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Energie fisiche
- Sono un complemento alla terapia manuale.
- Per la maggior parte hanno scopo antalgico.
Onde durto
- Costituiscono un trattamento di nicchia, non disponibile nella maggior parte delle strutture.
Meccanismo dazione
- Formazione di bolle (effetto cavitazionale) e collasso delle stesse con formazione di getti dacqua
(jet streams) enormemente accelerati.
- Wash-out dei tessuti trattati con allontanamento dei mediatori chimici dellinfiammazione e
aumento della densit capillare.
- Rottura dei macrocristalli inerti di idrossiapatite e formazione di nuovi nuclei di accrescimento
mediati dal rilascio di BMP (bone morphogenic protein).
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Pseudoartrosi (evoluzioni)
- Ipertrofica: o anche a giunzione serrata o a zampa delefante -> vi un eccesso di callo di
natura fibrosa; persiste la rima di frattura.
Guarisce prima in quanto il callo fibroso abbondante permette comunque la vascolarizzazione.
- Atrofica: i capi articolari appaiono assottigliati e la giunzione lassa e pi disfunzionale.
Guarisce tardi per mancanza di vascolarizzazione (eccessiva lontananza dei capi ossei).
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Controindicazioni
- Gravidanza, disordini della coagulazione, portatori di pace-maker, neoplasie, piastre di
accrescimento, polineuropatie demielinizzanti, pneumotorace, vicinanza di strutture nervose ecc
Trapianto osseo
- Nuovi osteoblasti possono essere impiantati nel distretto in pseudoartrosi.
- Si sfruttano poi le onde durto per gli effetti di stimolazione osteoblastica.
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Laserterapia
- Il suo utilizzo molto diffuso in fisiochinesiterapia (laser classe IIIb).
Storia
- Einstein fu il primo a sperimentare lamplificazione della luce, mediante lemissione stimolata di
radiazioni.
- Negli anni 60 e 70 furono sviluppati i primi apparecchi laser.
- Studi dimostrarono la capacit del laser di stimolare la cicatrizzazione in tessuti biologici prima
degli animali e poi delluomo -> il meccanismo prevede accelerazione della sintesi di collagene
(oltre ad altri stimoli biochimici specifici).
Apparecchi laser
- Sono composti da una sorgente di energia, da un mezzo attivo e da una cavit di risonanza.
- La cavit di risonanza fornita di 2 specchi: 1 totalmente riflettente e laltro parzialmente
riflettente, in grado di emettere lenergia.
Tipi di laser
- Laser chirurgici: di notevole brillanza, dissipando lenergia su di una superficie ridotta sono in
grado di tagliare i tessuti.
- Laser terapeutici: distinti in low level, cold laser, soft laser, biostimolazione, fotobiomodulazione
ecc
Laser terapeutici
- I tipi disponibili sfruttano mezzi attivi a semiconduttori, a gas o a stato solido: la lunghezza
donda del laser misurata in nanometri (nm) -> lintervallo terapeutico di 600-1200 nm.
Meccanismo riparativo
- Leffetto riparativo non dato dal calore.
- Esso conseguenza dellaumento del metabolismo tissutale locale, della diffusione dei capillari,
della differenziazione di fibroblasti in mioblasti, della stimolazione di mitocondri e citocromi con
laumento della sintesi di atp, dellaumento di macrofagi e mastociti ecc
- Sintetizzando il laser stimola la funzione riparativa tissutale.
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Meccanismo antinfiammatorio
- Aumento della sintesi e della permeabilit delle membrane cellulari (maggiore esposizione
recettoriale) alla serotonina (sedativo sistemico centrale), alle endorfine e alle bradichinine con
accelerazione dellevoluzione del processo infiammatorio.
Meccanismo antalgico
- Provocato dallaumento delle endorfine ma non solo, difatti anche somministrando naloxone
(inibitore delle endorfine), si apprezza effetto analgesico.
- Esso dato dunque anche dallaumento della serotonina che diminuisce la conducibilit nelle fibre
c -> a certe frequenze il laser blocca la depolarizzazione delle membrane cellulari di queste fibre
(che veicolerebbero segnali algogeni).
- Anche leffetto dellossido nitrico (neurotrasmettitore nelle vie dolorifiche) calmierato dal laser.
Modalita di somministrazione
- Pu essere utilizzato un dispositivo a puntale o uno a scansione: la luce che vediamo comunque
quella prodotta dal puntatore (la luce laser invisibile).
- La modalit di emissione della luce laser pu essere sia pulsata che continua.
Maggiore efficacia terapeutica riscontrata nella modalit pulsata.
Indicazioni
- Tendiniti, borsiti, entesiti, artralgie, artrite reumatoide (riduzione del dolore alle grandi
articolazioni sinoviali), contratture muscolari, contusioni dolorose.
Controindicazioni
- Neoplasie o comunque anamnesi positiva per neoplasie (ma solo se la neoplasia locale e vicina
allarea di applicazione), gravidanza, aree emorragiche.
Precauzioni
- Vanno indossate lenti oculari protettive (anche per loperatore), attenzione ad infezioni presenti,
aree contigue alla tiroide, aree fotosensibili per rischio di ustioni, aree contigue al sistema
nervoso autonomo simpatico, nervo vago e aia cardiaca.
Cervicalgie
- Il laser d ottimi risultati nel trattamento delle cervico-brachialgie.
- Buoni risultati ma studi non hanno ancora evidenziato la migliore frequenza di somministrazione.
- Durata effetti antalgici: studi hanno correlato lapplicazione del laser alla riduzione del dolore
acuto fino a 22 settimane dopo la somministrazione.
Spalla dolorosa
- Ottimi risultati anche a breve termine.
Epicondilite
- Lepicondilite molto invalidante, lede la funzione di numerosi movimenti della vita quotidiana.
- Algia degli estensori del polso: il laser viene puntato sul tendine, sui trigger point e sui punti
dellagopuntura: si ottengono buoni risultati -> utile il laser prima di passare alla
somministrazione di cortisone.
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Artrite reumatoide
- La laserterapia in grado di ridurre il dolore e la rigidit mattutina.
Correnti elettriche
- Elettroterapia: impiegata principalmente per scopi antalgici o per supporto allesercizio
terapeutico muscolare , ma anche per somministrare farmaci in via sottocutanea.
- Corrente: una migrazione di elettroni che provoca variazione della quantit di carica nel tempo.
- Le unit di misura applicate sono lampre per la corrente, lohm per la resistenza, il volt per il
voltaggio.
Controindicazioni
- Ferite sulla cute -> persa la soluzione di continuo della cute.
Protesi metalliche -> si surriscaldano e danneggiano i tessuti.
Aia cardiaca -> il cuore potrebbe esserne disturbato.
Neoplasie -> perch non ancora stata dimostrata linnocuit (attenzione allaspetto medico-
legale).
Ionoforesi
- Si avvale di Correnti Continue: il farmaco (ketoprofene -> artrosilene) viene posto al polo
negativo e migra verso il polo positivo con assorbimento nei tessuti, veicolato dalla corrente
(attenzione alle propriet ioniche del farmaco e allabbinamento con gli elettrodi).
- Si somministrano cos farmaci antinfiammatori o analgesici contro dolore acuto e cronico.
Correnti di Kotz
- Massimo reclutamento muscolare anche se poco selettivo sulle fibre -> duty cycle 1:5 (10 sec. On
50 sec. Off), presentate dai Russi alle Olimpiadi di Montreal del 1976.
- Nel dettaglio la fase On composta di micro-pacchetti 10 msec. + 10 msec. di pausa, a corrente
alternata sinusoidale.
- Hanno unazione profonda (sorpassano limpedenza cutanea) e poco dolorifica (la soglia del
dolore si innalza) -> tutto grazie alla media frequenza di lavoro (2500 Hz se dirette al muscolo
1000 Hz al nervo).
- Concetto di reclutamento invertito di fibre rispetto quello fisiologico (inverso della legge di
Hanneman) -> ovvero lelettroterapia recluta dalle glicolitiche fast twitch alle ossidative slow
twitch, a meno di onde quadre compensate.
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Muscoli denervati
- Controversie sulla sua efficacia -> causa lalterazione istologica delle componenti
sarcoplasmatiche, sarcolemmatiche (recettori per lacetilcolina) e della giunzione neuromuscolare
susseguenti alla denervazione stessa (gi dopo 48 ore).
Correnti Tens
- Elettrostimolazione transcutanea -> spiccati scopi antalgici.
- Somministrata con apparecchi tascabili.
Horizontal Therapy
- Studi dimostrano lefficacia nel dolore lombare cronico, anche quando dovuto a fratture da
osteoporosi.
- Si avvale di stimolazioni con Correnti Interferenziali.
Termoterapie
- Utilizzano il calore a scopo terapeutico.
- Se applicato esogenamente il riscaldamento risulta superficiale (paraffino terapia, infrarossi);
applicato endogenamente il riscaldamento risulta profondo (ipertermia).
- Applicazione esogena: dallesterno si arriva a 0,5/1 cm di profondit.
Applicazione endogena: dallinterno, attraverso un antenna che emette radiazioni
elettromagnetiche, si ottiene la conversione di questa energia in calore diversi cm sotto la cute.
Ipertermia
Indicazioni
- Rigidit, borsiti, tendinopatie, contratture, spondilite anchilosante, artrite reumatoide, sindromi
dolorose (temperatura <41,5 in riabilitazione).
- Sclerosi: un aumento di durezza che pu colpire le piccole arteriole con problemi di microcircolo
-> interessa regioni aggravi come naso, orecchie, falangi distali.
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Es.: Morbo di Dupuytren, ovvero la retrazione dellaponeurosi palmare -> si osserva una mano
con dita in flessione causa noduli e retrazione dei tendini (trattabili con ipertermia).
- Oncologia: Ipertermia ad alta precisione per necrosi del tessuto neoplastico (applicazione invasiva
dellipertermia, > 43).
Controindicazioni
- Traumi recenti, emorragie in atto, diatesi (suscettibilit) emorragiche (verificare in anamnesi che
il paziente non stia assumendo anticoagulanti come il kumadin o abbia difetti delle proteine della
coagulazione -> rischio di emartro).
- Processi infiammatori acuti.
- Difetti circolatori arteriosi.
- Ipo-Anestesia cutanea: il paziente non si accorge del danno da surriscaldamento, come nelle
micro/macro-angiopatie diabetiche con lesione delle guaine mieliniche.
- Generale difficolt tecnica nel monitorare lo stato di temperatura dei tessuti con rischio di danni.
Paraffinoterapia
- E una termoterapia di conduzione superficiale, poco costosa, con ottima compliance del paziente.
- La paraffinoterapia viene utilizzata per il trattamento di: edemi post-traumatici e recenti,
contratture, artralgie, rigidit articolare, pazienti sportivi.
- Si applica in percentuale 9:1 tra cera e minerali.
- Provoca grande aumento di vascolarizzazione e successiva compressione dei vasi al
raffreddamento.
- Si pu fare un bagno di paraffina allo stato liquido o una spennellatura con applicazione di
guanto.
Magnetoterapia
- Si parte dalla esatta conoscenza dellelettromagnetismo per sfatare i miti sullutilizzo medico.
- In magnetoterapia la forza del campo magnetico (induzione magnetica attraverso il mezzo fisico)
viene espressa in Gauss.
- Secondo i materiali si distinguono sostanze diamagnetiche, paramagnetiche e ferromagnetiche
(maggiormente permeabili alle linee di campo magnetico).
- I campi magnetici generati (segnali) hanno solitamente andamento a doppia semionda (CMP ->
campi magnetici pulsanti, senza inversione di polarit) o segnali di Bassett (15Hz rettangolari) o
ancora a 75Hz.
Effetti
- Il campo magnetico indotto (prevale sulla corrente se a basse frequenze) provoca stimolo
meccanico di orientamento dei dipoli magnetici sulle membrane cellulari (orientamento coppie
recettore-antigene), maggiore consumo di ossigeno con ipossia (dolorosa nelle prime sedute) e
aumento della capillarogenesi (evoluzione angioplastica), nonch altri effetti secondari
determinati dalla corrente (orientamento dei fibroblasti nel callo fibroso).
Effetto Piezo-Elettrico
- Evidente sul tessuto osseo (1977 -> studi di Bassett: nascita della magnetoterapia moderna).
- Ruolo magnetomeccanico -> c iperemia e capillarogenesi.
- Ruolo magnetoelettrico -> c utilizzazione di ossigeno ed effetti nellapposizione di sali di Calcio
(idrossiapatite), ristabilita la normale piezoelettricit ossea con effetti sulla Qualit
(orientamento e fenomeni di apposizione e rimozione) e Quantit dellosso.
Indicazioni
- Pseudoartrosi, Algodistrofie (morbo di Sudeck), Necrosi Avascolare della Testa del Femore,
Osteocondrosi, Artrosi ecc
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Controindicazioni
- In particolare per corpi metallici o pace-makers cardiaci.
- Effetti collaterali: magneto stress -> irritabilit, disturbi del sonno (ad alte intensit in Gauss).
Ultrasuoni
- Applicazione di energia meccanica in quanto onde sonore con frequenza superiore a 20.000 Hz.
- Parametri: frequenza (varia tra 1 e 3 Mhz) e intensit (varia tra 0,1 e 3 W/cm^2).
Lintensit non uniforme nel primo tratto del fascio di ultrasuoni (zona di Fresnel).
Essa si misura con lI-sata (media dellintensit spazio-temporale).
- Valutare lefficienza e fare manutenzione degli apparecchi.
Azione terapeutica
- Con effetto principalmente Cavitazionale.
- In minor misura con effetto Termico.
Tecnica di trattamento
- A contatto: con il trasduttore manovrato circolarmente dalloperatore in costante movimento per
evitare fenomeni di accumulo e lesioni.
Metodica statica: in abbandono (va abbinata a onde pulsate).
- Gel: elimina aria interposta (effetto riflettente), attenzione ai peli che accentuano la dispersione.
- Ad immersione: modalit indiretta (a distanza) in bacinella con acqua.
- Frequenze basse: 1Mhz per effetti profondi (3-4 cm).
- Frequenze alte: 3Mhz per effetti superficiali (1 cm).
Indicazioni
- Patologie degenerative dei tessuti molli (borsiti, capsuliti, tendiniti, epicondiliti, mialgie, artralgie,
periostiti, spondiliti, tunnel carpale ecc).
- Patologie dermatologiche (ulcere, cicatrici ecc..).
Controindicazioni
- Mezzi di sintesi, gravidanza, gonadi, occhio, cranio, aumento del dolore in trattamento.
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Lanca dolorosa
- Veloce ripasso degli aspetti funzionali (kapandji) e biomeccanici dellanca (enartrosi a solido
incastro, funzione di sostegno del peso e di locomozione).
Eziologia
- Varie -> malattia di Perth (necrosi asettica idiopatica della testa femorale), epifisiolisi (distacco
epifisario tra testa e collo femorali), artrite reumatoide, condrocalcinosi, sinovite transitoria, artriti
settiche, patologie vascolari, edema transitorio (liquido accumulato nellosso, inestensibile, che va
in iperpressione), algodistrofia, artrosi.
- Snapping hip syndrome -> il tendine dellileo-psoas o del tensore della fascia lata scattano sui
rispettivi trocanteri nel movimento.
- Borsite del grande trocantere: se irritata la borsa d dolore trafittivo (anche le borse dellileo-
psoas, lileo-pettinea, lischiatica).
- Sindrome del piriforme: il muscolo extrarotatore (2/3 ventri) che alloggia il nervo sciatico, pu
provocare una forma di pseudo-sciatica (infiammazione pelvi, traumi, microtraumi ripetuti ->
indagare lo stato del muscolo: aumento di volume patologico).
- Caratteristiche del dolore allanca: inguinale (coxalgia, pubalgia), in carico o a riposo (interferisce
con il sonno), urente, trafittivo o anche gravativo (pi sordo).
es.: radicolopatia di l3: si osserva dolore lombare-cruralgico (irradiato dallanca), confermato dal
test di wasserman in estensione di anca a ginocchio flesso a 90 (paziente prono).
- Limitazione funzionale: su tutti e tre piani dello spazio se la coxalgia pura.
Epidemiologia
- In statistica abbiamo lincidenza di un elemento, ovvero il numero di nuovi casi e la sua
prevalenza, ovvero la percentuale di casi attuali rapportati al totale del campione.
- Lartrosi la pi diffusa: in particolare nelle articolazioni iperutilizzate come quelle delle mani,
rachide cervicale (unco-artrosi), anche e ginocchia.
Artrosi da impingement
- Impingement femoro-acetabolare: con dolore localizzato allinguine e al ginocchio (medialmente)
-> larea innervata dal ramo sensitivo del nervo femorale, che si irrita a livello dellanca.
- Si pu testare in flessione, intrarotazione ed extrarotazione, flessione, adduzione ed abduzione
(fadir / faber).
- Cam: quando il grande trocantere ad essere iperplasico per cause costituzionali (bump,
escrescenza) e ad impattare sulla rima anteriore dellacetabolo -> si manifesta nel paziente
giovane.
- Pincer: qui lacetabolo ad essere iperplasico e a pinzare il collo femorale in intrarotazione danca
-> si pu avvertire uno scatto superato il punto di conflitto.
- Queste patologie portano spesso ad artrosi secondaria (da lesioni degenerative del cercine
cotiloideo e delle cartilagini articolari).
Artrosi danca
- Cartilagine: un tessuto perenne (a differenza dei labili e dei semilabili che si rigenerano
periodicamente).
- Lartrosi limita il movimento in tutte le componenti.
- Anche nellartrosi si pu avere un aumento del dolore a causa di infiammazione.
- Il dolore instaura un circolo vizioso con anchilosi per non movimento.
- Pu comparire dolore allanca opposta per iperuso.
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Diagnosi di artrosi
- Il dolore compare causa il coinvolgimento della membrana sinoviale, innervata.
- Clinica: rigidit mattutina prolungata (comunque <30 min.), dolore inguinale, instabilit in
deambulazione, limitazione funzionale nelle attivit di vita quotidiana.
- Segni: punteggi scarsi nei test della mobilit articolare (angoli del rom), scrosci articolari.
- Si aggiunge lanamnesi.
- Conferma finale: si osserva allrx leburneizzazione del tetto acetabolare (sclerosi).
- Osteoartrosi: non presente il forte connotato infiammatorio.
- Osteoartrite: non sono presenti evidenti osteofiti.
Trattamento conservativo
1- Analgesico: farmaci e magnetoterapia, laserterapia, ultrasuoni ed ipertermia.
2- Mobilizzazioni: per mantenere il rom.
Idroterapia: si sfrutta lacqua per ridurre la pressione sulle strutture (con lacqua al petto c una
riduzione del peso corporeo del 90%).
3- Protocollo brosmann: da svolgere autonomamente contro lipotrofia da non uso. Da supino per la
mobilit e in piedi per il rinforzo.
Protesi danca
- Siamo nellera delle protesi: aumentano la qualit della vita e abbattono il dolore.
- Nei giovani si preferisce lartroprotesi: dura pi a lungo.
Protesi non cementate forellate -> favoriscono ladesione degli osteoblasti.
- Negli anziani si preferisce lendoprotesi (solo versante femorale).
Protesi cementate -> pi resistenti.
- Lussazione della protesi: da evitare la flessione oltre i 90, labduzione con extrarotazione,
ladduzione con intrarotazione (comunque secondo laccesso chirurgico).
Si prescrivono ausili come linfilacalze, lalzavater (per evitare leccessiva flessione).
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Diagnosi
- Prevede anamnesi ed esame obiettivo sia generale (peso, altezza, altre localizzazioni artrosiche),
che locale (mobilit, dolore, instabilit, crepitii, versamenti e dolorabilit delle rime alla
palpazione).
- Si aggiunge lRX convenzionale che evidenzia osteofitosi, frammenti ossei liberi intra-articolari,
cisti sub-condrali, irregolarit delle rime articolari.
Trattamento conservativo
- Riduzione peso corporeo.
- Attivit aerobiche a basso impatto corporeo -> evitare alto impatto (corsa, tennis).
- FANS e fisioterapia (mezzi fisici ed esercizi).
Gli esercizi differiscono secondo il grado dellartrosi: se lieve sono pi attivi e di reclutamento
muscolare, se grave sono pi passivi e di mobilit e allungamento (progredendo solo
successivamente verso il recupero della forza).
Trattamento chirurgico
- Si esegue artroscopia (pulizia temporanea dellarticolazione), osteotomia (correzione deformit in
varo e in valgo), protesi di ginocchio.
Protesi di ginocchio
- Protesi monocompartimentale: limitata a soggetti magri, > 60 anni, sedentari, artrosi limitata.
- Protesi totale: se c dolore disabilitante, fallimento trattamenti conservativi, artrosi significativa.
- Controindicazioni: osteoporosi grave o sepsi.
Riabilitazione
- I fase (0-10 gg): isometria del quadricipite e recupero passivo 0 - 90 (controllo della ferita ->
sanguinamento, infiammazione, tumefazione).
- II fase (2-6 settimane): aumento forza in biarticolarit, in isotonia, stabilit dinamica;
deambulazione con ausili e trasferimenti autonomi (via dolore e gonfiore).
- III fase (7-12 settimane): aumento ROM 0-120, controllo eccentrico, cammino indipendente,
prestazioni funzionali e cardio-vascolari normali.
- IV fase (oltre 12 settimane): ritorno a funzionalit avanzate; scomparsa di edema, dolore;
miglioramento della forza -> stile di vita normale.
Patogenesi
- Il LCA intra-articolare ma extra-sinoviale, colmo di recettori nervosi (ruolo propriocettivo),
fornisce resistenza alla lussazione anteriore e mediale della tibia.
- Trauma sportivo, sul lavoro o stradale in valgo-flessione-extrarotazione oppure in varo-flessione-
intrarotazione, ma anche iperflessione ed iperestensione.
Diagnosi
- Allanamnesi segue lesame obiettivo con evidenza di versamento ematico (i legamenti sono
vascolarizzati!), instabilit articolare.
Test specifici -> ballottamento rotuleo, cassetto anteriore, lachmann test, jerk test (non forzare,
positivi se compare dolore).
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Trattamento
- Conservativo oppure con ricostruzione in artroscopia.
Riabilitazione
- Preoperatorio: ridurre linfiammazione e recuperare il ROM completo.
- Postoperatorio: carico e ROM precoci (almeno completa estensione). Controllo tumefazione e
dolore.
- Attivazione precoce muscoli quadricipite e ischio-crurali.
- Uso appropriato esercizi in catena cinetica aperta (attenzione alle estensioni -> sollecitano lLCA e
la femoro-rotulea) e chiusa (pi sicura).
- Riallenamento neuro-muscolare e propriocettivo.
- Progressione funzionale e cardio-vascolare.
Protocollo riabilitativo
- Settimana 1: estensione passiva completa, flessione a 110 (passive, attive assistite), rinforzo
quadricipite.
- Settimana 2: flessione a 125, deambulazione e ripresa attivit quotidiane.
- Settimana 3: flessione a 135, miglioramento forza dellarto intero e propriocezione.
- Dal 1 mese in poi ROM completo, dal 2 mese recupero funzionale della forza, gesto sportivo.
La spalla dolorosa
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- La scarsa vascolarizzazione di questo muscolo facilita il progredire della lesione (senescenza della
cuffia).
- Retrazione tendinea: un fenomeno di atrofia adiposa in cui il muscolo degenera -> i miociti si
trasformano in adipociti (ha origine dal fatto che il muscolo non pi ancorato).
8-10 settimane il tempo che porta a completa retrazione del tendine -> a quel punto nemmeno
la chirurgia pi sufficiente a ricostruire il tendine.
Clinica
- Dolore notturno: si innesca per via dellatrofia muscolare di 1 dei muscoli della cuffia per rottura
del suo tendine (la spalla diviene altamente instabile).
- Scrosci sotto-acromiali: tipici dellimpingment.
- Scarsa mobilit tra le facce articolari.
- Centramento omerale: se questo manca probabilmente la cuffia ad essere in sofferenza -> allrx
osserveremo la risalita dellomero.
- Pu capitare un paziente di 50 anni, senza trauma in anamnesi, la cui diagnosi di rottura
(cronica) della cuffia difficile per remittenza dei sintomi.
Obiettivi riabilitativi
1- Riduzione del dolore.
2- Recupero mobilit articolare.
3- Recupero della forza.
4- Recupero di forza abbinata a funzioni delle attivit di vita quotidiane (avq) senza pi dolore.
Analgesia
- Si possono somministrare farmaci antinfiammatori non steroidei orali (fans) oppure cortisone
iniettato nello spazio sottoacromiale -> il cortisone ha un pi evidente beneficio clinico.
- Ghiaccio: pu coadiuvare il trattamento analgesico.
Terapia fisica
- Laser: a bassa potenza ed alta frequenza (antinfiammatorio).
- Ultrasuoni: da 1 a 3 mhz di frequenza (secondo al profondit) e bassa potenza, viene applicato a
contatto sulla spalla.
- Ipertermia: punta ad un aumento della temperatura localizzato in parti profonde.
- Tens: elettroterapia somministrata ad alta frequenza (100 Hz) e bassa intensit (antalgia di fase
acuta).
Settimane 0-4
- Recupero della mobilit in passivo o attivo assistito.
- Esercizi di codman: da supino o da prono con movimenti tipici pendolari (ritmicit terapeutica).
- Flessione e rotazione esterna passive (recupero lunghezza dei muscoli della cuffia) in adduzione
ed abduzione <90, stretching capsulari.
Settimane 5-8
- Accessibile solo a dolore minimo e miglioramento ROM passivo.
- Recupero della forza: passa per lallungamento prima e per il reclutamento poi -> allungamento
dei muscoli grande rotondo, grande pettorale, scollamento della scapola e del grande dentato
ecc tecniche kabat ed esercizi di reclutamento in extrarotazione, intrarotazione.
- Progressione: si parte dallisometria, poi isotonia concentrica ed eccentrica con elastici e bande.
Manubri, poco utilizzati: comunque sempre carichi leggeri per il lungo braccio di leva sfavorevole
-> leffetto prossimale molto intenso.
- Kabat: ha il vantaggio di proporre diagonali funzionali alle avq piuttosto che puntare al rinforzo
bruto.
- Catena chiusa: pi stabilizzante, utile nella iper-mobilit patologica di spalla -> stimola i muscoli
stabilizzatori.
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Tenosinovite di Dequervain
- Infiammazione cronica della guaina peritenonia del peritendine.
- Sintomi: dolore in presa o in estensione del pollice, scatto, impotenza funzionale.
- Segni: i 4 tipici dellinfiammazione -> rubor, dolor, calor, tumor.
Segno di Finkelstein: si verifica in deviazione ulnare con adduzione e flessione del pollice ->
compare dolore allepifisi distale del radio (si stressano labduttore lungo e lestensore breve del
pollice).
Trattamento
- Iniziale: riposo, tutore (I MCF immobilizzata), crioterapia, farmaci fans, infiltrazione anestetici
locali.
- Riabilitazione: mobilizzazioni tissutali, recupero forza, terapia occupazionale per ergonomia nelle
attivit.
Morbo di Dupuytren
- Retrazione patologica dellaponeurosi del palmo della mano che riveste i tendini flessori delle dita
-> contrattura e deformit del palmo e delle dita.
- Nodulo: la lesione precoce -> tessuto molle adeso alla cute ed alla fascia che estendendosi
provoca la retrazione.
- Esame obiettivo: limitazione ROM, compromissione prima del IV dito, poi del I e del II.
- Sintomi -> dolore, impotenza funzionale.
Trattamento
- Intervento chirurgico: se le dita sono flesse oltre i 90 (fasciectomia).
- Tutori termo-formati: la modellazione prende il nome di splinting.
Rizoartrosi
- Anziano: interessa spesso il primo dito (pollice) nellarticolazione trapezio-metacarpale.
Miopatie
- Malattie del muscolo scheletrico in cui la compromissione strutturale o funzionale, a carico della
fibra muscolare.
Classificazione
- Ereditarie: distrofie, miopatie congenite / metaboliche / mitocondriali, miotonie ecc
- Acquisite: infiammatorie, endocrine, iatrogene, da intossicazione ecc
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Diagnosi
- Anamnesi fondamentale (casi in famiglia).
- Esame obiettivo: determinante la distribuzione del deficit stenico, latrofia, lipertrofia (miotonia
congenita), la pseudo-ipertrofia (Duchenne), le contratture muscolo-scheletriche (Emery Dreyfuss
ai gomiti).
- Laboratorio: fornisce la conferma definitiva.
- Sintomi: negativi (debolezza e affaticamento), positivi (dolore, rigidit, crampi).
- Et desordio: determinante -> Duchenne entro 3 anni, distrofie dei cingoli e facio-scapolo-
omerali entro ladolescenza.
Sintomi secondari
- Mialgia: se non associato a debolezza il dolore muscolare non evidenzia una malattia in senso
stretto.
- Dolore: provocato anche dai crampi (rapide scariche delle unit motorie -> visibili allEMG;
presenti pure in SLA, disidratazione, iponatriemia, iperazotemia ecc).
- Miotonia: mancato rilassamento muscolare dopo la contrazione volontaria forzata -> migliora con
lesercizio.
Debolezza
- E il sintomo fondamentale.
- Evidente nel salire le scale, nel sedersi / alzarsi (sinergie AA. II.), nelle azioni di AVQ come lavarsi
i capelli, infilarsi un maglione (AA. SS.).
- La sede quasi sempre prossimale.
Decorso
- Raramente hanno avvio con ipostenia distale.
- A volte si lamenta disfagia o ptosi (muscolatura craniale / facciale).
- La debolezza pu essere costante (distrofie) oppure episodica (paralisi periodiche, disturbi della
via glicolitica)
- Ipostenia costante: o acuta e subacuta (dermatomiosite, polimiosite) o cronica lentamente
progressiva (distrofie).
Laboratorio
- Enzimi muscolari sierici: attenzione a interpretare correttamente il CK e il lacido lattico dopo
lesercizio.
- Studi di EMG.
- Biopsia Muscolare.
Distrofie muscolari
- Malattie muscolari degenerative, progressive, geneticamente determinate.
- Let desordio cambia secondo la malattia.
- Sospetto: attenzione a evidenze patologiche allo studio EMG, specialmente se localizzate e
ristrette.
Distrofia di Duchenne
- Il bimbo cammina sulle punte (andatura anserina in iperlordosi lombare) -> precoce debolezza
della muscolatura pelvica, nonch dei flessori del collo.
Colpisce quindi i muscoli prossimali superiori e inferiori.
- Manovra di Gowers per alzarsi da terra, pseudo ipertrofia del polpaccio, interessamento del SNC
con riduzione del QI.
- Altamente invalidante, morte nella terza decade di vita.
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352505714.doc
Distrofia di Becker
- Simile alla Duchenne, meno grave, la deambulazione permane fino a 15-20 anni.
Riabilitazione
- Non si recupera ci che perduto.
- Si lavora sulle capacit residue del paziente per garantire una vita soddisfacente.
- Per oggetto non si prende il male ma il paziente con il suo problema.
- Menomazione: anomalia o perdita di struttura o funzione a qualsiasi livello -> deviazione dalla
norma.
- Disabilit: limitazione o perdita di una attivit considerata normale per lessere umano.
- Handicap: svantaggio sociale conseguente a menomazione e disabilit con difficolt di
inserimento sociale.
Terapia Occupazionale
- Avviare il disabile verso lautonomia personale soddisfacente nel suo ambiente di vita e di lavoro.
Trattamento
- Inutile impuntarsi sullaumento della forza muscolare.
- Meglio insegnare strategie di gestione efficiente del proprio corpo, sfruttando statica passiva ed
inerzia dei segmenti.
- Lintensivit in fisioterapia pu risultare dannosa.
Progetto
- Promuovere le funzioni fondamentali quali il cammino, lo stare in piedi, lutilizzo della carrozzina e
degli ausili.
- Promuovere lautonomia nella cura della persona.
- Mantenere la funzionalit respiratoria anche quando sar necessaria la ventilazione.
- Si interviene anche sulle deformit articolari (il muscolo non sostiene pi la struttura), spesso con
ortesi di riposizionamento.
- Ausili: rassegna di oggetti per le AVQ modificati.
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