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Sentenza n. 2597/2016 pubbl.

il 24/10/2016
RG n. 5117/2010

N. R.G. 5117/2010

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di BOLOGNA
SECONDA SEZIONE CIVILE

Firmato Da: TAMASSIA RAMONA Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 10c16c - Firmato Da: SPAGNOLO ANNELISA Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 7fbe4
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Annelisa Spagnolo
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile iscritta al n. r.g. 5117/2010 promossa da:
DE DIVITIIS GIACINTO e CIVOLANI PATRIZIA IN PROPRIO E QUALE ESERCENTE
LA PATRIA POTEST DI DE DIVITIIS VALERIA , con il patrocinio dellavv. CARBONARO
SALVATORE e dellavv. GRECO FRANCESCO , elettivamente domiciliato in VIA BARBERIA N.
28 40123 BOLOGNA presso il difensore avv. CARBONARO SALVATORE
ATTORE/I
contro
IBERIA LINEAS AEREAS DE ESPANA SA, con il patrocinio degli avv.ti MANCUSO MARIA
STELLA, GHISALBERTI MATTEO e TROTTA FRANCESCO , elettivamente domiciliato in VIA
DELLE BELLE ARTI, 8 40126 BOLOGNApresso il difensore avv. MANCUSO MARIA STELLA

CONVENUTO/I

CONCLUSIONI
Le parti hanno concluso come da verbale di udienza di precisazione delle conclusioni.

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Concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione

Con atto di citazione ritualmente notificato Giacinto De Divitiis e Cinzia Civolani, in proprio ed
esercenti la patria potest di De Divitiis Valeria, convenivano in giudizio, dinanzi al Giudice di Pace di
Bologna, la Iberia Lineas Aereas de Espana S.a. (di seguito Iberia) al fine di vederne accertare e
dichiarare la responsabilit ex artt. 1681 c.c., 942 cod. nav., 5 e 6 reg. ce 261/2004 per la
cancellazione/ritardo aereo del 6/09/2008 e , conseguentemente, condannarla, in persona del suo legale
rappresentante pro tempore, alla compensazione pecuniaria ex art. 7 reg. ce 261/2004 per lammontare
di euro 1200,00 da intendersi quale somma delle singole quote spettanti ai viaggiatori, oltre ad una

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riduzione in via equitativa del prezzo pagato per lacquisto dei biglietti aerei, al rimborso di euro 40,00
per il non utilizzo di una giornata dellautovettura noleggiata oltre che al risarcimento del danno da
vacanza rovinata patito dagli attori a causa del ritardo aereo.
Lamentavano, in particolare, un ritardo di cinque ore del volo IB3669, Bologna Madrid, del
06.09.2008, che aveva causato perdita della coincidenza per il successivo volo Madrid - Santa Cruz de
Tenerife, comportando cos il ritardato arrivo a Arrecife, loro destinazione e, dunque, la perdita di un
giorno di vacanza.
La Iberia si costituiva in giudizio alla prima udienza di comparizione delle parti del 20.07.2009,
contestando integralmente la domanda ex adverso formulata ed eccependo lincompetenza funzionale
del Giudice di Pace di Bologna.
Con la sentenza n. 100 del 15.01.2010 il Giudice di pace accoglieva leccezione sollevata dalla
convenuta, dichiarando la propria incompetenza ratione materiae in favore dellintestato Tribunale ed
assegnando agli attori il termine di 90 giorni per la riassunzione del procedimento dinanzi al medesimo
Tribunale.
Con latto di appello introduttivo del presente giudizio, Giacinto De Divitiis e Cinzia Civolani
impugnavano la sentenza n. 100/2010 , chiedendone la riforma.
Si costituiva l Iberia ribadendo le eccezioni e conclusioni in precedenza formulate e, quindi,
chiedendo di confermare limpugnata sentenza.
Il Giudice parzialmente pronunciando, con sentenza n. 951 del 5 aprile 2011, depositata in data 7 aprile
2011, dichiarava la competenza del Giudice di Pace di Bologna e, dunque, corretta loriginaria
instaurazione del giudizio, disponendo in ogni caso come da separata ordinanza la prosecuzione del
giudizio, non vertendosi in ipotesi di rimessione al primo giudice.
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Istruita documentalmente la causa, alludienza del 14/01/2016 il G.I. sulle conclusioni nuovamente
precisate dai difensori delle parti, tratteneva la causa in decisione a norma dellart. 190 c.p.c.
Cos brevemente riassunta di fatto la controversia e passando alla decisione, ritiene questo giudice che
la domanda degli attori, alla luce delle acquisite risultanze processuali, sia fondata e meritevole di
accoglimento nei termini di seguito esposti.
Si ritiene opportuno, ai fini della decisione, inquadrare la disciplina della responsabilit civile dei
vettori aerei e le normative che la regolano.
Detta responsabilit, per le ipotesi di ritardo, colpevole, ha natura contrattuale, traendo origine dal
contratto di trasporto passeggero vettore.

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In particolare del contratto di trasporto aereo di passeggeri e dei rispettivi bagagli contenuta nel
Codice della navigazione (nella specie gli artt. 941 e 949 ter cod. nav.) da integrarsi, per quanto non
espressamente previsto e nei limiti di compatibilit, dalle disposizioni del codice civile relative al
contratto di trasporto.
Bisogna poi precisare che le norme del codice della navigazione dedicate al trasporto aereo di persone e
di bagagli compiono un rinvio diretto alle norme internazionali e comunitarie: recita infatti lart. 941
comma 1 cod. navigazione Il trasporto aereo di persone e di bagagli, compresa la responsabilit del
vettore per lesioni personali del passeggero, regolato dalle norme comunitarie e internazionali in
vigore nella repubblica -
Uno dei pi recenti interventi a livello comunitario , dunque, costituito dal Regolamento 11 febbraio
2004 n. 261, che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in
caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato.
Dal combinato disposto degli artt. 5, 6, 7, 8, 9 del sopracitato regolamento si pu cos sintetizzare la
disciplina applicabile nei casi di ritardi/cancellazioni aerei.
In caso di ritardo lart. 5 del regolamento comunitario prevede per i passeggeri il diritto allassistenza, a
seconda della durata del ritardo, consistente nella somministrazione gratuita di pasti e bevande, nella
sistemazione in albergo e nel trasporto tra l'aeroporto e il luogo di sistemazione (albergo o altro).
Inoltre, quando il ritardo di almeno cinque ore, il passeggero ha diritto a sua scelta al rimborso
integrale del prezzo del biglietto ovvero ad essere imbarcato su un volo alternativo avente la medesima
destinazione finale.
In caso di cancellazione del volo al passeggero, invece, offerta la scelta tra il rimborso del prezzo
pieno del biglietto ovvero limbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale non appena
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possibile o ad una data successiva di gradimento al passeggero, a seconda delle disponibilit.


Inoltre previsto che al passeggero sia corrisposto da parte della compagnia aerea, in caso di
cancellazione del volo, un indennizzo monetario in misura stabilit in base alla lunghezza della tratta
aerea.
Precisamente la compensazione pecuniaria viene cos stabilita dallart. 7 :
a) 250,00 EUR per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 chilometri;
b) 400,00 EUR per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 chilometri e per tutte le altre
tratte comprese tra 1500 e 3500 chilometri;
c) 600,00 EUR per le tratte aeree che non rientrano nelle lettere a) o b).

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Nel determinare la distanza si utilizza come base di calcolo l'ultima destinazione per la quale il
passeggero subisce un ritardo all'arrivo rispetto all'orario previsto a causa del negato imbarco o della
cancellazione del volo.
Detti importi possono essere ridotti del 50% se ai passeggeri offerto di raggiungere la loro
destinazione finale imbarcandosi su un volo alternativo, sempre che lorario di arrivo non superi
l'orario di arrivo previsto del volo originariamente prenotato:
a) di due ore, per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1500 km; o
b) di tre ore, per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 km e per tutte le altre tratte aeree
comprese fra 1500 e 3500 km
c) di quattro ore, per le tratte aeree che non rientrano nei casi di cui alle lettere a) o b).
Inoltre, dai contenuti del Regolamento 261/2004 si evincono i casi in cui la cancellazione del volo da
parte del vettore aereo sia giustificato e non dia luogo al diritto alla compensazione pecuniaria; ci si
verifica in particolare quando la cancellazione dovuta a circostanze eccezionali che non sarebbero
comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso, ad esempio nei casi di
instabilit politica, condizioni meteorologiche incompatibili con leffettuazione del volo in questione,
rischi per la sicurezza, improvvise carenze del volo sotto il profilo della sicurezza e scioperi che si
ripercuotono sullattivit di un vettore aereo operativo.
Il regolamento 261/2004 lascia inoltre impregiudicati i diritti al passeggero ad un risarcimento
supplementare (art. 12 comma 1) .
Ancora, il Regolamento 261/2004 allarticolo 15 prevede che tali diritti non possono essere sottoposti a
restrizioni o rinunce e che nel caso ci avvenga per effetto di clausole derogatorie o restrittive del
contratto di trasporto, o se comunque risulti che il passeggero non sia stato correttamente informato dei
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suoi diritti ed abbia pertanto accettato una compensazione inferiore a quella prevista dal regolamento
UE 261/2004, il passeggero avr comunque diritto a rivolgersi ai tribunali od organi competenti per
ottenere una compensazione integrativa.
Ricordiamo inoltre che il primato del Regolamento 261/2004 stato, di recente, confermato dalla
Corte di Giustizia delle Comunit Europee, grande sez., nella sentenza 10 gennaio 2006, (causa C -
344/04), che cos si espressa: . . . occorre anzitutto rilevare che le disposizioni degli artt. 5 e 6 del
regolamento n. 261/2004 fissano con precisione e in modo chiaro gli obblighi a carico del vettore aereo
operativo in caso di cancellazione o di ritardo prolungato del volo. Lobiettivo di tali disposizioni
risulta, altrettanto chiaramente, dal primo e secondo considerando di tale regolamento, secondo cui

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lintervento della Comunit nel settore del trasporto aereo dovrebbe mirare, in particolare, a garantire
un elevato livello di protezione per i passeggeri e tenere in debita considerazione le esigenze in materia
di protezione dei consumatori in generale, poich la cancellazione del volo o i ritardi prolungati sono
causa di gravi disagi per i passeggeri; . . . daltronde, pacifico che i diversi danni di cui sono vittime i
passeggeri in caso di cancellazione o di ritardo prolungato di un volo esistono.
Di particolare importanza per il caso che qui ci occupa, infine, il chiarimento offerto dalla Corte di
Giustizia Ce, con sentenza del 19/11/2009, resa nei procedimenti riuniti C.402/2007 e C-432/07 la
quale ha specificato che i passeggeri il cui volo stato cancellato e quelli vittima di un ritardo del volo
subiscono un danno analogo, consistente in una perdita di tempo, e si trovano pertanto in situazioni
paragonabili ai fini dellapplicazione del diritto alla compensazione pecuniaria previsto dallart. 7 del
regolamento comunitario. In particolare, precisa la Corte, i passeggeri dei voli ritardati possono essere
assimilati a quelli dei voli cancellati quando, a causa del ritardo, subiscano una perdita di tempo pari o
superiore a tre ore, ossia quando giungano alla loro destinazione finale tre ore o pi dopo lorario di
arrivo originariamente previsto dal vettore aereo.
Concludendo la Corte ha dichiarato che Gli artt. 5,6,7 del regolamento n. 261/2004 devono essere
interpretati nel senso che i passeggerei di voli ritardati possono essere assimilati ai passeggeri di voli
cancellati a fini dellapplicazione del diritto alla compensazione pecuniaria e che essi possono pertanto
reclamare il diritto alla compensazione pecuniaria previsto dallart. 7 di tale regolamento quando a
causa di un volo ritardato subiscono una perdita di tempo pari o superiore a tre ore ossia quando
giungono alla loro destinazione finale tre o pi dopo lorario originariamente previsto dal vettore aereo.
Tuttavia, un siffatto ritardo non implica il diritto alla compensazione pecuniaria per i passeggeri se il
vettore aereo in grado di dimostrare che il ritardo prolungato dovuto a circostanze eccezionali che
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non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso ossia
circostanze che sfuggono alleffettivo controllo del vettore aereo.
Passando quindi al caso concreto, documentalmente provato oltre che non contestato che in data
13/03/2008 lodierno attore acquistava tre biglietti aerei della Compagnia Iberia per la tratta Bologna-
Arrecife per il costo complessivo di euro 1.087,86 (doc. 1 fascicolo di primo grado). La partenza del
volo era prevista per il giorno 6/09/2008 dallaeroporto di Bologna alle ore 12.25 e larrivo ad
Arrecife era previsto alle ore 2030 dello stesso giorno. Il viaggio prevedeva due scali, uno presso
laeroporto di Madrid (arrivo alle ore 14.40 e partenza alle ore 1655), un secondo a Santa Cruz de
Tenerife (arrivo alle ore 18.40 e partenza 1940).

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Altrettanto provato, poich mai contestato dalla controparte, che il primo volo con destinazione
Madrid in partenza dallaeroporto di Bologna portava un ritardo complessivo di cinque ore. Lunico
volo successivo disponibile partiva alle ore 1700, che tuttavia causava la perdita della coincidenza a
prevista Madrid alle 1655 con destinazione Santa Cruz de Tenerife .
Gli attori si vedevano cos costretti a pernottare a Madrid a spese della societ Iberia, per poi ripartire il
giorno dopo ed arrivare alla destinazione finale alle ore 14,30 del giorno successivo, il 7/09/2008 (doc.
2 fascicolo di primo grado).
Sosteneva la difesa della compagnia aerea convenuta che alcun inadempimento contrattuale potesse
essere attribuito ad Iberia, posto che il ritardo del volo era da imputarsi alle restrizioni delle autorit
aeroportuali di Bologna, le quali non avevano autorizzato la partenza del volo.
Secondo la disciplina sopra richiamata era, dunque, onere del vettore aereo dimostrare la
sopravvenienza di circostanze eccezionali estranee al suo effettivo controllo e, dunque, che non si
sarebbero potute evitare anche adottando tutte le misure del caso.
Tale prova liberatoria non stata fornita.
La difesa dellIberia non ha, infatti, in ogni caso dimostrato, anche a volerla ritenere una causa
eccezionale, leffettiva sussistenza la mattina del 6/09/2008 dellallegata restrizione da parte
dellaeroporto di Bologna in ordine alla partenza del volo in contestazione.
Orbene, alla luce della disciplina relativa ai trasporti aerei sopra analizzata, indiscutibile che possa
qui trovare applicazione la compensazione pecuniaria disciplinata dallart. 7 del Reg. 261/2004.
Infatti nonostante la compagnia aerea abbia fatto imbarcare gli attori su un volo alternativo ( cos
come previsto dallart. 8 del regolamento comunitario), il grave ritardo subito superiore alle cinque
ore - ha comportato comunque il mutamento dellorario di arrivo , originariamente previsto per le ore
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20.30 del giorno 6/9/2008 . Agli attori va, dunque, riconosciuta la compensazione pecuniaria di euro
400,00 cadauno, in applicazione dellart. 7 comma 1 lett. B) del regolamento 261/2004, trattandosi di
tratta compresa tra i km 1500 e 3500 (vedi doc.to1 degli attori ). Non pu trovare nemmeno
applicazione la riduzione del 50% dellimporto della compensazione previsto dallart. 7 comma 2 del
regolamento, posto che il ritardo del volo degli attori ha superato di gran lunga le tre ore previste dalla
lettera b) dellarticolo sopracitato.
La Compagnia Iberia ha per correttamente adempiuto gli obblighi sulla stessa gravanti, in ordine
allassistenza dei passeggeri (art. 9) e alla sostituzione del volo (art. 8), cos come previsto dal
regolamento comunitario.

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Limporto sopra riconosciuto agli attori in base al richiamato regolamento (di complessivi euro
1.200,00) da ritenersi pienamente satisfattivo del pregiudizio anche non patrimoniale dagli stessi
subito, tenuto conto che non hanno prodotto alcun tipo di documentazione atta a dimostrare di aver
dovuto effettuare pagamenti aggiuntivi (spese di albergo, taxi, trasporti) in conseguenza del ritardo
aereo.
In conclusione Iberia va condannata al pagamento in favore degli attori del complessivo importo di
1200,00.
In ragione del ridimensionamento della domanda attorea, si ravvisano i presupposti di legge per
disporre la parziale compensazione delle spese di lite in misura pari ad 1/3 ponendo i restanti 2/3 a
carico della Iberia maggiormente soccombente.
P.Q.M.
Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, cos
dispone:

a) condanna la societ Iberia Lineas Aereas de Espana SA, in persona del suo legale
rappresentante pro tempore, al pagamento in favore degli attori della somma complessiva di
euro 1.200,00;
b) rigetta nel resto la domanda degli attori;
c) dispone la parziale compensazione delle spese processuali nella misura di 1/3 , condannando
Iberia Lineas Aereas de Espana SA al pagamento in favore degli attori dei restanti 2/3
,liquidati in 104,00 per spese, 1.680,00 per compenso di avvocato, oltre rimborso spese
generali ex art. 2, D.M. 55/2014 i.v.a., c.p.a..
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Il Giudice
dott. Annelisa Spagnolo

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