Tenuta di Fessina
Venerdì 1 Maggio 2009 Sicilia Vino & Mercati S5
TENUTA DI FESSINA SI PREPARA AL PRIMO IMBOTTIGLIAMENTO NELLA CANTINA-PALMENTO SULL’ETNA
I
l capo sarà doppiato a giu- tra 600 e 700 metri d’altitudine, delle vigne quasi centenarie. «Lo i Maestrelli, un’azienda che si regge su 170 ettari tra boschi, aree
gno. È tra poche settimane in contrada Rovittello, dalle par- abbiamo chiamato così», infor- a seminativo, 14 ettari di uliveto e altrettanti a vigna. Le varietà di
che Tenuta di Fessina, la ti di Castiglione di ma l’imprenditri- uva coltivate sono Sangiovese, Canaiolo e Colorino. Ne nascono
piccola maison nata in Sici- Sicilia. È qui che il ce, «in omaggio al quattro etichette, di solo vino rosso. Sono: il Villa Petriolo Chianti
lia nel 2007 dalla toscana Silvia trio d’Oltrestretto signor Musmeci», Docg (otto euro in enoteca) e, tra i 20 e i 22 euro, il Chianti Docg
Maestrelli, dal marito Roberto ha acquistato, due ormai ottantenne Rosae Mnemonis; il Rosso Igt Toscana L’Imbrunire e il Rosso Igt
Silva (milanese) e da Federico anni fa, sei ettari di ex proprietario a Toscana Golpaja. La casa produce anche il Vinsanto del Chianti
Curtaz, valdostano con casa in vigna ad alberello cui «va il meri- Doc Villa Petriolo e un olio extravergine di oliva Igp Villa Petriolo.
Piemonte, chiuderà il cerchio del (ottomila ceppi to», rimarca, «di Da segnalare, ancora, che Villa Petriolo è sede ogni anno di un
suo primo imbottigliamento. A ogni diecimila aver conservate omonimo concorso letterario che si propone come «veicolo ideale
dare i natali sarà la cantina con metri quadri), per integre piante di un viaggio nel vino e nel suo immaginario». Il 25 giugno, la
bottaia sull’Etna che, da qualche lo più a Nerello che sono un gio- premiazione dell’edizione 2009.
mese, ha riportato in vita un an- Mascalese e con iello della natu-
tico palmento, datato 1700. Sarà un po’ di Nerello ra». Il Musmeci diecimila bottiglie da 13,5 gradi mente in vasche d’acciaio. Sarà
il primo traguardo made in Sicily Cappuccio. «Pian- Silvia è il cru della mai- e sarà disponibile nei wine-shop imbottigliato a giugno come gli
della strategia della vigneron che, te mediamente di Maestrelli son. Come l’altro, sui 15 euro. Il cru sarà tappato altri e arriverà in autunno sul
dalle parti di Firenze (vedi box), 50-60 anni», rac- che sarà messo in anch’esso in diecimila pezzi ma mercato. Si chiamerà Ero. Pro-
ha in portafoglio i 170 ettari del- conta Maestrelli, bottiglia a giugno l’indice alcolico si avvicinerà ai dotto in 3.000 pezzi, costerà tra
la storica Villa Petriolo. Con lei, responsabile commerciale e per l’annata 08, sarà confeziona- 14 gradi e il prezzo, nelle enote- nove e dieci euro. Tanti quanti lo
hanno messo in cantiere l’opera- marketing, «ma la cui età in al- to prima dell’estate ma con uve che, si aggirerà sui 35 euro. Chardonnay da 13,5 gradi (Se, il
zione Sicilia il partner e Curtaz, cune zone tocca gli 80-90 anni». del 2007. Perché per più di un Come i due Etna Doc, anche il nome) che Curtaz ha impiantato
agronomo, enologo e socio del È per questo, svela, che Tenuta anno Il Musmeci è affidato alla vino frutto dell’ettaro e mezzo nei cinque ettari di vigna della
tandem Maestrelli-Silva. di Fessina ha messo in conto due simbiosi con il legno: fra tonne- coltivato in Val di Noto (Siracu- Sicilia occidentale. «Perché lì»,
Il mosaico ha tre tessere princi- distinti vini che riflettano i ter- ax e grandi botti da 36 ettolitri. sa), vedrà la luce nella cantina chiosa il tecnico, «il suolo ricor-
pali: l’Etna, il Val di Noto e, nel roir che compongono la vigna, Erse e Musmeci arriveranno sul di contrada Rovittello. Sarà un da i terreni di Borgogna e rievoca
Trapanese, l’area a cavallo tra sul Vulcano. Così, Erse è un Etna mercato prima che finisca l’an- Igt Sicilia 2008 da Nero d’Avo- la magìa di quelle suggestioni».
Calatafimi e Segesta. Ma è sul Rosso Doc ottenuto dalle uve più no. Ma il primo sarà prodotto in la in purezza, vinificato unica- (riproduzione riservata)
C
a Palermo le proprie etichette, L’Istituto regionale della vite e ottanera è un’azienda dell’Et- d’impresa. Anzi. Per quattro eti- agricola i cui 53 ettari di vigna
in occasione di «Avvinando», del vino ha denunciato il profi- na, a nord-ovest di Castiglione chette, i cru, è pronto uno stock si estendono a Cattolica Eraclea
il salone professionale dedicato larsi di una minaccia del tipo di di Sicilia. La governa Marian- di cinquemila pezzi delle annate (Agrigento). Questa volta al
a vini, spumanti e gastronomia quella che due anni fa mise in gela Cambria con i fratelli France- 2004-05 che hanno completato il centro dell’interesse di Rugge-
di qualità. A far da cornice alla ginocchio gran parte del settore, sco ed Emanuele (80 anni in tre). lungo affinamento. «Costituiranno ro Rizzuto è Federico Calabre-
kermesse, alla terza edizione, nell’Isola. Con una nota, sugge- È nelle loro mani il futuro della la riserva del catalogo. Sono dota- se, giovane artista siciliano che
sarà la settecentesca Villa Bo- risce ai viticultori di «avviare la casa, dopo la recente scomparsa ti di un parco di profumi che solo esporrà fino al 3 maggio una
scogrande. Qui, negli stand difesa contro questo fungo nei del papà, Guglielmo. Ad affiancarli il tempo sa accumulare», chiosa ventina di opere inedite nel
aziendali, sarà possibile racco- vigneti e per le varietà in cui si lo zio, Enzo Cambria. E sul fronte Cambria. Rientrano in questa rosa, Cortile Patania, di via Patania,
gliere news su cantine e vini e è raggiunto lo stadio di sei-otto della produzione, l’enologo tosca- il Nume (Cabernet Sauvignon); il a Palermo. Calabrese spazia nel
degustare le oltre 450 etichette foglie dei germogli, poiché si no Lorenzo Landi. È grazie a lui, Sole di Sesta, un Syrah in purezza; campo delle arti figurative e ap-
spedite dalle diverse regioni stanno manifestando», precisa, approdato a Cottanera pochi mesi il Grammonte, un Merlot e l’Ar- plicate. La sua è una pittura che
italiane. Oltre che dalla Sicilia, «condizioni termiche e di umi- fa, che «i nostri programmi hanno denza, un Mondeuse dell’Alta Sa- ricrea oggetti che si integrano
da Lombardia, Trentino Alto dità abbastanza favorevoli allo avuto un’accelerazione, anzi una voia. Sono tutti destinati al circuito nelle tele in un gioco in cui la
Adige, Friuli Venezia Giulia, sviluppo delle infezioni». conversione», informa Mariangela. Horeca con un prezzo, in enoteca, tridimensionalità diventa forma
Toscana, Umbria, Campania e L’Istituto invita all’uso, «in «Inizialmente», spiega, «avevamo sui 22 euro. d’espressione. Così caricando
Puglia. Tra gli espositori, Tasca questa fase», dei prodotti più puntato sui vitigni internazionali In tutto, la gamma dei vini Cotta- il messaggio di significati che
D’Almerita, Antinori, Banfi, diffusi, in commercio. Si av- più che sugli autoctoni ma questo, nera conta otto etichette, sette rossi parlano mediante installazioni
Allegrini, Felluga, Mastroberar- valgono dei seguenti principi col passare del tempo, ci ha fatto e un bianco (prezzi, tra gli otto e i e attraverso l’uso parco e non
dino, Guido Berlucchi, Planeta, attivi: Mancozeb, Metiram e sentire quasi stranieri in patria». 12 euro). Oltre a quelli già citati, di rado monocromatico, del-
Donnafugata, Bellavista, Berta- Folpet. Vanno impiegati, spie- Così abbiamo pensato di ampliare ci sono l’Etna Rosso, prima Doc la gamma dei colori. Rizzuto
gnolli e Firriato. Il programma ga, «prima delle piogge infet- il segmento delle varietà tipiche della maison, un blend di Nerello Guccione ha affiancato il lan-
della rassegna prevede anche tanti o di prolungate bagnature lavorando alla produzione dei Mascalese e Nerello Cappuccio; cio dell’esposizione, organizza-
dibattiti e wine tasting guidati delle foglie, intervallando i «veri vini dell’Etna». Per farlo, Fatagione e Barbazzale Rosso, due ta da Minimostre di Palermo,
dai giornalisti enogastronomi trattamenti ogni otto giorni». la famiglia ha acquistato altri cin- blend ottenuti dagli autoctoni Ne- con due cavalli di battaglia: il
Nino Aiello e Giancarlo Lo L’Irvv, inoltre, consiglia alle que ettari adiacenti alla proprietà rello Mascalese e Nero D’Avola, Piconello Chiaro, un Cabernet
Sicco. La kermesse, che dalle aziende di «monitorare con at- con un esborso di 160 mila euro, e Barbazzale Bianco, un Inzolia in Sauvignon vinificato in bianco;
16 alle 23, sarà aperta al pub- tenzione l’eventuale presenza ha spianato i terreni, impiantato purezza. In progetto c’è anche un e Riz, l’ultimo nato della mai-
blico (costo 15 euro), è organiz- dell’oidio, che è un fungo al- nuove barbatelle di Carricante e «nuovo bianco di cui, tra breve, fa- son. Quest’ultimo esce in questi
zata dall’associazione culturale trettanto pericoloso». Chiude perfezionato un protocollo di vi- remo conoscere le caratteristiche», giorni da uve Syrah dell’annata
Elitaria con il patrocinio di enti la nota dichiarando la disponi- nificazione che «renderà degno anticipa Cambria. Complessiva- 2008. Ha un’etichetta d’arte: a
locali, Regione (assessorati al bilità dei tecnici dell’ente a so- del nome, il nuovo Doc bianco. mente la casa tappa 400 mila bot- firmarla è il pittore catalano
turismo e alla famiglia), Irvv e pralluoghi nei campi aziendali. Lo terremo a battesimo», annun- tiglie di cui il 60% è distribuito sul Jorge Durall. (riproduzione
Assovini. (riproduzione riservata) cia Cambrìa, «tra un anno, perché territorio italiano, il resto è spedito riservata)
è previsto un lungo affinamento nei mercati esteri.
stasera mi bevo
F
resco, intorno ai 10 a dismisura, per chi è un po’ che girano intorno, assaggiò
gradi, temperatura che fissato degli abbinamenti. per un paio di stagioni gli aci-
permette non solo di Il vino è frutto dello chardon- ni dei grappoli, poi, sentiti i
rendere ancor più piacevole nay coltivato in Sicilia, in un sapori e i profumi, scrutate
il vino ma anche di non far luogo magico, su un terreno le zolle e le nuvole, fatte le
“sentire” subito il suo grado calcareo, tutto bianco alla vi- dovute riflessioni su come si
alcolico di 13,5 gradi. Da bere sta, a 700 metri d’altezza e ai poteva trarne un gran vino,
da solo, come aperitivo, pur piedi del tempio di Segesta, propose a Silvia - talent scout e cresciuto in acciaio e non il patrimonio di acidità e mi- Il Tempio di Segesta si
se uno stuzzichino - salume, elegante, perfetto e solitario, di vigne e luoghi capaci, se ha mai “toccato legno“ pri- neralità, importante non solo trova solitario su un colle
quadratino di formaggio o eretto circa 5 secoli a.C. dal assecondati, di svelare segreti ma di finire in bottiglia. Ha ad appagare il gusto ma pure dove cresce il vigneto di
chardonnay per il Nakone.
minifiletto di pesce crudo su popolo degli Elimi. I quali profondi – di affittare questo mantenuto intatto tutto il suo a garantire lunga vita al vino
un crostino - ci va a pennello. su queste colline trapanesi vigneto, 5 ettari in un corpo corredo aromatico fresco, nella nostra cantina. Non si l’esordio, ma le capacità di
Meglio ancora, questo vino costruirono anche la città di solo, per un lungo periodo, in senza mai essere caramelloso, possono fare confronti, per- affrontare il tempo senza ti-
bianco si può bere in compa- Nakone, da cui il vino in que- modo da poterlo poi coltivare e soprattutto ha conservato ché il vino è, come detto, al- mori ci sono tutte. Un bianco
gnia di primi piatti marinari, stione ha preso il nome in eti- con metodi e criteri che aves- che è in grado di attrarre fin
come la pasta con le sarde, chetta. La città c’è, da qualche sero il giusto tempo per dare dal suo debutto nel bicchiere,
per esempio, con i tagliolini parte - parola di archeologi e risultati possibilmente sempre Sicilia Igt con i riflessi tra il dorato e il
ai frutti di mare e, ancora, di cronisti d’epoca - sotto le migliori. La vigna che ha una Nakone 2007 Territorio e vigna
Vigna di 5 ettari ai piedi
verdognolo che lampeggiano
con i frutti di mare “per i fatti zolle e boschi, ma non è stata quindicina d’anni o poco più, del tempio di Segesta,
su uno scenario giallo paglie-
loro”, anche crudi, senza altre ancora trovata. È questione appartiene a un viticoltore che a 700 metri d’altezza, rino. I profumi sono quelli
composizioni intorno. però di tempo e di tenacia. Il produce e vende uve di diver- esposta a nord/ovest. del sud: agrumi e frutta esoti-
Insomma, per questo Nakone bianco Nakone però già le si se origini. Ben felice di essere Terreno calcareo. Le uve ca, fresco invito al primo dei
classe 2007, annata del debut- addice, un vino “nuovo” da retribuito e al tempo stesso di chardonnay sono state molti piccoli sorsi a seguire.
raccolte nella seconda metà
to, non c’è che l’imbarazzo un vitigno che pur essendo di di togliersi le incombenze di di agosto, con una resa
Il bocca colpisce l’acidità che
della scelta e la possibilità di origini straniere ha profon- questi pochi ettari, pur conti- di 70 quintali per ettaro. fa da filo conduttore nel pa-
ampliare gli accostamenti è de e ormai storiche radici nel nuando ad esserne proprieta- com'è il vino norama gustativo, ricco di
rio, affidandoli a due persone Giallo paglierino con bei richiami di cedro e di pom-
capaci di valorizzarli. riflessi dorati e verdognoli. pelmo leggermente amaro. Il
Il bicchiere Il vino al debutto è stato pro- Profumi ben distinguibili finale è minerale, persistente.
Il Nakone 2007 è un bel dotto in una cantina nelle vi- e intensi di frutta esotica Un vino che ha indubbi natali
campionario aromatico e di agrumi. In bocca gli
cinanze della vigna, sotto la Tenuta di Fessina
aromi si trasformano in
siciliani ma che nell’indole
di agrumi e frutta esotica.
I profumi salgono al naso in
guida di Curtaz, per vedere Loc. Rovittello
sensazioni eleganti di cedro e nel carattere ricorda degli
l’effetto che fa, ovvero per ca- Castiglione di Sicilia (Ct) Chardonnay prodotti ben più
maniera netta dando una grande e di pompelmo. Il gusto
Tel. 0571.55284
sensazione di freschezza. pire che prodotto sarebbe ve- è molto armonico, a nord, in certe aree altoate-
Ecco allora opportuno l’utilizzo nuto fuori da un’uva così par- un insieme di freschezza, sine, per esempio, dove fre-
di un bicchiere dalla pancia PreZZO sapidità e mineralità.
ticolarmente buona. Ed è stato 14 euro
schezza, acidità e mineralità
larga e dall’imboccatura più a cosa si abbina
stretta, affinché gli aromi si
subito gran successo. L’annata sono caratteristiche di rigore
grado alcolico Aperitivo con stuzzichini,
concentrino maggiormente successiva, quella non ancora 13,5° primi piatti a base di
nelle etichette più rappresen-
verso la via d’uscita. I profumi in commercio, è stata fatta pesce, frutti di mare anche tative e apprezzate.
percepiti dal naso con precisione trasportando a razzo le uve temperaturA di servizio Nakone, la città misteriosa,
crudi, secondi piatti a
10° C
e pulizia sono sempre i migliori con camion-frigorifero nella bottiglie prodotte
base di pesce di una certa sarà scoperta. Nakone, il vino
messaggeri che invitano cantina aziendale sull’Etna. “grassezza”, ben bilanciata è però già un testimone delle
a sorseggiare senza 6.500 (in aumento già dalla sapidità e dall’acidità
esitazione il vino. Ma torniamo all’annata 2007, dall’annata 2008) del vino.
sensazioni che un luogo ma-
uno Chardonnay che è nato gico può offrire. ❦
42 Il mio vino luglio 2009 luglio 2009 Il mio vino 43
Sabato 5 Dicembre 2009 Sicilia Vino & Mercati S3
DESIDERI, ASPETTATIVE E SPERANZE DEGLI OPERATORI DEL VINO, ALLA VIGILIA DEL NATALE 2009
S
ta per passare, la nottata del è il commento dell’organizzazione d’Alba il cui prezzo oscilla su 3.500 svoltare, che sta emergendo. A dirlo sono le sue atmosfere calde,
vino? A sentire gli operatori delle imprese, è il miglior dato dalla euro al chilo», chiosa l’enotecaio. che fanno perno sul tronco secolare che si erge al centro del locale
del bicchiere, sembrerebbe fine del 2006. Un balzetto in avanti, Pertanto, «mi aspetto un Natale, e sui fuochi e la brace di tre griglie accese tra tavoli e clienti. Ma
di sì. L’impressione è che insomma, che fa il paio con l’altro, almeno nella norma». lo confermano pure la carta dei vini («godibili, non impegnativi,
il buio della notte in cui tutte le calcolato dall’Istat, secondo cui tra E che pure oltre-confine ci sia la in linea con le tendenze», chiosa Picone); quella delle birre arti-
vacche sono nere, come direbbe- luglio e settembre di quest’anno il voglia di vedere il bicchiere mezzo gianali. E la formula innovativa dei menu: «niente piatti classici,
ro i filosofi, sta per cedere il passo pil Italia ha segnato il +0,6%. pieno, lo conferma Giancarlo Con- uno stile easy ma con cibi veri», precisa l’imprenditore che per i
all’alba di un’economia pregna di Per tornare all’Isola, informa Gan- te, produttore di grappa dall’omo- suoi 300 posti al coperto più un centinaio all’aperto può attinge-
maggior fiducia. E di maggior spe- cia che «si avvertono segnali di non nimo brand e vicepresidente Irvv. re alle cinquemila etichette che affollano le stive dell’enoteca di
ranza. Meglio, del biso- È per l’Istituto regionale della vite famiglia. Tra le sfiziosità gastronomiche della nuova mecca dei
gno di maggior fiducia. e del vino, che Conte è volato nei gourmet siciliani, lo sfincione bianco di Bagheria, la sciavata di
E di maggior speranza. giorni scorsi in Giappone e Co- Camporeale, il pitone messinese. (riproduzione riservata)
Tanto che Lamberto Val- rea, per promuovere lì, le etichette
larino Gancia, presidente made in Sicily. Nel paese del Sol
di Federvini e consigliere Levante, «ho trovato un’economia Ma chi guadagna e chi perde, giunto e fa leva su «qualità e com-
delegato dell’omonima che prova a risalire la china della nell’attuale congiuntura dell’eco- petitività». Più o meno la tesi di
azienda da 50 marchi per crisi», fa sapere mentre in Corea, nomia siciliana che attorno al vi- Lisciandrello, secondo cui «ad aver
100 milioni di business «dal punto di vista commercia- no, orbita? Vallarino Gancia non subìto una battuta d’arresto, in que-
(Capocroce il suo brand le, la situazione è effervescente». ha dubbi: «Perdono i ristoranti da sti mesi, sono stati i prodotti top: i
siciliano), si spinge a dire Giancarlo Nell’uno e nell’altro paese, «l’at- upper class, quelli che presentano grandi Châteaux, i Supertuscan,
che «forse in questo mo- Conte tenzione per la Sicilia sta lievitan- conti sopra i cento euro». Per con- gli Amorone e i Barolo di grande
mento il settore alimenta- do», aggiunge. Tanto che «quando tro, «tengono la ristorazione media, lignaggio. E grande prezzo». «Non
re è quello che soffre me- ho manifestato, a Seul, la volontà con prezzi che stanno tra 30 e 35 registriamo alcuna frenata, invece,
no, nel paese». E annun- dell’Istituto di organizzare un edu- euro, e quella specializzata che of- nella fascia media, dei vini tra dieci
cia che «la nostra aspettativa è di un rinuncia, da parte del consumato- cational tour in Sicilia, per giorna- fre un servizio e menu particolari, e venti euro». «Anzi», precisa, «è
buon Natale. Anche per la Sicilia». re». E a coglierli è anche Giuseppe listi e importatori, c’è stata la fila e si fa pagare fino a cento euro». qui che rileviamo un interessante
Idem Coldiretti, l’associazione dei Lisciandrello, titolare di Vinoveri- per l’accreditamento». Insomma, regge chi crea valore ag- trend». (riproduzione riservata)
L A
a vitivinicoltura a Marsala è in tasse, imposte e costi operativi. Il rriva sul mercato in questi anima dell’azienda che a giugno Averna non lascia la Sicilia.
coma e, «se non arriva l’ossi- rischio è la desertificazione pro- giorni, Il Musmeci 2007, ha chiuso il cerchio del suo primo L’azienda «continuerà a pro-
geno, il malato muore». A dir- duttiva, sottolinea. L’abbandono l’Etna Doc, blend di Nerel- imbottigliamento dando i natali, durre amaro nella sua sede
lo è Eugenio Galfano, notaio, ex delle attività e il trasferimento li, generato da una vite centena- tra l’altro, alla cantina con bottaia storica di Caltanissetta». A so-
sindaco della cittadina trapanese altrove di risorse ed energie, con ria impiantata in contrada Rovit- ricavata in un palmento di pietra stenerlo è Luisa Polizzi Averna,
che proprio sul vino e su quanto la «perdita del posto di lavoro tello, a Castiglione di Sicilia. A lavica, datato 1700. direttore comunicazione della
si muove attorno al vino, regge le per tecnici, specialisti e migliaia firmarlo, è Tenuta di Fessina, la Il top wine di Fessina, affinato in casa siciliana, smentendo così
sorti della propria economia. Per- di braccianti agricoli». piccola maison fondata nell’Isola legno per 18 mesi tra tonneaux e le notizie circolate circa la chiu-
ché il Marsalese conta qualcosa Da qui, le rivendicazioni all’in- nel 2007 dalla toscana Silvia Ma- grandi botti, riprende il nome del sura degli impianti, nell’Isola.
come 25-30 mila piccole imprese dirizzo del governo regionale estrelli, dal marito Roberto Silva vecchio proprietario della vigna. La manager assicura che il ce-
agricole. E «sono loro», informa il affinché, precisa il presidente, (milanese) e da Federico Curtaz, A rivelarlo è la stessa imprenditri- lebre amaro continuerà a essere
notaio, «che non ce la fanno». La intervenga «rapidamente e con- enologo valdostano con casa in ce, che cura politica commercia- prodotto nello stabilimento di
causa: il crollo del prezzo medio cretamente con misure immedia- Piemonte. Il cru etneo esce nei le e marketing. Ha voluto essere, contrada Xiboli mentre verrà
delle uve, sceso a 13 centesimi te per tamponare l’emergenza, e wine-shop in ottomila bottiglie dice, «il nostro omaggio a colui trasferita alla Casoni Fabbrica-
al chilo dai 16-18 di un anno fa e con provvedimenti strutturali, da 37 euro e in un migliaio di che ha avuto il merito di conser- zione Liquori di Finale Emilia
dai 26-27 strappati nel 2007. Una dal respiro strategico». Perché, magnum (76 euro) ma parte dello vare per tanti anni piante che oggi (Modena), solo la fase dell’im-
débâcle, che sta mettendo i ginoc- si domanda ad esempio Galfano, stock di produzione «lo abbiamo sono un vero e proprio gioiello bottigliamento. «È una delle tre
chio i produttori. Così la cantina ai pescatori di Mazara è concesso archiviato per disporne in futuro», della natura». È dall’incontro aziende acquisite dal gruppo»,
Europa di cui il notaio è presiden- di pagare il gasolio a prezzi strac- informa Maestrelli. Il Musmeci quasi casuale con quel gioiello, spiega, «insieme alla Pernigotti
te e che con i suoi 1.200 soci per ciati e ai coltivatori di Marsala, ha appena incassato le stellette da che è nata Tenuta di Fessina, sei di Novi Ligure e alla Frattina, il
450-500 mila quintali di uva con- no? I primi, in pratica, lo pagano best wine, tributategli dal Gam- ettari di vigna tra terrazzamenti e marchio friulano leader nel set-
ferita, è una sede rappresentativa, «meno della metà» degli altri che bero Rosso e da I Vini d’Italia tornanti. Perché, racconta Mae- tore delle grappe. Nello stabili-
in qualche modo, dell’economia pure senza gasolio non possono dell’Espresso. Qualche giorno strelli, «quel vigneto mi folgorò, mento emiliano imbottigliamo
locale, è diventata il teatro della far partire i propri mezzi. Insom- fa, è pure balzato agli onori della durante un tour in Sicilia con Cur- già parte della produzione», ag-
protesta spontanea degli impren- ma, il settore è a terra e ha biso- cronaca enogastronomica. Moti- taz». L’acquisto fu il primo passo giunge. La scelta di imbottiglia-
ditori. Che a centinaia, in questi gno di essere riorganizzato. Tra vo: Alessandro Frassica, ’Ino per di un piano che nel giro di pochi re nel Modenese, per Averna è
giorni, si sono riversati con trat- l’altro, attraverso incentivi alle gli amici, titolare a Firenze di una mesi avrebbe portato ad acquisire «legata a esigenze di mercato»
tori e mezzi agricoli alle sue porte aggregazioni tra piccoli coltiva- bottega-cult per gli amatori dei anche un terreno da cinque etta- ma non comporta l’abbandono
e nella sua piazza interna il cui tori; o anche, suggerisce il notaio, panini farciti con gli ingredienti ri nel Trapanese, tra Calatafimi di Caltanissetta dove il gruppo
accesso il notaio-presidente ha col «sostegno ai piani di impresa più curiosi, lo ha scelto quale pro- e Segesta, e due ettari in Val di continuerà a tenere «la testa
fatto aprire. che puntino a commercializzare il tagonista di una delle sue creazio- Noto (Siracusa). e il cuore». Il gruppo Averna
«Le piccole imprese sono al vino in confezione». Perché l’im- ni. Il cosiddetto Re del panino ha Da segnalare, ancora, che in To- ha una storia lunga 140 anni.
capolinea», denuncia Galfano, bottigliamento è una via d’uscita presentato a Milano il suo «Pan scana, a 40 chilometri da Firenze, Conta, complessivamente, 315
«perché con le rese di produzio- dal tunnel ma senza un pacchet- ‘Ino del Musmeci» composto da la famiglia Maestrelli ha in porta- addetti di cui 70 nel Nisseno.
ne basse, imposte dagli standard to regionale di provvedimenti il ciabatta, finocchiona Fracassi, pe- foglio i 170 ettari di Villa Petrio- Realizza un fatturato di 170
di qualità, non c’è chi riesca a tunnel potrebbe non avere alcuna corino stagionato di Seggiano e lo, azienda e, nel 1500, residen- milioni di euro. (riproduzione
chiudere in pareggio i conti». via d’uscita. (riproduzione riser- fave sott’olio di Borgo La Rocca. za dei conti Guidi. (riproduzione riservata)
Dovendo, oltretutto, far fronte a vata) «Una delizia», chiosa Maestrelli, riservata)
enocultura
La rinascita del
palmento etneo
The rebirth of the Etna millstone
Da Villa Petriolo sulle colline di Firenze, che anima con il concorso letterario,
abbiamo seguito Silvia Maestrelli sull'Etna dove con la tenuta di Fessina ha fatto
di un palmento del ‘700 in pietra lavica uno dei giovani protagonisti della rinascita
del terroir etneo
From Villa Petriolo in the hills of Florence, home of the literary competition, we followed Silvia Maestrelli to Etna, where the Fessina
estate has turned a volcanic millstone from the 1700s into an important feature in the rebirth of Etna's terroir
Sognare di essere vino, un vino che ha avuto “If I were wine” is the theme of the third literary
il coraggio di incarnare il suo destino fino in competition founded by Silvia Maestrelli of Villa
fondo... quieto, scorrevole e dissetante, oppure sodo, Petrolio. We can imagine the literary prize as a
maturo e virile… un vino spumante in decoltè, d’argento connecting thread between the family estate in
e saltante: “S’io fossi vino”, la terza edizione del Tuscany and the Fessina Estate, with its ancient
concorso letterario ideato da Silvia Maestrelli, volcanic millstone in Castiglione di Sicilia, on
animatrice di Villa Petriolo, lo immaginiamo the slopes of Mt. Etna overlooking the Nebrodi
come il fil rouge che unisce la tenuta di famiglia and Alcantara. The prize was a personal idea
in Toscana alla Tenuta di Fessina, con il suo an- to create a parallel to the art of wine-making. L’etichetta è dedicata al signor Musmeci, che ha
tico palmento in pietra lavica che da Castiglione Maestrelli says, “My work has allowed me to conservato in contrada Rovitello le vigne di oltre
ottanta anni, poste a 670 metri s.l.m., che esprimono
di Sicilia, alle pendici dell’Etna, guarda verso i break down the barriers that separate seriousness i due Nerelli. La densità d’impianto è di 8000 ceppi per
ettaro
Nebrodi e l’Alcantara. Il premio nasce per una from jollity.” And wine brought her here to Sicily,
The label is dedicated to Signor Musmeci, who
volontà personale di andare oltre l'arte di fare to the extraordinary territory of Etna, where preserved vines for over eighty years in the Rovitello
vino, qualcosa di continuativo, una sorta di per- wine-making is undergoing a period of intense quarter, 670 metres above sea level. The vines produce
two Nerello wines. Vine density is 8,000 trunks per
corso parallelo. “Gli scrittori ci seguono durante activity. Producers are planting various grapes hectare
110 DIMORE
Il palmento in pietra
lavica era caratteristico
della regione etnea:
di importanza sociale
e politica, oltre che
economica, sfruttava
la forza di gravità nelle
operazioni di vinificazione
The volcanic millstone was characteristic
in the Etna area: important socially,
politically and economically, it was
designed to exploit the force of gravity in
wine-making operations
Con l'istituzione di un
concorso letterario
Villa Petriolo ha scelto di
coniugare la cultura del
vino alla passione per la
letteratura e la scrittura
With the establishment of the
literature prize, Villa Petrolio
combines the culture of wine
and a passion for writing.
tutto l'anno - ci dice Silvia Maestrelli - e questo Il palmento è un’evoluzione del "Torcularium" delle
antiche ville pompeiane e stabiane del periodo
dimostra il legame con la cultura del vino”. “Il romano
mio lavoro mi ha permesso di abbattere quelle The millstone evolved from the "Torcularium" of the
ancient villas of Pompeii and Stabia in Roman times
barriere che separano la serietà dall'allegria, il
lavoro dal divertimento – prosegue - Il vino è
quello che mi piace fare, lavorare con serietà
e professionalità, scherzare, giocare, creare, La Tenuta di Villa Petriolo si estende su 160 ettari dei
liberare la fantasia… E il vino l’ha portata in Si- quali 14 di vigneto e 13 di uliveto
cilia, in quello straordinario territorio dell’Etna The estate's production area covers 160 hectares,
including 14 hectares of vineyards and 13 of olive trees
che sta vivendo un momento di grande fermen-
to, ripopolandosi di produttori e di vigne nelle
varie contrade con terreni di diversa composi-
zione ed a differenti altitudini e dove il Nerello at different altitudes, where Nerello Mascalese
Mascalese riesce a donare vini di grandissima gives the wines excellent finesse. The heart of the
finezza. Il cuore della Tenura di Fessina è il Fessina Estate is the old volcanic millstone from
vecchio palmento del ‘700 in pietra lavica a cui the 1700s, used for centuries by neighbouring
da sempre hanno accesso le famiglie confinan- families. All around, the vineyards slope down
ti. Tutt’intorno i vigneti digradano verso valle toward the valley, interspersed with low lava stone
ritmati dalle “rasole”, i muretti neri a secco, in retaining walls.
pietra lavica, che oltre a delimitare le proprietà
hanno funzione di contenimento della fine terra
etnea e sono anche veri e propri sentieri. www.villapetriolo.com
DIMORE 111
Vitigni
Nerello
Mascalese:
il principe
vulcanico
Coltivato anche oltre i 1.200 metri
sul livello del mare, ha conquistato
un posto di rilievo nei mercati mondiali
di Giancarlo Lo Sicco
L
a terra, alle pendici del vulcano sto mai considerate perdute. Terre le cui Minnella e di Carricante: vitigni a bac- descrivere e soffermarsi su prodotti che Nel cuore di Edomé
più grande d’Europa, nonostante radici assorbono i sali minerali presen- ca bianca che si coltivano, con successo, hanno struttura e piacevolezza; vini che Le viti vengono allevate
le frequenti e dannose eruzioni, ti in grande concentrazione. Il fascino all’ombra del grande vulcano. Vitigni e durano nel tempo, ma soprattutto par- ad alberello classico
non è mai stata abbandonata dall’uo- che trasmette il vulcano o “a munta- pertanto vini, che oggi hanno una gran- lare di una produzione che, in tempi di etneo e sostenute
con il tradizionale palo
mo. Da Giarre e da Riposto, da dove gna” (come la chiamano da queste par- de diffusione. Tra gli autoctoni, il Ne- omologazione, si differenzia dagli altri. in castagno.
partivano le navi cisterne piene di vino, ti), con la sua mole impressionante dà rello Mascalese si colloca tra i primi vini Ma significa anche soffermarsi sull’alti- Il materiale utilizzato
inizia un percorso che ha nel paesaggio suggestioni che pochi posti riescono a nobili della regione dopo il Nero d’Avo- tudine dei vigneti che in qualche caso per legarle è di origine
vegetale e biodegradabile.
qualcosa di unico. Un cammino fatto di trasmettere. la. Tutti vitigni da cui si ottengono vini supera anche i 1.200 metri e su un cli- Il concime utilizzato
terrazzamenti e muri a secco. Ma anche Come può non suscitare sorpresa e am- che entusiasmano critici, opinionisti e ma da valori minimi e massimi (forti è esclusivamente
di solidi casolari di contadini (qualcuno mirazione proprio la coltivazione della soprattutto il mercato. Quest’ultimo è escursioni termiche tra il giorno e la di natura organica
irrimediabilmente distrutto dalla lava), vite, estrema e in alcuni casi impossibile, stato lento e difficile da conquistare e notte e temperature che scendono verti-
case padronali di struggente bellezza, ma da sempre sostenuta dalla serenità ha negli ultimissimi anni acquistato si- ginosamente non soltanto nei mesi più
palmenti d’alta quota ben conservati e e soprattutto dall’ottimismo di chi la curezza e stabilità. Merito di questi risul- rigidi) con la neve presente in gennaio
nel contesto di paesaggi mozzafiato. coltiva? È qui, in questi piccoli appezza- tati va a chi, per primo tra i produttori, e febbraio.
Un percorso che attraversa piccoli co- menti, che si alleva il “Nerello Mascale- ha creduto nel territorio. Ma anche a La presenza nel terreno di azoto, fosforo
muni, ricchi di storia e tutti belli da ve- se”, principe degli autoctoni etnei, ma chi, non più di dieci anni addietro, spe- e potassio, un regalo che le vigne rice-
dere; dove si concentrano stili architet- anche il Nerello Cappuccio o “mantid- rimentava, provava e magari non soddi- vono, si riflette nella piacevole compo-
tonici molto piacevoli. Terre coltivate datu”, che troviamo quasi sempre in- sfatto del risultato raggiunto, riutilizzava nente olfattiva dei vini. Alla struttura
a vigneto e frutteto, investite più volte sieme nelle composizioni dei vini rossi il vino ottenuto vendendolo tra gli sfusi. di quest’ultimo, però, pensano anche i
dalle colate del vulcano e non per que- dell’Etna. Ma sono anche lì i vigneti di Parlare dei vini dell’Etna significa anche sali minerali, di cui i terreni sono ricchi.
40 41
Vitigni
HOTEL SCRIVANO
Via Bonaventura, 2
Randazzo (Ct)
Tel. 095 921126
www.hotelscrivano.com
Ideale per le escursioni e
punto di partenza per i
vicini Parchi dei Nebro-
di e dell’Etna. Una strut-
tura ubicata proprio al
centro della splendida cit-
tà medievale, che si avva-
le di trenta camere como-
de e rilassanti, comprese
due Junior Suite, tutte
fornite di tv, aria condi-
zionata e frigobar. È pos-
sibile usufruire nelle vici-
nanze di campi da tennis
e di equitazione. L’edifi-
cio, recentemente ristrut-
turato, ospita all’interno
il ristorante “Le Delizie”
con cucina locale e inter-
nazionale. È raggiungibile LA SCHEDA
dall’aeroporto di Catania
in 45 minuti. Buccia pruinosa e ceppi ad alberello
Sono centenarie e non incerte le origini di questo vitigno. Sembra che il nome sia
VENEZIANO dovuto ai contadini della piana di Mascali. Il grappolo è grande, conico, allunga-
Via Romano, 8 to. L’acino è di tipo medio; buccia pruinosa; colore che tende al blu chiaro. Nu-
Catania merose le DOC siciliane in cui è presente.
Tel. 095 7991353 Nella componente dell’Etna Rosso è presente con l’80%. Non è difficile, in zone
Ottima la cucina in quello proibitive, incontrare antichi ceppi ad alberello su piccoli terrazzamenti di pietra
lavica cresciute attorno al vulcano.
che è uno storico riferimen-
to del comprensorio. Tra
una visita alla splendida 3.161,13 ettari
cittadina e un’escursione al
magnifico Parco dell’Etna,
gustatevi la sapida frittatina
con gli asparagi selvatici; La coltivazione della vite, un po’ per il Vendemmia
le paste fatte in casa con i sistema dei terrazzamenti o per zone im- Sopra un momento
legumi; le squisite zuppe di pervie e difficili da raggiungere, ha di della raccolta 2009 presso i vigneti
funghi raccolti nei boschi della Vini Biondi, a Trecastagni.
fatto rallentato lo sviluppo economico
vicini; il capretto in tegame. Nella pagina a fianco Alberto Graci
Ampia ed invitante la sele- della produzione vinicola, a cominciare al lavoro nella tenuta di famiglia
zione di formaggi. Buona dal difficile accesso ed utilizzo di mezzi e un dettaglio della vite
offerta di vini. Qualità e meccanici per la lavorazione del terreno. della Tenuta di Fessina, azienda
di proprietà della produttrice
attenzione agli ingredienti. Molte aziende, sull’onda di un successo Silvia Maestrelli, di Roberto Silva
Servizio premuroso. Da 25 sempre crescente, fatto di vini di buona e Federico Curtaz
euro, vini esclusi
stoffa (in ogni caso di vini che piaccio-
no), non riescono a soddisfare le tante
richieste. Ettari destinati alla coltivazio-
LA SOSTA
42 43
Vitigni Nerello Mascalese
Etichetta AITNA ARCHINERI DON ETNA ETNA ETNA MUSMECI N’ANTICCHIA NERELLO
MICHELE ROSSO ROSSO ROSSO MASCALESE
Vendemmia 2006 2007 2007 2007 2006 2005 2007 2006 2005
Una giovane cantina, Da antichi vigneti a Nel territorio di Tra le più antiche aziende La famiglia Cambria, Nel comune di Piedimonte Etichetta dedicata al Solo 2.600 preziose 100% di nerello mascalese.
nelle contrade di Solicchiata a 700 mt. s.l.m, Passopisciaro a 650 mt. etnee (1727). Allevamento realizza da anni Etneo a 800 mt s.l.m, dal signor Musmeci, che ha bottiglie prodotte nel 2006: A 750 mt. s.l.m dai vigneti
Castiglione di Sicilia, un vino dalla piacevole s.l.m un vigneto coltivato a Guyot e Cordone un’inimitabile sequenza di 1763 la famiglia Bonac- coltivato le vecchie vigne n’anticchia! Antichi ceppi nel comune di Guardiola, si
SCELTI PER VOI
Vino, dall’ottima e intrigante aromaticità. con il metodo del biologico. speronato. Vino ottenuto vini rossi, di spessore e di corso coltiva la vite. Nasce ad alberello. Vino dal ad alberello, bassissime rese, ottiene un vino dall’evidenti
struttura, gusto intenso All’esame gusto-olfattivo, All’olfatto frutta rossa; da nerello mascalese interesse. Intrigano le note un vino dalle note floreali gusto intenso e calibrato, sali minerali nel terreno e note di pepe nero, tabacco
e calibrato. Ha tutto, ciliegia matura e mirtillo al sapore, gran carattere e cappuccio. Sapore pieno di spezie, la bocca calda e dalle ricche sfumature tannini concentrati ed altitudine. Vino dal gusto e liquirizia. Grande
per avere una interessante si fondono in un raffinato e morbidezza insieme e armonico, ha buona e piena di questo vino dei agrumate. Palato equili- equilibrati, sviluppo setoso e di buona struttura, equilibrio nei tannini, con
evoluzione. gioco delicato e complesso. in elegante armonia. e piacevole struttura. vigneti del vulcano. brato, lungo e deciso. lineare; grande sapidità. destinato a durare. bella persistenza al gusto.
a cura di Giancarlo Lo Sicco
Azienda produttrice Cantine Edomè Azienda Agricola Azienda Agricola Barone Cottanera Valcerasa Tenute di Fessina Pietro Caciorgna Vinicola
Pietradolce Moganazzi di Villagrande Bonaccorsi Benanti
Gradazione 13,5° 14,5° 14° 13° 14,5° 14° 13,5° 14° 14°
Allevamento Alberello Alberello/Spalliera Alberello/Biologico Guyot e Cordone Cordone speronato Alberello Alberello Alberello Alberello
Vinificazione Malolattica Sulle bucce 14 gg Macerazione Macerazione Con bucce 7 gg In rosso A temperatura Fermentazione In rosso, lunga
passaggio in inox Fermentazione in buccia in inox In botti Macerazione controllata in vasche d’acciaio macerazione
per 7 mesi malolattica 24 mesi in botte per 10 giorni per 9 mesi sulle bucce Macerazione 10 gg sulle bucce
Affinamento 12 mesi in rovere 14 mesi in 6 mesi in bottiglia 13 mesi in rovere 18 mesi 8/10 mesi in legno 15 mesi in acciaio 6 mesi in barrique 1 anno in barrique
6 in bottiglia tonneaux di rovere 6 in bottiglia in bottiglia 8/10 in bottiglia 6 in bottiglia 18 in bottiglia 10 mesi in bottiglia
Età vigneti (anni) 80 60 70 70 50 40 80 100 60
Denominazione DOC DOC DOC DOC DOC DOC ETNA ROSSO DOC IGT
Prezzo (da Euro) 22,00 26,00 26,00 10,00 28,00 13,00 40,00 25,00 25,00
44 45
Vitigni Vitigni
un vino da marcate aveva lasciato intravedere. Nerello Mascalese in di famiglia. Risultati cubettoni, passatela in padella • 300 gr. lombata di agnellino
note affumicate. Ha L’amalgama di mineralità e purezza ricorda al naso lusinghieri! Lo conferma anti-aderente senza aggiunta di gras- nostrano senza costolette
aromaticità e incisive dolcezza affascina e segnala la frutta rossa; ha tannini questo vino, dall’elegante
al palato un infinito si facendola rosolare bene e mettete • 300 gr. spalla disossata
intense note di sapidità al fitti, che gli conferiscono componente fruttata, ricco e
gusto. armonioso sviluppo. carattere e morbidezza. succoso al palato. da parte. • 1 carota
Ricavate uno spezzatino con le ver- • 1 cipolla rossa
dure, la carne, il concentrato, la pa- • 1 costa sedano verde
tata, gli odori ed il brodo di carne ot- • 2 dl di mosto cotto fatto
tenuto dalle stesse ossa dell’animale con il nerello mascalese
IL CONSIGLIO DI...
ed il mosto cotto. • 1 patata media tagliata a pezzettini Piero D’Agostino
Tagliate la lombata a metà e farcite • 120 gr. caponata verdure miste chef e patron
con 2 punte di asparago, pepate e av- • 6 punte asparago verde del ristorante
volgete con il lardo passando in pa- • 2 fette di lardo poco spesse la Capinera
della con poco burro, olio e aromi, • fondo di agnello ricavato (Taormina)
finite in forno per 5 minuti a 170° C. dalle sue ossa
Per la crema: mescolate tutti gli in- • liquirizia in polvere
L’ABBINAMENTO
gredienti ottenendo un composto • sale & pepe q.b.
ben omogeneo, disponete in alcune • olio di oliva extravergine q.b.
terrine piccole e cuocete in forno a • brodo di carne q.b.
130° C. per 15 minuti, gratinate in • odori vari
salamandra oppure aiutandovi con
Azienda produttrice Vini Biondi Graci Azienda Agricola Girolamo Russo un cannello da pasticceria. PER LA CREMA BRUCIATA:
Gulfi Disponete gli ingredienti nel piatto • 80 gr. latte
rettangolare così: nella parte destra • 80 gr. panna fresca
Gradazione 13,5° 14,5° 14° 14,5° disponete la caponata precedente- • 3 tuorli d’uovo
mente confezionata aiutandovi con
Allevamento Alberello Alberello/Spalliera Alberello Alberello un anello da pasticceria, tagliate la
lobata e disponete sulle verdure e
Vinificazione Macerazione In tini troncoconici In rosso, lunga Macerazione 13 gg decorate con una punta di asparago.
in bucce macerazione 12 gg macerazione Fermentazione
IDEALE
Dall’altra parte disponete lo stracot-
Malolattica 24 mesi in botte sulle bucce in acciaio e botte to ed al fianco la crema bruciata che
richiamerà il pensiero che sia il latte
Affinamento 6 mesi 14 mesi in rovere 2 anni in barrique 20 mesi in botte che beve l’animale.
in bottiglia 12 in bottiglia 1 in bottiglia 6 in bottiglia Decorate con qualche goccia di es-
senza di liquirizia che darà un tono
Età vigneti (anni) 40 da 6 a 60 100 70 di eleganza e bilancerà le due cottu-
Denominazione DOC DOC IGT DOC re il semi-crudo e lo stracotto.
46 47
Vitigni Nerello Mascalese
I PROTAGONISTI 1 3
DEL TERRITORIO
1 Vito Catania
2 Vigneti Cottanera
3 Paolo Caciorgna
4 Girolamo Russo
Tasting London
5 Da sinistra
Ninì Cianci
e Gianclaudio
Tribulato
6 Palmento
Tenute
Moganazzi
2
7 Azienda Agricola
Gulfi
4 5 6
8 Cantine
Pietradolce
9 Ciro Biondi
7 8 9
48 49
Davide e Golia
I
l Nero d’Avola è forse il a un cinquantennio fa era occupano sono cresciuti a di- stazione di Nero d’Avola che
vino che vanta il mag- prevalentemente un musco- smisura, si parla di oltre 500 i nostri esperti hanno dovu-
gior numero di definizio- loso vino da taglio, buono aziende che lo imbottigliano to affrontare di recente. Fila
ni promozionali, compresa per dar carattere e colore ad e lo vendono in tutti i Paesi ampia e doppia di bicchieri
quella di “Principe dei vini altri rossi meno consistenti. in cui bere vino di un certo per ciascuno di loro e molto
siciliani”. E indubbiamente Poi si è cominciato a intuirne pregio è rimasto, nonostante tempo a disposizione per far
enti, associazioni e produt- le potenzialità da “single”, la crisi generale, un piacere lavorare a fondo i sensi, regi-
tori dell’Isola hanno fatto a vinificarne piccole quan- irrinunciabile. strarne i segnali, discutere,
molto per promuovere questo tità i purezza, a fare prove valutare. Compito piacevole
vino a livello internazionale. di vinificazione diverse, a Una scelta e non facile al tempo stesso,
In buona parte a ragione. Il scegliere territori e, i nei mi- ampliata vista la quantità di bottiglie
Nero d’Avola, proveniente gliori di questi, selezionare Considerata la grande quan- avvolte nella carta d’argento
dal vitigno omonimo pian- le uve. Oggi, indubbiamente, tità di etichette sul mercato, - per garantire l’anonimato
tato in Sicilia quasi tremila è il vino siciliano più espor- davvero ampia e oltremodo dell’etichetta - messe sotto
anni fa da coloni greci, fino tato e i produttori che se ne impegnativa è stata la degu- esame. }
Golia
31 EURO
Sicilia Igt Nero d’Avola Il vino si è presentato nei bicchieri richiamare sul palato delle belle
“Syre” 2005 dei nostri esperti con un colore sensazioni fruttate,
Cos rosso granata di media intensità ma privo di un po’ di struttura
S.P. 3 Acate - Chiaramonte Km 14+300 con dei bei riflessi violacei. e di quell’acidità che gli altri Nero
97019 Vittoria (Rg) Al naso sono saliti profumi intensi, d’Avola invece hanno mostrato
tel. 0932.876145 non particolarmente freschi, che in quantità ben dosata. L’acidità
fax 0932.876145 sono stati in grado di far ricordare di regola si attenua con il passare
www.cosvittoria.it le note di cuoio e di prugne del tempo, e questo è un vino
mature. Il naso ha av vertito anche del 2005. In questo caso, però, è
note speziate gradevoli con una sembrato che sia proprio svanita,
sensazione finale di noce moscata. scomparsa troppo in fretta.
In bocca si sono ripresentate Il secondo motivo che ha spinto
sensazioni gradevoli di frutta i nostri degustatori a “notare”
rossa matura con delle piacevoli questo Syre 2005 è quello del
“eredità” di amarena e prezzo, 31 euro.
di mandorla in sottofondo. Parliamoci chiaro, non si
Il finale però non è stato tratta di una cifra da svenarsi,
particolarmente fresco. assolutamente no, però rimane
Si è tratta nel complesso di un pur sempre una gran bella
buon vino. Quello che però gli sommetta se paragonata a quella
ha fatto meritare il ruolo di Golia che si può spendere per gli
in riguarda in particolare due altri vini assaggiati e indicati in
punti: Il primo è ralativo al gusto, queste pagine, che in più, ci sono
nel complesso gradevole nel sembrati pure più buoni.
Davide
6,90 EURO 7 EURO 7,50 EURO
Sicilia Igt Nero d’Avola Sicilia Igt Nero d’Avola 2007 Sicilia Igt Nero d’Avola
“Antiche Vie” 2007 Feudo Arancio “Fondo Filara” 2007
Azienda Vinicola Puleo Contrada Portella Misilbesi Nicosia
Via Nastasi Brig 3/a 92017 Sambuca di Sicilia (Ag) Via Papa Giovanni XXIII 43
92019 Sciacca (Ag) tel. 0925.579000 95039 Trecastagni (Ct)
tel. 0925.1901385 fax 0925.905304 fax 0925.31540 tel. 095.7806767 fax 095.7808837
www.aziendapuleo.it www.feudoarancio.it www.grupponicosia.it
I vigneti di Puleo si trovano in una Le uve per questo Nero d’Avola L’azienda, che prese il via come
posizione invidiabile. Nel tratto sono state selezionate nei migliori “bottega di vini” oltre un secolo
di costa siciliana che si affaccia appezzamenti delle due vaste aree fa, ha la sua moderna sede e gran
sul Mediterraneo, tra i templi di viticole siciliane che costituiscono parte dei vigneti alle falde orientali
Agrigento e Selinunte. la proprietà: quella di Sambuca di dell’Etna, nel catanese, ma quattro
Qui la mitezza del clima, la Sicilia e quella in valle dell’Acate. anni fa ha acquistato anche filari nel
generosità della terra e la cura Perché in questi appezzamenti ragusano e nell’agrigentino.
dell’uomo hanno creato filari unici terreno ed esposizione In quest’ultima zona sono
per qualità e produzione. garantiscono uve regolarmente vendemmiati i grappoli di nero
Questo Antiche Vie è di un sane e perfettamente mature. Il d’Avola che danno vivace vita al
bel colore rosso rubino con vino è brillante nel colore rubino Fondo Filara, un vino rosso rubino
note brillanti. I profumi sono con riflessi porpora. È anche ben intenso con sfumature violacee.
decisamente intensi con piacevoli profumato, con note di prugne Prima di portare il bicchiere al naso
sensazioni di frutta rossa matura mature e sensazioni aromatiche che è consigliabile aspettare un paio di
che ricorda l’amarena. richiamano spezie, cuoio, tabacco. minuti, per dare tempo all’ossigeno
In bocca la sensazione è In bocca la nota tannica e la buona di sciogliere il nodo che lega
inizialmente un po’ tannica ma gradazione alcolica danno carattere i profumi di prugne e ciliege mature,
subito si equilibra e diventa al vino ma pure l’acidità mantiene di pepe e di cannella.
piacevole perché ben supportata la sua bella presenza, a rendere In bocca ripercorre un po’ la strada
dalla componente fruttata, questo Nero d’Avola assai invitante. del vino precedente: buon tannino
specie di ciliegia,e da una buona Vale a dire, a ogni sorso facilmente morbido, stessa gradazione alcolica,
“partecipazione” di spezie come ne segue un altro. Alla fine, dopo 13,5, e acidità in evidenza, a regalare
il pepe. Nel complesso un vino di aver lasciato il bicchiere sul tavolo, freschezza al gusto. Finale lungo,
buon equilibrio e dalle piacevoli restano sul palato sensazioni assai dalle sensazioni conclusive che
sensazioni tanniche. piacevoli, dai toni amaricanti. ricordano le mandorle.
Per loro natura il territorio e Azienda etnea, ma vigne di nero Questa azienda marsalese possiede
l’ambiente agrigentino hanno d’Avola coltivate, nella forma ad un “solo” vigneto ma vasto oltre
ampiamente dimostrato di saper alberello e con una resa di appena 120 ettari. In realtà si tratta di
dare uve di nero d’Avola di gran 70 quintali per ettaro, in un piccolo tanti appezzamenti confinanti
qualità. Meglio ancora se poi queste appezzamento, appena un ettaro e coltivati con uve diverse, i cui filari
uve sono coltivate con il sistema mezzo, in Val di Noto, ragnatela di ridisegnano intere colline.
biologico, come fa da diversi anni colline e valli che degradano verso il E ogni versante ospita i vitigni più
Giuseppe Milazzo nella sua proprietà mare, nella punta sud della Sicilia. adatti al luogo, alla posizione e alla
di Campobello di Licata. Dalle Un Nero d’Avola che è piaciuto composizione mutevole dei terreni.
cantine di Milazzo esce il Castello moltissimo ai nostri assaggiatori Sono il vitigno in simbiosi con le
Svevo, un Nero d’Avola fatto con non solo per le sue singole piccole aree in cui cresce a dare
molta naturalezza, semplicità caratteristiche sensoriali, ma per il vino migliore.
e con una “predisposizione” ad la sua semplicità complessiva, per Il Cutaja è Nero d’Avola ottenuto da
essere bevuto con facilità davvero il suo essere diretto, per essere il uve selezionate realmente grappolo
impressionante. Rosso rubino con rappresentante del Nero d’Avola per grappolo. Esce dalla cantina
riflessi porpora è il suo colore nel della tradizione, non contaminato da dopo circa un anno e mezzo di
bicchiere. Profumi freschi e ben quegli aggiustamenti che qualcuno affinamento, di cui 10 mesi in botti
distinguibili che richiamano piccoli ogni tanto fa per renderlo gradevole da 550 litri. Ha un bel colore rubino
frutti rossi, in particolare la ciliegia, a tutti i costi al mercato. con riflessi violacei. Profuma di
ai quali si aggiungono sentori di Gran colore rubino intenso e frutta matura, di cannella e pepe
cuoio. In bocca il grado alcolico brillante. Profumi evidenti e freschi nero, di mandorle e nocciole tostate.
dà una certa struttura ma senza di amarene e noce moscata. In bocca mostra gran carattere
limitare sensazioni gustative In bocca morbido, ma anche accompagnato da una buona acidità.
fresche e fruttate. strutturato e molto persistente. Astringenza lieve e piacevole.
INO
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QUES PUOI
LO E SU
PRAR online.it
COM ivi ni
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www.
L’
ecosostenibilità entra in sostenibile, delle risorse umane. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia. Più in dettaglio, il
bottiglia. Meglio: nei 3,2 Di ogni intervento, rimarcano i concerto punta a far fronte all’emergenza acqua di cui il Burkina
milioni di bottiglie firmate protagonisti, Sostain calcola «il soffre, raccogliendo fondi per realizzare pozzi. Così, per favorire
Tasca d’Almerita. Perché costo economico in rapporto al la ricerca d’acqua nel cuore dell’Africa profonda, Tasca parte-
l’azienda di Regaleali (Palermo) beneficio in termini di sostenibi- ciperà all’iniziativa con i propri vini. Il concerto si svolgerà il 9
guidata da Alberto e Giuseppe Ta- lità, appunto». Così, il vino che maggio alle 19,30 nel teatro Politeama di Palermo. Si esibiranno,
sca e dal padre Lucio, ha adottato, d’ora in poi vedrà la luce dai 500 gratuitamente, l’orchestra del Conservatorio di musica Vincenzo
per prima in Sicilia, un innovativo ettari che per lo più si estendono a Bellini, e due band: gli Omniart Trio e gli Apple Scruffs. All’ini-
sistema messo a punto dall’istitu- cavallo delle province di Palermo ziativa interverranno anche i calciatori del Palermo, Miccoli in
to di chimica agraria e ambientale e Caltanissetta, sarà frutto di un testa. Sono previsti la proiezione di un video, testimonianze dirette
della Cattolica di Piacenza e dal «processo produttivo che mentre e, tra l’altro, in tandem col vino, assaggi di formaggio offerto
team del professor Ettore Capri, in rafforza l’ecosistema, realizza dall’associazione regionale allevatori.
particolare. Il nome è «Sostain» e l’utile d’impresa», con le parole
l’intento, spiega l’università pia- dei fratelli Tasca. Che alle loro bot- pubblici ai consumatori; tracciabi- quattro vini bianchi, sei rossi, un
centina, è «coniugare le dimen- tiglie apporranno anche, da qui in lità, cioè «riproducibilità in tutte le rosato, uno spumante metodo clas-
sioni fondamentali e inscindibili poi, il logo Sostain a sottolineare fasi». E flessibilità nel senso che sico e un vino dolce. La produzio-
dello sviluppo, quelle ambientale, solo economici ma anche sociali che le produzioni della maison di entreranno nella produzione eco- ne, che per il 40% vola all’estero,
economica, etica e sociale, tramite oltre che di impatto ambientale». Regaleali sono il risultato di un ap- sostenibile tanto valori e tecniche oltre che dei vigneti dell’entroterra
una gestione sostenibile delle at- Cuore del sistema, informa Alber- proccio che, tramite l’innovativo della tradizione quanto le innova- siciliano è figlia delle proprietà a
tività aziendali». Il programma, to, amministratore delegato delle modello di gestione, vuole «pre- zioni tecnologiche e scientifiche. Randazzo, sull’Etna, a 700 metri
precisano i ricercatori, integrando aziende del Leone, è il cosiddet- servare la qualità e la quantità del- Tasca d’Almerita ha chiuso il 2009 d’altitudine; e a Salina, nelle Eolie.
«le conoscenze vitivinicole tradi- to Csa o «codice di sostenibilità le risorse che sono necessarie alle con un fatturato in calo del 5% (15 Ancora, della conduzione della vi-
zionali con quelle delle modalità aziendale», un modello in conti- generazioni future». Un obiettivo milioni di euro in valore assolu- gna di Mozia nel portafoglio della
colturali biologica e biodinami- nuo aggiornamento che elabora che viaggerà sulle gambe, pun- to) ma nei primi quattro mesi di fondazione Whitaker; e della ge-
ca» e facendo tesoro della storia e un complesso di variabili legate tualizzano gli studiosi del Sacro quest’anno viaggia già sul +10%. stione di campi e catalogo targati
dell’organizzazione dell’azienda, alla tutela del suolo, alla quali- Cuore, di protocolli improntati a Vanta, a valle degli oltre 150 anni Sallier de La Tour. (riproduzione
permetterà di «ridurre i costi non tà dell’aria, alla conservazione «trasparenza», perché saranno resi di storia, una collezione che conta riservata)
Un brindisi
sotto l’ombra
del vulcano
di Luigi Salvo
TERRITORIO DELL’ETNA,
DOVE I PERCORSI DELLE
L vigne, è un susseguirsi di terrazzamenti e muretti a secco in pietra
lavica, antichi palmenti, bellissime case padronali che si alternano a
casolari erosi dalle colate laviche, paesaggi di incomparabile bellezza pla-
smati dall'operosità dell'uomo che, malgrado le numerose devastanti eru-
VIGNE SONO STATI
zioni, mai ha abbandonato del tutto le coltivazioni delle vigne e anche dei
TRACCIATI DALLA LAVA, castagni, ciliegi, noccioli, meli che segnano garbatamente il comprensorio.
CI REGALA VINI UNICI Lo straordinario territorio dell’Etna e i vini di grandissima finezza che da
esso derivano sono da qualche anno sotto i riflettori per la loro unicità, figlia
GRAZIE ALLE di particolari condizioni pedoclimatiche differenti, non solo rispetto al resto
PARTICOLARI della Sicilia, ma anche tra una zona e l'altra dello stesso vulcano. Il lungo
periodo caratterizzato da una viticoltura impegnata a produrre vini da taglio
CONDIZIONI ad alta gradazione utili a dare corpo e colore ad anemici vini del Nord sta
PEDOCLIMATICHE CHE finendo, il nuovo fermento è la riscoperta della qualità, vecchie vigne sono
ritornate in produzione con meticoloso lavoro di recupero e godono, nelle
CARATTERIZZANO
diverse contrade, dell’apporto di terreni di diversa composizione. Possono
QUESTA ZONA esprimersi a differenti altitudini, un vero e proprio paradiso in cui l'autoc-
tonia di vitigno e territorio si fondono veramente al meglio.
I vignaioli che vivono sotto l'ombra del vulcano più alto d'Europa, lo consi-
derano un punto di riferimento, il primo sguardo al mattino è dedicato a
lui, alla direzione che prende il pennacchio di fumo che da esso fuoriesce,
e che svela come sarà il tempo del giorno. In queste terre, coltivati da oltre
quattro secoli, i più importanti vitigni autoctoni a bacca rossa sono il Nerello
24
Mascalese e il Nerello Cappuccio. Il Mascalese è presente con una varietà
di popolazioni clonali eterogenee e la sua resa è fortemente condizionata dal
versante del vulcano nel quale è coltivato, dall’altitudine, lo si trova infatti
dai 300 metri sul livello del mare fino ai 1.100, e dal sistema d’allevamen-
to adottato. Il migliore e ancora oggi il più diffuso è quello ad alberello soste-
nuto dal tradizionale palo in castagno, con alte densità di viti per ettaro da
6.000/9.000 ceppi, ma esistono antichi vigneti anche a 12.000 ceppi per
ettaro. In alcuni di questi manca il sesto d'impianto geometrico delle viti,
questo perché sull'Etna per tradizione si è spesso praticata la propagazio-
ne della pianta per propaggine, ovvero l'interramento del tralcio di vite allo
scopo di poter ripristinare le vicine fallanze, permettendo in questo modo
la presenza di viti franche di piede. Il Nerello Cappuccio o Mantellato deve
L’Etna (Mungibeddu o semplice-
il suo nome al singolare portamento a cappuccio o a mantello della pianta
mente ’a Muntagna in siciliano) è un
coltivata ad alberello. Negli ultimi decenni è stato soggetto a un continuo
vulcano attivo che si trova sulla costa
abbandono da parte dei viticoltori tanto da rischiare l'estinzione. Sul vul-
orientale della Sicilia, tra Catania e
cano vi sono tre grandi zone elettive per la coltivazione della vite: quella com-
Messina. È il vulcano attivo più alto
presa tra i 400 e gli 800 metri nel versante rivolto a nord, quella tra i 400
del continente europeo e uno dei
e i 900 metri sul livello del mare nel versante rivolto ad est e quella fra i 600
maggiori al mondo. La sua altezza
e i 1.100 metri nel versante rivolto a sud. In particolare nel versante nord
varia nel tempo a causa delle sue
si concentra oggi quasi il 50 per cento della produzione vinicola e nei comu-
eruzioni, ma si aggira attualmente sui
ni di Castiglione di Sicilia e Randazzo si produce oltre il 40 per cento del
3.340 m.s.l.m. e il suo diametro è di
vino dell'Etna. Le temperature medie sono più basse rispetto a quelle di
circa 45 chilometri.
tutta l’Isola, quelle minime in inverno e anche nel periodo dell'inizio del ger-
mogliamento scendono sotto lo zero, nel corso dell’estate le temperature
massime non sono mai elevate. Le piogge sono per lo più
distribuite nel periodo autunno-inverno e a volte in con-
comitanza con il periodo vendemmiale e sono molto più
presenti nella parte est rispetto a quelle nord e sud. Le
uve raggiungono qualità organolettiche di primissima gran-
dezza grazie alle grandi escursioni termiche stagionali e
giornaliere. Spesso sull’Etna si vendemmia a Novembre
inoltrato con temperature che scendono a 6-8 gradi, gli
sbalzi termici tra il giorno e la notte arrivano a sfiorare i
30 gradi.
I vini da Nerello Mascalese e Cappuccio emozionano, e
se è pur vero che il Nerello ha una certa somiglianza con
il francese Pinot Nero, nota differenziale importante è il
“terroir” che è unico in Europa, e ciò grazie al vulcano che
ha creato con varie colate in epoche diverse un substra-
L Vignaioli al lavoro sulle pendici
dell'Etna to ricco di particolari sali minerali a reazione sub-acida, di microelementi
quali ferro e rame, potassio, fosforo, magnesio e azoto. L’apporto che le vigne
ricevono influisce sulla componente olfattiva dei vini. Oggi gli ettari di vigne-
to coltivati a Nerello Mascalese sull’Etna sono circa 2.500, quelli a Nerello
Cappuccio meno di 100, mentre quelli iscritti all'Albo dei vigneti Etna a Doc
sono in totale 250, di questi la metà hanno oltre 30 anni d'età, e alcuni sono
più che centenari.
Gli antichi vigneti sul vulcano hanno un grandissimo fascino, alcuni d’im-
pianto 1870-1880 sono uno spettacolo della natura, ogni pianta con il suo
tronco spesso e contorto è vicinissima all’altra, tutte insieme creano un dise-
gno figlio del tempo. La magia di questo territorio vinicolo si esprime attra-
verso vini dalla chiara connotazione.
Salvo Foti, enologo etneo di grande esperienza, dice a questo proposito:
«Definire a parole come debba essere un vino dell'Etna è difficile. È più faci-
le capire che è etneo dalle sensazioni che riesce a dare. D'altronde, il nostro
modo di essere, così come per il vino, è relativo e dipende dall'ambiente (la
zona) in cui si vive, dal proprio passato (la vigna e i vitigni), dal presente
(l'annata), dalla propria cultura (il viticoltore, il vinificatore), dal momento
(la vinificazione), dal futuro (l'affinamento). Vi sono due tipi di vino: il vino
dell'uomo e il vino degli uomini. Il primo ha una durata relativa a una per-
sona. Il secondo dipende da una civiltà, da un territorio e sopravvive al sin-
L Grappoli di Nerello Mascalese golo uomo. Il vino dell'Etna è il vino degli uomini».
25
Degustazioni
LA DEGUSTAZIONE
L
Pietradolce – Etna Rosso Doc Archineri 2008
Trecastagni (Ct) – Nerello Mascalese – 14,5°
Tra Solicchiata e Passopisciaro sul versante Nord dell’Etna, tra i 600 e gli 800 Mt. s.l.m,
si estendono i 10 ettari di Michele Faro, vigne ad alberello di Nerello Mascalese a piede
franco tra i 50 e i 60 anni d’età. Esordisce con lucente rubino pieno. Sprigiona aromi
eleganti e complessi di rosa canina, note di ciliegia, prugna fresca, cuoio, cioccolato. Di
notevole presa, ha tannino di fine estrazione e una precisa continuità che mette in rela-
zione naso e bocca. Affinato 14 mesi in tonneaux. Abbinamento consigliato tagliatele al
sugo di cinghiale. Prezzo consigliato in enoteca: 26 euro.
L
Cottanera – Etna Rosso Doc 2007
Castiglione di Sicilia (Ct) – Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio – 14,5°
Deriva da 5 ettari in contrada Solicchiata a 730 Mt. s.l.m., a composizione prettamente
lavica, segnati da microclima con forti escursioni termiche tra giorno e notte, di proprie-
tà della famiglia Cambria. Veste rosso rubino trasparente, ha naso elegante e seduttivo,
con fresche note di rose, amarena e ciliegia, sentori vegetali e minerali. La bocca è di calo-
re e sostanza, una vivida sponda di freschezza conduce al finale avvolgente di sapidità
vulcanica. È maturato 12 mesi in barriques. Ottimo con filetto di manzo agli odori. Prezzo
consigliato in enoteca: 24 euro.
26
L
Fattorie Romeo del Castello – Etna Rosso Doc Vigo 2007
Randazzo (Ct) – Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio – 14,5°
Rosanna Romeo del Castello e la figlia Chiara Vigo si occupano dell’azienda in contrada
Allegracore sul versante Nord dell’Etna. Il vino deriva da una vigna centenaria denomi-
nata “la fruttiera”, coltivata ad alberello è sopravvissuta all’eruzione vulcanica del 1981.
Colore rubino vivo, il naso è pieno di sentori floreali di rosa, fruttati di ciliegia e mara-
sca, eucalipto e spezie. La beva è tutta freschezza e mineralità, i tannini sono di prege-
vole spessore, chiude lungo con finale fruttato. Accompagna medaglioni di vitello alla pia-
stra. Prezzo consigliato in enoteca: 22 euro.
L
Paolo Caciorgna Etna Rosso Doc N’anticchia 2006
Randazzo (Ct) – Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio – 14°
L’enologo toscano Paolo Caciorgna produce l’eccellente Etna “N’anticchia” (“un poco” in
dialetto siciliano), nome appropriatissimo visto la micro produzione di sole 2600 bottiglie.
Rubino trasparente, di viva lucentezza, dal bicchiere lascia emergere sensazioni di pru-
gna, amarena, origano, vaniglia e soffi balsamici. Bocca che si allarga su registri di calo-
re e morbidezza, presente spina acida sostenuta, perfetta corrispondenza gusto-olfattiva
con lunghi e piacevoli ricordi di frutta e spezie. Affinato sei mesi in barriques, in abbina-
mento con arista al forno. Prezzo consigliato in enoteca: 30 euro.
27
Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
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vite sul vulcano, raggiunge e supera anche i 100 anni di età del Vino &
prima di assopirsi. La stessa età che può raggiungere anche Comunicazione
l’uomo. Il tralcio della vite a questa età e in queste condizioni, Il materiale
nell’uomo anziano e saggio che vive, lavora, cresce e si sviluppa anch’esso all’intemperie. In questi all'interno di
luoghi, la pianta della vite raggiunge questa età senza prender malattie o parassiti (fillossera vastatrix), è questo sito è in
quindi a piede franco. Come avviene all’uomo anziano e saggio che raggiunge la stessa età senza prender gran parte protetto
malattie, soprattutto in questi luoghi. In questi luoghi, gli anziani saggi guardano il vulcano con gran da copyright.
senso di rispetto per l’imponenza e la paura che “Iddu” incute. Perché essi sanno perfettamente che, dal E' vietata la copia
vulcano nasce la vita e lo stesso la vita può levare; per questo è rispettato e visto come un grande Dio. anche parziale
Anche da Lui (il Vino) nasce la vita, e anche Lui la vita può levare; all’interno anche Lui ha il grande Dio. senza esplicita
Guarda caso da entrambi nasce la vita ed entrambi la vita possono levare; esattamente come può fare autorizzazione
solo un grande Dio. della Redazione.
Anche l’essere umano è come loro. Dall’uomo nasce la vita e anch’esso la vita può levare; anche l’uomo,
Piazza Roma 32
se vuole, ha dentro il grande Dio.
16043 Chiavari
*Similitudini e analogie fra il vino l’uomo e anche il vulcano.
(GE) - Tel. +39 347
Domenica 22 Marzo 2009 a Passopiscaro in contrada Guardiola a quota 750mt., si è svolta in casa di 211 94 50 Fax +39
Andrea Franchettila la II° edizione delle Contrade dell’Etna. Sono stati ospitati 47 produttori (9 unità 06 233 220 684
produttive in più rispetto all’edizione precedente) per promuovere, confrontare e divulgare le differenti Web : www.
espressioni di Nerello ’08 che dimorano nelle contrade di Randazzo, Linguaglossa e Castiglione di Sicilia, tigulliovino.it | E-
a diverse quote, versanti, condizioni climatiche e alle differenti stratificazioni di colate laviche che il mail :
vulcano ha sviluppato nel corso del tempo. Quest’insieme di fattori e condizioni, che il vulcano attivo più info@tigulliovino.
alto d’Europa pone, diversifica ogni singolo Cru facendo esprimere ad ogni vino una propria e ben it | P.Iva :
distinta personalità. Il valore aggiunto in più che si può soltanto riscontrare nei terroir vulcanici coltivati IT01136970991
file:///C|/Users/Diletta/Desktop/Maurizio%20Aguglia%20ETNA%20Tigullio%20VIno.htm (3 di 30)03/06/2009 1.38.37
Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
Gli En Primeur di Nerello Mascalese, Cappuccio o Mantellato vinificati in rosso dell’annata ’08 sono stati
prelevati dalle botti, barrique, tonneaux, tini, vinificatori di ogni genere, misure e dimensioni, e saranno
messi in commercio non prima del ’10.
Il Nerello Mascalese ha origine nella Piana di Mascali. Una particolarità del Nerello Cappuccio o
Mantellato sta nel comportamento che assume la chioma di questa cultivar che, come un mantello copre
i grappoli sottraendoli alla vista, ma è soprattutto il comportamento della singola foglia interessante,
perché assume un atteggiamento protettivo, ed’oltre a svolgere la funzione clorofilliana, di respirazione e
traspirazione, essa, essendo di grandezza uguale o un po’ maggiore dell’infiorescenza (grappolo), scende
dal picciolo come una mano aprendosi a mantello, riparando così il suo frutto dagli eventi atmosferici,
vento, pioggia, neve, grandine, ecc…
Mi viene in mente una similitudine e analogia fra la foglia della vite e la mano dell’uomo. La foglia della
vite ha le sembianze di una mano umana, con le sue cinque nervature principali, e i suoi cinque lobi
come la mano con le sue cinque dita. Spesso, sono molto simili, anche per la loro dimensioni. Entrambi
hanno anche in comune lo stesso lato o pagina più o meno tomentosa (pelosa), per l’esattezza quella
inferiore, ed’ambedue sono ricche di pori per la traspirazione; ed il picciolo da dove si apre la foglia
sembra proprio un vero braccio.
*Similitudini e Analogie fra il Vino e l’Uomo.
Il Nerello e già ben noto che ha delle somiglianze con il cugino d’oltralpe Pinot Nero della Borgogna,
come questo, e son convinto ancor di più, raggiunge canoni eccelsi quando è vinificato in bianco, rosé e
ovviamente spumantizzato. Esso assume una valenza espressiva di notevole riguardo, condizionato
dall’imprinting del terroir lavico-alcalino dell’Etna.
Il metodo di allevamento della vite prediletto sul vulcano, antico e sempre qualitativamente valido è
l’alberello. Così si alleva dalle pendici fino alla quota dei 1100 mt. s.l.m., con una media intensiva
d’impianto che si aggira intorno ai 7000 ceppi, per ha (ettaro), e una resa sempre al disotto dei 90q.li/
ha, come da disciplinare.
Il sistema di allevamento ad alberello, in alcuni vigneti antichi e in casi particolari ha procurato anche
danni.
Un tempo s’impiantava senza dare un assetto geometrico al sesto d’impianto. Così facendo si otteneva
maggiore densità vitata e resa produttiva, mettendo anche così i ceppi in stretta competizione fra di loro.
Questo sistema d’allevamento facilitava il rimpiazzo delle vicine fallanze per la semplicità di
propagazione che la vite ha in questa condizione.
Si sono riscontrati vigneti in condizioni d’impraticabilità alle lavorazioni colturali per l’eccessiva e
incontrollata proliferazione.
In questi casi estremi, il proprietario o chi subentra, e stato messo in condizioni dell’estirpo del vigneto
con ceppi quasi secolari.
E’ successo in casi in cui il vigneto è stato abbandonato per un lungo periodo.
Mi preme ricordare che la vitis vinifera è una pianta, selvatica e rampicante, molto resistente anche alla
siccità, specialmente quelle a piede franco che risultano ancor più resistenti.
E’ già ben noto che sul vulcano le escursioni termiche fra il giorno e la notte sono repentine e benefiche,
ma un altro fattore che a parer mio può essere interessante e particolare è una manifestazione vulcanica
secondaria.
La presenza delle fumarole. Queste, laddove sussistono, arricchiscono ancor di più il già prezioso suolo
vulcanico, con il loro vapore caldo umido ricco di sostanze minerali e nutritive. Dalle bocche di
fuoriuscita delle fumarole si creano anche formazioni di humus.
Qualora ci fossero le condizioni ideali, le fumarole, potrebbero innescare degli effetti botritizzanti
(Botrytis Cynerea) nell’uva, con risultati, presumo, altrettanto unici. Sto ipotizzando un Cru con queste
condizioni. Sarebbe interessante poterlo verificare. Chissà, quali sensazioni organolettiche potrebbero
scaturire dal “Muffato di Fumarola dell’Etna”?
Le fumarole fuoriescono dalle fenditure del suolo che il vulcano con le sue attività crea, sprigionando una
componente gassosa e fumante, composta, di vapore acqueo, anidride carbonica, sostanze minerali e
frazioni di zolfo che, sono benefiche per il suolo e di conseguenza per le piante che si trovano limitrofe o
al di sotto della nube umida che in particolari condizioni quest’effetto può formare.
In cima al cratere si possono vedere a occhio nudo questi vapori stazionare con formazioni di cumuli
d’umidità somiglianti alle nuvole.
A Pantelleria, isola del canale di Sicilia dove l’unicità e la similarità delle componenti del suolo lavico
caratterizza e crea, anche qui, vini dalle caratteristiche organolettiche qualitativamente uniche, questo
fenomeno è visibile lungo il periplo dell’isola anche dai bordi delle strade. Nel particolare in zona Rekale.
Dalle fumarole i contadini Panteschi ne traggono benefici. I terreni limitrofi a queste fuoriuscite di
vapori risultano già ad’occhio nudo più lussureggianti e rigogliosi, anche per il condizionamento caldo-
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Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
umido (effetto serra) che questi vapori salubri forniscono. Gli stessi Panteschi, spesso, ne traggono
profitto coltivando questi piccoli appezzamenti ad’ orto, usando questo, per il loro fabbisogno personale,
e raccogliendo le preziose acque che scaturiscono dai vapori per stillicidio.
E’ giusto ricordare però, che la pianta della vite che produce grappoli per la produzione di vini d’alta
qualità, predilige i terreni poco ricchi di sostanze nutritive.
Sono ben noti gli effetti salutistici che hanno questi vapori sull’uomo. Esistono grotte a Pantelleria
(Montagna Grande) che sono arricchite da questi vapori e usate come saune naturali. Quest’utilizzo e già
stato di beneficio anche ai primordiali abitanti dell’isola, i Sesioti.
Tutti i complessi vulcanici del mondo coltivati a vite sono propensi alla produzione di vini d’eccellenza e
hanno quasi tutti le fumarole.
Altri sito vulcanici Italiani emblematici, dove, si producono anche qui vini d’alta qualità sono: il Vulture,
Campi Flegrei, Eolie, Soave, Gallura, Val di Cembra, Colli Euganei, Monti Lessini ecc…, ma tanti altri né
esistono in tutti i continenti del nostro Pianeta, e le loro produzioni di vino sono essenzialmente
caratterizzate dal terroir lavico che li contradistingue.
Queste fuoriuscite di vapore esistono anche nelle profondità dei fondali marini e sono anch’esse scaturite
da origini vulcaniche.
Ancora tutt’oggi nascono da queste fuoriuscite di vapori delle profondità degli oceani , le primordiali
forme di vita che si sono poi evolute nel nostro Pianeta, i Batteri.
Il Nerello è senza ombra di dubbio la cultivar siciliana con il più alto grado di ecletticità dell’isola. Questa
cultivar può raggiungere valori eccellesi anche quando viene vinificato in bianco, rosé e ovviamente
spumantizzato. Così lavorato evidenzia maggiormente l’imprinting di mineralità-alcalino-lavico
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Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
Il Nerello vinificato in chiaro si presenta al naso con fiori bianchi e gialli, con sensazioni agrumate di
limoni e pompelmo, ma subentra prorompente l’imprinting mineral- alcalino-lavico che il terroir
dell’Etna offre. Riscontrandolo inequivocabilmente alla beva con un’unica e ben distinta sensazione
gustativa lineare che è: sapido-mineral-lavico-alcalino-persistente-interminabbile, quasi perenne.
Vinificato in chiaro, si trova già in commercio l’Etna Bianco D.O.C. 2008 e L’Etna Rosé Doc 2008 e
anche gli Spumanti, VSQ Metodo Classico con un rapporto qualità/prezzo ottimale.
Le Aziende che producono le vinificazioni in chiaro di Nerello Mascalese che, promuovono e caratterizza
l’ecletticità di questa cultivar e del suo territorio d’appartenenza sono: Patria, Antichi Vinai, Gambino,
Barone di Villagrande, Scammacca del Murgo, (elenco dettagliato di tutte le aziende in fondo all’articolo).
Altre due cultivar autoctone a bacca bianca del vulcano che letiziano gli organi di senso con altrettante
piacevoli fattezze olfattive di fiori, agrumi e insistenti mineralità, ma soprattutto gustative-
interminabbili, quasi eterne sono: il Carricante e la Minnella vitigni antichi coltivati solo in loco.
All’evento in casa Franchetti i vitigni vinificati in chiaro hanno avuto la fortuna di trovarsi in condizioni
ottimali di temperatura per il servizio, cosicché si sono potuti esprimere al meglio. La causa e scaturita
dalle condizioni atmosferiche. Cadeva copiosa la neve a Passopiscaro.
I produttori del vulcano che hanno una gamma di prodotti più ampia hanno pensato bene di portare in
degustazione da Franchetti, i loro lavori in rosso delle annate precedenti, ma anche i lavori in chiaro
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Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
dell’annata ’08 che sono già in commercio. Si è avuta la possibilità di potere apprezzare il Nerello
Mascalese in condizione già ottimali e nelle differenti vinificazioni.
Ho apprezzato l’Azienda Vivera esordiente sul vulcano che, produce nel comune di Linguaglossa in
contrada Martinella a 550 mt.,s.l.m. Mi sono piaciuti i vini, ma soprattutto il carattere ambizioso che sta
svolgendo il parco tecnico giovanile di cui si avvale quest’azienda. Ho chiacchierato con una mia
concittadina tecnico/enologo Irene Vaccaro nativa di Palermo, affiancata da un suo coetaneo anch’esso
giovane tecnico/enologo nativo di Castelvetrano; Paolo Errante Parrino . Entrambi hanno già alle spalle
esperienze con aziende di rilievo, provengono dalle scuole di Viticultura ed’ Enologia di Marsala, D’Alba
e Dell’Astigiano dove, io presumo che, i giovani enologi abbiano fatto buona padronanza delle tecniche di
affinamento sui lieviti (sur lies). L’azienda si avvale anche di un altro giovane consulente tecnico/enologo
proveniente dalla vicina Puglia, Giovanni Dimastrogiovanni .Ho sentito nel bicchiere un Etna Bianco ‘08
Carricante in purezza ben fatto. Mi è piaciuto al naso, ma ho apprezzato alla beva le sensazioni morbido-
tendenzialmente -dolce-fresco- glicerico che vengono fornite dalla sosta che il vino svolge sui lieviti.
Anche qui saltano fuori dal bicchiere le caratteristiche del territorio che sono prorompenti facendo
esprimere al naso sensazioni di fiori bianchi, gialli e un po’ di mela con impregnante mineralità che
sovrasta e poi ritorna indiscutibilmente in bocca con un'unica e lineare sensazione ben distinta che è:
sapido-mineral- salmastro-fresco-asciutto-glicerico-intermimabbile, risiedendo in bocca un’eternità.
Questa permanenza in bocca molto marcata e indelebile e una delle caratteristiche principali dei vini
bianchi e rosé dell‘Etna.
L’affinamento sui lieviti e una tecnica nativa della Borgogna, con la caratteristica che lì è svolta
essenzialmente in barrique. Questa tecnica di affinamento ha l’obiettivo d’ottenere vini di qualità dotati
di stabilità chimico fisica e sensoriale. Il processo autolitico consente d’ottenere vini più morbidi e
rotondi, meno aggressivi e più equilibrati, inoltre, migliora la persistenza dell’aroma caratterizzandolo,
dà stabilità al colore, proteica e tartarica. La pratica tradizionale per i vini bianchi ha inizio dal deposito
che i lieviti lasciano dopo che hanno condotto la fermentazione alcolica, e cioè, quando hanno perso
vitalità. Mantenendo per mesi il vino a contatto con tale deposito le numerose componenti delle cellule
dei lieviti passano progressivamente nel vino dando importanti conseguenze alle caratteristiche
organolettiche dello stesso. C’è un lasso di tempo prima che finisca completamente questo passaggio, ed’
è di circa sei mesi. E’ fondamentale rimettere in sospensione le lies con adeguati batonnage per agevolare
questo rilascio, e non solo.
Gli studi e le esperienze effettuate negli anni e sul campo danno prova che il vitigno principe che fa
ottenere le lies dalle caratteristiche qualitativamente migliori è lo Chardonnay.
Queste lies di Chardonnay sono preferite e utilizzate anche per la conduzione all’affinamento dei vini
rossi d’alta qualità.
L’azienda Vivera con i suoi giovani tecnici a messo in campo un Igt Sicilia ‘08 che è un ibrido di due
cultivar impiantate in altrettanti terroir diametralmente opposti. Chardonnay 60%provenienti dalle
colline di Corleone (Palermo) a 400mt.s.m.l., e dal restante 40% di Carricante coltivato nei
terrazzamenti lavici dell’Etna in contrada Martinella nel comune di Linguaglossa. Anche questo prodotto
lasciato ad affinare sur lies per circa sei mesi.
Nel bicchiere si evidenzia lo Chardonnay per la maggiore presenza di sostanza colorante che dà riflessi
dorati. Il varietale del vitigno si riscontra immediatamente al naso e in bocca con le sue caratteristiche
note floreali, fruttate, di agrumi e mela , questo, in particolare e caratterizzato dalle uve lievemente
surmature, per poi chiudere con il finale prettamente Etneo (Carricante) fresco-minerali-sapido-
persistente.
Quest’assemblaggio di territori così vicino, ma nel contempo agli antipodi per le loro caratteristiche, li
può solo regalare il Grande-micro-cosmo vitivinicolo Siciliano.
file:///C|/Users/Diletta/Desktop/Maurizio%20Aguglia%20ETNA%20Tigullio%20VIno.htm (10 di 30)03/06/2009 1.38.37
Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
L’Etna Rosso D.O.C. 2008 dell’Azienda Vivera; formato da Nerello Mascalese 80%, e Nerello Cappuccio
20%, come da disciplinare.
Affinamento in barrique per almeno sei mesi. La durata effettiva dell’affinamento in legno non è
stabilibile a priori e sarà differente nelle diverse annate.
Si presenta nel bicchiere giovane, rubino con riflessi nettamente violacei, al naso emana vinosità di frutti
rossi e ciliegia con note lievemente addolcite speziate e minerali. In bocca è sapido-fresco-lavico con
tannini giovani e vivaci, sostenuto da un’ottima acidità un po’ nascosta dall’insistente nota mineral-
alcalina. Il tutto è il preludio per una longeva e ottima lunga vita.
Tenuta di Fessina della Sig Silvia Maestrelli. I vini sono condotti dall’enologo/agronomo Federico
Curtaz.
La Tenuta si trova nel comune di Castiglione di Sicilia in Contrada Rovitello a 700mt., s.l.m., ha ceppi
d’ottant’anni circa d’età. La scommessa che la signora Silvia intraprende in Sicilia ha inizio nel 2007, ma,
in effetti, il vero lavoro indipendente di quest’azienda ha inizio dal ’08, da quando la ristrutturazione e il
completamento del vecchio palmento del XVIII secolo sono stati consolidati, svolgendo finalmente le
proprie attività in piena autonomia. Quest’autonomia effettivamente è riscontrabile dentro il bicchiere,
avendo, l’annata ’07 (Musmeci) sì il varietale del vitigno e l’espressione del territorio, ma, in effetti, si
riscontra maggiormente nell’annata ‘08 (Erse) il dettaglio minuzioso dei profumi, e la beva di maggiore
rotondità ed eleganza. Sostanzialmente si sente in maniera inequivocabile nel bicchiere ’08 (Erse) un
vino già più sereno e maggior serenità questo vino nel tempo esprimerà.
La Sig. Silvia Maestrelli promuove un concorso letterario a Villa Petriolo a Cerreto Guidi in Toscana alla
sua III° edizione, dove il tema di quest’anno è: “S’io fossi Vino”. Questa tematica mi sta molto a cuore,
perché in effetti, io sono cosciente che Noi (Essere umani) e il Vino nasciamo entrambi dalla
trasformazione del frutto della pianta della vite.
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Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
Sono affascinato e mi piace divulgare le “ Similitudini e Analogie fra il Vino e l’essere Umano”.
Affianco alla Sig. Silvia Maestrelli c’è il caposaldo dell’azienda di Andrea Franchetti; Erika Ribaldi che
mette a disposizione la sua divulgazione sull’azienda e sul territorio Etneo. Mesce con maestria l’07
Passopiscaro e i diversi Cru delle contrade Guardiola, Rampante, Sciaranuova e Feudo di Mezzo che
spaziano dai 750 ai 1100 m.t., s.l.m., dell’annata ’08 ed’ anche già qualcosa d’assemblato. E’ apprendo
con piacere che nei Cru dell’azienda di Franchetti, sono stati riscontrati sparuti ceppi di Alicante che
entrano a far parte integrante dell’Igt Passopiscaro.
I grappoli d’Alicante sono raccolti e vinificati insieme al Nerello caratterizzando ancor di più l’armonia
dell’ormai già ben nota etichetta. Inserendosi così, con delle piccole sottigliezze organolettiche, dove,
solo forse l’assidua frequentazione a questo vino potrebbe far carpire.
Tutti i vini dei singoli Cru sono senza dubbio differenti fra di loro, ma sostanzialmente tutti ricchi di
frutta, ben vitali di tannini e di acidità, mineralità , speziature e con ottima struttura e corpo. Dalle
prospettive sempre più intriganti.
L’Alicante è coltivato nel comune di Linguaglossa ed’è vinificato e prodotto anche in purezza.
Sul vulcano si coltivano altri vitigni alloctoni a bacca rossa come: il Syrah, Merlot, Cabernet Souvignon,
la Moundeuse (Cottanera). C’è anche il Pinot Nero già prodotto e imbottigliato da Patria. Anche Benanti
sta svolgendo sperimentazione con questa cultivar. Qui il conduttore dei vini della Casa Vinicola Benanti
è l’enologo/Winemaker per eccellenza nel territorio Salvo Foti. Presta la sua opera in tante altre realtà
della Sicilia Orientale. Definibile anch’esso in maniera amichevole e con un po’ di campanilismo Siculo
che ci accomuna: “Iddu” come il vulcano e con grande senso di rispetto.
Sono sempre un numero maggiore i produttori provenienti d’oltre lo stretto e in particolare dalla
Toscana, che acquistano antichi vigneti abbandonati, casolari e palmenti del comprensorio Etneo
ristrutturandoli per potersi prodigare in nuove sfide con se stessi, credendo giustamente nell’ unicità di
questo terroir e della sua autoctonia.
Tanti altri occhi sono puntati sul vulcano!
Tante aziende sono una conferma per le produzioni già ben fatte che hanno svolto nelle annate
precedenti, ed’altre ancora si sono poste l’obbiettivo di raggiungere e superare questo gruppo già ben
nutrito.
Azienda Terre di Trente, Alberto Aiello Graci, Tenuta delle Terre Nere, Fattorie Romeo del Castello,
Tenuta Moganazzi, Biondo, Benanti, Cottanera, Az.Ag. Pietro Caciorgna. Questi produttori del vulcano in
particolare creano produzioni da cultivar di Nerello di ottimo livello.
Ho trovato simpatico e divertente, ma ancor di più intelligente il prodigarsi dei produttori, ognuno di
loro con le smanie di mettere in mostra con le proprie fattezze, a dir poco alchemiche, mettendosi alla
prova con se stessi e con le proprie capacità.
Buon Lavoro a tutti Voi.
CASTIGLIONE DI SICILIA
1) GRACI
Graci di Alberto Aiello Graci – Vino : Quota 600
Passopisciaro – 95012 Castiglione di Sicilia (CT)
Website: www.graci.eu
Email: info@graci.eu
Cell: 348 7016773
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Il Terroir lavico dell'Etna e le sue contrade, di Maurizio Aguglia
2) COTTANERA
Guglielmo Cambria – Azienda Agricola Cottanera dei fratelli Cambria
Website : www.cottanera.it
Email: staff@cottanera.it
Tel: 0942 963601 Fax: 0942 963706
Telefonare a 090-2936550
Cell. 337883366
Strada Prov. 89 - 95030 Castiglione di Sicilia (CT)
Contrada: Iannazzo
3) CANTINE PATRIA
Franco di Miceli - Patria S.c.r.l
Website: www.vinipatria.it
Email: info@vinipatria.it
Tel: 0942 986072 Fax: 0942 983143
S.S. 120 km. 194,500 - 95030 Castiglione di Sicilia (CT)
Contact Franco di Miceli 337-891206
5) CAPIROSSA
Luciano Rigaglia - La Cap
irossa Srl
Website: www.capirossa.com
Email: capirossa@virgilio.it
Via Magenta 3 – 95030 Solicchiata Castiglione di Sicilia (CT)
Tel: 0942 986214 Fax: 0942 986282
Contact Di Giovanni PieTro Cellulare 338-2771273
6)FEUDO ARCURIA
contatto Giuseppe Lamonaca
giuseppe.lamonaca@feudoarcuria.it
cell. 3475275075
7) PASSOPISCIARO
Andrea Franchetti - Passopisciaro srl – Vino: Passopisciaro
Website: www.passopisciaro.com
Email: passopisciaro@tiscali.it
Via S. Spirito - 95030 Castiglione di Sicilia (Catania)
Contrada:
8) CANTINE EDOME’
Gianclaudio Tribulato e Cianci - Cantine Edomè
19) BENANTI
Giuseppe Benanti - Azienda agricola Benanti srl
Website: www.vinicolabenanti.it
Email: benanti@vinicolabenanti.it
Cantina: Via Garibaldi, 475 - 95029 Viagrande (CT)
Rosario commerciale italia 0957922431
Tel: 095 7893533 - 7893438 Fax: 095 7893677
Email: avetint@tao.it
Via Castiglione, 49
LINGUAGLOSSA
1) TERRE DI TRENTE
c.da Mollarella 1, Linguaglossa
Postale casetta 21, Linguaglossa 09515, CT, Sicily
Trente& Filip Hargrave-Kesteloot
Contact numbers. +39 340 3075433 & +32 475629829
Cell. 3403075433
Email . info@terreditrente.com
2) GAMBINO
Maria Gambino - Az. Ag. Maria Gambino
Website: www.vinigambino.it
Email: info@vinigambino.it
C.da Petto Dragone, s.n. - 95015 Linguaglossa (CT)
Francesco Raciti
Tel 0039 0952272678
Fax 0039 0952274188
Cell.0039 3488220130
4) AITALA
Rocco Trefiletti - Aitala
Website: http://www.aitalavini.it/
Email: info@aitalavini.it
Via Domenico Gagini, 13 - 95015 Linguaglossa (CT)
Tel./Fax 095 7774113
Rocco Trefiletti Cel 333-9069834
5) CAMIA
Irene di Pietro – Camia
Via Terremorte II, 5 – 95017 Piedimonte Etneo (CT)
Website: www.agriturismocamia.it
Email: camiavini@virgilio.it
Tel: 095 648160
Irene di Pietro Cell: 349 317 5170
6) DON SARO
Dottore Puglia - Don Saro
Website: www.donsaro.com
Email:
mailto:info@donsaro.com§EMAIL 2 puglia.rosario@tin.it
Ufficio: Via Livorno, 1 – 95127 Catania (CT)
Tel 095 386245 Fax 095 373767
Dott. Puglia Cellulare 337-888723
Contrada Arrigo
7) Vivera
VIVERA Soc. Cons. a r. l.
sede amministrativa:
via Piave n. 12 95129 Catania
sede operativa:
C.da Martinella, Linguaglossa
Tel. 095 53 87 00
Cel. 320 56 97 011
RANDAZZO
1) TERRE NERE
Website: www.marcdegrazia.com
Email: info@marcdegrazia.com
Tel 055-200311 – anna 095924002 – marc de grazia : 3482641489
Casella Postale 62 – 95036 Randazzo (CT)
4) PRIMATERRA
Tiziana Gandolfo Cell. 339 6648951
press@viniprimaterra.it
7) AL CANTARA
Dott. Giuffrida cell +393405628415
e-mail az.alcantara@googlemail.com
9) CALABRETTA
Massimiliano Calabretta (Pro.Ma.T.) - Az. Vinicola Calabretta
Via Bonaventura, 178A – 95036 Randazzo (CT)
Email: info@calabretta.net
Telefono 0105704857
Massimiliano Calabretta Cellulare 328-4565050
ETNA SUD
2) BIONDI
Mr. Biondi - Biondi Srl Corso Sicilia, 20 - 95039 - Tracastagni (CT)
E-mail: c.biondi@vinibiondi.it - http://www.vinibiondi.it
Sig. Biondi cel 392 8191538
3) BARONE DI VILLAGRANDE
Marco - Barone di Villagrande Vigneti e cantine: Via del Bosco, 25 Milo (CT) Tel. +39 095 7082175 Sede:
Via Contemare, 18 Viagrande (CT) Tel. +39 095 7894339 Fax 095 7894307E-mail info@villagrande.it -
www.villagrande.it – barbara.liuzzo@luxottica.it
Contact Marco 320-5627994
4) BINOCHE
AV. Pietro Portale
Piazza trento 2 96128 Catania
Cell. 3355338152 cportale@notariato.it
6) AZ. LARUBINO
Biancavilla Contrada Rizzo Scaccianoce
via vittorio Emanuele n°114, 95033 Biancavilla (CT) tel./fax 095686756
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cell. 3391243055.
7) Az. COLOMBO
l'ing. Turrisi Alfio 335-7198355 o il resp. aziendale che è il sig Tizzone 339 6111762 il vi Rosso della
Contea
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