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Scambi di Lavoro nelle

Turbomacchine
Il rotore

Lo scambio di lavoro in una turbomacchina richiede la


presenza di un organo mobile detto rotore, che ruota
attorno ad un asse.
Il flusso pu assumere andamenti diversi per le varie
tipologie di macchine.
Un criterio razionale di caratterizzazione basato
sullanalisi delle componenti dei vettori velocit in
relazione alle direzioni assiali, radiali e tangenziali.

2
Componenti del vettore velocit
Viste del rotore:
uscita fluido

ingresso
fluido

tangenziale
uscita
fluido
assiale
radiale 3
Primi esempi di condotti rotorici
Nella ruota ad azione di De Laval il
Nel Mulinello di Erone il fluido fluido, accelerato da ugelli fissi (statore)
entrava nel rotore in direzione disposti simmetricamente, entra nel
assiale, alla minima distanza rotore con una forte componente
dallasse, e ne usciva in tangenziale, che soggetta ad una
direzione tangenziale, da due notevole deviazione, e con una sensibile
condotti simmetrici alla componente assiale, legata alla portata.
massima distanza dallasse. Le componenti radiali sono invece
trascurabili.

4
Esempi moderni di rotori
In questa turbina a vapore si In questa turbina
susseguono diversi stadi a idraulica Francis il
In questo compressore flusso assiale, composti da flusso
radiale il fluido entra in uno statore e da un rotore. centripeto, con
direzione assiale, al Le componenti radiali sono ingresso in
raggio minimo, ed esce trascurabili, eccetto che direzione radiale-
al raggio massimo con nella zona di bassa assiale ed uscita
componenti radiali e pressione. prevalentemente
tangenziali. assiale.

5
Componenti del vettore velocit
Tangenziale:
E lunica componente che ha un momento rispetto allasse di
rotazione.
E legata alle variazioni del momento della quantit di moto e agli
scambi di lavoro.
Nelle macchine tangenziali proporzionale alla portata di fluido.
Radiale:
E proporzionale alla portata nella macchine radiali.
Assiale:
E proporzionale alla portata nelle macchine assiali.
Le variazioni di velocit e di quantit di moto in direzione assiale
determinano le Spinte assiali sul rotore.

6
Moto relativo ed assoluto

2 - Sezione Velocit di rotazione:


di uscita
w2
Velocit di trascinamento: u=r
c2 Velocit relativa: w
traiettoria
relativa Velocit assoluta: c

u2 In termini vettoriali:
w1
u1 c=w+u
1 - Sezione c1
di ingresso
la velocit w tangente alla traiettoria relativa

la velocit u ortogonale al raggio


(distanza tra il punto e lasse di rotazione)
7
Ipotesi

Flusso monodimensionale:
le velocit sono costanti nella sezione;
tutte le grandezze funzione delle velocit (quantit di moto, energia
cinetica) sono costanti per ogni sezione.
Flusso stazionario:
le derivate rispetto al tempo sono zero;
non c accumulo di massa o energia nei volumi di controllo.

8
I limiti della ipotesi di flusso
monodimensionale
+
Consideriamo un rotore di una - +
macchina motrice, con pale - + -
- -
radiali.
+
-
La coppia motrice generata + +
dal momento delle forze
esercitate tra fluido e pale, - -
dovute ad una differenza di
pressione tra le due facce di
ogni pala. In modo simile si
genera la portanza in unala di
aereo.

La differenza di pressione, a parit di V+ p- Portanza


raggio, implica una differenza di
velocit, in contrasto con lassunto di V- p+
flusso monodimensionale. 9
Limiti della ipotesi di stazionariet

In una macchina multistadio, anche nelle ipotesi di


condizioni al contorno stazionarie (portata, pressioni), il
flusso in uscita dallo statore risente delleffetto dello
spessore delle pale.
Il flusso in ingresso al rotore quindi caratterizzato da
fluttuazioni periodiche del campo di velocit.
Il fenomeno si ripete ad ogni stadio.

Statore
Rotore
10
Lequazione di Eulero
Scambio di lavoro per un organo rotante attorno ad un asse:
Impulso delle coppie esterne =
Variazione del momento della quantit di moto

Ct = (mc r ) = (mc r )1 (mc r )2 =


= m1c1u r1 m2 c 2u r2 Solo la componente tangenziale contribuisce al momento
t = 1 m = m& per un intervallo di tempo unitario
m& 1 = m& 2 per la continuit (ipotesi di stazionariet)
C = m& (c1u r1 c 2u r2 )
u = r introducendo la velocit di trascinamento
e moltiplicando ambo i termini per
C = m& (c1u u1 c 2u u 2 )
C = P = m& L P = potenza scambiata tra fluido e macchina =
portata massica per lavoro specifico
Energia per unit di massa (lavoro specifico)
L = c1u u1 c2u u2 scambiata tra fluido e macchina (Equazione di Eulero) 11
Equazione di Eulero

L = c1u u1 c2u u2
Il lavoro scambiato tra fluido e macchina dipende soltanto dalle
componenti del vettore velocit nelle sezioni di ingresso e di uscita
del rotore.
Il lavoro dipende dalla variazione della componente tangenziale, dalla
velocit angolare e dalla variazione del raggio.
Dal teorema di Carnot:
w2 = c 2 + u 2 2cu cos( ) = c 2 + u 2 2cu u
c 2 u 2 w2
cu u = +
c 2 2 2
w
Sostituendo:
u
L=
(c 1
2 2
c2
+
) ( 2
u1 u2

2
w1 w2 ) ( 2 2
)
cu 2 2 2 12
Implicazioni dellequazione di Eulero

L=
(c 1
2 2
c2
+
) ( 2
u1 u2

2
) (
w1 w2
2 2
)
2 2 2
Per massimizzare lo scambio di energia in una macchina motrice
(L>0), si dovrebbe realizzare:
flusso centripeto (u1>u2);
c1 elevata: prima dellingresso nel rotore, il fluido deve essere accelerato
in un condotto fisso (statore);
c2 limitata (un valore nullo non permetterebbe di smaltire la portata).
Per massimizzare lo scambio di energia in una macchina operatrice
(L<0), si dovrebbe realizzare:
flusso centrifugo (u1<u2);
c1 limitata (un valore nullo non permetterebbe di smaltire la portata);
c2 elevata: alluscita del rotore, il fluido deve essere decelerato in un
condotto fisso (statore) che ne aumenti la pressione.
NB: non possibile imporre una ulteriore condizione sul valore delle
w, essendo le tre componenti legate dalla relazione c = u + w .
13
Lo stadio

Si definisce stadio linsieme formato da statore+rotore


(macchina motrice) o rotore+statore (macchina operatrice).
Lo spazio eventuale tra statore e rotore detto anulus.

Stadio di
0 1 2
Macchina Statore Rotore
Motrice anulus

Stadio di 0 1 2
Macchina Rotore Statore
anulus
Operatrice
14
Macchine assiali e radiali

In base allequazione di Eulero, tutte le macchine


dovrebbero avere un flusso radiale, centripeto (motrici) o
centrifugo (operatrici).
Esistono limiti alla energia trasferibile in uno stadio, e che
possono richiedere luso di macchine multi-stadio.
La disposizione multi-stadio pi agevole per le macchine
a flusso assiale rispetto alle macchine radiali. E il motivo
principale per cui si realizzano macchine assiali.

15
Trasformazioni in uno stadio di macchina
motrice
Applicando lequazione dellenergia in forma termodinamica (flusso
adiabatico, variazioni dei termini di quota trascurabili) :

0 1 2
Statore anulus Rotore
c02 c 22
L = (h0 h2 ) +
2 2 0-2 stadio
c02 c12
L = 0 = (h0 h1 ) + 0-1 statore: condotto fisso, L=0
2 2
c12 c 22
L = (h1 h2 ) + 1-2 rotore: L=lavoro dello stadio
2 2

L=
(c 1
2 2
c2 ) (
u u2
+ 1
2 2
w w2
1
) ( 2 2
) Equazione di Eulero
Termine cinetico
2 2 2 Termine potenziale
u12 u 22 w12 w22 Combinando, si ottiene la
(h1 h2 ) = variazione di entalpia nel rotore
2 2 2 2 16
Grado di reazione

Si definisce Grado di Reazione R il rapporto tra la


variazioni di entalpia nel rotore e la variazione di entalpia
nellintero stadio:
c02 c 22 c02 c 22 Intero stadio
L = (h0 h2 ) + (h0 h2 ) = L =
2 2 2 2
c12 c 22 u12 u 22 w12 w22 c02 c 22 c12 c02 u12 u 22 w12 w22
= + = +
2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
u12 u 22 w12 w22
(h1 h2 ) = Rotore
2 2 2 2
u12 u 22 w12 w22
Il grado di reazione
(h h2 ) 2 2 2 2
R= 1 = 2 2 dipende soltanto dalle
(h0 h2 ) c1 c0 u12 u 22 w12 w22 componenti cinetiche
+
2 2 2 2 2 2 nelle sezioni 0, 1 e 2 17
Stadio di turbina Lenergia totale nello
statore si conserva.
c02 c12
h0 + = h1 +
2 2
Energia cinetica
Il massimo lavoro allingresso Energia cinetica
si otterrebbe con Entalpia di ristagno uscita statore
A
una espansione 0
isoentropica, con Lavoro
Massimo lavoro 1' euleriano
velocit nulla h 1 B
alluscita. ottenibile 2'
(J/kg)
2
Energia cinetica
uscita rotore
La differenza tra lenergia totale tra c12 c22
lingresso e luscita dello stadio L = h1 + h2 +
2 2
pari al lavoro euleriano.
s (J/kg/K)
18
Stadio di turbina - Dettaglio delle perdite

A
0
Proviamo a sommare le

1'
perdite nello statore e
quelle nel rotore

1 B
Perdite nello statore
2'
Perdite nello
stadio 2 Perdite nel La somma delle perdite
rotore nello statore e nel rotore
maggiore delle perdite
nello stadio
19
Il recupero delle perdite di espansione

Il recupero delle perdite pu essere spiegato considerando la


divergenza delle isobare:
AB: perdite nello statore
CD: perdite nel rotore
0
EF: perdite nello stadio
EF=EG+GF
EG=CD
1
A GF<AB
EF<AB+CD
B
Il lavoro di attrito si converte in
calore e determina un aumento
2 del salto entalpico a disposizione,
C
E a parit di differenza di pressione
G D
F (1D > BF). 20
Ingresso allo stadio successivo

A
0
Entalpia totale alluscita
1' dello stadio

1 B
2'
massima dissipazione

2 senza dissipazione

Punto di Ingresso
allo stadio successivo
21
Rendimento di palettatura

E il rapporto tra il lavoro ottenuto (Euleriano) ed il


massimo lavoro ottenibile Lmax:
Lavoro euleriano
L L
p = =
Lmax c02
(h0 h2 )is +
2

Salto entalpico Energia cinetica


isoentropico allingresso

22
Triangoli di velocit
Per rappresentare la cinematica del flusso in uno stadio di
turbomacchina assiale si fa riferimento ad una sezione circonferenziale
rappresentata sul piano:

Statore Rappresentazione dei


triangoli di velocit in
Vista assiale forma compatta

Sezione
circonferenziale Rotore
23
Triangoli di velocit e portata
0 1 2

m& = Aca

La portata in una sezione assiale pari al prodotto della sezione di


passaggio per la velocit assiale per la densit.
In molti casi, la riduzione di densit lungo lespansione (0-1-2)
compensata da un aumento della sezione A, lasciando le componenti
assiali quasi costanti.

24
Triangoli di velocit e portata

c1
c2a c w2
w1 2
1
u u
Laltezza del triangolo di velocit pari alla componente assiale, legata
alla portata.
Si pu quindi assumere che laltezza del TDV nello statore e nel rotore
sia approssimativamente costante.

25
Turbina assiale - Stadio ideale ad azione

Macchina a flusso assiale (u1= u2=u)


Macchina ad azione (R=0, tutto il salto entalpico smaltito nello
statore.
Funzionamento ideale, senza perdite fluidodinamiche e di attrito.
Il grado di reazione si pu esprimere con lespressione:

u12 u22 w12 w22 w12 w22



(h h )
R= 1 2 = 2 2
2 2 2 2
2 2
(h0 h2 ) c1 c0 u12 u22 w12 w22 c12 c22 w12 w22
2 2 + 2 2 2 2 2 2 2 2

Si pu assumere che sia c2c0


26
Turbina assiale - Rendimento di palettatura

w12 w22

(h h )
R = 1 2 = 2 2
2 2 R=0 w1 = w2
(h0 h2 ) c1 c0 w12 w22
2 2 2 2

L=
(c 1
2 2
c2 ) ( 2
u u2
+ 1
2
) (
w w2
1
2 2
) = (c
1
2
c2
2
)
2 2 2 2

c02 c02 c22


Lmax = (h0 h2 )is + L = (h0 h2 ) + (Eq.energia)
2 2 2
h2is = h2
c02 c02 c22 c02 c12 c22 c02 c22 c02 c12
Lmax = (h0 h2 ) + = L + = + =
2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

L c12 c22
p = =
Lmax c12 27
Rappresentazione di uno stadio ad azione
ideale sul piano (h,s)
Energia
In uno stadio ad Energia cinetica cinetica uscita
azione (R=0), tutto il allingresso A statore
salto entalpico
smaltito nello statore.
Massimo lavoro 0
h Lavoro
Nello statore, il salto ottenibile Euleriano
entalpico (J/kg)
B
interamente
convertito in energia 1=2 Energia cinetica
cinetica.
allo scarico
La perdita energetica
nello stadio
rappresentata s (J/kg/K)
dallenergia cinetica
allo scarico. 28
Stadio ideale ad azione
Il modulo della velocit relativa costante: |w1|=|w2|
Lenergia disponibile pari a c12/2
Lenergia perduta (allo scarico) pari a c22/2
Il lavoro pari a c12/2 - c22/2
Per massimizzare il rendimento si deve minimizzare lenergia perduta:
non possibile il funzionamento con c2=0;
a parit di portata (=altezza del TDV) la minima perdita si ha con c2 assiale.

L c12 c22
p = = c1
Lmax c12

c2 w2
w1
1 u u
29
Stadio ideale ad azione - Configurazione
ottimale
c1
c2 w2
w1
1 u u
w1u=u
w2u=u
c1u=c1cos(1)=2u
c12 c22 c12 c12 sin 2 (1 )
c2 = c1sin(1 ) p =
c12
=
c12
= 1( sin 2
( 1 )
) = cos 2
(1 )
u cos(1 ) c12 c22 (2u )
2
Rapporto = L= = = 2u 2
caratteristico c1 2 2 2
30
Stadio ideale ad azione - Configurazione
ottimale
c1
c2 w2
w1
1 u u

max ( p ) 1 = 0
u
p = cos 2 (1 ) p =1 = 0 .5 c1a = 0
c1
Il massimo rendimento si otterrebbe con un angolo 1 nullo: la componente
assiale e la portata sarebbero pari a zero.
In genere si adotta un angolo 1 compreso tra 10 e 15.

31
Lo stadio con R=0.5

Consideriamo uno stadio di turbina assiale caratterizzato dalle


relazioni:

w1 = c2 w2 = c1

u12 u22 w12 w22 w12 w22



(h h )
R= 1 2 = 2 2
2 2 2 2
2 2
(h0 h2 ) c1 c0 u12 u22 w12 w22 c12 c22 w12 w22
+
2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

w12 w22 w22 w12



R 2 2
= 2 2
= 0.5
w2 w1 w1 w2 w2 w1 w2 w1
2 2 2 2 2 2 2 2
+
2 2 2 2 2 2 2 2

32
Triangoli di velocit - Stadio R=0.5 ideale
w1 = c2 w2 = c1
c1
w2
w1 c2
1 u u
Il massimo rendimento (ideale) si ottiene in condizioni di scarico assiale.

2 2
c1 w2 w1 = u 2
2 2
c1 c2 = u 2 w2
w1 c2
u
= cos(1 ) c2 = c1sin (1 )
1 u c1 u
33
Lavoro e Rendimento - Stadio R=0.5 ideale

u
w1 = c2 w2 = c1 = cos(1 ) c2 = c1sin (1 )
c1
2 2 2 2
c1 c2 = u 2 w2 w1 = u 2

L=
(c 1
2
c2
2
) (
u u2
+ 1
2
w w2
1
2
) ( 2 2
) = (c 1
2
c2
2
w w2
1
) ( 2 2
)= u +
2
u2
= u2
2 2 2 2 2 2 2
Eq.energia

Lmax
c
2
c c c2
= (h0 h2 )is + 0 = (h0 h2 ) + 0 = L 0
c
2
c
+ 0 = u2 + 2
( 2 2
) 2 2

2 2 2 2 2
L u2 c12 cos 2 ( 1 ) cos 2 ( 1 ) cos 2 ( 1 )
p = = = = =
Lmax c
2
c1 sin 2 ( 1 )
2
1 cos 2
( ) cos 2 ( 1 ) + 1
u2 + 2 c1 cos ( 1 ) +
2 2
cos ( 1 ) +
2 1

2 2 2 2
34
Confronto tra gli stadi ideali R=0 e R=0.5

R=0 R=0.5
u cos( 1 ) u
= = cos(1 )
c1 2 c1

L = 2u 2 L = u2

cos 2 ( 1 )
p = cos 2 ( 1 ) p =
cos 2 ( 1 ) + 1
2
cos 2 ( 1 ) + 1 Lo stadio ad azione ha un rendimento
1 p , R =0.5 p , R =0 minore, ma permette di ottenere un
2
lavoro doppio
35
Sollecitazioni meccaniche e limiti al lavoro per
stadio

Le palettature delle turbomacchine termiche, ed in particolare delle


turbine, possono essere soggette a stati di sollecitazione termo-
meccanica complessi e severi.
Le palettature mobili, in particolare, sono sollecitate anche dalla forza
centrifuga, proporzionale al quadrato della velocit periferica u.
Un valore indicativo della massima velocit periferica ammissibile
umax dellordine dei 450 m/s.
Tale limite si traduce in un limite superiore al lavoro ottenibile per
stadio, che nel caso di stadio ideale ad azione (R=0) ed a reazione
(R=0.5) pari rispettivamente a:

2 KJ
Lmax, R =0 = 2u max = 2 450 400
2

Kg
2 KJ
Lmax, R =0.5 = u max = 450 2 200
Kg 36
Macchine monostadio e multistadio

Confrontando il lavoro
massimo per stadio con il salto 3
entalpico a disposizione della
turbina in applicazioni tipiche
(nellesempio, un impianto a
vapore) si deduce la necessit
di ricorrere a macchine
multistadio. 4
Nellesempio indicato,
sarebbero necessari almeno 4 p1=0.05 bar
stadi ad azione, o almeno 8 p3=150 bar
stadi a reazione con R=0.5. 1=2 T3=820 K

h3 h4 = his 1500KJ / Kg
37
Stadi di turbine assiali

ad azione
(R=0)

a reazione
(0<R<1)
38
Stadio di turbina - Salti entalpici e perdite

A
0
1
Perdite nello statore B
1
(h0 h2 ) = h
(h0 h2' ) = his Perdite nello 2
(h0 h1 ) = hs stadio 2
2 Perdite nel rotore
(h1 h2 ) = hr
(h0 h1' ) = his ,s
(h1 h2'' ) = his ,r
39
Statore - Funzionamento reale

Calcolo della Velocit assoluta


alluscita dello statore

c12 c02
h1 + = h0 + c1 = c02 + 2(h0 h1 ) = 2hs* Reale
2 2
c12' c02
h1' + = h0 + c1' = c02 + 2(h0 h1' ) = 2his* , s Isoentropica
2 2
hs*
c1 = c1' 2h = 2h
*
s
*
is , s = 2
= Coefficiente di
his* , s
perdita statorica
his* , s h p , s
2 = (
h p , s = his* , s 1 2 )
h *
is , s

40
Rotore - Funzionamento reale

Calcolo della Velocit relativa


alluscita del rotore

u12 u 22 w12 w22 w12 w22


h1 h2 = =
2 2 2
w2 = w12 + 2(h1 h2 ) = w12 + 2hr = 2hr*

w2 = w12 + 2(h1 h2 ) = 2hr* Reale


w2 '' = w12 + 2(h1 h2 '' ) = 2his* ,r Isoentropica
hr*
w2 = w2 ' ' = 2

his* ,r = Coefficiente di
(
h p ,r = his* ,r 1 2 ) perdita rotorica

41
Stadi di turbina ideale al variare di R

I TDV sono tracciati a parit


di salto entalpico e di velocit R=0
c0, in condizioni di scarico
assiale ed in assenza di
perdite fluidodinamiche.
R=0.25
Al crescere di R, si pu notare
laumento di u e di w2 e la
riduzione di c1 e c2. R=0.5
Alla condizione R=0.5
corrisponde un triangolo quasi
simmetrico (lo del tutto R=0.75
quando c0=c2 ).

42
Effetto delle perdite

Si confrontano i casi ideale e R=0


reale (==0.9), a parit di salto =0.883
entalpico e di velocit c0, in
condizioni di scarico assiale. Reale
=0.657
Le perdite comportano una
riduzione di tutti i vettori velocit. R=0.5
Rispetto al caso ideale, sono =0.941
particolarmente marcate le
riduzioni di c1 per R=0 e di w2 Reale
per R>0.5. La soluzione R=0.5 =0.753
presenta il rendimento reale R=0.75
massimo con una velocit u non =0.967
troppo grande. E la soluzione
che corrisponde al miglior Reale
bilanciamento delle perdite =0.745
statoriche e rotoriche. 43
Condizioni di massimo rendimento

Nel caso reale (==0.9) si R=0


confrontano le condizioni di =0.659
scarico assiale (rosso) con quelle
di massimo rendimento (blu).
=0.657

R=0.5
Si nota come queste due =0.753
condizioni coincidano solo per
R=0.5, mentre negli altri casi il
massimo rendimento non =0.753
corrisponde allo scarico assiale.
R=0.75
La massima differenza tra i
=0.756
rendimenti si verifica per valori di
R elevati.
=0.745
44
Turbine a salti di velocit

Nello stadio ad azione a salti di velocit, tutta lespansione avviene


nello statore. Lo scarico di un primo rotore, con una componente
tangenziale non nulla, utilizzato per alimentare un secondo rotore,
rotante in verso opposto.
Lo scarico di ogni rotore pu essere utilizzato per alimentare un altro
rotore contro-rotante, finch la componente tangenziale della velocit
di scarico non diventi nulla o trascurabile.
E possibile adottare dei deviatori fissi tra i diversi rotori per eliminare
la necessit di operare con rotori contro-rotanti.
Nel caso ideale, il lavoro ottenibile con z salti di velocit pari a z2
volte il lavoro ottenibile con un singolo stadio ad azione (a parit di
velocit periferica u).
Il lavoro ottenibile dallultimo rotore, pari ad una frazione 1/z2 del
lavoro totale, tende a diventare trascurabile al crescere di z.
Il rendimento reale particolarmente ridotto a causa delle elevate
velocit e delle conseguenti perdite fluidodinamiche.
48
Salti di velocit /1

Consideriamo uno stadio ad azione (R=0)


c1
operante alla massima velocit periferica 2
umax, indicando con L* il lavoro ottenibile. u = umax L* = 2umax

Consideriamo il caso in cui la velocit u c1 c2


sia pari a due volte il massimo valore
umax
Il lavoro ottenibile sarebbe pari a 4L* u = 2umax L = 2(2umax ) 2 = 4 L*

Limitando la velocit u al valore umax si


otterrebbe un rapporto u/c1 pari alla
c1
met di quello ottimale ed una velocit c2
di scarico c2 non assiale.
Si potrebbe aggiungere un secondo rotore che
ruoti nel verso opposto al primo per ottenere c1
c2
una ulteriore deviazione, riportando la velocit
45
di scarico alla direzione assiale.
Salti di velocit /2

Per evitare le complicazioni connesse alla c1


presenza di due rotori controrotanti si pu c2
inserire a valle del primo rotore un condotto
fisso deviatore, che permetta di invertire la
componente tangenziale della c2 senza c1
variarne il modulo. c2

Si pu rappresentare il triangolo di velocit complessivo, indicando con


un secondo pedice i vettori relativi ai due rotori.

c1,1
w2,2 w2,1
c1,2 w c2,2
w1,1 1,2 c2,1
46
Salti di velocit /3

c1,1
w2,2 w2,1
c1,2 w c2,2
w1,1 1,2 c2,1

Il lavoro si pu calcolare sommando i termini ottenibili dai due rotori:

c12,1 c22,1 c12, 2 c22, 2


L = L1 + L2 = +

2 2 2 2
Dalluguaglianza dei moduli di c2,1 e c1,2 si ottiene:
c12,1 c22, 2 (4u )2
L = = = 8u 2
= 4 2u 2
= 4 L*
Il lavoro pari a quello ottenibile
2 2 2
da uno stadio ad azione semplice
che operi ad una velocit 2u.
47
Parzializzazione del flusso

Il flusso si dice parzializzato quando alimentata solo una


parte dei condotti statorici (e dei condotti rotorici a valle).

p0
Statore
p1

p2 Rotore

49
Parzializzazione del flusso

In corrispondenza dei condotti rotorici alimentati, il flusso espande da p1


a p2.
Nella sezione a monte dei condotti rotorici non alimentati tende a
stabilirsi la pressione a valle p2.
Se p2 minore di p1 (nelle turbine a reazione), il flusso in uscita dagli
statori alimentati si sfrangia, per le mutate condizioni di pressione a
valle. Ci non accade se p2 uguale a p1 (nelle turbine ad azione).

p0

p1 p2 p1 p2

p2 p2 p2 50
Sfrangiamento del flusso

Se p1 > p2, il flusso in uscita dallo statore tende a sfrangiarsi


lateralmente nellanulus, verso le sezioni non alimentate, dissipando
lenergia in vortici ed attrito.

p0

p2 p1 p2

p2 p2 p2
51
A cosa serve parzializzare il flusso
Altezza della palettatura
La parzializzazione del flusso permette di
regolare la potenza della macchina
operando sulla portata attraverso una
riduzione della sezione di passaggio, Dmax Dmin
senza alterare (in prima
approssimazione) i triangoli di velocit
rispetto alle condizioni di progetto.
Nelle turbine a vapore di alta pressione,
dove le portate volumetriche sono molto m& = Aca
ridotte, possibile ridurre la sezione di
2 2
passaggio senza ridurre il raggio medio Dmax Dmin
(legato ad u e quindi al lavoro) e senza A =
ridurre troppo laltezza della palettatura
4
(che provocherebbe un aumento delle
perdite per attrito ai bordi). Fattore di
parzializzazione (0-1) 52
La turbina di alta pressione

La turbina di alta pressione composta da stadi ad azione.


Vantaggi:
Permettono un rapido smaltimento del salto entalpico, con una
minimizzazione delle condizioni di stress termo-meccanico.
La costanza della pressione tra monte e valle del rotore rende
possibile la parzializzazione del flusso, che consente:
regolazione della potenza con limitata riduzione del rendimento;
aumento dellaltezza di palettatura, con riduzione delle perdite di bordo.
Svantaggi:
Presentano un minore rendimento di stadio, anche se le perdite
possono essere parzialmente recuperate nella zona di media e
bassa pressione.
Richiedono una struttura particolarmente robusta, del tipo a dischi e
settori.
53
Le turbine di media e di bassa pressione

La turbine di media e di bassa pressione sono composte


da stadi a reazione.
Vantaggi:
Permettono di realizzare il massimo rendimento di stadio.
Consentono una struttura meno robusta rispetto alla turbina di alta
pressione, del tipo a tamburo.
Svantaggi
Richiedono un numero maggiore di stadi.
La variazione della pressione tra monte e valle del rotore non rende
possibile la parzializzazione del flusso.

54
Struttura a tamburo.
Palette statoriche
Cassa
Nella struttura a tamburo le pale Palette rotoriche
rotoriche sono calettate su un
tamburo rotante, mentre le pale
statoriche sono solidali alla
Rotore
cassa della macchina.

Per effetto della inevitabile presenza di


giochi tra le parti in moto relativo, una parte
del fluido scavalca le palettature statoriche
e rotoriche, non partecipando alla Giochi
conversione in lavoro.

La portata di fluido che scavalca le palettature


dipende dalla sezione di passaggio e dal salto
di pressione tra monte e valle della palettatura.
55
Riduzione delle perdite per scavalcamento
x
La sezione di passaggio del fluido A
proporzionale al diametro D al quale D
avviene lo scavalcamento ed allentit
del gioco x.
Poich tale gioco x non pu essere
ridotto al di sotto di valori minimi,
legati allesigenza di evitare
interferenze meccaniche, tenendo
conto delle deformazioni, delle A Dx (x << D )
vibrazioni e delle dilatazioni termiche,
si pu cercare di ridurre la sezione di
passaggio riducendo il diametro D.

56
Struttura a dischi e settori.
Cassa
La perdita di scavalcamento
particolarmente elevata nello statore di
uno stadio ad azione, nel quale viene
smaltito un salto entalpico pari a circa
4 volte quello smaltito nello statore di Rotore
uno stadio a reazione (R=0.5), a parit Settori Dischi
di velocit periferica u.
I condotti rotorici sono collegati allalbero
Per ridurre il diametro al quale attraverso dei dischi a forma di corona
avviene lo scavalcamento dello circolare. Il fluido che scavalca le pale
statore, si prolunga lo statore con un costretto ad un percorso tortuoso
settore a forma di corona circolare, (labirinto) che ha leffetto di ridurne la
non attraversato dal fluido, e che si portata, limitando le relative perdite. La
separa dal rotore ad un diametro struttura a dischi e settori pi pesante e
inferiore. In tal modo si riduce la costosa rispetto a quella a tamburo, e si
sezione di passaggio. utilizza nelle turbine di alta pressione.
57
Svergolamento delle pale

Le palette della turbina di bassa


pressione sono svergolate per
tener conto della notevole
variazione di velocit periferica
lungo il raggio.
Uno dei criteri pi comuni il
vortice libero (c1ur=cost). In
questo caso il lavoro specifico
costante lungo il raggio, mentre il
grado di reazione R varia. Le
palettature sono di difficile
costruzione.
Esistono numerosi altri criteri di
progetto (vortice forzato, angolo
1=cost). Uno studio dettagliato
richiede una analisi 3D del flusso. 58
Palettature di turbine assiali
Q Le palettature
differiscono per
dimensioni e struttura,
nelle diverse sezioni.
C Q A: Stadio di alta
D pressione
Q B: Stadio di media
pressione
B Q C: Stadio di bassa
A pressione (parte iniziale)
Q D: Stadio di bassa
pressione (parte finale);
Q pala svergolata per
tener conto degli
effetti dovuti alla
variazione del raggio;
Q foro per cavo anti-
vibrazione 59
Smaltimento della portata
Altezza della palettatura
l
Espressione della portata
m& = Ac 2 a massica nella sezione di scarico

In una turbina a vapore in condizioni di Dmax Dmin


scarico la portata volumetrica pu essere
molto elevata. Per aumentare la portata
massica (legata alla potenza della
Sezione di passaggio
macchina), si potrebbe operare sui vari
(Dm=diametro medio)
fattori che la compongono.
Laumento di c2a riduce il rendimento di l
A = D m l = D 2 m
palettatura. Dm
Laumento della densit allo scarico riduce Valore limite dellaltezza
il salto entalpico della espansione ed il della palettatura
rendimento limite del ciclo termodinamico.
E necessario aumentare la sezione di l
0.4
passaggio A. Dm 60
Aumento della sezione di passaggio

Sezione di passaggio n=numero di giri al minuto


l Dm D 2n 60u
A = D m l = D 2 m u= = m Dm =
Dm 2 2 60 n

l Valore limite dellaltezza


0 .4 della palettatura per evitare
Dm
2
3600u 2 l problemi fluidodinamici
60u l
A = =
n D m n 2 D m Valore limite della
u 400 m s velocit di trascinamento

E possibile aumentare la
sezione di passaggio:
sdoppiando le turbine;
riducendo il numero di giri. 61
Variazione del numero di giri

In una centrale termoelettrica la turbina collegata


in asse con il generatore elettrico.
Il numero di giri n della turbina quindi legato alla np
frequenza f della corrente ed al numero di coppie f = [Hz ]
60
polari p del generatore.

In Europa f=50 Hz. La turbina pu quindi girare a 3000


giro/min (p=1), 1500 giro/min (p=2) ecc.
Il costo del generatore cresce con il numero di coppie polari.

Nelle grandi centrali si pu ricorrere allo sdoppiamento degli


assi: le turbine di alta (e media) pressione operano a 3000
giro/min, con un primo generatore, mentre le turbine di bassa
pressione operano a 1500 giro/min (o anche a 750 giro/min),
con un altro generatore.
62
Sdoppiamento della turbina di bassa
pressione

Le sezioni di passaggio
aumentano molto lungo la
linea di espansione per
consentire lo smaltimento
di portate volumetriche
fortemente crescenti.
La sezione a bassa
pressione sdoppiata in
due corpi simmetrici ad
ingresso centrale, sia per
aumentare la sezione che
per bilanciare le spinte
assiali esercitate dal
vapore, con una riduzione
del carico esercitato sui
cuscinetti di spinta.
63

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