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C A P I T O L O
10
Sostanze ad attivit
anticolinesterasica*
Palmer Taylor
La funzione di interruzione dellattivit dellacetilcolina (ACh) nocenza dalla sopravvivenza dopo lingestione di un seme. Lalcaloide puro fu iso-
svolta dallacetilcolinestersi (AChE) a livello di diverse sinapsi ner- lato da Jobst e Hesse nel 1864 e chiamato fisostigmina. Il primo utilizzo terapeutico
vose colinergiche e dei rispettivi organi effettori o siti post-sinaptici della sostanza risale al 1877, da parte di Laqueur, per il trattamento del glaucoma,
che rimane ancora oggi uno degli usi pi comuni del farmaco. Studi sulla storia
stata discussa nel Capitolo 8. I farmaci che inibiscono lazione
della fisostigmina sono stati compiuti da Karczmar (1970) e Holmstedt (2000).
dellAChE sono chiamati anticolinesterasici (anti-ChE). Essi pro- Dopo che la ricerca di base ebbe chiarito i fondamenti chimici dellazione della
vocano laccumulo di ACh in prossimit delle terminazioni nervose fisostigmina, i ricercatori iniziarono una serie di studi sistematici su esteri aromatici
colinergiche e quindi sono potenzialmente capaci di produrre effetti sostituti di acidi alchil-carbamici. La neostigmina entr nelluso terapeutico nel
simili a quelli di uneccessiva stimolazione dei recettori colinergici 1931 in virt delle sue propriet stimolanti sul tratto intestinale e solo in seguito
nel sistema nervoso centrale (SNC) e periferico. Data lestesa di- fu scoperta la sua efficacia nella terapia sintomatica della miastenia gravis.
stribuzione dei recettori colinergici nelle varie specie animali, non interessante ricordare che la prima relazione sulla sintesi di un anti-ChE or-
ganofosforico a elevato potenziale, il tetraetil-pirofosfato (tetraethyl-pyrophosfa-
sorprendente che gli anti-ChE abbiano avuto una vasta applica-
te, TEPP), fu pubblicata da Clermont nel 1854. Ancora pi sorprendente il fatto
zione come agenti tossici, sia come insetticidi e pesticidi agricoli
che lAutore sopravvisse e riusc descrivere il sapore della sostanza, alcune gocce
sia come gas nervini per la guerra chimica. Tuttavia, diversi com- della quale avrebbero dovuto essere letali. Gli studi moderni sui composti orga-
posti di questa classe sono ampiamente usati come agenti terapeu- nofosforici iniziarono a partire dal 1932, anno della pubblicazione, da parte di
tici; altri, in grado di superare la barriera ematoencefalica, sono Lange e Krueger, della relazione sulla sintesi di dimetil- e dietil-fluorofosfati.
stati approvati o sono in sperimentazione clinica per la terapia della Dopo aver sintetizzato circa duemila composti, Schrader (1952) defin i de-
malattia di Alzheimer. terminanti strutturali dellattivit insetticida (in seguito riconosciuta come attivit
Nel periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale, erano ge- anti-ChE; vedi oltre) (Gallo e Lawryk, 1991). Un composto di questa prima serie,
il parathion (un fosforotioato), divenne in seguito il pi usato insetticida di questa
neralmente conosciuti soltanto gli agenti anti-ChE reversibili, il
classe. Anche il malathion, diffusamente utilizzato ancor oggi, contiene il legame
cui prototipo la fisostigmina. Poco prima della Seconda Guerra P=S presente nel parathion. Prima e durante la Seconda Guerra Mondiale gli sforzi
Mondiale e nel corso della stessa fu sviluppata una nuova classe di Schrader e collaboratori furono dedicati allo sviluppo di composti per la guerra
di composti altamente tossici, detti organofosfati; questi furono chimica. La sintesi di diversi composti molto pi tossici del parathion, come il
dapprima utilizzati in agricoltura, come insetticidi, e pi tardi nel- sarin, il soman e il tabun, fu tenuta segreta dal governo tedesco. Anche gli studiosi
lindustria bellica come armi chimiche. Lelevata tossicit di questi dei Paesi Alleati seguirono Lange e Krueger nel tentativo di scoprire composti
composti dovuta allinattivazione irreversibile dellAChE, che potenzialmente tossici; il diisopropil-fosfofluoridrato (diisopropyl-fluoropho-
ne comporta la prolungata inibizione. Poich le attivit farmacolo- sphate; DFP), sintetizzato da McCombie e Saunders, fu studiato pi approfondi-
tamente da scienziati britannici e americani.
giche dei composti anti-ChE, sia reversibili sia irreversibili, sono
Negli anni Cinquanta fu sintetizzata una serie di carbamati aromatici che ri-
qualitativamente simili, esse verranno discusse di seguito unitaria- sultarono possedere una sostanziale tossicit selettiva contro gli insetti ed essere
mente. Le interazioni degli agenti anti-ChE con altri farmaci che potenti agenti anti-ChE (Ecobichon, 2000).
agiscono in corrispondenza delle sinapsi del sistema nervoso auto-
nomo e a livello delle giunzioni neuromuscolari sono descritte nei Struttura dellacetilcolinesterasi. LAChE esiste in due diverse forme mole-
Capitoli 9 e 11. colari: semplici oligomeri omomerici di subunit catalitiche (monomeri, dimeri
e tetrameri) e associazioni eteromeriche di subunit catalitiche e strutturali (Mas-
Cenni storici. La fisostigmina, detta anche eserina, un alcaloide ottenuto dalla souli, 2000; Taylor et al., 2000). Le forme omomeriche si trovano nelle cellule
fava del Calabar, il seme maturo secco del Physostigma venenosum, una pianta in forma solubile, presumibilmente destinate a essere secrete o associate alla mem-
perenne che cresce nellAfrica occidentale tropicale. La fava del Calabar veniva brana esterna delle cellule attraverso lattacco a un glicofosfolipide. Una forma
usata dalle trib native dellAfrica occidentale come pozione rituale nei riti di eteromerica, frequentemente riscontrabile nelle sinapsi neuronali, un tetrametro
stregoneria, in cui la colpa veniva provata dalla morte causata dal veleno, lin- di subunit catalitiche legate tramite ponti disolfuro a una subunit, associata a
un lipide, del peso di 20 000 Da e localizzata sulla superficie esterna della mem-
brana cellulare. Laltra forma eteromerica composta da un tetramero di subunit
* Traduzione a cura di: Daniela Necchi e Cristina Lanni. catalitiche legate tramite ponti disolfuro a ciascuna delle tre catene di una subunit
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II.60 strutturale simile al collagene. Questa specie molecolare, la cui massa molecolare LAChE uno degli enzimi pi efficienti che si conoscano: una molecola di AChE
allincirca di 106 Da, associata alla lamina basale dellarea giuzionale del mu- in grado di idrolizzare 6 105 molecole di ACh al minuto, il che comporta un
scolo scheletrico. tempo di turnover di 100 microsecondi.
La clonazione molecolare ha dimostrato che un singolo gene codifica per tutte
le AChE dei vertebrati (Schumacher et al., 1986; Taylor et al., 2000). Da un dif-
Meccanismo dazione degli inibitori dellacetilcolinesterasi. Il
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La struttura tridimensionale dellAChE dimostra la presenza del centro attivo nepezil, si legano con maggiore affinit al centro attivo.
dellenzima in posizione centrale simmetrica a ciascuna subunit e alla base di Ulteriori inibitori reversibili, come il propidium e la tossina peptidica di ser-
una stretta gola della profondit di circa 20 (Bourne et al., 1995; Sussman pente fasciculina, si legano al sito anionico periferico dellAChE. Questo sito
et al., 1991). Alla base della gola si trovano i tre aminoacidi responsabili del- localizzato al bordo della gola che definisce il centro attivo ed definito da
lattivit catalitica: Ser203, His447 e Glu334 nei mammiferi (Fig. 10.1). Il mec- Try286 e da Tyr72 e Tyr 124 (vedi Fig. 10.1).
canismo catalitico ricorda quello di altre idrolasi, in cui il gruppo ossidrilico della I farmaci che contengono un legame carbamilestere, come la fisostigmina e
NEUROFARMACOLOGIA
Ser reso altamente nucleofilico attraverso un sistema di passaggio di carica che la neostigmina, sono idrolizzati dallAChE molto pi lentamente rispetto allACh.
coinvolge lanione carbossilato del Glu, limidazolo della His e lossidrile della Lamina quaternaria, neostigmina, e lamina terziaria, fisostigmina, sono presenti
Ser (Fig. 10.2A). come cationi a pH fisiologico. Poich fungono da substrati alternativi allACh
Durante lattacco enzimatico dellACh, un estere con geometria trigonale, si (vedi Fig. 10.2C), lattacco da parte della serina del centro attivo porta alla for-
forma un intermedio tetraedrico tra lenzima e il substrato (vedi Fig. 10.2A) che mazione dellenzima carbamilato. Il residuo carbamilico localizzato nella tasca
collassa portando alla formazione di un complesso acetil-enzima con liberazione acilica delineata da Phe295 e Phe 297. Rispetto allenzima acilato, il metilcarba-
di colina. Lacetil-enzima molto suscettibile allidrolisi e ci porta alla forma- milato-AChE e il dimetilcarbamilato-AChE sono molto pi stabili allidrolisi (il
zione di acetato ed enzima attivo (Froede e Wilson, 1971; Rosenberry, 1975). t1/2 per lidrolisi del dimetilcarbamilato-AChE pari a 15-30 min). La segrega-
72
124
74
286 86
203
297
202
337 449
447
295
334
FIGURA 10.1 Centro attivo a gola dellacetilcolinesterasi di mammifero. Lacetilcolina legata al centro attivo indicata dalla struttura punteggiata che
rappresenta i suoi raggi di van del Waals. illustrata la struttura cristallina del centro attivo dellacetilcolinesterasi di topo, che virtualmente identica a quella
dellACh umana (Bourne et al., 1995). Sono incluse le catene laterali: (a) della triade catalitica, Glu334, His447 e Ser203 (i legami idrogeno sono indicati dalle
linee tratteggiate); (b) della tasca acilica, Phe295 e Phe297; (c) del sito secondario della colina, Trp86, Glu202 e Tyr337; (d) del sito periferico, Trp286, Tyr72,
Tyr124 e Asp74. Le tirosine 337 e 449 sono distanti dal centro attivo, ma probabilmente contribuiscono alla stabilizzazione di alcuni ligandi. La triade catalitica,
il sito secondario della colina e la tasca acilica sono localizzati alla base della gola, mentre il sito periferico si trova sul bordo esterno. La gola profonda
18-20 ed centrosimmetrica alla subunit.
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II.61
A. Associazione di ACh Stato transitorio tetraedico Enzima acetilato Idrolisi dellenzima acetilato
Glu 334
Glu 334 Glu 334 Ser 203 Glu 334
Ser 203 Ser 203 His 447 Ser 203
His 447 His 447 His 447
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Gly 122
Gly 121
choline
B. Complesso con ledrofonio C. Legame reversibile Enzima dimetil-carbamilato Idrolisi della dimetil-
della neostigmina Glu 334
carbamil-AChE
Ser 203
Glu 334 Glu 334 Glu 334 Ser 203
Ser 203 Ser 203
His 447 His 447 His 447
His 447
CAPITOLO 10
Monoisopropil-fosforil-AChE, E. Riattivazione di DFP-AChE
D. Legame reversibile del DFP Diisopropil-fosforil-AChE forma stabilizzata (aged) per mezzo di 2-PAM
dellenzima fosforilato
Glu 334 Glu 334 Glu 334 Glu 334
Ser 203 Ser 203 Ser 203 Ser 203
FIGURA 10.2 Passaggi coinvolti nellidrolisi dellacetilcolina da parte dellacetilcolinesterasi e nellinibizione e riattivazione dellenzima. Sono riportati soltanto
i tre residui della triade catalitica mostrata nella Figura 10.1. Le associazioni e le reazioni illustrate sono: A. Catalisi dellacetilcolina (ACh): legame dellACh,
formazione di uno stato transitorio tetraedrico, formazione dellenzima acetilato con liberazione di colina, rapida idrolisi dellenzima acetilato e ritorno allo stato
originale. B. Legame reversibile e inibizione da parte delledrofonio. C. Reazione con la neostigmina e inibizione dellAChE: legame reversibile della neostigmina,
formazione dellenzima dimetil-carbamilato. D. Reazione del diisopropil-fluorofosfato (DFP) e inibizione dellAChE: legame reversibile del DFP, formazione dellenzima
diisopropil-fosforilato, formazione dellenzima monoisopropil-fosforilato, forma stabilizzata (aged) dellenzima fosforilato.* Lidrolisi del diisopropil-enzima molto
lenta e non illustrata nella figura. Lenzima monoisopropil-fosforilato aged virtualmente resistente allidrolisi e alla riattivazione. Lo stato transitorio tetraedrico
dellidrolisi dellACh simile alle forme coniugate originate dagli inibitori organofosforici a configurazione tetraedrica e ne giustifica la potenza. I legami ammidici
degli idrogeni da parte di Gly121 e Gly 122 stabilizzano gli ossigeni carbonilici e fosforilici. E. Riattivazione dellenzima diisopropil-fosforilato da parte della
pralidossima (2-PAM). Lattacco della 2-PAM al fosforo dellenzima fosforilato d origine a una fosfo-ossima con rigenerazione dellenzima attivo. I passaggi individuali
della reazione di fosforilazione e della reazione di ossidazione sono stati caratterizzati mediante spettrometria di massa (Jennings et al., 2003).
* Lenzima va incontro a un processo di invecchiamento (aging) che lo converte dopo qualche ora in una forma che non pu pi essere defosforilata. [N.d.C.]
zione dellenzima nella forma carbamilata preclude pertanto a lungo la sua attivit Azione sugli organi effettori. Gli effetti farmacologici tipici dei
nei confronti dellACh. Quando somministrati per via sistemica, la durata del- composti anti-ChE sono principalmente dovuti allinibizione del-
linibizione da parte degli agenti carbamilanti di 3-4 ore. lidrolisi dellACh a livello delle terminazioni colinergiche. Il tra-
Gli inibitori organofosforici come il diisopropil-fluorofosfato (diisopropyl-
smettitore, pertanto, si accumula aumentando la risposta allACh,
fluorofosphate, DFP) operano come veri emisubstrati poich il risultante coniu-
gato con la serina del centro attivo fosforilata o fosfonata estremamente stabile
liberata a opera di impulsi colinergici o rilasciata spontaneamente
(vedi Fig. 10.2D). Gli inibitori organofosforici presentano una configurazione te- dalle terminazioni nervose. Virtualmente, tutti gli effetti acuti do-
traedrica che somiglia allo stato di transizione che si forma durante lidrolisi degli vuti a dosi moderate di organofosforici sono attribuibili a questa
esteri carbossilici. Come negli esteri carbossilici, lossigeno fosforilico si lega con azione. Per esempio, la miosi oculare che si osserva in seguito a
lossianione del centro attivo. Se il gruppo alchilico dellenzima fosforilato un instillazione locale di DFP non rilevabile dopo denervazione po-
metile o un etile, la rigenerazione spontanea dellenzima richiede alcune ore. Se, stgangliare cronica dellocchio, poich in tal caso non esiste pi
come nel caso del DFP, i gruppi alchilici sono secondari o terziari a struttura com-
una fonte di rilascio endogeno di ACh. Le conseguenze dellau-
plessa, questo rende ulteriormente stabile la forma fosforilata dellenzima e non
si osserva, di solito, alcuna rigenerazione significativa dello stesso. La stabilit
mentata concentrazione di ACh in corrispondenza della placca mo-
dellenzima fosforilato incrementata ulteriormente per perdita di uno dei gruppi trice hanno caratteristiche peculiari per questo sito e verranno di-
alchilici (aging, invecchiamento). Pertanto, il recupero dellattivit del- scusse pi avanti.
lAChE richiede la sintesi di nuovo enzima.
Quindi, i termini reversibile e irreversibile vengono applicati rispettivamente I composti anti-ChE contenenti unamina terziaria, e soprattutto quelli contenenti
ai carbamil-esteri e agli organofosfati e riflettono solo differenze quantitative nelle un ammonio quaternario, possono esercitare anche unulteriore azione diretta su
velocit di decarbamilazione o defosforilazione dellenzima coniugato. Entrambe alcuni recettori colinergici. Per esempio, gli effetti della neostigmina sul midollo
le classi di composti interagiscono covalentemente con il residuo serinico del sito spinale e sulla giunzione neuromuscolare sono il risultato della sua attivit anti-
attivo, essenzialmente nello stesso modo dellACh. ChE e di una stimolazione colinergica diretta.
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II.62
Chimica e relazione struttura-attivit dallagente miotico demecario, che consiste essenzialmente in due molecole di
neostigmina connesse da una serie di dieci gruppi metilenici. Il secondo gruppo
Le correlazioni struttura-attivit dei composti anti-ChE sono state quaternario conferisce una stabilit aggiuntiva allinterazione grazie allassocia-
zione con una molecola aminoacidica a carica negativa, Asp74, vicino al bordo
ampiamente descritte nelle precedenti edizioni di questo libro. Sa-
della gola del centro attivo dellAChE. Inibitori a struttura carbamica con elevata
ranno qui considerate solo le molecole di interesse terapeutico o
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solubilit nei lipidi (per es., rivastigmina), che sono in grado di superare rapida-
tossicologico generale. mente la barriera ematoencefalica e hanno una maggiore durata dazione, sono
gi stati approvati o sono oggetto di trial clinici per il trattamento della malattia
Inibitori non covalenti. Sebbene questi farmaci interagiscano attraverso un lega-
di Alzheimer (Cummings, 2004; Giacobini, 2000) (vedi Cap. 22).
me reversibile e non covalente con i siti attivi dellAChE, essi differiscono tra
Gli insetticidi carbamati carbaril, propoxur e aldicarb, che vengono comune-
loro per quanto riguarda la distribuzione corporea e laffinit per lenzima. Ledro-
mente utilizzati per il giardinaggio, inibiscono lAChE in maniera identica agli
fonio, un farmaco quaternario la cui attivit limitata alle sinapsi del sistema ner-
altri inibitori a struttura carbamica. I sintomi di avvelenamento sono molto simili
voso periferico, ha una moderata affinit per lAChE. Il suo volume di distribu-
a quelli che si riscontrano nellavvelenamento da organofosfati (Baron, 1991; Eco-
zione piccolo ed esso viene rapidamente eliminato per via renale: questo spiega
bichon, 2000). Il carbaril ha una tossicit particolarmente bassa per assorbimento
la sua breve durata dazione. Al contrario, la tacrina e il donepezil (Fig. 10.3)
hanno una maggiore affinit per lAChE, sono maggiormente idrofobici e supe- cutaneo; viene utilizzato in alcuni Paesi per via topica per il controllo dei pidocchi.
rano facilmente la barriera ematoencefalica: questo li favorisce nellinibizione Non tutti i carbamati utilizzati nelle formulazioni da giardino sono inibitori del-
dellAChE a livello de SNC. La loro partizione nei lipidi e lelevata affinit per lAChE; i ditiocarbamati sono fungicidi.
lAChE rendono conto della lunga durata dazione.
SEZIONE II
La piridostigmina una variante molto simile, anchessa impiegata nel trattamento carbossilico. Per maggiori approfondimenti sui composti organofosforici e la loro
della miastenia gravis. tossicit si rimanda alla monografia di Gallo e Lawryk (1991).
Il legame di due molecole di ammonio quaternario conferisce unaumentata Il DFP produce uninattivazione virtualmente irreversibile dellAChE e di al-
potenza e durata dazione agli anti-ChE. Un esempio di questo tipo costituito tre esterasi, tramite un processo di alchil-fosforilazione. La sua elevata liposolu-
H3C
CH3
H5C2 N OH
O C N CH3
H3C
O H
N N
CH3 CH3
FISOSTIGMINA EDROFONIO
CH3
H3C O
O C N
N H3CO N
O CH3
H
H3CO
PIRIDOSTIGMINA DONEPEZIL
OH
O
CH3 CH3 H3CO
H3C O N CH3
N
N
CH3 O
CH3
RIVASTIGMINA GALANTAMINA
Tabella 10.1 Classificazione chimica dei pi rappresentativi composti organofosforici di particolare interesse farmacologico II.63
o tossicologico
Gruppo A, X = alogeno, cianuro, o tiocianato; gruppo B, X = tioalchil, tioaril, alcossi o arilossi; gruppo C = composti tionofosforici o tio-
tionofosforici; gruppo D = composti contenenti un ammonio quaternario. R1 pu essere un gruppo alchilico (fosfonati), un gruppo alcossi (fosforati)
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o un gruppo alchilamino (fosforoamidati).
CAPITOLO 10
P Isopropil-metilfluorofosfonato
CH3 F
CH2COOC2H5
II.64 bilit, il basso peso molecolare e la volatilit ne facilitano lassorbimento per ina- stimolazione, seguita da depressione o paralisi, di tutti i gangli
lazione e per assorbimento transdermico, nonch il passaggio nel SNC. Dopo la autonomi e dei muscoli scheletrici (azione nicotinica);
desulfurazione, gli insetticidi comunemente in uso formano lenzima dimetossi- stimolazione, con possibilit di una successiva depressione, dei
o dietossifosforilato.
recettori colinergici nel SNC.
I gas nervini (tabun, sarin e soman) sono tra i pi potenti agenti tossici sin-
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di entrambi questi agenti stato limitato perch si sono riscontrati casi di intos- ti-ChE sia come agonisti diretti. Essi hanno effetti di entit inferiore
sicazione cronica nellanimale neonato. Essi sono stati banditi dallutilizzo do- a livello dei siti effettori autonomi e dei gangli. Al contrario, gli agenti
mestico sia negli ambienti interni sia in quelli esterni dal 2005.
maggiormente liposolubili sono ben assorbiti dopo somministrazione
Anche il malathion richiede la sostituzione di un atomo di zolfo con ossigeno
in vivo, il che conferisce resistenza ai mammiferi. Questo insetticida pu essere
orale, esercitano il loro effetto sulle terminazioni colinergiche sia a
anchesso reso inattivo per idrolisi del legame dellestere carbossilico da parte livello centrale sia a livello periferico e possono essere sequestrati
nelle membrane lipidiche per lunghi periodi di tempo. I composti
NEUROFARMACOLOGIA
delle carbossilesterasi presenti nel plasma; lattivit delle carbossilesterasi nel pla-
sma determina quindi la resistenza delle singole specie animali al malathion. La organofosforici liposolubili vengono inoltre assorbiti facilmente at-
reazione di detossificazione molto pi rapida nei mammiferi e negli uccelli che traverso la cute e quelli che sono anche volatili vengono rapidamente
negli insetti (Costa et al., 2003). In anni recenti il malathion stato impiegato assorbiti attraverso le membrane alveolari (Storm et al., 2000).
nella disinfestazione attraverso dispersione aerea di diverse zone relativamente
Gli effetti degli anti-ChE a livello delle cellule di organi effettori
popolose, allo scopo di controllare la diffusione del moscerino da frutta mediter-
raneo e delle zanzare che trasmettono virus pericolosi per luomo, come il virus
autonomi e di aree corticali e sottocorticali del SNC, dove i recet-
dellencefalite del Nilo occidentale. tori sono per la maggior parte di tipo muscarinico, sono bloccati
Casi di intossicazione acuta da malathion sono stati segnalati solo a causa di dallatropina. Allo stesso modo, latropina blocca alcuni degli ef-
tentati suicidi o avvelenamenti volontari. La dose letale nei mammiferi di circa fetti eccitatori degli agenti anti-ChE a livello dei gangli autonomi,
1 g/kg. Lesposizione della cute comporta un assorbimento sistemico molto basso dal momento che entrambi i tipi di recettore, nicotinico e musca-
(<10%). Il malathion utilizzato per via topica nel trattamento della pediculosi. rinico, sono coinvolti nella neurotrasmissione a livello gangliare
Tra i composti organofosforici ad ammonio quaternario (gruppo D della Tab.
(vedi Cap. 11).
10.1), il solo ecotiofato utilizzato in clinica (limitatamente alla somministrazione
oftalmica) poich, essendo carico positivamente, non volatile e non attraversa
I siti dazione degli agenti anti-ChE che rivestono importanza
facilmente la cute. terapeutica sono il SNC, gli occhi, lintestino e la giunzione neu-
Il metrifonato un organofosfato a basso peso molecolare che viene sponta- romuscolare del muscolo scheletrico; ulteriori azioni di questi far-
neamente convertito nel suo estere fosforilato attivo, il dimetil 2,2-diclorovinil- maci si possono verificare in conseguenza di unintossicazione.
fosfato (dimethyl 2,2-dichlorovinyl-phosfate, DDVP o diclorvos). Il metrifonato
e il DDVP attraversano entrambi facilmente la barriera ematoencefalica per inibire Occhio. Lapplicazione di farmaci anti-ChE alla congiuntiva provoca
lAChE nel SNC. Il metrifonato stato originariamente sviluppato per il tratta- iperemia, costrizione del muscolo sfintere pupillare intorno al mar-
mento della schistosomiasi (vedi Cap. 51). La sua capacit di inibire lAChE nel
gine delliride (miosi) e contrazione del muscolo ciliare (blocco del
SNC e la bassa tossicit hanno portato al suo inserimento in una sperimentazione
clinica per la terapia della malattia di Alzheimer (Cummings, 2004); alcuni casi
riflesso di accomodazione con fuoco visivo ravvicinato). La miosi
di paralisi della muscolatura scheletrica, seppur verificatisi con una bassa inci- compare in pochi minuti e pu perdurare per diverse ore o giorni.
denza, ne hanno limitato lutilizzo.* Sebbene la pupilla sia ristretta alle dimensioni di una capocchia di
spillo, essa ancora in grado di contrarsi se esposta alla luce. Il blocco
dellaccomodazione pi labile e in genere scompare prima del ter-
Propriet farmacologiche mine della miosi. La pressione intraoculare, se elevata, cade in con-
seguenza di un pi facile efflusso dellumore acqueo (vedi Cap. 64).
In generale, le propriet farmacologiche di agenti anti-ChE possono
essere dedotte conoscendo i siti presso i quali lACh rilasciata fi- Tratto gastrointestinale. Nelluomo la neostigmina stimola la
siologicamente a opera degli impulsi nervosi, i livelli di attivit de- contrazione gastrica e aumenta la secrezione di acido. Dopo rese-
gli stessi impulsi nervosi e le risposte dei rispettivi organi effettori zione bilaterale del vago, leffetto della neostigmina sulla motilit
allACh (vedi Cap. 8). Gli anti-ChE possono produrre potenzial- gastrica viene notevolmente ridotto. La porzione inferiore delleso-
mente i seguenti effetti: fago viene stimolata dalla neostigmina; in pazienti con grave aca-
lasia e dilatazione dellesofago il farmaco in grado di produrre
stimolazione delle risposte a recettori muscarinici in organi ef- un aumento del tono e della peristalsi.
fettori autonomi;
La neostigmina aumenta anche la motilit dellintestino e in particolare del colon.
Latonia provocata da antagonisti muscarinici o da un precedente intervento chi-
* E arrestato lo sviluppo clinico per questa indicazione. [N.d.C.] rurgico pu essere superata: le onde peristaltiche aumentano in ampiezza e fre-
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quenza e quindi viene favorito il transito del contenuto intestinale. Leffetto com- del periodo refrattario e del tempo di conduzione in corrispondenza dei nodi se- II.65
plessivo dei farmaci anti-ChE sulla motilit intestinale rappresenta probabilmente no-atriale e atrio-ventricolare. A livello gangliare, laccumulo di ACh inizial-
la sommatoria di due effetti, il primo a livello delle cellule gangliari del plesso mente in grado di eccitare i recettori nicotinici, ma ad alte dosi si instaura un
di Auerbach e il secondo nei confronti delle cellule muscolari lisce, grazie alla blocco gangliare derivante dalla depolarizzazione persistente della membrana cel-
preservazione dellattivit dellACh rilasciata rispettivamente dalle fibre coliner- lulare. Lazione eccitatoria nei confronti dei gangli parasimpatici tenderebbe a de-
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giche pregangliari e postgangliari (vedi Cap. 46). primere ulteriormente la ridotta gittata cardiaca, mentre leffetto opposto sarebbe
il risultato dellazione dellACh su cellule gangliari simpatiche. Anche a livello
dei centri vasomotori bulbari centrali e cardiaci lACh produce eccitazione seguita
Giunzione neuromuscolare. La maggior parte degli effetti dei po-
da inibizione. Tutti questi effetti sono resi ulteriormente pi complessi dallipos-
tenti farmaci anti-ChE sul muscolo scheletrico pu essere spiegata siemia che deriva dallazione broncocostrittrice e dallaumento delle secrezioni
sulla base dellinibizione dellAChE a livello della giunzione neu- indotto dallACh nel sistema respiratorio; lipossiemia, a sua volta, pu potenziare
romuscolare. Esiste tuttavia la dimostrazione che la neostigmina e il tono simpatico e il rilascio di adrenalina dalla midollare del surrene indotto
altri composti a struttura aminica quaternaria esercitano unattivit dallACh. Per tutti questi motivi non sorprendente losservazione di unaumen-
accessoria di agonisti diretti. Per esempio, liniezione endoarteriosa tata frequenza cardiaca in caso di intossicazione grave da sostanze ad attivit an-
di neostigmina in un muscolo cronicamente denervato o nel quale ti-ChE. Lipossiemia probabilmente un importante fattore determinante della
depressione del SNC, che si verifica dopo la somministrazione di dosi elevate di
lAChE sia stata inattivata mediante una precedente somministra-
agenti anti-ChE. Gli effetti stimolanti sul SNC vengono bloccati da dosi maggiori
zione di DFP provoca unimmediata contrazione. Questo effetto di atropina, sebbene non completamente come accade per gli effetti muscarinici
CAPITOLO 10
non invece osservabile qualora si inietti fisostigmina. a livello dei siti effettori autonomi periferici.
Normalmente un singolo impulso nervoso in un assone motore terminale libera Assorbimento, metabolismo ed escrezione. La fisostigmina viene
sufficiente ACh per provocare una depolarizzazione locale (potenziale di placca)
facilmente assorbita dal tratto GI, dai tessuti sottocutanei e dalle mu-
di ampiezza tale da far scaturire un potenziale dazione muscolare. LACh rila-
sciata viene immediatamente idrolizzata dallAChE, a una velocit tale che il tem-
cose. Linstillazione congiuntivale del farmaco pu provocare effetti
po di permanenza dellACh entro la sinapsi tra nervo e muscolo (circa 200 s) sistemici se non vengono adottate misure di sicurezza (per es., pres-
II.66 fosfoestere, lanidride, i legami POF o POCON. Le paraoxonasi sono enzimi a nasi, dalla stabilit del legame tra lorganofosfato e lAChE e dal-
basso peso molecolare che richiedono calcio per la catalisi e il cui substrato naturale leventuale invecchiamento dellenzima fosforilato.
pu essere costituito dai lattoni. Alcuni degli isoenzimi sono associati a lipoproteine
ad alta densit e, oltre alla loro capacit di idrolizzare gli organofosfati, possono Dopo lesposizione locale a vapori o aerosol o dopo la loro inalazione, i primi sin-
controllare lossidazione delle lipoproteine a bassa densit, esercitando quindi un tomi a comparire sono generalmente di tipo oculare o respiratorio. I sintomi a
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effetto protettivo nei confronti dellaterosclerosi (Harel et al., 2004; Mackness et livello oculare sono costituiti da marcata miosi, dolore oculare, congestione con-
al., 2004). Sono stati scoperti polimorfismi genici che regolano la specificit di sub- giuntivale, riduzione della vista, spasmo ciliare e dolore alle sopracciglia. In seguito
strato per gli organofosfati e la possibile suscettibilit allaterosclerosi (Costa et al., a un assorbimento sistemico acuto la miosi pu non essere evidente in forza di una
2003; Mackness et al., 2004). Esistono ampie variabilit nellattivit della parao- potente scarica simpatica in risposta allipotensione. In aggiunta alla rinorrea e al-
xonasi nelle diverse specie animali. Gli animali giovani sono privi di carbossileste- liperemia del tratto respiratorio superiore, gli effetti a carico dellapparato respi-
rasi e paraoxonasi: questa osservazione pu rendere conto delle variazioni della tos- ratorio consistono in una sensazione di costrizione toracica accompagnata da re-
sicit correlate con let descritte negli animali neonati e che si sospetta siano alla spirazione affannosa, causati dalla combinazione di broncocostrizione e aumento
base della comparsa di tossicit nelluomo (Padilla et al., 2004). della secrezione bronchiale. I sintomi GI sono i primi a manifestarsi dopo ingestione
Le carbossilesterasi plasmatiche ed epatiche (aliesterasi) e la butirril-coline- e comprendono anoressia, nausea e vomito, crampi addominali e diarrea. Le prime
sterasi plasmatica sono inibite irreversibilmente dagli organofosfati (Lockridge e manifestazioni sintomatiche che si compaiono dopo assorbimento cutaneo di forme
Masson, 2000); la loro azione di scavenger nei confronti degli organofosfati prov- liquide comprendono sudorazione locale e fascicolazione muscolare nelle imme-
vede a una parziale protezione dellAChE nel sistema nervoso. Le carbossilesterasi diate vicinanze del punto di contatto con la sostanza. Lintossicazione grave si ma-
catalizzano inoltre lidrolisi del malathion e di altri organofosfati che contengono nifesta con intensa salivazione, rilassamento degli sfinteri intestinali e urinari, la-
SEZIONE II
un legame carbossil-estere, rendendoli meno attivi o inattivandoli completamente. crimazione, sudorazione profusa, erezione del pene, bradicardia e ipotensione.
Poich le carbossilesterasi sono inibite dagli organofosfati, la tossicit dovuta alla Gli effetti nicotinici a livello delle giunzioni neuromuscolari consistono ge-
contemporanea esposizione a due insetticidi organofosforici pu essere sinergica. neralmente in affaticabilit del muscolo e debolezza generale, contrazioni invo-
lontarie, fascicolazioni sparse e, infine, marcato senso di debolezza e paralisi. La
pi grave conseguenza degli effetti neuromuscolari la paralisi dei muscoli re-
Tossicologia spiratori. I topi knockout privi del gene che codifica per lAChE possono soprav-
NEUROFARMACOLOGIA
livelli di AChE nel plasma e negli eritrociti (Storm et al., 2000). (RCHPNOH) riattivavano lenzima pi rapidamente. Alcuni ricercatori postula- II.67
Sebbene questi valori possano variare ampiamente nella popola- rono che si potesse ottenere una riattivazione selettiva dellenzima attraverso luti-
zione normale, nel soggetto esposto essi sono normalmente molto lizzo di un nucleofilo con specificit per il sito fosforilato dellAChE; linterazione
di un azoto quaternario con il sito anionico del centro attivo dellAChE avrebbe
ridotti, ben al di sotto dei valori medi normali, anche prima che i
posto il gruppo nucleofilico in giustapposizione con il gruppo fosfato. Questo obiet-
sintomi di intossicazione si rendano evidenti.
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tivo fu raggiunto, con notevole successo, con il composto piridina-2-aldossima me-
Latropina, somministrata a a dosi sufficienti (vedi oltre), anta- til-cloridrato (pralidossima); la riattivazione dellAChE con questo composto av-
gonizza validamente gli effetti a livello dei siti recettoriali musca- viene a una velocit 1000 volte superiore rispetto allidrossilamina. Lossima
rinici, tra cui laumento della salivazione e delle secrezioni tracheo- orientata prossimalmente in modo da effettuare un attacco nucleofilico sul fosforo;
bronchiali, la broncocostrizione e la bradicardia, e in misura mo- si forma una fosforilossima che libera lenzima rigenerato (vedi Fig. 10.2E).
derata anche gli effetti centrali e quelli a livello dei gangli periferici. Diverse ossime bis-quaternarie sono anche pi potenti come riattivatori per
gli avvelenamenti da insetticidi e da gas nervino (vedi oltre); un esempio lHI-
Dosi pi elevate sono necessarie per ottenere una sufficiente con-
6, che viene utilizzato in Europa come antidoto.
centrazione di atropina nel SNC. Latropina non ha praticamente
effetto sulla compromissione neuromuscolare periferica, che pu
essere contrastata con lutilizzo della pralidossima (2-PAM), un
riattivatore delle colinesterasi.
CAPITOLO 10
In caso di intossicazione moderata o grave da organofosforici, la dose raccoman-
data di pralidossima perladulto di 1-2 g per infusione endovenosa nellarco PRALIDOSSIMA (2-PAM)
di non meno di 5 minuti. Se i sintomi di debolezza non scompaiono, oppure se
si ripresentano entro 20-60 minuti, la somministrazione va ripetuta alla stessa
dose. Il trattamento precoce essenziale per assicurare che lossima raggiunga HI-6
lAChE fosforilata quando questultima pu essere ancora riattivata. Molti degli
II.68 Il quadro clinico quello di una grave polineuropatia che si manifesta inizial- La neostigmina utilizzata per la risoluzione della distensione addominale e della
mente con lievi alterazioni sensitive, atassia, debolezza, affaticamento muscolare, pseudo-ostruzione acuta del colon dovuta a diverse cause mediche e chirurgiche
riduzione dei riflessi tendinei e dolorabilit alla palpazione. Nei casi gravi la de- (Ponec et al., 1999). La dose di neostigmina metilsolfato, generalmente sommi-
bolezza pu progredire verso la paralisi flaccida e il deterioramento muscolare. nistrata secondo necessit per iniezione sottocutanea, in caso di ileo paralitico
Il recupero pu richiedere diversi anni e pu essere incompleto. postoperatorio di 0.5 mg. Lattivit peristaltica inizia 10-30 minuti dopo la som-
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La tossicit che d origine a questa polineuropatia ritardata non dipende dal- ministrazione parenterale, mentre sono necessarie 2-4 ore perch si osservi lef-
linibizione delle colinesterasi, bens da una diversa esterasi, detta esterasi neu- fetto dopo somministrazione orale di bromuro di neostigmina (15-30 mg). Pu
rotossica (Johnson, 1993). Questo enzima ha una specificit per gli esteri idrofo- essere necessario facilitare levacuazione con un clistere o lespulsione di gas con
bici, ma il suo substrato naturale e la sua funzione rimangono sconosciuti (Glynn, un tubo rettale.
2000). Negli animali da esperimento esposti per lunghi periodi di tempo agli or- In presenza di disuria postoperatoria la neostigmina pu venire utilizzata per
ganofosfati sono state riscontrate anche miopatie che sfociano in lesioni necrotiche trattare latonia del muscolo detrusore della vescica e per ridurre lintervallo di
generalizzate e alterazioni nella citostruttura della placca motrice (De Bleecker tempo tra lintervento e la minzione spontanea. Il farmaco usato alle stesse dosi
et al., 1992). e per le stesse vie utilizzate nel trattamento dellileo paralitico. La neostigmina
non dovrebbe essere utilizzata in presenza di occlusione intestinale o vescicale,
in caso di peritonite, quando la vitalit dellintestino dubbia o quando lalterata
Usi terapeutici funzionalit dellintestino dipende da una malattia infiammatoria intestinale.
Attualmente lutilizzo di agenti anti-AChE per disturbi a carico del Glaucoma e altre indicazioni oftalmiche. Il glaucoma una con-
SEZIONE II
sistema nervoso periferico limitato a quattro specifiche condizioni: dizione patologica caratterizzata dallaumento della pressione in-
traoculare che, se sufficientemente alta e persistente, pu causare
atonia della muscolatura liscia del tratto intestinale e della ve- un danno del disco ottico presso la giunzione tra nervo ottico e re-
scica urinaria; tina con conseguente cecit irreversibile. Dei tre tipi di glaucoma
glaucoma; (primario, secondario e congenito), il primario e alcuni tipi di se-
NEUROFARMACOLOGIA
letrici (Drachman, 1994); si osservano frequentemente sia remis- miglioramento della forza muscolare non accompagnato da fascicolazione lingua- II.69
sioni parziali sia aggravamenti. La somiglianza tra i sintomi della le (un sintomo normalmente presente in soggetti non miastenici).
miastenia gravis e quelli dellintossicazione da curaro negli ani- Una dose eccessiva di un farmaco anti-ChE comporta una crisi colinergica.
Questa condizione caratterizzata da debolezza che deriva dalla depolarizzazione
mali sugger a Jolly che la fisostigmina, composto in grado di
generalizzata della placca motrice; altri effetti caratteristici sono legati alla sovra-
antagonizzare il curaro, potesse essere un utile agente terapeu-
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stimolazione dei recettori muscarinici. La debolezza risultante dalla depolarizza-
tico. Trascorsero tuttavia 40 anni prima che il suggerimento di zione della placca motrice pu somigliare alla debolezza miastenica, che si ma-
Jolly fosse sistematicamente valutato mediante sperimentazione nifesta in caso di insufficiente dosaggio del farmaco anti-ChE. La distinzione ri-
clinica. veste unimportanza pratica evidente in quanto nel primo caso lindicazione la
sospensione del trattamento, mentre nel secondo la somministrazione del far-
Il deficit che conduce alla miastenia gravis riguarda la trasmissione sinaptica alla maco. Quando il test delledrofonio eseguito con molta cautela, mantenendo la
giunzione neuromuscolare. Quando il nervo motore di un soggetto normale sti- dose a 2 mg e assicurandosi la disponibilit immediata di attrezzature per la ria-
molato elettricamente alla frequenza di 25 Hz, le risposte elettriche e meccaniche nimazione, unulteriore riduzione della forza muscolare indica crisi colinergica,
sono ben mantenute. Esiste un buon margine di sicurezza per il mantenimento mentre un miglioramento dimostra debolezza miastenica. Se interviene una grave
della trasmissione neuromuscolare. Le risposte iniziali del paziente miastenico crisi muscarinica, deve essere immediatamente somministrato solfato di atropina
possono essere normali, ma decadono rapidamente in accordo con il rapido affa- alla dose di 0.4-0.6 mg o pi per via endovenosa (per maggiori dettagli vedi Dra-
ticamento muscolare osservato nei pazienti. chman, 1994, e Osserman et al., 1972). Il riscontro di anticorpi anti-recettore nelle
Limportanza relativa di alterazioni pre- e postgiunzionali fu al centro di un biopsie muscolari o nel plasma oggi un criterio ampiamente adottato per for-
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sostenuto dibattito, finch Patrick e Lindstrom osservarono che conigli immu- mulare la diagnosi.
nizzati con il recettore nicotinico isolato dallElectrophorus electricus (lampre-
da) sviluppavano col tempo debolezza muscolare e difficolt respiratorie con Terapia. La piridostigmina, la neostigmina e lambenonio sono i
sintomi simili a quelli della miastenia gravis. I conigli, inoltre, mostravano una farmaci anti-ChE classicamente usati nel trattamento sintomatico
risposta che diminuiva nel tempo in seguito alla stimolazione nervosa ripetuta, della miastenia gravis. Tutti sono in grado di incrementare la ri-
una maggiore sensibilit al curaro e, in seguito alla somministrazione di agenti
sposta del muscolo miastenico a impulsi nervosi ripetuti, soprat-
II.70 unelevata incidenza di effetti indesiderati (vedi Cap. 42). Per minimizzare gli ef- soprattutto di quelli localizzati in aree sottocorticali, come il nucleo
fetti collaterali si deve diminuire gradualmente la dose di steroide e utilizzare re- basale di Meynert (vedi Cap. 22). Perseguendo una logica simile
gimi a giorni alterni con steroidi a breve durata dazione. Linizio della terapia a quella seguita per altre malattie degenerative del SNC, stata in-
con steroidi comporta un aumento della debolezza muscolare; tuttavia, quando
vestigata una terapia volta ad aumentare le concentrazioni di neu-
grazie al trattamento continuo con steroidi il paziente migliora, le dosi di farmaco
rotrasmettitori colinergici nel SNC.
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che erano rimasti disabili nonostante gli altri trattamenti (Drachman, 1994, 1996). frequentemente riportati sono nausea, diarrea e vomito. Il farmaco
Il miglioramento della forza muscolare risulta correlato alla diminuzione del titolo
ben tollerato quando somministrato in singola dose giornaliera.
degli anticorpi diretti contro il recettore colinergico nicotinico.
Normalmente una singola dose da 5 mg viene somministrata al
Profilassi nellavvelenamento da inibitori delle colinesterasi. Studi speri- momento di coricarsi; se questa dose ben tollerata, pu essere
mentali condotti su animali da laboratorio hanno dimostrato che il pretrattamento aumentata a 10 mg al giorno.
con piridostigmina riduce la frequenza di compromissione fisica e mortalit legate
La rivastigmina, un inibitore a struttura carbamica a lunga durata
NEUROFARMACOLOGIA
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