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L
Figura 4.1
scorrono le acque di rifiuto domestico come
acque bianche quando provengono da impianti
pluviali e acque nere quando provengono da servi-
zi igienici, lavelli, vasche da bagno, elettrodome-
stici.
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Le condotte in PVC
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
In pratica avviene che per motivi estetici o architettonici, oppure perch i canali di
gronda presentano numerose variazioni di sezione, i pluviali vengano installati in punti
tali da dover servire superfici di 80 e 120 mq. In ogni caso il pluviale da 100 mm di dia-
metro riesce sempre a fronteggiare precipitazioni di 270 mm/h.
Occorre aggiungere che i pluviali non trasportano solo acqua, ma acqua mista a soli-
di (terricci, piume di volatili, erbe, ecc.) ed aria. Per questo motivo il diametro dei plu-
viali non dovrebbe essere inferiore a 100 mm.
In colonne a servizio di edifici molto elevati opportuno spezzare il percorso verti-
cale con un freno. in pratica un disassamento, cio un tratto di circa 1 metro inclina-
to a 30, connesso ai due rami verticali con curve a 67.
CANALI DI GRONDA
n I sostegni ad ampia superficie di appoggio (5 cm) sono previsti ad intervalli di 0,8 e
1,0 m;
n le tratte dei canali orizzontali presenteranno in genere un culmine al centro per far
defluire le acque a i lati;
n si deve curare particolarmente limbocco tra canale e pluviale per evitare al massi-
mo lintasamento o lostruzione;
n una buona e periodica pulizia garantisce la piena efficienza dei canali di scarico.
PLUVIALI
n La colonna verticale composta da barre diritte di lunghezza di circa 3 metri. Ogni
barra ancorata almeno ad un punto fisso. Per ogni elemento lungo 3 metri si pre-
vede un punto fisso e uno scorrevole a manicotto. Per le barre di 6 metri invece si
prevede un punto fisso centrale e due scorrevoli alle estremit.;
n Va evitata la trasmissione di vibrazioni e dei rumori, pertanto i vincoli, al fine di evita-
re il contatto diretto tra tubo e anello, sono composti dalla staffa metallica che serra una
guarnizione in materiale antinvecchiamento resistente allaggressione da agenti esterni
(aria acida, escursioni termiche) e particolarmente adatta a smorzare le vibrazioni;
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Le condotte in PVC
n Il getto dellacqua che fuoriesce dal doccione deve essere orientato in modo che non
possa provocare danni o molestie.
4.1.3 Esempio
Figura 4.2
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
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Le condotte in PVC
Figura 4.3
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
4.2.2 Dimensionamento
Il dimensionamento degli
scarichi correlato alla porta-
ta da smaltire in Unit di
Scarico (US). US la portata
che si scarica da un lavabo
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Le condotte in PVC
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
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Le condotte in PVC
Il problema delle schiume che possono formare veri e propri tappi del sistema, si
risolve prevedendo colonne e diramazioni secondarie con diametro maggiorato dal 20
all80%.
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
2. ad ogni confluenza e al termine del collettore orizzontale prima del sifone di sepa-
razione con al rete esterna, privata o pubblica;
3. ad ogni modifica di direzione orizzontale o verticale maggiore di 30 o 45 .
I componenti del sistema vanno vincolati alle parti edili in modo da evitare infles-
sioni, deformazioni e rotture. La dilatazione termica dei tubi maggiori di un metro
deve essere tenuta in conto. Per questo si deve predisporre un ancoraggio fisso ed altri
scorrevoli. I punti fissi vanno previsti in corrispondenza di ogni derivazione e gomito
e comunque a intervalli di 4 metri per le colonne verticali e 8 metri per i collettori
interrati.
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Le condotte in PVC
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
Lunghezza
Tipo tubazione DN esterno (mm) Spessore (mm)
spezzone (m)
n UNI EN 1329 40-50-63-80-82-100-125 3-3,2-3,9 1-2-3
-140-160-200
n Tubazioni fonoassorbenti 110 3,2 1-2-3
n UNI EN 1453 100 125 140 - 160 -200 3-3,2-3,9 1-2-3
4.5 Sistemi di tubazioni per condotte di scarico allinterno dei fabbricati: Norma UNI EN 1329
La presente scheda riassuntiva intende fornire esclusivamente un sunto delle infor-
mazioni di carattere generale sulle varie tipologie e metodologie di prova previste per
lapplicazione in oggetto; per informazioni dettagliate sulle tipologie e frequenze di
prova o comunque per informazioni di dettaglio si rimanda comunque alle specifiche
norme di riferimento in vigore.
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Le condotte in PVC
La materia prima
Il materiale con cui sono costruite le tubazioni (tubi e raccordi) deve essere una com-
posizione (compound) di poli cloruro di vinile non plastificato (PVC-U) cui sono
aggiunte le sostanze necessarie per facilitarne la produzione.
Se calcolato sulla base di una formulazione nota, il contenuto di PVC deve essere
almeno l80% n massa per i tubi e almeno l85% in massa per i raccordi, calcolato
secondo la norma EN 1905.
Una ulteriore riduzione del contenuto di PVC-U al valore 75% in massa per i tubi
permessa a patto che il PVC compatto sia sostituito con PVC caricato e non caricato
con CaCO3 conformemente a quanto specificato di seguito:
a) la composizione di CaCO3 dovr essere conforme alle specifiche seguenti:
contenuto di CaCO3 96% in massa;
contenuto di MgCO3 4% in massa;
contenuto di CaCO3 e di MgCO3 complessivamente 98% in massa.
b) Le propriet fisiche del materiale dovranno conformarsi a:
Dimensione media delle particelle D50 2,5 m;
Valore superiore D98 20 m.
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
- gruppo 1: curve
gruppo 2: derivazioni
gruppo 3: altri tipi di raccordi
ai fini della verifica della conformit ai requisiti di norma (parte 2).
Le prove:
TT (prove di tipo) = Prove effettuate per verificare che il materiale, i componenti, il
giunto o lassemblaggio siano adatti a soddisfare i requisiti forniti nella norma.
AT (prove di verifica) = Prove effettuate dallorganismo di certificazione o per suo
conto per confermare che il materiale, i componenti, il giunto o lassemblaggio restino
conformi ai requisiti forniti nella norma e per fornire informazioni necessarie a valuta-
re lefficacia del sistema qualit.
BRT (prove di rilascio del lotto) = Prove effettuate dal fabbricante su una partita di
componenti che deve essere completata in modo soddisfacente prima che la partita sia
messa in spedizione.
PVT (prove di verifica del processo) = Prove effettuate dal fabbricante sui materia-
li, componenti, giunti o assemblaggi a intervalli specificati per confermare che il pro-
cesso continua ad essere in grado di produrre componenti conformi ai requisiti riporta-
ti nella norma.
NP = Non previsto
Caratteristiche dei tubi e del materiale (UNI EN 1329-1 e 2)
Prova Metodo di prova AT TT PVT BRT
n Contenuto di PVC EN 1905 X X NP NP
n Resistenza alla pressione interna a 1000h* EN 921 X X X NP
n Aspetto UNI EN 1329-1 X X NP X
n Colore UNI EN 1329-1 X X NP X
n Dimensioni UNI EN 1329-1 X X NP X
ed EN 496
n Resistenza allurto a 0C EN 744 X X NP X
n Temperatura di rammollimento (Vicat) EN 727 X X X NP
n Ritiro longitudinale EN 743 X X NP X
n Grado di gelificazione EN 580 X X NP X
n Marcatura UNI EN 1329-1 X X NP X
* = Sul diametro pi piccolo prodotto
Nota: Per il codice di area di applicazione BD, il tubo deve avere una rigidit nomi-
nale minima di SN 4 secondo la norma UNI EN 1329-1.
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Le condotte in PVC
>>> seguito
Nota: Per il codice di area di applicazione BD, il raccordo deve avere una rigidit
nominale minima di SN 4 secondo la norma UNI EN 1329-1.
4.6 Sistemi di tubazioni con tubi a parete strutturata per condotte di scarico allinterno
dei fabbricati: Norma UNI EN 1453
La presente scheda riassuntiva intende fornire esclusivamente un estratto delle infor-
mazioni di carattere generale sulle varie tipologie e metodologie di prova previste per
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
La materia prima
Il materiale con cui sono costruiti i tubi deve essere una composizione (compound)
di poli cloruro di vinile non plastificato (PVC-U) cui sono aggiunte le sostanze neces-
sarie per facilitarne la produzione.
Se calcolato sulla base di una formulazione nota, il contenuto minimo di PVC
deve essere almeno l80% in massa per i tubi calcolato secondo la norma UNI EN
1905.
Per lo strato intermedio espanso dove viene utilizzato carbonato di calcio (CaCO3),
il contenuto di PVC deve essere almeno il 60% in massa. In tali casi il contenuto di PVC
pi il carbonato di calcio deve essere almeno l85% in massa e si deve specificare il tipo
di carbonato.
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Le condotte in PVC
gruppo 2: derivazioni
gruppo 3: altri tipi di raccordi
ai fini della verifica della conformit ai requisiti di norma (ENV parte 2).
Le prove:
TT (prove di tipo) = Prove effettuate per verificare che il materiale, i componenti, il
giunto o lassemblaggio siano adatti a soddisfare i requisiti forniti nella norma.
AT (prove di verifica) = Prove effettuate dallorganismo di certificazione o per suo
conto per confermare che il materiale, i componenti, il giunto o lassemblaggio restino
conformi ai requisiti forniti nella norma e per fornire informazioni necessarie a valuta-
re lefficacia del sistema qualit.
BRT (prove di rilascio del lotto) = Prove effettuate dal fabbricante su una partita di
componenti che deve essere completata in modo soddisfacente prima che la partita sia
messa in spedizione.
PVT (prove di verifica del processo) = Prove effettuate dal fabbricante sui materia-
li, componenti, giunti o assemblaggi a intervalli specificati per confermare che il pro-
cesso continua ad essere in grado di produrre componenti conformi ai requisiti riporta-
ti nella norma.
NP = Non previsto
Per quanto riguarda le caratteristiche dei raccordi occorre fare riferimento a quanto
previsto dalla norma UNI EN 1329- Sistemi di tubazioni per condotte di scarico allin-
terno dei fabbricati.
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Cap. 4 IMPIANTI DI SCARICO
>>> seguito
ed EN 496
n Prova di caduta a 0C EN 12061 X X X NP
n Temperatura di rammollimento (Vicat) EN 727 X X NP NP
n Effetto del calore EN 763 X X NP X
n Tenuta allacqua EN 1053 NP X NP X
n Marcatura UNI EN 1329-1 NP X NP NP
* = La dimensione da verificare funzione dello spessore del provino
Nota: Per il codice di area di applicazione BD, il raccordo deve avere una rigidit
nominale di SN 4 secondo la norma UNI EN 1401-1.
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