lungo la valle del fiume Lente, in un paesaggio di forte
suggestione, dove sono disseminati decine di speroni tufacei dalle forme pi svariate e bizzarre.

Il paese dominato dalla Rocca degli Orsini, di origine trecentesca ma completamente ristrutturata nel 1552,
mentre al centro dellantico borgo si trova il Sasso Leopoldino, una rupe fortificata nel XVIII secolo con la
costruzione di unaltissimo muro e un bastione di forma quadrata.

Conviene parcheggiare lauto nella zona della Fortezza, da qui visitare la fortezza e il museo, poi con una
bellissima strada selciata si raggiunger il cuore del centro storico dove si trova il Sasso Leopoldino, da qui
si attraversa il vecchio ghetto ricco di caratteristici vicoli, archetti, scale, logge, cantine scavate nel tufo si
esce dal paese percorrendo la porta dei Merli, e si raggiunge il fiume Lente, oltre il quale iniziano numerose
vie cave.

Veduta del paese dalla Rocca degli Orsini, Sorano, Grosseto.. Author and Copyright Marco Ramerini
Quella di S. Rocco risale sullaltro versante, a lato dei ruderi della chiesa omonima (raggiungibile anche
dalla strada per Sovana), dietro cui si estende una vasta necropoli con tombe a camera e da dove si ha un bel
panorama sul paese e sulla sovrastante Rocca degli Orsini.

Sorano dominato dalla Rocca degli Orsini, di origine trecentesca ma completamente ristrutturata nel 1552,
la Rocca una delle pi notevoli esecuzioni di architettura militare del rinascimento italiano.

Larchitetto che la ristruttur nel 1552, fu Anton Maria Lari, egli costru una cinta bastionata a protezione
della Rocca, allinterno della quale erano due cortili protetti da fossati.

Allinterno della Rocca allestito il Museo del Medioevo e del Rinascimento, con codici miniati, affreschi e
altri reperti archeologici, possibile visitare gli antichi camminamenti medievali e il mastio.

Sorano, Grosseto
Pitigliano: uno dei borghi pi scenografici della
Toscana
Pitigliano si trova nellestremo sud della Toscana al confine con il Lazio. Dista circa 75 km da Grosseto (la
via pi breve quella che passa da Istia dOmbrone, Scansano e Manciano) e circa 110 km da Siena (lungo
la via Cassia, si passa da Monteroni dArbia, Buonconvento, San Quirico dOrcia, in corrispondenza di
Ponte a Rigo si prende a destra per Sorano).

Pitigliano stata abitata fin dallet del Bronzo, successivamente, a partire dallVIII secolo a.C. vi ebbe sede
un insediamento Etrusco, di tale presenza resta oggi un breve tratto di mura, in grandi blocchi di tufo, nella
parte nord-ovest accanto alla Porta di Sovana. Nellarea attorno a Pitigliano, a testimoniare ulteriormente la
presenza Etrusca sono anche le numerose necropoli.

Fu citt romana e nel Medioevo divenne feudo degli Aldobrandeschi e dal 1293 degli Orsini, sotto gli Orsini
Pitigliano divenne capitale della Contea omonima, divenne sede vescovile, soppiantando Sovana, e poi fu
nominata citt. Con lestinzione della famiglia Orsini, divenne feudo di Pietro Strozzi e poi di Cosimo I de
Medici. Allinizio del XVII secolo (1608) entr a far parte del Granducato di Toscana.

Pitigliano uno dei borghi pi scenografici della Toscana. In particolare giungendo dalla direzione di
Manciano, lungo la strada statale n 74, in corrispondenza della curva di fronte alla chiesa della Madonna
delle Grazie si ha davanti una suggestiva e scenografica visione della cittadina (particolarmente bella nel
primo pomeriggio, con il sole alle spalle) che si erge maestosa su un masso tufaceo, tra i torrenti Lente e
Meleta.

Lacquedotto mediceo, Pitigliano, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Le case dellabitato sono costruite sul filo della rupe formando con essa un corpo unico e un insieme
alquanto pittoresco. La rupe di Pitigliano circondata da tre lati da burroni che sono pieni di grotte scavate
nel tufo.

Dopo aver ammirato la stupenda veduta che si ha di Pitigliano dalla Chiesa della Madonna della Grazie,
lungo la strada che viena da Manciano, si entra nel centro storico dalla piazza Petruccioli (dalla terrazza
bella veduta sullacquedotto mediceo) attraversando la porta del bastione meridionale della Rocca. La
Rocca, di origine aldobrandesca, fu ristrutturata fra il 1543 e il 1545 da Antonio da Sangallo il Giovane, che
fece costruire due bastioni a pianta poligonale (oggi trasformati in abitazioni private), in sostituzione dei
preesistenti torrioni circolari.
Il centro storico si sviluppa su tre vie principali (via Vignoli, via Roma e via Zuccarelli), quasi parallele,
collegate da una fitta rete viaria di vicoli. Dopo aver attraversato piazza Garibaldi dove si possono notare le
due scale che portavano ai bastioni della cittadella, si fiancheggia le arcate dellacquedotto mediceo
(edificato tra il 1636 e il 1639 su progetto cinquecentesco (1545) di Antonio da Sangallo il Giovane, lantico
acquedotto di Pitigliano formato da due grandi archi sorretti da un enorme pilastro in blocchi di tufo,
risalenti al periodo mediceo, e da tredici piccoli archi realizzati nel periodo lorenese. La scenografica
costruzione si erge a picco sulle balze di tufo.

Tre fontane nelladiacente piazza della Repubblica costituiscono il terminale dellacquedotto) e si entra
nellampia piazza della Repubblica dominata dal Palazzo degli Orsini, anchesso di origine aldobrandesca,
fu fatto ristrutturare dagli Orsini tra la fine del XV e la prima met del XVI secolo. Attualmente appartiene
alla Curia Vescovile ed sede della Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello. Palazzo Orsini ospita due
musei: il Museo Civico Archeologico e il Museo di Palazzo Orsini, unitamente alla Biblioteca e allArchivio
storico comunale e alla Biblioteca e allArchivio storico diocesano.

Palazzo Orsini, Pitigliano, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Esternamente il Palazzo presenta un caratteristico torrione terrazzato, il portale dingresso si trova al termine
di una rampa in salita, dal quale si accede al cortile interno con una parte a portico a sei arcate, un pozzo
esagonale a colonne si trova accanto al portale daccesso al Palazzo, in travertino scolpito e oggi ingresso
del Museo. Proseguendo in via Roma si arriva a piazza San Gregorio, dov la Cattedrale, con facciata
settecentesca, linterno a una unica navata. Di fianco alla Cattedrale il Loggiato del Palazzo della
Comunit e di fronte il Monumento alla progenie Orsina.

Dietro alla Cattedrale il caratteristico Ghetto Ebraico. Infatti a partire dal XIV secolo e poi dopo la
definitiva espulsione degli Ebrei dallo Stato Pontificio nel 1569, numerose famiglie ebree trovarono asilo a
Pitigliano, dove si venne formando una consistente comunit ebraica. Il Ghetto ebraico occupa la zona tra il
Duomo e la Chiesa di Santa Maria ed caratterizzato da piccole e strette vie, della sinagoga del XVI secolo,
restaurata nel 1995 dopo anni di abbandono, dallArchivio, dalla Scuola Ebraica e dal forno; fuori dal paese
sulla strada verso Manciano si trova il piccolo cimitero ebraico.
Pitigliano, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini.

Proseguendo dalla Cattedrale lungo via Gen. Orsini si raggiunge la bella Chiesa di Santa Maria, forse la pi
antica di Pitigliano (XII secolo), fu ristrutturata fra la fine del XV e linizio del XVI secolo e presenta una
facciata cinquecentesca, linterno a tre navate con affreschi di scuola senese alle pareti. Oltre la chiesa si
raggiunge la Porta di Sovana da dove si ha unaltra bella veduta sulle case di Pitigliano e dove si possono
riconoscere parti delle mura etrusche.

Poco fuori dellabitato (circa 800 metri) sulla strada per Sorano, sulla sommit di un poggio, si pu visitare
quello che resta del Parco Orsini con statue rupestri e sedili scavati nel tufo. Sempre sulla strada che porta a
Sorano, poco fuori Pitigliano si trovano i resti della Chiesa e del Convento di San Francesco, costruiti nel
1522 per volere degli Orsini su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, della chiesa, distrutta da un
incendio nel 1911, restano in piedi le mura perimetrali e le tre cappelle laterali, mentre del convento rimane
una parte del chiostro addossato ad una casa colonica.

Nei dintorni di Pitigliano sono numerose le cosiddette vie cave, profondi percorsi ricavati tagliando la
roccia tufacea. Alcune vie superano il chilometro di lunghezza, con pareti alte fino a 20 metri. Le
principali sono quella del Gradone (dove un interessante Museo allaperto didattico-informativo), di
S.Giuseppe, di Fratenuti, di S.Rocco e della Madonna delle Grazie. Merita una visita anche lArea
archeologica di Poggio Buco, che ospita tombe etrusche dellVIII VII sec. a.C.
Vicolo, Pitigliano, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Pitigliano

INFORMAZIONI UTILI:

Mercato settimanale Pitigliano: Mercoled.


Mercato Settimanale, piazza del Mercato, ogni mercoled dalle 8.00 alle 13.30.

Ufficio Informazioni Turistiche Pitigliano


APT Maremma
P.zza Garibaldi, 51 58017 Pitigliano (GR)
Tel. 0564 617111 Fax 0564 617111
Parco Naturale della Maremma: un parco
incontaminato lungo la costa Toscana
Il Parco Naturale della Maremma si trova in provincia di Grosseto, lungo 25 km di costa tirrenica compresa
tra la foce del fiume Ombrone e Talamone, nei territori dei comuni di Grosseto, Magliano in Toscana e
Orbetello.

Il Parco della Maremma, si raggiunge da nord lungo la SS 1 Aurelia, si esce a circa 7 Km a sud di Grosseto
alluscita Rispescia-Alberese. Si prosegue per alcuni chilometri sulla S.P. di Alberese fino a raggiungere
lomonima localit. Chi proviene da Sud pu uscire al Km 166 della SS Aurelia allo svincolo per Alberese-
Parco Naturale della Maremma. Proseguendo si raggiunge in pochi minuti la frazione di Alberese dove si
trova il Centro Visite.

Il parco caratterizzato da pinete, paludi, campi coltivati, pascoli e colline che raggiungono la costa, che
caratterizzata da scogliere e lunghe spiagge, lambiente quello tipico della macchia mediterranea.

Il Parco Naturale della Maremma si trova in provincia di Grosseto, nella parte sud della Toscana. Il parco
include una fascia costiera di circa 9800 ettari, che si estende da Principina a Mare (a nord) fino a Talamone
(a sud).

Spiaggia, Parco Naturale della Maremma, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

La zona centrale del parco caratterizzata dai Monti dellUccellina una catena di colline parallele alla costa
ricoperte di macchia mediterranea, i monti culminano con il Poggio Lecci (417 mslm).

La parte nord del parco pianeggiante, caratterizzata dai sedimenti trasportati dal fiume Ombrone che in
sfocia in mare in questarea del parco.

Intorno alla foce dellOmbrone c la tipica area palustre della Trappola dove sono visibili vari tipi di uccelli
palustri. Probabilmente questarea umida fu formata dal progressivo avanzamento della linea costiera che
incluse anche alcuni piccoli laghi.

Di grande interesse e bellezza anche la pineta di Marina dAlberese. Da un punto di vista naturalistico
larea del parco rappresenta un interessante mosaico di ecosistemi in parte modellati, nei secoli passati,
dalluomo senza degradarlo.

La costa che si sviluppa per circa 20 km un succedersi di costa sabbiosa dalla foce dellOmbrone fino a
Cala di Forno, da qui iniziano le scogliere che sono formate dai Monti dellUccellina che raggiungono il
mare, queste scogliere si estendono fino a Talamone. Lungo la costa si trovano alcune antiche torri di
avvistamento come quelle di Collelungo, di Castel Marino, di Cala di Forno, delle Cannelle di Talamone.

Il clima tipico mediterraneo, con estati calde e secche, le piogge sono pi abbondanti in autunno. La
temperatura media di circa 6 in gennaio e 24 in agosto. La quantit media di pioggia annua attorno ai
690 mm. il periodo pi piovoso sono in mesi di novembre e dicembre, i mesi pi secchi sono luglio e agosto,
le estati sono quasi completamente secche.

Cavalli, Parco della Maremma, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

GLI ITINERARI DEL PARCO NATURALE DELLA MAREMMA

Allinterno del parco si possono fare innumerevoli passeggiate una delle preferite (specialmente in una
fresca e chiara giornata invernale) quella lungo la spiaggia partendo da Marina dAlberse fino a Cala di
Forno. Questa passeggiata occupa 2-3 ore (a/r) e permette stupende vedute sui Monti dellUccellina, le torri
di Castelmarino, Collelungo, Cala di Forno e se la giornata tersa sullisole di Montecristo e Giglio e
lArgentario. La maggior parte dei percorsi iniziano da Alberese, mentre quattro itinerari iniziano da
Talamone.

Gli itinerari possono essere percorsi sia singolarmente che in gruppo, accompagnati o meno da una guida, a
secondo del periodo dellanno.

Questi sono gli itinerari effettuabili nel Parco Naturale della Maremma:

A1 San Rabano: Partenza: Centro Visite Alberese con bus-navetta per Pratini da dove si prosegue a
piedi. Percorso: 7,8 Km circa. Durata: 5 ore circa. Difficolt: impegnativo.

A2 Le Torri: Partenza: Centro Visite Alberese con bus-navetta per Pratini da dove si prosegue a
piedi. Percorso: 7 Km circa. Durata: 3 ore circa. Difficolt: media

A3 Le Grotte: Partenza: Centro Visite Alberese con bus-navetta per Pratini da dove si prosegue a
piedi. Percorso: 9,7 Km circa. Durata: 3 ore circa. Difficolt: semplice

A4 Cala di Forno: Partenza: Centro Visite Alberese con bus-navetta per Pratini da dove si prosegue a
piedi. Percorso: 12,8 Km circa. Durata: 6 ore circa. Difficolt: impegnativo

A5/A6 Faunistico: Partenza: Chiesa di Alberese. Percorso: 5,2 Km. Durata: 2 h circa. Difficolt:
semplice. Litinerario A6 Faunistico attrezzato per persone diversamente abili.

A7 Foce Ombrone: Partenza: Parcheggio Marina dAlberese. Percorso: 5,6 Km circa. Durata: 2 ore.
Difficolt: semplice. Ciclabile. Attrezzato per persone diversamente abili.
C1 Salto del Cervo: Partenza: Tenuta Agricola dellUccellina in loc. Podere Giulia (Collecchio).
Percorso: 11 Km circa (percorso ad anello). Durata: 7 ore circa. Difficolt: impegnativo.

C2 Poggio alle Sugherine: Partenza: Tenuta Agricola dellUccellina in loc. Podere Giulia
(Collecchio). Percorso: 7 Km circa (percorso ad anello). Durata: 4 ore circa. Difficolt: impegnativo.

C3 Cala di Forno estivo: Partenza: Centro Visite di Collecchio con bus-navetta per Oliveto di
Collelungo sotto la torre cinquecentesca, da dove si prosegue a piedi. Durata della passeggiata con
visita guidata: 9 ore circa compresa la sosta in spiaggia. Difficolt: facile. Rientro dalla spiaggia: ore
16.45. Arrivo al Cento Visite del Collecchio: ore 18.30 circa. Numero minimo partecipanti: 10

C4 Sasso della Signora (estivo): Partenza: Tenuta Agricola dellUccellina in loc. Podere Giulia
(Collecchio). Percorso: 7 km circa. Durata: 4 ore circa. Difficolt: media.

C5 Sasso della Signora/Cala di forno (estivo): Partenza: Tenuta Agricola dellUccellina in loc.
Podere Giulia (Collecchio). Percorso: 15 km circa. Durata della passeggiata con visita guidata: 9 ore
circa compresa la sosta in spiaggia, la degustazione di prodotti tipici presso la loc. Cala di Forno.
Difficolt: media.

T1 Punta del Corvo: Partenza: Centro Visite Talamone. Percorso: 4 Km circa. Durata: 2 ore e 1/2
circa. Difficolt: media.

T2 Cannelle: Partenza: Centro Visite Talamone. Percorso: 9 Km circa. Durata: 5 ore circa. Difficolt:
impegnativo

T3 Poggio Raso: Partenza: Centro Visite Talamone. Percorso: 16 Km circa. Durata: 8 ore circa.
Difficolt: impegnativo

P1 Birdwatching: Partenza: Localit La Trappola. Percorso: 3 Km circa. Durata: 2 h circa. Difficolt:


semplice

Itinerari notturni: Partenza: Centro Visite Alberese. Durata: 3 ore circa. Difficolt: semplice

Itinerari in bicicletta: Vari itinerari di difficolt e lunghezza differenti.

Itinerari a cavallo: Vari itinerari di difficolt e lunghezza differenti.

itinerari in carrozza: Vari itinerari di lunghezza differenti.

Itinerari in canoa: Vari itinerari.


Macchia Mediterranea, Parco Naturale della Maremma, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

VISITE:

Per visitare il parco, che aperto tutto lanno, necessario acquistare i biglietti di ingresso presso i Centri
Visite.

Centro visite di Alberese: Via Bersagliere, 7/9 Alberese (Gr) Tel. +39 0564 407098 Fax. +39 0564
407278. Aperto tutti i giorni, inclusi i festivi, con questi orari: dal 1 Ottobre al 22 Marzo dalle 8.30 alle
13.30, dal 23 Marzo al 30 Settembre dalle 8 alle 17.

Centro visite e acquario di Talamone (Acquario della Laguna di Orbetello e Centro Recupero per la
conservazione delle tartarughe marine (Tartanet)): Via Nizza, 12 Talamone (Gr) Tel. +39 0564 887173
Fax. +39 0564 887173. Aperto tutti i giorni, inclusi i festivi, con questi orari: dal 1 Settembre al 30 Giugno
dalle 8 alle 13, dal 1 Luglio al 31 Agosto dalle 8 alle 12 e dalle 17 alle 20.

La Torre delle Cannelle e la Punta di Torre Ciana, Monte Argentario, Grosseto. Author and Copyright Marco
Ramerini

Monte Argentario: un promontorio dalle coste


spettacolari
in Costa della Maremma, Mare, Maremma Grossetana, Paesaggi, Provincia di Grosseto 2,266 Visite
Il Monte Argentario un promontorio della Toscana meridionale in provincia di Grosseto, da cui dista circa
40 km.

Completamente montuoso, la cima pi alta il monte Telegrafo (635 metri), il Monte Argentario unito alla
terraferma da due cordoni di sabbia, i tomboli della Giannella e di Feniglia, al cui interno si trova la laguna
di Orbetello. La costa dellArgentario alta e rocciosa, disseminata di antiche torri di avvistamento, in
gran parte integra e selvaggia.

I due centri principali sono Porto Santo Stefano, dove ha sede il comune, e Porto Ercole.

Abitato fin dallantichit, in epoca romana era di propriet della gens Domizia. Nel medioevo divenne feudo
prima dellAbbazia delle Tre Fontane di Roma, poi degli Aldobrandeschi, quindi degli Orsini,
successivamente della Repubblica di Siena.

Nel 1557 entr a far parte dello Stato dei Presidi. Nel 1815 anche lArgentario divenne parte del Granducato
di Toscana.

La costa tra Punta Maddalena e i Sassi Verdi, Monte Argentario, Grosseto. Author and Copyright Marco
Ramerini

ITINERARIO: LA COSTA DEL MONTE ARGENTARIO

Superata la Fortezza di Porto Santo Stefano prendiamo la Strada Panoramica in direzione di Lividonia, la
strada prima si snoda intorno al promontorio di Punta Lividonia dov la Torre di Lividonia, una struttura
della met del XVI secolo, posta allinterno di una villa privata.

La strada poi volge decisamente verso sud con bei panorami sul mare, e sulle isole del Giglio e Montecristo,
si raggiunge quindi Cala del Pane, Cala Cacciarella e infine Punta Cacciarella dov lomonima torre posta
oggi allinterno di un complesso turistico moderno.

Superata Punta Cacciarella si raggiunge un punto panoramico che si apre su Cala Grande e la Punta di Cala
Grande dove si trova unaltra torre davvistamento, oggi propriet privata.

Oltrepassata la Punta di Cala Grande la strada si affaccia nuovamente sul mare regalando vedute mozzafiato
sullisolotto dellArgentarola e sullisola del Giglio. In corrispondenza di Cala Moresca si trovano i ruderi di
unaltra torre davvistamento, la strada prosegue a mezza costa con stupendi panorami sulla costa che va
dallArgentarola a Cala del Gesso e Cala del Bove. Superata Punta del Bove si raggiunge Cala Piccola (o
Cala Piatti) dove, allinterno dellHotel Cala Piccola, si trova unaltra torre davvistamento, la rotonda Torre
di Cala Piatti. Qui la Panoramica devia verso linterno, questa parte di strada dominato dai ruderi della
Torre di Capo dUomo posta su un colle a 358 metri daltezza, in questo tratto di strada appare alla vista
anche lisola di Giannutri.

Il tratto di costa tra lIsola Rossa e la Punta di Torre Ciana, Monte Argentario, Grosseto. Author and
Copyright Marco Ramerini

La strada raggiunge quindi un bivio in corrispondenza di Poggio Fondoni, da qui la strada principale
riconduce a Porto Santo Stefano mentre la Panoramica prosegue a destra verso Punta Maddalena e lIsola
Rossa, proseguendo lungo questa strada, dopo poco si aprono meravigliose vedute sulla costa tra Punta
Maddalena e lIsola Rossa, probabilmente questo il tratto di costa pi bello di questo itinerario.

Su una parete rocciosa a strapiombo sul mare si trova la Torre della Maddalena, una torre quadrata realizzata
dai senesi e potenziata dagli spagnoli, poco sotto la torre si apre Cala dellOlio dallaltro lato della baia ecco
lIsola Rossa e la Cala dei Sassi Verdi. Superata lIsola Rossa si raggiunge la Torre delle Cannelle, torre del
XV secolo di forma esagonale probabilmente di costruzione senese.

Proseguendo la strada diventa sterrata e in cattive condizioni, sul promontorio oltre la Torre delle Cannelle si
vede la Torre Ciana, una torre cilindrica senese della fine del XV secolo. Per raggiungere Porto Ercole si
possono percorrere i 3 km che restano di brutto sterrato oppure ripercorrere a ritroso la panoramica fino a
ritornare a Poggio Fondoni e da qui a Porto S.Stefano e Porto Ercole.
LIsola Rossa e i Sassi Verdi, Monte Argentario, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

INFORMAZIONI UTILI:

Mercato settimanale Monte Argentario: il luned a Porto Ercole e il marted a Porto Santo Stefano

Uffici Informazioni Monte Argentario


Agenzia per il Turismo
Piazzale S.Andrea, 1 Porto Santo Stefano
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Capalbio, Grosseto. Author Yellow.Cat

Capalbio: un borgo medievale allestremo lembo


meridionale della Toscana
in Borghi, Costa della Maremma, Maremma Grossetana, Provincia di Grosseto 1,403 Visite

Il borgo medievale di Capalbio si trova nellestremo sud della Toscana, a 219 metri sul livello del mare, a
breve distanza dalla via Aurelia e dal mare. Capalbio citato per la prima volta in un documento datato 805
nel quale Carlo Magno donava Capalbio allAbbazia delle Tre Fontane in Roma. Il nome Capalbio sembra
derivare da caput album.
Importanti resti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti umani dalla pi remota antichit.
Capalbio fu soggetto agli Aldobrandeschi e in seguito agli Orsini, poi dal 1416 fece parte delle Repubblica
di Siena. Nel 1552 il territorio di Capalbio fu occupato per un breve periodo dalle truppe spagnole di Carlo
V. Dopo la caduta della Repubblica di Siena, fu assegnato dalla Spagna a Cosimo de Medici.

Il paese chiuso da una doppia cinta muraria, sulla quale possibile salire percorrendo il camminamento di
ronda, oggi una rinomata stazione turistica meta di soggiorno di personaggi conosciuti, tra cui numerosi
politici. Edificio simbolo di Capalbio la Rocca Aldobrandesca, formata dalla Torre e dal
rinascimentale Palazzo Collacchioni, un palazzo signorile addossato alla torre.

Capalbio, Grosseto. Author Yellow.Cat

Oltre alla Rocca Aldobrandesca meritano una visita le mura del borgo medievale dalle quali, tramite il
camminamento di ronda, si pu ammirare un paesaggio di rara bellezza. Sotto il castello nella Pieve di S.
Nicola, si possono ammirare affreschi di scuola senese del XIV secolo e di scuola umbra del XV
secolo. Fuori dalla mura si trova la piccola chiesa rinascimentale delloratorio della Provvidenza fuori le
Mura al cui interno si trova una cappella affrescata, gli affreschi sono di un pittore del XV secolo molto
simile al Pinturicchio.

Nel territorio di Capalbio si trovano anche gli antichi edifici doganali dello Stato Pontificio e del Granducato
di Toscana, tra questi il Palazzo del Chiarone e la Villa del Fontino. Nel territorio comunale si trovano i
ruderi del castello di Capalbiaccio situato poco a nord del Lago di San Floriano. Lungo il litorale sono le
torri di avvistamento di Buranaccio e di Macchiatonda, entrambe appartenenti allo Stato dei Presidi, mentre
la torre di Selva Nera apparteneva al granducato di Toscana.

In localit Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina, il paese pi meridionale del comune di Capalbio si
trova il Giardino dei Tarocchi, un opera ideata e realizzata da Niki de Saint Phalle, al secolo Catherine
Marie-Agns de Saint Phalle, un artista francese. Nel giardino si trovano 22 sculture monumentali ispirate ai
Tarocchi, costruite in cemento armato e ricoperte da specchi, vetri e ceramiche colorate.
Capalbio, Grosseto. Author LigaDue

Capalbio

INFORMAZIONI UTILI:

Mercato settimanale Capalbio: ?

Uffici Informazioni Capalbio


Informazioni e servizi turistici
Comune di Capalbio
tel. +390564 896611

Tratto delle Mura a sinistra della Porta Nuova, Magliano in Toscana, Grosseto. Author and Copyright Marco
Ramerini

Magliano in Toscana: un borgo murato della


Maremma
Lorigine di Magliano in Toscana etrusca (Heba), successivamente divenne municipio romano mantenendo
il nome etrusco di Heba. In un patto stipulato da Uguccione dei conti Aldobrandeschi nellanno 1097 per la
prima volta nominato Magliano indicato come centro di una corte, forse gi sede di un castello.

Magliano in Toscana un bel paese circondato in parte da una bella cinta muraria, una delle pi complete
fortificazioni della Maremma. Le mura che furono costruite tra il XIII e il XV secolo, sono aperte da tre
porte: Porta Nuova, Porta San Martino e Porta San Giovanni.

Le mura furono edificate in due differenti fasi. Nel XIII-XIV secolo i conti Aldobrandeschi edificarono la
parte delle mura sul lato Sud-Est, con torri a pianta quadrata, i lavori furono terminati nel 1323 come
scritto su la lapide murata dietro la torre di Porta San Giovanni. Attualmente di questa parte delle antiche
mura ne resta in piedi il breve tratto che comprende Porta S. Giovanni con due torri Aldobrandesche a pianta
quadrata.

Porta Nuova, Magliano in Toscana, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

La seconda fase di costruzione delle mura fu portata avanti dalla Repubblica di Siena che nel XV secolo
costru la cinta muraria sul lato Ovest caratterizzata da baluardi semicircolari. Questo tratto delle mura il
meglio conservato, presenta sei torri semicircolari con feritoie, le mura terminavano con una parte sporgente
in mattoni decorata ad archetti e merli, ancora oggi visibile a sinistra della Porta Nuova. Continuando lungo
le mura si raggiunge lultima porta della cerchia muraria, la Porta di San Martino.

Entrando da Porta San Giovanni simbocca Corso Garibaldi, sulla destra troviamo il cosidetto palazzo di
Checco Bello, sede della famiglia orvietana dei Monaldeschi che lo usarono come loro residenza rurale. Il
palazzo in pietra locale e la struttura ricalca gli schemi dellarchitettura senese del XIV secolo.
Porta di San Martino, Magliano in Toscana, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Continuanto oltre, nel centro del paese troviamo la chiesa, romanica con elementi gotici, di San Giovanni
Battista, costruita nel XIII secolo, presenta una facciata rinascimentale, linterno ad una singola navata
conserva un interessante fonte battesimale in travertino e degli affreschi di scuola senese del XIV secolo.

Poco oltre troviamo il Palazzo del Capitano del Popolo (o Palazzo dei Priori), edificio che fu costruito nel
1425, sulla sua facciata sono ancora visibili alcuni stemmi dei capitani. Nelle vicinanze di Porta San Martino
la chiesa di San Martino in stile romanico, costruita nellXI secolo, ha una facciata in conci di pietra e gli
stipiti del portale decorati con due draghi, uno dei quali cavalcato da una figura umana. Linterno, a croce
latina, su due livelli con la navata, di pianta rettangolare, ed il transetto del XV secolo. Labside
rettangolare di stile gotico. Allinterno sono affreschi di scuola senese del XIII-XIV secolo.

Palazzo dei Priori, Magliano in Toscana, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Fuori dalle mura, nelle vicinanze di Porta San Giovanni, resta da segnalare la chiesa della SS. Annunziata,
con portale con architrave in travertino, linterno ad una navata unica con volte a crociera. Conserva una
frammentaria decorazione ad affresco di scuola senese degli inizi del XV secolo. Ai lati dellaltare si trovano
gli pi interessanti affreschi probabilmente della bottega di Andrea di Niccol, sullaltare maggiore, il
pezzo pi pregevole presente nella chiesa: La Madonna che allatta il bambino di Neroccio di Bartolomeo
Landi (1447-1500).

A 2 km da Magliano in Toscana si trovano le suggestive rovine della canonica di San Bruzio.

COME ARRIVARE A MAGLIANO IN TOSCANA


Magliano in Toscana a un borgo medievale situato in Maremma, in provincia di Grosseto, da cui dista circa
29 km.

Facciata della chiesa di San Giovanni Battista, Magliano in Toscana, Grosseto. Author and Copyright Marco
Ramerini

COME RAGGIUNGERE MAGLIANO IN TOSCANA:

In Auto: Magliano in Toscana facilmente raggiungibile da Grosseto, da cui dista meno di 30 km, per
raggiungere Magliano, si prende la via Aurelia direzione sud e si esce a Rispescia, da qui si seguono le
indicazioni per Montiano/Magliano in Toscana, dalluscita sono poco pi di 20 km.

Proveniendo invece da Roma sempre lungo lAurelia si esce ad Albinia e si seguono le indicazioni per
Magliano in Toscana, dalluscita sono circa 15 km.

Distanze stradali da Magliano in Toscana: Scansano 19 km, Orbetello 23 km, Manciano 29 km, Grosseto 29
km, Siena 103 km, Roma 166 km, Firenze 172 km.

In Bus: Magliano in Toscana servita regolarmente da corse giornaliere dei bus RAMA che la collegano a
Grosseto e a Orbetello.

Porta San Giovanni, Magliano in Toscana, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

In Treno: Le stazioni pi vicine sono quelle di Orbetello (23 km) e Grosseto (29 km), entrambe le stazioni
hanno servizi di autobus RAMA che le collegano a Magliano in Toscana.

In Aereo: Laeroporto pi vicino quello di Roma-Fiumicino Leonardo da Vinci, che si trova a 150 km di
distanza. Laeroporto di Firenze-Peretola Amerigo Vespucci a 180 km di distanza, mentre quello di Pisa-
Galileo Galilei si trova a 185 km di distanza.
INFORMAZIONI UTILI

Mercato Settimanale Magliano in Toscana : mercoled

Uffici Informazioni Turistiche Magliano in Toscana


Ufficio Informazioni Turistiche
P.zza dei frantoi, 6 Magliano in Toscana
Tel. 0564 59 30 56
Cala Violina, Scarlino, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Cala Violina: la spiaggia pi bella della Maremma


in Camminate, sentieri, escursioni a piedi, Costa della Maremma, Itinerari, Mare, Maremma Grossetana,
Provincia di Grosseto 69,834 Visite

Cala Violina un suggestivo angolo della Maremma grossetana che si trova nel cuore della Riserva Naturale
delle Bandite di Scarlino, allinterno dellArea Protetta di Interesse Locale delle Costiere di Scarlino.

Le Bandite di Scarlino sono un complesso forestale di vaste dimensioni (circa 8700 ettari), che fanno parte
dei Comuni di Castiglione della Pescaia, di Gavorrano, di Scarlino e Follonica. Il nome Bandite, che
potrebbe trarre in inganno trovandosi in Maremma, deriva dai bandi che venivano fatti per la vendita di lotti
di bosco. Le Bandite dispongono di una adeguata ed efficiente rete di sentieri segnalati per trekking e
mountain bike.

Il sentiero pi bello della zona senza dubbio quello delle Costiere il cui accesso consentito solo a piedi, a
cavallo o in bicicletta. Il sentiero raggiunge cale rocciose di indubbia bellezza, come quella di Cala
Francese, Cala Martina, e Cala Violina.

Cala Martina, Scarlino, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Cala Violina si raggiunge percorrendo un panoramico e facile sentiero (pianeggiante) lungo la costa, che
permette belle vedute sulla baia di Follonica, il promontorio di Piombino, lisola dElba, lisola di Cerboli,
lisola di Montecristo, la penisola di Punta Ala e se la giornata nitida anche le montagne della Corsica.

Proveniendo da Follonica si prende la strada provinciale che unisce Follonica a Castiglione della Pescaia
(Strada delle Collacchie), in direzione di Castiglione della Pescaia. Una volta arrivati in localit Puntone,
subito dopo il semaforo si gira a destra per il Lungomare Garibaldi, in direzione del Porto Turistico.
Proseguiamo diritto e poco prima del Ristorante il Cantuccio possiamo parcheggiare lauto. Dopo aver
percorso poche decine di metri fino al Ristorante si trova una sbarra da dove parte il sentiero n1 che porta a
Cala Violina, il sentiero percorribile sia a piedi che in bicicletta.
Il tratto da percorrere a piedi per raggiungere Cala Violina di circa 4 km che si percorrono in circa un ora
(andata/ritorno: 8 km, 2 ore). Dopo la sbarra il sentiero si addentra nella macchia, con bei panorami sul
Golfo e sulle Le Costiere.

Cala Violina con i resti delle alghe della Posidonia Oceanica disseminati lungo la spiaggia, Scarlino,
Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini

Dopo poco pi di 2 km si raggiunge Cala Francese e Cala Martina, qui un cippo in mare ed un monumento
di fianco al sentiero ricordano Garibaldi, che sfuggito alla guardie pontificie si ripos vicino a Scarlino, nel
1849, prima di riprendere la fuga partendo proprio da Cala Martina. Cala Martina un angolo di mare verde
e trasparente, circondato da una splendida macchia mediterranea.

Proseguendo ancora lungo il sentiero e percorsi altri 2 km si arriva a Cala Violina. Il tempo di percorrenza
dellintero sentiero (dal cancello dingresso a Cala Violina) di circa 1 ora.

E possibile raggiungere Cala Violina anche attraverso la strada sterrata di Val Martina. A partire dal Puntone
di Scarlino si prosegue in auto per qualche km lungo la statale delle Collacchie per Castiglione della Pescaia,
poi circa 400 m prima del distributore di Pian dAlma, si gira a destra su una strada sterrata (indicazione per
Cala Violina), qui in corrispondenza del Podere Laschetti si trova un ampio parcheggio, a pagamento. Dal
parcheggio un sentiero di circa 2 km porta a Cala Violina.

La spiaggia di Cala Violina, una baia sabbiosa di grande bellezza, stata premiata da Legambiente come una
delle 11 spiagge pi belle dItalia. Cala Violina, racchiusa tra due promontori ed caratterizzata da una
sabbia bianca finissima e da acque particolarmente trasparenti con fondali di rara bellezza, formati da banchi
di Posidonia Oceanica e grandi massi di arenaria, tra le quali si scorgono pesci di tutte le dimensioni.

Il mare cristallino di Cala Violina, Scarlino, Grosseto. Author and Copyright Marco Ramerini
La Posidonia Oceanica, alga che svolge un ruolo importantissimo per contrastare lerosione delle coste, per
lossigenazione delle acque ed indice di grande pulizia e limpidezza delle acque, riveste parte della
spiaggia con i suoi resti portati dalle mareggiate.

A Cala Violina, immersi nella macchia troviamo tavoli e panche per il pic-nic, ed una spiaggia ampia con un
mare limpido e cristallino. Il nome della spiaggia deriva dalla natura della sabbia bianca e finissima, cos
particolare da produrre una sorta di suono di violino quando vi si cammina a piedi nudi. Il litorale
circondato da un paesaggio verde formato da una fitta e rigogliosa macchia mediterranea.

Lo Scoglio dello Sparviero (o Troia) e gli Scogli Porchetti (o Porcellini), Punta Ala, Castiglione della
Pescaia. Author and Copyright Marco Ramerini

Punta Ala: rinomata localit balneare della costa


grossetana
Punta Ala una localit di villeggiatura balneare che si trova nel comune di Castiglione della Pescaia lungo
la strada che collega Castiglione della Pescaia a Follonica. Questo centro mondano della costa maremmana
sorge lungo un boscoso promontorio situato tra il Forte delle Rocchette e il Porto di Punta Ala. Lungo il
promontorio di Punta Ala si trovava il confine tra il Granducato di Toscana e il Principato di Piombino, ne
sono testimonianza le tre torri presenti.

Il promontorio di Punta Ala delimita a sud il golfo di Follonica, davanti alla punta si trovano alcuni isolotti,
il pi grande dei quali lIsolotto dello Sparviero o Isolotto della Troia, e scogli affioranti denominati
Scogli Porchetti (o Porcellini), Punta Ala, Castiglione della Pescaia. SullIsolotto della Troia si trova la Torre
degli Appiani, una torre di avvistamento di epoca medievale edificata dagli Appiani signori del Principato di
Piombino.

Punta Ala si trova a circa 20 km da Castiglione della Pescaia, proveniendo da nord conviene uscire dalla
strada a 4 corsie Aurelia a Follonica e da qui seguendo le indicazioni per Castiglione della Pescaia
proseguire per circa 10 km lungo la strada n 322 fino al bivio per Punta Ala, da qui si devono percorrere
altri 9 km per raggiungere Punta Ala.

Proveniendo da sud, invece si deve uscire dallAurelia a Grosseto Sud e da qui prendere la strada n 322 e
seguirla per circa 30 km fino al bivio per Punta Ala.
Barche nel porto di Punta Ala, Castiglione della Pescaia.. Author and Copyright Marco Ramerini

Punta Ala una famosa ed esclusiva localit turistica con un attrezzatissimo porto, un vanto per la nautica
diportistica nazionale. Il porto dominato dalla Torre Balbo o Torre di Troia Nuova, risalente alla seconda
met del Cinquecento, che si trova sulla cima del promontorio di Capo Troia. La torre fu costruita dal
Granduca di Toscana Cosimo I de Medici tra il 1562 e il 1563.

Su un altra altura, quella di Punta Hidalgo, che domina Punta Ala, si innalza la Torre Hidalgo, nota anche
come Torre del Barbiere, fortificazione della seconda met del Cinquecento inclusa nel sistema difensivo del
Principato di Piombino che proprio in questa zona raggiungeva i suoi limiti meridionali.

Porta a Mare. Castiglione della Pescaia. Author and Copyright Marco Ramerini

Il Castello di Castiglione della Pescaia


Il famoso centro balneare di Castiglione della Pescaia dominato da un imponente castello medievale che
con le sue mura racchiude il centro storico del paese. Il castello sorse attorno ad una torre edificata dai pisani
nel X secolo alla quale, successivamente, furono aggiunti tratti di muro che la uniscono a due torri inglobate
nella cinta muraria.

Le mura che cingono il paese furono costruite a partire dal X secolo e sono formate dai resti di due diverse
cinte murarie, la prima di epoca pisana risalente al X-XIII secolo e racchiudeva sia la parte alta che la parte
bassa del paese.
Successivamente, nel XV secolo, la parte bassa del paese fu abbandonata e le nuove mura furono edificate
esclusivamente a difesa del borgo posto sulla collina. Nelle mura del borgo alto si aprono tre porte: la Porta
Urbica, costruita nel 1608, la Porta di San Giovanni Battista e la Porta a Mare. Una quarta porta, la
Portaccia, si trova nella sezione pi antica della mura, quella costruita dai pisani attorno al borgo basso, qui
si trovano anche i resti di alcune torri.

Le mura di Castiglione della Pescaia. Author and Copyright Marco Ramerini

Al tempo degli Etruschi (IX-III secolo aC.), un grande lago salato, detto Lago Prelius (Lago Prile), si
congiungeva al mare dove oggi Castiglione della Pescaia. Il lago era salubre e lungo le sue sponde si
svilupparono importanti citt come Roselle e Vetulonia. Dove oggi Castiglione era un porto, Salebrum cos
si chiamava questo porto, di poca importanza, successivamente durante lepoca romana, divenne un punto di
ristoro sulla via Aurelia, sempre nello stesso periodo un altro insediamento romano sorse nellIsola Clodia.

Caduto lImpero Romano la zona di Castiglione decadde, nel medioevo tra il X e il XIII secolo la zona fu
sottoposta allinfluenza pisana, in questo periodo, furono iniziati i lavori di fortificazione di Castiglione
(chiamato allepoca Castellione de Piscaria), fu costruita una grande torre alta 16 metri con base a scarpa sul
punto pi alto del poggio, in seguito fu costruita una cinta muraria intorno al paese, rafforzata da torri e
torrioni. Nel XIII secolo il paese divenne un libero comune.

Successivamente Castiglione conobbe la dominazione di Siena. Nel 1446 il paese fu occupato dagli
Aragonesi, che ricostruirono e restaurarono la cinta muraria. Castiglione della Pescaia venne ceduto nel
1559 come dote di Eleonora di Toledo a Cosimo I de Medici signore di Firenze. Sotto il governo dei Medici
si ebbe una parziale rinascita della zona. I Medici tentarono di ripopolare larea trasferendo nella zona del
lago di Castiglione famiglie dorigine settentrionale.

Portaccia. Castiglione della Pescaia. Author and Copyright Marco Ramerini


Nel 1765 sotto il governo del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I iniziarono i lavori di bonifica delle
aree paludose, che furono diretti da Leonardo Ximenes, gesuita, astronomo e idraulico. Egli fece costruire
un canale sulla cui foce fece innalzare un edificio, la Casa Rossa, con cateratte per regolare il deflusso delle
acque. Succesivamente nel periodo 1828-1838 si svolsero altri lavori di bonifica, questa volta sotto la
direzione di Giorgini, matematico, che divise il litorale in cinque bacini per favorirne lessiccamento
naturale. Nel 1827 si giunse alla costruzione, sulla fiumara di Castiglione, del ponte Giorgini, a tre luci, con
cateratte che si aprivano in direzione al mare.

Il borgo racchiuso dalle mura si presta ad una bellissima passeggiata storica, grazie alla sua posizione dalle
mura si possono ammirare stupendi panorami della costa, verso nord sono visibili le Rocchette e lisola
dElba, verso sud la vista spazia verso la palude della Diaccia Botrona e verso i Monti dellUccellina, il
Parco Naturale della Maremma, l Argentario e lisola del Giglio. Nelle giornate terse al largo in direzione
del mare visibile lisola di Montecristo e a volte anche la Corsica.

Il borgo medievale di Castiglione della Pescaia. Author and Copyright Marco Ramerini

Castiglione della Pescaia: delizioso borgo


medievale lungo la costa della Maremma
Castiglione della Pescaia, che si trova a poco pi di 20 km da Grosseto, uno dei paesi medievali pi belli
situati lungo la costa della Toscana. Proveniendo da nord conviene uscire dalla strada a 4 corsie Aurelia a
Follonica e da qui seguendo le indicazioni per Castiglione della Pescaia proseguire per circa 20 km lungo la
strada n 322 fino a raggiungere Castiglione. Proveniendo da sud, invece si deve uscire dallAurelia a
Grosseto Sud e da qui prendere la strada n 322 e seguirla per circa 20 km. In treno Linea Torino-Roma,
stazioni di Follonica o Grosseto; da qui servizio autobus / taxi.

Lantico centro medievale cinto da mura si trova sopra a una collina che domina la foce del fiume Bruna,
Castiglione della Pescaia oggi un importante centro turistico e unattrezzata stazione balneare, con belle
spiagge e mare pulito, ripetutamente premiato da Legambiente e dal Touring Club.

Probabilmente lodierna Castiglione era lantica Salembrum dei romani, parte dei cui resti sono visibili al
termine del porto, lungo il fiume Bruna. A partire dal X secolo e fino al XIII secolo il territorio di
Castiglione della Pescaia fu sotto il controllo di Pisa; divenne poi un libero comune. Durante il Quattrocento
Castiglione della Pescaia prima venne conquistato dai Medici, poi venne occupato dagli Aragonesi (1446) ed
infine pass sotto il controllo dei Piccolomini di Siena. Verso la met del Cinquecento entr a far parte del
Granducato di Toscana.
Porta medievale. Castiglione della Pescaia. Author and Copyright Marco Ramerini

Molto bello il centro storico, arroccato sulla collina di Poggio Petriccio, ancora oggi in gran parte cinto
da mura medievali edificate dai pisani e dagli aragonesi. Nel centro storico sono conservati diversi edifici
interessanti come la settecentesca Chiesa di Santa Maria del Giglio, edificata allinterno di un bastione della
cinta muraria medievale; e la cinquecentesca Chiesa di San Giovanni Battista che presenta sul portale, per
architrave, un bassorilievo altomedievale ed ha un caratteristico campanile su torre circolare. Poco fuori il
centro abitato si trova la settecentesca Casa Rossa acceso per visitare la Riserva naturale della Diaccia
Botrona, ultimo resto delle ampie paludi che una volta ricoprivano la Maremma; lungo la strada che collega
Castiglione con Marina di Grosseto linteressante Pineta del Tombolo che si estende per oltre 10 km lungo
la costa.

COSA VISITARE A CASTIGLIONE DELLA PESCAIA

Negli ultimi decenni Castiglione della Pescaia divenuto uno dei principali centri balneari della costa della
Maremma, questa cittadina di circa 7.500 abitanti situata lungo la costa tirrenica in provincia di Grosseto da
cui dista circa 20 km. Per la qualit del mare e delle sue spiagge, Castiglione della Pescaia divenuto un
importante destinazione turistica, negli ultimi anni Legambiente e il Touring Club lhanno eletta come prima
localit balneare dItalia per la sua alta qualit ambientale e turistica.

La spiaggia di Castiglione della Pescaia. Author and Copyright Marco Ramerini

Castiglione della Pescaia uno dei pi interessanti luoghi della costa grossetana. Larea attorno a
Castiglione fu colonizzata dagli Etruschi, ne sono un esempio i resti della citt etrusca di Vetulonia. Lattuale
localit sorse come una piccola cittadina romana chiamata Salebrum, di cui alcune tracce sono ancora
visibili nellarea delle Paduline.

Nel medioevo sulla collina di Castiglione fu costruito prima dai pisani poi dagli aragonesi un castello, che
ancora oggi rappresenta il simbolo di Castiglione. Il Castello di Castiglione, non visitabile, ma il centro
storico medievale ancora oggi cinto da mura racchiude scorci incantevoli e dallalto delle mura si possono
ammirare spettacolati vedute della costa e della pianura della Maremma.

Di estremo interesse anche la visita allArea naturalistica della Diaccia Botrona, che si estende su quello
che rimane della vasta palude che un tempo ricopriva tutta la zona tra Castiglione e Grosseto, un residuo
dellantico Lago Prile. I segni dei tentativi di bonifica effettuati durante il governo dei Lorena nei secoli
XVIII e XIX sono visibili alla Casa Rossa.

Nei dintorni di Castiglione della Pescaia ci sono belle pinete ed ampie spiagge con conosciute stazioni
balneari, come Riva del Sole, Roccamare, Le Rocchette e il rinomato centro di Punta Ala. Piccoli paesi
storici si trovano nellinterno, tra i pi interessanti Buriano, Tirli e Vetulonia, dove sono visibili anche resti
di epoca etrusca e romana.

Altre tombe etrusche si trovano in localit Pian di Rocca, mentre nellarea palustre della Diaccia Botrona si
trova la piccola isola Clodia, un antica isola che sbucava dal prosciugato Lago Prile, dove sorgono i resti di
una villa romana del I secolo a. C. e di unabbazia Benedettina edificata nellXI secolo.

Castiglione della Pescaia

INFORMAZIONI UTILI

Mercato settimanale Castiglione della Pescaia: Sabato.


Mercato Settimanale, in Piazza Ponte Giorgini, ogni Sabato dalle 8.00 alle 13.30.

Mercato Ittico: Porto Canale Tutti i Giorni.

Ufficio Informazioni Turistiche Castiglione della Pescaia


APT Pro Loco Ufficio Informazioni
P.zza Garibaldi, 6 58043 Castiglione della Pescaia (GR)
Tel. 0564 934228 Fax. 0564 934228 e-mail: info@prolococastiglionedellapescaia.it

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